Due uomini che contano

Vedo che vi siete divertiti : io invece non ho potuto vedermi le ultime due partite giocate, motivi di famiglia e poi ogni tanto bisogna anche dedicarsi ad altro che non sia il baseball, fatto sta che delle ultime due vittorie ho potuto ammirare le classiche sintesi da 15 minuti dal sito MLB e nulla più; credo però che bastino le sintesi o forse basta anche solo leggere il punteggio e si capisce che a) se il monte regge b) considerando che praticamente chiunque vesta una casacca dei Red Sox, se gli dai un bastone in mano, costui ti spara delle cannonate in fondo al recinto; dato ciò a + b = W per noi (almeno molto spesso).

Se fino ad ora il monte ha più o meno retto il merito è di Wright, poche storie … assolutamente il miglior pitcher dei Sox e meritevole di un viaggio a San Diego per l’All Star Game se le convocazioni saranno decise dai risultati del campo e non dal nome, dagli endorsement dei giornali, dal blasone, insomma … da tutte quelle altre cose che mi hanno sempre fatto considerare l’All Star Game come una cosa inutile. Mi accodo a chi dice che non riesce a capire in cosa differiscono i lanci di Wright del 2016 da quelli del 2015. Tranquilli … anch’io non ci vedo la minima differenza, vedo che sono sempre difficili da maneggiare per il catcher (anche ieri Hanigan ha dovuto sacramentare un po’), solo che l’anno scorso era una storia e quest’anno è un’altra. Ci regala 7 inning quasi tutte le volte e questa è una cosa dal valore inestimabile per una squadra con un bullpen così così e ci fa da ancora per una rotation nella quale i punti di domanda c’erano, ci sono e ci saranno probabilmente ancora per un po’ di tempo. Sapete che mi piacciono i giochini “what if”, già … cosa sarebbe successo ai primi due mesi dei Sox con un Wright “normale” o detto in termini diversi, con un Wright come quello che ci saremmo aspettati tutti noi ?

Il secondo uomo che conta è uno che in Grande Lega non ha lanciato ancora una pallina in questo 2016, ma che lo farà nelle prossime ore ovvero Eduardo Rodriguez. Con Price, Porcello e Wright stabilizzati, ci restano due buchi da coprire visto il flop di Buchholz. Uno ce ce lo riempie Kelly e già qui non è che siamo poi così tranquilli, l’altro deve essere Rodriguez … poche storie. Avrei preferito fargli iniziare la stagione in un campo che non fosse Camden Yards, dove lo hanno cresciuto e dove lo conoscono meglio di qualsiasi altro posto negli States. Evitiamo comunque di andare giù di testa se le cose stanotte non dovessero andare come speriamo, diamo un attimo di tempo al ragazzo di re-ambientarsi nel contesto delle Majors. Importante anche la gestione che verrà fatta dal nostro Stato Maggiore, ci sono praticamente tutti i rilievi disponibili, evitiamo di far prendere al ragazzo più punti di quanti necessario.

Una bella fetta dei nostri destini è comunque nelle mani di questi due giocatori : l’eroe imprevisto e l’uomo acquistato in cambio di due mesi di “prestito” di Miller a Baltimore. Curioso oggi il pezzo di Over The Monster dove ricordavano che prima di mandare Miller nel Maryland, fu intavolata una trattativa con Detroit, allora governata da Dombrowski, trattativa che non andò in porto per il “niet” dello stesso DD alle richieste dei Sox, dopo di che ci accordammo con gli Orioles e E-Rod arrivò da noi. Proprio grazie a quel suo “niet” oggi Dombrowski ha un problema in meno da risolvere, avrebbe un partente in più da cercare e non sarebbe stata una ricerca facilissima; comunque vedete anche da questo una costante : il mondo è governato dal “what if”, le sliding doors ci comandano, anche e soprattutto nei ballparks : siatene consapevoli

