Il passo del gambero

Buongiorno Italian Red Sox Nation …

dopo una piccola assenza si torna a scrivere qualcosa, un po’ il lavoro ed un po’ il campionato italiano di baseball m’hanno tenuto lontano dal PC, ma vedo di recuperare subito.

Io, baseballisticamente parlando, sono un bigamo dichiarato : ho una moglie a Bologna (la Fortitudo) ed una sul Charles River (i Red Sox) e francamente non m’aspettavo che la mogliettina italiana, che non avrà l’eleganza di quella americana, mi desse comunque più soddisfazioni.

Dunque … c’eravamo lasciati tra squilli di trombe e proclami bellicosi dopo la trionfale campagna ad Anaheim quando tutti ci si aspettava che da lì a breve si poteva tornare ad occupare uno degli spot di vertice dell’American League : purtroppo invece le speranze rinate sono state raffreddate da una misera vittoria in quattro partite tra Baltimore e la prima in casa coi Mariners.

In un paio di esse la L è accreditata sul conto dei rilievi, Bard a Baltimore e Jenks stanotte con Seattle, se il lineup comincia ad aver raggiunto comunque un certa consistenza, seppure con alcuni uomini “costosi” che non è che stiamo rendendo molto,  i rilievi stanno mostrando la corda molto più di come ci saremmo aspettati, diciamo che ci sono tre uomini (Okajima, Wakefield e Jenks) che sembrano onestamente non avere più granchè da dire in un mondo iper-competitivo come la MLB. Purtroppo sembra che ci sia poca difesa contro le emergenze, es. un’uscita anticipata del partente come succcesso stanotte contro Seattle, comporta un uso esteso del bullpen e puoi star sicuro che trovi almeno uno che toppa, in questo caso Jenks; purtroppo il buon Bobby sembra da un po’ dare ragione al suo nemico Ozzie Guillen che l’aveva definito “cotto” senza tante cerimonie, negli ultimi 5 rilievi ha sommato 4.1 riprese – 12 valide – 6 basi – 8 ER, cifre oggettivamente improponibili con una media ERA che ora supera il numero di maglia che portava l’immenso Carl Yastrzemski.

Come molti sapranno, l’uscita di Matsuzaka contro Seattle è dovuta ad un infortunio, che sembra non grave nei primi reports, al gomito, peccato perchè Dice-K era in un bellissimo momento di forma ed anche con Seattle pur non brillando come nelle uscite precedenti, stava comunque conducendo la partita. Qualora dovesse saltare un turno nella rotazione come candidati alla sostituzione vengono dati Wake oppure Aceves … e molto onestamente non mi sento granchè tranquillo.

Va quindi a terminare il primo mese di campionato coi ragazzi ritornati all’ultimo posto della division con un distacco che comunque resta non spaventoso, in una American League dove al momento la squadra leader resta quella dei Cleveland Indians, e senza voler gufare la Tribù si va fatica a considerarla un contender fino alla fine; per ciò che riguarda casa nostra si spera comunque di ribaltare la serie coi Mariners in attesa di una settimana successiva che vedrà tutte partite al Fenway con gli Angels e poi coi Twins.

Alla prossima ….

Share

How sweep it is

Tra le tante cose inventate dal popolo giapponese c’è anche il sudoku, nobile arte della quale mi diletto personalmente; mai e poi mai mi sarei immaginato di tifare per una squadra che ha in squadra un uomo che è un sudoku vivente, uno di quelli dove la soluzione non è certa a portata di mano, un uomo incomprensibile che non sai mai cosa ti può dare, può essere dominante, può essere una palla al piede, così … senza una ragione apparente. Anche i neonati avranno capito che sto parlando di Daisuke Matsuzaka : possiamo eleggerlo a simbolo di questo rush dei Red Sox da 8 vinte in 9 partite. Era arrivato ad un passo dalla retrocessione in AAA, oppure addirittura ad essere posto nella lista dei “waivers”, la partita del 18 aprile al Fenway contro Toronto era l’ultima chiamata; non so se sia stato questa consapevolezza di essere spalle al muro ad aver svegliato Dice-K, forse … non ne sono sicuro … il fatto è che che le due partite del rinascimento giapponese, chiamiamolo così, dicono 2 W, 15 inning, 2 hits (!!!), 4 BB, 12 K, punti subiti zero.

