Quando iniziò settembre tirai fuori un titolo ispirato ad un brano meraviglioso della PFM; un utente della message board, chiedo scusa ma non ricordo chi, disse che non sarebbe stato male, se avessimo vinto la division, festeggiare con un altro enorme successo di Mussida, Di Cioccio & Co. : “Celebration”. Io che sono qui per fare quello che dite voi non posso che essere d’accordo e quindi … vai con la musica : https://www.youtube.com/watch?v=esHEPt41Sjc
Un altra notte con poco sonno e molto baseball quindi, non potevo non assistere ad un evento che a marzo faceva perfino fatica ad albergare nei sogni più arditi e sia stramaledetto MLB.TV che ha tagliato prestissimo la diretta. Comunque “worst to first” suona così bene da dire che meriterebbe non una canzone ma un’interno album, vedere il lider maximo dirigere i festeggiamenti mi fa sghignazzare e credo proprio che Big Papi potrebbe avere una carriera da maestro di cerimonie per matrimoni, feste di lauree, etc. etc.
Un altro personaggio di cui mi va di parlare è questo di cui metto una foto tratta da ieri sera, il signore che vedete con l’elmetto è Johnny Gomes, oltre a far capire in quale stato psicologico si trovi uno che raggiunge un traguardo simile, mostra anche uno che ha vinto la division tre volte negli ultimi quattro anni con tre squadre diverse : Cincy 2010, A’s 2012, Sox 2013
Sarà un caso ? L’esperienza mi insegna che il baseball è uno degli sport dove il caso conta di meno, quindi mi vien da dire che non è per nulla un caso e che un giocatore simile è assai funzionale nella costruzione di un team vincente, Ben Cherington lo capì, io per nulla e difatti accolsi il suo arrivo con degli sbadigli. Ora avete capito perchè Cherington fa il GM ed io faccio un blog, fosse viceversa il blog sarebbe migliore visto che lui ha frequentato college esclusivi ed io l’ITC “Paolini” di Imola, però se io comandassi ai Sox probabilmente farebbero fatica a vincere anche il campionato lussemburghese.
Avrete capito che oggi non si parla di tecnica ma di emozioni, sono emozioni che ci meritiamo tutti noi, che abbiamo fatto la lunga traversata del deserto iniziata col collasso del settembre 2011 e proseguita col Circo Barnum di Bobby V, vorrei abbracciare tutti quelli che come me, e vedo che dai messaggi non sono pochi, ormai vivono più sul fuso orario della East Coast che su quello del Bel Paese, con ovvie ricadute negative sulla produttività lavorativa o scolastica. Chi va a lavorare a quest’ora si chiederà se è valsa la pena una ramanzina dal capoufficio per questa esaltante stagione. Chi va a scuola si interroga se quel “quattro” nel compito in casse valeva vedere la rimonta al nono inning contro i pigiamini. Io dico che valeva moltissimo la pena ed anzi … vi vorrei tutti con le occhiaie ad ottobre, con tante altre giornate passate con in testa il fuso orario del Massachussetts.