Meritocrazia

Ammetto di aver visto poco baseball nell’ultima settimana, delle quattro partite con Atlanta mi son potuto concedere solo le sintesine di MLB.TV (causa fantastica trasferta di lavoro a Taormina … e non ci sono posti migliori dove un’azienda ti possa mandare), mentre mi son visto l’intera partita coi pigiamini, i primi 5 inning in diretta prima di crollare per il sonno e gli ultimi 4 meravigliosi inning li ho appena finiti di vedere.

Dalla visione di queste sintesi ed un po’ dall’analisi di questa prima tranche di stagione se c’è una cosa che mi ha convinto è l’aver fatto la squadra seguendo quelli che sono i meriti attuali dei giocatori e non la pesantezza dei contratti, ovviamente mi riferisco alla situazione della terza base ed a quella dell’outfield. Abbiamo trovato una gemma nascosta in Travis Shaw, giocatore che sta facendo tutto benissimo in entrambi i lati del campo, al posto delle “doti” di Sandoval ed abbiamo trovato la solidità anche difensiva di Holt al posto del nulla cosmico che Rusney Castillo offriva. Guardate che non era facile questa decisione e non è proprio così normale, io non so da chi sia arrivato l’input primario, Farrell, Dombrowski, la proprietà o se sia stata una decisione presa comunemente, chiunque sia stato merita comunque un encomio, siamo sempre pronti a sparare sulle scelte manageriali, bisogna anche riconoscere quelle indovinate.

Meritocrazia quindi … un valore che, c’è sempre stato raccontato, permea la società americana; dicevo che non sempre va così nello sport, ci sono dozzine di esempi sia nella MLB che nella NFL o NBA ma buon per noi stavolta si sia avuto questo coraggio, Travis Shaw non farà parte della assoluta elite di terza base che regna sull’American League, tra Machado, Donaldson e Moustakas scegliete voi chi volete … io mi tengo il vostro scarto, ma comunque ci da una grandissima mano, ci può anche rilevare Ramirez in prima .. insomma … è assolutamente un giocatore legittimo per questa Lega. Diverso il discorso di Holt, ormai penso l’abbia dimostrato che è capace, quest’anno forse non batterà tantissimo ma ora s’è messo anche a fare gli out con le assistenze, la faccio breve : gli uomini che devono portare avanti la stagione sono questi … almeno in campo.

Già … ho detto in campo, perchè penso che lo stesso concetto condivisibile debba essere applicato anche sul monte di lancio, tra breve dovrebbero rientrare gli infortunati e ci sarà da fare delle scelte. Anche qui vado subito al sodo : comincio ad averne davvero le scatole piene di Clay Buchholz, mi potete dire che l’altra sera non ha goduto d’un attacco particolarmente efficace ma mai, dico mai, che una volta sia capace di togliersi dagli affanni da solo. Se il discorso della meritocrazia che ho fatto prima vale ancora mi spiegate il senso di panchinare Wright, nonostante la mia conclamata avversione ai knuckleballers, per tenere nei 5 questo Buchholz da cui aspettiamo segni di vita dal giugno 2013 ? Oppure diamo ancora qualche partenza ad Owens, che coi capelli corti mostra delle orecchie a sventola da antologia, ma che ha saputo comunque barcamenarsi bene contro gli Yanks, nonostante qualche ball di troppo.

Concludo con una chiosa su Ortiz; al momento del ritiro, valesse al 100%  il discorso di cui sopra, Ortiz diventerebbe Sindaco di Boston oppure Governatore del Massachussetts (se l’ha fatto Mitt Romney penso possa farlo chiunque), qualche anno fa è diventato cittadino americano quindi potrebbe tranquillamente provarci e sono sicuro che stravincerebbe le elezioni a mani basse. E se togliessero dalla Costituzione quella disposizione che inibisce a chi non è nato all’interno dell’Unione di diventare Presidente, il nostro Lider Maximo lo vedrei bene nello Studio Ovale alla Casa Bianca. Scherzi a parte : ma perchè si deve ritirare ? Non possiamo lanciare una petizione on-line per fargli cambiare idea ? Vi sembra un giocatore a fine carriera ?

PS – Bello vedere che gli Immortali del 2004 ogni tanto tornano a trovarci. Kevin Millar sempre nel cuore !!!

