Incavolatura (2° parte)

L’incavolatura cresce, quasi come la temperatura. Cresce perchè da qualche tempo i Sox non sono per nulla male, chiaro che non sono uno squadrone ma sembrano aver trovato una quadratura decente, da qualche tempo non si vedono più nefandezze e si gioca ad un baseball onesto, forse un po’ minimalista ma è baseball, diversamente da quello che abbiamo visto per due mesi e più che non sembrava baseball bensì una pallida controfigura, troppo brutta per essere vera. Insomma ci siamo messi a giocare attorno a metà giugno, decisamente troppo tardi per fare qualsiasi sogno, anche perchè in una division che non è poi così male come ci si aspettava noi siamo la pecora nera. Rimontare 8 o 9 partite  ad una squadra si potrebbe anche fare, rimontarle a quattro squadre è impossibile.

La squadra ha limiti ben precisi e ve lo dimostra un aspetto : siamo partiti con con terrore pensando ad una rotation ritenuta intrinsecamente debole, quando poi la rotation s’è settata è stato il turno del box di battuta troppo deficitario, ora che si comincia a sbattocchiare qualcosa, vedi la partita di stasera con tre homerun ad un grande come Archer, è il bullpen che da segni di squilibrio, ad oggi l’ultimo mohicano (ovvero l’ultimo rilievo su cui contare è Tazawa) e come dice il mio mentore questo è l’aspetto sul quale si può e si deve chiedere conto a Cherington avendo probabilmente il nostro GM sottovalutato il problema ed essendosi affidato a giocatori di non eccelso livello, partendo dal Varvaro già scaricato per proseguire con un Breslow ormai non più presentabile e così via.

Ho letto anch’io l’intervista concessa da Lucchino al Boston Globe, nulla di decisivo e nulla che resterà nella storia del baseball, nel senso che le domande erano anche quelle giuste, per esempio quella se è lecito porsi domande sulle capacità di coloro che devono valutare i giocatori, quindi domande giuste e risposte men che banali, fiducia a piene mani verso Cherington e Farrell e generiche locuzioni tipo “questo è il baseball” quando non si riesce a spiegare come mai questo sia il terzo anno degli ultimi quattro nel quale si sta nel sottoscala delle Majors e non nell’attico. Tempo fa lessi delle quattro fasi che completano la stagione delle squadre di bassa classifica. La prima fase è quella delle speranze di inizio stagione, la seconda è quella della presa di coscienza del fatto che ad ottobre saremo liberi da impegni, la terza è quella del “fuori tutto” del mercato di luglio, la quarta è segnata dagli ultimi due mesi insignificanti. L’intervista di Lucchino mi sembra quella di gente rassegnata agli eventi, direi che dalle sue parole si è già alla fase due preparando la tre, Le idee erano altre, come diceva Lorenzo il Magnifico : “Chi vuol essere lieto sia, di doman non c’è certezza.”

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E’ sacrosanto incavolarsi

Direi proprio che imbufalirsi sia assolutamente legittimo, vedo una serie come quella contro Kansas City che è una squadra che è andata a 30 yards da vincere l’anello ed ha ambizioni giustificate anche quest’anno, si vince la serie e poteva essere anche una sweep senza il “solito” Porcello tremebondo, poi però penso a cosa poteva essere questa stagione senza tutte le contro-prestazioni a cui abbiamo assistito, vedo un attacco che batte con continuità e mi vengono in mente tutte quelle nottate dove si assommavano inning con degli zero, penso a tutte quelle occasioni quando c’era l’uomo in terza con un out … e con un paio di pop in diamante si chiudeva l’inning e se avessi cinque euro per ogni volte che ciò è capitato negli ultimi due mesi e mezzo a quest’ora girerei per Imola guidando una fiammante Lamborghini. Veramente … ripensando a tutto ciò penso che ingastrirsi sia il minimo, viene quasi da dover prendere un Alka-Seltzer per mandar giù il boccone.

