Blog chiuso per lutto

Stasera non è tempo per parlare di baseball. Hanno colpito Boston nel giorno più bostoniano che c’è nel calendario : il Patriots’ Day, il Marathon Monday.

Chi va al Fenway e vuole tornarsene in centro con una passeggiata passa proprio da lì : Boylston Street, Newbury Street, Copley Square. Un miglio forse un miglio e mezzo dal Fenway come il nostro Sal vorrà confermare se ne avrà voglia.

No … oggi non è proprio il momento di parlare di baseball

Ti amo Boston ... oggi più che mai

Ti amo Boston … oggi più che mai

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Ci voleva, però …

Eccome se ci voleva questa vittoria, perchè vincere la partita di Price è sempre un rebus complicato per i nostri Sox e perchè stanno emergendo quelli che sono un po’ i limiti della squadra che, qualora ce lo fossimo scordati, non era data come una di quelle che doveva condurre il campionato.

Sia nell’ultima partita della serie con Baltimore, sia in questa prima con Tampa emerge che il nostro attacco non è certamente in un gran momento, del 9 titolare di oggi abbiamo 3 giocatori che stanno sotto la famigerata Mendoza Line di quota .200, ed un paio appena sopra e purtroppo aggiungo che i due appena sopra sono Napoli e Middlebrooks che di questa squadra sarebbero il battitore n.4 e n.5, soprattutto Middlebrooks  è un po’ in crisi, con la valida di stasera ha interrotto una striscia negativa senza valide che datava dalla “vendemmia” di Toronto coi 3 HR. Col ritorno di Ortiz che attendiamo tra qualche giorno cambieranno le cose ? Di sicuro la sua presenza darà un po’ più di profondità ad un line-up deboluccio, quale apporto poi possa dare Ortiz e soprattutto in quale condizione sia sono cose che forse conosce solo Ortiz medesimo. Comunque 11 anni dopo il suo arrivo siamo ancora qui ad appellarci all’omone di Santo Domingo, da un lato è bello avere delle bandiere che in casi simili funzionano anche un po’ come la coperta di Linus, da un lato però emerge anche una certa carenza generale di personalità dopo le partenze eccellenti di alcuni veterani che abbiamo tanto amato.

Arrivo al discorso Hanrahan; giustamente il mio mentore baseballistico mi fa notare che facendolo entrare al 9° in situazione di pareggio lo si mette in una situazione svantaggiosa per il pitcher, con tutto da perdere e nulla da guadagnare. Tutto assolutamente vero, scelta che peraltro il duo Maddon-Hickey non ha compiuto tenendosi in tasca Fernando Rodney per una ipotetica salvezza che poi però non è mai arrivata. Detto questo cosa combiniamo ora con Hanrahan ? Questo necessita di un’area di strike che copra tre fusi orari, siamo al terzo ingresso consecutivo da mani nei capelli … ci fidiamo ancora o la mossa di oggi di Farrell è una prima ammissione  in senso contrario ? Ma soprattutto il tema che più mi interessa è : c’è qualche persona razionale che è in grado di spiegarmi per quale diavolo di motivo tutti i closer (o presunti tali) che arrivano a Boston con cifre eccellenti diventano dei lanciatori cloaca ? L’epitome di questa categoria è Mark Melancon che prima di venire a Boston era un buon lanciatore, che da noi ha fatto più danni che la grandine e che quest’anno arrivato a Pittsburgh nello scambio fatto per prendere Hanrahan (o ironia …) è tornato a lanciare molto bene. Hanrahan è su quella strada ? Lo candidiamo già ad una eccellente stagione 2014 che so … a Seattle ? Ripeto : un Keith Foulke, che arrivava anche lui da un “small market team” e poi ricordiamo tutti cosa fece, non siamo più capaci di trovarlo ?

Detto ciò registriamo però anche cose belle : la terza partita coi controfiocchi di Lester, un Ross che batterà poco ma che in salotto può appendere un bel diploma di catcher da 110 e lode, conta poco il catcher in difesa … vero ? Per esempio contato nulla il cambio tra Molina e Lobaton stasera … eh ? Aggiungiamo anche un Koji Uehara che può essere per questi Sox quello che fu l’Okajima del 2007, insomma … attacchiamoci alle cose buone che abbiamo e teniamocele strette, il giorno poi che risolvessimo tutti i problemi di cosa mai potremmo parlare ?

