Fatica a KC

Alla fine soffrendo e sbuffando, al terzo tentativo è arrivata la prima vittoria al Kauffman Stadium di Kansas City, abbiamo avuto la paura di un deja-vu di gara-2 quando abbiamo visto un vantaggio franco quasi evaporare come un cubetto di ghiaccio buttato dentro una fornace. La differenza tra i due match è comprensibile anche da che vede baseball per la prima volta : la ben diversa reazione dei due bullpen al momento che il partente è andato in crisi, mentre in gara-2 i vari Britton e Beato erano andati a fondo (non lamentiamoci della cosa visto che stiamo parlando di matricole non testate ai massimi livelli che fino ad ora hanno dato molto di più di ciò che era lecito attendersi), stanotte per 5 inning completi i Royals non sono riusciti a fare punti, sebbene toccando valide anche profonde.

Tra quelli del bullpen non posso non dire due parole su Koji Uehara che non subisce un punto dal 6 luglio ed un punto guadagnato su di lui dal 30 giugno, tanto per dirvene un’altra nelle ultime dieci ha subito solo 4 valide ed ha concesso una misera base mettendone però a sedere ben 14. Tra i tanti acquisti a breve termine messi in piedi lo scorso inverno quello di Koji si sta dimostrando il più riuscito, seppur con qualche affanno all’inizio con la situazione Hanrahan/Bailey in divenire alla fine abbiamo trovato il closer che ci da finalmente quella tranquillità mancata negli ultimi anni. L’anno prossimo dovrebbe essere ancora dei nostri essendo sotto arbitrato, se non ricordo male; se l’arbitro sarà giusto finiremo col pagarlo più di quest’anno, ma se non ci sono problemi, questo è ancora meglio dell’Okajima del 2007. Insomma … nel giorno nel quale i Dodgers hanno onorato il pitcher giapponese che aprì la strada a tutti gli altri (il grandissimo Hideo Nomo), noi dei Sox possiamo ben dire d’esserci riappacificati con l’impero del Sol Levante dopo lo scartavetramento di testicoli provocato da Matsuzaka, abbiamo i nostri giappi che ci stanno dando tanto (26-6 nelle partite nelle quali sono stati impiegati entrambi) e speriamo che restino così come sono un bel po’.

L’altro uomo da segnalare da Kansas City è Ellsbury. ma c’è da esserne contenti ? Meglio gioca, ed ultimamente sta giocando benissimo, più Scott Boras rifà i conti verso l’alto per il target da chiedere al prossimo mercato dei free-agent e le nostre residue speranze di riavere il navajo con noi decadono ancora. Se davvero, come tutto lascia presagire, l’anno prossimo Ellsbury sarà da un’altra parte, spero che si lasci il tempo di entrare nella parte a Jackie Bradley senza ricordargli ogni giorno che deve farne di strada per diventare Ellsbury. Sarà una sostituzione complicata, ma sarà meglio per tutti (stampa, tifosi, compagni, etc. etc.) che si eviti il tristo spettacolo delle vedove inconsolabili che piangono, un qualcosa che non ha mai giovato a nessuna squadra di nessuna latitudine.

Registriamo anche il ritorno (ovvio) in prima squadra di Middlebrooks autore d’un paio di valide battendo a casa due bei punticioni pesantissimi. Il cambio era doveroso, il duo Holt & Snyder, dopo la partenza di Iglesias aveva una pericolosità offensiva pressochè nulla, tra parentesi Snyder è stato piazzato in lista infortunati e la cosa buffa è che nessuno s’è accorto dell’infortunio. Se sia un infortunio diplomatico ovviamente non c’è dato sapere, il sospetto l’hanno in tanti. Giustamente alla fine Will è stato riportato in prima squadra e s’è preferito tenere Bogaerts in Triplo, l’antillano non è un terza base e negli ultimi tempi è andato un attimo in calando, il suo tempo verrà, dobbiamo solo pazientare un attimo e quando sarà speriamo che ci dia quella spinta di novità un po’ come successo ai Dodgers con Yasiel Puig.

Alla fine il roadtrip nel Midwest ci vede col bilancio in pareggio in attesa della sfida di stasera contro una nostra nemesi storica come James Shields, il buffo è che col pareggio il nostro vantaggio su Tampa è aumentato con i Rays che non ci stanno capendo molto degli imbattibili Dodgers di questi giorni … E’ vero … mi sono scordato una cosa : se qualcuno ha visto ieri nella partita a LA i raggetti nostri amici hanno rimesso in piedi il trucchetto della palla nascosta per fare un out, cosa che non vedevo da un mare di anni. Dico la mia anche se non sarò apprezzato : idee simili meritano una cosa ovvero che la prima volta che chi l’ha fatto si reca nel box riceva una pallata addosso. Sono quei mezzucci che fanno il paio con certe iniziative di A-Rod in passato, come la palla strappata di mano ad Arroyo o roba simile.

