Il vento in poppa

Dicevo l’altra volta della vita fatta a scale, ebbene … questo è un momento dove la nostra scala porta verso l’alto, vinciamo persino quelle partite dove Cora da il classico turno di riposo a qualche titolare, turni di riposo che per altro non sembrano così necessari, per esempio in gara-3 con Toronto; fatto sta che comunque la nave dei Sox sembra avere le vele gonfiate da un fantastico vento alle spalle, vento che spinge il nostro veliero con una velocità che al momento è avvicinata da un paio di squadre, ma raggiunta da nessuno.

La sweep con Toronto è un gran risultato, voi semmai direte che non sono più i Jays potentissimi dei tempi di Bautista ed Encarnacion, ciò è anche vero, ma portarne a casa tre su tre nella division è sempre rimarchevole, perchè ci mantiene in testa con un vantaggio che sarà modesto, ma che è una piccola assicurazione per meglio affrontare il difficoltosissimo weekend a casa degli Astros, quando dovremo affrontare quella che per tutti è la miglior rotation delle Grandi Leghe.

Forse il giocatore del momento è Joe Kelly, credo che tutti noi ricordano bene il suo tragico debutto stagionale nell’Opening Game a Tampa, fece un out e beccò quattro punti; ora, due mesi dopo, quei quattro punti sono diventati cinque in totale, 1,73 di ERA, 0,77 di WHIP sono le cifre di un giocatore che ad oggi sta meritando un viaggio all’All Star Game, potrei raccontarvi che io mi aspettavo questo rendimento, ecco … se lo facessi sarei falso come una moneta da tre euro, non me lo aspettavo per nulla, sembrava un giocatore che sparava cannonate, ma delle spingarde dalla traiettoria così imprevedibile che nessuno poteva immaginare dove mai arrivasse il lancio. Per dimostrare quanto sia volubile la carriera dei rilievi, Kelly è diventato colui al quale Cora affida l’inning “pesante”, qualunque esso sia tra il sesto e l’ottavo.

Volevo tornare un attimo sulla partenza improvvisa da Boston di Hanley Ramirez, perchè c’è un aspetto davvero importante. L’altra volta scrissi che mai avremmo saputo il fautore del taglio di Hanley, beh … a meno che non ci abbiano raccontato balle abbiamo tutte le coordinate, da dichiarazione di Dombrowski colui che ha dato l’input è Cora medesimo. Non mi sembra per nulla banale la cosa, il nostro manager (che ricordo essere un rookie) si è assunto una bella responsabilità. Abituati ad un regime precedente dove c’era un manager che sembrava scansare le responsabilità più di quanto Alberto Tomba scansava i paletti dello slalom, la cosa non ha mancato di farmi accendere una lampadina. Ammetto che la mossa è pericolosa, ma mi piace che ci sia chi prende decisioni e spesso abbiamo visto che una “non-decisione” è anche peggio di una errata, non male anche che si sia accontentato il manager senza fare obiezioni, considerando che vengono buttati nel WC una quindicina di milioni di presidenti defunti. Di sicuro in questo modo si da autorità a Cora, anche sotto questo aspetto la mossa potrebbe essere positiva, di sicuro è molto coraggiosa.

Ci sarebbe poi l’ultima polemichetta lanciata dal solito Price, ma non ne ho mica voglia di parlare, ormai sono abbastanza stanco del personaggio, abbiamo il vento in poppa e parlare dell’ultimo capitolo della sfida Price vs Press è perfino noioso, è meglio pensare a JD Martinez che spara bombarde fuori dal Fenway, dei lanciatori che vanno alla grande … a proposito … io non sento tutta questa esigenza di tenere Pomeranz in rotazione, qualche alternativa l’avremmo, abbiamo poi X-Man che va, JBJ che raccoglie anche le mosche, Moreland che fa più di quanto fatto da Ramirez in tre anni e così via. Abbiamo tutto questo ed è tanto, a Houston a casa dei campioni ci serviranno tutti. Voi che dite ? Un pareggio 2-2 ci andrebbe bene ?

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L’ineguagliabile pesantezza del vertice

Si capisce perchè la stagione delle Majors sia lunga, quasi eterna, perchè il calendario comprenda un numero spaventoso di partite; la squadre salgono e scendono di forma, idem i giocatori, Porcello ti fa un mese da Cy Young, poi per due settimane viene preso a pallate; Price invece (quando non è troppo impegnato coi videogames) lancia bene, poi male, poi di nuovo bene. Un proverbio dei nostri saggi anziani diceva che “il mondo è fatto a scale, c’è che scende e c’è chi sale”, il baseball MLB è l’esemplificazione di questo antico detto. Con quel numero assurdo di partite almeno i valori hanno una valenza tecnica assoluta. La stagione dei Sox vive in questa altalena anche se, è bene dirlo subito, i nostri sono comunque i detentori ad oggi del miglior record tra tutte le 30 squadre, frutto chiaramente della partenza folle di aprile più che dell’andamento attuale, ma comunque se dobbiamo essere preoccupati noi figuriamoci cosa dovrebbero pensare quelli che al momento ci vedono la targa, da vicino o da più lontano.

