Toccato il fondo ?

Sono una belva ! Scrivessi quello che penso realmente mi troverei la Polizia Postale sotto casa tra pochi minuti con bel mandato di cattura a mio nome, cerco quindi di moderarmi semmai aiutandomi con della buona musica, direi proprio che per calmarmi i successi di Donna Summer vanno benone, chissà che le melodie della mia amata Queen of Disco non siano efficaci come antidoto al travaso di bile che sta pervadendo il mio organismo. Riusciamo nell’impresa di perderne tre su tre contro una squadra onesta e nulla più e la cosa più triste è che il risultato sul campo non fa una piega, i Red Sox di questo scombiccherato campionato sono questi, possono fare del male ad una squadra veramente forte come i Giants per poi perdersi contro Minny e Detroit, coi primi che non hanno più nulla da chiedere alla stagione ed i secondi che hanno qualche speranziella flebile come il vento praticamente nullo di questa afosa nottata.

Dico subito la mia sul tema dibattuto : forse vi sembrerà strano ma noi non abbiamo nessun bisogno di Chris Sale. Ma come ? Il monte è sempre un’incognita ed io chiuderei così le porte ad un pitcher con quelle referenze ? Certo che sì … Signori miei … il problema non è che abbiamo un personale scadente, il grossissimo problema è che questo personale sta rendendo molto di meno di quello che era lecito attendersi. In inverno c’erano due priorità da coprire, l’ace of staff ed un closer che fosse uno di quelli stra-sicuri nel chiudere le luci. La nostra dirigenza s’è semplicemente munita del meglio che c’era sul mercato pescando Price e Kimbrel, pagando a peso d’oro il primo e cedendo bei prospetti (troppi) per il secondo. Ripeto : siamo andati a prendere il pezzo più pregiato in entrambi i mercati. Ed il risultato è sotto gli occhi di tutti : il primo lancia come mia zia ed il secondo, prima dell’infortunio, non è certo che stesse facendo sfracelli.

Perchè ho fatto quest’apertura ? Perchè prima di andare a prendere Sale vorrei che fosse data risposta a due quesiti, oramai triti e ritriti. Domanda A : Perchè chi viene a lanciare da noi disimpara il mestiere ? Domanda B : Perchè non produciamo un pitcher decente dalla farm da dieci anni, creando così la necessità di provvedere altrove spendendo l’inverosimile ? Queste sono le domande che contano. Ci rendiamo conto del regresso di Price di Rodriguez ? Del nulla che ci stanno dando Kelly, Barnes & Co. ? Cosa facciamo ? Vendiamo la casa per Sale sperando che lui non subisca l’effetto deleterio di cui sopra ? E se dovesse fallire anche Sale poi cosa facciamo ? Possederemmo una bella collezione di figurine e poi semmai dopo ci spareremo un colpo. Io non so dove sia il problema, di sicuro la coppia manager & pitching coach non sembra capirci molto, di sicuro non sono coloro che stanno valorizzando il materiale umano che hanno a disposizione. Ed anche sul mancato sviluppo dei prospetti non credo che ci si debba più voltarsi dall’altra parte. Prima risolvere questi due punti e poi si che potremmo prendere Sale, Kershaw, King Felix o chi cavolo volete voi, perchè li inseriremo in un contesto che riesce a valorizzare i giocatori e non a farli scendere di due categorie, come capita ora. Si son resi conto i nostri maggiorenti che è successo un paio di volte negli ultimi due anni che difetti dei pitcher siano stati corretti dopo delle “dritte” date da Ortiz e Pedey ? Quelli che dovevano dirlo dove stavano guardando ?

Quindi stiamo pure alla larga da Sale, giocatore fortissimo ma con un costo che mi pare una follia, sembra che i Chisox chiedano oltre a prospetti di primissima fascia anche un giocatore a costo controllato ma già MLB-ready, fate conto che oltre a Moncada e/o Benintendi dovessimo cedere anche Betts. Giuro che se fanno un numero del genere mi metto a sputare lampi ed a defecare saette dall’incavolatura. E non credo che poi tutto possa passare con la scusa “dobbiamo-onorare-l’ultima-stagione-del Papi”. La legacy di Ortiz non dipende certo da come finirà quest’ultima stagione, la sua impronta nella storia dei Sox è così indelebile che se ne seguiterà a parlare anche quando noi non ci saremo più da un bel pezzo … e se ho capito il personaggio non mi pare quello che entra nell’ufficio di Dombrowski tuonando per l’acquisto di Sale, ma anche se fosse così i nostri dovrebbero dire di no, perchè il sollievo di un paio d’anni di Sale non vale un futuro ben più lungo da Philadelphia Phillies, squadra che per ballare qualche stagione ha ipotecato tutto beccandosi ora un lustro da fanalino di coda.

