Il mondo del baseball cambia, i Red Sox no

Certo che il mondo cambia … basti vedere che una squadrina chiamata Italia, sebbene una metà dei giocatori non sappiano nemmeno dov’è l’Italia, rischia di vincere contro un’altra squadra che schiera nell’infield Encarnacion, Cano, Reyes e Ramirez; insomma verrebbe quasi da dire che non ci sono più le certezze di una volta, che anche nel baseball ci sono ancora tante sorprese all’orizzonte e che non sai mai cosa aspettarti dal domani. Errato ! Assolutamente errato ! Una cosa sulla quale potete giocarvi il futuro, la casa, il/la consorte c’è. La certezza del domani è che i Red Sox avranno problemi di infortuni e che assisteremo alle solite querelle tra giocatori che dicono di essere mal curati, medici che minacciano querele ed il manager in carica che deve fare un corso sprint per imparare tutto su tendini, legamenti ed affini.

Ovviamente il tema caldo è Ortiz : su quante partite scommettereste possa giocare ? E anche qualora giocasse che tipo di apporto sarà in grado di dare ? Tutte domande che ovviamente sono senza risposta al 13 di marzo, domande però che fanno fare sonni decisamente agitati a tutti coloro che amano la Nation. Pensate solo cosa sono stati i Sox l’anno scorso fino a metà luglio (quando Big Papi si ruppe definitivamente) ed invece cosa furono da lì in poi. Alternative ? Ci sono un paio di correnti di pensiero : una assolutamente minoritaria che dice di provare con un veteranissimo che possa dare una mano nel breve periodo, s’era anche sparso il nome di Jim Thome; invece al 99% la scelta cadrà sulla soluzione interna, i due candidati ovvi sono Lavarnway o Napoli, anche se poi con Napoli DH mi dovranno spiegare chi giocherà in prima. Comunque quale che sia la risposta ai problemi fisici di Ortiz ricadiamo nei soliti clichè dei Sox con più cerotti che vittorie .

Di notizie spicciole non c’è molto altro : la squadra sta continuando il camp, generalmente con dei buoni risultati, discreta soprattutto l’impressione lasciata dai partenti, Buchholz e Lester sembrano in buona forma e anche l’inabile al baseball capisce che ci servono un bel po’ di vittorie da quei due, altrimenti possiamo rassegnarci ad essere assolutamente marginali nel contesto del baseball MLB … Ah … scordavo … Manny Ramirez per lucrare altri due soldini finirà a giocare a Taiwan … che tristezza … bisognerebbe capire quand’è ora di piantarla.

Non avendo quindi molto da dire posso parlare del libro di Francona che ho appena finito. Anzitutto bel lavoro del duo Francona e Shaughnessy (giornalista che ha promesso che si raperà a zero se Ellsbury l’anno prossimo sarà ancora coi Sox), il libro è godibile ed è una miniera di aneddoti; il rischio di questi libri è quello di essere troppo di parte, in questo caso il rischio sembra evitato, per completezza d’informazione occorrerebbe ci fosse anche un libro scritto dal trio Henry – Werner – Lucchino per vedere il fronte dall’altro campo, un po’ come Clint Eastwood che ha fatto un film sulla battaglia di Iwojima vista dalla parte degli americani e poi subito dopo ne ha fatto un altro con la stessa battaglia dal lato dei giapponesi.

Detto questo il libro sembra votato alla sincerità : Francona non è reticente, non nasconde le sue debolezze : i grossi problemi fisici, le quasi dipendenza dai farmaci antidolorifici, il quanto sia  difficile essere un uomo sotto i riflettori per il baseball mentre hai un figlio in Afghanistan e mentre il matrimonio di 30 anni sta andando a rotoli. Umanamente il libro vale e fa capire quanto sia difficile fare il manager in quel tritacarne chiamato Red Sox; lo scontro emerso tra proprietà e manager a fine 2011 in realtà covava da un po’ : due modi diversi di interessarsi al ballgame : Francona guardava al campo, mentre Lucchino si preoccupava degli indici d’ascolto di NESN; ovvio che un rapporto in questi termini non potesse durare nonostante l’opera di Epstein (che esce molto bene dal libro) che cercava di mediare neanche fosse Kissinger.