Sia ben chiaro, semmai in questa settimana si tornerà  battere come dei dopolavoristi, qualcuno sta continuando a farlo specie i veterani, viene da dire che questa squadra ormai è arrivata al cambio generazionale, Betts & Bogaerts a suonare la carica e quelli che dovevano reggere il timone hanno invece lasciato la nave e sono andati sulle scialuppe, vi dico che desidererei sempre più essere nella stanza dei bottoni per capire cosa si sta pensando per esempio per Mike Napoli, le cui cifre ne fanno un candidato al “designed for assignment” … e lo dico con la morte nel cuore. I Sox sono questi ragazzi miei … un curioso mix con delle potenzialità inespresse, con alcuni fenomeni inaspettati, il “coltellino svizzero” Brock Holt merita di essere titolare e becca mezzo milione, i B&B pure, ora anche con un giovane pitcher che sta facendo faville … insomma … quelli che stanno reggendo la baracca hanno uno stipendio cumulativo di parecchio inferiore anche ad uno solo di quelli che stanno deragliando … e ciò se permettete è davvero curioso.

Mi attacco al concetto messo sopra per esprimerne un altro. Già in passato vi avevo detto di tenere parecchio in considerazione Ken Rosenthal e non solo per il suo modo di vestire, l’uomo dal papillon svolazzante è uno che di solito ci becca e l’altro giorno s’è chiesto se non ci sia nel futuro dei Sox un pensiero di ripetere il 2012 vendendo quei giocatori acquisiti costosi e che si stanno dimostrando dei flop o dei mezzi flop. Il trio Ramirez, Panda & Porcello ci costa un bel TIR di quattrini e fino ad ora ci soddisfa come una visita dal dentista; per Porcello gli appunti sono solo tecnici, supposto “ground-ball pitcher” che becca 13HR e che viaggia con una ERA più vicina al 6 che al 5, sui primi oltre al discorso tecnico c’è anche quello comportamentale con Ramirez che fa quello che ha fatto per tutta la sua carriera (gran bastone ma attitudine inferiore a quella d’un moscerino) e col Panda che vince il Premio Nobel dedicandosi ai social network durante un match … per tacer di come gioca. Dice Rosenthal : “i Sox stanno guardandosi attorno per vedere di liberarsi di costoro ?” Non lo so … faccio fatica a vedere chi possano essere gli ipotetici Dodgers del 2015 e soprattutto mi chiedo quale sarebbe il motore dello scambio, nel 2012 il sacrificio fu A-Gon ed i Dodgers pur di prenderlo furono disposti a papparsi anche Beckett e Crawford, oggi nessuno sano di mente prenderebbe Han-Ram ed il Panda senza qualcosa di “forte” in aggiunta e poi c’è da considerare che quei Dodgers avevano una proprietà molto danarosa  appena arrivata che voleva farsi vedere, tutte condizioni che faccio fatica a trovare in questo 2015.

Così si va avanti … si diceva all’inizio dell’incavolatura, ditemi se non c’è da esserlo pensando di essere 14mi tra le quindici squadre dell’American League, verrebbe da dire che con giovani di vaglia che finalmente cominciano a dare dividendi non dovrebbe essere difficile completare la squadra con qualche free-agent scelto bene. Sembra invece molto complessa questa scelta, certo che nell’ultimo lustro non siamo stati fortunatissimi coi giocatori presi con contratti pesanti … diciamo dai 15 milioni a salire. A cosa sia dovuta questa sfortuna resta per me un mistero, se ripenso a com’ero contento dell’arrivo del Panda e come sono incavolato ora …