M’ero quasi imposto di non parlare di Farrell, ma gara-2 è stata troppo dura da digerire, cos’altro deve fare per meritarsi il siluro ? Fare gesti sconci in mezzo al campo ? Ce ne rendiamo conto che Showalter sta guidando gli Orioles al primo posto con un personale molto meno talentuoso del nostro ? Pensavo alla nostra division, ci sono cinque manager : detto che Cash a Tampa faccio fatica ad inquadrarlo perchè non è facile allenare in un contesto dove i giocatori sperano di star lì un anno e poi andarsene, sapete che comunque gli altri tre sono spanne sopra a JF ? Di Showalter ho già detto, Gibbons pur con qualche asprezza caratteriale ha dimostrato l’anno scorso che quando gliela danno, la macchina potente è capace di guidarla ed anche lo stesso Girardi l’anno scorso è arrivato alla Wild Card con una squadra per metà troppo anziana e per metà di talento modesto (faccio presente che giocano dei Eovaldi, Refsnyder, Romine, etc.) ed anche quest’anno non è che sia poi così distante con gli stessi vecchietti un anno più vecchi e coi giovani che si arrabattono. Il nostro è sempre lì a ricordare il titolo del 2013 … vero … trionfo meraviglioso, ma evento che ritengo sempre più paragonabile ad uno scudetto del Chievo; da lì in poi qual’è il bilancio del team ? Fatemelo dire : c’è una mossa da fare se vogliamo svoltare la stagione per onorare Ortiz, sono sicuro che abbiate capito a quale mossa mi riferisca, per chi non l’avesse capita : non è l’acquisto di Sale.

PS – Giovedì 28 non è solo l’inizio della tournee ad Ovest dei Sox ma anche l’inizio dei playoff italiani. Vi capitasse di essere da quelle parti fateci un salto … gli stadi non sono quelli delle Majors e non ci sono fenomeni in campo, ma ci si può divertire tra due smazzate, due lanci, una birra ed un sacchetto di patatine. E vi dirò una gran cosa : nessuna delle quattro squadre ha John Farrel nel dug-out … un innegabile progresso

PPS – FORZA FORTITUDO !!!

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Back to reality

Dopo indicibili sofferenze, discreti improperi, ma soprattutto dopo tre partite di qualità baseballistica modesta riusciamo a portar via un pareggio dalla serie coi Twins e ci tocca pure essere contenti. Oddio … contenti per modo di dire; fatto sta che la serie che speravamo potesse darci un vantaggio nel testa-a-testa con gli Orioles, ha invece visto concludere la settimana coi gli uccellini tornati davanti dopo una sweep prepotente contro i Francona Boys.

Siamo al solito conto dell’attivo e del passivo. Cosa c’è da mettere tra i numeri scritti in nero ? More solito ragazzi … abbiamo un attacco che fa impressione, che produce punti anche quando ci permettiamo il lusso di tenere a riposo Ortiz e quando decidiamo di dare due partite su quattro (ma perchè poi ?) a quella specie di out automatico che si chiama Ryan Hanigan, insomma con un lineup con dentro due giocatori ben distanti dalla Mendoza-line i nostri ci danno otto punti in scioltezza … e ditemi se vi sembra poco. Tra le cose buone scriviamoci pure la solidità di Mr.Knuckle e quella di Porcello, la cui partita di stasera è molto meglio delle cifre del tabellino, c’è poi un’altra cosa tra le attività … ma ne parlerò più avanti.

Tra le passività c’è una difesa rivedibile nell’outfield, ma ciò è chiaramente dovuto alla contingenza dell’infortunio di Betts (e speriamo davvero che torni domani); con Mookie si sarebbe vinto ieri e stasera non si sarebbero patite le pene dell’inferno, il campo esterno a destra al Fenway è troppo complesso per affidarlo a degli esterni inventati come Michael Martinez (Carneade … chi era costui ?) o Holt che comunque ricordo essere un interno di ruolo, scontiamo un outfield non profondo per poter reggere infortuni come quello di Betts o quello ben più lungo di Young. Non so se è un caso ma a Benintendi è stato da un paio di partite cambiato ruolo, non più al centro ma a sinistra, diciamo che si sta sempre più disegnando un futuro per far si che il ragazzo possa godere di un “september call-up”.

Tra le passività non si può non mettere Price che sta veramente cominciando a stancare, se continua così sarà veramente dura passare sette anni assieme; cominciamo ad essere stufi anche delle dichiarazioni del post-partita, sul fatto che non esegue bene ciò che si prefigge, etc. etc., sono sinistramente simili alle dichiarazioni che vengono propinate dai membri della Scuderia Ferrari dopo ogni Gran Premio. Ovvio che non possiamo fare altro che schierarlo e sperare che lanci decentemente, se vogliamo essere ottimisti possiamo ricordare l’ultima volta che comprammo un “ace-of-staff” ovvero Josh Beckett : primo anno (2006) orrendo, secondo anno (2007) architrave del titolo.