Visto che doveva finire io ripeto che poteva, anzi doveva finire meglio. Il manager che ha vinto (con quanti meriti lo lascio dire a voi) due anelli che mancavano a Boston dalla Prima Guerra Mondiale è stato cacciato come un indesiderato, se Boston fosse normale Francona diventava l’icona anche dopo essere uscito dal dug-out, un po’ come Tommy Lasorda che sarà sempre il “volto” dei Dodgers anche se ha smesso da decenni. Purtroppo la Trimurti ha creato una macchina splendida e dopo un po’ di anni l’ha distrutta con scelte che sfidano ogni logica. Non vi nascondo quale sia il mio sogno : i Sox in mano ad altra proprietà, la quale nella prima conferenza stampa annuncia l’ingaggio di Francona come executive. Almeno avremmo a decidere uno che prende decisioni per quello che vede in campo, dell’appeal televisivo e degli indici d’ascolto di NESN a me francamente non importa nulla.

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Un tranquillo spring training

Se riesco a smettere di ridere dopo aver sentito certe pronunce dei telecronisti di ESPN riguardo ai cognomi dei giocatori italiani del WBC (oddio … italiani) posso provare di buttar giù qualcosa su queste due prime settimane.

La prima cosa da dire è che non sembra nemmeno uno spring training dei Sox, tutto così normale, tranquillo, direi quasi rassicurante; ma vi ricordate cos’è stato lo spring training l’anno scorso ? Sembrava il Circo Barnum, mancavano i trapezisti ed i giocolieri, ma di clown ne eravamo provvisti in gran numero. Invece quest’anno sembriamo una normale squadra di baseball che cerca di preparare una lunga e difficile stagione senza occupare le pagine dei giornali con dichiarazioni che al 99% erano delle ottime occasioni perse di rimanere in silenzio. Non so voi, ma io sento davvero poca nostalgia del circo mediatico che abbiamo conosciuto fin troppo bene.

Tornando alle tematiche più legate al campo il primo dato da sottolineare è la preoccupazione ormai diffusa circa le condizioni fisiche di Big Papi, avendo ben presente l’importanza dell’omone di Santo Domingo e non avendo un Piano B per sostituirlo c’è da incrociare le dita. Viene ancora espresso ottimismo circa la possibilità che il nostro DH sia pronto per l’Opening Day, però siamo al 7 marzo ed il giocatore è ancora impegnato in corse leggere; anche se il timing per la prima partita a NY fosse rispettato c’è da chiedersi in quali condizioni si presenterebbe il giocatore, ma soprattutto c’è chi comincia a domandarsi se il ricco biennale concesso a Big Papi non sia stato un grosso azzardo dato il punto di domanda sulla sua salute.

Altre tema caldo ricorrente rimane Mike Napoli che finalmente ha debuttato e l’ha fatto in pompa magna con un HR; che il nostro nuovo pupillo abbia uno swing che attizza lo sa anche un bambino di due anni, che abbia la possibilità di dimostrarlo in una stagione di 162 partite è tutta un’altra questione. Oltre a lui tra i titolari (o semi-titolari) sono sembrati già in buona forma Salty, Pedroia ed ovviamente Iglesias che tutti gli anni sembra un fenomeno … fino al 31 marzo. Degli uomini sulla collina segnalo un ottimo Uehara ed un Lester ancora migliore, mentre la “maglia nera” la guadagna Joel Hanrahan toccato pesantemente ogni volta che s’è presentato sul mound.

Detto che s’è fatto vivo Carl Crawford (chi ???) per dire che la colpa del suo flop a Boston è della stampa e detto che io invece pensavo fosse colpa della crisi economica, dei Maya e degli alieni che vengono da Saturno, sono a farvi una preghiera personale. Dal 1° agosto ESPN America chiuderà i battenti e sparirà il canale tv che è diventato una droga per tutti i maniaci dello sport USA. Se tenete alla salute mentale del vostro blogger, vi prego … inondate Sky di mail, telefonate, telegrammi, minacce, di quello che volete per indurli a creare un’alternativa nel loro palinsesto. Non voglio ridurmi a guardare la solita trita e ritrita trasmissione basata sul nulla che emerge dal calcio italiano. Meritiamo di meglio.

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Potere ai giovani !

