Quando sei in difficoltà ti serve lo stopper, che non è un calciatore con i bulloni roventi come i Francesco Morini o i Rosato della nostra infanzia, nel baseball lo stopper è il pitcher affidabile, che da certezze ad una squadra un po’ in difficoltà; ed i Red Sox avevano i loro buoni motivi per sentirsi un po’ giù di giri : un avversario fortissimo, un line-up raffazzonato e una generale sensazione di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
John Lester oggi è stato proprio questo : l’uomo che tiene in partita la squadra nell’attesa che qualcosa si sblocchi, si dice che i pitcher vincono le partite, io penso sia vero solo in parte; i pitcher servono per tenere le partite aperte nell’attesa che l’attacco riesca a sfondare.
Bisogna essere onesti, il momento di sfondare è stato il momento nel quale Cole Hamels è uscito, fino a quel momento la dieta dell’attacco era continuata, buon per noi, come dicevo prima, che Lester lanciava ancora meglio di Hamels tenendoci in corsa; la scintilla stasera ha portato la forma di Josh Reddick, il momento del suo triplo ha avuto lo stesso effetto di una secchiata di acqua fredda su un organismo addormentato, dopo è stato un andare in discesa con una partita super degli uomini della parte bassa del lineup, anche se a dire il vero nel momento che tu metti McDonald al secondo spot del lineup il concetto di turno forte e turno debole va a farsi friggere.
L’altra notizia del giorno che NESN ci ha dato in anteprima di partita è che Mike Cameron ha terminato il suo impegno coi Red Sox, terminano quindi due stagioni nemmeno complete che definire deludenti è dir poco, Cameron ha offerto un contributo meno che mediocre sia nel box che in difesa, oltretutto il costo non è stato piccolo, diciamo pure che si aggiunge a quella lista che comincia ad essere lunghina di giocatori presi dal nostro GM e che sono stai un bel flop (Lugo, Penny, Dice-K, etc. etc.).
Detto della partita da due HR del capitano, evento che mi fa sempre esultare in quanto he’s a part of us vediamo se il futuro prossimo ci darà occasioni di esultare un po’ più spesso di quel “uno su tre” che sembra diventata una costante di quest’ultimo periodo. Abbandoniamo finalmente la Pennsylvania che ci dato poca soddisfazione per spostarsi in Texas. Per essere chiari va detto che gli Houston Astros sono la squadra peggiore delle Majors, basta guardare le cifre. Chiaro che delle sconfitte a Houston sarebbero molto ma molto più difficile da digerire rispetto alle due a Philadelphia