Chi ci capisce è bravo ...

Ovviamente non è solo merito di Matsuzaka se i Red Sox tornano con 4 vittorie dal regno di Topolino, le prime due vittorie difficili come arrampicate, le ultime due che sono state delle scampagnate che sono molto in tema con la giornata di Pasquetta, nella partita di ieri abbiamo avuto altre occasioni di sorridere, Lackey che pur concedendo qualche valida tira una shutout alla sua ex-squadra, Crawford che parcheggia per la prima volta la pallina oltre la recinzione ed in più per lui ci sono 4 valide in due partite, buon contributo anche per Scutaro, Ellsbury, Youk … insomma come è ovvio che sia, in uno sport comunitario come pochi altri, le vittorie e le sconfitte dipendono da una moltitudine di persone.

Io tra i principali attori di questa settimana tutta rose e fiori ci metto Terry Francona : ribadisco che strategicamente non m’è mai sembrato un genio, un buon manager ma non un genio, ha una grande dote però : trasmette serenità alla squadra, funziona da buon catalizzatore di energie positive, per gestire un dug-out dove non mancano personalità frizzanti (eufemismo) non servono manager che esasperino ulteriormente la situazione, provate solo ad immaginare cosa sarebbe successo dopo quell’aberrante partenza 2W – 10L se al posto di Francona ci fosse stato Lou Piniella piuttosto che Guillen. Avremmo visto Boston diventare zona sismica anche più che la California, Pompei ed il Krakatoa ci avrebbero fatto un baffo; Francona è riuscito a tenere l’ambiente abbastanza calmo, se torneremo sul top della lega ci dovremo ricordare di questi giorni, quando se leggevi i giornali di Boston sembrava di leggere i reportages sul generale Custer a Little Big Horn.

Ora la classifica pone i nostri al terzo posto della AL East, 3½ di distacco dagli Yankees, ½ da Tampa (altra squadra partita orrendamente che si sta riprendendo bene), 1½ dall’ipotetica Wild card e detto adesso sembra quasi un sogno. La squadra si gode un lunedì di riposo per presentarsi poi a Camden Yards martedì per affrontare gli Orioles, sommate queste tre partite nel Maryland alle tre nel weekend con Seattle viene da sperare in un’altra settimana con molte W.

Siamo tornati in ballo … quindi ora balliamo !!!!!

Share

California dreamin’

Ci sono vittorie e vittorie, il valore che diamo ad esse può dipendere da tante cose : se vengono facilmente o con difficoltà, il valore può dipendere anche dal momento e dalla bravura degli avversari; mettendo insieme tutti questi parametri il 2-0 dei Red Sox maturato fino a questo momento a Disneyland e dintorni è una coppia di vittorie da segnarsi con un bel evidenziatore giallo. La squadra resta all’ultimo posto della AL East, ma le altre squadre sono a contatto ed anche gli Yankees sono a 3½, ancora distanti ma non irraggiungibili come sembravano anche solo una settimana fa.

Questa serie di 6 vittorie in 7 partite nasce da un fattore sotto gli occhi di tutti : i lanciatori partenti, anche ad Anaheim la coppia Beckett / Lester ha fatto vedere cosa è capace di fare. Sommando i dati dei partenti in queste sette partite viene fuori che gli starter hanno concesso al massimo due punti e la media ERA è 1.19 (!!!) , un completo cambio di scenario rispetto ai primi dieci giorni di stagione. Ed è giusto segnarsi anche che se c’è qualcuno che inizia il lavoro c’è anche chi lo finisce ovvero Jonathan Papelbon che nella gara-2 di stanotte ha ottenuto una brillante salvezza per la terza serata consecutiva, è assolutamente inusuale che Francona utilizzi il suo closer per tre giorni di fila, un po’ la delicatezza del momento, un po’ il fatto che dopo la partita di 11 inning giovedì il bullpen fosse abbastanza stanco ha richiesto un intervento extra da parte di Paps.

