Santa Interleague

Il bilancio dei Sox nelle partite di Interleague è storicamente eccellente, evitando di far lanciare Buchholz e mettendoci Alfredone Aceves abbiamo voluto testare questa tradizione … giusto no ?

A parte gli scherzi sembra tornato il sereno nel nostro cielo, la serie con la Tribù s’è chiusa con le fanfare con un numero che ha ricordato il famoso “Mother Day Miracle” di qualche anno fa quando rimontammo al nono una partita che perdavamo 0-5 e questa strana interlega con due partite al Fenway e due a Phila ha visto la squadra portare a casa la prima W con pochissimi patemi d’animo.

Volevo soffermarmi su alcune cose : il mio mentore baseballistico sostiene che i peloteros cubani sono gente strana, si valutano molto e tendono ad essere spocchiosetti. Cosa mi dite su Iglesias che a Pawtucket gioca in modo da far mettere le mani nei capelli al manager DiSarcina ed invece in prima squadra sta dando prova di una consistenza che era difficile riconoscergli ? Il turno al nono contro Cleveland lo avete visto ? Vedendo Iglesias non posso che dar ragione al mio mentore, ma ora cosa facciamo con lui ? Lo teniamo a Boston perchè sennò si deprime oppure gli facciamo capire che bisogna essere professionisti anche giocando contro Charlotte o Syracuse in Triplo ?

L’altro carattere bizzarro è ovviamente Aceves che ha imbarcato acqua (10 uomini in base in 6 innings non sono pochi) ma se non altro è riuscito sempre a salvarsi. Ora con Morales quasi pronto dovrebbe essere proprio lui a tornare in seconda squadra, si accettano scommesse sulle sue reazioni. Una non meglio precisata “fonte interna” ha definito Aceves la persona più strana con cui aver a che fare, capace di far delle piazzate degne dell’Apocalisse e poi semmai mezz’ora dopo essere il compagnone più amichevole del mondo. Un po’ mi spiace mollarlo perchè è un pitcher che ci regalerebbe una duttilità sconosciuta ad altri, però non possiamo sperare che nei prossimi giorni inventino una tecnologia che permetta il trapianto di cervello.

Detto che Pedroia è stato tolto solo per fargli risparmiare due inning, fino ad ora aveva giocato ogni inning di ogni partita, volevo anche rassicurare quelli che, come il sottoscritto, hanno iniziato con gli scongiuri alla notizia di Buchholz che saltava la partita, sembrerebbe davvero una cosa da nulla e potrebbe giocare addirittura giovedì, comunque fino a che non lo vedremo in campo invito tutti a quei ripetuti gesti scaramantici poco oxfordiani come toccarsi nelle parti basse.

Non c’è molto altro da segnalare : tra poco vivremo uno dei momenti più goduriosi dell’anno ovvero Big Papi in prima, lui e Napoli si alterneranno nelle due sfide a Phila con l’altro pronto come pinch-hitter e stasera sappiate che la nostra gran tradizione nell’Interlega subirà un altro “stress-test” notevole perchè uscire vivi da una sfida tra Dempster e Cliff Lee sarebbe un bel cadeau, intanto annotatevi una cosa : ma lo sapete che siamo tornati in testa alla cassifica ? Un bel grazie ai ragazzi del Queens per il regalino che c’hanno fatto ed un grazie soprattutto a Wright, giocatore che mi fa domandare sempre : “ma che ci stai a fare coi Mets ? Non ti piacerebbe spostarti un po’ più a nord ?”

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W l’improvvisazione

Sto arrivando ad una conclusione ponderata attentamente ovvero che questo primo terzo di stagione debba essere spostato dall’elenco delle cose positive a quello delle cose quasi miracolose, sto acquisendo la consapevolezza che sia quasi fantasmagorico che questo gruppo di giocatori, che reputo di livello non eccelso, stia continuando ad offrire un rendimento che permette al team di restare a respirare l’aria buona dell’alta classifica oltretutto ovviando a delle carenze lampanti con una dose di improvvisazione notevole.

Per esempio, si infortuna il terza base ad una squadra che in questo ruolo è scoperta come nemmeno lo era Cicciolina nelle sue epiche performances; non sapendo come ovviare a quest’assenza abbiamo fatto giocare in terza Pedro Ciriaco che sta ad un vero terza base come il mio portafoglio sta a quello di John Henry e l’altra sera addirittura abbiamo fatto giocare Josè Iglesias che aveva debuttato in terza nella serata di martedì, in pratica in un ruolo che è specialistico come pochi altri non ci mettiamo due carneadi o poco più; dopo essersi posti alcune domande sacrosante circa il mancato sviluppo di giocatori che possano darci una mano in terza, non possiamo però non rallegrarci perchè stiamo nonostante tutto galleggiando più che bene.