Poi ovviamente tra le passività va fuori categoria il nostro amato bullpen, non è nemmeno il caso di chiamarla una passività, semplicemente è come avere in casa dei titoli che non valgono nemmeno la carta su cui sono stampati, ora torna Kelly : venghino sciori venghino … avanti il prossimo. Se si potesse farei un unico pacchetto dei vari Hembree, Tazawa, Layne, Barnes e li manderei a fare opera di rimboschimento nel mio adorato Appennino, perchè si ostinano a lanciare ? Darebbero un contributo maggiore alla collettività se svolgessero dei lavori socialmente utili, tipo ripulire i muri dai graffiti, invece dobbiamo stare sui carboni ardenti ogni volta che si presentano in pista. Nel bullpen però c’è anche la nostra polizza vita ovviamente chiamata Brad Ziegler, mi stavo chiedendo una cosa : se fosse possibile trasformarlo nel jolly dei momenti difficili. Cerco di spiegarmi meglio : per esempio se oggi i Twins ci avessero sorpassato, bastava che la battuta sulla presa di Brentz spalle al muro fosse stata un metro più lunga, di avere Ziegler al nono ce se saremmo fatti poco; è possibile farlo entrare nel momento topico, per spezzare l’inning della rimonta avversaria ? Ammetto che mi par difficile, per esempio in gara-3 per farlo entrare nel tragico 7° inning lo avremmo dovuto mandare a scaldare un po’ prima, quando semmai la situazione non sembrava così pericolosa o avremmo rischiato di schierarlo freddo, ma è anche vero che un pitcher così non necessita di un riscaldamento lungo, forse però in questo modo rischieremmo di scoprirci la testa nel tentativo di coprirci i piedi. Se Ziegler ci salva da un settimo complesso chi lacerebbe il nono ? Insomma … a parlar del bullpen si rischia solo un grosso mal di testa.

Ora quindi si passa da Minny a Detroit, a partire dall’odiatissimo Verlander in gara-1, odiatissimo non per motivi strettamente tecnici ma perchè si trastulla con Kate Upton, cosa che mi riempie di gelosia ed invidia. Fatemi chiudere con una chiosa : avrete sentito la storia spassosissima di Chris Sale con relativa sospensione generata da divergenze sulle maglie di gioco (siamo ad una genialità mai toccata prima), Chris Sale che sarebbe stato messo tra i cedibili, seppure ad un prezzo che è difficile perfino ipotizzare da tanto che è oneroso in termini di giocatori in contropartita. Quando un fenomeno simile (seppur con un carattere un po’ bizzarro) viene messo sul mercato ovvio che praticamente chiunque una telefonata a Chicago South Side la faccia, Dombrowski compreso, anzi … l’avrebbe già fatta. La domandina è semplice : a cosa sareste disposti a rinunciare per Chris Sale ?

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Di nuovo in vetta

Cosa dire ? Tre settimane fa noi sembravamo dei malati terminali e semmai gli Orioles sembravano impossibili da fermare se non da dei marziani, la classifica al 30 giugno recitava 1) gli uccellini del Maryland 2) noi a 5 partite 3) gli uccellini di oltreconfine a 5 e mezzo. In questo preciso momento in cui scrivo, dopo la vittoria di Baltimore nel Bronx, siamo pari in testa coi Jays che inseguono ad una corta incollatura. Come cambia in fretta il vento nel dorato mondo delle Majors.

Veniamo da due belle partite coi Giants, belle perchè abbiamo battuto una squadra forte, perchè i nostri hanno battuto quello che a mio modestissimo avviso è il miglior manager che ci sia e belle perchè dopo aver vinto gara-2 in quella maniera ho provato a me stesso che il mio muscolo cardiaco funziona benissimo, se non ho preso un infarto questa volta credo che non avrò problemi nemmeno nella vecchiaia. Dobbiamo essere anche sinceri per sottolineare che non abbiamo incontrato MadBum e nemmeno Johnny Cueto, se li beccheranno invece gli Yankees … che peccato ! Provo a tornare serio e vediamo qualche aspetto da sottolineare :

Aspetterei un attimo ad allarmarmi per ciò che concerne Drew Pomeranz, anche a me sarebbe piaciuto un debutto diverso dalle cannonate che ha raccolto, diamogli un po’ di tempo per assestarsi in uno stadio ben diverso dall’amico Petco Park in cui era posizionato, direi proprio che la AL East stia tornando ad essere un bel macello, faccio notare che ad oggi sarebbero ai playoffs sia i Sox che Baltimore e Toronto.