PS – Non scrivo in finlandese, Aceves non l’ha mica vinta la partita

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Alpha & Omega

Alpha e omega sono la prima e l’ultima lettera dell’alfabeto greco, esiste tutta una simbologia dove queste due lettere rappresentano il vertice ed il punto più basso di un concetto o di una situazione, possono anche rappresentare gli antipodi di uno stato fisico e/o mentale. Non è complicato associare, nel mondo Red Sox, l’alpha a Daniel Nava e l’omega a Joel Hanrahan, ovvero i due uomini che ad oggi rappresentano il meglio ed il peggio di quello che ti può capitare su un campo da baseball.

Partiamo col farci la bocca buona. Daniel Nava è sempre più un fattore nel nostro attacco, sta acquisendo anche un dimensione multi-ruolo in difesa, e se non capiteranno sconvolgimenti clamorosi, ha vinto un posto nel roster per tutta l’annata, pare infatti assodato che anche quando tornerà Ortiz sarà Bradley a fare il cortissimo tragitto chilometrico fino a Pawtucket. Quello che sta facendo Nava è sotto gli occhi di tutti ovvero due homerun decisivi in due serate … insomma … il secondo doveva essere decisivo, in difesa non è certo un “raccogli-tutto” però se la cava ed ha iniziato anche a giocare in prima base, in quel ruolo che anima difensivamente gli incubi di parecchi; Daniel Nava è anche la prova vivente dell’immensità del sottobosco di buoni giocatori che c’è nel baseball USA : una vita passata tra minors e leghe indipendenti, dove fai trasferte enormi in pullman perchè mandare tutti in aereo costa troppo, Nava ha avuto una chances per emergere da questo mondo ed è stato capace di sfruttarla in pieno, penso anche a chi questa chance non l’ha ancora avuta ed a chi non l’avrà mai, sono ormai trent’anni che vedo baseball in Italia e credetemi se vi dico che ho visto molti giocatori che m’hanno fatto pensare : “ma perchè questo non gioca al piano di sopra ?”

E’ il turno di “Omega” Hanrahan. Già lo scrissi qualche tempo fa, non vorrei sembrare contro di lui a priori, ma il ragazzo davvero poco m’ha convinto in questo inizio di carriera a Boston, le ultime due uscite sono da mani dei capelli : una salvezza un po’ tremebonda lunedì sera nonostante sia entrato con tre punti di vantaggio con un HR preso ed un’altra palla stampatasi contro il Green Monster e stanotte un’implosione che ha ricordato quando negli USA buttano giù un vecchio stadio che vogliono demolire ed usano candelotti di dinamite a profusione. A quest’inizio si somma uno spring-training orrendo … ed a questo punto anche un pochettino di sfiducia; giustamente Farrell butta subito acqua sul fuoco, conferma fiducia ad Hanrahan; tutto normale, tutto corretto, spero solo che si sappia capire se e quando verrà il momento di dire “basta”.

La gestione di un team professionistico è una delle cose più complicate che esistano sulla Madre Terra, ci sono sensibilità che è estremamente rischioso toccare; però occorre anche, dato che esistono alternative valide almeno sulla carta, che qualora venga il momento di una sostituzione del closer si decida senza aspettare le calende greche, ovviamente quindi fiducia ancora ad Hanrahan ma sarà bene fermarsi prima che Hanrahan diventi l’Aceves irlandese. Un ultimo dubbio : non è che Papelbon ci ha tirato addosso una maledizione il giorno che è partito ?

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Il momento delle prime scelte

Comincio a scrivere quando la partita non è ancora finita, fossimo l’anno scorso ci sarebbe il rischio di fare una figuraccia, cosa avreste detto se avessi iniziato a scrivere di quella famigerata partita con gli Yankees quando eravamo avanti 9-0 per perdere poi 9-15 ? L’anno scorso era l’anno scorso quest’anno c’è una consapevolezza diversa … poche storie.