Poi è chiaro che non è che nella prima settimana tutto era nero ed adesso tutto è un cielo splendente : anche in questa striscia ci sono dei problemini, esempio una certa difficoltà a raccogliere punti per quanto si è seminato ed in questo il 2/18 coi corridori in posizione punto in gara-1 sta lì a testimoniarlo, Crawford continua ad essere un oggetto misterioso, ed il problema del catcher continua ad essere un problema con una soluzione più complicata che le parole crociate di Batterzaghi (qualcuno si guardi quando in gara-2 su una palla mancata di Salty, Abreu è arrivato a punto dalla seconda base) … però adesso ci sono anche dei validi motivi di fiducia e una tifoseria che ha fatto del ” I believe” una ragione di vita non può non avere fiducia.

Chiudo con un po’ di notiziole circa il mondo Red Sox :

  • La situazione dei Dodgers. Voi direte .. chissenefrega di Mr. McCourt e del suo divorzio che sta affossando i Dodger Blue ? Invece può interessare molto, perchè tra i rumors si legge anche che Larry Lucchino e Tom Werner potrebbero prendere in mano la storica franchigia californiana, per verità di cronaca va detto che i diretti interessati hanno smentito decisamente. Situazione questa comunque da monitorare
  • Ryan Kalish : brutto infortunio alla spalla per il miglior prospetto del nostro farm system. Tuffandosi per catturare una pallina al volo il nostro esterno è atterrato bruscamente sulla spalla, di sicuro ora lo aspettano un paio di settimane di riabilitazione per venire poi riesaminato dai medici
  • Kevin Youkilis : l’infortunio dell’altra sera è una cosa leggera : ha saltato gara-2 e possibile che giochi addirittura gara-3
  • Mercato : Ken Rosenthal della Fox (uno che di solito non spara a salve) dice che è assolutamente improbabile che Salty e Tek siano la coppia di catcher al termine della stagione : vengono fatti i nomi di Ivan Rodriguez, Bengie Molina, Chris Snyder; buoni back-up, la ricerca è quella di un upgrade difensivo, nessuno dei tre nomi fatti ha una produzione offensiva migliore di Salty, Molina addirittura deve ancora debuttare, vedremo … altra situazione da tenere sotto osservazione.

Ma torniamo a concentrarci sull’immediato futuro : stanotte Matsuzaka vs Earvin Santana, domenica sera Lackey vs Matt Palmer. Dopo averne vinte 2, può andare bene anche fare un pareggio nelle ultime due, ma è chiaro che se venisse la sweep mica mi lamenterei …

 

 

Share

1-1 con Oakland

Le serie da 2 partite mi sono sempre sembrate un’assurdità del baseball, possono reintrodurre il pareggio in uno sport che ne è geneticamente avulso, la serie con gli A’s non è sfuggita a questa regoletta; pareggio che per i Red Sox è buono per rimanere a galla, che non è buono per la rimonta che auspichiamo. La squadra sembra aver raggiunto un gradino di rispettabilità, serve uno step-up per rimettersi in corsa in una division che al momento non sta dando le performances che forse tutti si aspettavano.

Cosa ci dicono le due partite nel vecchio Coliseum di Oakland ? Ad esempio ci dicono che quest’anno ci sorbiremo un numero assurdo di pitcher mancini visto che la squadra è fortemente sbilanciata nel box alla destra del catcher, purtroppo i battitori destri cominciano solo ora a produrre (es. Youk che sta cominciando a connettere bene anche oltre il recinto) e chi dalla panchina dovrebbe offrire un contributo proprio per bilanciare il line-up, per non far nomi parlo di Cameron, fino ad ora sta dando un contributo impalpabile; anzi lo stesso Cameron è stato vittima del caso arbitrale del giorno nell’8° inning di gara-1 quando col punteggio ancora in bilico oltre ad andare strikeout, e fin qui passi, è stato anche punito con un’interferenza che ha causato l’out del runner. Non proprio un momento fortunato per Cameron che se continua così rischia di passare come una presenza inutile in questo biennio bostoniano.