Statemi bene, il vostro blogger è in partenza per una decina di giorni di relax al fresco della Cornovaglia, il pc mi segue però ovviamente non so che connettività internet troverò e che possibilità avrò di seguire le partite e di aggiornare il blog. Se vedrete una certa staticità del blog non vogliatemene male. E se qualcuno va in ferie … gli auguro di godersele alla grande come faro io. See you !!!

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L’urlo di Chen

Il titolo questa volta era fin troppo facile da mettere giù : l’urlo di Chen (Bruce Lee) terrorizzò anche l’Occidente (ed il combattimento al Colosseo rimane una perla del cinema), mentre stanotte l’urlo di Chen (sempre di Bruce si tratta) ha terrorizzato il nostro attacco costretto ad una figura peggiore di quella che fece Chuck Norris nel film.

Lasciando perdere l’epoca d’oro dei film sul kung-fu e tornando al baseball non posso non notare che stiamo parlando dell’ennesimo mancino che non ci va scheggiare la biglia, dunque … finchè i mancini che silenziano il nostro attacco si chiamano Price o simili lo si manda anche giù, quando però Bruce Chen diventa intoccabile comincio a chiedermi se oltre alle caratteristiche tecniche del nostro lineup non stia subentrando anche un blocco psicologico, posso concordare sul fatto che l’oriundo cinese/panamense sia in un gran momento di forma dopo l’inizio ritardato causa infortunio però non arrivare a toccare il sacchetto di seconda fino all’ottavo inning è un po’ troppo.

La squadra perfetta non esiste e forse non esisterà mai e noi sappiamo che un buchetto l’abbiamo : siamo carenti in quello spot n.5 che venendo dopo Ortiz doveva essere riservato ad un battitore destro. Non credo sia un azzardo dire che nei progetti in pre-season quello era il ruolo che speravamo fosse appannaggio di Middlebrooks, progetto poi miseramente fallito vista l’annata stortissima di Will, Mike Napoli era stato grandissimo nei primi due mesi vestendo quel ruolo, col grosso calo di prestazioni del paisà siamo un po’ scoperti e la difficoltà contro i lefties la si può accreditare in parte anche a ciò. Si può pensare ad un impiego di Gomes in alternativa, oppure bisogna prendere l’iniziativa di richiamare Middlebrooks autore di qualche buono sprazzo ultimamente sebbene non abbia ritrovato la continuità che avremmo voluto.

Due parole su Lester che ha tirato sempre bene con una puntina amara : ho sempre come l’impressione, si badi bene … sto parlando di una impressione, che si lascia guidare dagli eventi piuttosto che dominarli; intendo dire che registrato l’errore di Gomes, fino ad ora più che eccellente in difesa ma se Billy Beane lo faceva giocare DH ci sarà un perchè, il nostro Lester poteva anche chiuderla meglio anzichè concedere un base-ball e poi una secca linea a Moustakas, anche altre volte ho notato questo suo problema : dopo l’errore d’un compagno impiega sempre un po’ a rimettersi in carreggiata ed una cosa del genere la si paga a tassi da usura.

Comunque niente drammi e proviamo di rifarci subito : Santana, Guthrie e Shields sono buoni ma se non altro sono tre lanciatori destri, faccio notare una cosa su quanto sia imponderabile a volte questo gioco; andiamo a Kansas City ad affrontare i Royals quando sono al loro momento migliore di forma (12W nelle ultime 14), un mese fa sembrava una squadra al brevo … a volte ‘sto giochino è veramente inspiegabile.

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W Doug Mirabelli !

Chissà se ad un certo punto del primo inning di stanotte i Red Sox hanno pensato di effettuare una chiamata d’urgenza per riprendere in servizio il vecchio Doug Mirabelli, l’unico catcher passato da noi che riusciva a gestire i knuckleballer senza farsi venire crisi isteriche, l’uomo che seguiva Wakefield ancora più assiduamente della Sig.ra Wakefield; qualcuno ricorderà che dopo un tentativo poco propizio di metterci qualcun’altro, onestamente non ricordo chi, fummo così disperati da mettere in piedi una trade coi Padres in due ore, mandammo un aereo privato in California con la divisa a bordo in modo che Doug si vestisse in volo e con tanto di scorta della polizia per portarlo al Fenway dall’aeroporto in tempo per fargli ricevere una partita di Wake contro gli Yankees. Maledetti knuckleballer … cosa non si fa per loro.