Volevo riportare un po’ di impressioni di queste primissime partite di pre-season estendendo il tutto con ciò che viene riportato da giornalisti, manager e commentatori vari ovvero da tutti coloro che, con somma invidia, sono a godersi seppur lavorando il sole della Florida mentre il vostro blogger ha passato lo scorso weekend sbadilando della neve. Dico sempre che la pre-season diventa seria dopo due settimane e provare di indovinare le cose ora è come indovinare i risultati elettorali con gli exit-poll, però dai … vediamo cosa è venuto fuori in queste partite.

L’uomo che si gode il suo quarto d’ora di popolarità è Jackie Bradley Jr. ovvero l’uomo che fuor di metafora dovrà sostituire l’anno prossimo Ellsbury, l’impressione che possa già dare un contributo quest’anno cresce giorno dopo giorno; lo stesso Farrell non ha assolutamente escluso che possa far parte dell’Opening Day Roster; come al solito in questi casi ci sono i due partiti : quelli che vorrebbero osare e quelli che non vogliono bruciare il giocatore, io non ce lo vedo tra i 25 che inizieranno il campionato a New York, però con Ellsbury che non sai mai quante partite giocherà, con Johnny Gomes … che è Johnny Gomes non vedo perchè non dare una chance da subito ad uno che comunque dovrebbe essere un bel pezzettino del futuro.

La coppia di “young guns” Webster & De la Rosa, arrivata da Los Angeles dal “fuori tutto” dello scorso agosto ha raccolto ottime recensioni, di sicuro abbiamo due power pitcher. In partita hanno già toccato rispettivamente le 99 e le 100 miglia orarie, la cosa non significherà moltissimo, ma dobbiamo pur attaccarci a qualcosa per poter sperare in un upgrade nel settore più debole del nostro roster. Improbabilissimo che siano in formazione subito, anche loro potrebbero debuttare nel corso dell’estate, in più c’è da considerare che De la Rosa è reduce da un Tommy John e ci viene comunicato che probabilmente non si vorrà eccedere con l’utilizzo e dovrebbe entrare in essere un conteggio inning di strasburghiana memoria.

Di buono c’è anche da aggiungere un po’ di debutti previsti tra pochi giorni : Buchholz, Napoli, mentre Ortiz sembra ancora indietro; chi non è rimasto indietro con la forchetta invece è Doubront apparso un po’ appesantito, evidentemente l’inverno in Venezuela l’ha portato spesso a tavola. Doubront sarà un “gourmand” ma di sicuro con atteggiamenti simili fa capire che deve fare ancora tanti passi in avanti sotto il discorso della professionalità.

Non c’è moltissimo altro da dire, al momento non s’è ancora tenuta, e chissà mai se ci sarà, la tradizionale conferenza stampa con la Trimurti al gran completo, non so se sia voglia di sottrarsi al prevedibile fuoco di fila, però se deve poi essere la solita fiera dell’auto-assoluzione, allora tanto vale che non si sprechino fogli di carta e byte, viviamo poi bene lo stesso.

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Prime news dal camp

Torno a scrivere dopo molto tempo, un po’ a causa delle mie peregrinazioni lavorative per lo Stivale … ed un po’ anche perchè non è che abbondino le notizie; il primo periodo dello spring training è la solita fiera dei buoni propositi, un po’ come leggere i giornali sportivi la domenica mattina quando persino Luther Blissett ed Egidio Calloni promettevano reti a caterve.

Le uniche notizie degne di menzione sono i primi problemini fisici, una costante per molte squadre a questo punto dell’anno, che hanno colpito alcuni, Buchholz e Doubront in primis; nulla di particolarmente preoccupante ed al massimo qualche giorno di allenamenti meno intensi per smaltire la cosa; onestamente destano più preoccupazione certi propositi di far provare un po’ a Daniel Nava (!!!) l’ebbrezza della prima base durante qualche partita in Florida. Se questo è un esperimento naif come capita spesso a marzo mi può anche star bene, se invece la cosa denota terrore per la situazione instabile in quel ruolo vista la nota querelle Napoli allora c’è da incominciare a pregare, tra parentesi lo stesso Napoli aveva ieri un appuntamento per una risonanza magnetica; ovviamente l’esito lo conosceremo tra breve perchè sarà proprio l’esito di questo esame a dare il semaforo verde per permettere al paisà di allenarsi in difesa.