L’aspetto positivo è che il rendimento dei partenti sembra essere tornato su livelli eccellenti, Oakland non sarà il massimo ma sia Lackey che Buchholz hanno cavato dal cilindro partite di buona qualità e specialmente Buchholz avrebbe risaltato anche di più se non fosse incappato in un arbitraggio abbastanza punitivo con un paio di strikeout in un momento topico che sono diventati “ball-four”. Se i partenti sono in palla, i rilievi, o almeno alcuni di essi, mica tanto. La due giorni nella Bay Area c’ha fatto vedere un Okajima che avrà fatto anche molto bene a Pawtucket ma che in prima squadra ha toppato il primo rilievo come capitava l’anno scorso, ed una coppia Jenks/Papelbon che è riuscita a salvare gara-2 facendo però perdere almeno due anni di vita a chi vi scrive.

Mentre sto buttando queste note la squadra sta correndo in aeroporto per imbarcarsi per Anaheim, per un’importantissima serie da 4 partite contro gli Angels che sorprendentemente sono in posizione ottima di classifica; il passaggio tra Oakland ed Anaheim è eccellente come cambia di città (Oddio … per essere meglio di Oakland non ci vuole molto), il cambio tra A’s ed Angels invece può essere un panino di difficile digestione, per mietere buoni risultati in casa dei Rossi di Mike Scioscia serve certamente un miglioramento globale nella qualità del gioco … Vedremo

 

Share

Commento post-Toronto

Oggi Jed Lowrie avrebbe potuto fare la maratona di Boston al termine della partita e semmai anche vincerla davanti a tutti i kenyani e gli etiopi del caso, probabilmente se Domenicali gli affidasse la Ferrari c’è caso che riuscirebbe ad arrivare sul podio anche con quella carriola che è la Rossa di quest’anno, a parte gli scherzi il buon Jed è certamente l’uomo del giorno e rischia di vincere la corsa per lo spot di shortstop titolare.

Diciamolo pure … le tre vittorie consecutive servono per riprendere almeno un po’ di fiducia e sebbene la strada da fare sia ancora lunga, si sono visti dei segnali positivi che speriamo diventino ancora più chiari in futuro. Detto già di Jed Lowrie le altre cose positive sono che finalmente i partenti (compreso Dice-K !!!!!) hanno dato un rendimento eccellente, persino Jerry Remy durante la telecronaca ha fatto notare come la location dei lanci fosse notevolmente migliore rispetto alle prove recenti del giapponese e poi ora si sentirà meno solo visto che è stato richiamato in prima squadra Okajima dopo buone prove a Pawtucket.

Anche l’attacco comincia ad essere incisivo, semmai non negli uomini sui quali avremmo scommesso, ma la produzione di homerun comincia ad essere quella che serve, Lowrie non batterà sempre .500, ma quando scenderà inevitabilmente speriamo che comincino a salire quelli che fino ad ora hanno steccato.

Il record ora è 5-10 che è sempre gravemente deficitario, ma il fatto d’essere tornato a vedere nelle ultime partite una squadra vispe può essere di buon auspicio per la lunga serie di trasferte che vedrà i Red Sox prima a Oakland, poi ad Anahem ed infine a Baltimore : 9 partite che sicuramente dovranno fare chiarezza circa il futuro più o meno prossimo.

Share

Piuttosto che niente …

L’antica saggezza popolare ci dice che piuttosto che niente … è meglio piuttosto, quindi proviamo di farci piacere questo 1-1 nelle prime due partite contro i Blue jays … è difficile ma proviamoci.

Due partite molto diverse che danno ovviamente luogo a considerazioni che posso anche essere un po’ “drogate” da questo inizio di stagione traumatico. La prima idea che mi frulla in mente è che “la vecchia guardia non molla mai” : Pedroia (stellare in difesa e .350 di average nel box), Beckett (seconda partita dove gli avversari raccolgono briciole), Lowrie (assolutamente la più bella sorpresa di questo inizio) e … perchè no Jonathan Papelbon (puntuale nei suoi rilievi fino ad ora). Sono contento soprattutto per Jed Lowrie che, dopo aver riscritto i manuali medici di tutte le cliniche del New England con problematiche ignote anche ai più grandi luminari, ha iniziato la stagione battendo come un fabbro, compreso l’HR decisivo contro Toronto in gara-2, ed anche migliorando rispetto agli anni scorsi la sua attitudine difensiva con un range di campo ed un braccio che comincia ad essere quello che deve avere uno che ambisce ad essere shortstop titolare in MLB.

