E se tornassimo a parlare di baseball ?

I Red Sox stanno cedendo terreno giorno dopo giorno, la squadra fa acqua da tutte le parti e credo che nessuno possa non accorgersene, abbiamo giocatori conclamati che offrono un rendimento da campionato parrocchiale, un attacco che in blocco sta offrendo un rendimento che passerà alla storia data la sua insipienza … c’è un però. Sembra che interessi poco, c’è un altro tema che monopolizza le pagine on-line dei giornali americani ed io non riesco a capacitarmene; leggendo direi che le sorti dei Sox, anzi le sorti del mondo intero dipendano da Price e dalla lotta che ha ingaggiato con la stampa bostoniana.

A me sembra di sognare, ieri m’è capitato di trovare la notiziola che un luglio così orrendo in attacco i Sox non lo avevano dal 1925, pensate … a Boston non assistevano ad una penuria simile da quando imperava il proibizionismo ed a Chicago dettava legge Al Capone, non Theo Epstein. In un quadro che sta diventando imbarazzante in una maniera epocale abbiamo invece dovuto leggere metri e metri di articoli dove ci si chiedeva perchè Price non avesse chiesto scusa ad Eckersley, dove ci si lamentava della mancanza di polso di Farrell nel caso (come se fosse questa l’occasione dove lo ha dimostrato) e così via … ma invece non era meglio andare a chiedere al simpatico batting coach Chili Davis se aveva qualcosa da dire visto che il reparto di sua competenza sta dando una prova ridicola ?

Sia chiaro, è giusto commentare anche quello che avviene nel contesto non propriamente tecnico che circonda la squadra, anch’io ne ho parlato, tre righe nel pezzo scorso, ma nel momento attuale le grane di Price (che pure non sembra una persona molto gradevole) meritano tre righe in tutto in un pezzo. Attualmente i Sox sono come un malato che ha un raffreddore ed una violentissima infezione di peste bubbonica, possiamo simboleggiare la guerra di Price come il raffreddore e l’orrendo livello di gioco dei Sox come la peste. Io francamente mi occuperei prima della peste che del raffreddore, ma evidentemente il giornalismo moderno ha regole diverse.

Andiamo al campo che è meglio : same old song, anche gara-1 coi lanciatissimi Royals ha mostrato la stessa identica traccia, un attacco che produce pochissimo, assolutamente non abbastanza per reggere un Porcello comunque con qualche difficoltà, ma che comunque ha concetto 4 punti mica 40, a baseball si potrebbe anche vincere 5-4, ma oggi aspettarsi che i Sox facciano 5 punti è come aspettarsi che Kate Upton molli Verlander per mettersi col sottoscritto. L’unica nota lieta degli ultimi gironi è Devers che si conferma davvero una grande speranza per il nostro futuro e han fatto bene a tenerlo in squadra nonostante l’arrivo di Nunez; se saremo in grado di non caricarlo di attese eccessive il ragazzo potrà imparare qualcosa, anche se penso che arrivare in un contesto più tranquillo rispetto ai Sox 2017 sarebbe stato meglio, comunque non aveva senso tenere Marrero che sappiamo benissimo che non farà certo parte del nostro futuro.

Siamo nei giorni decisivi del mercato e ci si chiede se i nostri piano cambieranno anche a fronte delle notizie dell’ultimora come l’infortunio di Price, parrebbe di no, forse e sottolineo forse non si cercherà nemmeno il rilievo che si auspicava, grazie anche alla crescita che sta avendo Workman che, dopo annate difficili zeppe di infortuni, sta tornando ad un rendimento davvero buono. Quindi, se non ci saranno sorprese abbastanza impronosticabili, non andremo certo a caccia di Darvish o di Sonny Gray per sostituire Price, nonostante l’assenza del chiaccherato mancino sia ancora di durata imprecisata. E’ un bene questa immobilità ? Mi verrebbe da dire che non è un bene e nemmeno un male, ribadisco semplicemente che non abbiamo gli asset (leggi prospetti) che possano interessare le squadre come Rangers e A’s che si apprestano a vendere degli assi. Che ci piaccia o meno …

Pensiamo al resto, mi sa che siamo arrivati al punto che più che un batting coach serva un mental coach, perchè sperare che una squadra che è quasi senza guida o con una guida molto debole possa reagire è davvero difficile. E la sensazione che il manager vero avesse il nr. 34 è sempre più reale, ed ora che il nr. 34 non c’è più non c’è chi possa scuotere questa squadra che non sa proprio più dove andare a sbattere la testa. Fino a ieri sera ci cullavamo almeno col fatto che eravamo in testa alla division, da ieri sera non abbiamo neanche questa possibilità, serve una sveglia … ORA !!!

