Fu vera gloria ?

Rispolvero un po’ di ricordi scolastici dell’odiato (almeno dal sottoscritto) Alemandro Sandroni … scusate … Alessandro Manzoni … per il titolo di oggi. Questa fase della stagione ha visto venire alla ribalta alcuni giocatori che s’erano persi o che non erano proprio mai arrivati. Vi pongo un quartetto di nomi : Joe Kelly, Jackie Bradley Jr., Travis Shaw e Rusney Castillo. Quattro giocatori sui quali c’era molta incertezza nel migliore dei casi ed anzi sui quali in parecchi (anche chi vi scrive) avevano già messo una bella croce sopra, giocatori che non rientravano nei piani futuri se non in maniera marginale e che ora con una serie di ottime partite sono tornati a rivendicare un posto per i Red Sox dell’anno 1 E.D. (Era Dombrowski).

Un po’ di cifre, che sono poi un po’ il sale di questo gioco : Kelly è reduce da 5W consecutive e nelle ultime 4 partite ha concesso 5 ER in tutto, Castillo da quando è tornato batte a .370, Shaw a .330 e JBJ è stabile sul .300. Insomma … la domanda è semplice e la risposta lo è molto meno … dobbiamo fidarci ? Possiamo considerare questi uomini dei seri candidati a maglie da titolare per l’anno prossimo oppure queste cifre sono un po’ drogate dal fatto che stiamo prendendo in considerazione un volume ridotto di partite e semmai perché stiamo parlando di incontri non proprio così decisivi ? Incontri che vengono giocati con un aplomb che non è certo quello di una gara-7 di playoffs ?

Direi che ci sono dei distinguo da fare : per esempio faccio fatica a pensare ad un futuro in Grande Lega per Travis Shaw, ovvero un giocatore con una carriera nelle Minors che non aveva acceso un grande interesse con un .715 di OPS in 158 partite a Pawtucket. Sta sfruttando il momento in cui gli viene tutto bene e può darsi che sia il tipo che si esalta nelle grandi sfide, però non riesco a vedere per lui un futuro in prima squadra, può giocare in prima ed in terza e quei ruoli potrebbero essere già prenotati, può fare il back-up per entrambi, ma le cifre che sta mostrando in questo mese non c’entrano davvero nulla col resto della sua carriera, sono troppo rispetto a quello che aveva fatto vedere.

Diversissimo è il discorso di JBJ. Con quella difesa spettacolare che è in grado di fare per ogni santo giorno gli si chiede di essere un battitore solo decente, non ottimo, nemmeno buono, solo decente. Benedetto ragazzo … dammi un .240 di Avg. ed un .680 di OPS ed il posto da esterno centro titolare è il tuo da qui fino al giorno dell’Apocalisse. Questo per un anno e mezzo ha battuto come un impiegato del catasto cinquantenne con una pancetta da antologia … e ti veniva un nervoso da bestemmie perché vedevi poi un difensore che sembrava Spiderman. Però ragazzi non possiamo non dargli ancora una chance, altre volte il ragazzo c’ha fregato (ricordate lo spring-training di due anni fa ?), sembrava pronto per il balzo e poi … ciccia. Almeno da quarto esterno dobbiamo avercelo l’anno prossimo, dobbiamo credere un po’ alle sue cifre di quest’anno, semmai ce ne pentiremo, ma ad un esterno così non possiamo non dare un’altra chance.

Castillo è ancora diverso, se non altro perché stiamo parlando di uno che ha già compiuto i 28, almeno a credere agli uffici anagrafe caraibici. Abbiamo visto due Castillo, il gemello scarso in maggio e giugno ed il gemello capace dal 27 luglio in poi. Il pensiero di un outfield Betts-JBJ-Castillo non è male se ragioniamo sulle potenzialità ma il tradurre le potenzialità in concretezza sembra diventato difficilissimo dalle parti del Fenway. Castillo deve rendere se non altro perché l’abbiamo preso per essere un giocatore già “pronto e fatto” ed immagino che il posto da esterno destro titolare sia il suo, almeno alla partenza in marzo a Fort Myers, però non riesco a crederci fino in fondo, vi parrà strano ma ho più fiducia in JBJ, come in altri ruoli occorrerà avere un Piano B per salvaguardarci da possibili cadute.