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‘Sto benedetto monte

Così come tutte le strade portavano a Roma, tutti i discorsi dei Sox portano allo stesso posto, a quella collinetta posta a poco più di 18 metri dal piatto di casa base dove spesso si decidono le sorti, nel bene o nel male, delle squadre di baseball. Tante cose negli ultimi giorni sono capitate sotto questo aspetto : la notizia più vecchia è l’infortunio di Carson Smith che perderà tutto quest’anno ed anche il principio del prossimo, diciamolo subito : è un affaraccio, Smith ci serviva e molto. Con Koji che sta cominciando ad accusare il peso degli anni sotto forma di qualche pallina di troppo che non trova quell’angolino basso dell’area di strike e Tazawa che a volte è abbastanza erratico siamo corti di un set-up. Barnes e Layne sono onesti ma poco di più, Smith doveva darci quel ruolo alla Betances che senza di lui ci manca., la cosa buona è che di rilievi il mercato di luglio è pieno, ovvio che mancano 60 partite, speriamo di tenere botta e poi credo che se saremo ancora in ballo una trade non sia impossibile da immaginare. Piuttosto si legge in molti siti che Smith aveva già denunciato problemi nell’ultimo mese a Seattle, sotto forma di un calo abbastanza pronunciato nella velocità del pitch, il sospetto che sta sfiorando la mente di molti è che i Mariners ci abbiano rifilato un giocatore con qualche “problemino”.

Passiamo pure alla “saga Buchholz”, fuori dalla rotation dopo l’ennesima prova orrenda. Insomma … non è nemmeno corretto chiamarla orrenda, nel senso che in Clay Buchholz convivono vari giocatori, finchè non è sotto pressione tutto ok … è ancora un signor pitcher, vedi l’altra sera quando fu in grado di lanciare un primo giro di lineup eccellente, poi appena c’è qualcuno in base capita l’Apocalisse, secondo alcuni ci sono problemi tecnici, ma cominciano ad aumentare quelli che credono che il problema sia solo ed esclusivamente di testa e se la testa si spacca metterla a posto è veramente complesso, servono doti che il nostro ha fatto fatica ad avere anche nei suoi momenti migliori, figuriamoci in questi che da quei tempi distano un bel po’. Tra  parentesi anche le modalità dell’uscita di Buchholz dalla rotation lasciano parecchio perplessi, in tanti si aspettavano il classico giro in injured list, seguito da 3 o 4 partite a Pawtucket sperando che trovasse in questo modo un minimo di ritmo. Invece resterà in formazione cercando di dare un contributo nel bullpen, contributo che si fa fatica a capire quale possa essere : non è certo l’uomo da 20 lanci e per di più con tutti i problemi fisici che ha accusato in passato, non credo che possa reggere molto un ruolo dove rischia di essere impegnato un giorno sì ed un giorno no. Non voglio arrivare a dire quello che scrive Buchanan su Over The Monster ovvero che avrebbe avuto addirittura più senso un bel “Designed For Assignment” piuttosto che un passaggio nel bullpen, ma davvero si fa fatica a capire la logica della cosa.

Quindi se non succederanno cose impronosticabili la cinquina di uomini che deve portarci alla gloria sarà Price, Porcello, Wright, Kelly e Rodriguez. Non lo so …  è abbastanza ? Rodriguez deve ancora lanciare la prima pallina, Kelly ha una gran sassata, ma a volta non sa nemmeno dove tirarla, Wright (che Dio ce lo preservi) è l’aggiunta della speranza, Price deve essere Price e Porcello deve essere meglio del Porcello che abbiamo conosciuto spesso da quando è da noi, come dicevo l’altra volta è troppo speranzoso aspettarsi ingressi dal mercato, c’è veramente poco o nulla, servirebbe quindi un aiutino dalle Minors e qui tocchiamo un tasto dolente, mentre dalla farm sono stati in grado di rifornirci di giocatori super da lineup con un ritmo da catena di montaggio (dei 9 titolari del line-up ce ne sono 7 (!!!) usciti dalla farm), non riusciamo a cavare un pitcher che fosse uno, quelli che dovrebbero essere in rampa di lancio non rispettano le attese e quando vengano chiamati a lanciare al piano di sopra toppano, vedi Owens che ormai viene definito delusione anche da chi è stato il suo primo tifoso.