 

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Comincia l’era Devers

Ieri sera, dopo l’ennesima partita asfittica di un attacco sempre più in difficoltà, è stata presa la decisione di far salire in prima squadra Devers. Decisione che oramai era attesa ma che lascia in bocca un retrogusto amaro. Così, dopo la miseria di 8 partite, è terminata la carriera in Triplo A del nostro giovane prospetto, ma non è solo questo che lascia un attimo perplessi.

Anzitutto la tempistica, fare questa mossa il 24 luglio può significare alcune cose : potrebbe essere che DD non creda alla possibilità di una trade oppure che non vede nessuna soluzione così appetibile, gli amanti della dietrologia aggiungono una possibile diversa chiave di lettura, ovvero far vedere che non siamo poi così disperati e che possono smettere semmai di chiederci delle contropartite impossibili per degli onesti mestieranti, anche perchè il mercato non finisce al 31 luglio, per i giocatori messi tra i waivers continua anche dopo; ovvio però per far cadere le pretese altrui occorre che Devers dimostri che può reggere la parte; come si vede da ciò, è difficile comparare questa mossa con la salita di Benintendi l’anno scorso che avvenne al 1 agosto, dopo non essere riusciti a prendere Carlos Beltran.

Cosa aspettarsi da Devers ? Mah … col bastone sembra pronto, col guanto proprio no e questo può essere un problema; infatti non dobbiamo scordarci che i numerosi difensori dell’hot corner non solo hanno fanno pena col bastone ma anche in difesa visto che sono penultimi come errori nell’American League ed oggi Devers potrebbe essere un altro che fa traballare l’infield, per dare qualche cifra quest’anno ha già commesso 16 errori, 4 di questi nel suo velocissimo passaggio in Triplo. Necessitiamo di un upgrade col bastone, ma non possiamo assolutamente permetterci un regresso in difesa, visto che possiamo concedere davvero poco creando pochissimi punti.

Cosa non dobbiamo aspettarci da Devers ? Non dobbiamo aspettarci che sia il salvatore della patria, fare paragoni con l’Ellsbury del 2007 o col Bogaerts del 2013 o col Benintendi dell’anno scorso mi pare ingiusto; negli esempi precedenti erano innesti che andavano ad integrarsi in strutture consolidate e con la possibilità che una difficoltà nell’approccio alle Grandi Leghe fosse comunque coperta dai veterani che andavano a sostituire, se Ellsbury falliva avevamo comunque Crisp che era un buon giocatore in attacco ed un difensore superbo, se Devers fallisce potremmo tornare alla litania di Marrero, Holt (che sembra un ex giocatore) e compagnia cantante, non so se è chiara la differenza. Il rischio di caricare un ragazzo ventenne di troppe responsabilità c’è.

Per rimanere al concetto che non può essere il salvatore della patria non posso che reiterare un concetto che espressi tempo fa, dicendo che per essere davvero un contender non servivano solo nuovi ingressi, serviva soprattutto che i titolari si rimettessero a fare il loro. Vi invito a leggere il pezzo di Rob Bradford sul sito della nostra radio WEEI; il succo è semplice : OK Devers, ma in luglio i nostri titolari hanno le seguenti cifre, vi passo gli OPS perchè  ci riflettiate : Benintendi 709, Young 670, Marrero 667, JBJ 583, Holt 540, Leon 511, Bogaerts 484 (!), Moreland 424 (!!), Vazquez 389 (!!!). Con cifre simili occorrerebbe che Devers fosse Mike Schmidt o George Brett per risollevare l’attacco.