L’infortunio di Koji è pesante, tanto è vero che si dice che Dombrowski non sia ancora andato in ferie e stia guardando in giro se c’è qualcosa da andare a prendere, siamo tornati ad avere un bullpen veramente ristretto e resta un gruppo di giocatori fortemente erratico, per esempio ieri molto male Hembree che stava andando bene con Barnes che invece ha meritato la vittoria non solo a livello statistico ma soprattutto per essere uscito alla grandissima da quella situazione da potenziale KO ovvero basi cariche e zero eliminati.

Non si può poi non dire una parola su Hanley Ramirez : non mi converto, è il tipo di giocatore che non mi piace e che sembra sempre che non stia prendendo sul serio quello che sta facendo, ieri ho visto due segni contrari ed è curioso che questi segni non siano gli homerun, ma bensì lo sguardo che ha mandato a Suarez dopo essere stato colpito e promettendogli vendetta che poi puntualmente è arrivata, ma meglio ancora l’urlo belluino che ha lanciato dopo il terzo out in quell’inning fatidico delle basi cariche e zero fuori, oltretutto con degli out che portano pesantemente la sua firma. Se Ramirez si diverte anche in difesa cresce di livello e semmai sventola il bastone in maniera più sciolta, stanotte abbiamo visto che razza di giocatore sia stato, il tempo scorre inesorabile e Ramirez non tornerà quel tipo di giocatore, se sta lì con la testa può dare comunque un bel contributo.

Abbiamo ancora una settimana di partite in casa, il calendario è ancora agevole almeno per poco, lo abbiamo sfruttato per raggiungere gli Orioles e sarebbe bene che la quaterna di sfide con i Twins fosse una spinta per provare a salire ancora, anche perchè dopo comincia una trasfertona da 10 partite ad ovest e non ricordo per noi trasferte ad ovest molto fruttifere, sembra che sia il momento di mietere il grano e di mettere provviste in cascina, potrebbero tornare utili più avanti.

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The Prospect Skeptic

Ovviamente il titolo non l’ho inventato io, è una definizione data a Dave Dombrowski da Jeff Passan, ottimo columnist che potete legger per esempio su Yahoo Sport. Lo scettico sui prospetti è una definizione che DD si porta dietro da parecchio tempo e che ieri sera ha ricevuto una conferma supplementare, se mai serviva una conferma. Con la trade che porta al Fenway Drew Pomeranz in cambio del talentuoso 18-enne Anderson Espinoza, il nostro deus ex machina conferma la sua storia e ci fa anche capire che ha ricevuto dalla proprietà delle direttive ben precise, siamo in “win now mode”. Come in tutte le trades ci sono tre aspetti da analizzare : 1) cosa entra 2) cosa esce 3) la politica che ci sta dietro

  1. Drew Pomeranz, sotto un certo aspetto, è un rinforzo imprevisto; nel senso che fino a tre mesi fa manco lo potevamo considerare un partente, gli Athletics lo avevano provato come starter per poi dirottarlo full-time nel bullpen. Arrivato a San Diego ha letteralmente pregato il front-office di dargli un ruolo da partente e visto che i Padres avevano scarsa profondità nel ruolo ed ambizioni non elevatissime hanno accondisceso. Il risultato è stato quello che negli USA viene definito un breakout year, ovvero una stagione fantastica col giocatore che sembra aver fatto un salto di qualità. Ora il problema è se il salto di qualità è per sempre o è quello che dalle mie parti si chiama “l’anno del miracolato”. Risposta impossibile da dare oggi, certamente avremo tempo per valutarlo perchè non abbiamo preso un “two months rent”, abbiamo un giocatore che avremo sotto controllo anche per il 2017 e 2018. Aspetti che mi lasciano perplessi : il Petco Park di S.Diego è notoriamente amico dei pitchers, il Fenway certamente no. Pomeranz ha una BABIP molto bassa, se si dovesse riequilibrare come sostengono i sabermetrici, potremmo avere dei problemi. Invece mi piace assai che si sia preso un giocatore in crescita, non avevo molta voglia di vedere il classico pluriveterano che dopo poco ci saluta e se ne va; se non altro abbiamo provato di costruire qualcosa che vada a coprire questi anni di buco tra l’oggi ed un possibile arrivo in prima squadra dei vari Groome, Kopech, etc.;
  2. Se ne va quindi Anderson Espinoza, certuni potrebbero dire che non possiamo fare troppi pensieri cattivi per la partenza di un ragazzo 18-enne, che fino ad ora ha lanciato a Greenville in Singolo A e che se tutto va bene arriverà nella Majors nel 2019 o giù di lì. Però questo, che ovviamente non ho mai visto lanciare, viene dato da tutti come uno forte forte forte, Dombrowski dice apertamente che aveva proposto altre contropartite ai Padres, ma loro hanno fatto chiaramente capire che “o lui o salta tutto”. Vi confermo che tratterò quello che ci sta dietro a questa trade nel punto successivo, fatemi solo dire che non penso che siano tutti impazziti se avevano messo questo ragazzo imberbe al posto n.3 della classifica dei nostri prospetti di dietro solo a Moncada e Benintendi. Non lo so …
  3. La politica è facile da capire, si vuole raccogliere il massimo possibile quest’anno. Mi potreste dire che io non sono mai contento : dico da tempo che non abbiamo una rotation all’altezza e poi quando si tentano dei correttivi mi lamento del costo di tali correttivi. Chiaro : non produciamo un pitcher da Major League da un decennio ovvero Buchholz 2007 e quindi dobbiamo provvedere altrove, la paura o la sensazione è che Dombrowski abbia voluto muoversi in anticipo perchè sappiamo bene che i pitcher disponibili sono pochi sul mercato ed i richiedenti sono tanti, anche altri contender in AL come Rangers ed Orioles DEVONO trovare un rinforzo, il problema è che i prezzi al 14 luglio sono più alti di quelli al 28 luglio, ovvio che al 28 luglio poteva anche capitare che Pomeranz fosse andato altrove, ma non possiamo continuare in questa politica. Tra Smith e Kimbrel quest’inverno, Ziegler ed ora Pomeranz abbiamo ceduto parecchio, mi verrebbe quasi da dire troppo, poi semmai Anderson Espinoza anzichè diventare il nuovo Pedro Martinez diventava il nuovo Allan Webster (che oggi rimedia uno stipendio lanciando in Corea), però non possiamo continuare così,anche quest’inverno ci siamo mossi per primi, al 7 dicembre era tutto fatto, ora basta, diciamo che fino ad ora la politica del Prospect Skeptic può anche andare bene ma siamo arrivati al limite, continuare con questo andazzo ci porta a chiuderci ogni possibile porta per il futuro. Possibile che lo stesso farm system che ha mandato svariati giocatori nel lineup titolare all’All Star Game non sia in grado di tirar fuori un pitcher degno di tal nome ? Ok … già detto e stradetto … ma di pagare molto per dei Ziegler e dei Pomeranz (che con tutto il rispetto non sono dei fenomeni) mi sono un po’ rotto le balle

