Quello che i Red Sox sono

Quel breve momento di speranza nato dopo la serie con gli Angels è durato da Natale a Santo Stefano, i Sox si confermano un team che non ha un minimo di quella consistenza che occorre non dico per vincere un anello, ma anche per fare una stagione da contender, una inconsistenza complessiva, attacco e difesa, viene da chiedersi in quanti capiscano veramente di baseball (noi compresi nel nostro piccolo), abbiamo pronosticato tutti un’annata ben diversa, un’annata che per ora non abbiamo certo visto e che mi viene il dubbio non vedremo mai.

Come sempre quando le cose non vanno, lo fanno nella totale interezza. In questa infausta tre giorni tra i laghi del Minnesota abbiamo visto svariate perle : un pitcher che non riesce a chiudere il secondo inning … e non è nemmeno la prima volta che capita, un altro acquistato a 22 milioni di dollari all’anno con la fama di essere un ground-ball pitcher che riesce a beccare homerun da Aaron Hicks e Eddie Rosario … azz … Hicks e Rosario ovvero i nuovi Ruth e Gehrig che con quelli ottenuti oggi sono rispettivamente a quota uno e due nella classifica degli homerun … mamma mia.

Col bastone in mano non è che lo spettacolo sia migliore … anzi … si rimescolano le carte ma il risultato che si ottiene è sempre lo stesso : il nulla cosmico in gara-2, un attacco basato su un uomo in gara-3 ed un mucchio di giocatori che sembrano degli inabili, con in più una dichiarazione di Farrell dopo gara-2 che diceva : “bisognerebbe approcciarsi alla battuta con più concentrazione.” Cosa significhi ciò lo lascio decidere a voi.

Ed ora ? Ora nulla … nel senso che per il lineup al massimo si può rimescolare ancora, si potrà muovere qualche posizione ma gli uomini sono questi, a Pawtucket non c’è nulla che possa fare al caso nostro perchè il nostro strombazzatissimo vivaio non è stia offrendo dei Picasso, ci accontenteremmo di qualche pittore più modesto ma guardando le cifre ci dovremmo accontentare di onesti imbianchini. Sul monte qualcosa in più c’è; Kelly al momento è su un ghiaccio sottile, che strano lanciatore che è : cinque partite in maggio, due buonissime, due orrende e l’ultima disastrosa, consistenza pari a zero. Domani dovrebbe debuttare Eduardo Rodriguez, dovrebbe essere una partenza spot, non è difficile immaginarla come un’audizione, vedremo come andrà … tanto messi così come siamo.

Così ci ritroviamo di nuovo sul fondo : attualmente siamo al tredicesimo posto dell’American League, ormai siamo quasi abituati a queste posizioni, la sensazione però è che la proprietà non sia proprio disposta ad alzare le spalle di fronte ad un 2015 che sembra assomigliare sempre più al 2014. Io spero solo che qualcosa cambi, non vorrei assistere ad un’altra stagione di transizione che è stata preceduta da una stagione di transizione preparando la prossima stagione di transizione. Questo gruppo, partendo dal management passando allo staff per finire coi giocatori, sembra non poter offrire altro.

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Quello che i Red Sox vorrebbero essere

Tra sabato e domenica abbiamo visto cosa dovevano essere i Red Sox, quello che in tanti avevano pronosticato per questa squadra nelle infinite chiacchere durante il lunghissimo inverno, una squadra con un lineup pesante che non va certo in crisi appena si presentano pitcher qualsiasi e che non si prende paura anche quando i pitcher non sono per nulla dei Sig.Nessuno come ad esempio CJ Wilson e Santiago.

Verrebbe facile da dire che la differenza tra questo weekend e le giornate precedenti veramente brutte ha un nome ma soprattutto un cognome. Facciamo un quiz : qual’è la città di Pulcinella , del babà (che adoro alla follia) e di Piazza del Plebiscito ? La risposta a questo piccolo e facile quiz vi da il valore aggiunto dei Red Sox in questo weekend. Ovvio … lanciatori mancini buoni, il punch deve venire dai battitori destri, non che gli Ortiz & Co. debbano esimersi, ma il cazzottone doveva arrivare da Napoli o da Ramirez … non c’è verso.