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Una luce nell’oscurità

Negli ultimi giorni avevo rinunciato a scrivere, che fortuna … direte voi, lo avevo fatto perché non sapevo realmente cosa buttare giù, avrei potuto cominciare una litania poco godibile di giocatori e manager che andrebbero dimissionati, di ipotesi strampalate per provare di spiegare l’inspiegabile ovvero come fosse possibile il crollo che ammiravamo ogni 24 ore, ho aspettato una piccola luce, una modestissima stella cometa che portasse almeno per una giornata un minimo di sorriso in una Red Sox Nation che definirsi sfiduciata è poco. Il cycle battuto da Brock Holt è quel piccolo evento che aspettavo per sorridere almeno un po’, purtroppo non l’ho nemmeno visto perché ho dedicato la serata ai miei nipoti con annessa visione al cinema dei lucertoloni di Jurassic World, ma sono lo stesso contento che sia avvenuto e sono anche contento che sia capitato al giocatore giusto, uno di quelli che cerca sempre di fare il suo massimo coi mezzi tecnici (non eccelsi) che Madre Natura gli ha fornito.

Già … purtroppo Holt è in una compagnia ristretta, se il buon Brock è una piccola luce pare chiaro a tutti che l’oscurità ci avviluppa, sembra di essere in una grotta carsica senza neanche la luce nel caschetto. Le prestazioni assurde fatte di turni nel box buttati via in momenti chiave, di palline che cadono in mezzo a nostri difensori che dicono “vai tu, no vado io”, di giocatori che si fanno piccionare sulle basi come matricole spaventate … insomma … tutta questa “bella roba” l’avete vista anche voi e non voglio nemmeno parlarne molto, possiamo dire solo che o questo anti-baseball finisce o non ha nemmeno senso parlare della stagione 2015. Io invece volevo soffermarmi su due aspetti legati a John Farrell : la gestione del caso Miley e se sia opportuno o meno silurarlo.

Parto dal caso Miley. Alla fine quindi il pitcher è tornato ieri nella rotation e la sua litigata di qualche giorno fa è passata senza sanzioni (in campo), non c’è dato sapere se non sia intervenuta qualche sanzione pecuniaria dato che i Sox non comunicano mai questo genere di notizia. Ammetto però che tutta la gestione del caso mi sia sembrata rivedibile. La sera stessa Farrell ha derubricato la cosa al tipico “scazzo” che capita a tutti salvo poi definire il giorno dopo la cosa come inaccettabile. Quindi ? E’ una discussione come capita spesso o è molto peggio ? Perché chiaramente la gestione deve essere diversa a seconda di come consideri la cosa. Se hai dichiarato inaccettabile la cosa come detto a mente fredda allora diventava obbligatoria la classica sospensione di durata imprecisata (dico per dire … un turno di rotation), altrimenti rischi una delegittimazione importante, una punizione in questi termini serve per tenere in riga la squadra che si sta scollando di suo e bisogna offrire meno alibi possibili. S’è scelto invece di non fare nulla (almeno sul piano sportivo) e resto molto perplesso per ciò, non dico che servissero i metodi draconiani tipici di certi grandi allenatori di basket della ex-Jugoslavia, non so se avete presente come operano i vari Ivanovic, Obradovic, etc. etc., ma comunque un segnale doveva essere dato, se un Signor Nessuno come Miley può fare impunemente una sparata del genere allora cosa può capitare da giocatori ben più importanti ?

Poi si discute se mettere alla porta Farrell subito. M’ha sorpreso che anche commentatori solitamente molto posati comincino a prendere posizione in questo senso. Che troppi uomini stiano mollando gli ormeggi mi sembra palese e mi pare corretto che di questo debba essere chiesto conto a Farrell, quello che mi domando è quale sia la giusta tempistica. Onestamente se il trend della squadra resterà questo il siluramento a fine anno di Farrell mi pare sacrosanto e ci sarà da discutere sulla buonuscita data l’improvvida estensione fattagli firmare durante la Stove League; resto dubbioso sul cambio in corsa, di un interim-manager non saprei che farmene e credo poco alla teoria della “scossa” almeno che non ci siano gravi problemi interni di cui noi non siamo resi edotti. Ragionerei diversamente se venisse individuato subito l’uomo a cui affidare definitivamente il team ed esso fosse disponibile subito (sparo un nome a caso : Jason Varitek). In quel caso il cambio immediato avrebbe molto senso, si darebbe al nuovo manager l’opportunità di testare i giocatori e di conoscere l’ambiente da dentro prima di dover poi fare alcune scelte (che è facile immaginare parecchio dolorose) prima della prossima Stove League.