Un paio di cosettine per chiudere riguardanti i prospetti, visto che è un argomento caldo : Groome è a Boston per le visite mediche, quindi se gli esami daranno esito positivo, lo riusciremo a firmare, seppure all’ultimo momento utile, un paio di mesi scarsi a Lowell in Singolo A- se li potrebbe anche fare, alla fine sembra che poi non riceva i 5-6 milioni che chiedeva ma si accontenti (ed è un bel accontentarsi) di 3,5. In questo caso mi verrebbe da dire che i Sox hanno retto bene il punto. Ho visto che nella bacheca messaggi qualcuno ha tirato fuori l’argomento Michael Kopech, che con la partenza di Espinoza diventa il nostro pitcher più alto nella classifica dei prospetti. Kopech tira fortissimo, addirittura sarebbe stato misurato a 105 MPH  … insomma talento ce ne sarebbe. Ma il problema con Kopech non è mica il talento, in quello i nostri vertici c’hanno sempre creduto, ricordatevi cosa si diceva quando lo chiamammo al draft 2014. Il problema è il cervello : squalificato per 50 partite a metà 2015 per assunzione di uno stimolante (un’anfetamina) e poi durante l’ultimo spring training (primavera 2016) s’è spaccato la mano destra picchiandosi con un compagno di stanza potendo così debuttare solo a giugno. Come curriculum direi che non è male : se mette a posto il cervello può essere un gran pitcher, ma l’esperienza mi insegna che mettere a posto un infortunio, anche il più grave, è molto più facile che mettere a posto il cervello … speriamo siano peccati di gioventù.

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Odio la sosta

Forse l’ho già raccontato in passato, comincio ad avere una certa età e quindi le cose tendo a scordamele, ma una volta l’immenso Larry Bird usando la sua schiettezza da contadino dell’Indiana dichiarò che l’All Star Game era assolutamente il momento più noioso durante una stagione NBA, io non posso che essere d’accordo con l’uomo che dominò la vita sportiva di Boston per tutti i ruggenti anni ’80, non sopporto l’All Star Game e non sopporto che la stagione si fermi, mi spezza il ritmo e mi fa staccare l’attenzione, io invece anelo allo restare in trincea e non vedo l’ora che venerdì si torni in battaglia, pensando poi che la battaglia sarà a New York … ancora meglio. Purtroppo la sosta è arrivata in un buon momento per noi, dopo una sweep e dopo alcune prestazioni un po’ più convincenti e questo non è mai buono, la speranza è che i nostri non si siano un po’ arrugginiti con metà squadra a San Diego e metà chissà dove.