PPS – Non c’entra coi Sox, ma centra con Boston : bello il pubblico del Garden che coi Celtics ad un minuto dall’eliminazione dai playoff intona un “Let’s go Celtics” per ringraziare una squadra che ha dato comunque tutto. Per certe cose Boston è veramente speciale

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Vivere pericolosamente

All’ultimo minuto, anzi verrebbe da dire durante i minuti di recupero, i Sox portano a casa la vittoria nella serie a Houston, una serie che ha confermato il buono ed il cattivo di questo primo scorcio di stagione 2016. Si continua a stare pericolosamente nel limbo, siamo in quello strano equilibrio che è quota .500, ne dovessimo vincere cinque o sei in fila e ci troveremmo lanciati nelle primissime posizioni di una division che fino ad ora ha sorprendentemente gli Orioles come capolista, se casomai invece ci capitasse di mettere insieme una striscia negativa ci troveremmo avviluppati in una posizione di classifica molto negativa. Insomma … siamo tra coloro che son sospesi come direbbe il poeta.

Dicevamo che la serie a Houston ci ha dato conferme sia in senso positivo che in senso negativo, si conferma che abbiamo un problema sul monte. A livello di partenti reggiamo mediamente pochi inning. I nostri starters sono 24mi per inning lanciati e ciò si riflette in un sovraccarico di lavoro per il bullpen, terzultimi come media ERA dato che abbiamo dietro solo Colorado e Milwaukee e similari posizioni in parecchie altre classifiche. Insomma i partenti non vanno, sia che si parli di veterani, sia che si faccia riferimento ai giovani come ad esempio Owens ieri sera. E’ vero che ci mancano due tra i partenti progettati nel nostro master-plan, ma non possiamo certo dire che con Kelly al posto di Owens avremmo raggiunto il nirvana ed anche caricare di aspettative eccessive Eduardo Rodriguez, che è un lanciatore veramente promettente ma non stiamo ancora parlando di Sandy Koufax, potrebbe essere un po’ troppo.

Già si sente dire di fare cambiamenti al mercato di luglio, sempre ammesso di essere ancora in corsa per obiettivi importanti, addirittura sono circolati dei nomi. Io non so se questo sia il piano di battaglia maturato nei nostri uffici, ma non possiamo certo reggere fino al 31 luglio con Price e Buchholz che lanciano in maniera oscena. Non so se ne siete consapevoli, ma se dessimo il premio di pitcher del mese per questo aprile, il vincitore sarebbe Wright senza ombra di dubbio e non credo che ripetere una simile particolarità anche nei mesi a venire ci porterebbe da qualche parte; insomma ci serve che Price si metta a fare Price e che Buchholz arrivi almeno ad un livello di prestazioni decenti, se capiteranno queste cosa allora avremo una possibilità di competere, se viceversa Price continuerà a lanciare come la zia di Price e se Buchholz sarà ancora preda delle sue paure non credo proprio che si possa arrivare a luglio ancora a cavallo, ma rischieremo di essere disarcionati molto prima.

C’è poi il tema Kimbrel, così restiamo alla più stretta attualità. Ennesima partita orrenda stanotte e prima salvezza mancata. Il mestiere di closer è davvero particolare, si fa abbastanza presto a crescere ma si rischia anche di precipitare in meno che non si dica. Cosa sta capitando a Kimbrel ? Magari lo sapessimo … a me sembra che cerchi un po’ troppo il K risolutivo; di strikeout ne mette a segno parecchi (16 in 9 inning !!!), ma mi pare che cerchi troppo la prova di forza coi battitori, cosa capitata ieri nella battuta che andata contro il muro nonostante il quasi-miracolo di Betts ed ancor di più nello stampone di Rasmus che ha portato il match ai supplementari.

Insomma, fino ad ora il bilancio in pareggio è merito dell’attacco, secondo come media battuta, settimo come OPS (scontiamo una certa carenze nei fuoricampo), ma la nostra cooperativa fino ad ora produce tanto e verrebbe da dire che è stato assemblato un lineup profondo, che concede poco riposo anche nei turni bassi del lineup e se dovessi indicare un “momento-top” nel weekend in Texas propenderei per il turno nel box da 13 lanci (!!!) di Hanigan nel supplementare che ha ottenuto la base dopo aver praticamente preso per stanchezza il pitcher avversario