Lasciando perdere Mirabelli, che comunque immagino sia stato ricordato da parecchi membri della Nation stanotte, volevo buttare giù due cose sulle partite a Houston perchè stanno venendo fuori più interessanti di quello che onestamente era logico attendersi. La sconfitta di gara-1 ammetto d’averla digerita poco; Oberholzer sarà anche un pitcher promettente ma rimane un giovane alla sua seconda partita in Major, “one of these nights” si dice in questi casi, però onestamente questa è una locuzione che mi sembra più appropriata per occasioni di sfide contro avversari più referenziati, fatto sta che Oberholzer (cognome da slittinista alto-atesino) s’è portato a casa una partita da ricordare.

Un po’ diverso il caso della partita di stanotte nella quale secondo me ci siamo andati a cercare rogne. Io continuo a dire che la mossa di Wright impiegato in piena contention l’ho capita il giusto con Workman disponibile, mi si dirà che anche Workman ha lanciato male stanotte, però tenete in considerazione il fatto che un conto è lanciare dopo la consueta routine, un conto è entrare in corsa al secondo inning, con un riscaldamente fatto di corsa causa palline che sfarfallavano dietro il piatto. Buono che si sia ribaltato il match a suon di mazzate, con Lavarnway che s’è preso la rivincita con un doppione molto clutch contro il recinto, per la serie “il baseball da, il baseball prende”, spero comunque che si siano resi conto che non è questo il tempo degli esperimenti.

Un po’ di note sparse :

  1. Vittoria n.69, pareggiato il totale del 2012 e siamo al 6 agosto. Mi rimane il classico dubbio “what if” . Cosa sarebbe successo se l’anno scorso avessimo avuto un altro manager al posto del clown che non faceva ridere nessuno ?
  2. Lo dico piano piano … ma non vi sembra che Tampa cominci ad accusare un po’ di stanchezza ?
  3. Mike Napoli sta diventando un peso, considerando che è il n.5 del lineup e i primi quattro davanti a lui vanno in base molto spesso le cose non vanno benissimo per lui, rischia il record di strikeout presi e quello del numero di rimasti in base. Ipotesi alternative di lineup ?
  4. Qualcuno avrà notato che da qui alla fine avremo da giocare qualche partita in meno delle avversarie. Buono per poter dare qualche riposo extra al monte o per razionalizzare l’impiego; ad esempio se dopo i primi quattro partenti c’è un giorno di riposo, alla partita successiva non sta scritto che debba lanciare il n.5, si può far ripartire il n.1

Per il momento basta così, nemmeno con Houston stiamo tranquilli, mamma mia …

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Agosto in viaggio

I Sox non vanno in vacanza ad agosto, viaggeranno molto, questo sì ma proprio non si parla di vacanza perchè la corsa dell’American League è tutto tranne che decisa. Immagino che avrete buttato un’occhiata al calendario prossimo venturo : prima una trasferta assurda come Houston-KC-Toronto, poi il ritorno a casa solo per tre partite contro gli Yanks poi di nuovo all’altro capo del mondo per l’interlega in California contro Giants e Dodgers, tante miglia da percorrere e speriamo che un tour de force a questo punto dell’anno, con già tantissime partite nelle ossa, non sia troppo difficile da maneggiare.

Dicevo dell’American League che presenta sempre nuovi aspiranti al grande ballo di ottobre : gli ultimi ad essersi iscritti sono gli Indiani del nostro amato Francona che al momento sarebbero in possesso del secondo ticket per la Wild Card. Attenzione ai Cleveland Indians perchè nel classico settembre con tanti scontri divisionali loro avranno un bel po’ di partite contro squadre che giocano solo per la gloria mentre, come di consueto, nella AL East ci si scannerà con la scimitarra in bocca.

Intanto, con la temperatura non solo quella atmosferica che sale, i nostri hanno portato a casa la serie con i Diamondbacks. Molto bene Doubront e Peavy contro una squadra che non è niente male, col primo che sta mettendo insieme una striscia davvero lunga di partite positive ed il secondo che sembra subito essere entrato in formazione con la giusta mentalità capendo che questa probabilmente è la sua ultima occasione in carriera di vincere qualcosa d’importante, purtroppo sembra invece che Thornton andrà in lista infortunati, dispiace perchè invece il suo acquisto non sembra uno di quelli azzeccati, sia come cifre ed ora anche come salute, Franklin Morales è pronto dopo un po’ di minors in “rehab” e sarà lui ad essere attivato, speriamo di guadagnarci col cambio.

Se i pitcher stanno facendo veramente bene è però in campo che gioca quello che mi sembra sempre più candidato al ruolo di “anima guerriera” dei Sox e sto parlando di Shane Victorino; ricordo a tutti che stiamo parlando di uno con problemi al costato e nonostante tutto ha deciso che era il caso di stamparsi contro il muretto del Fenway anche ieri pur di provare a prendere una pallina in foul saltando semmai addosso ai tifosi in prima fila ed anche all’omino degli hotdogs. Io adoro giocatori simili, si diceva tempo fa di chi mette “io” davanti a “noi”. Shane Victorino no, lui ha bene in testa il concetto di squadra e di sacrificio che occorre a volte per far ottenere alla squadra i risultati, peccato averlo preso nel team solo in età avanzata, sarebbe stato un Red Sox fatto e finito.