A questo punto è giunto per il sottoscritto il momento di fare outing : non in quel senso … ma riguardo John Lackey. Chi ha avuto la pazienza di leggermi in passato sa del mio scarso entusiasmo nei confronti del texano, ora sembra tornato ad essere un pitcher vero, sarà l’essere dimagrito, sarà l’essere uscito dai postumi del divorzio, sarà quel che sarà, ma da un po’ di tempo possiamo dire che abbiamo un lanciatore che non abbiamo mai visto, un lanciatore che ci può dare un bel rendimento e che si va ad aggiungere (lo speriamo) al duo Lester e Buchholz, per completare un 1-2-3 che non sarà il leggendario Maddux-Glavine-Smoltz di un po’ di anni fa ma che comunque con un Lackey in forma in poche squadre possono contare.

Chi invece sembra impegnato nel “passo del gambero” è Dempster che comincia ad essere un caso, rendimento orrendo ed una sensazione diffusa che il nostro acquisto sia l’ennesimo giocatore con una lunga carriera nella NL Central che va a sbattere contro un muro misurandosi nella AL East (i casi in oggetto sono numerosissimi), io continuo a tenere monitorato Webster perchè questa squadra non può permettersi troppi passaggi a vuoto sul monte, visto che l’attacco vale quel che vale ed il duo Ciriaco ed Iglesias non  martellerà come stasera molte altre volte e Mike Carp non ci risolverà il match come capitato nelle ultime due serate.

Detto che Pedroia da n.3 del lineup comincia veramente ad essere un fattore anche con poca potenza, volevo però porre un problema : se Pedroia fa il n.3 anzichè quello che sarebbe normale per lui con quelle cifre ovvero il n.2 cosa facciamo con il secondo spot del lineup ? Si continua a farci battere un giocare che sta ben al di sotto del nostro caro amico Mendoza ? Vero che il nostro lineup è corto di un uomo “pesante” e quindi tutti giocano un posto più in alto di quello che dovrebbe essere, ma non riusciamo ad inventarci qualcosa ? Johnny Gomes forever and ever ? Mah …

Per stasera la chiudo qui, partita complicata, ma sospirone finale e trentesima vittoria. Io dico che non ci vorrebbe poi moltissimo per far decollare la squadra una volta per tutte, un rinforzino (non quello del Conte Mascetti) a luglio potrebbe essere davvero un grande valore aggiunto, non sempre possiamo chiedere di vincere improvvisando tante situazioni in campo

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Tito ritorna a casa

La mia “carriera” di tifoso dei Sox s’è svolta in due epoche differenti, verrebbe quasi da dire in due ere geologiche diverse, il momento che separa queste due ere è il 2004, non per la vittoria storica delle World Series come potrebbero pensare in tanti ma per il fatto che nella stagione che poi ci portò alla goduria massima feci il primo dei miei abbonamenti a MLB.TV, il cambio fu epocale, dall’essere il tifoso che doveva ridursi a rubare una notiziola all’amico che aveva trovato una copia di USA Today passai all’essere un tifoso che la sera s’accendeva il notebook sul letto e si guardava la partita più o meno come qualsiasi altro tifoso in Massachussetts o altrove.

Come tifoso versione 2.0 mi trovai subito Terry Francona nel dugout e mi ci sono abituato immediatamente a lui, lo vedevo tutte le sere e mi sembrava ormai una cosa ovvia che fosse il manager dei Sox, un po’ come gli inglesi che vedono da 60 anni la Regina Elisabetta e diventa quasi impossibile immaginarsi una sovrana diversa; nella mia testa Francona era questo, l’uomo che avrebbe retto i Sox per un tempo immemorabile come Tony Larussa a St.Louis … o Ferguson al Manchester United. Sappiamo tutti che non è andata così, il fuoco covava sotto la cenere e quella che sembrava un’unione imprescindibile in realtà non lo era, grande rapporto tra Tito ed Epstein, tante incomprensioni con la proprietà ed alla fine arrivò un divorzio acido e rancoroso.