Questa è la situazione prima dell’inizio della tre giorni a Seattle, speriamo di divertirci un po’ di più, perchè questi Sox del 2017 sono noiosi come la corazzata Potemkin, un paio di settimane fa comparve un articolo sul Boston Globe nel quale ci si chiedeva come mai gli indici d’ascolti dei Sox su NESN fossero molto più bassi dell’anno scorso, la risposta mi pare facile : vedere sequenze di inning “tre su, tre giù” non è il massimo.

PS – Stanno venendo fuori notizie su cosa sia davvero successo sull’aereo quando Price prese Eckersley a male parole. Se ciò che si racconta è vero, Price potrebbe essere il nuovo Josh Beckett, quello che si incarica di fare il cancro dello spogliatoio, vedendo il personaggio il dubbio viene.

 

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Forza Longobarda !

Ieri sera ammirando (si fa per dire) gara-4 tra Sox e Jays mi pareva di assistere alle gesta della mitica Longobarda allenata dall’unico ed inimitabile Oronzo Canà (in arte Lino Banfi); la squadra per la quale il presidentissimo Borlotti aveva coniato il motto : “Perdere … e perderemo”. Una ricerca continua della sconfitta, ricerca condotta con successo quasi in maniera pervicace. Ovviamente capisco le esigenze di gestire le forze in un campionato da 162 partite in sei mesi e capisco pure che veniamo da 8 partite in 7 giorni condite da due maratone di extra-inning che non finivano più, anche se mi chiedo quale sollievo possa ricevere Sale da una dilazione di 24 ore del suo impegno oppure come possa migliorare la tenuta atletica di Pedroia giocando solo in attacco. Diciamo che abbiamo provato di rinunciare a qualcosa oggi, sperando di avere di più domani; se questo auspicio si materializzerà lo vedremo da stanotte in California.

L’altra cosa che mi fa sorridere ripensando alla sfida con Bautista & Co. è questa : come vi sareste sentiti voi se dopo aver comprato il biglietto nei giorni scorsi, credendo di vedere Sale sul monte, vi avessero mostrato Fister ? In America è normale, anche spulciando negli angoli più remoti del web non ho trovato uno che abbia rimarcato la cosa, dalle nostri parti le persone più civili avrebbero presentato una denuncia tramite il Codacons, quelle meno civili avrebbero comprato un litro di benzina, poi con la benzina avrebbero riempito una bottiglia ed avrebbero tirato una molotov contro gli uffici dei Sox. Non voglio assolutamente ergermi a moralista, io pure non credo avrei reagito benissimo. Mi immagino immerso in una vacanza baseball/cultura nel Massachussetts, compro il biglietto gasatissimo credendo di vedere quel marziano di Sale, poi il giorno dopo Mr.Farrell mi comunica che vedrò invece dei bravi ragazzi che fino ad ora hanno giocato al Fenway come io ho corso a Montecarlo. Non avrei tirato la molotov, ma una sequenza di improperi irriferibili nel mio più puro dialetto romagnolo credo proprio di sì. Quando dico che l’America è lontana intendo anche cose simili, l’approccio tra noi e loro è opposto … non c’è verso.

Tornando al baseball giocato, non c’è moltissimo da raccontare se non che si continua a reggere più concedendo poco che producendo molto e mi sembra chiaro che l’unico che abbia le chiavi per sbloccare la situazione in attacco sia Hanley Ramirez, quando lui gira il motore dei Sox suona bene, quando lui non gira sferraglia come una Fiat Panda scassata. L’altro giorno ho letto un articolo dove si diceva che Ramirez, col suo carattere molto “easy”, era assai funzionale nel tenere in piedi una squadra dove c’erano un po’ troppe facce scure e preoccupate; io, se devo essere sincero, l’approccio al gioco di Ramirez non l’ho mai adorato; è vero però che c’è in giro un’aria che assomiglia un po’ troppo a quella del 2011, con un manager che non sembra avere il polso della squadra, coi giocatori che decidono di loro iniziativa le strategie in momenti topici (mi riferisco alla ormai famosa doppia rubata al 9° contro gli Yanks) e con un po’ troppa gente che sembra portare in campo delle paure ingiustificate. Forse l’atteggiamento da “bambinone” di Han-Ram ci può alleggerire il clima, ma comincio ad avere un po’ paura di ciò che vedo e di quel poco che si può percepire.