Quindi non c’è molto da fare se non stringere le chiappe (terminologia molto tecnica, me ne rendo conto) ma non saprei cosa altro fare, ci sono annate dove si può modellare, cambiare una squadra, questo non è uno di quegli anni e quindi occorre trovare le risorse all’interno, Buchholz doveva essere una di queste risorse, per crederlo che lo possa essere occorre però un’immaginazione che neanche il Venerabile Maestro Isaac Asimov possedeva. La scienza non può più fare nulla, diamo spazio alla fantascienza.

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2016 e 1941

Io non so se nella message-board prevale l’umorismo o se ci credete davvero, ma vedo che si sta addirittura contando in che giorno JBJ raggiungerebbe il record di Joe DiMaggio della hitting streak più lunga di ogni epoca. Credo che sia solo frutto della vs. simpatia più che della cognizione tecnica, 56 partite consecutive con una valida è un record destinato a durare per sempre, almeno a mio avviso … e forse è bello che sia così, il nostro gioco ha dei simulacri, degli idoli che mi sembra quasi blasfemo andare a toccare. Sono 75 anni che nessuno riesce a replicare quell’incredibile performance dello Yankee Clipper, davvero incredibile quella stagione 1941 !

Così incredibile che successe un’altra cosa che non s’è mai più ripetuta : Ted Williams, il nostro “Teddy Ballgame” chiuse con l’incredibile .406 di media battuta e da allora mai nessuno ha avuto un’average da .400 o più in alto; vedendo come si comportano nel box alcuni nostri pupilli (Ortiz, Bogaerts o JBJ) viene quasi da dire che anche quel record possa correre dei rischi; se Ortiz è Ortiz e Bogaerts è un predestinato, quello che fa strabuzzare gli occhi è JBJ; divertente quel giornalista che ha detto che quest’anno sarà Rookie of The Year … con due anni di ritardo. Non potrà vincere quel premio, ma il giocatore più migliorato non può che essere lui se continua con questi ritmi; la storia di JBJ vi dimostra anche, una volta di più, l’importanza della difesa nella valutazione dei giocatori; non fosse stato per le sue straordinarie doti difendendo il giardino, forse JBJ non sarebbe stato più uno dei Sox e semmai a quest’ora sarebbe compagno di squadra in Triplo A d’un Middlebrooks o di un Cecchini qualsiasi; dicevamo : “se solo arrivasse ad un .700 di OPS con quel guanto che si ritrova sarebbe comunque un titolare per un decennio” … diciamo che ora è un po’ sopra a .700 di OPS.

Scrivendo questo strano pezzo, dove salto in scioltezza dal nostro baseball a quello dei nostri nonni e bisnonni, mi viene in mente una considerazione che c’entra poco coi normali temi che dibatto su queste pagine : m’è venuto in mente che, mentre DiMaggio e Williams stavano scrivendo pagine di baseball che verranno tramandate per chissà quante generazioni a venire, a Tobruk o nelle steppe russe ci si combatteva e si moriva a migliaia. Non è certo il problema peggiore di quegli anni, ma ci pensate a quali altre meravigliose imprese sportive avremmo potuto vedere se non ci fosse stata la guerra ? Williams non sarebbe partito per la guerra nel ’43 e chissà cosa avrebbe combinato dopo aver vinto la tripla corona nel ’42 ? Ma anche nella vecchia Europa … per esempio un Fausto Coppi sulla sua bici, anziché deperire in un campo di prigionia inglese, cosa avrebbe fatto ? Lutz Long si sarebbe preso la rivincita su Jesse Owens nel lungo nelle Olimpiadi del ’40 o del ’44 anziché morire combattendo in Sicilia ?

