Every little thing gonna be all right

Non posso non augurare il meglio a Shane Victorino e non possiamo non immaginare come sarebbe stato il rendimento suo e (perché no) anche quello dei Sox con uno Shane in stile “hawaiiano volante” anziché quella pallida controfigura che abbiamo visto negli ultimi due anni.

Passa da una squadra senza più arte né parte ad una che può avere legittime ambizioni di raggiungere i massimi traguardi; credo che avrà un ruolo non di primo piano, sempre ammesso che non si ripresentino i suoi problemi fisici, arrivasse in buona forma alla post-season sarebbe un bel rinforzo per gli Angioletti perchè direi proprio che il ragazzo si sia dimostrato discretamente clutch nel corso della sua carriera.

Abbiamo avuto l’emozione della partenza di Victorino ed anche quella della “tre giorni” dedicata al grande Pedro; viene facile paragonare le emozioni che c’hanno dato questi grandi campioni col baseballuccio piccolo piccolo che ci viene propinato da qualche tempo, mi viene perfino difficile credere che Joe Kelly partecipi alla stessa competizione a cui ha partecipato anche Martinez e che Victorino (sano) competa allo stesso livello dei parecchi esterni mediocri che abbiamo visto negli ultimi due anni. Che tristezza !!!

Non aggiungo altro, il vostro blogger si prende tre settimane per andare un po’ in giro per il mondo e non credo mi sarà possibile aggiornare il blog in questo intervallo, mi spiace solo che non potrò commentare la chiusura del mercato ma lo farete benissimo anche senza il mio inciso. L’ultima cosa è un GRAZIE SHANE sarà stato un anno solo ma è stato un grande anno come rare volte m’è capitato di vedere e due anelli da protagonista in due squadre diverse non si vincono per caso … già … coi giocatori “alla Victorino” si può anche tirare a vincere, con gli Hanley Ramirez un po’ meno.

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Big sale !

Al Fenway hanno esposto questo cartello :

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Cosa ci aspettiamo da questa sessione ? Mi stupirebbe che qualcuno desse altre spiegazioni a questo momento di diverso da un “salary dump”, si cercherà di liberarsi di quanto si potrà per liberare più spazio salariale per il prossimo anno; in casi rari, anzi rarissimi, si prova anche di costruire qualcosa di più duraturo, un po’ come facemmo noi coi cambi che l’anno scorso ci portarono Cespedes, Craig e Kelly … cambi che non c’hanno certo proiettati verso un futuro radioso e che anzi ci lasciano in casa una ventina di milioni di dollari da pagare per i prossimi anni per uno che sembra un ex-giocatore.

C’è solo un problema : non è che ci sia moltissimo da vendere e quello che c’è non è detto che incontri molti amatori, non è che siamo nella condizione di quelli che provano di vendere cubetti di ghiaccio in Groenlandia ma non siamo molto distanti. Normalmente in questi casi i giocatori che diventano free-agents a fine anno sono quelli più appetibili e noi ne avremmo, Napoli e Victorino per esempio, solo che serve una dose extra di fantasia per immaginarsi che ci sia qualcuno interessato a giocatori in chiaro declino fisico e tecnico come i nostri due veterani.

Diverso è il discorso su Pedroia, come paventato da alcuni di voi Dustin potrebbe essere un obiettivo appetibile per qualcuno, obiettivo costoso nel senso che la contropartita che i Sox richiederebbero sarebbe pesante. Ovviamente non parlo dello scoramento che prenderebbe tutti noi in questo caso, sarebbe il perdere un’altra bandiera, una delle poche che c’è rimasta; la nostra dirigenza ha dimostrato che è capacissima di mettere una bella pietra su qualsiasi tipo di sentimento, vedremo cosa ricapiterà, certamente il fatto che Pedey sia tornato in lista infortunati allontana forse la possibilità d’una trade. Tra parentesi aggiungiamo che anche il nostro (ipotetico) carro da undici sul monte che avrebbe riscosso interesse, ovvero Buchholz, è ovviamente fuori mercato dato il continuo problema infortuni, come facilmente ipotizzato gli infortuni di Clay sono di durata misteriosa, quello attuale che fu detto doveva durare sei settimane ne durerà molte di più, siamo già a settembre come fine prevista, posso anche aspettarmi che a settembre ci venga detto che è inutile forzare il ritorno e se ne riparlerà a marzo.