Le cose potevano andare diversamente ? Possiamo dire sia no che si. Non potevano andare diversamente perchè Francona aveva perso totalmente il polso dello spogliatoio, come lui stesso ammise nell’ultima conferenza stampa a Boston; le scelte sul personale, più subite che guidate, avevano portato ad un dug-out con parecchi personaggi con un ego esagerato e con un’etica lavorativa rivedibile, situazione questa mille miglia lontana dal “Francona-pensiero” dove semmai si rinuncia ad un’oncia di talento per avere un gruppo più omogeneo. Non poteva durare in quest termini.

Dico invece che poteva esserci una fine diversa con un altro approccio da parte della dirigenza, supportare di più il proprio manager avrebbe potuto portare a qualcosa di diverso, anche con scelte dolorose ma nette, tanto per dare un esempio di cosa intendo dire mi immagino una situazione come quella del “pollo fritto” in una franchigia come i Cardinals, sarebbe finita col manager saldo in sella e con un paio di giocatori sbolognati, per essere più chiaro fui molto, ma molto inc … quando vidi che Francona non tornava e che invece Beckett e Lackey restavano in formazione.

Ora Francona è il condottiero della Tribù, franchigia che m’è sempre stata simpatica non solo grazie a Pedro Cerrano, Wild Thing e Willie Mays Hayes, e sta facendo un lavoro eccellente, gli è stata presa gente adatta, come Swisher che è un giocatore “franconiano” fatto e finito e lo si aspetta al Fenway anche con del timore perchè il suo team è in una forma splendida e avanza una candidatura legittima per giocare in ottobre.

Ma nonostante il timore, se Boston è ancora Boston, mi aspetto che appena si presenta in campo venga accolto con un applauso così intenso da minare le fondamenta del Green Monster. Già vi parlai d’un mio sogno : una proprietà diversa che richiama Francona a Boston non come manager ma come GM, il ruolo gli starebbe bene, intanto però resta alla guida degli Indians che, sarà un caso, stanno facendo un campionato come non facevano da anni. No … non credo proprio sia un caso.

Comunque, al di là di tutto … BENTORNATO A CASA TITO

Terry Francona world series winner 2004 & 2007. Per chi l'avesse scordato

Terry Francona world series winner 2004 & 2007. Per chi l’avesse scordato

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Ad un quarto del cammino

Archiviamo altre due partite ed il fatto che Lackey domini e Lester venga piallato dimostra l’insondabile bellezza di questo gioco, dove l’incertezza per quello che può capitare domani è massima, è un po’ come se giocando a briscola improvvisamente una scartina diventasse più importante di un tre o di un asso, nel baseball può accadere e sia sempre più benedetto il giorno che più di trent’anni fa, vinto dalla curiosità per quello strano gioco che veniva praticato dai miei amati Peanuts, varcai il cancello del Gianni Falchi di Bologna e cominciai a conoscere questo sport misterioso.

Siamo giunti, anzi l’abbiamo superato da poco, ad un quarto del cammino in questa stagione e m’andava di fare un piccolo resumè cercando di capire se le premesse della stagione sono state rispettate o siamo messi ancora meglio e quali possono essere le aspettative o le criticità nel procedere del campionato.

Concetto n.1) Era difficile attendersi prima dello spring training di essere in piena zona playoff, attualmente il vantaggio sugli esclusi dalla postseason è di 3½, ovviamente con quasi 120 partite da giocare stiamo parlando di niente, ma un +9 sopra media .500 è tutto grasso che cola con una squadra che, ricordiamocelo sempre, ad inizio stagione era data per bene che andasse con un bilancio in pareggio.

Concetto n.2) Equilibrio tra punti di forza e debolezza. Abbiamo avuto più di quello che era lecito attendersi da alcuni settori, principalmente il reparto starters; il loro rendimento complessivo è eccellente, due uomini da All Star Game e gli altri che comunque, andando a vedere con attenzione, hanno cifre assolutamente dignitose. Potranno continuare con questo rendimento ? A mio parere un calo (spero piccolo) è lecito attenderselo, la speranza è che in quel mentre semmai salga un po’ di giri un attacco che al momento ha qualche uomo di troppo sotto il par. Lester potrà avere dei momenti “down”, Buchholz non è detto che continui a dominare; però voglio immaginare (o sperare) che quando ciò dovesse accadere gente come Middlebrooks o Ellsbury diano un contributo maggiore del poco offerto fino ad ora