Cosa servirebbe per stare al vertice, per non soffrire la pesantezza di questo stare al vertice ? Forse manca poco, veramente poco. Verrebbe da dire che servirebbe avere avversari più malleabili dei pigiamini. Vero … nel contesto di un’altra division la nostra vita sarebbe più facile, ma considerando che cambiare la geografia non è facilissimo scartiamo subito questa tesi. Se non possiamo spostare Boston un paio di fusi orari più verso ovest è bene concentrarsi sulle cose tecniche. Per esempio sul ritorno di Pedroia : chiaro … non aspettatevi ancora il Pedey modello “Laser Show”, le partite di preparazione a Pawtucket l’hanno mostrato ancora un po’ indietro; possiamo augurarci che, in un ragionevole lasso di tempo, il suo ingresso serva a solidificare una difesa che ha ballato un po’.

La difesa conta … e più che invecchio più che aumento di considerazione nei confronti dei fondamentali difensivi. L’ultima partita giocata a Tampa è l’esempio lampante, capite perchè il trio degli esterni DEVE essere Benny-JBJ-Mookie, Martinez è un giocatore fantastico, il suo ingresso a Boston è uno dei migliori che si ricordi, due mesi di una incisività nel box come rare volte ci è capitato vedere, ma alla fine capisci che è un DH fatto e finito e sarà sempre un esterno problematico, in una stagione ti potrà giocare 30 partite nell’outfield, le altre è bene che si concentri solo sul bastone, cosa che peraltro fa benissimo.

Dalla mia considerazione precedente sul trio che deve governare il nostro outfield si capisce ancora una cosa : l’importanza enorme che ha nella costruzione del team la figura di Jackie Bradley, se riesce a darci quel minimo di attacco che ci serve è un conto, se colpisce l’aria si crea uno di quei problemi che, con una reazione a catena, ne genera altri : senza di lui perdiamo di velocità nel baserunning, della solidità difensiva ne ho già parlato sopra, guadagneremmo semmai nel box, ma perdiamo in molto altri aspetti del gioco, il baseball è uno sport di equilibri e JBJ dona equilibrio, ci serve solo un modesto .230 di average, non chiediamo mica di più, siamo tutti perfettamente consapevoli che non sarà mai il nuovo Willie Mays, ma … benedetto ragazzo … dacci una mano a far si che tu possa essere il nostro esterno centro per ancora molto tempo.

Per sconfiggere la pesantezza del vertice e vivere sereni serve un’altra cosa e lo dico con sorpresa : ma vi siete accorti che il bullpen regge alla grandissima ? Diciamolo semmai a bassa voce, ma i nostri “brutti, sporchi e cattivi” alla fine hanno la seconda media ERA tra tutti i bullpen della AL. La classifica dice che davanti a noi ci sono gli Astros e subito dietro gli Yankees, poco casuamente sono le tre squadre al momento più forti dell’American League, l’enfasi che metto spesso sul bullpen nasce da questo, senza bullpen vai a stamparti contro il muro, che quelli di Houston fossero forti lo sapevamo, che gli Yanks avessero Chapman, Robertson & Co. non è una sorpresa, che i nostri potessero reggere invece questo livello di prestazioni è, almeno per me, una sorpresa enorme.

Comincia quindi un altro weekend di gioco contro una squadra intrigante come Atlanta, non più il bulldozer che era ai tempi di Glavine e Smoltz, ma un team giovane in crescita dopo parecchi anni di un rebuilding davvero laborioso, un team con alcuni tra i prospetti migliori dell’intero panorama MLB (Acuna in primis) ed alcuni veterani che ci sono storicamente ostici come Markakis, l’oriundo greco spesse volte in passato ci ha rotto le scatole e sta viaggiando a livello “chiamata All Star Game”, possiamo solo augurarci che gli dei dell’Olimpo non siano dalla sua parte, viceversa sarebbe complesso portare a casa quelle “due su tre” che sono sempre l’obiettivo primario di una squadra che deve sconfiggere la pesantezza del vertice … oddio … forse stare in coda però è più pesante, semmai Bobby V può confermarlo.

AGGIORNAMENTO : HANLEY DFA !!! Dire che sono stupito è altamente riduttivo, non so cosa pensare ! Di sicuro l’opzione per l’anno prossimo a quota 22 milioni conta in questa scelta, se il motivo è questo c’erano comunque altri modi di gestire la cosa, bastava non farlo arrivare ai turni richiesti. Non l’ho mai amato molto ed era un mese che giocava molto male, però son dell’idea che comunque ci poteva servire, per esempio anche l’anno scorso fece bene al playoff. Davvero non so cosa dire, chissà se c’è sotto qualcosa e chissà chi ha le primogenitura della scelta, garantisco che non sapremo nessuna delle due cose. Ora son curioso di vedere come Cora gestirà la cosa, ci aspettavamo che venisse tagliato Swihart, è stato tagliato Hanley, non è proprio la stessa cosa

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Finalmente baseball … per me

In pratica per il sottoscritto gara-1 contro Baltimore è stata la prima partita di baseball dopo 4/5 giorni e quindi faccio una certa fatica a parlare dei Sox, avete certamente visto più voi ultimamente di quanto abbia fatto io. Comunque qualche spunto da tirare fuori e da sottoporre alla discussione l’ho trovato.