Insomma … altra serie vinta e 68 W nelle classifiche e ricordo ancora che in tutto l’anno scorso furono 69 e la serie contro Houston all’orizzonte, con una mossa a sorpresa Farrell ha deciso di far lanciare gara-2 a Steven Wright per dare un extra-riposo agli altri partenti, la mossa ci può stare per dare un po’ di relax a chi è in difficoltà, lascia però un po’ interdetti che non ci si affidi a Workman, tornato in prima squadra per l’assenza per paternità di Nava (complimenti vivissimi !!!), e che è già testato al dover lanciare nelle Big Leagues. Speriamo che invertendo l’ordine dei fattori il prodotto non cambi.

Quindi … valigia chiusa ed avanti tutta coll’agosto on the road dei nostri Red Sox !

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Il 9° inning da – il 9° inning prende

A volte è bello vivere sempre al limite, arrivare alla fine dell’evento e ribaltare tutto ciò che si era consolidato precedentemente, tutta una settimana andata avanti così, facendo rischiare seri problemi ai cardiopatici e portandone a casa un paio che erano difficili … ma molto difficili.

Il miracolo di giovedì è una di quelle che tra molti anni chi c’era racconterà ai nipotini e la cosa c’era piaciuta così tanto che c’abbiamo provato anche stanotte ma mica sempre tutte le ciambelle riescono col buco e Arizona riesce un po’ a sorpresa a portar via la prima della serie.

Alcune cosette così sparse : se arriviamo a giocarci le partite al nono è anche perchè questo giro della rotation non è che stia andando benissimo : così così Lackey, male Dempster e molto male un irriconoscibile Lester, mi ritorna in mente il pensiero fatto da Farrell subito dopo lo scambio per prendere Peavy : “Ci cautelerà contro un collasso come quello del 2011”. Che il manager abbia qualche segnale poco positivo nelle sue carte segrete ? Specie Dempster nelle ultime è stato molto traballante siamo ad oltre 7 di ERA nelle ultime quattro uscite, forse necessita di un turno di riposo ? Ricordiamoci che in formazione abbiamo anche Workman che è apparso un giocatore che può dare un bell’apporto.

Un’altra cosa un po’ così della partita di stanotte è l’ingresso di Pedro Beato : uno mi può chiaramente dire che lo faccio notare col senno di poi perchè il pitcher ha subito l’HR decisivo da parte d’un tremendo Cody Ross che ha consumato la classica trita e ritrita vendetta dell’ex come nemmeno si sarebbe sognato. Però insomma tra Beato e Tazawa, sebbene il giapponese abbia toppato qualche uscita negli ultimi due mesi, dovrebbe venire Tazawa nell’ordine di uscita dal bullpen, avrebbe dovuto tirare due inning e forse Farrell ha giudicato questo impegno troppo oneroso per un giocatore che è apparso un po’ stanco ultimamente, però poi di riprese ne ha giocate comunque quasi due annullando il pensiero precedente.

Presta meno il fianco l’idea di far smorzare Holt al nono, con un closer come Ziegler, con quel lancio quasi sottomarino c’era il serio rischio di mettere in diamante una sfiattella da doppio gioco, peccato non esserci riusciti, con l’uomo in seconda non si sa cosa avrebbe potuto dare la valida successiva di Ellsbury, non credo il punto del pareggio ma almeno avremmo avuto l’opportunità di provarci. Peccato, ma nessun dramma, non abbiamo sfruttato la sconfitta di Tampa e restiamo con una partita di vantaggio sui “simpaticoni” di Maddon e proveremo di rifarci subito stanotte anche se non sarà per nulla facile, noi avremo il debutto di Peavy ma dall’altra parte ci sarà l’eccellente Patrick Corbin, 24 anni appena compiuti e una carriera in fortissima crescita; diciamo spesso che le cifre dei pitcher di una division come la NL West sono pompate dall’intrinseca debolezza della division stessa, a stasera l’opportunità di dimostrare la cosa.

Mi concedo in fondo una piccola nota personale : dicevo di quanto sia capace di dare a volte il nono inning, ebbene stanotte a me il nono inning ha data tantissimo : m’ha dato l’opportunità di vedere la mia Fortitudo Bologna rimanere sul tetto del baseball europeo ribaltando un partita all’ultimo tuffo : essere sugli spalti di Rimini in un’occasione simile è stato senza prezzo.

GRAZIE NONO INNING MA SOPRATTUTTO GRAZIE FORTITUDO !!!