Concetto n.3) I rischi del futuro. Ovviamente se il monte cede e l’attacco continua a fare molte partite da tre punti ogni discorso termina qui, ma ci sono un paio di aspetti un po’ più nascosti che vorrei sottolineare. La situazione del closer è tutto tranne che definita, Bailey torna ma sulla sua tenuta non c’è persona disposta a giocarsi un nichelino, il duo del Sol Levante è affidabile il giusto … la butto lì. Se a luglio fossimo ancora in contention non sarebbe bene che ci portassimo a casa un closer dalla deadline ? Il classico giocatore per due mesi, dai costi modesti, che possa essere un aiuto sperando di risolvere con un tampone la situazione. C’è un altro settore che secondo me necessita di essere rinforzato : dobbiamo trovare un buon back-up per l’infield. Attualmente il solo Ciriaco deve coprire tre ruoli su quattro quando serve, purtroppo il buon Pedro quest’anno è un giocatore dal contributo offensivo quasi nullo ed in difesa balla che è un piacere … per gli altri. Serve un buon mestierante, non un campione, tanto per darvi un’idea dobbiamo cercare un nuovo Pokey Reese o un nuovo Alex Cora per non dover tremare ogni volta che uno tra Drew, Pedey o Middlebrooks si prende un “day-off”, dato che non mi affiderei nemmeno ad Iglesias se fossimo in contention, ricordiamoci anche che in prima non abbiamo un bidone aspiratutto e quindi servono assistenze assai precise.

Questo è il mio “sentire” del momento, belli comunque i problemi che ci poniamo, quando invece in tanti pensavamo di dover discutere se arrivare ultimi o penultimi nella division. La contesa è tosta ma fortunatamente siamo in ballo, assistere dai bordi della pista come l’anno scorso sarebbe stato una lagna.

PS – Volevo esprimere la mia ammirazione sconfinata per chi l’altra sera s’è fatto tre ore di “rain delay” davanti al PC per vedere se la partita coi Twins ripartiva. Io non ce l’ho fatta ed ho spento il notebook. Pensavo di essere parecchio svalvolato, ma vedo però che c’è qualcuno ancora più svalvolato di me. Vi adoro !!!

 

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Passata la tempesta ?

Oooohhh !!! Finalmente torno ad avere il tempo di scrivere qualcosa dopo alcuni giorni dove il mio lavoro itinerante m’ha impedito anche solo di buttar giù dieci righe; delle due partite vinte in volata ho visto appena i momenti top ed ammetto anch’io che stampare un bel treno in fondo al recinto a Fernando Rodney è una di quelle cose che ti tirano su il morale, importante che sia stato Middlebrooks a ribaltare la partita sperando che la cosa sia una molla per fargli crescere un rendimento fino ad ora mediocre. Ancora più importante aver ottenuto due vittorie strette, con Bailey fuori (ancora per poco) ed Hanrahan sparito ci stiamo arrangiando col duo del Sol Levante, però dai … ieri sera ho visto un dominatore del 9.inning come Johnson di Baltimore andare a fondo come un sasso e se invece i nostri samurai ci offrissero un rendimento buono sarebbe una nemesi divertente perchè gli elogi all’imbattibile bullpen degli Orioles hanno un po’ scartavetrato i testicoli.

Ben di più ho visto della partita di stanotte : quarta W di fila e speranza (come dice il titolo) che il momentaccio delle 9 sconfitte su 11 partite sia passato. C’è parecchio da dire su stanotte, anzitutto c’è un manager che sbaglia (palesemente) e lo ammette … Dio del baseball ti ringrazio !!! Era meglio non sbagliare, ma una volta che la frittata è stata fatta dire “I’m sorry” è una cosa che apprezzo assai; io spero che Farrell, che mi sembra un manager “in fase di apprendimento” incameri altra esperienza da questa partita, OK cercare di aiutare un pitcher in difficoltà facendogli guadagnare la W quando questo però dovesse essere un intralcio al risultato finale è bene passare sopra a queste cautele, Dempster avrebbe avuto bisogno di un’area di strike larga come un elefante, incaponirsi su di lui ha rischiato di mettere in discussione una partita dominata dall’inizio.

L’uomo agli onori delle cronache è ovviamente il lider maximo che col match di ieri è il giocatore con più partite da 2 HR o più nella storia ultracentenaria della franchigia, il vocabolario italiano non contempla una parola che possa esprimere cosa rappresenta oggi David Ortiz per la franchigia, subito un picchione su Diamond … ma era lo stesso Diamond che ci ha tenuti a zero al Fenway ? Poi un altro ovetto quando la situazione si faceva scabrosa, la vecchia guarda che non molla mai, lui e Pedroia (quel basket catch da brividi m’ha accorciato la vita) sono più che mai i volti della franchigia; non serve dire altro.