Il nostro campionato quindi va avanti ed i Sox restano nel profondo Sud, spostandosi dal Texas alla Georgia, sede di quei Braves che vedono molti lontani i giorni gloriosi di Tom Glavine e David Justice. L’attacco di Atlanta è negli ultimi posti di moltissime classifiche, ad oggi hanno messo a segno solo 3 homerun e sono ultimissimi in questa classifica, pensate che i penultimi (Pittsburgh e Miami) sono a quota 11. Serie da quattro con due partite in casa e due fuori come ormai accade da qualche anno. Onestamente non credo che nel nostro campionato ci capiteranno molte partite più facili di queste, quindi occorrerebbe mietere vittorie anche se ammetto che temo la partita di stasera dato che gara-3 a Houston è finita tardissimo, con trasferimento ad Atlanta nel cuore della notte ed arrivo in hotel che era già mattino. A parte questo aspetto, cominciassimo a temere questi Braves allora non vorrebbe certo dire che la stagione va bene. Per farla breve … siamo alle porte di una 4-giorni che non vorrei vivere pericolosamente

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Spiegatemi voi

Sembra proprio che non ci sia soluzione, che qualunque strada si prenda alla fine si arrivi ad un risultato fatto di delusioni e di speranze fatte a fette. Abbiamo avuto un certo tipo di politica per due anni ed i risultati sono stati due ultimi posti. Bene … si decide di cambiare politica in maniera abbastanza netta, se prima si remava verso ponente ora si è deciso di andare verso levante, peccato solo che il porto di arrivo della nostra navigazione sembri sinistramente lo stesso di quello che abbiamo frequentato nel 2014 e nel 2015.

Io non so realmente quale sia il motivo, forse l’aria, quell’aria un po’ snob che la città sembra avere in certe occasioni, forse è l’acqua che circonda Boston praticamente da tutti i lati che scombicchera le menti di chi viene a giocare qui, di sicuro non so proprio io quale possa essere la motivazione, fatto sta che chiunque venga ingaggiato dai Sox comincia a giocare in maniera pietosa, basti vedere cosa hanno combinato Price e Kimbrel in questi primi venti giorni di campionato, c’hanno perso 4 partite assommando in questo breve periodo il numero di contro-prestazioni che raggiungevano in una stagione intera.

Vi prego … voi della bacheca messaggi … datemi una parvenza di logica a quello che sta capitando, a quel deja-vu che stiamo vivendo. A proposito dei deja-vu, non abbiamo già in passato vissuto anche l’esperienza di un debuttante come Cuevas (neanche tra i più promettenti) lasciato a perdere una partita sul monte con vari veterani come Uehara che non gioca da domenica o Layne pienamente disponibili ? Jerry Remy continua a porsi delle domande sulle scelte, ce le poniamo anche noi. Nell’altro giochino di John Henry (il Liverpool) hanno capito a novembre che avevano l’uomo sbagliato a condurre il vapore e l’hanno silurato, dovevano farlo a giugno, l’hanno fatto con un semestre di ritardo, meglio tardi che mai. Se e quando verrà presa la scelta di silurare Farrell, sarà stata presa comunque con un ritardo molto ma molto ma molto maggiore di quello che hanno accumulato nel Merseyside.

PS – Off topic – R.I.P. magico principe di Minneapolis

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Il riposino

Archiviamo quindi il pareggio con Toronto con la stessa gioia di uno che va a farsi togliere un dente dal dentista. E dire che dopo le prime due partite le speranze di portare a casa il 3-1 (e perchè no la sweep) erano assolutamente legittime, Porcello e Price avevano portato a casa le loro partite non facendo i fenomeni ma giocando partite assolutamente solide contro un attacco che sappiamo essere molto pericoloso, l’attacco produceva punti in buona quantità e c’era anche da festeggiare il fatto di essersi tolti dalle balle (questa è molto cattiva … lo so) il Panda, che sembra abbia davvero dei problemi anche se nessuno ha capito come diavolo si sia infortunato … o semmai non viene reso noto per carità di patria. Il nostro amato terza base è stato oggi a farsi vedere dal famoso dott.Andrews ma dovrà tornarci per avere un responso definitivo, sembra però che ci sia davvero il rischio che debba operarsi alla spalla con la concreta possibilità che la sua stagione 2016 sia già finita; lascio ad ognuno le sue considerazioni, sai mai che potesse riprendersi ma sai mai che potesse anche essere una notevole fonte di disturbo in uno spogliatoio che potrebbe anche essere di non facile gestione. Fate voi …