Fortunatamente invece Bogaerts, Betts e JBJ devono pensare solo all’OPS … e permettetemi di dirlo, pur con tutte le contraddizioni di questi tempi, il progresso mi pare incalcolabile.

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Un rinforzino ?

Rinforzino per i partenti cercasi, con quanta intensità non saprei dire ma ormai viene detto abbastanza chiaramente che se ci fosse modo di prendere qualcosa, il classico “two months rent” al prossimo mercato di luglio, lo si dovrebbe fare perché il nostro monte di lancio continua ad essere un gruppo da metà classifica, ad essere anche un po’ generosi.

Vista così, la cosa sembra quasi ovvia, è vero che stiamo parlando di problematiche di mercato che arriveranno allo stato reale tra due mesi e sappiamo tutti che nelle Majors due mesi sono lunghissimi (una sessantina di partite), ma i Sox sembrerebbero i candidati ideali ad una trade del genere se la classifica rimanesse più o meno quella attuale: squadra in contention, delle contropartite spendibili e una certa ambizione.

C’è un grosso però : il tipico pitcher disponibile in queste sessioni di mercato è un giocatore che raggiungerà la free agency l’autunno successivo e che gioca in una squadra con poco o nulla da chiedere alla stagione in corso. Esempi classici recenti : due anni fa quando cedemmo Lester ad Oakland o l’anno scorso quando Toronto prese Price, ricavandone una spinta probabilmente decisiva per mettere la freccia, passare in tromba gli Yankees e vincere la division dopo una vita. Io non so se avete visto la lista dei free-agent partenti del prossimo autunno : c’è da mettersi le mani nei capelli, vi dico solo una cosa : probabilmente il pezzo più pregiato sarebbe Clay Buchholz qualora i Sox non esercitassero l’opzione che hanno.

Quindi l’eventuale rinforzino di luglio rischierebbe di avere la stessa consistenza di quello che propose a tavola il Conte Mascetti e che il figlio del Perozzi stroncò con un tema di italiano d’una perfidia mai vista. Questa per dire che è bene che i rinforzi arrivino dal nostro interno e che è improbabile che venga in nostro soccorso il 7° cavalleria con le trombe che suonano la carica. In questo contesto la notizia della ricaduta di Eduardo Rodríguez è pessima : il ragazzo dovrà saltare la prossima partenza a Pawtucket e non è ancora, detto da Farrell molto chiaramente, nelle condizioni di poter reggere l’impegno al piano di sopra; notizia davvero brutta, sappiamo tutti della delicatezza delle ginocchia, un suo anno dialogando con queste patologie sarebbe una discreta iattura anche perché sappiamo che le alternative sono quelle che sono.

Tornerà almeno Kelly, al posto dell’impresentabile Sean O’Sullivan che oltre ad avere un meraviglioso nome irlandese non so cosa abbia di buono; Kelly riprenderà sabato il suo posto anche a causa del rinvio di lunedì,  i Sox avevano pensato di ruotare a quattro questa settimana visto il giorno di riposo … ma Giove Pluvio ha deciso diversamente. Alla fine detto tutto questo il giocatore che può spostare le sorti dei Sox in un senso o nell’altro resta sempre quello ovvero Clay Daniel Buchholz : candidato a passare nel bullpen in caso di ritorno di Rodríguez, resterà partente per almeno un po’ per cause di forza maggiore. La velocità sulla pallina non sembra più quella e dovrebbe convertirsi a diventare un pitcher di finesse. Vedendo certi lanci chiamati bassi esterni dal catcher che invece transitavano in mezzo ed interni, viene da raccomandarsi al Dio del baseball … come servirebbe un rinforzino !!!