Per oggi potrebbe bastare, torno solo un attimo all’ammissione fatta da Farrell sull’errore lasciando Dempster sul monte; se qualcuno vuole divertirsi con la realtà alternativa perchè non pensa alla dichiarazione che avrebbe potuto fare Bobby V in un caso simile ? Lasciamo perdere i tristi fantasmi del passato e proviamo di portarci a casa una sweep, sempre ammesso che si giochi perchè le previsione meteo sono pessime. Per la prossima settimana dopo la trasferta nel South Side di Chicago avete notato che al Fenway arriveranno i Cleveland Indians ? Chi è che li guida quest’anno ? Mi par di ricordare un certo Fran….

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Bastasse un inning

Bastasse un inning per cambiare l’andazzo generale saremmo a posto, ma non è così che funziona, vediamo se questa partita rimetterà un po’ in carreggiata i nostri.

Altre due partite andate, le prime nel sempre indigesto Tropicana di Tampa; parliamoci chiaro, con questi accoppiamenti di lanciatori c’erano due partite nelle quali il vantaggio è chiaramente dalla parte del team di Maddon. Gara-1 era tra queste, in tanti avete commentato l’erroraccio di Napoli, io voglio prendere un po’ le difese del paisà : era ovvio che prima o poi avremmo pagato lo scotto di giocare con un prima-base un po’ arrangiato, anche se tutti ci saremmo aspettati che i problemi potevano nascere nel fielding non nel prendere un pop-up in diamante, a sua ulteriore discolpa va detto che Napulè è l’ennesimo giocatore di una lunghissima lista che ha problemi sui pop a Tampa, il fondo bianco del tetto e tutta quella marea di camminamenti, fari, cavi elettrici appesi e altro sono deleteri perchè non si riesce ad avere una visuale continua sulla pallina.

Scusando Napoli ho finito per oggi le attenuanti generiche, più difficile scusare l’attacco capace di mettere una valida in tutto dal secondo inning in poi, ennesima partita di dieta offensiva, se poi la dieta sia finita col terzo inning inning da otto punti di stanotte è cosa che andremo a vedere.

Bravi comunque a punire il problema di Price e bravi a colpire senza remissione il rilievo entrato a freddo, proprio per queste contingenze direi che è il caso di tenere il giudizio in sospeso sul tema “attacco ammalato, convalescente o quasi guarito”, non mi spaventano gli inning di ieri dal quarto in poi, la partita era chiaramente vinta ed in quei casi si “molla” un po’.

La prima risposta alla domanda sullo stato di salute dell’attacco ci sarà stasera, peccato che nella prossima partita rischi di servirci una santabarbara più che un attacco, la sfida si presenta con un match-up sfavorevole : l’eccellente Cobb di quest’inizio di stagione contro il più che traballante Doubront; abbiamo perso partite da Toronto contro pitcher che nemmeno pensavamo lanciassero più, vuoi mai che si riesca un volta a sovvertire un pronostico ? 

 

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Finita la pacchia ?

Abbiamo già goduto abbastanza ? E’ cominciata la stagione 2012 versione 2.0 ? Se bisogna perdere tanto vale che riprendiamo Bobby V (scherzo !!!), almeno lì c’era un pagliaccio ed a me i pagliacci fanno ridere.

Ammettiamolo … quando un pitcher prende un singolo da due punti da Munenori Kawasaki tale pitcher dovrebbe prendere in seria considerazione l’opportunità di una onorata pensione e chi guarda la partita in TV come il sottoscritto prende lo spunto per articolare la sua serata in maniera diversa, c’è tanto da vedere in TV !!! Perchè incaponirsi guardando del baseball ? Dai … scelgo la finale dell”Eurolega di basket e quindi oggi vi parlerò dell’Olympiakos e del Real Madrid.

Ovviamente non è così, questo blog rimane votato ai Red Sox e come primo pensiero dobbiamo chiederci come è possibile che una squadra che giocava bene improvvisamente cominci a fare errori puerili in difesa, la stessa squadra giocava un attacco preciso nel colpire nei momenti importanti, la stessa squadra ora è incapace di fare una battuta decente coi corridori in posizione punto; in una stagione di 162 partite è normale che ci siano degli up & downs , è più difficile da capire come mai una squadra nella sua globalità si spenga di botto.