Dicevamo quindi dell’aspetto double-face di questo quartetto di partite coi Jays, archiviamo le due vittorie e per la prima volta quest’anno abbiamo quasi la sensazione di poterci essere, che le cose comincino a girare che speravamo e ci aspettavamo. Poi è successo qualcosa … poi (almeno a parer mio, ma non direi solo mio) è stato inserito il classico granello di sabbia ed il meccanismo s’è inceppato; se il granello fosse opera dei Jays, degli Orioles o di chi volete voi non ci sarebbe nulla da dire, a Toronto hanno gente lautamente pagata proprio per romperci le uova nel paniere, avrebbero fatto semplicemente il loro dovere. Nossignori … il granello di sabbia ce lo siamo prodotto in casa da soli, lo abbiamo concepito e scientemente utilizzato.

Eh già … se qualcuno ha avuto la pazienza di leggere la bacheca messaggi ieri sera, troverà un post del sottoscritto scritto al play-ball di gara-3 nel quale mi chiedevo perchè Farrell avesse iniziato un tourbillon di cambi mentre il “core” dei Blue Jays gioca sempre, compreso Donaldson che ha più d’un malanno che ne consiglierebbe un uso part-time. Noi no … dopo dieci partite, con dei day-off in numero maggiore di quelle preventivati a causa di rinvii per maltempo, abbiamo avuto la bella pensata di far riposare a turno metà del line-up e ci siamo presentati al cospetto dei logici favoriti della division con dei debuttanti o con dei mestieranti assunti con dei minor-league contract. Sapete cosa vi dico ? Vi dico che le ultime due partite Gibbons ha meritato di vincerle e Farrell ha meritato di perderle, un Farrell che mi ricorda sempre più quegli allenatori italiani di calcio che quando vanno in Europa League fanno giocare le riserve (leggasi chi fa riposare Higuain a Villareal), salvo poi trovarci tutti insieme a piangere per il fatto che il calcio italiano è sempre meno presente in Europa quando le partite contano. Ma boia d’un mondo … tutti ma proprio tutti hanno sottolineato l’importanza di partire forte in questa stagione e noi invece abbiamo già dato due partite di stacco ad un Ortiz che così in forma è parso poche volte in carriera … e che oltretutto non ha l’impegno della difesa, abbiamo fermato per due partite consecutive un Brock Holt partito a .900 e passa di OPS per quale motivo poi ? Per dare un po’ di playing-time a Young.

Insomma … mi pare d’aver reso chiaramente il concetto che volevo esprimere, chiaro che in uno sport da 162 partite in stagione ci sia l’impossibilità di essere sempre con l’acceleratore a tavoletta, è umanamente impossibile, io sono sicuro che anche Gibbons (che pure è un manager che non mi fa per nulla impazzire) darà i suoi giorni di riposo a Bautista ed Encarnacion. Sapete quando lo farà ? Semmai quando giocheranno contro i White Sox o semmai i Mariners, non certo negli scontri divisionali di inizio stagione che sono quelli che danno il “tono” alla stagione. Mi viene sempre più un dubbio, abbiamo rimproverato giustamente alla precedente gestione scelte di mercato che ci stanno pesantemente tornando addosso come dei boomerang aborigeni (Panda, Craig, etc.), che tra queste scelte boomerang ci sia anche l’estensione fatta firmare a Farrell dopo l’eccellente ultimo posto del 2014 ? A proposito … domani comincia un’altra serie divisionale contro i Rays, potremmo far riposare Bogaerts e Betts, semmai anche Shaw; perchè non dare un po’ di spazio in campo a Piripicchio o Pincopallo ?

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Porta girevole

I Sox non sono certo partiti in maniera tranquilla, solo otto partite giocate e parte già un robusto giro di cambi, come avessimo sostituito le porte del Fenway con una di quelle porte girevoli che si vedono negli alberghi, se tutto ciò sia funzionale è tutto un altro paio di maniche, se questo sia un sintomo che si vive coi nervi pericolosamente a fior di pelle mi pare abbastanza chiaro e conclamato.