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La normalizzazione

E’ andata così : i nostri giocano una settimana da urlo, battendo come dei forsennati … ed io non riesco a vedermi quasi nulla, sempre in giro per lavoro, alberghi dove il wi-fi va a carbonella ed in pratica è già un miracolo che venga a sapere il risultato. Arriva il venerdì sera, finalmente riesco a tornare a casa, un bagno ristoratore e voglio proprio vedermi i Sox. Partono ancora come pazzi e poi Wright e Barnes cedono. Vabbè … sarà per un’altra volta, maledetto il mio scarso tempismo.

Mica possiamo chiedere a Wright di continuare ad essere quello che è stato fino ad ora così come non possiamo chiedere all’attacco di produrre punti a dozzine … un po’ come le uova, stanotte al supermercato abbiamo comprato solo la mezza dozzina e non è bastata. Wright ed anche gli altri hanno lanciato in condizioni meteo assurde, condizioni che in una stagione che avesse qualche day-off in più dovrebbero portare ad un rinvio, finchè il campionato è strutturato con date così compresse non si può certo fare, ogni tanto si discute se far giocare un po’ meno partite fermo restando i canonici sei mesi di regular season; appena qualcuno lo propone, dalle reti televisive fan sapere che la cosa non è così gradita data la valanga di dollari che le stesse mollano alle franchigie MLB.

Wright quindi stanotte è tornato a livelli più consoni al suo reale valore verrebbe da dire, questo mi fa venir voglia di buttare un’occhiata a quella branca della sabermetrica che dovrebbe aiutare a capire come si evolverà la stagione di un giocatore o di un team, ce ne sono alcune di queste cifre che meritano una veloce scorsa e che riguardano proprio i nostri beniamini. Per esempio i Sox sono in testa abbastanza nettamente nella famigerata BABIP ovvero la media battuta delle “palle in gioco”. Togliete gli strikeout, togliete gli homerun, ricalcolate il tutto ed avrete la BABIP, in pratica questa statistica ci dice che i Sox stanno beccando molto più spesso degli altri i “buchi” del diamante : più degli altri colpiamo in mezzo agli esterni e non sugli stessi, più spesso degli altri becchiamo i buchi tra i difensori dell’infield. Il brutto di questo discorso è che queste cifre tendono poi a normalizzarsi, quindi dovremmo in futuro essere un po’ meno dipendenti da ciò, i nostri battitori dovrebbero (il condizionale è sempre d’obbligo) prendere il birillo ovvero l’esterno che deve nemmeno fare un passo molto più spesso di quando capita ora. Ci stiamo dicendo spesso che non si può continuare a produrre coi punti coi ritmi da fabbrica cinese che stiamo tenendo da un po’ di tempo, il discorso che ho fatto sopra è un po’ una certificazione un po’ più scientifica della cosa.

C’è però anche l’aspetto contrario ovvero i pitcher che subiscono una alta BABIP, ovvero i pitcher un po’ sfortunati se vogliamo banalizzare la cosa, quelli che vengono torturati da attacchi che contro di loro fan passare spesso la biglia nel bucanino tra shortstop e seconda. Sapete chi è secondo in questa classifica ? David Price. Stando così le cose Price viene, per la legge della normalizzazione, candidato ad un miglioramento delle sue cifre. Altre cifre ancora, per chi volesse divertirsi c’è quella miniera di numeri di Fangraphs sempre a disposizione, confermano la tesi. Quindi tirando le somme possiamo dire che anche le statistiche avanzate ci confermano quello che il buon senso ci suggerisce, ovvero che dovremmo vedere una normalizzazione delle cifre : in futuro non dovremmo più spaccare le partite a mazzate ma dovremmo reggere meglio sul monte. Speriamo che il prodotto non cambi potremmo dire, meno partite da 11-7 e semmai qualche 3-2 in più, la division rimane bella tosta con gli Orioles che continuano a tenere ritmi altissimi ed anche Toronto che non ha intenzione di mollare, sto però cominciando a credere che stavolta ci siamo anche noi sul pezzo, non so se si vincerà la division, ma sembra davvero che non andremo in ferie a giugno : anche questa, se mi permettete, si chiama normalizzazione.