Non c’è molto altro da aggiungere in questo momento che è forse il peggiore da parecchi anni a questa parte, io mi sento molto peggio che l’anno scorso ed anche l’anno del Circo Barnum di Bobby V non mi distrusse le speranze come questo. L’altro giorno ho letto la notizia della nomina del “Ladro Di Basi Del Nostro Cuor” Dave Roberts come interim-manager dei San Diego Padres, ma ve li ricordate gli anni quando giocavano quelli lì Quegli anni lì ? Non so di chi fosse il merito, se era di Epstein, Francona, Varitek, Damon o di chi volete voi … Ma che epopea fu quel primo decennio del secolo ??? Si andava molto spesso ai playoff e per non andarci (es. il 2006) servivano infortuni in scala industriale, vincendo comunque 86 partite. Sia data gloria eterna a tutti coloro che operarono in quelle stagioni, ora al secondo probabilissimo ultimo posto nelle ultime due stagioni capiamo il valore immenso di quella gente.

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The end

« This is the end
Beautiful friend
This is the end
My only friend, the end »

Jim Morrison, The End, 1967

Un campionato iniziato e praticamente già finito, OK … sparatemi … ditemi pure che sono un pessimista cosmico, che vedo sempre l’aspetto negativo delle cose, ditemi quello che volete, ma se mi venite a dire che i Sox sono ancora una squadra “in questo campionato” io vi posso consigliare degli eccellenti oculisti, semmai posso anche richiedervi di passarmi quello che state bevendo che di sicuro deve essere una cosa potente, una sbronza di gruppo non deve essere male per un tifoso della “squadra che doveva risolvere tutto con l’attacco mitraglia” .

Ma sì … proseguiamo così fino a fine settembre !!! Quando il monte gioca alla grandissima, l’attacco fa pietà e misericordia, quando l’attacco produce qualcosa (che non capita poi spessissimo) ci pensa il pitcher e la difesa a fare la contro-prestazione. E’ un’intera squadra che sta cedendo e che sta cominciando a dare segni abbastanza precisi di scollamento, anche se mi sembra chiaro che l’occhio del ciclone siano gli uomini n.3 – 4 – 5 e 6, faccio dei bei distinguo però : nel caso di Big Papi ed anche di Napoli mi sembra che l’anagrafe cominci a chiedere un tributo molto pesante, il crollo è veramente verticale e soprattutto velocissimo, però dai … come si può dire qualcosa a Napoli ed a Ortiz ? Il secondo è forse l’uomo più importante nella storia dei Red Sox da Babe Ruth in poi, il primo comunque è un uomo che è stato tanta roba nel magico 2013 e che anche l’anno scorso fin quando ha giocato s’è meritato ogni penny pattuito a contratto.

Chi invece faccio fatica a digerire sono Ramirez e Sandoval. Per il primo stiamo sentendo questo mantra : “il problema è fisico dovuto a quella volta che si stampò sul foul del Fenway”. Mah … io la ricordo bene quella botta, l’ho anche rivista, ok … te ne stai fuori una settimana (come capitato) e poi torni in pista, Mike Trout ha beccato delle pacche, anche recentemente, molto peggiori; Victorino pure, credo che nel solo 2013 abbia preso più cazzotti dalle recinzioni che un pugile suonato. Però perdonatemi … una stagione di un giocatore non può andare in vacca per quello scontro. Scusatemi ma non ci credo.