Ho fatto due conti : se si continuasse con la stessa media vittorie di questa prima metà stagione, alla fine arriveremmo a quota 91 W. L’anno scorso i due posti per le Wild Card furono assegnati a 87 ed 86, quindi sarebbero abbastanza, Toronto vinse la division a quota 93. E’ vero però che la prima metà stagione non è detto che sia significativa del tutto, gli stessi Blue Jays (al 13 luglio 2015, quindi esattamente un anno fa) erano al 4° posto della AL East, addirittura con un bilancio sotto .500 e con solo due partite di vantaggio coi nostri disastrati Sox. Addirittura nella AL West in testa c’erano gli Angels (che poi i playoffs li hanno visti in TV) ed i Texas Rangers che ai playoffs ci arrivarono prima di fermarsi in quella epica battaglia a Toronto, erano con un bilancio di 42-46. Quindi serve lo scatto nella seconda metà, perchè i ritorni dei cavalli di rincorsa ci sono eccome.

Per questo scatto che ho evocato credo proprio che servirebbe un rinforzino, però quando Dombrowski dice che tutti quelli con cui prova di imbastire dei discorsi subito nominano quelli che non vogliamo vendere, io non faccio fatica a crederci; se per Hellickson o per Rich Hill, per dire due dei nomi che girano, ci chiedono Moncada o Benintendi, io posso dirvi che facciamo benissimo a mandare a monte la trade, ci teniamo quelli che abbiamo e si proverà di fare il meglio che si può. Senza offesa per i nomi che ho fatto prima, io per Moncada voglio Felix Hernandez o Chris Sale non due mesi di Rich Hill, è vero che all’avvicinarsi della deadline il valore delle contropartite calano, ma ho timore che molti pensino di poter prendere i Red Sox per il collo, se sarà così farà benissimo Dombrowski a rispondere picche e ad imbastire scambi solo quando ci saranno delle contropartite accettabili. Già lo scambio per tre mesi di un pitcher 36-enne come Ziegler non è stato proprio a buonissimo mercato, spero che onestamente non si ecceda.

Venerdì prossimo, oltre ad essere il giorno che sancirà il ritorno in campo, sarà anche il giorno limite per firmare i giocatori scelti all’ultimo draft e purtroppo Jason Groome, la nostra talentuosa prima scelta, non ha ancora firmato. Sin dai momenti immediatamente successivi al draft fu detto da chi tiene il monitoraggio di queste cose, che i Sox con la 12ma scelta avevano preso un giocatore fantastico, ma che si sapeva che sarebbe stata una firma difficile perchè le pretese del giocatore erano veramente alte, giocatore che oltretutto aveva fatto trapelare di essere disposto a farsi un anno di college per poter quindi ripresentarsi al draft del 2017 se non avesse trovato chi gli dava quanto lui chiedeva. Non so se in zona Cesarini la firma ci sarà, dopo aver subito la punizione di non poter firmare nessun International Free Agent, non firmare nemmeno la prima scelta sarebbe un colpo duro, è stato un azzardo eccessivo ? Aveva senso essere un po’ più conservativi ? Tra un paio di giorni lo sapremo, speriamo abbiano fatto bene i loro conti.

Si ricomincia quindi, il Bronx ci aspetta, per carità di patria non vi dico quello che penso della rotazione lanciatori decisa dal nostro stato maggiore, il motivo per cui Porcello stia a vedere le partite e invece si ridia la pallina a Rodriguez mi resta davvero di difficile comprensione, anzi c’è qualcuno nel Sistema Solare che ha capito questa pensata ? Chissà forse la sonda Juno appena arrivata su Giove troverà qualcuno che apprezza questa strategia, io per quanto mi impegni non posseggo la fantasia che serve per capire tutto ciò … davvero non ce l’ho, voi l’avete ?

PS – Sapete dirmi perchè Wright non sia stato impiegato all’All Star Game ?

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Cominciano le manovre

Tante cose sono successe in poco tempo, i Sox cominciano a muoversi, in alcune direzioni attese ma anche in direzioni che forse non erano all’ordine del giorno. E poi ci sono all’orizzonte un paio di infortuni, potenzialmente molto dannosi di cui andrà verificata l’entità.

Atteso l’arrivo di Ziegler, il classico giocatore che ci aspettavamo di prendere : un esborso economico modesto, sempre secondo gli standard MLB, un uomo di una certa durabilità, visto che dall’inizio della sua carriera assicura tra 60 e 70 uscite dal bullpen, buono anche il fatto che non sia un uomo facile agli homerun subiti, infatti tra 2015 e 2016 siamo a 4 stamponi beccati in più di 100 inning; normalmente dovrebbe essere un setup (diciamo il Carson Smith che non abbiamo praticamente visto), c’è un però : ovvero il problema al ginocchio che ha accusato Kimbrel e che l’ha reso indisponibile in gara-1 contro i Rays e se volete anche Tazawa che ha denunciato il classico “shoulder discomfort” , ovviamente sembra peggio il problema di Kimbrel che ha già effettuato una risonanza magnetica, i risultati della quale saranno resi noti oggi, qualora dovesse essere assente per un po’ io candido Ziegler come closer, dato che Koji-san attenta al nostro cuore un po’ troppo spesso, anche stanotte un chilometrico homer subito ed un’altra biglia nel warning track.