E’ partito il primo valzer nella posizione di catcher, troppo acerbo Swihart (almeno secondo molti), in calando Hanigan e verrà quindi richiamato Vazquez, sembra che comunque al momento i nostri giocheranno con tre catcher nel roster …e questa è francamente la prima volta che mi capita di osservare una cosa simile. Quindi è già finita la Swihart-era ? Non lo so, mi sembra anche una ricerca del capro espiatorio a poco prezzo, di sicuro credo sia partito un processo eccessivo; se esiste un ruolo che necessita di esperienza questo è il catcher, se accetti il rischio di mettere in questo ruolo un rookie devi anche essere consapevole che qualche errore ci può stare, a meno che non si credesse d’aver trovato il nuovo Johnny Bench. Ci sono state critiche feroci sul “calling”, per esempio Over The Monster ha sparato ad alzo zero, mi chiedo come era gestita la situazione, ovvero se Swihart aveva completa libertà di scelta nelle chiamate dei lanci o se c’era un piano in qualche modo preordinato, sapessimo ciò anche la valutazione sarebbe molto differente. Sugli errori banali tipo il pop che gli è scappato l’altra sera fatemi dire che l’erroraccio c’è, ma se subito dopo Buchholz non avesse servito quella mozzarella ignobile che Trumbo ha sparato fuori ce ne saremmo già scordati. Non so se s’è capito ma faccio fatica a capire l’accanimento contro il povero Swihart e le alzate di spalle su giocatori come Buchholz e Porcello che stanno facendo pena da molto più tempo.

Un’altra mossa è l’aver rimandato al piano di sotto per la duecentesima volta Rusney Castillo, non so quante options gli siano rimaste, francamente ne ho perso il conto, quello che so è che se non ci sarà un cambio colossale di rendimento, il cubano passerà alla storia come una delle più grosse bufale della storia del baseball. Giocatore veramente mediocre, che probabilmente trova nel Triplo-A il vero livello in cui possa competere senza sembrare un pesciolino nella vasca dei piranhas, come quando calca i prati delle Majors. Un sentito grazie (da parte dello stesso Castillo … si intende) a chi gli fece firmare quel contratto folle.

In questo momento così complesso poteva mancare l’episodio farsa ? Assolutamente no ! E chi può essersi impegnato a fornircelo se non il Panda ? Se questa non è una farsa non so come altro chiamarla. Insomma un giorno il Panda è in forma (almeno secondo i suoi standard), il giorno dopo si presenta ed informa tutti denunciando un misterioso malanno muscolare alla spalla sinistra, malanno con quale si sarebbe svegliato. Cosa faccia Sandoval durante la notte per infortunarsi alla spalla non ci è dato di sapere, quella che sappiamo invece è la reazione dei Sox alla notizia. Hanno semplicemente detto : “OK … va bene”. Non hanno nemmeno richiesto una risonanza magnetica, che è lo standard in questi casi, hanno semplicemente messo il giocatore in lista infortunati ed hanno richiamato Rutledge con una flemma veramente british. Per farla breve : sono in pochi che credono all’infortunio, viene definito senza mezzi termini “malanno diplomatico” e guarda caso sono tornati i discorsi che vagheggiano di operazioni atte a toglierci dalle scatole il corpulento giocatore. E’ tornato anche di moda lo scambio Shields-Sandoval, almeno secondo certi articoli, scambio però che non si capisce cosa porterebbe ai Padres. Si starebbe addirittura pensando ad una risoluzione del contratto, di sicuro non si può andare avanti così con un rapporto che fa sembrare idilliaco quello che avemmo con Carl Crawford. Quindi … ci si muove in terza, dietro il piatto, nell’outfield. Qual’è il dato curioso ? Ovviamente il fatto che nulla si muove nel settore che sta sbarellando di brutto, ovvero il monte di lancio. Lì purtroppo di alternative non ce ne sono, c’è solo da stringere le chiappe. Triste ma così

PS – Scusatemi : non c’entra nulla, ma stasera non posso non dirlo :

IN KLOPP WE TRUST !!!