Perdere una serie dalle riserve dei pitcher di Toronto, non saprei come definire diversamente Chad Jenkins, non è esattamente quello che ci aspettavamo, vedere i Jays fare l’homerun derby al Fenway piace ancor meno, non possiamo sempre avere Buchholz e Lester giusto no ? Ryan Dempster conferma la sua difficoltà in American League che già aveva manifestato nei due mesi passati in Texas dove aveva dato una bella mano al collasso dei Rangers per andare poi a perdere una AL West praticamente già vinta.

Sul tema del closer, da voi evocato dopo la sconfitta di ieri sera, io mi astengo nel senso che della partita di ieri sera c’è molto di peggio del fuoricampo preso da Tazawa, c’è una pochezza offensiva conclamata ed una carenza anche tattica; scusatemi ma riesci a mettere un uomo in seconda al nono con zero out e sei sotto di uno, hai una squadra che fa una fatica boia a fare dei punti e non tenti nulla ? Ti affidi alle mazze sperando che ti vada fatta bene ? Una smorzatina per esempio ? Idea così folle ?

Una chiosa finale. Scrivete su un foglio di carta l’elenco dei giocatori presi da Ben Cherington in questi due anni, poi date il voto ad ognuno e fate la media. Che numero vi viene fuori ? A me è venuto il voto che prendevo nelle interrogazioni di diritto ai tempi che frequentavo l’ITC Paolini di Imola. Sarete contenti di sapere che un anno in diritto fui rimandato a settembre. E’ lecito chiedersi se Cherington ne capisce poi molto ? Non avrà da spendere i container di soldi che avevamo pochi anni fa, ma non si poteva proprio fare di meglio con quella cifra ?

Bella serata vero ? Vi metto una frase appena trovata in rete circa la festa della mamma : “As a gift to all those moms who hate baseball, the Red Sox have given their husbands, boyfriends and sons ample reason to shut the TV.” Come commento finale direi che ci sta.

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Un uomo solo al comando

E’ già … un uomo solo al comando, però la sua maglia non è biancoceleste ed il suo nome non è Fausto Coppi, questa parecchi se la dovranno cercare su google o meglio ancora farsela raccontare dai propri nonni, ma oggi mi va così.

La maglia dell’uomo al comando stanotte era rossa, non viene dalle colline piemontesi come l’immortale Campionissimo del ciclismo ma ha avuto i suoi natali a Tacoma, bel posto, visitato anche dal sottoscritto col meraviglioso (e pericoloso) Mount Rainier nelle immediate vicinanze. Quest’uomo ed ovviamente avrete capito che sto parlando di John Lester, ha tirato fuori tutto quello che ci serviva per rimetterci un po’ in carreggiata dopo le scoppole beccate dai gemellini del Minnesota.

Serviva un super-prestazione, perchè in altri settori del team si continua a dormire sonni beati, parecchi sembrano orsi in letargo e vengono a mancare degli apporti offensivi ai quali non possiamo rinunciare, anche ieri si sono viste quantità industriali di rimasti in base e situazioni favorevolissime non concretizzate in punti contro un pitcher come Ramon Ortiz che onestamente pensavo si fosse ritirato dal baseball attivo. Avevamo un pitcher che stava tirando un “quasi perfect-game” contro un pitcher che proviene dal carrello dei bolliti e nonostante tutto la partita era ancora in bilico, cosa pericolosissima contro una squadra di fuoricampisti pazzi come i Blue Jays, dove se ti scappa una pallina davanti ai vari Bautista o Encarnacion rischi di trovare sotto di un paio di punti senza accorgertene.

Buon per noi poi che contro Cecil si sia ampliato il vantaggio facendoci almeno stare rilassati negli ultimi due inning, curioso che contro un pitcher mooooolto migliore di Ramon Ortiz si sia fatto festa ma anche questo è il bello del baseball, comunque è bene darsi una sveglia perchè con dei 3 su 17 coi corridori in posizione punto si va davvero poco lontano e si rischiano incidenti come quelli dell’ultima settimana.

Volevo tornare un attimo all’ultima partita coi Twins; OK … Lackey ha sbagliato un’assistenza facilissima ed è stata pagata carissima, i pitcher spesso non sono abili (eufemismo) nel fielding … amen, quello che è un po’ più difficile da digerire è la difesa debole di Ross sul tag mancato a casa base; il catcher di riserva, specie in una squadra con un titolare che difende in maniera rivedibile, deve essere un guerriero, faccio una fatica boia a scusare un atteggiamento così molle e senza quel quid che dovrebbe essere la base dell’essere un catcher ovvero bloccare il piatto di casa base. Speriamo sia solo un passaggio a vuoto, fino ad ora Ross ha offerto un buon rendimento e una squadra come questa, che abbiamo già capito essere parecchio debole in attacco, può sopravvivere solo lanciando bene e difendendo come nelle prime tre settimane anche perchè la division resta un bel rompicapo : gli Yankees “di seconda mano” continuano a picchiare come i titolari mancanti, gli Orioles rimontano da 6-0 sotto per poi vincere (ma ti pare) agli extra-inning … insomma o si tiene un rendimento alto o si va a sbattere contro un muro cari amici

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Visto che servono rimpiazzi cosa bolle nelle minors ?