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Il salvatore

Mi venisse un accidente … Wright ovvero il pitcher un po’ sgraziato, che lancia con quel polso bloccato come tutti i knuckleballers, che tira quelle farfalle che non sai mai dove diavolo possano finire, che nessuno avrebbe voluto in squadra … insomma … lui … è diventato il salvatore della patria bostoniana, è lo stopper che ci salva da una sweep allo Yankee Stadium, sweep che sarebbe stata la più imbarazzante tra tutte quelle, non poche, che abbiamo subito a cavallo della 161ma strada nel Bronx.

Già … sarebbe stata una cosa imbarazzante subire una sweep da questi Yankees, persino io ho visto (ahimè) dal vivo una sweep subita dai nostri da quelle parti, anno di (di)sgrazia 2009, metà vacanza baseballistica a New York e metà vacanza tra i meravigliosi boschi del Maine, la parte naturalistica del tour fu decisamente più foriera di soddisfazioni rispetto a quella sportiva; allora però se perdavamo era perché ci castigavano Jeter e Pettitte mica Romine, Didi Gregorius o Eovaldi, questa sarebbe stata la versione più povera degli Yanks (manca anche A-Rod) ad aver rullato i nostri. Wright non ha permesso questo scempio, gli sia accreditato il merito e peccato per quell’homerun di Gardner che gli ha impedito un complete game shutout a un solo out dalla fine.

Quindi Wright uber alles … e Price unter alles, però. Già … l’asso di briscola sembra il due di coppe quando è briscola denari, che si fa ? Capire le cause potrebbe essere arduo, i cultori del Pitch f/x ci dicono che mai nella sua carriera Price ha lanciato così piano come sabato sera nel Bronx, d’altra parte però la prima cosa che hanno voluto precisare tutti, sia Farrel che il giocatore stesso, è che le sue condizioni fisiche sono perfette. Quindi ? Possiamo sapere perché quella che doveva essere la nostra portaerei portabandiera della nostra flotta sembra più simile ad un brigantino scassato che imbarca acqua ad ogni tentativo di uscire dal porto ?

I cali di velocità spesso sono proprio causati da qualche problema fisico, a me è sembrata improvvida la dichiarazione dei nostri vertici, visto che ci preclude quella che può essere una toppa al problema ovvero mandare Price in injured-list per i classici 15 giorni dichiarando una “arm fatigue” per fargli resettare un po’ la mente, ora diventa difficile dopo che hai annunciato urbi et orbi che il ragazzo è sano come un pesce, il problema però sta montando ed è potenzialmente molto peggio del caso-Panda o del caso-Castillo. Lì era facile panchinarli, erano figli delle scelte della precedente gestione, in questo caso sappiamo tutti che non è così, Price è l’emblema della nuova gestione e gridare al mondo che l’investimento da 217 milioni di presidenti defunti è fino ad ora un flop non è certo facile per chi è appena giunto a Boston sbandierando la sua capacità di prendere pezzi pregiati.

Non so dirvi di più, incrocio solo le dita perché mi viene impossibile pensare a dei Sox vincenti nel lungo periodo con un Price preso a pallate da chiunque si presenti nel box, prendiamo la vittoria di Wright che c’ha permesso di pareggiare la serie (battuta … una vittoria per gli Yankees, una per i Red Sox ed una per Ron Kulpa), teniamoci buono Big Papi che ha tentato di demolire i bleachers dello Yankees Stadium andando non lontano dall’ottenimento della cosa e stanotte tutti a tifare contro Wily Peralta. Vi chiederete perché tifare contro il pitcher dei Brewers impegnato stanotte a Miami, la risposta è semplice : è l’unico pitcher tra tutti quelli con gli inning sufficienti a qualificarlo per i premi post-stagionali ad avere una media ERA peggiore di Price. Non vorrete mica che il nostro sia proprio il fanalino di coda ?