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Peavy per sperare

L’arrivo di Peavy è certamente un messaggio che i Sox non intendono lasciare nulla di intentato per giocarsi questa stagione, in una division che s’è ulteriormente rafforzata non potevamo restare immobili con Tampa e Baltimore (specialmente) che hanno operato saggiamente. Farrell dice che questa trade è una assicurazione per prevenire un collasso come quello del 2011, quando c’erano i  cinque-partenti-cinque senza possibilità d’una qualsiasi scelta alternativa, ora con Peavy ipotizzando un ritorno di Buchholz saremmo addirittura in sei, contando anche l’ottimo Workman arriveremmo a sette, sperando di evitare infortuni ci sarebbe modo di operare anche scelte ponderate. In più teniamo conto del fatto che non è solo un arrivo per due mesi visto che il giocatore è sotto contratto anche per il 2014, la cosa ci può dare un po’ di respiro anche per il prossimo inverno quando ci saranno scelte da fare.

Peavy è il pezzo pregiato della trade, Villareal è la fiche buttata sul tavolo, un rilievo che l’anno scorso sembrava poter entrare nella elite della Lega ma che ha avuto un 2013 tragicomico con pochi inning orripilanti in Grande Lega, con cifre poco belle anche in Triplo e con rapporti più che burrascosi col grande vecchio Jim Leyland, cosa ci possa dare credo che nessuno lo sappia, per il momento partirà a Pawtucket poi si vedrà.

Rinunciamo a tre minor leaguers che credo pochi di noi conoscevano e rinunciamo a Iglesias. E’ molto ? E’ poco ? In un mondo perfetto Iglesias sarebbe rimasto da noi ancora un po’ cercando di capire se poteva emergere un po’ più anche nel box o se sarebbe rimasto un esimio sig. Mendoza con un guanto eccelso, di sicuro rinunciamo ad un difensore come raramente s’è visto, nessuno o pochissimi però credevano che potesse offrire un contributo offensivo anche solo accettabile e tutti pensano che il rendimento di quest’anno sia uno sprazzo irripetibile, diciamo pure che Bogaerts da adito a speranze maggiori per il futuro.

La trade ci lascia un po’ scoperti in terza e Holt che difenderà l’hot corner stasera è nulla più che un ripiego momentaneo. Le due opzioni ovvie sono lo stesso Bogaerts che, guarda caso, ha iniziato a giocare in terza un po’ di partite fa e Middlebrooks. C’è subito da dire che Will sembra aver digerito male di non esser stato chiamato a Boston subito dopo la trade e avrebbe dato segno di una latente frustrazione, speriamo che tutto ciò sia assorbito senza traumi ulteriori.

La deadline è passata ed ora fatti salvi movimenti in agosto via-waivers le squadre sono pronte per l’ultimo terzo di stagione. Peccato solo una cosa : abbiamo perso il canale tv che c’ha fatto vedere il baseball, la nostra magica ESPN America chiude i battenti ed io maledico la sotto-cultura sportiva di questo paese che impone il calcio è nulla più. Mi sento un po’ triste perchè era diventata un’abitudine piacevole, la piccola riserva indiana per chi s’oppone alla preponderanza del nazional-popolare applicata allo sport. Evidentemente abbiamo quello che meritiamo.

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Aspettando domani

Aspettare domani ovvero la fatidica data del 31 luglio dove le squadre setteranno la formazione per la volata finale, è una buona cura per digerire il rospo mandato giù per la inopinata sconfitta con Tampa con un clima generale che ricordava molto il playoff.

Partiamo subito da alcune cose sulla sconfitta di ieri sera : la chiamata dell’arbitro è ovviamente una boiata dovuta in primis al piazzamento dello stesso che s’è fatto impallare dal corpaccione di Molina, ancora più grave che lo stesso arbitro (Jerry Meals) sia già recidivo per chiamate simili … e stiamo parlando di un veterano con 15 anni di esperienza; ma nella scala della gravità io metto al primo posto la Lega che non s’è ancora decisa ad estendere il sistema di instant replay che al momento è confinato alla validazione o meno degli homerun, Chissà … prima o poi avremo delle World Series rovinate da un episodio simile così qualcuno si deciderà a ragionare con un mentalità da XXI° secolo e non da Età della Pietra, se ne discusse già qualche anno fa quando Mauer battè una palla in un momento topico d’un playoff a New York, la biglia cascò mezzo metro in campo e l’umpire la vide fuori ed ai playoffs ricordo che s’arbitra in 6. Siamo ancora a quel punto, sembra di discutere con un Joseph Blatter qualsiasi.