Capitolo mercato : un must di questi tempi. I pigiamini han fatto la loro mossa, io resto dell’idea che Frazier non mi faceva impazzire, Robertson invece lo avrei accolto molto volentieri. Ed ora che si fa ? Di sicuro sembra ormai deciso, tutti i segnali portano in quella direzione, che noi staremo bassi con le contropartite. Purtroppo aver dato via quasi tutto il farm system nello scorso inverno ci porta ora ad avere pochi asset spendibili. Insomma … se uno ci chiede Devers, la trattativa nemmeno comincia. Devo essere sincero, dopo la mossa di Cashman avevo il timore che Dombrowski vendesse anche l’anima al diavolo pur di dare una risposta, è trapelata la notizia di una riunione con la proprietà proprio nella sera del comunicato dal Bronx. Ovviamente il contenuto dell’incontro è top secret, ma non ci vuole un genio a capire di cosa abbiano parlato, tempo per fare delle mosse ce n’è ancora tanto, ma non devono essere mosse fatte tanto per fare. Io mi sto sempre più orientando verso un’idea : ovvero che i vari Nunez e Lowrie possono stare dove sono. A settembre quando si espande il roster facciamo salire Devers e vediamo come se la cava, insomma … come con Bogaerts nel 2013. Andare a prendere due giocatori storicamente fragili non mi pare una gran idea, diverso è il discorso del bullpen, lì l’innesto ci vuole, meglio se izquierdo, anche se si mi pare che ci sia molta più abbondanza di destri.

Per ora bene così … rotta ad ovest. Anaheim e poi Seattle ed il solito vantaggino minimo in classifica, vantaggino che poteva e doveva essere molto più corposo, ma oramai ce lo diciamo sempre … chissà … con Oronzo Canà al posto di Farrell le cose migliorerebbero. Ne sono sicuro

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Condannati ai miracoli

Non c’è verso, o monte di lancio e difesa producono gemme in serie o si perde. Sotto un certo aspetto è bello e me lo faccio piacere, sebbene io mi sia innamorato del baseball grazie a Roberto Bianchi che sul campo di gioco ci entrava per fare una cosa : boooom !!! Sotto un altro aspetto è una roba di una pericolosità unica, perché chiedere miracoli è sempre complesso e perché ci espone a perdere quelle partite che vengono decise da una scelta, semmai una piccola, misera scelta che sposta inesorabilmente l’ago della bilancia in una direzione o nell’altra; poi dato che coloro che devono fare le scelte strategiche non godono esattamente dei favori del mondo (in primis uno il cui cognome inizia per “F” e finisce per “arrell”), ovvio che anche un piccolo errore sia decisivo in una partita che finisce 1-0 o 2-1.

Dicevamo dei miracoli, i nostri sono andati ad un niente da fare due shutout contro gli Yanks, che fino ad ora mai erano stati tenuti a zero. Abbiamo visto il bullpen, il tanto disprezzato (anche da me) bullpen di inizio stagione reggere in una maniera quasi commovente, abbiamo visto un esterno volare come Superman o saltare come Lebron James; il pubblico del Fenway s’è sgolato con delle ovazioni fino ad ora riservate al n.34, solo che stavolta erano per il “terrore dei media” Price o per l’aspiratutto JBJ. Davvero … se uno è innamorato del baseball difensivo, si innamora di questi giocatori, solo che …

Solo che c’è l’altra faccia della medaglia, i Sox col bastone in mano sembrano non sapere più come mettere un quantitativo di punti decente sul tabellone. Come Giano Bifronte abbiamo due volti, uno guarda verso un sole splendente ed uno guarda verso le tenebre più oscure, quale prevarrà non mi è dato sapere. La macchina da punti del 2016, s’è trasformata in un qualcosa di indefinibile nel 2017, come se l’esercito degli Stati Uniti fosse diventato potente come quello di San Marino. Rimedi ? Sui rimedi esterni (leggi mercato) io ci credo poco, di sicuro rispetto a quando iniziai a scrivere su questo blog, credo molto di meno ai rimedi salvifici. Credo che si possa fare un piccolo lifting, però non credo che la figlia di Fantozzi possa trasformarsi in Gisele Bundchen. Di sicuro arriverà un terza base, che Todd Frazier abbia la funzione del bacio del principe che sveglia Biancaneve faccio fatica a crederlo. Di sicuro l’ingloriosa fine dell’epoca del Panda porterà qualcosa, ma se dovessero chiederci contropartite esose, mi tengo la trimurti Marrero – Holt – Lin … e spero che il Dio del baseball me la mandi buona. Ma non ho nessuna voglia di farmi prendere per il collo da dei San Diego Padres qualsiasi, che semmai per il primo scalzacane ci chiedono prospetti di prima fascia.