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Colpo in canna

Alla fine c’è rimasto un po’ un colpo in canna, abbiamo perso gara-3 ma non per i motivi che avevo anticipato : Wright ha fatto il suo, chi non ha fatto il suo è l’attacco che s’è preso una serata di ferie dopo aver martellato nelle prime partite; un po’ come qualche giorno fa butto giù un po’ di pensieri sparsi, forse senza un grosso filo logico, ma d’altra parte non è che la logica regni sovrana in questo blog e non da ora …

  • Wright ha fatto il suo, dicevo prima. Anzi … statisticamente parlando è stato il pitcher migliore del primo giro di rotation; resto tuttavia estremamente dubbioso sulla scelta, nel senso che se ti serve una partenza spot non sarebbe meglio darla a un giovane per fargli fare esperienza piuttosto che a un veterano che non farà certo parte del tuo futuro ? Poi ammetto di avere una idiosincrasia conclamata verso i knuckleballers, capisco Varitek che non voleva ricevere Wakefield nemmeno con un mitra alla schiena; per un catcher, specialmente per uno giovane come Swihart, non so quanto sia formativo ricevere una di queste partite. Ma ce l’abbiamo un pitcher giovane che valga questo palcoscenico ? Ne riparlo dopo …
  • Prima dell’Apocalisse vorrei vedere i Sox non finire sotto immediatamente al primo inning, rimontare tutte le volte non è possibile, è divertente ma mi sembra un modo un po’ troppo pericoloso di vivere
  • Mi sembra che si forzi parecchio sulle basi; per quello che può contare è una scelta che mi piace, non abbiamo l’artiglieria pesante che una squadra come Toronto ha e quindi i punti ce li dobbiamo costruire usando anche un po’ di creatività, poi ricordatevi che in campo ci stanno anche gli altri, per esempio nell’out a casa su Pedroia di stasera c’è da dire un bravo a Goins, che ha sparato una bordata … dopo un lancio un po’ mozzarella di Bautista.
  • A proposito di Bautista … sono in tanti a dire che il prossimo DH dei Sox, dopo che Ortiz avrà appeso gli spikes al chiodo, sarà lui oppure il suo “compare” Encarnacion; ricordo che entrambi saranno free agent a fine stagione e che il prima base, non avendo trovato l’accordo per una estensione prima dell’Opening Day, ha già detto che se riparlerà a fine stagione.
  • Ammetto che non amo John Farrell, mi sembra anche lui uno di quei cantanti che ha centrato un successone estivo (anello 2013) e che poi tradisce le attese. A volte sembra piovuto da Marte e compie delle scelte che ti fan dire : “ma cosa gli è venuto in mente ?”. Vi faccio un piccolo esempio : abbiamo preso Chris Young come cambio degli esterni e mi sembra corretto che ogni tanto lo si faccia giocare per tenerlo in caldo. L’anno scorso Young ha battuto .327 contro i mancini e .182 contro i destri, quando lo facciamo debuttare ? Ovviamente contro il destro Estrada
  • Porcello … insomma, Buchholz … affidabile come una ventenne innamorata, Kelly … buon Dio … è Kelly mica Sandy Koufax, per farla breve c’è da sperare che Eduardo Rodriguez si rimetta in fretta, che completi il suo apprendistato e che si dimostri il giocatore fortissimo che ha lasciato intravedere l’anno scorso. Ah … ci vorrebbe anche che dalle Minors prima o poi arrivassero dei rinforzi degni, invece l’autoproclamato farm-system migliore del pianeta non ci fornisce un partente degno delle Majors da dieci anni.

Buona così … prima settimana da 3-2, poteva andare meglio, poteva andare peggio, domani si riapre il Fenway e per la nostra gioia si gioca ancora ad orari ottimi per noi tifosi italici. Continuasse così …

 

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Fra un acquazzone e l’altro

Piove sul baseball e non sembra esserci differenza tra il multimiliardario baseball americano ed il baseball nostrano “Made in Italy” molto pane e salame … anzi ormai il salame nemmeno possiamo permettercelo più. In questa serata, uggiosa come un ottobre senza i Red Sox ai playoffs, volevo buttar giù due righe su quei temi riguardanti il monte che avete sollevato voi nella bacheca messaggi.