L’altro ingresso, forse un po’ meno atteso, è Aaron Hill, nostro storico avversario di un po’ di anni fa con la maglia di Toronto. In pratica il progetto è che Hill batta contro i mancini e Shaw contro i destri, almeno quando Shaw tornerà a pieno regime visto che ora anche lui ha qualche problemino fisico. A prima vista la mossa mi piace, anche qui l’impegno finanziario è modesto visto che l’ingente stipendio di Hill verrà pagato in massima parte da Arizona e Milwaukee ed acquisiamo un bel platoon-player, anzi forse un po’ troppo per un platoon nel senso che stiamo parlando di un giocatore abituato a giocare parecchio, infatti nel mentre gli è stata comunicato il trasferimento non ha mancato di mostrare qualche dubbio circa quello che potrà essere il suo “playing time”. Bel pull hitter, quindi dovrebbe trovarsi bene a giocare prendendo a pallate il Green Monster. Piuttosto lascia un po’ perplessi ciò che abbiamo dato in cambio specialmente Aaron Wilkerson che stava giocando molto bene a Pawtucket e che molti avrebbero visto in rotazione al posto di O’Sullivan, Dombrowski è stato laconico definendolo un giocatore che non avrebbe potuto dare un gran contributo al piano di sopra. Inoltre abbiamo avuto un terzo arrivo nella persona di Michael Martinez, onesto mestierante che era stato recentemente tagliato da Cleveland, che servirà per dare una mano nell’infield se dovesse nascere un’emergenza, dato che è abile a districarsi in varie posizioni difensive.

In mezzo a tutto questo marasma c’è anche il campo, un buon 2 su 3 contro i Rangers, che avrebbe potuto essere anche una sweep ed una vittoria, parecchio contrastata, in gara-1 contro i Rays e visto che lanciava O’Sullivan qualsiasi vittoria, anche la più striminzita, è assai gradita. Questa è la fredda cronaca, due partite al break, che direi proprio arrivare al momento buono; abbiamo qualche acciaccato da rimettere in piedi ed abbiamo gente nuova da inserire, si avvicina il momento della volata, è il momento di farsi trovare pronti.

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Toh … che strano !

Toh … che strano ! Abbiamo visto una partita dove non abbiamo imbarcato acqua al primo inning, ormai pensavo fosse una (poco) simpatica tradizione, come diceva il saggio : “partire sotto 3-0 aumenta l’acidità di stomaco … e non aiuta certo a vincere partite di baseball”. Quindi direi che nel nostro vivere alla giornata, alla faccia della presunta programmazione delle franchigie professionistiche , vedrete O’Sullivan lanciarne un’altra. Invece sono proprio curioso di capire se ne vedremo un’altra di Buchholz, che oltre a lanciare con una qualità molto peggiore di quella che potrebbe mettere in campo mia madre, sembra ormai avere dei rapporti col resto del mondo Red Sox simili a quelli che legano Lewis Hamilton e Nico Rosberg. Chiaro … se non lancia Buchholz dovremo metterci qualcun altro e solo l’Onnipotente ci potrà dire come uscirne, un’idea potrebbe far lanciare qualcuno del pubblico, anziché il “ceremonial first pitch” gli facciamo fare 9 inning. Sarebbe peggio di Buchholz ? Mah … non sono mica convinto, da segnalare anche la dichiarazione del suddetto Clay a fine partita : “In fin dei conti ho preso solo tre “earned runs”. Bella dichiarazione davvero !!!

Toh … che strano ! Una partita vinta l’avevamo rimessa in pericolo grazie al bullpen più tristo (termine molto delle mie parti) che la storia ricordi. Nel basket esisteva un giocatore chiamato Marvin “Bad News” Barnes, se c’è qualche baskettofilo triestino un po’ datato che legge credo che se lo ricordi bene, direi che sarebbe ora di ripristinare quel soprannome; i motivi sono molto diversi, il nostro Barnes meriterebbe il nomignolo per come lancia oscenamente e quindi vederlo sul monte è una cattiva notizia per tutta la Nation, quel Barnes invece lo meritò perché ebbe numerosi problemi con le regole del vivere civile. Per Tazawa invece vedrei bene un soprannome come “Brivido Supremo” dato che quando va bene la biglia arriva dalle parti del warning track. Tralascio per carità di patria il giudizio sui rilievi della simpatica partita di sabato, non vorrei che il blog venisse chiuso per oscenità e turpiloquio.