Joe Kelly è l’oggetto misterioso, ad un certo punto era candidato a restare a vita a Pawtucket … poi s’è rimaterializzato a Boston ed ha smesso di essere quel lanciatore con una castagna assai vicina alle 100 mph, castagna che però nessuno sapeva dove finisse visto che poteva colpire il piatto di casa base ma anche l’omino che vende gli hot-dogs in tribuna. Gli si chiede di essere quel n.4 o n.5 della rotation che aveva fatto intravedere, io ci ragiono sulla rotation dell’anno prossimo e Kelly nei 5 ci può stare. Tutti si aspettano che Dombrowski vada a prendere un vero n.1, io avrei esultato una volta, ora alla teoria dei n.1 dominanti comincio a crederci un po’ meno; chiaro però che se dovesse arrivare, spazio per Kelly non ne resterebbe molto; una rotation settata con Mr.X-Buchholz-Porcello-Miley lascerebbe un posto solo per Kelly/Rodríguez e semmai Owens o chi per lui. Alla domanda che facevo prima ovvero se ci dobbiamo fidare di Kelly la risposta è nì, fidiamoci entro un certo punto, qui però le alternative ci sono, sia sul mercato che interne, ci giochiamo molto di più scommettendo sull’outfield, lì se le cose andassero male sarebbe dura trovare alternative.

Chiudo esprimendo anch’io il mio sconcerto per il siluramento di Don Orsillo, feci il mio primo abbonamento a MLB.TV nel 2004 ed Orsillo c’era, un bravo telecronista play-by-play oltretutto con un inglese davvero chiaro anche per chi non è certo di madre lingua come il sottoscritto. Il motivo del siluro non sarebbe colpa di Cherington (come avanzato dal sempre pungentino Davide nella message-board), ma bensì del robusto calo negli ascolti di NESN. C’è solo un problema : incolpare Don Orsillo e/o Jerry Remy dei bassi indici d’ascolto è come incolpare il sottoscritto per il riscaldamento globale visto che ieri sera ho acceso un fornello per cuocere la bistecca. Io direi che il motivo potrebbe essere un altro : dite che il fatto che la squadra negli ultimi due anni faccia un baseball complessivamente orrendo può c’entrarci qualcosa ?

Share

Ricominciamo

Dopo aver passato le ultime settimane fotografando canguri e coccodrilli, koala e serpenti velenosi, direi che posso anche tornare a buttar giù qualcosa per il blog e la cosa mi serve oltretutto per combattere il maledetto jet-lag. Era dal mitico ottobre 2013 che non scrivevo alle quattro del mattino ma mi sono stufato di fissare l’inutile soffitto di casa mia, tanto vale fare qualcosa di utile … oddio … utile per modo di dire. Di ciò che è capitato in campo dalla fine di luglio ad oggi ne sapete certamente più voi del sottoscritto, si è vinto un po’ di partite ed un po’ se ne sono perse, se non altro mi pare che non si sia sbracato fino in fondo e gli uomini in campo sembrano ancora focalizzati sul campionato … e mi sembra un atteggiamento professionale. C’è stato qualche addio eccellente (Napoli & Nava) e direi che ad entrambi va un grosso grazie per quello che hanno fatto. Però non nascondiamoci che le notizie “vere”, quelle che contano, sono quelle relative all’autentica rivoluzione capitata nella stanza dei bottoni ed è proprio di queste che mi sembra il caso di parlare. Andiamo in ordine cronologico.

Lucchino out : questa probabilmente è quella meno sorprendente, nel senso che se ne parlava di questa possibilità anche in tempi non sospetti ovvero prima dell’inizio della stagione. Il nostro ex-CEO era visto da molti come possibile/probabile Presidente del Comitato Promotore per le Olimpiadi a Boston del 2024, ora che il progetto è tramontato non è detto che Lucchino non torni all’ovile, di sicuro un certo suo iper-attivismo nelle scelte tecniche non è che abbia fatto benissimo al team e se tornerà sarà con compiti più organizzativi che legati alla gestione della prima squadra. Tra parentesi … una cosa che non è tema di questo blog ma m’incuriosisce … siete in grado di spiegarmi perchè il sindaco di Boston fa saltare la candidatura olimpica visti i costi impossibili da definire mentre invece nell’indebitatissima capitale dell’indebitatissima Italia questa candidatura viene portata avanti ? Affari eccellenti in vista per i soliti noti ?

Dipoto in : questa invece mi ha lasciato sorpreso e l’avevo vista come una possibile mina sul cammino di Cherington … salvo poi leggere che era una mossa richiesta da Cherington stesso e questo m’ha sorpreso ancora di più. A fronte di quello che è successo poi bisognerà vedere quale sarà l’evolversi di questa situazione. Se le cose dette sono vere doveva accollarsi l’onere di dare una mano nella valutazione del materiale umano a disposizione. Resto perplesso, nel senso che questo è il principale campo d’azione di un GM ed il fatto che il team di Cherington abbia richiesto questo ingresso è stata vista da alcuni come una mossa non proprio apprezzata nelle altissime sfere, il personale atto alla bisogna doveva già esserci e ciò poteva portare a confusione di ruoli. Ora si vedrà, l’incarico a Dipoto era a termine e tutte le opzioni sono possibili, dalla rottura anticipata visto che il fautore della mossa è in partenza alla trasformazione in definitiva dell’assunzione.