Però il problema non è solo la mancata produzione dei terza base e non credo sia nemmeno solo legata alla mancanza del nr. 34, abbiamo giocatori che faticano a produrre battute lunghe; Pedroia e Bogaerts sembrano aver perso in slugging, sono degli eccellenti contattisti, ma ricordatevi sempre che la differenza tra un singolo ed una battuta in doppio gioco è spesso una pallina che passa in un punto o mezzo metro più in là, Moreland è un buon giocatore ma fa il suo, anche Young è in un calando enorme ed adesso faccio fatica a capire come possa giocare sempre contro i mancini, per di più spesso in posizioni del lineup sopra le sue possibilità, tipo lo spot n.5. Questo è ciò che ci serve, non l’arrivo del mammasantissima che ci risolve la situazione, che Pedey e tutti i suoi compari tornino ad essere quelli dell’anno scorso

Dicevamo della fine della “Sandoval Era”, è stata forse la peggior firma di free agent della ns. storia e stavolta non abbiamo nemmeno trovato i Dodgers disposti a prenderselo; immagino che la mossa sia stata fatta in accordo con coloro che dovranno pagare al Panda altri 49 milioni di $, anche se vorrei essere un passerotto per vedere la reazione di Mr.Henry quando gli hanno comunicato che il suo corposo (in tutti i sensi) investimento era andato definitivamente a putt… Del Panda non possiamo certo incolpare Dombrowski, del fatto di aver rinunciato ad ogni alternativa possibile (Shaw) però sì. Il senso di scommettere tutto sul ritorno a livelli buoni di un giocatore su cui c’erano dubbi enormi davvero non l’ho capito, di sicuro il rischio non ha pagato … com’è giusto che sia.

Alla fine abbiamo ricavato il pareggione con quelli del Bronx, pareggio che lascia la situazione invariata e per come si era messa è andata bene, ricordate che gara-1 ci è stata offerta su un piatto d’argento e che abbiamo segnato i due punti decisivi senza far uscire la pallina dall’infield. Di sicuro continuo a chiedermi se sia possibile continuare a vincere facendo il minimo indispensabile di punti, il baseball “by Roberto Bianchi” prevedeva cose diverse, altri tempi e altri luoghi direte voi. Porsi però il dubbio sull’andamento di questa stagione mi pare sacrosanto … e se siete troppo giovani per aver visto giocare o anche solo per sapere chi sia stato Roberto Bianchi, stasera potete fare un po’ di ricerche in rete, chissà … forse trovate anche qualche immagine. Vi garantisco che era uno spettacolo di livello assoluto.

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Uffa !!! Quando si riparte ?

Ma perchè esiste l’All Star Game ? E’ nettamente il momento più noioso e melenso dell’intera stagione, ci spezza il ritmo, ci toglie il pepe della discussione, di cosa cavolo parliamo da qui a venerdì ? E’ vero … veniamo da due partite piene di rimpianti, con una incavolatura che aveva bisogno di una partita immediatamente il giorno dopo per sbollire ed invece abbiamo cinque giorni per ripensare ad una squadra che butta via partite come fossero giocattoli rotti … ma che comunque è pur sempre la seconda miglior squadra dell’American League ed ha un un vantaggio che non sarà certo abissale nella division, ma che è comunque meglio di una martellata sui gioielli di famiglia.