Però se non possiamo controllare gli arbitri possiamo controllare noi stessi e qui fatemi dire che ieri un po’ di roba controversa s’è vista : anzitutto Nava dimostra d’avere un baserunning degno di mia madre, non andare a casa su un doppio partendo dalla seconda è una bella prodezza al contrario, tra parentesi le scuse adoperate da Farrell per aver messo Nava e non il molto più veloce Iglesias mi sono sembrate puerili, si può anche dire “mi sono sbagliato” senza perdere credito ed autorevolezza. Diciamoci anche che i mancini di primissima fascia si confermano per noi dei durissimi ossi da rodere, chi dice che un bel bastone destro in più ci farebbe comodo dice una cosa sensata, quando poi ci chiedono la luna in cambio ti passa la voglia.

Usando l’inciso di prima passiamo dunque al mercato, a 24 ore esatte della deadline ancora nulla, anche perchè ci sono richieste abbastanza folli, tanto per dare un’idea i Phillies per Lee vorrebbero Bogaerts, Bradley Jr. ed il talentuoso pitcher Owens , rispettivamente i prospetti n.1, 2 e 6 del nostro ranking, a queste condizioni spero ovviamente che si lasci perdere e mi verrebbe da consigliare a Ruben Amaro GM dei Phillies dove mettersi la sua richiesta … a volte sono volgare; a queste condizioni la trade è definita improbabilissima, poi chiaro che il prezzo del 30 luglio non è detto che sia lo stesso del 31 luglio, però attualmente il dialogo (serio) tra Sox e Phillies sembra un dialogo tra sordi. Su Peavy saremmo rimasti un po’ indietro (il pronostico del momento dice Arizona D-Backs). Sul mercato rilievi, dopo aver perso qualche treno, i nomi che sentiamo sono l’ex grande speranza Hochevar e Gregerson di San Diego anche se le cifre del secondo sono da tarare un po’ giocando in un campo come il Petco Park notoriamente molto amico dei lanciatori, in aggiunta Josh Outman di Colorado. Invece per l’eventuale terza base persiste il nome di Young che continua però ad avere numerosi amatori ed il fatto che i Phillies abbiano chiamato in prima squadra Asche, loro prospetto terza base, sembra quasi un invito a Young a levare le tende.

Il momento è gustoso, non scordiamoci che comunque si continua a giocare e stanotte comincia la serie coi Mariners, la speranza è continuare a vincere perchè mi piacerebbe rimettere le mani sui Rays, prima o poi i conti li saldiamo … urca se li saldiamo !!!

BREAKING NEWS !!! Peavy e Villareal ai Sox in cambio di Iglesias e di alcuni minor leaguers … A stasera per un qualcosa di più articolato. Intanto dite pure cosa ne pensate …

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Nuove esperienze

Il weekend è stato propizio perchè ho imparato una po’ di cose nuove : per esempio che certe volte perfino le vittorie degli Yankees sono utili, in parecchi di voi avrete provato un piacere quasi perverso nello sperare in una vittoria dei pigiamini, sacramentare quando Hughes viene piallato o esultare ad un homerun di Jeter … che buffe sensazioni.

Altrettanto strano deve essere rendersi conto che a volte distruggere un telefono fa bene alla salute, dopo l’esempio del nostro grande lider maximo sto seriamente pensando che domattina prima d’andare a lavorare potrei mettere sul pavimento il mio cellulare e poi potrei saltarci sopra con i miei 90 kg abbondanti fino a ridurlo ad una poltiglia informe e così probabilmente la mia produttività verrebbe incrementata.

Tutte nuove esperienze quindi ? No … non solo, grazie al cielo ci sono anche dei vecchi leit motiv che si ripresentano, per esempio che questa squadra ha delle qualità come heart & soul in dosi più che abbondanti; al momento del bisogno, quando la spia della riserva sembrava essersi accesa questi uomini hanno tirato fuori dal cilindro una doppietta di vittorie da accogliere con i fuochi d’artificio, doppietta che ci mantiene con un discreto vantaggio sulle altre contendenti ai playoffs.

Questi successi mi piacciono anche perchè, in un momento di appannamento di alcuni tra i soliti noti, hanno visto emergere altri membri del coro come Drew nella partita di sabato o Saltalamacchia stasera, sempre importante avere un cast di supporto ai primi solisti, i grandi film non sono solo quelli con le grandi star di Hollywood, servono anche i buoni caratteristi. E se poi Lester cavasse fuori dal suo repertorio altre gemme come stasera allora dormiremmo sonno tranquilli.

Una nota tecnica che ormai mi sembra conclamata : coi lanciatori mancini si rema molto più contro corrente che contro i destri, tanto per cercare conforto dalle cifre : secondi come media battuta contro i destri e solo ottavi contro quelli della “mano del diavolo” , certo che anche leggendo queste cifre sta nascendo la voglia di ridare una chance a Middlebrooks in Grande Lega, servirebbe davvero una bella mazza destra in più, anche perchè dovremo capire cosa fare con lo stesso Middlebrooks, coll’imminente (nel senso di 2014) arrivo di Bogaerts e di Cecchini non tanto tempo dopo si creerà un certo affollamento in quei ruoli, dovremo trovare un ruolo anche a Iglesias tornato ad essere nel box l’Iglesias che sempre abbiamo conosciuto, difensore di un livello eccelso anche se gioca in terza ma attaccante meno che mediocre.