Molto altro non c’è, tralascio per carità di patria certi tentativi della proprietà di riaccreditarsi agli occhi della gente; stando ai “si dice” la vendita dei biglietti che è già partita non starebbe andando a pieno vapore, a conferma della sfiducia diffusa che si percepisce in giro. Per misurare il grado di fiducia non c’è termometro migliore dei mitici allibratori di Las Vegas che già danno le quote per la prossima stagione. Come sono posizionati i Sox ? Metà classifica, attorno alla 15ma posizione; se avete un po’ di soldini e volete provarci, i nostri come vincenti delle World Series sono pagati circa 30 a 1. Già che ci siamo volete sapere come andrà a finire la stagione ? I Dodgers vinceranno la National e l’American sarà un duello tra Angels e Tigers.

Un paio di facezie : Matsuzaka firma un minor league contract con Cleveland, la cosa buffa è che avrebbe dichiarato, tramite interprete perchè questo non spiccica ancora verbo in inglese, che ha preferito una squadra dell’American per giocare contro Boston. Quindi Dice-K avrebbe rivincite da prendersi contro di noi ? Come diceva l’immortale Totò : “ma mi faccia il piacere …”. Questo dovrebbe ringraziare Boston tutte le mattine perchè l’ha tenuto a libro paga anche se rubava lo stipendio. Per cortesia …

Infine sappiate che ho iniziato la lettura del libro di Francona (libro vero cara Raffa … non roba elettronica, come fa un e-book ad avere un’anima ?) ; sono appena agli inizi ma una cosa la posso dire da subito : bastano 4 pagine per capire la differenza che passa tra un uomo di baseball come Francona, che potrà fare anche mille errori ma che resta un uomo di baseball ed un affarista del baseball come Larry Lucchino. Il problema è che l’affarista è più che mai saldo sul ponte di comando … ma questa è tutta un’altra storia.

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Notizie dal passato

Appena ho letto dell’ingaggio di Lyle Overbay ho creduto d’aver vissuto, volente o nolente, l’esperienza incredibile del viaggio nel tempo, esperienza raccontata così mirabilmente dal vero padre della fantascienza H.G.Wells. Dai … non può essere una notizia del giorno d’oggi … è un refuso … uno scherzo di qualche giornalista burlone altrimenti oggi leggeremmo anche che il presidente Nixon incontrerà Leonid Breznev la prossima settimana e le cronache sportive starebbero incensando lo scudetto del Cagliari di Riva, Domenghini e Albertosi.

Invece no … è proprio una notizia di questo primo scorcio di 2013; come assicurazione per la prima base, data la situazione fisica di Napoli, i Sox hanno pensato bene di ingaggiare uno che sembra in disarmo da un paio d’anni, niente male come idea, è un po’ come sostituire un’auto del giorno d’oggi con una vecchia 127 o semmai con la mitica NSU Prinz … semmai verde … che portava anche una sf… colossale. Già che volevamo ingaggiare un ex giocatore in prima base tanto valeva strappare il grande Kevin Millar dai suoi impegni con MLB Network e ridargli la maglia, almeno avremmo avuto in squadra “uno dei nostri”.

Non c’è verso, non mi riesco ad adattarmi a questo andazzo che vede i Sox andare ogni giorno di più verso una politica che è certamente “low risk” ma anche “low reward”. Se Overbay dovesse sembrare ancora più a fine corsa cosa si potrebbe dire ? Tutti direbbero che è costato una cicca e che attendiamo pazienti il sol dell’Avvenire che sotto forma dei mirabolanti (ma sarà poi vero ?)  rinforzi dal nostro farm system che arriveranno negli anni prossimi.

Ben Cherington, che ricordo tutti essere l’uomo che qualcun’altro muove con il joystick, ormai non sembra poter o voler far altro che questo : ingaggi di giocatori in parabola discendente o a basso costo causa situazione fisica deficitaria, oltre a preghiere lanciate al Dio del baseball sperando che voglia ridare il vigore degli anni perduti a tutta una serie di personaggi, pensate anche ai vari Padilla, Prior etc. chiamati l’anno scorso, che ormai vengono considerati in attività solo perchè non hanno ancora firmato il passaggio ufficiale verso i pensionandi. Oddio … l’unica volta che Cherington s’è buttato in una trade “vera” sappiamo com’è finita, e mi sto riferendo a Bailey vs Reddick, se i risultati che ottiene sono quelli è meglio che ci riempia la casa di vecchia arnesi come Lyle Overbay che ci daranno poco o nulla ma che almeno non rinforzano una possibile contendente com’è successo col passaggio di Reddick nella Bay Area..