Archiviata in fretta la partita di ieri notte dove abbiamo visto tutte le cose che non devono capitare : attacco sterile, difesa che sbaglia troppo (8 errori nelle ultime 5 partite), giocatori che si scontrano e s’infortunano e visto che le minors sono l’unico bacino dal quale possiamo attingere giocatori dato che la Trimurti ha giurato “mai più free agent di prima fascia” volevo cogliere l’occasione di dare una controllata ai nostri virgulti che evoluiscono nelle minors, sperando di cogliere un flash che ci faccia dire che abbiamo in gestazione i prossimi Miguel Cabrera o Buster Posey. Detto di Webster che stanotte giocherà la sua seconda partita nell’empireo e che secondo parecchi a fine anno sara lo starter n.3 della ns. rotation come stanno andando gli altri prospetti sul monte ?

Partiamo da Matt Barnes che dopo il trionfale 2012, dove sia la classe A che la A+ erano state facili conquiste, ha debuttato in Doppio a Portland e qui le cose si sono un po’ inceppate, 6 partite molto altalenanti, sembra però in crescendo dato che le ultime due sono state molto positive, il ragazzo ha una fastball che fischia e mette strikeout che è un piacere, al momento gira ad oltre 5 di ERA ma ripeto che è una cifra inflazionata dalle prime uscite infelici. Quest’anno al massimo potrà provare il triplo A, per il tardo 2014 potrebbe essere pronto per il gran debutto.

L’altro arrivato nella trade coi Dodgers è Rubby De la Rosa.  Starter a Pawtucket, viene comunque impiegato col contagocce anche per salvaguardarlo dopo il Tommy John di fine 2011. Andamento simile a quello di Barnes, male nelle prime uscite, bene nelle ultime 3. Fastball bomba anche 97-98 mph … ed un area di strike difficile a volte da trovare. Per diventare un partente stabile da livello di sopra deve imparare a far qualcos’altro oltre che a tirare missili. Progredisse poco, resterebbe però abbastanza talento per farne un bel rilievo da inning finali.

Si parlava qualche anno fa come di un futuro campione di Anthony Ranaudo ma, dopo un campionato universitario vinto e dopo troppi infortuni era scivolato indietro nella considerazione ed anche la velocità sembrava essere stata intaccata dagli infortuni. Quest’anno in doppio A sembra rinato, coi suoi 23 anni fa ancora in tempo a costruire la carriera, sarà fondamentale che dimostri tenuta fisica. Non essendo un lanciafiamme deve essere un mostro di finesse. L’anno scorso disastroso comporta per lui di dover dimostrare di valere in quest’anno viceversa rischia un futuro con una professione diversa dal giocatore di baseball.

Se volete un nome caldo ma ancora acerbo vi dico Henry Owens , stiamo però parlando di un 20-enne che deve mangiare ancora tante pagnotte, fino ad ora dimostra di valere la prima scelta spesa nel 2011. Viaggia a Salem in A Avanzato ma già entro l’anno può fare il salto in Doppio. Progetto a medio termine, ha saltato l’università per buttarsi subito nel baseball che conta. Futuribile … ma intrigante.

Passiamo ai battitori : Xander Bogaerts dopo il Classic con l’Olanda è partito in Doppio A lancia in resta, .300 di average e parecchi extra-base. Quello però che lascia senza parole in molti è la maturità che dimostra (ed ha solo 21 anni) ed ha migliorato un tecnica difensiva un po’ legnosa. Nonostante ciò c’è chi dice che possa anche cambiare ruolo “da grande” , l’angolo caldo o il posto sotto il Green Monster potrebbero essere il suo futuro. Se continua così chissà che a settembre non gli faccino assaggiare il boccone prelibato MLB.

Poca maturità invece sembra dimostrare Josè Iglesias finito a scaldare la panca a Pawtucket negli ultimi giorni per motivi disciplinari. Sembra che il ritorno nelle minors non si stato digerito dopo l’inizio in prima squadra. I numeri messi insieme in Triplo non giustificano la sua ira , se sono bastate 10 partite buone a Boston per montarsi la testa allora vuol dire che non stiamo parlando di una mente brillante.