Altre due andate, e chiudere il primo giro di trasferte a 4-2 vincendo le serie sia con gli Yankees, che saranno depotenziati ma comunque capaci oggi di mettere sotto Verlander, sia coi Blue Jays che tutti danno come i favoriti della division è tutto grasso che cola. Finalmente abbiamo cominciato a vedere anche parecchie palline andare nei bleachers con Middlebrooks  autore della tripletta e vicino addirittura a farne 4 cosa mai capitata ad alcun giocatore in maglia Sox, l’ultimo dei nostri a fare 3 HR fu Pedroia tre anni fa in un Interleague game a Denver, Colorado; io consiglio vivamente tutti di cominciare a fare degli scongiuri. Sapete perchè ? Andate a vedere cosa capitò a Pedroia la partita successiva a quella dei 3 HR. Io non ve dico …

Dicevo nel titolo che è il momento delle prime scelte. Ce ne sono subito un paio da fare; la prima è ovviamente decidere chi prenderà il posto di Lackey nella rotation, anzitutto non conosciamo ancora il responso finale dell’infortunio del texano che è tornato a Boston e si sta sottoponendo proprio in questo momento alla risonanza magnetica, comunque indipendentemente dalla durata della sua assenza io non avrei dubbi su quale scelta fare : darei la palla in mano a Webster, non è la soluzione che va per la maggiore ma è quella più intrigante anche perchè l’alternativa “interna” è Aceves che in questo momento mi pare possa dare lo stesso contributo della macchinetta lancia-palle, ripeto l’elegia della faccia tosta che ho già fatto nei giorni scorsi, piuttosto che vedere della mezze-figure spompate, ed in questo momento Aceves lo è, preferisco venga data fiducia anche in anticipo sui tempi ai giovani. Webster, che ha debuttato benissimo l’altra sera a Pawtucket, veniva dato da tutti come rinforzo più avanti (giugno o luglio), se il destino ha deciso diversamente perchè non lo assecondiamo ?

L’altra decisione da prendere è cosa fare con Iglesias o meglio cosa fare adesso che torna Drew ? Il titolare dovrebbe essere attivato nell’active roster mercoledì, ovvio che non si possa giocare con Drew, Iglesias e Ciriaco. In questo caso la scelta mi pare ovvia, dovrebbe essere Iglesias quello a tornare in Triplo A, può archiviare questa prima tranche di stagione col sorriso, ha mostrato una difesa sempre scintillante ed in più s’è guadagnato un rispetto nel box di battuta che non ha mai avuto, il tempo comincia ad essergli amico, Drew è ovviamente una scelta che guarda all’oggi, Iglesias è il domani, a Boston o anche altrove perchè ricordiamoci che tra un po’ dovremo fare i conti anche con Xander Bogaerts.

Comunque belli questi quiz da porsi. Rimaniamo coi piedi per terra ma nella settimana che inizia col ritorno al Fenway speriamo che si possa continuare a godere di un bel baseball come in questa prima on the road. Prima gli Orioles poi i Rays per terminare questo ipotetico girone d’andata all’interno della AL East, una bella prova del nove per i nostri Sox.

Comunque non sembra il 2012 … non sembra proprio.

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L’equilibrio

Altre due partite andate, un’unica chiave di lettura : per vincere a baseball occorre un equilibrio tra le varie componenti che concorrono a fare punti in attacco. Ci sono tre elementi che dobbiamo mixare nello shaker per creare il cocktail perfetto : la potenza nel box, la precisione in battuta sotto forma di molte valide e la pressione correndo sulle basi. Mancando una di queste voci puoi creare una buona squadra ma semmai un po’ “corta” per i massimi traguardi, idem dicasi eccedendo in uno di questi modi di giocare.

Esempi pratici : senza la potenza che si traduce negli HR avresti perso la partita di stanotte a Toronto, nonostante una messe di valide … ed a causa di tanti sprechi, sono irriferibili le parole che ho detto quando non s’è portato a casa nulla con uomo in seconda e terza e zero out, c’è stato bisogno dei bomber capaci di sbatterla di là, creare vittorie con sequenze di singoli è difficoltoso, come d’altra parte cercando solo ed unicamente il fuoricampo non si va lontano.

Questione rischi : mi piace chi ha il coraggio di assumerseli, nella vita come nel diamante, il gioco aggressivo mi garba assai; rubate, batti  e corri, baserunning “duro” sono tutte cose che mi piacciono e ci piacciono, oltretutto contribuiscono a rendere la partita più piacevole, anche qui però non bisogna eccedere e francamente un paio di forzature nelle ultime due serate io le ho viste : gara-3 a New York quando Victorino ha deciso di andare a casa dalla seconda su un lancio pazzo e stanotte in gara-1 a Toronto quando Gomes dalla terza con un out ha scelto di partire sul “toc” della mazza e buon per noi che il terza base dei Jays ha “bobblato” la biglia altrimenti avrebbe tirato a casa per il tag di Arencibia, cosa che quel pozzo di scienza baseballistica che si chiama Jerry Remy non ha mancato di far notare.