Freme il mercato boys and girls e cominciano a fioccare le voci, ce ne sono un paio di voci abbastanza ricorrenti che riguardano i nostri Sox … e tanto per cambiare sono voci che vanno esattamente in direzione opposta rispetto a quella che avevo auspicato. La prima voce riguarda un doppio possibile arrivo da Miami, ovvero Martin Prado (ovviamente terza base) ed il rilievo David Phelps, l’altra voce è un altro rilievo ovvero Pat Neshek dai Phillies. Dicevo che non sono voci che vanno nella giusta direzione … almeno secondo il sottoscritto : l’altra volta espressi i miei dubbi su Prado, dubbi che ovviamente persistono pochi giorni dopo, dubbi riguardanti la sua tenuta fisica essendo reduce da quasi due mesi saltati per infortunio e dubbi sull’opportunità di prendere un giocatore che sarebbe comunque sotto un contratto oneroso anche per il 2018 e 2019; è vero che, secondo sempre i rumors, una trade così prevederebbe che i Marlins si mangiassero comunque una discreta fetta del suo salario, anche con questo “guadagno” in più è comunque una cosa che mi convince poco.

Sui rilievi resto ancora più perplesso in un certo senso, ovvero che entrambi i nomi che abbiamo letto sono lanciatori destri. Mah … Fate un attimo mente locale e tornate alla partita degli improperi, ovvero l’ultimo match di domenica a Tampa e tornate ai maledetti inning nr°7 e nr°8; nei due attacchi fatidici i Rays hanno avuto 10 turni nel box, 5 di questi turni erano a carico di battitori mancini ed in una situazione simile il nostro management ha affrontato questo lineup con soli lanciatori destri ed il motivo principale è la scarsa o nulla fiducia in situazione di “high leverage” nei confronti di Abad e Robby Scott. Se in un inning “caldo” c’è a battere Dickerson, noi dobbiamo trovare il mancinaccio che lo metta in difficoltà, sebbene sia un giocatore che ha cifre molto simili tra destri e mancini, abbiamo subito il fuoricampo decisivo da un altro mancino (Miller) affrontato da un lanciatore destro, nel baseball di oggi a parer mio questo conta.

Per rimanere in tema mercato vedo che parecchi, dopo qualche partita di troppo dove i nostri han segnato pochissimi punti, auspicano l’arrivo di un bomber. Grazie … chi non lo vorrebbe ? Però semplicemente è irrealistico. E’ possibile, come ribadito dal sempre ottimo Danilo Freri durante l’All Star Game, che i Marlins non siano così alieni dal vendere Stanton. Facciamo un gioco … i Sox tentano di portare a casa Giancarlino. Già … ci troveremmo un giocatore a contratto fino al 2028 (!!!) quando avrà 38 anni e solo l’Onnipotente sa in che condizioni sarà e già questo non mi sembra un’idea fantastica, quale contropartita potrebbero chiederci da Miami ? Semplice … c’è chi dice almeno un giocatore di grosso calibro a prezzo controllato, che so … Bogaerts o Betts e prospetti vari. C’è anche chi dice che i Marlins tirino semplicemente ad abbassare il payroll e si accontentino di meno. Non lo so … io mi chiedo solo se vogliamo azzerare quel po’ di farm system che abbiamo. Prenderci in casa un giocatore fortissimo che costa come una legge finanziaria per cederne uno fortissimo che per qualche anno costa due ceci e tre lenticchie è una cagata pazzesca “stile Corazzata Potemkin” e se anche non fosse così ovvero che non dobbiamo cedere un asso, manderemmo a rotoli la politica dell’anno ovvero il tenerci sotto la luxury tax per permetterci di azzerare i penalty per i prossimi anni. Permettetemi di restare della mia idea, anch’io cercherei di potenziare l’attacco, ma non voglio farlo a qualunque costo, voglio farlo in modo furbo … una volta tanto.

Non c’è molto altro, finalmente venerdì finisce la solfa dell’All Star Game e relativo battage mediatico, una partita dove un giocatore chiede all’arbitro se si possono fare una foto assieme non è una roba seria. Piacerà agli americani che di solito amano le cose colorate e buffe; a noi, scafati tifosi allevati dalle contese europee più toste, piace di più quello che inizierà tra 48 ore al Fenway : una bella serie da 4 partite in 3 giorni contro i Pigiamini. Possiamo solo augurarci non sia un pigiama party, ma d’altra parte con quest’afa opprimente chi se lo mette il pigiama ?

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Abbiamo sbagliato bersaglio ?