Sandoval ancora peggio, orrendo in ogni aspetto del gioco come nemmeno il più pessimista avrebbe potuto immaginare, le squadre della NL West sono quelle che seguo meno visto che il fuso orario della California non è certo accessibile a noi e dato il fatto che si gioca “nell’altra lega”. Chiedo a chi ha più esperienza di me dei San Francisco Giants : “ma era solo lontanamente immaginabile la robaccia che stiamo vedendo dal nostro terza base ?” Perché sia ben chiaro, fino ad ora l’acquisto di Sandoval sta facendo rimpiangere quello di Carl Crawford, pensavamo d’aver messo sotto contratto Kung Fu Panda ed invece ci troviamo uno al livello di Peppa Pig.

Ed ora che si fa ? Nulla … amici miei, nel senso che una rottura prolungata di tutti quelli che dovevano portare di peso l’attacco non è by-passabile in alcun modo, non esiste una squadra in nessuno sport che possa reggere se quelli che dovevano essere i produttori di gol-punti-canestri etc. etc. crollano tutti in modo sistematico, non se ne esce, punto. C’è solo da sperare che chi di dovere faccia le analisi del caso e ponga in essere dei correttivi che, gioco forza, riguarderanno il 2016 e non certo quest’anno. Temo proprio che per quest’anno il dilemma sia solo : “chi vendere a fine luglio ?” Ed anche lì non sarà facile agire visto che gli uomini che sarebbe bene vendere non verrebbero acquistati da alcuno.

Santo cielo che incubo !!! Peggio che l’anno scorso, veramente da uscirne pazzi e forse sto cominciando davvero a dare i numeri, basti dire che comincio un pezzo con Jim Morrison e lo finisco con Peppa Pig, se non è un indice di follia questo ?

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C’è vita sul pianeta rosso

Aver trovato (e mi sembra d’aver usato il verbo giusto) una sweep mi sembra un’impresa come potrebbe esserla trovare delle forme di vita su Marte, pianeta che possiamo tranquillamente associare ai Red Sox essendo per definizione rosso. Essere arrivati al 7 giugno prima di poter assommare quelle tre vittorie su tre partite dimostra quanto sia difficile per noi pensare ad una rimonta, sarà difficile quasi come un volo extra-planetario, se poi Farrell sarà capace di guidare il nostro viaggio spaziale verso un approdo tranquillo è una cosa tutta da vedere, con certi chiari di luna che ci siamo gustati negli ultimi due mesi il rischio di schiantarci contro un asteroide mi pare un rischio concreto.

Non so se la rocambolesca vittoria di ieri sera sarà il classico click che farà scattare la stagione; nel 2004 la famosa partita di luglio contro gli Yankees, quella della rissa tra A Rod e Varitek, fu la svolta della stagione e nel 2013 ricorderete una vittoria similare a quella di ieri sera contro i Mariners, una vittoria che ci fece definitivamente convincere di essere invincibili. Non so se il mezzo miracolo che abbiamo visto avrà lo stesso potere salvifico, le condizione tecniche mi paiono parecchio differenti, non ci dobbiamo nascondere che stavamo assistendo al solito scempio offensivo con una squadra che non riusciva a far male, anzi … che non riusciva a far nulla contro Graveman (tralascio la traduzione in italiano del cognome del pitcher degli A’s).

Il giocatore che ha deciso ieri la partita con la sua battuta è colui che sta crescendo sempre più nella valutazione globale ovvero Xander Bogaerts, ad oggi è primo in moltissime statistiche offensive tra tutti gli shortstop dell’American League ed anche gli affanni difensivi che mise insieme l’anno scorso sembrano scomparsi, forse i competitori non sono il massimo, non è un grandissima generazione per gli shortstop, però non si può non vedere la grossa crescita del nostro antillano, poco tempo fa si lesse che nel caso (probabile) i Rockies avessero messo Tulowitzki sul mercato i Sox avrebbero fatto un’offerta molto seria ed in quest’offerta ci sarebbe stato Bogaerts. Non so se queste chiacchere erano scritte sulla sabbia, credo proprio di sì e lo spero, perchè se troviamo in Xander l’interbase del prossimo decennio non lo cambio con una superstar oltretutto fragile come il cristallo.