Spendo due parole anche per Beckett che nelle ultime 2 partite è sembrato tornare davvero in forma playoffs 2007, cominciamo davvero a contare un “rebound year” per Josh, se vogliamo pensare ad edificare la rimonta, credo proprio che Beckett debba essere l’architrave che regge la casa.

Dopo esserci fatti la bocca dolce con le cose buone, è arrivato il momento dei rospi da digerire … quindi pronti con l’Alka Seltzer.

Problema n°1 : la situazione del catcher : nessuno dei due ha una media accettabile, addirittura per Varitek c’è una media battuta inferiore al suo peso, per Salty siamo a poco di più, è vero che nessuno si aspettava che fossero Buster Posey e McCann ma se continua così saremo costretti a chiedere all’American League se si può mettere un battitore designato anche al posto del catcher. C’è un però : ovvero che la media PGL con Varitek è meno della metà di quella quando riceve Saltalamacchia, qualcosa vorrà pur dire; che un veterano come Beckett abbia espresso, anche in modo rumoroso, il suo desiderio d’avere Varitek nelle partite che lancia, è una cosa molto significativa, testimonia che Josh ha un certo peso nel dug-out e che non c’è tutta questa fiducia verso Salty.

Problema n°2 : sono state spese tante parole verso il bullpen con la convinzione d’averlo potenziato con gli arrivi di Wheeler e Jenks. Fino ad ora non sembra molto che sia così : Jenks venerdì sera ha consegnato la partita nelle mani dei Blue Jays con un rilievo orripilante, Wheeler in 4 inning d’impiego ha già 10 valide al passivo (!!!), certo che se a questo sommiamo una rotation ancora traballante in troppi uomini si capisce perchè la squadra sia al momento quella col record peggiore delle intere Majors.

Problema n°3 : da Gonzalez ci si aspetta qualcosa di più di un .250 con 1 HR, dopo aver firmato due giorni fa l’atteso contrattone da 154 milioni di $ per 7 anni, fanno 22 milioni di media per la cronaca, A-Gon deve diventare quella forza offensiva attesa da uno che riusciva spesso a sbatterla fuori anche al Petco Park di San Diego, campo notoriamente amico dei lanciatori.

Ma non si può non chiudere con quello che è il tema del giorno : ovvero Carl Crawford. Dopo aver peregrinato per varie posizioni nell’ordine di battuta nella partita di ieri Francona ha pensato bene di utilizzarlo nell’importantissimo ruolo di centro-panchina. Chiaro che non è una bocciatura, diciamo che è solo un day-off nel tentativo di fargli guadagnare fiducia, ma è altrettanto chiaro che il giocatore si trova in una buca profonda come la Fossa delle Marianne. Quello che più sconcerta di Crawford è la bruttezza dei suoi turni nel box, nel suo 0/5 di venerdì sera ci sono degli swing su palline che richiedevano molta immaginazione per poterle battere e delle fastball in mezzo al piatto lasciate passare, sommando tutto ciò il rendimento complessivo è sconfortante, da far diventare furenti anche S.Francesco d’Assisi, Martin Luther King ed il Mahatma Gandhi. Probabilmente stasera il giocatore tornerà in formazione, non si può fare null’altro, ma è certo che è dura essere pazienti con un giocatore che per molti è già “quello che s’è rilassato dopo aver firmato il contrattone che lo sistema per la vita”; l’altra sera i “booooos” si sono sprecati, i nervi cominciano ad essere tesi … ed a 3W-10L mi sembra sacrosanto.