Questo è quanto … già che ci sono vi do un’altra notizia di politica estera che m’è arrivata or ora : stupefacente vittoria dell’esercito romano a Zama !!! Le armate cartaginesi hanno subito una sconfitta irreparabile !!! Il Mediterraneo è ormai un Mare Romano.

Statemi bene …

PS – Il vostro blogger ha già ordinato il libro di Francona, se quelli di Feltrinelli International a Bologna (ma si … facciamo un po’ di pubblicità gratuita) fanno in fretta il loro dovere, non mancherò di recensirvi il libro ed il suo contenuto. Visto come siamo messi adesso quel periodo sembra veramente il passato remoto, un’altra era geologica.

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Massachusetts General Hospital

Ricapitoliamo un attimo. Tra due mesi e mezzo andremo alla guerra con questo esercito : un partente reduce da un Tommy John e vari rilievi che hanno passato più tempo in injured list che nel bullpen tanto per citare Bailey, Uehara, Bard etc., in campo le cose non vanno meglio visto che il nostro leader Ortiz è reduce da grossi malanni, l’esterno centro pure, il terza base ha saltato metà anno a causa d’una frattura, l’interbase pure, il seconda base denuncia più acciacchi che mia madre ed il nuovo prima base è messo così bene che ha accettato una decurtazione dell’87%, ripeto … 87%, dello stipendio che aveva pattuito 40 giorni prima pur di giocare.

Non sembra una squadra, sembra un ospedale e la querelle Napoli è la degna conclusione di quello strano rapporto che unisce da qualche anno i Red Sox e le varie specialità della scienza medica; come hanno detto alcuni di voi che leggete, uno che accetta di passare da 39 a 5 milioni significa che è messo veramente male; è vero che, secondo i “si dice”, il contratto prevederebbe tutta una serie di bonus che se raggiunti porterebbero il contratto ad una cifra vicina a quei 13 milioni di $, bonus che immagino essere legati ad numero di presenze che il paisà saprà mettere insieme, ciò non toglie però che anche Napoli a questo punto diventa un punto di domanda che peraltro si va a sommare ai già troppi che avevamo.

L’altro aspetto che non è stato fatto notare è che l’arrivo di Napoli era uno dei pochi che sembrava frutto di un progetto almeno a medio termine, messa invece così la situazione, a fine anno saremo da capo, se Napoli avrà una stagione piena di acciacchi ovviamente lo saluteremo, se invece andrà bene e tornerà ad essere un fattore rischiamo di perderlo ugualmente perchè rientrerà nel giro dei free agent, in pratica un altro acquisto che guarda poco più in là del nostro naso e non oltre. A questo punto mi chiedo a che cosa serve questa gestione.

A questo quadro si aggiungono le notizie che s’è raggiunto l’accordo per evitare l’arbitrato con tutta una serie di giocatori : Salty, Ellsbury, Bailey, Bard, Miller, Morales, Hanrahan ed Aceves. Di sicuro per Ellsbury questo è l’ultimo anno per il quale la cosa è possibile, quindi anche ammesso che finisca la stagione con noi, dall’anno prossimo sarà fuori da qualsiasi controllo e potrà diventare free agent. Le cifre vanno dai 9 milioni di Jacoby, ai 4 di Bailey, in coda alla classifica ci sono Morales e Miller che sono attorno al milione e mezzo. Unico giocatore che resta fuori dagli accordi è Breslow, la distanza tra le parti però è minima e non dovrebbe essere difficile trovare l’intesa.

A tutti questi va il nostro “in bocca al lupo” ed il nostro augurio che diano poco lavoro al Massachusetts General Hospital, se continua così come manager al posto di Farrell andremo a cercare il Dottor House o il dottor Kildare.

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Piccolo aggiornamento

L’aggiornamento è piccolo perchè sono davvero poche le notizie, si fa fatica a mettere insieme venti righe.