Fatto sta che sommando tutto si torna in testa alla division e per far si che il ritorno ai vertici sia una cosa più durevole di una sveltina occorrerà battere il babau Price, un incubo ricorrente in questi ultimi tempi. E’ stato sfatato il taboo di Camden Yards dove ultimamente avevamo mandato giù rospi in quantità industriale, sarebbe ora di fare la stessa cosa anche con Mr.Price.

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Secondo attacco a segno … purtroppo

Così dopo due mesetti tondi tondi passati in testa alla classifica, la concomitanza della grigia sconfitta a Camden Yards dei Red Sox con la demolizione di CC Sabathia avvenuta ad opera dei Rays, comporta per noi lo scendere al secondo posto; va detto subito che se i Rays continuano ad offrire il rendimento spaventoso dell’ultimo mese non solo vincono la AL East ma sono assolutamente i primi candidati a ricevere da Mr. Selig il Commissioner Trophy a fine ottobre, ad una rotation a cinque stelle che gli era riconosciuta da tutti stanno unendo ultimamente una produttività offensiva che invece non certo uno dei loro aspetti principali.

Ma tornando a casa nostra c’è da guardare ad un momento un po’ così così, diciamoci subito che nell’ultima settimana c’è capitato di affrontare tanti assi conclamati e purtroppo il nostro attacco sembra subire un po’ la maestria altrui, nelle sette partite post- All Star Game abbiamo due zeri ed un uno, causato questo a mio parere da giocatori che fino ad ora avevano vissuto in una dimensione non proprio consona ai loro livelli (Iglesias ma anche Nava ad esempio) e che ora sono tornati sulla Terra ed al momento di slump di qualche campione conclamato come il 3/27 di Pedey dopo la sosta è lì a testimoniare. Questo è un po’ il conto salato pagato per aver affrontato dei Moore, Price e Tillman e sarete contenti di sapere che Price ce lo ribeccheremo lunedì prossimo nel recupero del match rinviato per la pioggia, aggiungeteci che nella serie con Seattle che inizierà subito dopo dovremo maneggiare sia King Felix che Iwakuma e ne viene fuori un quadro mica tanto rassicurante.

Ovviamente ci sono le due categorie di pensiero che emergono in rete : una che dice che questo sia solo l’inizio della caduta dei Sox e l’altra che punta invece ad un momento di difficoltà temporanea. A quale categoria iscrivo il mio blog ? Se le cassandre sono a livello zero e quelli che vedono rosa li mettiamo a dieci io mi posiziono circa a quota sette, non credo assolutamente ad un crollo, svacco o caduta continua dei Sox; questo gruppo ha dimostrato di avere delle qualità di resistenza non piccole tenendo però conto, ed ecco il perchè del mio voto a sette, che il talento è quello che è. Siamo sinceri … prima ho nominato Iglesias e Nava, ma davvero c’era qualcuno che pensava che Josè potesse continuare con quella marea di infield hit che stava mettendo assieme e che Nava fosse un esterno da .300 fisso di average ? Aggiungeteci un monte che nei partenti non presenta comunque nessuno che si possa definire “asso” e che semmai ha qualche giocatore con la luna storta (es. 19 valide concesse da Lackey nelle ultime due uscite … e ti prego John … non ricominciare a dare in escandescenze se qualcuno in difesa sbaglia), sommate il bullpen che perde i pezzi come se niente fosse ed ecco l’insieme degli elementi che ha portato Maddon & his band a sopravanzarci (speriamo solo per 24 ore) in classifica.

Si discute molto su cosa fare : la soluzione interna dice di effettuare qualche cambio principalmente sulla terza con l’opzione Middlebrooks che ha dato qualche segno di vita negli ultimi giorni ma che comunque non è che stia facendo sfracelli nemmeno in Triplo oppure tentando l’azzardo Bogaerts che però ricordiamoci bene ha nemmeno quaranta partite di esperienza a Pawtucket. Poi c’è la soluzione esterna leggasi mercato, a quattro giorni dal termine tutto tace, i nome sono i soliti, per esempio l’altra sera sembra ci fosse la fila al botteghino degli accrediti dato l’interesse degli scout di molte squadre per vedere Peavy, anche Young è sempre un nome caldo. Dato che l’altra sera anch’io mi son visto il match di Peavy dico la mia, non mi svenerei per lui, sebbene vincente contro la pallida controfigura di Justin Verlander non m’è sembrato così dominante da richiedere quei sacrifici che si fanno solo per un asso, ha preso un paio di stamponi, uno apocalittico da Torii Hunter e se la velocità che veniva in sovraimpressione era reale stiamo parlando di uno che comunque ha perso parecchio rispetto ai suoi bel dì a San Diego. Leggo che Middlebrooks potrebbe essere una contropartita, non sarei mica così contento, basta un anno storto per buttare a mare uno che fino a tre mesi fa pensavamo fosse la nostra polizza sulla vita ? Quindi prendiamo pure Peavy se ce ne sarà l’occasione, ma evitiamo scambi troppo temerari.