Share

Due giorni di break … speriamo servano

Dopo il rinvio di gara-3 con Tampa è stato molto frustrante leggere tutti quei commentini della serie “bella cosa il rinvio, almeno stasera non perdono …” . Dopo aver incassato gli sfottò (non possiamo fare altro), proviamo di dare un’occhiata all’immediato futuro sperando che sia arrivato il momento della ripartenza, oddio … ormai i propositi di rivincita dei Red Sox sembrano i propositi di mettersi a dieta di parecchia gente, compreso il sottoscritto, che vengono posticipati sempre all’indomani.

Il futuro prossimo porta al Fenway i Toronto Blue Jays per una serie da quattro partite che si concluderà lunedì nel classico match casalingo nel Patriot Day alle 11 del mattino (ok … è una tradizione, ma a volte gli americani sono davvero strani, alle 11 … mah!); la prima notizia è che il turno nella rotation di Lackey, che avrebbe dovuto lanciare la partita coi Rays rinviata, è stato posticipato fino a martedì prossimo senza nessun problema di infortunio, segno questo che lo stato di forma del lanciatore texano è veramente precario. Le sfide sul monte dovrebbero essere Buchholz-Cecil domani, Beckett-Reyes sabato, Lester-Litsch domenica, Matsuzaka-Romero lunedì.

Delle quattro la sfida complicata sembra quella di lunedì con Ricky Romero che sembra molto in palla al contrario d’un Dice-K sempre più sopportato in casa, ormai per il pitcher giapponese il credito sembra essere finito, abbiamo letto un’intervista insolitamente molto dura da parte di Epstein nei suoi confronti ed anche articoli del Boston Globe, che è un po’ il “giornale della casa”, dove si chiedeva una cessione del giapponese anche a costo di dover pagare comunque una fetta importante del suo stipendio. La cosa ci può anche stare, ricordiamoci però che non è solo colpa di Dice-K se il record è 2-9.

Tutto sommato comunque mi piace la reazione posata di Francona e del resto dell’entourage al momentaccio, se uno va a leggersi le dichiarazioni scomposte di Ozzie Guillen ad una partita negativa del suo bullpen si rende conto di come sia meglio avere gente che prima di parlare pensa, comunque nella partita contro il suo ex-pitching coach John Farrell, Francona si spera che trovi la quadratura del cerchio soprattutto nella compilazione del line-up, cosa non facile comunque quando hai tanti, troppi giocatori in uno slump clamoroso.

Per il momento è tutto … statemi bene Italian Red Sox Citizens

Share

Considerazioni post-Yankees

Un mio caro amico, con cui ho fatto decine di radiocronache dal Gianni Falchi di Bologna, m’ha sempre detto che il baseball è pitching & defence, io c’ho sempre creduto il giusto, per me avere un po’ di artiglieria pesante nel box aiuta sempre … beh ieri sera in gara-3 al Fenway ha avuto ragione lui … e mi secca moltissimo dirlo. eh eh eh eh !!!!

Ieri sera è proprio successo questo: una squadra che faceva una fatica boia a fare punti sprecando l’insprecabile (si può dire ?) rimaneva in partita grazie ad un lanciatore impossibile da battere e ad una difesa che chiudeva ogni opportunità (non male il doppio gioco girato dal solo Pedroia, eh ?). Questa piccola analisi non può non partire dalla gemma lanciata da Beckett : 8 IP – 2 hits – 10 K ed una sensazione di assoluto controllo sulla partita, ammettiamolo … chi avrebbe avuto il coraggio di giocarsi anche solo 2 euro su una partita del genere da parte di Beckett ? Io .. no, lo ammetto, ma son convinto di essere in numerosissima compagnia, stasera il mix di lanci è stato eccellente ed anche quei lanci mossi che avevano lasciato molto perplessi nella prima uscita stagionale e nello spring-training hanno funzionato alla grande come ripetutamente fatto notare anche da Orel Hershiser nel box dei telecronisti di ESPN e se vogliamo essere un po’ cattivelli forse conterà qualcosa anche il fatto che stasera dietro il piatto c’era un giocatore in parabola discendente di carriera, ma che sa cosa sia essere un catcher da MLB  … a proposito buon 39° compleanno Captain Tek.