Quindi prepariamoci a qualche partenza, Uehara, forse Layne, un De Aza … insomma giocatori simili potrebbero anche lasciarci, non credo che ci lasceranno i “big contracts” che tanto hanno deluso, di pazzi come i Dodgers che ci prendono un Crawford non se ne vedono all’orizzonte. L’ultimo capitolo su questo tema-mercato è l’incubo che ho io : cosa accadrebbe se qualcuno arrivasse con questa offerta “dammi Bogaerts (o Betts) e se me lo dai sono disposto a prendermi anche il Panda e Porcello (puta caso).”  Dite che è solo un mio incubo ? Certo … una cosa del genere non s’è letta da nessuna parte, ma il famoso scambio coi Dodgers nacque proprio così : un giocatore che fu il motore dello scambio (A-Gon) e la determinazione dei Dodgers a prenderlo che li indusse a mangiarsi anche i contratti di giocatori forse non voluti.

Non c’è molto altro, ci tengo a ringraziare tutti quelli che m’hanno detto di tenere aperto il blog. Onestamente però se viene a mancare il divertimento non è che ci siano tanti stimoli … semmai potrei cederlo a qualcun’altro. Qualcuno è interessato ?

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Così non ci si pensa più

Con quattro partite da dopolavoristi giocate ad Anaheim, i Red Sox chiudono in pratica la stagione e mettono il timbro ad un’altra annata di transizione. Già … non eravamo partiti per questo ed invece ci ritroviamo a vivere un deja-vu ed abbiamo davanti due mesi di purissima aria fritta, si proverà di vendere qualcosa al mercato e si chiuderà con due mesi di una inutilità assoluta, come ormai sembra diventato il nostro clichè.

Ammetto di essere sconfortato, non ho nemmeno voglia di scrivere e di discutere. Cosa diavolo c’è da discutere ? Io credo sia arrivato il momento, a fine stagione intendo e non ora perchè non servirebbe a nulla, di cominciare un vigoroso repulisti in tutti i reparti : dal campo, al dug-out per concludere con gli uffici. Il personale che abbiamo ora ci porta a stagioni insipide, cambiare il più possibile mi pare doveroso.

Dicevo che si va per vendere il vendibile al prossimo mercato, non venderemo però quello che vorremmo. Tranquilli che Sandoval nessuno ce lo prenderà, diciamo che sono tutti vendibili tranne (spero) Bogaerts, Betts, Swihart, i lanciatori giovani e poco altro. Vedremo chi riscuoterà interesse.

Non c’è molto altro da aggiungere, è forse il mio pezzo più corto ma cosa dire che non sia già stato detto, che non risulti ormai trito e ritrito, siamo governati da dirigenti ritenuti tra i migliori che però ottengono risultati disarmanti; Farrell, Cherington e compagnia sono i classici Carneadi che hanno fatto il tredici della vita nel 2013 e s’erano convinti che quello fosse il loro vero livello. Errore ! D’altra parte tutti gli albi d’oro riportano presenze strane : la Grecia ha vinto un Europeo di calcio e per scendere sul leggero i Jalisse (chi ???) hanno vinto il Festival di Sanremo, se penso poi che Damon Hill ha vinto un Mondiale di Formula 1 il quadro è completo.

Davvero … non ne ho voglia … e comincio anche ad averne pochina di continuare questo blog; un blogger dei Pittsburgh Pirates avrebbe continuato imperterrito a scrivere durante i 20 anni di fondo classifica che s’è sorbita la franchigia di Steeltown ? Voi dite che vedo tutto troppo nero ? Può darsi, ma stasera è logico vedere qualcosa di diverso da un futuro fosco ?