Fino ad ora la scena al mattino era la seguente : durante la colazione accendevo il PC, cercavo se c’era il condensed game dei Sox oppure mi guardavo i nostri highlights e come secondo step guardavo il risultato degli Yankees, ormai ero posizionato su un’idea che richiamava a suggestioni del nostro recente passato, quel magnifico scontro nei primi anni del nuovo millennio : ” noi contro loro”. Non ci sono più Varitek e A-Rod, Pedro e Don Zimmer, ma la suggestione di un duello Red Sox vs Yankees era troppo allettante. Ma mi sta venendo il dubbio di essermi sbagliato. Sta a vedere che i soliti Raggetti della Florida, molesti come quei cagnolini che abbaiano a tutti e mordono i polpacci, vogliono rompere le uova nel paniere …

Come facciano a tirare fuori lanciatori a ripetizione ce lo siamo chiesti ripetutamente senza trovare uno straccio di risposta, stanotte abbiamo fatto la conoscenza con Jacob Faria e ci è rimasto indigesto; se storicamente i Rays hanno sempre avuto ottimi lanciatori, stavolta uniscono un attacco decisamente pesante (terzi come HR), non è che mixando tutto ciò viene fuori che sono una minaccia da prendere dannatamente sul serio ?

Sia ben chiaro, siamo messi più che bene, non sono un paio di sconfitte dopo la serie di vittorie che possono farci prendere troppa paura. Sappiamo di avere un attacco che non è certo al fulmicotone e per stare in partita ci servono grandi prestazioni dai lanciatori, prestazioni che fino ad ora stiamo avendo, basta un Sale un po’ meno dominante del solito per farci andar sotto. Se questo sia di ispirazione per il prossimo mercato lo vedremo tra pochi giorni.

E’ già … è ora di guardare alla sessione estiva del mercato e sono in molti a dire che i Sox dovranno muoversi. Io su questo mi pongo in una situazione di attesa, nel senso che non voglio veder partire contropartite eccessive e vorrei che finalmente chi compriamo non finisca in injured list in 48 ore. Leggo per esempio che i nostri stiano attentamente seguendo Martin Prado dei Marlins, allora … stiamo parlando di un onesto mestierante, che oltretutto è stato recentemente assente per una cinquantina di giorni a causa di malanni muscolari ed è portatore di un corposo stipendio per il 2018 e 2019.

Questo, secondo il mio modestissimo parere, è proprio il tipo di giocatore che faremmo bene ad evitare, tralasciando il discorso degli infortuni (si spera che i nostri medici non dormano in piedi), metteremmo in pista un altro ipotetico giocatore che può essere un blocco per la carriera di Devers che prima o poi, meglio prima che poi, dovrebbe sbocciare e arrivare in prima squadra. Tra parentesi può essere un rischio fare affari coi Marlins visto che la franchigia sembra vicina ad un passaggio di proprietà e non è difficile immaginare che si voglia monetizzare prima della vendita. Il tipo di giocatore che vorrei cercare è il classico “rent” di tre mesi, un giocatore che a fine anno sia free agent in modo da poter fare considerazioni più libere sul ruolo durante il prossimo inverno, anche perchè non scordiamoci che abbiamo a libro paga anche il Panda ed avere due veterani da pagare nel ruolo, con un prospetto di primissima fascia quasi pronto, non mi pare l’idea del secolo.

E sul monte faremo qualcosa ? Una cosa la farei, mettendo sempre i paletti sulla sicurezza medica e sulla contropartita non eccessiva : abbiamo bisogno di un rilievo mancino, secondo me un bisogno grosso, il nostro mancino più impiegato nel bullpen è Robby Scott che non è certo il giocatore che ti fa girare la testa, insomma cerco un simil-Craig Breslow del 2013. Son possibili altre cose ? Onestamente faccio un po’ fatica a crederlo, E-Rod tra un po’ tornerà (sebbene le due partite giocate nelle Minors siano state orrende) e così si dovrebbe ricomporre la nostra rotazione. Chiaro che avere un partente “n.6/rilievo lungo” migliore di Fister o Johnson sarebbe ottimo, ma faccio fatica a pretendere il cast “all star”.

Comunque dai … siamo in testa alla division, abbiamo un vantaggino, c’è ogni ragione per essere fiduciosi e speriamo di toglierci di torno i Raggetti. Future looks bright !!!