Se la squadra tenterà la rimonta, avrà necessità di prove eccellenti da tutti i suoi pitcher e se rimonta sarà, sarà grazie ai pitcher, tutti compreso Buchholz che proprio ieri ha firmato un’estensione quadriennale del suo contratto, confermando la politica di Theo Epstein di fermare i pitcher con contratti lunghi per giocarsi poi le fiches sul mercato dei free-agent nelle posizioni in campo.

A proposito di firme di giocatori in campo, free agent solo pochi mesi fa, va detto qualcosa su Carl Crawford che ormai ha una media battuta che può usare come numero di maglia. Come conferma della mitica legge di Murphy « Se qualcosa può andar male, lo farà. » Crawford ha colpito la palla molto bene ieri in alcune occasioni, col risultato di vedere Gardner prendergli la pallina spalle al Green Monster oppure quando una linea terrificante ha colpito il birillo Robinson Cano. La speranza è che da stanotte entri in vigore un’altra legge storica, quella dell’ex, visto che al Fenway arriveranno i Rays. Comunque Crawford o non Crawford sarà bene che finisca lo stillicidio dei mille rimasti in base che hanno caratterizzato questa serie con gli Yankees, non sempre si può chiedere che il lanciatore cavi il coniglio dal cilindro.

Termina comunque una settimana dura, difficile, come poche altre nella storia recente dei Red Sox, e ne inizia un’altra molto importante con altre due serie al Fenway che andranno sfruttate bene per iniziare la auspicata rimonta, prima i Rays poi i Blue Jays nel weekend. Non facciamo tabelle, ma di sicuro servono parecchie vittorie …

Share

Tra HR subiti e doping … una brutta giornata

Divido il mio pezzo in due : partiamo dalle note sul campo. La vittoria di venerdì non è stata l’inizio della rinascita. Gli Yankees hanno espugnato il Fenway in gara-2 disponendo dei pitcher bostoniani come e quando hanno voluto, d’altra parte il ns. monte è al momento nettamente il peggiore di tutti le Majors : media ERA oltre il 7 (!!!!), 19 HR subiti (!!!!) quando la seconda peggiore ne ha subiti 13. Soprattutto il turno basso è stato il castigo della serata, Martin in primis, ma anche Eric Chavez che ha messo a segno 3 valide nel suo debutto stagionale, purtroppo in questo momento della stagione qualsiasi battitore che abbia la necessità di rimpolpare le proprie cifre non ha che da chiedere : può rivolgersi al monte di lancio delle calzette rosse che generosamente si concede a tutti.

C’è da dire anche che la partita poteva comunque trasformarsi in una sfida più equilibrata qualora fossero state sfruttate in maniera migliore le molte occasioni capitate nel box, purtroppo i ragazzi non sono riusciti a concretizzare come l’1 su 17 coi runner in posizione punto sta lì a testimoniare, buona giornata nel box per Lowrie (che comunque ha fatto un errore grave in difesa) e per Pedroia che ogni giorno di più si dimostra il leader indiscusso di questa squadra, il vero simbolo dei Red Sox.

L’ultima nota che certifica la difficoltà del momento è il discorso da parte di Epstein alla squadra subito prima della partita di venerdì, evento questo che non era mai capitato, un momento breve (cinque minuti) dove il GM ha esortato la squadra a rimanere positiva e a giocare con sanno (o dovrebbero sapere); secondo i maligni questo testimonia anche la sedia di Theo comincia un po’ non dico a scottare, ma almeno ad essere un po’ calda.

La seconda parte del mio pezzo verte sull’addio al baseball di Manny Ramirez : un blog che tratta dei Red Sox non può far passare sotto silenzio una notizia su un giocatore che ha rappresentato un’epoca irripetibile nella storia della squadra. Diciamolo subito : i tempi sono cambiati, Manny s’è imbottito di steroidi come tanti altri nella sua epoca e non ha avuto la testa per capire che il vento s’è messo a spirare in una direzione che non è più quella dei Canseco & McGwire. Il grosso dilemma che alberga nella mia mente ed in quella di tutti coloro che amano il baseball è : “Come considerare questa epoca ?” .