Per il resto tante, tante, tante cose buone, ne voglio citare alcune : Iglesias che appena infortunato fa un numero da circo in difesa, ma avete visto dove è andata a prendere quella pallina ? Mamma mia !!! Il suo rimpiazzo che al debutto schiaffa subito un paio di valide, il bullpen che continua a tenere, è scappato un lancio a Tazawa ma non ne farei un dramma.

Due cose sui debutti di Dempster e Doubront : meglio il primo del secondo, col venezuelano che qualche volta di troppo sembrava perdere il controllo della biglia, ammetto che non mi aspettavo entrasse al sesto. In parecchi dicono che è il centro della rotation (terzo e quarto) che da il timbro sulla tenuta complessiva del monte, in questo caso i nostri sono da rivedere la prossima settimana al Fenway contro gli ottimi Orioles per cominciare a dare un giudizio di merito, ma per il momento non starei a farla molto lunga, portare a casa una vittoria contro una squadra che si permette il lusso, perchè di tale si tratta, di avere Josh Johnson come quarto uomo della rotation è una gran cosa.

Negli ultimi anni per arrivare a tre vittorie occorreva attendere fino alla stagione delle ciliegie (esagero un po’ ma non troppo), quest’anno ci siamo dopo quattro partite. Vedete un po’ voi …

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Quante rondini servono per fare primavera ?

Che una rondine non faccia primavera è risaputo, anche i bambini in età pre-scolare ce lo potrebbero confermare, due rondini invece sono un accenno di primavera ? Esiste un “rondinologo” diplomato che dice quante ne servono di queste benedette rondini per poter tirar fuori i cestini da pic-nic e far le nostre belle gitarelle primaverili ?

La prima gitarella nel Bronx, non proprio il posto che sceglierei per un giretto fuori porta … ma non importa, ci sta riuscendo decisamente bene; ammetto d’aver visto solo un po’ di sintesi stamattina e per dare un giudizio di merito occorrerebbe guardasela tutta, tenete anche conto delle condizioni nelle quali ho guardato il pezzo di partita ovvero col portatile appoggiato sulla lavatrice nel mio bagno mentre mi facevo la barba, quindi ovvio che possa dare spunti ed idee che semmai non sono precisissime.

Prima di tutto : una squadra che funziona dipende dagli starting-pitchers, persino banale dirlo. Buchholz nello spring-training (che non conta una cippa ma ci può dare almeno un’indicazione dello stato di forma) è stato forse il miglior pitcher in assoluto dell’intera MLB. Ammetto che mi aspettavo una sua buona performance, che sappia lanciare lo sanno anche i sassi, a mio parere è anche sopra Lester tecnicamente, la speranza è che regga col fisico, suo tallone d’Achille nelle annate scorse.

Produciamo punti senza sbatterla oltre il recinto, buona come idea di base anche se prima o poi verrà la necessità di tirare un pugno un po’ più pesante; in molti contribuiscono alla causa, mancano un po’, come fate notare, quelli che in teoria sarebbero deputati a toccare profondo, comunque mettete in conto che non potremo essere una squadra “bim-bum-bam”, questa squadra i punti li deve costruire, non ha slugger conclamati nel roster, un’idea diversa di baseball rispetto a quella a cui siamo abituati, un’idea diversa anche dal mio “sentire” … ma sarei ben lieto di rinunciare alle mie idee se le nuove idee ci portassero nella Terra Promessa.

Questione bullpen : vado giù diretto, io vedrei bene Aceves dirottato altrove, il problema è che nessuno ce lo ha chiesto, provate voi di vendere un ghiacciolo agli eschimesi. Aceves semplicemente è il secondo del bullpen al quale si può e deve rinunciare (il primo è Bard … ahimè), una persona pessima che tolleri (a fatica) quando rende, ma del quale ti devi liberare il prima possibile appena barcolla ed ormai Aceves non è che barcolla, mi sembra proprio al tappeto con l’arbitro che lo sta contando. Altro discorso sul tema : se Uehara è sano lui diventa il mio set-up principe, l’uomo a cui affidare l’ottavo inning nelle partite “scabrose” , valutazione un po così … a naso.