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I premi di metà stagione

81 partite fatte ed 81 da fare; alla boa di metà stagione ho deciso di assegnare alcuni premi, tutto con un approccio semi-serio o scemo-serio … o semplicemente scemo. Comunque arriviamo alla fine del teorico girone d’andata in testa alla division col secondo miglior record dell’American League e con tutto quello che c’è capitato mi pare un mezzo miracolo. Comincia la distribuzione dei premi … and the winner is …

Premio O’ Fenomeno : Chris Sale. I numeri li sapete leggere anche voi, ci ha dato quella stabilità al ruolo di “ace of staff” che ci mancava da un po’ di tempo. 11 vittorie per lui sono persino poche se considerate che l’unico blown save di Kimbrel l’ha fatta in una partita che Sale aveva dominato. Ha rovinato la festa ai canadesi per il Canada Day, in America gente simile è definita “party-crasher”.

Premio Tutti a Casa : Craig Kimbrel. Sale sul monte, spara un quindicina di siluri che farebbero scattare tutti gli autovelox del pianeta e poi la gente può prendere la strada di casa. Sta mettendo insieme una stagione da .100 di average concesso, 0,48 di WHIP e per ogni base ball concessa piazza 13 strikeout !!! Anche meglio del Uehara 2013. E’ vero che i rilievi hanno carriere e stagioni altalenanti, ma questo al momento è ingiocabile.

Premio 100% : Gary DiSarcina. Due partite dirette da manager e due vittorie. Chi vuole fare delle facili ironie sul nostro manager titolare e sul fatto che potrebbe assentarsi più spesso può farle. Ovviamente non so dirvi se DiSarcina sia una carta per il nostro futuro, mi piace anche ricordare che il suddetto sia stato uno degli assistenti dell’Italia anni fa al WBC ed abbia una bella dose di sangue italiano, se ricordo bene Latina e dintorni. Anni fa venne anche in Italia alla Coach Convention, personaggi del genere che hanno comunque un cuore abbastanza tricolore sarebbe bello che venissero in qualche modo coinvolti dalla nostra disastrata FIBS.

Premio Big Three : Ben Cherington. Leggo l’altro giorno che Craig è stato rilasciato e per prendere il suo corposissimo stipendio non dovrà nemmeno più presentarsi allo stadio di Pawtucket. Se alle sue performances assommate il rendimento del Panda e quello dell’UFO Rusney Castillo (che però quest’anno in Triplo va bene) viene fuori un quadro disarmante delle ultime mosse del nostro ex-GM; peccato perchè il personaggio qualcosa valeva.

Premio Guantone D’Oro : David Price. Ho detto guantone, non guanto; dato che c’è il serio rischio che Price faccia a cazzotti con i media. L’altra sera, sull’aereo che portava la squadra in Canada, c’è stato un diverbio molto pesante tra Price e Dennis Eckersley, diverbio così aspro che ha richiesto un meeting a porte chiuse tra Farrell e Dombrowski. La cosa buffa è che gli stipendi di Price e quello di Eckersley sono pagati dalla stessa persona. Speriamo che la grinta messa dal nostro pitcher nel fare a cornate coi media venga messa anche in campo.

Premio “Capite che livello ha la MLB ?” : Mookie Betts. Il fatto che un giocatore che offre quel rendimento non sia tra i tre esterni che giocheranno da titolare all’All Star Game vi dimostra ancora di più che razza di livello ci sia in questo campionato, quanto sia alta l’asticella. Una cosa un po’ più seria : visto che in mezzo al lineup non abbiamo più il Papi, non sarebbe il caso di avere Mookie n.3 o n.4 ? L’uomo da leadoff ideale lo avremmo ed è Xanderino, giocatore di alto average, comunque veloce e non molto bombardiere.

Questo è tutto : stasera comincia il girone di ritorno, una bella sweep ci manca da un po’ di tempo, farlo su in Canada sarebbe una gran cosa e non voleteci male cari canadesi se vi abbiamo rovinato la festa. Comunque Auguri al Paese della Foglia d’Acero. Un gran posto per viverci ed una delle nazioni più civili che io abbia visitato … ma se portassimo via tre vittorie resterebbe civile lo stesso. Dico bene ?

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