Ditemi : nel vostro cuore i titoli del 2004 e del 2007 hanno lo stesso spazio che avrebbero se Manny non fosse stato beccato dall’antidoping ? Azzeriamo tutti gli albi d’oro diciamo dal ’95 fino al Mitchell Report (fine 2007) ? Oppure dobbiamo andare ancora più indietro ? Hank Aaron ha ammesso di aver preso amfetamine, quindi riportiamo i record a Babe Ruth ? Non lo so … ammetto di essere molto confuso in materia. Di sicuro la MLB ha deciso di non decidere sul passato, ha posto un freno all’uso di steroidi ed ormone della crescita ma ha decretato un’amnistia di fatto sul passato, d’altra parte essere intransigenti poteva causare degli imbarazzi in alto loco, ricordiamoci del libro di Canseco nel quale c’è scritto che i giocatori si bombavano ed i massimi dirigenti sapevano e chiudevano gli occhi, peccato che il GM dei Rangers (dove giocava Canseco in quell’epoca) fosse G.W.Bush diventato poi inquilino della Casa Bianca.

Certamente c’è da dire che un’intera generazione di giocatori (Pettitte, McGwire, Palmeiro, etc. etc.) avrà la strada chiusa per Cooperstown. L’Hall of Fame resta un’organizzazione indipendente e molto puritana, dopo questa ritiro improvviso ed imposto anche Manny non sarà mai tra gli immortali del baseball, teniamoci le pagine belle della sua storia a Boston e prendiamoci un minuto per sorridere ricordando tutte le mattane di “Manny being Manny”. Non so voi … ma io mi sono divertito molto con lui in squadra, ma visto che il mondo non è perfetto ci resta il retrogusto amaro del doping, i giocatori hanno pagato o pagheranno per questo, anche con la loro salute (ricordiamoci di Ken Caminiti), chi doveva osservare e controllare non ha pagato e non pagherà e questo mi sembra una schifezza, senza se e senza ma.

Share

Alleluja !!!!

Mezzanotte precisa è un momento splendido per scrivere un pezzo stasera, così come è stato splendido un momento nella partita di stasera. La partita era iniziata nella solita maniera orripilante come le altre volte in questa settimana tragica, Lackey becca 2 punti nell’ennesima partenza tremebonda, il nostro primo inning parte con Crawford (ennesimo cambio di lineup) che va out, per secondo c’è Dustin Pedroia, il grande Dustin porta il suo fisico da bancario e la sua tecnica da fenomeno assoluto nel box di battuta, parte lo swing e la pallina diventa un prezioso souvenir per un tifoso dei Green Monster Seats. Un click, un brivido, un messaggio da mandare ai 37000 del Fenway, a tutti i membri della Nation sparsi nel mondo … e anche per quel pezzettino di Nation che vive in Italia.

La partita poi è proseguita coi soliti “up and downs”, Lackey ha tirato una partita che non arriva al 6, ennesima prova da paura di un partente dei Red Sox, ma almeno stavolta c’è stata una differenza : il ns. attacco che girava, un pitcher avversario che faticava a mettere insieme i tre out. Le ragioni di tutto ciò : boh !! Diciamo che è l’aria del Fenway che ha poteri taumaturgici, certo che si faceva una bella fatica a riconoscere Saltalamacchia e Drew da quei giocatori tremebondi che erano sembrati nelle partite in Texas e a Cleveland.

Segnamoci le cose belle di questa partita : 12 valide spartite tra 7 giocatori e quelli che non hanno fatto valida hanno comunque contribuito con 3 passaggi gratis in prima (Youk), 1RBI (Scutaro), da rimarcare anche la prova del bullpen che nei 4 inning finali ha chiuso la porta agli Yankees.

Finiamo coi primi cambi del roster : dentro Aceves (benino stasera nel debutto) e Doubront, fuori Albers in lista infortunati e Dennys Reyes che è stato invece accompagnato alla porta. Probabilmente il non vedere più Reyes servirà a migliorare il colesterolo di parecchi di noi, in quanto la visione del rilievo (meglio … ex-rilievo) induceva ad eccedere a tavola.

Saluti a tutti … e pronti sul pezzo anche domani sera !!!!!

 

Share