Partiamo dalla questione Napoli che forse è quella che preme di più : si legge che la soluzione dovrebbe essere vicina ed al più tardi entro la settimana prossima si saprà se il matrimonio tra il paisà ed i Sox si celebrerà; i rumors dicono che i Sox vorrebbero trasformare il contratto in un semplice annuale rimanendo fermo il salario, Napoli vorrebbe tenersi un triennale semmai a cifre un po’ più basse di quelle accettate precedentemente. Parere personale ? Alla fine ci si troverà, come spesso accade, a metà strada : un bel biennale e tutti amici come prima (forse). I Sox hanno anche fatto girare (queste cose non avvengono mai per caso) interessamenti per giocatori che potevano “riempire le scarpe” di Mike Napoli, i nomi che sono girati sono Michael Morse e Justin Smoak, il primo con cifre offensive migliori del secondo, però il secondo decisamente più prima base del giocatore ex-Washington. Vedremo … rimango dell’idea che questi nomi non siano altro che fumo negli occhi.

Con le notizie di mercato abbiamo già finito se non fosse per delle “brevi” riguardanti nostri ex giocatori. Aaron Cook ovvero l’uomo che ha causato più ulcere nella storia del Massachussetts, ha trovato degli estimatori a Philadelphia !!! Minor league contract ed invito al training camp, riuscisse a “fare la squadra” significherebbe che le ambizioni sono drasticamente calate in Pennsylvania. L’altra notiziola riguarda Vicente “Indio” Padilla che ha dovuto fare un tragitto un po’ più lungo per trovare un contratto : è finito addirittura a Fukuoka in Giappone dove se non modererà alcuni aspetti un po’ naif del suo carattere potrebbe essere costretto a dei training autogeni un po’ strani come capitò a Tom Selleck in quel film divertente dove l’attore interpretava un ex-major leaguer finito nel Sol Levante.

Finisco col discorso rilanciato da Max riguardo al mancato ingresso nell’Hall of Fame di Schilling. Il nostro amatissimo Curt lo meritava ? Non lo so … direi di si, ma non ne ho la certezza, grande personaggio però le cifre lo fregano un po’ : 216 vittorie sono forse un po’ pochine per un biglietto per Cooperstown e non c’è nemmeno l’ombra di un Cy Young Award, la sua percentuale lo tiene in corsa con qualche chances per gli anni futuri, semmai un po’ più avanti, visto che l’anno prossimo dovrebbe toccare ad un mostro sacro come Maddux e più avanti al mio adorato Pedro Martinez per il quale sono pronto a ridurre Cooperstown ad un deserto radioattivo qualora non venisse eletto al suo primo anno di eleggibilità. Non c’entra una cippa coi Sox ma sappiate che sono d’accordissimo con la mancata elezione di Bonds, Sosa e dei “compagni di siringa”, anzi sono anche più estremista, andrebbero anche cancellati i record. A casa mia il record degli HR in carriera ce l’ha ancora Hank Aaron e quello degli HR in una stagione adorna ancora il nome di Roger Maris … così … per amore della pulizia del Vecchio Gioco.

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Guardiamo la sfera di cristallo

Buon 2013 cara Nation ! Sperando che a voi vada tutto benissimo nell’anno nuovo, c’è da chiedersi se le cose andranno altrettanto bene per i Sox. Essendo ora un momento veramente morto per le notizie, faccio comunque rispettosamente notare che ormai è passato un mese dall’inizio della querelle Napoli ed ancora non sappiamo nulla di certo, in tanti si stanno esibendo nel fuoco di fila dei pronostici. Potevo io esimermi dal compito ? Assolutamente no !!! Prendendo lo spunto da un noto sito bostoniano che si è esibito nel giochino e del quale vi metto il link

http://www.boston.com/sports/baseball/redsox/extras/extra_bases/2013/01/some_red_sox_pr.html

mi butto anch’io nella mischia seguendo la stessa traccia, dicendo la mia sui temi che mi interessano. Guardo la sfera di cristallo così vedrò se è vera o se è soltanto una palla di riserva del lampadario di mia madre. Ovviamente la discussione è aperta … anzi spalancata.

1) I Sox non faranno i playoffs, credo anch’io che la strada sia troppo lunga, specialmente il gruppo dei partenti non lo ritengo all’altezza di una squadra che ambisca a giocare in ottobre, un bilancio attorno al pareggio a quota 81 vittorie mi pare decisamente più attendibile.

2) Middlebrooks avrà qualche problema in più dell’anno scorso, nello sport USA si è soliti parlare di sophomore jinx ossia di quel rimbalzo all’indietro che spesso subiscono i rookies che hanno fatto sfracelli. Il concetto è semplice, il rookie comincia ad essere conosciuto, i lanciatori cominciano a capire come va affrontato e da ciò deriva per tanti un secondo anno più complicato del primo. Sarà così anche per il buon Will ? Un po’ me lo aspetto, c’è anche da verificare come si adeguerà ad una stagione (speriamo) completa.

