Forever Young

In un mercato che stenta a decollare, non solo a Boston ma in tutti i 50 stati, i Sox oggi emettono un segnale che non sarà uno squillo di tromba ma se non altro ci da qualcosa di cui parlare, ovvero l’ingaggio di Chris Young con un contratto pluriennale di cui però non c’è ancora dato conoscere durata e corrispettivo da versare.

La chiave di lettura più ovvia è che i Sox si siano muniti di un buon veterano da usarsi come quarto esterno; se le cose stanno così mi sembra una buona mossa, avremmo messo in casa un battitore eccellente contro i mancini che potrebbe quindi alternarsi in un certo senso con Bradley, ma c’è un però … le cifre di Young dello scorso anno sono quelle di uno abituato a giocare spesso, d’accordo sul fatto che abbia avuto una dozzina di presenze da pinch-hitter, ma anche escludendo quelle ha giocato comunque un’ottantina di presenze da titolare, più un’altra cinquantina come subentrante … insomma … tanta roba, onestamente mi par strano che s’accontenti di quello che gli può dare un ruolo da platoon player; viceversa fosse l’ipotetico contraltare di un Bradley messo sul mercato (eventualità questa non probabile ma possibile) non ci saremmo proprio perchè il suo rendimento è carente per essere un everyday player, fate conto che ci sono 400 punti di OPS di differenza tra quanto combina nel box contro i mancini e quanto (poco) mette in cascina contro i destri.

Visto che altro di certo non c’è su cui discutere, io mi ponevo una domanda : cosa può comportare per i nostri “sogni dorati” chiamati Price o Greinke il fatto che Zimmermann si sia già accasato ? Beh … anzitutto può aver fissato un metro di paragone sul prezzo, se Zimmermann costa un contratto 5yrs-110 mil $ credo proprio che Price abbia un cartellino che chiama 7-200/210. Poi c’è da fare un altro discorso da fare : Zimmermann era uno dei premi di consolazione per chi avesse perso i pesci grossissimi, anzi … verrebbe da dire il pesce grossissimo perchè molti sono convinti che Greinke rifirmerà a LA, per chi perde Price resta Cueto (che avrebbe risposto picche ad un 6-120 dei D-Backs) … e non tantissimo altro, in pratica per chi davvero desidera Price l’urgenza (ed anche il prezzo) potrebbero essersi alzati, di culatello ce n’è poco e costa tanto e chi non riesce a comprarlo rischia di accontentarsi di un salume molto meno pregiato.

Non c’è molto altro se non rumors : Ramirez verrebbe offerto a destra e manca, ma anche se i Sox fossero disposti a mangiarsi metà stipendio di amatori non se ne trovano, si legge che si cercano ulteriori rinforzi per il bullpen (si spera ad un costo più contenuto rispetto a Kimbrel) e si discute cosa fare coi catcher visto che l’anno prossimo ne avremmo tre con giustificate ambizioni di fare la squadra.

Per finire : avrete notato che non ho parlato dell’annunciato ritiro di Ortiz, cosa dovevo fare ? Cominciare già a piangere ? Abbiamo un anno intero per consumare un TIR di kleenex … e non possiamo fare altro, manco ingaggiassimo Trout o Harper riusciremmo a sostituire uno così

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Il primo step

La prima mossa è fatta, siamo partiti dal closer come un po’ avrebbero fatto in tanti ed il nome è certamente di quelli importanti : Craig Kimbler, un pluri-All Star, un giocatore che da closer è finito in passato anche nelle top-ten del Cy Young Award, vestirà la maglia dei nostri. Lo scambio merita di essere analizzato anche perchè cedere quattro prospetti per un closer è parecchia roba.

Anzitutto mi pare chiaro che il cambio di regime abbia cominciato a colpire nel senso che lo stile di Dombrowski è questo : cedere prospetti per giocatori già fatti, ovvio che io non abbia la controprova ma faccio fatico ad immaginarmi lo stesso movimento durante il regno di Cherington. La cosa mi può star bene, basta che non si ecceda, sono le esagerazioni che non approvo : fare delle trades è lecito, demolire le proprie Minors non lo è. Questo a mio parere è uno scambio un po’ borderline : per un closer mi sembra si sia dato fuori parecchio, forse un po’ troppo, è vero che stiamo ancora parlando di giocatori distanti dal raggiungere le Majors, però quattro per un closer mi pare davvero tanto.

E’ anche vero che la politica di proteggere il proprio orticello dei prospetti non è che ci abbia dato molte soddisfazioni, ci siamo buttati sui free-agent ed ora abbiamo contratti pesanti che non sappiamo come ammortizzare ed i lanciatori che abbiamo provato di allevarci in casa sono stati molto deludenti. Insomma … siamo reduci da due ultimi posti, mica da stagioni di trionfi; diciamo poi anche che ci siamo comunque tenuti in casa i “pezzi grossi” della nostra farm : Margot è il più avanti nella maturazione tra quelli ceduti, ma tra gli esterni credo che se abbiamo un giocatore che promette questo sia Andrew Benintendi che ha giocato una prima stagione (anzi mezza stagione) da urlo, anche Guerra mi dicono non sia per nulla male ma noi in quel ruolo abbiamo Bogaerts (e speriamo d’avercelo per un decennio), un Bogaerts che dovrebbe chiudere le possibilità per qualsiasi aspirante shortstop dei Red Sox per molto tempo a venire.