Finisce quindi un mese di sfide contro le squadre delle altre division ed in questa settimana si torna sui sentieri più battuti della AL East, in pratica avremo una settimana di incontri contro le altre delusioni della nostro division ovvero Baltimore e Toronto, è un po’ come  una serie di spareggi per vedere chi può tenere la scia degli Yankees che si sono messi di buzzo buono e sono in una bella (per loro) striscia di vittorie. Un piccolo extra : stanotte c’è il draft e c’è molta eccitazione nell’aria perchè sceglieremo molto presto, come settimi. E’ la seconda volta che ci capita in tre draft, sono andato a rivedere come scegliemmo due anni fa visto che avemmo la settima scelta anche allora, ci dirottammo verso il pitcher mancino Trey Ball, ora gioca a Salem in A+, un primo anno difficile, meglio quest’anno, attualmente al posto n.13 nella classifica dei nostri prospetti. Difficile l’arte del draft, trovo divertente andare a vedere i vecchi draft per vedere chi ha avuto il biglietto vincente della lotteria e l’ha strappato, per esempio che ne pensate di tale Bobby Borchering che ora gioca in A+ e fu scelto prima di Mike Trout, oppure di Casey Weathers (chi ???) chiamato prima di Mad Bum. Difficile condurre una franchigia … eh ???

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Sono sconfortato

Ammetto di essere davvero giù di corda, sempre baseballisticamente parlando; la serie coi Twins è finita con una delle partite più grottesche che la mia mente possa ricordare, con tutta una sequenza di corbellerie come rare volte mi sia capitato di vedere non sono negli States ma anche nel molto più modesto baseball italico. Chiudete gli occhi … siete in un qualsiasi stadio italiano e la squadra per cui tifate si esibisce nel baserunning penoso a cui abbiamo assistito ieri dal Fenway. Cosa fate ? Boiate a chi deambula per le basi, surplus di boiate al suggeritore di terza e così via, sarebbero stati tutti epiteti assolutamente meritati … se lo sono meritati per giocatori/staff italiani che sono dei semplici dilettanti ditemi se non se lo sarebbero meritati gli improperi i nostri eroi ??? Non so chi scegliere nel mazzo tra i players e lo staff, per esempio Butterfield mi pare un assoluto pazzo in parecchie scelte da suggeritore di terza, ma su certi pick-off e su certe prestazioni difensive le colpe vanno chiaramente ascritte a chi va in campo … guardate è più facile dire che è un’intera organizzazione che sta andando, scientemente o meno, verso il disastro.

Davvero incredibile questa serie contro i Molitor Boys, in pratica portiamo via un pareggio ed avremmo potuto tranquillamente fare una sweep da 4 !!! Su quattro partite ce ne sono state almeno tre illogiche, se ci pensate l’unica partita di baseball “vero” è la stata la prima del doubleheader, abbiamo visto due partite di quelle che ormai conosciamo bene col pitcher che deve fare i miracoli per portarla a casa con un attacco che produce tra uno e zero punti … ed una l’abbiamo persino vinta. Poi il cadeau di ieri sera, se queste sono le stimmate della squadra che può rimontare io sono il futuro sposo di Kate Upton. Volevo segnalare alcune perle passatemi dal mio guru : con queste ultime siamo a 14 partite nelle quali s’è segnato 0 o 1, nell’annata del circo di Bobby V con quella squadra zeppa di Podsednik, Repko & Co. furono 18, poi cosa diciamo a Buchholz ? Verrebbe da chiedergli scusa, le ultime 4 sono state delle prestazioni da “prima fascia” ed il suo attacco l’ha supportato segnando coerentemente un punto a partita … e mi viene da ridere a ripensare a tutte le chiacchere fatte da noi quest’inverno sulla rotation che offriva poche garanzie.