Dombrowski in / Cherington out : e qui quando l’ho letta sono saltato sulla sedia. Sorpresissimo … anzi di più, anzitutto per i tempi, poi per la persona nominata e poi anche per la reazione giustificata, dal suo punto di vista, del nostro ex-GM. Un cambio così fatto a Ferragosto è pesante, e lo è perchè fa capire che la Proprietà considera un fallimento la gestione degli ultimi due anni senza tante scuse e senza tanti discorsi tipo “tutti-pensavano-che-i-Sox-fossero-forti” oppure tipo “nessuno-poteva-immaginare-il-flop-del-Panda” etc. etc. Tempo fa mi posi la domanda se il lavoro del GM e relativo staff debba essere valutato a priori o a posteriori, la risposta di John Henry e Tom Werner mi pare chiara : si valutano i risultati e non quelle che erano le prospettive iniziali; visto che i risultati non sono stati nemmeno vicini ad arrivare si mette una persona di fiducia. A questi punto ovviamente la posizione di Cherington era insostenibile, praticamente messo sotto tutela con una persona sopra di lui con cui dover collaborare, tra parentesi una persona con una visione del Gioco parecchio diversa e per di più informato della cosa quando già era stato messo il nero su bianco. Fatemi dire che la reazione di Cherington è da uomo, Leonardo Sciascia ci insegnò la famosa distinzione tra uomini, mezzi uomini, ominicchi e quaquaraquà; Cherington poteva starsene a prendere lo stipendio e forse non sarebbe stato nemmeno più il destinatario degli strali che arrivano a 360°, ha preferito fare una scelta diversa, anche perchè gli avranno chiesto anche di restare ma i modi con cui è avvenuta la cosa sembrano fatti su misura per provocare le dimissioni.

Dicevo che son sorpreso della scelta Dombrowski perchè è sempre passato per non essere un fanatico delle statistiche avanzate e perchè è uno che se c’è da fare uno scambio giovani prospetti vs veterani affermati non s’è mai tirato indietro, ovvero due concetti che non c’entrano nulla col passato regime. Nella conferenza stampa ha chiaramente detto che non è un troglodita incapace di aprire il sito di Fangraphs, son curioso di vedere a cosa porterà il cambio di filosofia, sempre ammesso che ci sia, ricordatevi che John Henry invece è un sabermetrico convinto. Le scelte da fare in principio sono le due che tutti pensate ovvero GM e Manager, anche Farrell (a proposito … mille auguri) ovviamente è tra coloro che son sospesi, lo è ancora di più in questo clima di cambio d’epoca, io un’occhiata a Lovullo la darei perchè non mi sembra uno stupido.

Termina veramente un’era, nel senso che il passaggio da Epstein a Cherington fu un normale avvicendamento un po’ come quando moriva il Re di Francia ed il Delfino prendeva il suo posto, questa volta assolutamente no, sembra proprio che si sia voluto dare un taglio netto. A tutto c’è un perchè, senza tanti giri di parole le ultime due stagioni sono state penose, mi son preso la briga di cercare quando fu l’ultima volta che i Sox hanno messo insieme due ultimi posti consecutivi, pensate che si va a fine anni ’20, c’era appena stato il crollo di Wall Street e Franklin Delano Roosevelt non era ancora entrato alla Casa Bianca. Se le stagioni sono state penose per noi penso lo siano state anche per chi caccia i soldi e quindi la decisione è stata diversa dal promuovere il Delfino, sta volta chi comanda ha preferito rivolgersi a Danton e Robespierre.

Davvero strana comunque la storia dei Sox dell’epoca Cherington. In pratica tutta una generazione di Sox che ha cantato un’estate. Tutti i vari Farrell, Victorino, Gomes, Nava sono stati gli eroi di un momento. Nel mondo dello spettacolo vengono definiti “one-hit wonder” quei gruppi o quei cantanti che sfondano con una canzone per poi sparire dal firmamento; tanto per darvi un’idea, e qui mi rivolgo ai lettori un po’ attempati, vi ricordate The Knack ? Una canzona, la tuttora trascinante “My Sharona” . Eccola qui : https://www.youtube.com/watch?v=bbr60I0u2Ng . Un successo planetario, non usciva solo dalle radio, andava talmente forte che ormai usciva anche dai tostapane. Poi però dopo di questa … puff … spariti dagli onori del mondo. I Sox sono stati un po’ questo : un successo strepitoso, con inviti a partecipare ai programmi televisivi più importanti e poi puff … spariti anche loro come The Knack. Se prima i Sox venivano chiamati da Letterman o da Oprah Winfrey ora è difficile che ricevano un invito persino dalla Sagra del Tortello e questo a John Henry non è piaciuto un granchè e la decisione è stata presa. Se poi la decisione darà frutti è tutto un altro discorso … ma semmai di questo parleremo un’altra volta.

Torno a fissare il soffitto … Buona Notte … se così si può dire

Share