3) Sottoscrivo il giudizio di Peter Abraham su Ortiz, la partenza sarà complicata anche perchè il decorso dall’infortunio dell’anno scorso si percepisce non essere stato semplicissimo, come un buon diesel un po’ fumoso si metterà però in moto ed alla fine farà il suo.

4) Unisco qui un po’ tutti giudizi sui partenti : Buchholz all’All Star Game … sì … magari. Francamente mi accontenterei anche di qualcosa meno. Doubront credo anch’io che farà fatica a mettere insieme una dozzina di vittorie, il dubbio sulle sue reali capacità aleggia nell’aria, diciamo che in parecchi pensano che l’anno scorso sia risaltato più del suo effettivo valore a causa del livello scandaloso di molti suoi compagni. Rubby de la Rosa non lo conosco, ne parlano un gran bene, ho beccato anche una dichiarazione di Epstein che da Chicago ci fa sapere che il vero valore aggiunto della megatrade coi Dodgers è lui, ripeto … non lo conosco, avremmo bisogno che Epstein abbia beccato il pronostico … oddio … Epstein riteneva che Michael Bowden fosse il pitcher del futuro

5) Il giudizio su Lackey merita un posto in solitario.  I casi son due : o io non capisco più una cippa d’inglese o Peter Abraham appartiene al gruppo degli iperottimisti inguaribili. Lackey sarà il solito Lackey degli ultimi anni, resa in campo da pianto unita ad un carattere di m…., il carattere non lo cambi a 34 anni compiuti. Mi sovviene un dubbio : anche in questo blog c’è il clan degli ottimisti capitano da Davide … Confessa Davide !!! Sei il ghostwriter di Peter Abraham !!!

6) Anch’io m’aspetto un bell’impatto da Shane Victorino, francamente molto meno da Johnny Gomes. Se penso che per molti anni sotto il muro verde abbiamo avuto Manny e da un po’ ci becchiamo delle bufale come Crawford o dei Gomes & similari mi viene un grandissimo magone

La stoppo qui, ho saltato i giudizi su alcuni tipo Pedroia del quale veramente si fa fatica a capire il suo status fisico o come Napoli del quale ad oggi non sappiamo nemmeno se vestirà mai la casacca dei Sox, se dopo un mese siamo ancora in mezzo alle nebbie significa che davvero la soluzione è più complicata del cubo di Rubik, speriamo che si risolva per il meglio altrimenti rischiamo d’avere un buco gigantesco di produttività offensiva nel ruolo di prima base. Apprendo con piacere che tra breve uscirà il libro di Francona dedicato ai suoi anni bostoniani. Il pronostico più facile da fare è che il sottoscritto lo comprerà e lo leggerà … ci sarà da ridere.

A risentirci ad ottobre per capire se la sfera è attendibile o se è davvero un pezzo di lampadario come temo … e che la Befana vi porti tanti dolcetti, io invece mi merito così tanto carbone che non basta l’intera produzione della Ruhr.

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Un regalo extra di Natale

Sotto l’albero di Natale i Sox trovano un pacco regalo extra, regalo che è vieppiù gradito in quanto era onestamente inaspettato; eravamo  terrorizzati (o per lo meno lo ero io) dall’idea di affrontare la stagione con quel grosso punto di domanda chiamato Andrew Bailey nel ruolo di closer, evidentemente il rischio era ritenuto tale anche dai maggiorenti che hanno deciso di effettuare una trade coi Pirates per avere Joel Hanrahan (bel cognome irlandese).

Nella trade ci sono ancora dei punti importanti da mettere a fuoco, a partire dalla trade stessa che non ha ancora i crismi dell’ufficialità ma che viene data da tutti come in corso di perfezionamento, c’è anche da mettere nero-su-bianco la contropartita, i nomi che girano sono vari : ad un certo punto s’era persino sentito quello di Doubront (e lì mi s’erano accese tutte le spie rosse d’allarme), sembra invece che le rinunce siano molto più facili da digerire, l’elenco dei possibili partenti vede Melancon (censuro il giudizio su di lui perchè contiene termini davvero poco natalizi), Sands (belle cifre in Triplo A ma ce ne faremo una ragione) e Pimentel che è l’ennesimo pitcher ritenuto un gran prospetto e che invece viene preso a pallate nelle Minors.