Ed ora ??? Beh … un po’ alcune seggiole cominciano a scottare, o forse ad essere un po’ caldine. La sensazione diffusa è che un’annata da 70 wins non sarebbe ben assorbita dalla proprietà e faccio fatica a darle torto. Quando un nucleo intero di giocatori cede di schianto è dura non trovare delle colpe nello staff, io continuo a pensare che l’estensione del contratto fatta firmare a Farrell in pre-season sia stata assolutamente prematura, bene o male era reduce da un ultimo posto e prima di intavolare discorsi mi sembrava dovuto dare un’occhiata a come si sarebbe svolta la stagione in corso, ovviamente non so se il contratto preveda clausole di rescissione con penali ed ammennicoli vari ma francamente sono in parecchi che cominciano a domandarsi se John Farrell non sia un manager mediocre che ha indovinato la stagione del miracolo nel 2013 inframezzata da anni orrendi prima a Toronto ed anni altrettanto orrendi poi a Boston.

Capitolo giocatori : qui è veramente fatica fare qualcosa, chi sta mandando la barca sugli scogli è chi doveva reggere il timone (diciamo tutti i position players veterani tranne Pedroia), verrebbe da dire che occorrerebbe spedire una nuova infornata di giocatori ai Dodgers, come capitò nel 2012, in primis l’inguardabile Panda di questi tempi … mi rendo conto però di dire una battuta, Sandoval non può essere questo ancora per molto, forse è un gregarione e non un trascinatore, ma quello che stiamo vedendo è molto diverso dall’essere gregario, Ramirez pure … diverso ancora è il discorso su Ortiz dove diventa doveroso chiedersi se non sia un semplice deperimento anagrafico. Faccio un vaticinio facile, se si dovesse arrivare all’addio ad Ortiz non sarà un addio indolore e ci saranno scorie tossiche a iosa, Ortiz ha tutto tranne il carattere di chi si ritira in buon ordine ma ovvio che i Sox (se il campionato del lider maximo continuasse così) dovrebbero pensarci bene.

Ultimo capitolo lanciato nella message board : colpe o meno del front office. Non lo so … ammetto d’avere idee poco chiare; è lampante che tutti nel mondo pensavano che il nostro front office avesse costruito un lineup di satanassi e non di agnellini che vanno al macello alla vigilia di Pasqua. La domanda è semplice : il front office va valutato a priori o col senno di poi ? Mi si potrebbe dire che il front office non ha colpe se Sandoval, Ramirez, Ortiz & Co stanno avendo la peggior annata in carriera; ma mi si potrebbe anche dire che il front office è pagato per prendere decisioni che si rivelino giuste, se diciamo “pensavano tutti che fossimo forti” allora cosa serve un GM ed una pletora di collaboratori ? La campagna acquisti la potrebbero fare i tifosi con un bel sondaggione sul Boston Globe. Giuro … non lo so … entrambe le posizioni mi paiono assolutamente lecite. Aspetto le vostre … lancio questo come possibile tema di discussione.

Chiudo qui, mi sembra di vivere un incubo, rischio di rimpiangere l’anno scorso dove si perdeva per limiti oggettivi della squadra, perdere perché un lineup di stelle gioca come una massa di dopolavoristi è molto ma molto ma molto peggio.

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Ringraziamenti

S’è chiuso un meraviglioso mese di maggio per i Red Sox, con un bilancio che chiama un rispettabile 10W – 19L. Credo che un andamento così mirabile della stagione meriti dei ringraziamenti dato che siamo tutti così piacevolmente sorpresi dalle performances che vediamo. La riconoscenza non deve essere taciuta verso questa organizzazione che ormai possiamo considerare alla stregua di una fabbrica di soddisfazioni. Ovviamente non potendo ringraziare tutti ho scelto solo alcuni rappresentanti, quelli che considero di più … a mio insindacabile giudizio ed affidandomi anche un po’ al caso ed all’ispirazione.