Interessante comunque questa tre giorni contro gli Angels, anche la giornataccia di venerdì lo è stata, nel senso che forse s’è toccato il fondo soprattutto come livello complessivo di baseball giocato. Ragazzi … tutti abbiamo negli occhi l’inning da nove punti preso da Porcello, posso essere d’accordo che non abbia certo lanciato al suo meglio, ma la sequenza di corbellerie assommate dalla nostra difesa in quell’inning infausto è da museo degli orrori. Brutto baseball difensivo, brutta esecuzione ed una sensazione di essere un esercito allo sbando, tag mancati, pop-out da campionato cadetti lasciati cadere … e così via. Un deja-vu che rimandava a Bobby V del 2012 o all’insulso 2014.

M’è piaciuta la reazione, nel senso che non ci si è limitati a ripetere le solite litanie che tante volte abbiamo sentito tipo “dobbiamo cominciare a giocare meglio” oppure “ci sono ancora tante partite davanti a noi ” ed altri discorsi simili, s’è tentato di cambiare gli eventi nell’unico modo possibile ovvero rimescolando un po’ le carte, modificando il lineup, anche solo per mandare un segnale, per provare di far capire che non stiamo subendo gli eventi ma che si sta provando di cavalcarli, non credo che queste due belle giornate dipendano da Pedroia lead-off o da Ramirez che batte prima di Ortiz, ma il messaggio mi pare chiaro : cerchiamo di fare il possibile ed anche l’impossibile, anche perchè rendiamoci tutti conto che un fallimento in questo 2015 sarebbe molto più difficile da digerire rispetto al 2012 o al 2014.

Siamo arrivati ad un cambio di tendenza ? Ovviamente non lo so e posso dirvi che servono molte altre giornate tipo le ultime due prima di poter dire che siamo guariti. Io spero di tornarci nel cuore della battaglia, combattere e cadere lo trovo incommensurabilmente meglio che sventolare bandiera bianca al 20 di luglio come successo l’anno scorso. Quest’anno l’American League sembra veramente indecifrabile, siamo al Memorial Day, giorno consacrato in America al ricordo dei caduti … ed alla 500 miglia di Indianapolis, e ad oggi le cinque qualificate ai playoffs sarebbero Houston, Kansas City, Tampa, Detroit e Minnesota .. continuasse così sarebbe un ribaltone ed in queste gerarchie sottosopra non sarà facilissimo trovare un posto. Provarci però è doveroso.

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L’ultima speranza ?

Alla fine sembra proprio che Rusney Castillo entrerà, anzi rientrerà in prima squadra stasera all’inizio della serie contro gli Angels, addirittura la sua auto è stata seguita nel tragitto fino al Fenway. Mi sembra tutto un po’ folle, sembra che il famoso attacco che doveva spaccare il mondo e che non sta spaccando proprio nulla, dipenda completamente dal ciò che potrà produrre l’esterno cubano, vorrei credere che lui sarà la soluzione, onestamente mi pare una di quelle speranze del giocatore incallito che butta l’ultima fiches sul tavolo verde, anche perchè, per come è messo oggi il nostro attacco, di Rusney Castillo ce ne vorrebbero almeno quattro o cinque da far salire.

Ci vorrebbe un Castillo catcher perchè onestamente la coppia Swihart – Leon ad giorno d’oggi è semplicemente inadeguata nel box di battuta, in difesa non sono neanche malaccio, anche Swihart che logicamente è ancora acerbo, ma in attacco sembrano due talpe che cercano di capire dove diavolo possa mai passare la pallina. 13 valide in 80 turni è davvero poca roba. Ci rendiamo tutti conto che il duo attuale è un ripiego per le sf… che hanno colpito Vazquez e Hanigan, ma se continua di questo passa saremo costretti a chiedere un’esenzione speciale all’American League per far giocare il DH al posto del catcher e non del pitcher, sai mai che ce lo concedano

Ci vorrebbe un Castillo prima base perchè Mike Napoli è in una buca così profonda che se continua a scavare rischia di trovare il metano. Nella partita di stanotte ho visto degli swing totalmente senza senso, girando palline che erano mezzo metro fuori dal piatto. Il paisà ha sempre preso molti strikeout ma era capace anche di racimolare molti ball e l’anno scorso è stato il battitore che ha avuto i turni mediamente più lunghi, quello che faceva stancare di più i pitcher avversari. Quel Napoli, se esiste ancora, al Fenway quest’anno non s’è ancora visto.