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Un calcio al secchio

Il sommo professor Aza Nikolic, uno dei tre o quattro personaggi più importanti nella storia del basket italiano, aveva un modo di dire che faceva scuola, quando una squadra o un giocatore produceva momenti importanti per poi cacciar via tutto in pochi attimi diceva che : “Tu sei come mucca di Erzegovina: prima fare tanto buon latte e poi dà calcio a secchio.” Paragonare i nostri prodi del Fenway ad una mucca della ex-Jugoslavia potrà sembrare irrispettoso ma aver giocato delle settimane di eccellente baseball per poi giocare una serie così loffia contro gli Yankees m’ha fatto tornare in mente la mitica mucca del professore di Sarajevo, avrei voluto vedere un po’ più di spirito, invece sembra che tutto avvenga con il solito tran-tran. Non so se è anche una questione di filosofia, nel senso che gli europei hanno un senso della necessità immediata più acuto degli americani, ma questa era la serie che ci serviva, portare a casa due partite anziché una significava essere a 4,5 anziché a 6,5, invece l’abbiamo giocata come fosse una normalissima serie, una delle mille di cui è composta una stagione.

Cosa intendo con la frase di cui sopra ? Beh … nel momento che vado a leggere che Dustin Pedroia è pronto per tornare DEVE GIOCARE . Senza se e senza ma, invece leggere che “gli diamo anche questo weekend di riposo così torna più fresco dopo l’All Star Break” mi pare una boiata immensa. Purtroppo il destino poi c’ha punito (e ce lo meritiamo), ieri malanno respiratorio (???) per Big Papi, così ci siamo trovati a giocare una delle partite chiave della stagione senza i due leader carismatici della squadra. E’ vero che la stagione è lunga ma ragionare nei termini che sembrano normali negli uffici di Yawkey Way è logico ? Mi ricorda un po’ la storia degli otto giorni di riposo dati a Tazawa (l’unico setup degno di tal nome che abbiamo), riposo che c’è costato un paio di partite, senza quel riposo Tazawa avrebbe lanciato come un prospettino da Singolo A ? Dopo la sosta Pedey picchierà più di Babe Ruth grazie a queste tre partite di sosta extra ?

Ad un weekend che non è certo andato come speravamo dobbiamo anche mettere in conto l’infortunio di Buchholz. Vi racconto la scena : mi preparo ben bene, partita su Fox in TV … ah che bello sul TV grande in HD, una fruttiera colma di ciliegie, pesche ed albicocche fresche, picchione subito da A-Rod, pareggio poco dopo, infortunio … e chiudo il TV, rimetto la frutta in frigo e me ne vado a nanna. Il pensiero è “Alè … siamo alle solite”, l’infortunio ad essere sinceri è una novità nel senso che non è coinvolta la schiena che era il suo storico tallone d’Achille però siamo qui tutti chiederci quando tornerà Clay visto che i suoi infortuni sono come i lavori sulla Salerno-Reggio Calabria … sai quando iniziano ma non sai quando finiscono; non ci sarebbero danni strutturali ma sappiamo anche come Buchholz sia uno di quei giocatori che non sono il massimo se sentono anche un poco di “disconfort”, lui necessita di essere fisicamente al 100% ed il 99% non gli basta. Speriamo bene … perché la mia reazione di andare a letto all’infortunio potrebbe quasi simboleggiare il crollo di parecchie se non tutte delle nostre speranze.

La cosa migliore di questi tre giorni è invece il nostro Rodriguez ( lo chiamiamo E-Rod ?). Ha passato un esame, un altro, con una bellissima valutazione, l’esame “rivalry” è uno di quelli che contano di più nel “libretto universitario” del nostro giovane pitcher e se questo non è un bel 30 allora ditemi voi cos’è. Non siamo ancora alla discussione della tesi ed alla laurea, ma la sensazione di aver preso uno di quelli che non finiranno fuori corso c’è tutta. La trade dello scorso anno potrebbe davvero essere una di quelle “sante”. Abbiamo rinunciato a due mesi di Miller, che avremmo perso comunque a fine anno, e ci ritroviamo in casa il lanciatore prospetto più eccitante forse dai tempi del debutto di Buchholz. Spesso parlo male dei nostri vertici ma in questo caso va detto un “good shot” a Cherington & Co.,  tra parentesi ho anche notato che il cambio di Rodríguez sabato sia avvenuto al momento giusto, un po’ meno domenica quello di Miley … ma tant’è, sembra quasi che si vogliano proteggere più i giovani dei veterani, semplicemente invece occorrerebbe avvicendare i lanciatori quando serve, una cosa che nel nostro dugout sembra molto complessa.