Infine permettetemi una piccola reprimenda : nei commenti al mio pezzo scorso ho letto note un po’ acide sull’hockey. Premesso che il discorso “bello-brutto” è  totalmente soggettivo, pochi mesi fa sono andato per la prima volta a vedere una partita di serie A a Cortina e mi sono anche abbastanza divertito .. ed allo stadio il disco lo vedi, ma non è questo il punto. Quello che mi preme è ricordarvi una cosa : questo blog è ospitato in un sito che si chiama playitusa.com che si occupa di tutto lo sport in Nordamerica, compreso anche l’hockey tanto è vero che potete trovare molti che seguono l’NHL, parlarne male non credo sia il massimo, state un po’ parlando male della casa che mi ospita e vi ospita. E poi semmai se senti un tifoso di hockey che parla del baseball direbbe : “eh … quello sport lento come una processione al mio paese dove ogni quaresima uno tocca una pallina e poi corre come un invasato.” . Vi piacerebbe essere etichettati così ?

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Pesce d’aprile nel Bronx

Che bello scherzo da prete che è venuto fuori a New York City ! Anche meglio di quello che feci io l’anno scorso su questi schermi. Butto giù un po’ di considerazioni su questo Opening Day … così di getto.

  • Avevo detto che secondo me bisognava osare, essendo la squadra non proprio potentissima; direi che sono in sintonia col nostro dugout, poi qualche volta ti va bene e qualche volta no, il coach di terza Butterfield ha detto qualcosa ad Ellsbury che poi ha forzato il gioco, assumersi dei rischi è comunque indice di credere in se stessi.  Anche l’idea di chiamare un safety-squeeze a Bradley non era male.
  • Dicono il vero coloro che fanno presente che gli Yankees sono in difficoltà, ma faccio anche presente che i Sox sono senza il loro bomber deputato a sbatterla nei bleachers e senza l’interbase titolare e che i rimpiazzi sono un ragazzino che ha fatto il salto direttamente dal doppio A ed un interbase che normalmente non colpisce una mongolfiera. Faccio anche presente che abbiamo zompato bene su CC Sabathia che non è mica l’ultimo dei fessi.
  • Ho visto un giapponese con l’animo da latino !!! Due parole sulla reazione di Uehara tornando nel dugout non le vogliamo dire ? Un pazzo spiritato, come approccio al cimento agonistico ricorda Matsuzaka esattamente come io con la palla da basket in mano ricordo Lebron James.
  • Come ha giocato Bradley ? Secondo me benissimo, è vero … un po’ “legato” lo swing, però questo non spreca un lancio, ottenere 4 balls da Sabathia partendo due strikes a zero nel secondo inning è stata la cosa che ha preparato il tavolo per iniziare poi l’abbuffata, in difesa poi ha cavato un coniglio dal cilindro che vale un paio di punti; tanto per dirla facile, quella bombarda di Robinson Cano non credo proprio che Gomes riesca a prenderla, insomma per uno che ha giocato mezzo campionato in tutto a Portland, Maine mi sembra tanta, tanta, tanta roba.
  • E’ peggio Youk sbarbato o Joba coi mustacchi ? Ai posteri l’ardua sentenza. Di sicuro posso dire che m’è piaciuta l’algida freddezza con cui i nostri hanno trattato Youk, m’è piaciuto ancor di più che Chamberlain non sia riuscito a chiudere un inning, non ho mica scordato certe sue performances da cacciatore di teste di qualche tempo … pensa un po’ … il suo bersaglio preferito era Youk, possiamo dire il classico “Dio li fa e poi li accoppia” ?
  •  Ho riso per mezz’ora alla presentazione delle squadre con la colonna sonora di Guerre Stellari; noi con l’inno dell’Impero, loro con il tema del film … insomma … l’inno dei “buoni”. Ma come ? Non erano loro the Evil Empire ? Com’è questa inversione dei ruoli ? Comunque va detto che io nella saga di Star Wars ho sempre tifato per l’Impero. Volete mettere il fascino del Lato Oscuro della Forza paragonato alla pochezza intellettuale di quella maledetta feccia ribelle di Leila, Yoda & C. ?
  • Tornando seri (parola grossa) che voto diamo a Lester ? Un voto alto, non scintillante, ma ho rivisto il Lester che anche quando traballa non crolla, per subire punti sono occorse due palline sulla linea di foul, tra parentesi sulla seconda avrei voluto vedere un “fermo immagine” perchè resto poco convinto che la biglia fosse caduta in campo valido. Con Bobby V (vade retro Satana) Lester avrebbe iniziato anche il sesto imbarcando semmai un paio di valide extra facendo entrare i rilievi in situazione scabrosa. Capito la differenza ? Ma d’altra parte si fa presto a fare l’elenco di coloro che pensano che Bobby V sia ancora un manager da MLB, un nome solo : Larry Lucchino. E’ più lungo l’elenco di coloro che sono meglio del nostro ex-manager a condurre un team professionistico; in tale elenco sono anche compresi i miei nipotini, Nonna Papera e Topo Gigio.