Grazie a John Farrel. Sapete una cosa ? Tanti anni fa, più di 30, quando cominciai a frequentare un diamante ebbi delle persone più anziane che mi trasmisero le nozioni del Vecchio Gioco. Una di queste nozioni era : “mai mettere in base intenzionalmente il punto del sorpasso o quello del pareggio.” Già … i vecchi appassionati del Gianni Falchi di Bologna, quale fonte di saggezza baseballistica sono stati per me !!! Una saggezza baseballistica ben maggiore di quella di John Farrell, il mio mentore m’ha sempre detto che gli ex-lanciatori in realtà non capiscono una cippa del gioco. Temo abbia ragione. Sappiate che considero il doppio di Josh Hamilton una giusta punizione per chi agisce contro il Vecchio Gioco … a proposito … ma che fenomeno sarebbe stato Hamilton se non si fosse perso tra dipendenze da alcool, droga e Dio solo sa quante altre sostanze ?

Grazie a Chili Davis. Secondo me Nieves si sente tremendamente solo e non vorrei che tra un po’ venisse raggiunto anche dal nostro hitting-coach. Non so se lo sapete ma Davis è stato il primo nativo della Giamaica a raggiungere le Majors. Da come battono i nostri sembrerebbe che oltre a provare di trasmettergli le sue competenze nel box abbia anche passato alcune nozioni riguardanti certe erbe che vengono coltivate con passione su quell’isola per farne poi l’uso tanto apprezzato dagli amanti del reggae e dai seguaci di Ras Tafari.

Grazie a Pablo Sandoval. Sta facendo la sua annata peggiore della carriera in batting average, % on base, slugging average, OPS e OPS+. Ovviamente volendo completare l’opera da qualche giorno s’è messo a difendere in maniera quanto meno rivedibile. I “vecchi” del Falchi che ho nominato prima mi dicevano che l’uomo dell’infield deve coprire la traiettoria della pallina anche col suo corpo per “parare” eventuali buchi col guantone … cosa che non dovrebbe essere difficile oltretutto se si posseggono le dimensioni di uno Zeppelin, come il nostro terza base. Mi sovviene un dubbio ? Non è che il ragazzo dopo aver firmato il contrattone quest’inverno si sia un po’ assopito ?

Grazie a Rusney Castillo. OK mi direte … ha giocato poco … è vero, ed in più è difficile per me metterlo in questo ordine di merito visto che ho desiderato il suo ingresso in prima squadra. Fino ad ora però in queste poche partite ha messo insieme una WAR in territorio negativo, una bella somma che tiene considerazione di buchi in difesa, di una incidenza nulla in attacco e così via … Forse per sentirsi più coinvolto gli converrebbe di tornare a giocare per pochi pesos come gli capitava sull’isola di Zio Fidel, forse 72 milioni di $ possono essere una distrazione per chi ha sempre giocato per una cifra inferiore a quella che prende un calciatore in Seconda Categoria in Italia. Già … i 72 milioni … quindi darne 140-150 al free agent trentenne di prima fascia è da pirla, darne invece 72 ad uno non testato è semplicemente geniale … ed aspetto anche i dividendi per i 60 e passa spesi per Moncada.

Grazie a Bobby Valentine. Cristo … lo abbiamo denigrato ed invece almeno ci divertivano a sentire le sue interviste, a sentirgli esprimere quei meravigliosi concetti che ti facevano pensare che il suddetto fosse sempre pronto a perdere delle ottime occasioni per restare zitto. Leggo però che Bobby V a questo punto dell’anno era a 26W-25L ed oggi con questo record saremmo addirittura in testa alla division (!!!) seppur in coabitazione. Non credo serva altro per quantificare il campionato al limite del grottesco (forse oltre) che i nostri stanno conducendo. Spazio per la rimonta ci sarebbe ancora … ma sinceramente voi ci credete ?

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