Ben diverso sembra essere l’approccio di Jackie Bradley che iniziata la sua stagione in Triplo batte un bel .300. Per uno che solo 12 mesi fa era ancora in Singolo questa è tanta roba. Finito nei giorni scorsi in lista infortunati avrà tutto questo 2013 per imparare. In tanti sostengono che sia uno con tanta zucca, a settembre tornerà a Boston e se la maturazione sarà compiuta non se ne andrà più per un bel po’ di tempo. Non m’aspetto il nuovo Trout o il nuovo Harper, m’aspetto però un bel giocatore.

Il nome nuovo o seminuovo è Garin Cecchini terza base che sta facendo sfracelli in A+ , un metro e 90 di atletismo. Bello il giudizio che danno di lui le guide, lo riporto in toto : High baseball IQ. Quick learner and makes adjustments. Chiaro che per lui si parla almeno del 2015 come anno d’arrivo, tra parentesi il guanto è dolce visto che giocava nella keystone prima del draft con Boston.

Questi sono i nomi sui quali progettiamo il futuro, ho tenuto fuori i Lavarnway o simili che ormai le regole MLB non considerano rookies. E se proprio volete qualche altro nome vi dico Bryce Brentz (bel esterno destro potente), Blake Swihart (catcher futuribile) che parecchi dicono possa fare una carriera anche in altri ruoli e Brandon Workman pitcher che forse sta emergendo dopo un po’ di attese mancate.

Due piccole considerazioni finali : 1) l’unico pregio dello schifoso 2012 è che quest’anno al draft chiameremo per settimi, occasioni da non mancare. 2) Formazione 2015. C Lavarnway – 1B Napoli – 2B Pedroia – 3B Middlebrooks – SS Bogaerts – OF Brentz Bradley Mister X – SP Webster – Buchholz – Lester – Barnes – Mister X . Può andare ? Se i Mister X fossero acquisizioni esterne della Madonna …

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C’è qualcuno che vuol fare il closer ?

Consumiamo i closer più velocemente di come Liz Taylor consumava i mariti, anche Joel Hanrahan detto l’Aceves irlandese ha (o avrebbe) problemi fisici che comporteranno un passaggio in injured list, sebbene non ci sia ancora l’ufficialità della cosa. Così in 35 giorni di campionato andremo a schierare il nostro terzo closer che stando alle dichiarazioni di Farrell sarà Junichi Tazawa col compaesano Uehara che sarà il setup dell’ottavo inning. A naso avrei fatto la scelta opposta se non altro per il fatto che il secondo ha molta più esperienza del primo ed il mestiere del closer è uno di quelli che mi fa preferire avere uno un po’ più attempato.

Comunque sembriamo entrati in quella spirale perversa che ci obbliga a cambiare il titolare del ruolo ogni anno dal momento della partenza di Papelbon, un po’ come ci capita coll’interbase dove dal momento della partenza del grande “Spider” Garciaparra abbiamo visto un tourbillon folle, ormai è diventato un gioco di società : “chi si ricorda più shortstop nei Sox dal 2004 in poi ?” Bene … coi closer siamo avviati sulla stessa strada.

Detto ciò acquista ancora più valore la vittoria di stanotte nella prima sfida coi Twins, iniziata ancora coi postumi della trasferta in Texas, con “l’ace of staff” che subisce abbastanza. Partita tirata su sprecando tantissimo ed affidandosi alle prodezze individuali e con “Pennellone” Mortensen (carino il soprannome) come vincente. Va mo là … Intanto è rientrato in formazione Breslow che ci da un extra-valore avendo così un secondo mancino nel bullpen, immagino che salirà anche qualcun’altro essendo veramente rischioso giocare con un lanciatore in meno per una squadra che non ha certo soluzioni così consolidate sul monte quando la partita avanza verso la fine.

Insomma … si soffre un po’ ma in fin dei conti è una dolce sofferenza quando si è primi in classifica, guardiamoci queste altre tre partite coi Twins che sono una squadra strana, tanto per dirvene una è il team MLB che spende la percentuale più bassa del payroll per i lanciatori, frutto questo anche dei contrattoni a Mauer e Morneau fatti quando il team spendeva un po’ più di ora. L’attacco non è per nulla male, c’è da stringere, sperando sempre che “the curse of Jonathan Papelbon” ci lasci in pace almeno un po’.

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