Comincio su Buchholz : detta un’ovvietà dicendo che la partita dell’altra sera a Cleveland sia stata orrenda, voglio però puntualizzare un concetto : cosa è lecito aspettarsi da lui ? Mi sembra che il sempre puntuale Mauro abbia centrato in pieno il bersaglio. Semplicemente dobbiamo dimenticarci il giocatore che ci ricordiamo e che aveva fatto intravedere delle qualità immense e sono assolutamente d’accordo che per lui esista un prima ed un dopo e che lo spartiacque sia proprio quell’infortunio che subì a metà stagione 2013 e che gli tarpò una stagione che semplicemente sembrava avviata verso un Cy Young Award. Quel giocatore non c’è più … basta fare paragoni tra quel Buchholz e questo, sono cose diverse. Io non so cosa si aspettino nelle alte sfere, onestamente per il Buchholz che abbiamo visto da quel giugno 2013 in poi, lo spot di partente n.2 di una squadra con ambizioni mi sembra un po’ troppo, ma se non è Buchholz dovete però anche dirmi chi sia il n.2 di questa squadra. Semmai è lecito chiedersi se far valere l’opzione che avevano i Sox sul suo contratto sia stata una buona idea, per non essere avido : per 13 milioni di $ si poteva trovare di meglio ? Anche qui non lo so … col mercato iper-inflazionato di oggi 13 milioni non sono nemmeno tantissimi, però è anche vero che stiamo parlando di un giocatore injury-prone e che se porta a casa una stagione da 4.50 di ERA va anche bene, non lo so … ammetto di avere sempre remore a parlare di questo giocatore, dubbi tanti e risposta pochissime.

Un discorso in previsione di Toronto : i Jays sono i campioni divisionali e c’hanno un attacco che fa paura; proprio in funzione di queste semplici constatazioni faccio una maledetta fatica a capire la scelta di posticipare di un giorno la partenza di Price in ragione della partita saltata per pioggia a Cleveland, così Price passa da gara-3 in Ontario a gara-1 contro gli Orioles lunedì al Fenway. Mi pare chiaro che tra Price ed il resto della rotation ci sia una differenza sensibile, non voglio dire abissale, dico solo che c’è un certo distacco tra il n.1 ed il resto del gruppo. Proprio a causa di ciò Price deve lanciare ogni benedetti 5 giorni, il n.5 si sarebbe dovuto fare un salto di turno e semmai potrebbe dare una mano nel bullpen … tutto da dimostrare poi che oggi il n.5 sia Wright data la forma orrenda mostrata da Porcello in pre-season. Invece così ci presenteremo al cospetto di Donaldson, Encarnacion e Bautista coi nostri lanciatori n. 4-5-6 (dato che il n.3 è fermo ai box), tralascio poi il commento alla dichiarazione di Farrell che s’è detto contento della cosa, così il pubblico al Fenway potrà vedere Price subito, dicessi quello che penso mi farebbero chiudere il blog per eccesso di turpiloquio. Vi faccio notare una cosa : anche i Jays hanno un numero 1 nella persona di Stroman, che per me è un fenomeno in divenire … ammesso non lo sia già. I Jaya hanno fatto 4 partite cominciando domenica ed hanno avuto un day-off, Stroman ha ovviamente lanciato domenica e casualmente rilancerà stasera … ogni benedetti 5 giorni ed il n.5 dei Jays darà il suo contributo più avanti. Coraggio Farrel … non è difficile, non tutti i giocatori sono uguali

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Pensierini sull’Opening Day

Pensierini buttati giù un po’ a caso su questo Opening Day “a scoppio ritardato”.

  • A parer mio un ottimo Price, sfortunato solo a subire un paio di valide di quelle “con gli occhi” che passano proprio nei soli trenta centimetri che la keystone non può difendere, valide che poi gli sono costati i due punti, forse non economicissimo dati i 100 e passa lanci per chiudere 6 inning ma ben vengano altre partite così. Price deve anche pagare la birra a Betts per quella presa su Rajai Davis (nostro storico eversore)
  • Come sono contento di vedere la nouvelle vague produrre : Betts, JBJ, Swihart che dietro il piatto comincia davvero a sembrare un catcher da MLB (come rimarcato anche da Jerry Remy), ma soprattutto Shaw dal quale potevamo aspettarci anche un po’ di tremarella per un Opening Day che fino a poche settimane fa poteva solo sognarsi e per di più giocato a pochi chilometri da dove è cresciuto. In quanto all’uomo che ha sostituito potremmo dargli un consiglio : “Vamos a comar compañeros”
  • Sembrerò ripetitivo ma … come sono contento di vedere quelli che non fan più da un pezzo parte della “nouvelle vague” produrre tanto : prima di tutto ovviamente il Lider Maximo, ma anche Koji-san. Normalmente la carburazione di Ortiz avviene un po’ a scoppio ritardato, ma sai mai che quest’anno partisse forte. Risultato odierno per Big Papi : una mancata salvezza per Kimbrel … ah già … anche un legno contro il recinto, uno fuori dal recinto e così via.
  • Il debutto di Dave O’Brien dietro il microfono ? Anzitutto non è un vero debutto visto che ha fatto un numero infinite di radiocronache dei Sox prima di passare in TV quest’anno. Un po’ scolastico forse ed un intesa ancora da migliorare con Remy (tipo quando il nostro veterano del microfono voleva fare il siparietto parlando dei vestiti). Io penso che il suo vero valore lo vedremo in quelle partite di scarso appeal con un punteggio tipo 10-1 al settimo inning, in quello la coppia Orsillo-Remy era fantastica, nel tenerti lì anche se in campo si sbadigliava. E poi il sottoscritto, da ex … molto ex-radiocronista di baseball italiano, non può non tifare per O’Brien
  • Quoto un pensiero detto dalla coppia di NESN : nel primo weekend di stagione sarebbe bene giocare in città al caldo o in stadi coperti, Uno scontro come Tampa-Toronto non ha senso visto che i Jays hanno un dome, ancora più ridicoli i Dodgers in trasferta. Evitare partite con un 1°C non sarebbe male, anche per precludere la visione di quei giocatori con delle tutine da sembrare Diabolik.