Nell’acquisto di Hanrahan qualche rischio c’è : anzitutto il fatto che il team può controllare il giocatore solo per un anno visto che sarà free agent al termine della stagione 2013 si rischia quindi che il suo arrivo sia solo un “prestito” per un anno e non vorremmo ritrovarci da capo tra dodici mesi. Altro sassolino nella scarpa è il fatto che il giocatore abbia visto più che raddoppiarsi il suo rapporto di basi ball concesse, Hanrahan l’anno scorso è stato un po’ erratico però messi come siamo non starei certo a sottilizzare, un closer ci serviva e bene o male prendiamo un uomo che ha fatto l’All Star Game nelle ultime due annate, cosa questa che non tantissimi dei nostri possono dire. La sua fastball bomba mi piace … e speriamo tanto che il passaggio dalla rilassata Pittsburgh alla nevrotica Boston non sia un piatto difficile da digerire.

Sul fronte Napoli tutto tace, la sensazione che si ha è che a questo punto sia il paisà ad essere un po’ nell’angolo, anche più dei Sox, è vero che trovare un rimpiazzo ora sarebbe difficile, ma è anche vero che Napoli o si accorda coi Sox in qualche modo o il suo valore sul mercato con questi problemi fisici che si porterebbe dietro sarebbe infinitamente minore di quello che era un mese fa e rischierebbe di portare a casa tre ceci e due lenticchie (si fa per dire), io scommetto per il sì tra non molto, poi che a ‘sti punti sia un affare o che sia un rischio ingaggiare comunque un giocatore che può finire spesso in injured list è tutto un altro paio di maniche.

Sono arrivato agli auguri di rito, che non possono essere che molto sentiti verso tutti voi che mi leggete e verso tutti quelli che interagiscono con me nella message board. Auguri boys & girls. Buon Natale a tutti … e siate felici

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Certezze cercasi

Sarò pestifero ma quasi quasi mi rallegro che Tim Drew (il terzo fratello) abbia smesso un po’ di anni fa altrimenti dopo J.D. e Stephen avremmo preso anche lui, non contenti di aver dato per anni una barca di soldi ad un Drew che era affetto da un mix di patologie assortite abbiamo preso anche il fratello che negli ultimi due anni non è certo il ritratto della salute.

Certamente avevamo bisogno di un interbase, quando sentivo Cherington che diceva (mentendo) che aveva intenzione di schierare Iglesias come titolare mi veniva un irrefrenabile desiderio di prendermi una sbronza … così … per annegare il nostro triste presente nell’alcool; però mi chiedo per quale motivo si debbano prendere così spesso giocatori con una durability quanto meno dubbia, Drew in due stagioni ha giocato il numero di partite che si dovrebbero giocare in una stagione solo ed in più c’è sempre da risolvere il “caso Napoli” ovvero l’unico giocatore titolare di un infortunio più misterioso dei malanni che colpivano i vecchi leader del PCUS ai tempi dell’Unione Sovietica quando ti raccontavano che Breznev aveva un raffreddore … e poi moriva tre giorni dopo.

Dicevo che cercavo certezze … già … io sarò accusato di vedere il bicchiere mezzo vuoto ma ad oggi il numero dei punti di domanda passa di parecchio quello dei punti di forza : tra un Lester che non lancia decentemente da parecchio, Lackey che è Lackey, Ortiz che non si sa come stia, etc. etc., a fronte di tutto ciò era proprio necessario prendere un interbase che non gioca con profitto dal 2010 e per di più pagandolo uno sproposito ? Perchè è vero che l’impegno è solo di un anno, ma 9,5 milioni per un giocatore simile sono davvero troppi; usando lo stesso metro di paragone, per pagare Tulowitzki dovrebbe occorrere l’intera riserva aurea di Fort Knox.

Forse a questo punto questi discorsi sono perfettamente inutili, il ruolo di interbase avrà il 274° interprete diverso dal giorno che cedemmo il grande Nomar Garciaparra e la famiglia Drew si alzerà dal letto ogni mattina cantando le lodi di quei fessi in Massachussetts che l’hanno arricchita oltre ogni loro sogno. Queste sì che son certezze …

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