E sia Kimbrel quindi; il contratto a cui i Sox subentrano prevede 2 anni a 24 milioni di $ complessivi ed una opzione per i Sox per un terzo anno a quota 13 milioni, che tipo di pitcher sia Kimbrel penso sia chiaro : come lancio migliore ha una fastball bomba, come secondo lancio ha una fastball bomba e come terzo lancio ha … indovinate un po’ … una fastball bomba. Scherzi a parte si conferma anche il trend che ha sempre visto Dombrowski amare i power pitcher e se pensiamo che oltre a Kimbrel avevamo anche sondato il terreno per Aroldis Chapman si capisce quale era il desiderio dei ns. maggiorenti. Col suo arrivo il piano prevederebbe il passaggio di Uehara al ruolo di setup dell’ottavo e semmai Tazawa al settimo, detto così la cosa mi piace, se poi sarà anche un’idea redditizia lo vedremo.

Quelli che vedono sempre il bicchiere mezzo vuoto fanno notare che negli ultimi anni non siamo per nulla andati bene coi rilievi presi dalle squadre di National League e ci dicono che l’ultimo anno a San Diego è stato il peggiore nella sua carriera, è vero … però evitiamo di credere alle maledizioni : Melancon, Varvaro o chi volete voi hanno fallito non perchè venivano dalla National ma per motivi tecnici e sull’ultimo anno è vero che è stato il peggiore ma non scordatevi che fu scambiato a San Diego la vigilia dell’Opening Game ed è parecchio difficile dover assorbire un cambio in questi termini, questa volta avrà tempo per familiarizzare con l’ambiente, se guardate le cifre di Kimbrel vedrete che ad aprile e maggio ebbe delle difficoltà, dovette un minimo ambientarsi al nuovo ambiente, ma da lì in poi andò come un treno.

Giudizio finale quindi ??? Abbastanza contento tutto sommato e poi a me i power pitcher son sempre piaciuti, mi esalta di più una sassata devastante che una curva pennellata e spero che di sassate Craig Kimbrel ne abbia in serbo davvero tante.

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L’importanza degli ultimi

Siamo alla Stove League anche se la temperatura, almeno ad Imola, invoglia più ad un cono gelato che alle caldarroste. Scaduti i canonici cinque giorni dalla fine delle World Series sono passati i termini per options e qualifying offers; non che avessimo un granchè da decidere quest’anno, avevamo solo da far valere o meno l’opzione su Buchholz, cosa che è stata fatta; se poi Buchholz riuscirà a giocare un anno intero, metà stagione come consuetudine o se verrà tradato altrove lo vedremo; coi prezzi che girano i suoi 13 milioni sono quasi un contratto “team-friendly” e sappiate già che, imperando su di noi la legge di Murphy, qualora lo vendessimo giocherà benissimo e sarà sanissimo.

Il tema su cui però volevo soffermarmi un attimo è la scala delle priorità del nostro inverno. Qualsiasi giornale si legga o qualsiasi sito web si decida di aprire c’è solo un tema all’ordine del giorno ovvero il famoso (o famigerato) asso dello staff partenti da comprare. Posso dire di non essere d’accordo ? Non che ci farebbe male … sia ben chiaro, ma a me è sembrato chiaro che il disastro sul monte sia avvenuto soprattutto a livello di rilievi, come dice Mauro nella bacheca messaggi : ” non vi piacciono i ns partenti, aspettate che scenda in campo il bullpen, così vi fate quattro risate. ” 

Mai commento m’è sembrato più appropriato, io vorrei smettere di ridere (un riso amaro comunque) quando il nostro partente scende dal monte o quando il manager decide di lasciarlo anche se ha finito la benzina dato che il rilievo è un ciappetto (termine molto bolognese che denota un giocatore di livello modesto). Non vorrei che con la ricerca del nome a tutti i costi, anche per tirar su i declinanti rating di NESN, ci si scordasse ancora dell’importanza di coloro che lanciano gli ultimi inning, ci servirebbero più Wade Davis e Duffy di Price o Zimmermann; quando invece leggo che Breslow potrebbe ricevere un contatto anche per il 2016 resto quanto meno perplesso, mi chiedo se ho visto lo stesso baseball che vedono a Boston o se ho avuto un’allucinazione vedendo il nostro mancino beccare spesso delle cannonate.

C’è poi da fare un altro discorso : se ho fatto bene i miei conti, per l’anno prossimo abbiamo già circa 145 milioni di $ di salari da pagare, pensate per esempio che dobbiamo ancora versare meno di un milioncino cadauno al simpatico duo Crawford-AGon. Se a questa cifra ci aggiungete il contrattone per l’ipotetico asso arriviamo a 170/175, un contratto per Price o Greinke si può tranquillamente ipotizzare tipo un 7yrs-$210 mil., quindi a meno che Mr. Henry non allarghi i cordoni della borsa, con il payroll dell’anno scorso resterebbe un decina di milioni per tutti il resto (bullpen, semmai un esterno, etc…) e non è molto. Non lo so … la situazione mi sembra molto complessa e mi pare che un Price comporterebbe la fine di una qualsiasi flessibilità salariale, io qualche dubbio su questa procedura ce l’ho.

Ah … per chiudere … se v’ho detto che per me il primo problema è il bullpen, sappiate che il super-pitcher non è nemmeno al n.2, per me il secondo punto su cui focalizzarsi è la prima base, io di veder Hanley Ramirez in prima non ne ho proprio alcuna voglia … ma semmai di questo ne parleremo un’altra volta

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