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Cosa controlliamo e cosa no

Io credo che abbiamo una discreta possibilità di incidere nei nostri destini, se le cose non vanno come devono per una parte può essere colpa delle circostanze attorno a noi, ma per una parte può anche essere colpa nostra. Per esempio se con 13 valide metti a segno metti a segno due miseri punticini al primo inning poi più nulla un po’ di colpa ce l’hai, non puoi solo appellarti al destino cinico e baro; tra le cose che non controlliamo ci sono invece gli arbitri ed il desiderio che a volte hanno di incidere sui destini di una partita, un mio amico diceva gli arbitri sono atleti un po’ frustrati che non hanno avuto gli skills per poter competere in campo, spero non sia vero, vedendo ieri Ron Kulpa il dubbio è legittimo.

Ma partiamo da noi : si poteva e si doveva fare meglio in questa gara-1 nel Bronx, contro degli Yankees che sembrano una pallida controfigura del loro gloriosissimo passato, si può fare meglio in attacco, visto che hai picchiato subito duro e che hai caricato di 50 lanci in due inning Pineda, si può lanciare meglio evitando di beccare homerun da Aaron Hicks che prima di ieri sera aveva un media battuta inferiore al suo peso o evitando di subire il punto del pareggio da una valida di Ackley, un altro giocatore che vede la mitica Mendoza Line come un miraggio. Possiamo concedere a Porcello la scusante di aver lanciato in un contesto meteo davvero avverso … e di aver fatto bene fino ad ora, quindi alla fine è un bilancio positivissimo … anche se questa da un po’ di fastidio. Esistono poi cose che non posso dire siano sbagliate ma semplicemente ci si sono ritorte contro, tipo il tentativo di smorzata di Betts: ammetto di avversare il bunt come null’altro nel baseball e mai e poi mai ne farei uno, sprecando un out, per far avanzare un uomo dalla seconda alla terza; ci può comunque stare che Farrell provi a mischiare le carte anche se siamo una squadra che storicamente ne tenta pochissimi, pensate che fino ad ora ne abbiamo realizzato solo uno. Da questo lato quindi facciamo un piccolo “mea culpa” e speriamo che questo sia solo un passaggio a vuoto che ci sta in una stagione di 162 partite.

Non dobbiamo certo fare atto di pentimento se esiste un arbitro che chiama strike delle palle che manca poco rimbalzano come dei lanci nel cricket. Diciamo subito che la chiamata sul conto di 3-1 è una porcheria immonda, ovvio che ci resta impressa di più delle altre chiamate errate (che non sono state poche) per il momento in cui è capitata, ma proprio dato il momento decisivo un arbitro professionista dovrebbe essere un po’ più accorto. Temo che la tirata di Ortiz, commovente Farrell che s’era immolato per cercare di salvare Big Papi, comporti una qualche forma di sospensione, speriamo almeno che sia limitata ad una partita. Le aree di strike molto grandi mi sembrano comunque abbastanza comuni, quest’anno ho visto un po’ troppi lanci molto ball diventare miracolosamente degli strike, per esempio anche la sera dei 14 k di Price ce ne furono almeno tre che definire generosi è poco.