Arriviamo quindi alla sosta in posizione ancora di retroguardia, le partite divisionali con le altre contendenti della AL East ci stanno uccidendo, siamo 17W-27L in questo contesto e se pensate che sono le partite che contano doppio diventa quasi un affare essere a 6½ dal primo posto ed ad una distanza accettabile dalle altre. Non so realmente cosa pensare, cosa attendermi e cosa sperare dalla seconda parte della stagione che inizierà da venerdì. Vi dicevo che anche prima della serie con New York io ci credevo poco e questi tre match non hanno certo aumentato le speranze. In Yawkey Way vanno avanti col loro tran-tran, chissà se siamo noi ad essere un po’ troppo arteriosclerotici.

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Toh … guarda chi c’è stasera al Fenway

Mi piacerebbe sapere quante volte è successo nei 115 anni di esistenza dei Sox di arrivare a giocarsi una serie importante contro i vicini di casa del Bronx. Sempre meglio giocare una serie importante che una inutile, come avrebbe detto l’ineffabile Catalano di “Quelli della notte” … ed i giovinastri mi perdonino se non sanno chi era Catalano; già … perchè la serie è importante e ci vorrebbe un risultato bello per alimentare quella speranziella che comincia a fare capolino nei cuori di molti.

Sono i Sox con le recenti vittorie ad aver reso un po’ più appetibile questa serie, il distacco c’è ancora dato che cinque partite e mezzo non sono uno scherzo, ma dato come eravamo messi un tre settimane fa sembra quasi di essere in un piccolo paradiso, quindi giochiamocela al meglio perchè se i nostri prendessero quella confidenza che si vede ancora in maniera intermittente, e portarne a casa un paio contro gli Yanks aiuterebbe a raggiungere questa confidenza, dopo si potrebbero davvero cominciare certi discorsi. Ci crediamo o non ci crediamo ? La rimonta è possibile, probabile o stiamo vivendo solo un piccolo sogno di mezza estate ? Tanto per dirne una … il mio mentore ci crede poco o nulla ed anch’io faccio fatica a crederci fino in fondo dopo un campionato e mezzo di batoste assortite anche perchè qualcosa che non funziona c’è sempre.

Per esempio continua a convincermi poco o nulla Mr.Farrell, anche in gara 1 contro i Marlins ha rischiato di buttar via la partita con un cambio del partente che definirsi tardivo è veramente un puro eufemismo e perdere contro questi Marlins che senza Stanton sono davvero poca roba, sarebbe stato un delitto. La scarsa fiducia nel bullpen l’abbiamo tutti ma Miley è stato tenuto tre uomini di troppo a lanciare e quel che più mi fa pensare è che al settimo inning … ripeto … settimo inning non c’era nessuno nel bullpen a scaldarsi all’inizio … e venivamo da una serata dove non avevamo giocato e quindi tutti erano abili ed arruolati.

Due quiz da risolvere a breve per John Farrell : il primo è come trovare un posto stabile e continuo per Brock Holt ora che Pedroia dovrebbe essere quasi pronto. Non credo sia possibile considerare ormai Holt come un succedaneo per qualcun’altro; il buon Brock è un pezzo importante della squadra, s’è meritato giustamente la convocazione per l’All Star Game a forza di prestazioni e non raccontando barzellette sconce. Una delle ipotesi possibili per Holt potrebbe portare anche alla soluzione del secondo quesito, ovvero chi metterci sul sacchetto di prima stante la perdurante crisi di Napoli ? Un diamante Holt-Pedey-Bog-Panda potrebbe essere un’idea, mi chiedo anche se non sia il caso di provare Ramirez, nulla contro Napoli sia ben chiaro, ma in questo momento è una tassa che una squadra che tenta una rimonta non può assolutamente pagare.

Rimonta … rimonta … ci sei o rimonta mia ? Comunque è sconvolgente la Nation, son bastate alcune vittorie per tornar a far tabelle, schemi e così via, basta davvero poco per essere contenti, un weekend di contentezza ci darebbe un po’ più di ossigeno, ci farebbe salire un gradino di più, la scala per il Paradiso è davvero lunga, ma fino a ieri eravamo in cantina oggi almeno al pianterreno ci siamo arrivati.