Ci vorrebbe un Castillo terza base, almeno da far giocare contro i mancini, perchè quando lanciano loro vediamo Mr. Hyde Sandoval. Ci chiediamo dove sparisca l’efficace Dr. Jekyll Sandoval che invece vediamo contro i destri, ma siamo sicuri che stiamo parlando dello stesso giocatore ? Forse sono due fratelli che si assomigliano tantissimo ma dalla cifra tecnica ben diversa, un po’ come Diego Armando Maradona e suo fratello Hugo.

Ci vorrebbe anche un Castillo esterno sinistro. Ma come ?? Al posto dell’unico giocatore che ha fatto homerun ?? Già … solo che quel giocatore che ha fatto dieci homerun sembra essersi spento quando si stampò contro il muro del Fenway. Da quando è tornato ha assommato 11 valide in 51 turni ed ultimamente s’è esibito in turni d’una bruttezza unica anche in situazioni importanti con uomini in base. Lui dice che non c’è nessun problema di salute. Speriamolo perchè Ramirez non ha certo una storia medica così facile.

Ci vorrebbe pure un Castillo utility. Perchè il nostro utility che abbiamo apprezzato così tanto è sparito dagli onori del mondo … e sto ovviamente parlando di Holt. La sua media battuta parla d’un .386 nel mese d’aprile ed un .158 in quello di maggio. Ma per caso c’era la coda per entrare nella casa del Dr.Jekyll / Mr.Hyde ?

Alla fine l’unico Castillo che avremo giocherà, com’è logico che sia, da esterno destro. Non possiamo che augurargli buona fortuna anche perchè ci serve come l’acqua serve ad una carovana nel deserto. Non dovrebbe essere difficile fare meglio di chi l’ha preceduto visto che i vari giocatori che abbiamo impiegato in quel ruolo hanno messo insieme una ragguardevole media battuta di .156. Un assaggio delle Majors l’ebbe anche l’anno scorso e fece una buona impressione, ma non credo che il ragazzo s’aspettasse di diventare il Salvatore della Patria Redsoxiana (si può dire ?). Servisse almeno a dare una scossa ad un ambiente che si accartocciando su se stesso …

PS – Volevo complimentarmi con Skuffia, la sua battuta : “Mi dimetto ufficialmente dal Partito degli Ottimisti e mi sposto nella Lista Mista ” è la più divertente da anni a questa parte. Mi son venute le convulsioni dalle risate.

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Non eravamo preparati

Dobbiamo ammetterlo tutti : noi tifosi, giornalisti e commentatori vari, mi verrebbe da dire anche gli stessi Red Sox, insomma … ci aspettavamo un certo tasso di sofferenza sul monte di lancio, invece ora ci ritroviamo un corpo di lanciatori che, sebbene con un po’ di alti e bassi, sta cominciando ad assestarsi; peccato che, come per una dantesca legge del contrappasso, la crescita dei lanciatori coincida col crollo quasi verticale del box di battuta.

Il problema più grosso al momento è proporre un lineup accettabile contro i lanciatori mancini, non che contro i destri si vedano fuoco e fiamme … sia chiaro, però quello che vediamo contro i southpaws fa veramente paura. Non sappiamo letteralmente chi mettere : la situazione dice che al momento ci sono giocatori come Sandoval che ha contro i lefties una media battuta di .049, Ortiz a .140, Betts poco sopra e Pedroia a .171. Se ciò stia diventando una specie di blocco psicologico ovviamente non so spiegarvelo, aggiungiamo anche un Ramirez che ha fatto veramente fatica dopo essere tornato dalla sosta dovuta allo scontro brusco con muro del Fenway, un Napoli che non fa differenza tra destri e mancini nel collezionare “swing & a miss” ed ecco che vengono confezionati risultati contraddittori come quelli raccimolati nella trasferta ad Ovest, dove si sono battuti fenomeni come King Felix e Sonny Gray per poi perdere da mancini appena discreti come Paxton o proprio mediocri come Happ.

Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, nonostante questi problemi, la trasferta ad Ovest non è andata malaccio, abbiamo riportato a casa 4 vittorie quando da quelle parti abbiamo di solito raccolto delle cannonate e questo in una divisione dove non si riesce a vedere chi possa prendere il bastone del comando. Il famoso progetto di resistere in attesa di tempi migliori sembra ancora reggere, guardando la classifica nuda e cruda; peccato però che le sensazioni non inducano così tanto all’ottimismo, soprattutto vengono a mancare quelle che dovevano essere le “punte”, prendendo la ormai onnipresente statistica combinata WAR dobbiamo scendere fino alla 69ma posizione per trovar il primo dei nostri battitori (Pedey) ed entro le prime cento posizioni ne abbiamo solo un altro (Betts).

A fronte di ciò diventa davvero difficile trovare dei correttivi, quando un intero staff cede diventa quasi ridicolo cercare di modificare le cose : Castillo può essere un tentativo ma non dobbiamo aspettarci il nuovo Trout, si potrebbe abbassare Betts dallo spot di lead-off (buco che dalla partenza di Ellsbury non è mai stato coperto degnamente) anche se poi c’è da capire chi metterci al n.1, sarebbe anche bene che Sandoval provasse a battere sempre dal box di sinistra, un po’ come fece Victorino, ma anche questo non è il rimedio salvifico … insomma … davvero un bel rebus che un Farrell non nel suo momento migliore dovrà risolvere in fretta. La strada è in salita, al momento l’ascesa è ancora pedalabile, continuando di ‘sto passo rischia di diventare peggio del Mortirolo.

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Passaggio a Nord-Ovest

Dopo una serie vinta in quel di Oakland, grazie ad un’imprevista vittoria di Miley contro l’ottimo Sonny Gray, vittoria dove la Dea Bendata ha palesemente aiutato i Sox, i nostri si spostano nel lontano Nord-Ovest tra i boschi, i vulcani e gli splendidi panorami di Seattle. Certamente i Sox non avranno il tempo per fare escursioni che non siano quelle al Safeco Field, i parchi nazionali resteranno terreno per turisti, semmai per turisti-tifosi non certo per la nostra squadra che non si può certo definire guarita dopo la vittoriuccia nel panorama metropolitano di Oakland.

Dicevamo di quel che s’è visto ad Oakland : di sicuro per un po’ non si vedrà più Masterson che, se possibile, sembra ancor peggiore di quello spentissimo giocatore che i Cardinals non fecero nemmeno giocare negli scorsi playoffs, la comica è il passaggio in injured list con Masterson che cinque minuti prima aveva dichiarato di essere in perfetta salute, i Sox prima se ne sono usciti con una generica “arm fatigue” quando invece sono i nostri occhi ad essere molto affaticati vedendo Masterson lanciare, l’ultima del giorno invece invoca una ancor più misteriosa tendinite alla spalla destra. Poche storie : Masterson se ne starà un po’ in disparte semplicemente perchè è un lanciatore che sta lanciando in maniera orrenda e si spera (che vive sperando muore c….) che tra un quindicina di giorni sia in forma migliore, considerando anche che è materialmente impossibile che la forma vada peggiorando … più in basso di così; lascia perplessi che il suo rimpiazzo per la partita di domenica a Seattle sia il knuckleballer Wright con un altro giro saltato per i prospetti delle Minors, prima o poi ce li faranno vedere … forse.