Per stasera la chiudo qui, ho detto anche troppe caz…. ehm … cavolate, sarà l’aver iniziato la stagione senza la solita razione di improperi ma mi sento leggero, come sarebbe bello che una rondine facesse primavera.

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Ci siamo

Si comincia … se non altro con uno spirito migliore, l’anno scorso mi sentivo carico come un condannato di fronte al plotone d’esecuzione, quest’anno abbiamo una squadra semmai solo discreta ma non c’è nessun clown nei paraggi del dugout (frase non mia, bensì di un noto giornalista). Scrissi già in passato dell’importanza di tornare ad essere una squadra di baseball e di smettere di essere un circo, che oltretutto faceva ridere pochissimo, non posso che ribadire questa indicazione. Scelte chiare, coraggiose e non da pusillanimi, provare di essere un po’ più simili a Patton ed un po’ meno a Badoglio : tutti concetti che chi ha avuto la pazienza di leggermi nel passato conosce già bene.

Passando al dato tecnico non c’è molto da dire : i limiti ci sono e negarli significa mettere la testa sotto la sabbia, non significa essere pessimisti, una rotation che è zeppa di giocatori che devono ricostruirsi ed un attacco carente di quel “punch” che fece le nostre fortune in un recente passato, bei tempi quando in squadra c’erano due uomini da 40 HR …

Però ci sono anche delle cose buone, c’è una sensazione diffusa che siamo ancora nel tunnel ma almeno si comincia a vedere la luce … laggiù … in fondo, per la prima volta da anni sentiamo d’avere prodotto dei buoni prospetti che potranno dare un contributo e non saranno dei “bust” come troppe volte negli ultimi anni, non so se troveremo i nuovi Lester o Pedroia ma se non altro abbiamo una speranza di poterci allevare dei giocatori per il futuro e di non vederli diventare delle inutili promesse.

Le scelte tecniche sono state fatte, mi fa solo ridere che nessuno abbia detto ufficialmente quello che ormai sanno anche i mattoni del Fenway ovvero che Jackie Bradley sarà in squadra all’Opening Day, debuttare in maglia Sox nel Bronx senza nemmeno aver fatto una partita in Triplo A … wow !!! … così vedremo anche se il ragazzo ha gli attributi, gliene serviranno due grandi come delle mongolfiere. Nei 25 ci sarà anche Carp che ha vinto il ballottaggio come vice Napoli, aspettatevi tante volte di vederlo entrare come “defensive replacement” nelle partite che condurremo, non me ne voglia il paisà ma Napoli a difendere in prima mi fa parecchia tenerezza. Lester sarà l’Opening Day starter, terzo anno di fila, dopo di lui nell’ordine Buchholz, Dempster, Doubront e Lackey. Conservativa la scelta di Lackey al n.5, si cerca di non caricarlo di troppa responsabilità, se riprenderà fiducia scalerà la rotazione, mi sento di condividere l’idea; sta a vedere che il sottoscritto, che ha sempre detestato Lackey, si fida di più di lui che di Dempster o Doubront … mamma mia.

Due parole su un uomo che invece non farà la squadra e che forse è da considerarsi “andato”. Daniel Bard addirittura è stato dirottato a Portland in Doppio A, i 12 mesi che hanno distrutto il buon Daniel sono terminati con uno spring training orrendo, preso a pallate ogni volta che s’è presentato sul monte sia nelle partite giocate in prima squadra sia nelle partite di minors in Florida, un’area di strike difficile da trovare come le pepite d’oro in Romagna. Un mio amico dice, giustamente, che è enormemente più difficile mettere a posto la testa che un braccio infortunato, il caso Bard è il caso simbolo di questo assioma. Partirà in Triplo anche Lavarnway, mi sbaglierò ma il ragazzo sembra appartenere alla categoria dei Bowden e Andersen, le eterne promesse che mai sbocciano.

Non c’è molto altro, lunedì sera alle 19 su ESPN America (godiamocela fino a che c’è) parte la campagna 2013, farci debuttare nel castello di Dracula sembra quasi uno sberleffo, poi ci manderanno a Toronto contro quelli che sembrano i favoriti della division, non male come inizio, negli ultimi due anni nelle prime due serie stagionali siamo 1W-11L, quest’anno sarebbe doveroso partire meglio se non altro per non veder schizzare i nervi di molti.