Una è andata ragazzacci, ne mancano solo 161 … alla prossima !!!

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Che la musica cominci

Ancora poche ore e poi inizierà la 116ma stagione nella storia dei Boston Red Sox, ovvio che in questo momento la speranza e la voglia di baseball abbiano il sopravvento, avremmo voglia di spaccare il mondo, di annientare qualsiasi squadra che ci parasse davanti anche se sappiamo che la realtà non sarà mai così facile. Non so davvero cosa ci possiamo aspettare, veniamo da due anni orrendi con delle stagioni che non sono mai nemmeno iniziate, da una preseason con delle grandi fanfare durante il mercato e con parecchi punti di domanda invece quando si è iniziato a giocare le partite di preparazione. Davvero non so … mi posso aspettare di tutto ed il contrario di tutto.

Non arriviamo all’inizio con un mese di marzo facile, il risultato di quello che è considerato il mese pazzariello è una squadra un po’ folle, ditemi voi se è normale che una squadra parta la stagione con una quarantina di milioni di $ in panchina; tra Sandoval, Castillo e Craig (quest’ultimo addirittura in Triplo A) siamo a quota 38, non c’è mai stato nulla di simile nella storia delle Majors, se questi panchinamenti saranno temporanei non possiamo saperlo, di sicuro non sembrano di primo acchito gli ingredienti di un’annata trionfale, dovranno essere brave le persone preposte a trovare un equilibrio ad una squadra che non sembra di facilissima gestione.

Alla fine quindi la “Panda saga” è terminata in quella che ora è la soluzione più logica, col venezuelano in panchina e con Shaw titolare, è comunque un insuccesso, perchè ci serviva un Panda coinvolto nel sistema e non avulso allo stesso, ci sarebbe stato anche un piccolo approccio per spostare il corpulento terza base verso la California sponda Padres, ma un semplice abboccamento … nulla più … in un contesto che avrebbe obbligato comunque i Sox a pagare una fetta enorme del suo ingaggio, direi che è quasi meglio che il giocatore sia rimasto, sai mai che succeda il miracolo, se dobbiamo pagarlo per giocare altrove posso anche immaginare che a John Henry girino un po’ le scatole, tanto vale tenercelo e sperare che questa terapia un po’ shock faccia qualche effetto.

Alla fine la squadra è fatta, almeno per iniziare sappiamo chi sono i 25, speriamo che le prestazioni traballanti di alcuni giocatori in prestagione siano solo un momento no, per esempio dopo aver visto Rick Porcello prendere cannonate in Florida sia dai veterani MLB che da imberbi ragazzini, c’è da avere un po’ di paura, speriamo bene di non dover panchinare anche i suoi 22 milioni di $, ai nostri maggiorenti potrebbero venire le convulsioni. Non c’è molto altro da dire, la trincea ci aspetta ed anche il piccolo gruppo della Red Sox Nation italiana può calarsi l’elmetto ed imbracciare il fucile. Cosa ci auguriamo ? Io per esempio mi auguro un po’ di positività, mi aspetto un qualcosa o un qualcuno che riaccenda una scintilla che si è un po’ spenta. Ragazzi … divertiamoci !!!

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