Se il monte continua a traballare (ed era una cosa prevista anche in antichissimi testi egizi), comincia però a preoccuparmi l’attacco, mediocre contro i destri e molto peggio che mediocre contro i mancini. Un po’ di numeri : abbiamo costantemente almeno tre titolari sotto le cifre del nostro amico Mendoza e quel che è peggio sembrano molti quelli in forma calante, Bogaerts e Betts per esempio. C’è poi il problema che dicevo capita quando s’affrontano i mancini : siamo abbastanza sulle tele da tanto che abbiamo le gomme sgonfie ( ooops … non dovrei parlare di cose che si sgonfiano come sanno bene a Foxboro), sgonfissimo è Ortiz che contro i mancini batte .143, sgonfi anche i bambini B & B, in pratica contro i southpaws abbiamo Pedroia e Ramirez, che dovrebbe però limitare quel suo approccio un po’ troppo “tutto o niente”, e quasi nient’altro. Sarete lieti di sapere che contro Seattle giocheremo contro tre mancini e l’unico che non è mancino si chiama però King Felix Hernandez … insomma … non si presenta il weekend più agevole della storia.

Cosa si potrebbe fare ? Abbastanza poco, l’unica cosa che vorrei provare è vedere Castillo in prima squadra. Jackie Bradley resta tale, Victorino resta identico a Bradley, Nava è in una buca profonda quanto la Fossa delle Marianne, beh … ricordiamoci che in Triplo abbiamo un giocatore costato la bazzecola di 72 milioni di $. Poi semmai non cambierebbe nulla eh ??? Castillo sembra anche parecchio soggetto ad infortuni e l’ultimo, sebbene modesto, gli è capitato ieri. Ma nonostante questo cosa abbiamo da perdere ? Se poi anche Castillo dovesse uniformarsi al trio Nava, Shane, JBJ al limite resteremmo coi problemi che abbiamo e potremmo cominciare a pensare al 2016, altrimenti mi spiegate il senso di spendere una barca di soldi per il cubano ?

Insomma … non ci si annoia, vedremo il risultato nel Nordovest e tanto per cambiare vi dico che un bel pareggione 2-2 sarebbe bene accetto; se mi dite che a forza di pareggi si fa fatica a ritornare in scia agli Yankees io vi dico che avete ragione, ma se vedete in questa squadra le qualità per poter fare un rimonta io vi dico che siete degli inguaribili ottimisti, il tempo delle rimonte mi sembra tanto tanto lontano.

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Toccato il fondo si può cominciare a scavare

Ammetto che dopo il fuoricampo di Encarnacion ho chiuso il pc ed ho pensato che uscire di casa al sabato sera, seppure con un programma non certo entusiasmante, fosse meglio che assistere allo scempio che andava in diretta dal vecchio Skydome di Toronto. Una birra con gli amici è meglio che vedere lanciare Kelly e due chiacchere sulla vita cittadina sono meglio che vedere Allen Craig nel box di battuta, e sappiate che secondo alcuni ricercatori vedere il suddetto vestire la nostra gloriosa maglia provoca persino l’aumento del tasso di colesterolo nel sangue.

Non funziona nulla, ma proprio nulla; ci siamo crogiolati per tutto l’inverno coll’attacco che avrebbe dovuto sopperire alle prevedibili carenze del monte di lancio; al 10 maggio le carenze del monte di lancio si sono trasformate in qualcosa di molto peggio ovvero in un gruppo di lanciatori di qualità risibile, giocatori tremebondi che si consegnano alle mazze avversarie; in compenso l’attacco s’è infilato in una buca da cui non esce, con giocatori in palese difficoltà come Napoli o altri su cui comincia ad aleggiare il dubbio che l’età cominci ad avere un certo peso ed il riferimento al nostro lider maximo non è certo casuale.

Quando non funziona una cippa puoi fare tutti i discorsi del caso sulle modifiche da apportare, ma sappiamo bene che un’inversione a U come quella che servirebbe ai nostri per tornare a contare qualcosa in questa stagione è assai difficile che accada; non so se avete letto qualcosa dall’America ma la paura di passare un’estate a discutere sul nulla ovvero se arriveremo a 70 o a 72 W, comincia ad essere negli incubi di parecchi giornalisti anche di quelli solitamente più posati ed è stato un vero colpo al cuore leggere ieri le battute sarcastiche tipo una fantomatica edizione speciale del Boston Globe di oggi per festeggiare finalmente un RBI battuto da Pedroia.