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Come certe donne …

Passerò per maschilista ma i Boston Red Sox versione 2015 mi ricordano ogni giorno di più certe donne che ho conosciuto, soprattutto quel tipo di donna che ti promette mari e monti e poi al momento giusto … tac … arriva l’emicrania fortissima. Possibile che dopo una bella settimana in trasferta da 5 vittorie si debba buttar via una partita facendo un mucchio di boiate ? I Red Sox appena promettono stanno già pianificando il modo di tradire le promesse, un po’ come le donne che quando lanciano languidi sorrisi hanno già le chiavi dell’auto in mano per sgattaiolare via.

Lasciando perdere i sentimenti per passare in toto al baseball non possiamo non notare che gli ultimi quattro o cinque giorni sono un compendio del bene e del male che i nostri possono mostrare in campo, finalmente l’attacco produce ma rimangono quei problemi che ci assillano dall’inizio e che si possono ricondurre ad una domanda : “Come avvengono le scelte del personale ? “

Già … la scelta Porcello fino ad ora, RIPETO … fino ad ora si sta dimostrando sciagurata ed il nostro pitcher viene rosolato sul fuoco come una porchetta da tutti i lineup che incontra. Pensavamo d’aver preso un gran pitcher ed invece ci ritroviamo l’oggetto perfetto per parecchie sagre che si organizzano di questi tempi in Romagna. C’è un però … quelli che analizzano il Vecchio Gioco fino ai particolari più minuti sostengono, ed io non ho la competenza per negare o per confermare la cosa, che il nostro nuovo acquisto abbia variato di parecchio la sua tipologia di lanci, nel tentativo fino ad ora deleterio di aumentare gli strikeout col risultato di ottenerne di più ma di ottenere anche parecchi stamponi oltre il recinto. Se accettiamo questa motivazione chiediamoci però cosa ci stanno a dire nel nostro staff, non c’è nessuno a farglielo notare ed a dirgli di ritornare al suo vecchio “pitching style” ?

Sempre per ciò che riguarda le scelte del personale chiediamoci anche chi è che ha creato questa banda del buco del nostro bullpen. Come è stato possibile arrivare a giocarsi un decimo inning con un Noe Ramirez ? Ormai stiamo dando una chance nel bullpen a chiunque, i Sox sono davvero democratici se hanno dato una maglia a Aro, Hinojosa, all’eterna promessa Matt Barnes e così via. E poi oltre al livello dei giocatori c’è da chiedersi anche se la gestione sia la migliore, siamo ultimi e dovremmo cercare una rimonta molto difficile, ebbene in un contesto simile era proprio necessario far continuare il riposo a Tazawa ? Era impossibile chiedere un secondo inning a Uehara che nel nono aveva fatto un “tre su, tre giù” con 11 lanci in tutto ? Secondo voi una squadra che dovrebbe lanciarsi in una disperata rimonta ha più chances ripresentando Koji al decimo (seppur non il Koji del 2013) o mandando al macello Noe Ramirez ?

Io comincio davvero ad averne abbastanza di John Farrell e di parecchi altri suonatori della nostra orchestra. Ieri si sono riviste anche parecchie perle come l’ennesima difesa amatoriale di Han-Ram sotto il Green Monster, abbiamo visto quello che sarebbe il nostro catcher titolare farsi piccionare da una doppia rubata, gente che gioca senza sapere il conto a casa o il conto degli out, Napoli continua a prendere camionate di strikeout ed a Toronto s’è perfino fatto scappare un pop in diamante … insomma si continua a vedere del brutto baseball e se mi permettete in questo caso il responsabile è la guida tecnica. Se c’è davvero il desiderio di tentare la rimonta per quanto difficile, è il momento di prendere decisione coraggiose, per esempio chiedi uno sforzo ai pochi rilievi decenti che hai, se Napoli è nel pallone gli si trova un infortunio, proveremo Ramirez in prima e così semmai miglioreremo la difesa, è l’ora della sveglia, si spera che lo capiscano anche a Boston

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