L’unico augurio che mi sento di farvi e di fare a me stesso è ENJOY, l’anno scorso guardare i Sox era divertente come andare in ufficio al lunedì mattina, eravamo nel pieno dell’inverno post-atomico seguito al settembre 2011, speriamo d’aver trovato chi ci guiderà fuori dalle Terre Radioattive verso la ricostruzione della civiltà. Ne abbiamo tutti bisogno …

PS – Un augurio extra a chi andrà al Fenway, di sicuro quest’anno non mancano i biglietti

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5 domande per il campo

Che buffo il baseball, praticamente metà della squadra sono lanciatori, in pratica un ruolo conta come tutti gli altri messi assieme, sarebbe come se nel calcio metà della rosa fossero portieri. Detto ciò, dato che una metà della squadra s’è meritata 5 domande, ora l’altra metà dei nostri amati Sox si becca altre 5 domandine. Ovviamente le vostre risposte sono graditissime

1) La squadra è un po’ sotto-potenziata nel box ?

Chiaro che molto della risposta dipende dalle condizioni di salute di Big Papi, il ruolo del DH sarà svolto da una cooperativa di giocatori (Napoli, Lavarnway, forse Nava), chi invece lo sostituirà nella produzione offensiva è un po’ più difficile da dire. Il lider maximo dovrebbe tornare a metà aprile, almeno così si dice … e speriamo sia in palla. Middlebrooks mi sembra sempre più un fattore ed anche Napoli non sembra bollito, quindi direi che non abbiamo più uno slugger puro, ma abbiamo una serie di giocatori che può dare un bell’apporto offensivo, nessuno da 40 HR, ma parecchi da 22-24 HR … e speriamo sia così

2) Esistono molte squadre migliori in difesa ?

Assolutamente no. I Sox mi paiono debolucci difensivamente in prima e basta, Ross dietro il piatto ci sa stare, la keystone (sia con Drew, ma ancor più con Iglesias) è un bel muro, Middlebrooks sta crescendo bene e nell’outfield con Ellsbury, Victorino ed un’altra personcina di cui parlerò dopo non credo che cascheranno molte palline prendibili. Sotto questo aspetto direi che siamo messi bene. Ed anche tra i back-up ci sono giocatori che non dovrebbero darsi la pallina in faccia come Ciriaco o Sweeney.

3) Alla fine chi sarà escluso dalla squadra ?

Dell’overdose di prima base qualcuno salterà : Carp, Overbay (che addirittura interesserebbe agli Yankees !), anche di esterni ce ne sono parecchi, normalmente se ne adoperano 4, diciamo che nell’attesa del ritorno di Ortiz potrebbero essere in 5. In più c’è da decidere cosa fare con Lavarnway, che sembra un po’ in involuzione; Salty e Ross sono i titolari, riciclare Lavarnway in prima mi pare poco realistico, tenerlo come part-time DH nell’attesa di Ortiz faccio fatica a credere che gli serva visto che così non avrebbe molti turni da sommare, quindi per lui la partenze dovrebbe essere a Pawtucket.

4) Squadra per correre ?

Di sicuro una squadra con parecchio giocatori veloci. Non abbiamo un terzetto come Pujols, Hamilton & Trout a picchiare, quindi il motto sulle basi deve essere solo uno : osare, osare ed ancora osare. Tre potenziali lead-off ed almeno un altro paio di giocatori dovrebbero permettere un tipo di gioco aggressivo visto poche volte con Francona (che comunque aveva un tipo diverso di squadra) ed ancor meno con Bobby V che aveva come primo scopo quello di pararsi il c…. Tornassero in palla Ellsbury e Victorino quanto mi piacerebbe che fossero lead-off e numero 2 dell’ordine di battuta !

5) Per vedere Jackie Bradley in prima squadra bisogna fare una petizione alla Casa Bianca ?

Insomma … il tema su cui si discute è quello. La mia risposta è Bradley – Ellsbury – Victorino … e basta. Escluderlo non ritengo abbia senso sia sotto l’aspetto comportamentale ovvero dico che i giocatori che rendono vanno premiati, sia sotto l’aspetto tecnico perchè senza Ortiz e Drew almeno per un po’, abbiamo bisogno di un bastone mancino in più oltre allo stesso Ellsbury. Poi diciamocelo pure : abbiamo bisogno di entusiasmo, merce difficile da reperire vedendo veterani consunti come Sweeney o Nava. Lo so … Bradley ha una brevissima carriera nelle Minors, uno che mai ha giocato in Triplo A può reggere nelle Majors ? Non lo so, non bisognerebbe rispondere con una domanda ad un’altra domanda però : “possibile che tutti e sottolineo TUTTI, siamo vittime di una allucinazione collettiva ?”