Dicevamo le mosse da fare o che sono state fatte : la prima è il siluramento di Nieves e scusatemi se mischio il sacro col profano, mi pare sempre più la ricerca del capro espiatorio, una mossa degna d’uno Zamparini o d’un Cellino qualsiasi. Al suo posto arriverà Carl Willis, una vita passata soprattutto nell’organizzazione degli Indians, tanti auguri a lui perchè ne ha davvero bisogno, perchè per trasformare in un qualcosa di valido questo gruppo di lanciatori non occorre un pitching coach, servirebbe Re Mida. Ci sarà qualche cambio anche nel roster : Craig (che ha ancora options disponibili) dovrebbe essere mandato a Pawtucket al suo posto salirebbe Jackie Bradley che sappiamo benissimo essere un battitore scadente ma almeno sa difendere, cosa che riesce non benissimo a Craig. Già … Craig … Kelly … ma che trade meravigliosa è stata quella coi Cardinals nella scorsa estate !!! Quasi bella come l’acquisto di Balotelli per il Liverpool che nel cuor mi sta, secondo me a St.Louis sono ancora lì che sghignazzano per le bufale che c’hanno mollato. A ciò si aggiunge anche il possibile passaggio nel bullpen di Miley ( un altro bel giocatorino ) con la salita al livello superiore d’uno dei ragazzi che stanno lanciando bene a Pawtucket … sperando di non beccare un altro Bowden o Ranaudo.

Questo, cari miei fratelli di fede, è il quadro sconfortante di questo 10 maggio, dobbiamo ubriacarci tutti insieme per dimenticare il presente ?

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Parte la ghigliottina

Dopo un’altra brutta serie con Tampa, dove è stato già molto aver vinto una partita, dalle parti di Yawkey Way s’è messa in moto la ghigliottina; non so se è un caso, non credo assolutamente lo sia, ma due giorni fa John Henry ha parlato ed ha mostrato scarso entusiasmo (puro eufemismo) per come le cose stavano evolvendo, c’è stata una riunione con Farrell e Cherington, e come per magia due giorni dopo Juan Nieves salta. Non credo sia dietrologia immaginare che John Henry si sia trasformato in un novello Monsieur Guillotin, se poi questa mossa abbia un senso è tutto un altro paio di maniche.

Come al solito mi piace dire la mia, prendo in prestito le parole di un giornalista (Scott Lauber) : “è come silurare il Ministro dell’Agricoltura se c’è una siccità prolungata. ”  La mossa sembra proprio la ricerca del capro espiatorio a poco prezzo, non so se seguiranno delle note stampa o delle conferenze, ma  sarebbe carino sapere di cosa è accusato Nieves, forse è colpevole di non aver trasformato Masterson in quello che era circa un lustro fa, potrebbe essere colpa di Nieves se Miley s’è dimostrato fino ad ora il mediocre giocatore che l’anno scorso faceva fatica a reggere l’attacco mitraglia dei Padres o dei Rockies, evidentemente Nieves doveva essere questo : l’uomo in grado di trasformare il rospo in un bellissimo Principe Azzurro.

Juan Nieves è lo stesso che fu riempito d’elogi per come il pitching staff resse la stagione 2013 con Anello annesso, se qualcuno se lo ricorda … ora invece è lasciato a spasso e davvero non è facile per me capire, io mi chiedo invece la giustezza delle scelte e da quello che leggo in giro cominciano ad essere parecchi quello che hanno i miei stessi dubbi, su come avvenga la selezione del personale da almeno un anno a questa parte. Un piccolo dato : nella Hot Stove subito dopo il trionfo del 2013 abbiamo portato a casa i seguenti campioncini : Chris Capuano, Grady Sizemore, AJ Pierzinski ed il neo-tagliato Edward Mujica per un esborso totale di 21 milioni e per il risultato che tutti voi avete visto, per i sabermetrici (-1,0 totale di fWAR). Quest’anno la musica sembra la stessa, le cifra dei nostri acquisti le sapete leggere anche voi, abbiamo 6 pitcher nuovi nello staff e tutti tranne Porcello sono stati deleteri : colpa di Nieves ? Non lo so … stanno maturando tutte le condizioni per mandare la stagione a “donne di dubbia moralità”, al momento non abbiamo il rimpiazzo di Nieves … vedremo.