Toh … che strano ! Una squadra professionistica di Boston che prova di fare la furbetta aggirando le regole (i maligni direbbero Patriots docet). In pratica i Sox avevano un limite di 300mila $ a giocatore per poter ingaggiare i giovani virgulti dal mercato caraibico, a causa del surplus pagato per Moncada, la pensata dei nostri qual’è stata ? Se il giocatore X ci interessava ma sapevamo che con 300mila era impossibile prenderlo, si prendevano 4 giocatori dallo stesso agente tra cui quello che ci interessava dandogli il massimo possibile, nel nostro caso 1,2 milioni, era poi l’agente a spartirli dando semmai un milione al giocatore che ci interessava e dando i resti agli altri. Peccato che ci hanno presi con le mani nella marmellata, la sanzione non è piccolissima : per quest’anno impossibilità a firmare anche solo un international free agent e cinque prospetti presi l’anno scorso dichiarati free agent. Mi sembra una discreta figuraccia. Mi si dice che in parecchi fanno questi trucchetti … ok … per me la figuraccia non cambia.

Toh … che strano ! Avere esterni che fanno i bambini aiuta … io sono contentissimo sia tornato Holt che è meglio certamente di LaMarre … ma anche di Swihart. Poi guardatevi il range di campo che copre JBJ, guardatevi il sesto senso che ha nel capire dove cadrà la biglia, a volte sembra parta prima ancora di sentire il “toc” della mazza. Addirittura venerdì abbiamo giocato con quattro esterni avendo in campo anche quel tifoso dietro il Pesky Pole che ci ha salvato una partita che tanto per cambiare i rilievi stavano mandando a putt…, meraviglioso Travis Shaw che dopo l’ultimo faticosissimo out ha ringraziato il tifoso facendogli il classico segno con gli indici delle mani. Verrebbe quasi da dire che anche la Nation è in campo … ed anche qui potremmo dire … Toh … che strano !

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Siamo sanguinari ?

Siamo un popolo di sanguinari, noi Red Sox Nation all around the world siamo dei novelli Robespierre, questo almeno secondo John Tomase storica e controversa firma dello sport bostioniano, che da qualche tempo collabora con WEEI; per chi non lo sapesse stiamo parlando della sports radio che da tempo immemorabile è l’emittente portabandiera dei Sox, emittente che trasmette le partite da molto prima che fosse possibile seguire dall’Italia il baseball MLB.

John Tomase da per certo un siluramento di Farrell durante l’All Star Break a meno che non ci sia una brusca virata in meglio dei Red Sox nel prossimo homestand da 9 partite che comincerà da stanotte, quindi il destino del nostro manager dovrebbe essere deciso da Angels, Rangers e Rays. Fin qui la cronaca, l’articolo però prosegue con un tono quasi apocalittico descrivendo il siluramento di Farrell come fosse null’altro che l’offerta dell’agnello sacrificale ad un popolo desideroso di vedere saltare qualche testa; resto abbastanza basito.

Premetto che stiamo discutendo di un evento che non è ancora successo e che potrebbe anche non succedere, ma dopo il 2014, il 2015 e questo tramonto delle speranze per il 2016 un siluramento di Farrell sarebbe questo evento assurdo ? Mi si può dire che non è Farrell a far lanciare male Price, e non è nemmeno lui che fa restare troppo in alto le palle di Koji, etc. etc. OK … non è lui a lanciare, perciò fatemi capire, chi è il responsabile se tutto ciò succede ? E’ il destino cinico e baro ? Posso essere d’accordo anch’io sul fatto che i cambi a metà stagione lascino spesso il tempo che trovano ed anche l’amore che sembra essere sbocciato su molti forum per T0rey Lovullo mi lascia perplesso, se Farrell ha delle responsabilità mi viene difficile pensare che il suo primo collaboratore sia candido come una verginella, però possiamo pensare che la conduzione tecnica non sia all’altezza ?

Poi anche questa storia del pubblico cattivo, santo cielo che palle !!! Due ultimi posti consecutivi, cosa che non avveniva dagli anno ’20,  attese che vengono rimandate di anno in anno, cosa dovremmo fare ? Stappare dell’Amarone millesimato ? Se il pubblico dei Sox fosse questo Moloch implacabile, il nostro vecchio amico Bobby Valentine avrebbe resistito un mese nel nostro dug-out, dico bene ? Poi è chiaro per tutti, se arriverà il momento del cambio a metà stagione del manager, sapremo che è una sconfitta per tutta l’organizzazione, ma ricordiamoci che a volte non decidere è molto peggio che prendere una decisione sbagliata. quindi ci si pensi bene e se si decide che non avrebbe senso arrivare ad ottobre ancora insieme si prenda la decisione. E non è la richiesta di veder volare una testa, è la richiesta di vedere un baseball migliore di quello che vediamo dall’inizio del 2014

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