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5 domande per il monte

Anzichè fare una presentazione vecchio stile, ho deciso per quest’anno di aspettare il play ball ponendo cinque domande riguardanti il monte, poi farò la stessa cosa con gli uomini in campo. Cinque domande le cui risposte determineranno il fato della nostra stagione. Vediamo cosa viene fuori :

1) Quante partite vinceranno Lester e Buchholz ?

Sembrerà strano dato che vengo spesso accusato di vedere il bicchiere mezzo vuoto, ma sapete che 28-30 vittorie mi sembrano un traguardo realizzabile ? Sarà che i due sembrano essere arrivati al camp già ben oliati, sarà la mancanza dell’ “anima nera” Beckett, ma mi sento confidente circa il contributo che i due potranno dare. Leggo che Lester è uno dei giocatori più richiesti nelle fantasy leagues, segno che c’è una discreta fiducia su un suo “rebound” … e segno che il suo prezzo non è altissimo dopo il mezzo disastro del 2012. Insomma … Farrell come pitching coach seppe cavare il meglio dal duo, la speranza è che come manager possa rivitalizzarli.

2) Da Lackey cosa è lecito aspettarsi ?

Sebbene anche lui sia apparso in buona forma nelle ultime uscite, io non riesco ancora a considerarlo un fattore positivo nel nostro monte. Sopportato più che voluto, in squadra solo in funzione di un contratto onerosissimo, John Lackey ha molto da remare controcorrente per riguadagnare anche solo un minimo di considerazione, per ciò che mi riguarda metterei già da ora una firma perchè il pitcher texano giocasse una stagione da 5½. Stagione che potrebbe diventare da 6 se avesse imparato ad interagire col suo prossimo. Esistono corsi per corrispondenza per far si che un 34-enne impari a relazionarsi con chi gli sta vicino ?

3) I giovani pistoleri daranno un contributo nel 2013 ?

Dipende cosa intendiamo, coi Sox fuori dai giochi che contano Webster e Da La Rosa di sicuro avranno il loro spazio per cominciare a prendere le misure al dorato mondo delle MLB; coi Sox in contention buttare nella mischia i due ragazzi sarebbe un azzardo poco comprensibile. Ovviamente c’è un fattore in più da considerare: qualora ci fosse necessità di nuovi innesti, per esempio a causa di infortuni,  spero che ci venga evitato di vedere in campo quelle “mezze figure” che hanno contraddistinto il nostro 2012. Se devo rivedere Zach Stewart o simili allora spero proprio che si dia fiducia anche in anticipo sui tempi pianificati ai ragazzi

4) Troppi galli nel bullpen ?

Beh … anzitutto c’è chi partirà in lista infortunati ed inoltre c’è da risolvere la questione Aceves che ormai ha rotto le b… , diciamo le scatole, a causa dei suoi limiti caratteriali. In questo primissimo scorcio di 2013 il messicano è riuscito a farsi riprendere da Farrell per l’attitudine nei primi allenamenti, a finire coinvolto nella rissa di Canada-Messico e a causare un accenno di rissa nella prima partita coi Sox. Direi che è il momento di dire basta; altro quesito è cosa ricaveremo da Bard, o se ricaveremo qualcosa. Alla fine c’è comunque il paradosso, abbiamo un numero enorme di possibili lanciatori nel bullpen ma siamo parecchio carenti nei specialisti mancini. Forse è questo un indice che il mercato sia raffazzonato più che pensato ?

5) Convinti che Hanrahan sarà il closer ?

In principio certamente sì, poi dovesse continuare ad offrire prestazioni orrende come in questo spring training allora ci sarà da porsi altre domande. In teoria le alternative ci sarebbero, basta avere il coraggio di fare delle scelte. L’anno scorso assistemmo ai rilievi raccapriccianti di Aceves sopportando il tutto con gandhiana rassegnazione; è presto per fasciarci la testa, però fatemi vedere tutto quest’anno tranne i Sox che decidano di non decidere. Per ricominciare a vincere una strada è anche assumersi delle responsabilità.

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