Un discorso che forse potrà sembrarvi poco connesso con l’attuale situazione ma invece secondo me c’è attinenza. Mi chiedo sempre più cosa sia stato il 2013 per questa franchigia, come sia stato possibile aver prodotto quella stagione magnifica, che è l’assoluta anomalia nei nostri ultimi 5-6 anni, in mezzo ad un mare di cacca. Due aspetti : perchè abbiamo sbagliato tante scelte e perchè molti di quei Cavalieri che fecero l’Impresa da quel momento in poi abbiano perso la magia, gente come Napoli, Breslow, Saltalamacchia (perchè no ?) sembrano che abbiano finito l’energia, come sembra che il nostro Management, da Cherington in giù, non sia più in grado di reggere il timone. Sono in parecchi che cominciano a credere che Monsieur Guillotin abbia ancora da lavorare tra qui e poco e se la situazione precipiterà sarà dura evitare il taglio delle teste.

Vi prego … non fatemi risentire questa musica, già dato …

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Ohi … che sberla

Mamma mia che schiaffone che ci siamo presi … proprio uno di quelli che ti fanno voltare la faccia, con l’impronta della mano che ti resta stampata sulla guancia. I “cari” Bronx Bombers sono venuti al Fenway e come Cesare contro Pompeo hanno applicato lo schema “veni – vidi – vici” e se ne tornano a casa con una sweep come mancava da nove anni, tra parentesi ricordo quella sweep del 2006, fu addirittura in una serie da cinque partite e segnò il colpo decisivo che mandò in vacca quella stagione; questa sweep non avrà quel risultato finale, siamo ancora al principio di maggio e non a ferragosto come quell’anno, ma di sicuro manda un segnale che a tutti noi credo sia arrivato forte e chiaro.

Dirò una cosa nuova e non ancora esplicitata da nessuno : abbiamo un monte di lancio (non solo i partenti) composto mediamente da giocatori di qualità non eccelsa. Toh che novità !!! I ragazzi stanno facendo i turni e si passano il testimone nell’ideale staffetta del “vediamo chi viene ribaltato in questo giro”, stavolta è toccato a Kelly, semmai la prossima volta saranno Miley e Masterson o chi diavolo volete voi, non c’è verso … la consistenza media lascia a desiderare ed il bullpen a sua volta è sotto stress, un po’ per limiti oggettivi ed un po’ per via del sovraccarico di lavoro a cui è sottoposto.

Un piccolo discorso che volevo fare : sia l’anno scorso che quest’anno i Red Sox sono posizionati al quinto posto circa come monte stipendi, insomma non saranno più al secondo posto come ai tempi delle “Guerre Stellari” di qualche anno fa ma sono comunque tra le squadre con le tasche più profonde. Con questo payroll è proprio impossibile costruire una squadra bilanciata ? Una squadra con tutte le componenti che servono per provare a vincere ? L’anno scorso avevamo un buon monte di lancio mixato con un attacco pericoloso quanto l’esercito della Repubblica di San Marino, giustamente quest’anno s’è rinforzato il box di battuta col risultato di ritrovarsi dei lanciatori che rischiano di riscrivere parecchi record negativi nella più che centenaria storia dei Sox. Con quel payroll non si riesce a comprare una coperta che copra sia la testa che i piedi ?

Mi rendo conto anch’io che le dinamiche dello sport USA sono parecchio diverse da quelle dello sport italiano o europeo in generale. Dalle nostre parti c’è un rapporto quasi direttamente proporzionale tra soldi spesi e vittorie ottenute ed i casi di scudetti assegnati a chi batte i “ricconi” sono rari (mi vengono in mente solo Atletico Madrid e Borussia Dortmund), in America non essendoci le discrepanze enormi che ci sono da noi non c’è questo rapporto diretto, resta comunque da sottolineare come non si riesca ad assemblare una squadra con quel che di completezza che occorre per vincere. La speranza per come siamo messi può venire solo dal nostro interno, ovvero che si completi (finalmente) il percorso di qualche giovane tra le Minors e la prima squadra. Pensare a rinforzi esterni è ridicolo, alle trades mancano tre mesi ed abbiamo visto (anche l’anno scorso) che a luglio, sotto certo aspetti, le bufale sono ancora più in agguato che durante la Stove League.