Speriamo che questa sana incazzatura ci dia una spinta per queste due partite nel Bronx, a volte gli ambienti un po’ fumantini aiutano, forse Ortiz eccede, ma gli vogliamo bene proprio perchè è così

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Non c’ero più abituato

Dopo due anni, durante i quali abbiamo vissuto in un universo grigio come una giornata piovosa di novembre, non ero più abituato a vedere una classifica come questa :

standingsParafrasando il “Cinque Maggio” di Manzoni : fu vera gloria ? In un certo senso sì, fu vera gloria perché le partite sono state vinte, anche faticando un po’, ma non è che ci sono state assegnate 15W perché siamo simpatici. Ma se per vera gloria si debba intendere che abbiamo vinto seguendo quelli che sono i canoni tipici delle squadre di baseball vincenti mi cresce qualche dubbio. Cosa intendo dire ? Intendo dire che non credo si possa continuare a chiedere ad un lineup di produrre punti con una modalità quasi da catena di montaggio.

A me piacerebbe continuare così … che bello avere nove uomini che picchiano col bastone, potessi decidere io preferirei vincere 10-9 che 2-1, ammettete che una partita come quella di stanotte è più spettacolare di un “pitching duel”,  ma quel po’ di sapienza baseballistica che hanno provato (con poco costrutto) ad inculcarmi nel cervello mi porta a dire che con questo Price si andrà avanti poco … e se poi ci sommiamo l’inconsistente Buchholz andiamo ancora peggio. Su Price c’è tanto da dire, anzitutto la gestione davvero naif della partita di stanotte ovvero “visto che è lui lo abbiamo lasciato su a prendere cannonate in fondo al recinto, se era un altro lo si toglieva due inning prima”, approccio questo che ha rischiato di farci perdere una partita che si poteva portare a casa faticando un po’ meno. Poi chiaro che c’è il discorso del rendimento dello stesso Price, anche la partita ad Atlanta dei 14 K è stata pompata oltre il lecito, primo perché i Braves non sono un granchè, secondo perché tra i 14 K ce ne sono stati più di uno dovuti ad un arbitro molto generoso. La carriera di Price ci dice altro rispetto a ciò che stiamo vedendo, al momento abbiamo sentito solo scuse bene assortite, speriamo che non sia una ricerca eterna quella della forma, ieri in effetti le condizioni erano orrende per un pitcher, con un meteo più consono a novembre che a inizio maggio. Portiamo pazienza, l’ultimo acquisto “simil-Price” sul monte fu Beckett : primo anno brutto, ma nel secondo anno fu la stella polare che ci guidò verso l’anello.

Detto ciò non si può non parlare di un attacco di quelli “bim-bum-bam” che piacciono tanto al sottoscritto. Alcune cose che amo particolarmente di questo line-up : la profondità ovvero l’essere abbastanza pericolosi con tutti gli uomini, detesto avere degli out “semi-automatici”; la componente di pressione che mettiamo con la corsa sulle basi, abbiamo tre uomini che per velocità potrebbero essere tre lead-off e ne abbiamo almeno altri due che non sono certo lenti. Le cose non so se potranno andare sempre così, se in un weekend saremo sempre capaci di legnare due volte un rilievo di primissima fascia come Betances, sembra però (verrebbe quasi da dirlo sottovoce) che si sia trovata quella miscela di velocità e potenza che rendono un attacco veramente pericoloso.

Prossima tappa il South Side di Chicago dove c’è la squadra-sorpresissima dell’American League. Quei White Sox che ad oggi sono la miglior squadra dello Junior Circuit, se consideriamo che anche i Cubs stanno andando alla grande viene da dire che la metropoli dell’Illinois stia vivendo una specie di Rinascimento del Ballgame : atteso per i Cubbies, assolutamente no quello dei White Sox. Un inizio di stagione che è strano comunque : oltre ai White Sox abbiamo i Phillies 5 sopra media .500 quasi fosse il Leicester a stelle e strisce, gli Yankees al peggior inizio da molti anni, nessuna squadra della NL West con record positivo, Houston che dopo il campionato super nel 2015 sta affondando nel 2016 … insomma un maggio a cui tanti chiedono conferme o smentite dopo un aprile davvero poco ortodosso.

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