Questo è tutto, momentino da prendere con le pinze, ma non si poteva mica credere ad una cavalcata continua con le fanfare … dico bene ?

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Primo attacco respinto

Il primo attacco alla leadership della division è stato respinto stanotte con una vittoria alla fine più larga di quanto emerso in campo; diciamolo subito che in una serie da 4 quando gli altri tre pitcher con cui ti scontri sono Moore, Price ed Hellickson la partita da vincere assolutamente è quella contro Hernandez detto Carmona detto “l’Eriberto delle Majors”.

Ora quindi portato a casa il minimo sindacale da questa serie, bisogna provare di stenderne uno tra Price ed Hellickson, mica facile. Recentissimamente ho visto una partita intera di Price a Toronto, onestamente non impressionante più di tanto, però stiamo pur sempre parlando di una delle nostre nemesi storiche e quindi giustamente da temere, Hellickson è un titolo in forte crescita e con questo trio di giocatori si capisce ancora meglio la mossa di mandare a KC Shields per avere poi in cambio una delle mazze dominanti (mi gioco una birra) del prossimo decennio come Myers, i Rays sono forti e fino a che troveranno dei cucchi come i Royals che imbastiscono una trade simile saranno cavoli amari per noi.

A proposito di trades : un paio dei nostri possibili bersagli si sono accasati, se Garza ai Rangers non mi scuote più di tanto, m’ha scosso un po’ di più l’arrivo agli Orioles di K-Rod, evidentemente la squadra del Maryland non ha nessuna intenzione di abdicare e con questa mossa ottiene due piccioni con una fava, mette un puntello in casa propria visto che il bullpen loro non ha certo le cifre stellari del 2012 e toglie un piatto dal carrello così che il prezzo dei piatti rimasti cresce e chi volesse cibarsene (Sox) finirà per pagare di più.

Comunque non avremo comprato nessun rilievo ieri ma abbiamo comprato altri sette anni del Lasershow. Sette anni sono lunghi e solo l’Onnipotente sa cosa potrebbe capitare, i rapporti si possono guastare, ci possono essere infiniti problemi fisici … non lo so. Chiara però la politica societaria : si investe su Pedroia perchè gli si riconosce una “guida spirituale” della squadra che è palese, non altrettanto s’è creduto su Ellsbury anche perchè ritenuto più sostituibile. Pedey non ha ancora la C sulla maglia ma è il capitano ombra con l’esempio e l’abnegazione che mette in ogni partita, casomai ce lo fossimo scordati stiamo parlando di uno che quest’anno ha cercato di tenere segreto l’infortunio al legamento del pollice. L’altra volta parlavo di stampini : Pedroia è fatto con lo stesso stampo di Varitek e Schilling e non a caso raccoglie consensi unanimi anche dai tifosi delle altre squadre come si legge benissimo nella message board MLB.

Riprendo un paio di temi emersi dai messaggi al mio ultimo pezzo. Il baserunning : premesso che Big Papi mi sembra anche troppo carico, non sono quelle le forzature che fanno male, in quell’out c’è anche del merito degli avversari, sono le iniziative estemporanee tipo Nava vs Yankees che lasciano interdetti, in trent’anni di baseball non avevo mai visto partire uno dalla prima verso la seconda su un pop in foul preso dal catcher seppur in una posizione disagevole, questo significa uscire dal seminato; quindi ben venga un gioco esuberante ma si evitino quelle cose che non stanno nè in cielo nè in terra.

Buchholz : io ovviamente non ho fonti diverse da quelle che può trovare chiunque di voi, però quando leggo cose dette ieri come : ” Lancerò quando sarò al 100%”  ebbene io dico che questo significa la negazione del concetto di squadra. Ripeto : NON CI SIAMO. Non so se nell’entourage dei Sox c’è gente capace di mettersi di traverso a quest’idea o ci sia timore di innescare una deflagrazione pericolosa, ma in altri contesti andrebbe in maniera molto diversa. La pretesa di giocare solo quando si è al 100% (paura di sporcare le cifre ?) è offensiva nei confronti di chi da tempo sta dando il massimo anche se non è al 100%. Volete che vi scriva il lineup che avremmo presentato stanotte se giocavano solo i giocatori al 100% ? Non c’è nessuno che ci vende un Wil Myers in cambio di una superstar che gioca solo quando tutto va al 100% ?

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