C’è da rialzarsi dopo il cazzottone preso, nella box il valore di un puglie si vede da come reagisce dopo il primo knockout, l’immenso Rocky Marciano era uno dei “nostri” (nativo di Brockton, poco fuori Boston), purtroppo però i nostri Red Sox non assomigliano a Marciano, semmai di questi tempi ricordano più un pugile suonato. Reagire mi pare doveroso, partendo dalle prossime sfide con Tampa, leggendo gli accoppiamenti però partiamo sfavoriti nettamente in almeno un paio di incontri, spendere quello che si spende per poi trovarsi questo bel monte di lancio comincia ad essere una domanda più che pertinente, domanda da inviare verso gli uffici di Yawkey Way.

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L’attesa

Scrivo ora, tre ore scarse mancano alla prima visita degli Yanks al Fenway, che è sempre un evento e con quelli del Bronx che sembrano oggettivamente meglio di ciò che ci aspettavamo, non saranno certo delle passeggiate. In più, col monte di lancio che ci troviamo, erratico come nessuno, non esiste una partita facile in questo emisfero nemmeno a cercarla col lanternino. In quali condizioni si presentano i nostri alla serata nella quale occorre vestire la “giacca buona” ?

Le condizioni le avete viste anche voi, non sappiamo letteralmente cosa possa offrire il nostro monte, i partenti ma anche i rilievi. Nella serie vinta con Toronto, squadra con un lineup potente ma con un monte che pareggia il nostro, abbiamo visto tutto ed il contrario di tutto, cose positive come la bella prova di Porcello o le salvezze “vintage” di Uehara, ma anche un’altro match dove non siamo stati capaci di presentare un pitcher che fermasse le mazza canadesi. Dico brevemente le mie sui casi più scottanti :

1) Buchholz a mio parere è stato orrendo e continua nella sue altalene (e sarebbe la meno), continua a dare l’impressione di essere davvero poco solido mentalmente (ed è un casino). Mettete questo : un pitcher si trova 4-0 in vantaggio, mette un uomo in base e comincia a dare l’impressione che la partita gli sfugga via, ditemi se è possibile. Leggo però in giro una cosa che mi lascia abbastanza interdetto : i guru sabermetrici continuano a dare fiducia a Clay, perchè le statistiche avanzate lo fanno vedere in una luce migliore rispetto a quello che sembra. Spero abbiano ragione loro ma resto tanto, tanto, tanto perplesso.

2) Miley invece fa paura anche ai sabermetrici, tanto è vero che mi chiedo se non era il caso di fargli saltare gli Yankees, col giorno di riposo al giovedì avremmo potuto, ovviamente invece Farrell gioca col “manuale”. Io che ho sempre amato quelli che fanno scelte un po’ contro-corrente lo avrei apprezzato, continuasse col rendimento da mani nei miei scarsi capelli e con un paio di ragazzi che a Pawtucket son partiti alla grandissima, si potrebbe anche pensare all’infortunio di prammatica.

3) Il campione di partite è ancora piccolo ma comincio anche a pensare che anche il bullpen sia non proprio fortissimo : Varvano già andato, Mujica che continua ad essere impiegato per motivi comprensibili ai più quanto la meccanica quantistica, Ross che ci da la misura di quanto poco fosse valutato Ranaudo visto che abbiamo fatto uno scambio alla pari. Insomma … anche qui non c’è da stare tranquilli e considerando che gli Yanks hanno il duo Betances – Miller c’è da stringere le chiap…

Siamo questi : costruttori e distruttori, meravigliosi ed avvilenti, alfa ed omega, yin e yang. Con questo menù aver chiuso il primo mese con un 12-10 non è per nulla male. Due meglio del par direbbero i golfisti e continuassimo a guadagnare due partite su media .500 al mese si finirebbe a quota 87. Io la firma la metterei già oggi …

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