Anzitutto diciamo subito che il mio lessico italiano non contempla una parola che possa descrivere in pieno il livello di gioco raggiunto da Mookie Betts, candidato assolutamente autorevole al titolo di MVP, al momento se lo giocherebbe con Trout. Come ho visto scritto stamattina : “Non c’è letteralmente nulla che lui non possa fare su un diamante”. Può tormentare una squadra in tutti i modi possibili ed immaginabili : ovviamente col bastone, con la difesa andando a pescare palline imprendibili ai più oppure come ieri sera correndo tra le basi con un leggiadria ammirevole, non so se ci avete fatto caso, ma con le tre rubate contro gli O’s Betts è quarto nella classifica delle rubate, in pratica davanti a lui ha solo degli specialisti.

Come secondo spunto c’è la definitiva presa di coscienza che esiste una differenza tra ciò che si dice a marzo e ciò che si fa a maggio. Potrà sembrare un incipit un po’ criptico, per spiegare meglio mi sto riferendo all’impiego di Chris Sale. A marzo : “dobbiamo stare attenti in modo da non farlo arrivare cotto a settembre/ottobre”. Detto … fatto. Arrivati a maggio, con le ciliegie quasi pronte, abbiamo tre partite consecutive da più di 100 lanci. Ovviamente ci sono partite e partite: l’ultima con Oakland ha necessitato di 102 lanci per chiudere solo 5 inning e qui siamo stati un po’ costretti; col bullpen che abbiamo, un Sale da meno di cinque inning significa una L, però per esempio la partita precedente da 116 lanci per fargli fare 9 inning contro Toronto è il classico esempio di impiego un po’ eccessivo; non so se, come dice qualcuno, Cora si stia farrellizzando oppure se ha preso semplicemente consapevolezza che tra certi partenti ed il bullpen c’è un gap di bravura enorme in favore dei primi. Fatto sta che tra l’utilizzo di Sale ’17 e quello di Sale ’18 delle differenze non si trovano.

A proposito di bullpen : mi meraviglio che nessuno di voi abbia rimarcato nella bacheca la genialità fatta uomo che corrisponde a colui che i più chiamano Carson Smith. Questo si è infortunato gravemente alla spalla scagliando il guantone dalla rabbia nel dug-out. Qualcuno di voi ha mai sentito in passato una cavolata simile ? Se non fosse che perdiamo un uomo, per quanto autore di prove luci ed ombre, ci sarebbe da farsi una risata gigantesca. Fatto sta che chiederà un secondo parere sulla situazione della spalla, ma il rischio che debba sottoporsi ad un intervento chirurgico che comporterebbe lo stop per molto tempo è reale ed anzi è la soluzione nettamente più probabile. Certo che tra Smith e Thornburg le nostre trades per i rilievi si stanno dimostrando delle rovine.

L’ultima breve : se consideriamo l’attacco (diciamo l’OPS) la produttività dei nostri catcher è la 30ma tra tutte le squadre delle Majors che (ahimè) sono 30. Se guardiamo quelle difensive (per es. DRS – defensive runs saved, una delle mie preferite) i nostri sono 25mi. Ebbene … parliamoci chiaramente, fino ad ora tra Vazquez e Leon, come si direbbe dalle mie parti, “di due non ne fai uno”. A fronte di ciò non sarebbe il caso di ridare una chance a Swihart ? Lo abbiamo fatto girare per il campo, all’esterno (e si fece molto male), l’abbiamo anche provato nell’infield, è nato catcher, ha sempre giocato catcher nel periodo dello sviluppo, lo abbiamo portato in prima squadra come catcher, prima che il destino lo portasse a fare il vagabondo del diamante. Non dovrebbe sostituire Johnny Bench e nemmeno Mike Piazza, dovrebbe sostituire Vazquez o più probabilmente Leon; sostituire questo Leon non mi pare impossibile. Voi che ne dite ?

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Oggi a New York, domani a Londra

La tanto attesa serie a New York s’è conclusa e direi che alla fine il risultato finale è quello sul quale mi ci sarei giocato una birra con gli amici, ne abbiamo portata a casa una, potevano essere due ma potevano anche essere zero, perchè dopo la rimonta subita al settimo inning stanotte c’era da aspettarsi di andare a fondo, invece la battuta di Martinez c’ha dato quella boccata d’ossigeno che ci fa veramente comodo. Detto ciò, c’è comunque parecchia roba di cui parlare, sia dalla nostra parte ed anche (perchè no) dalla loro.

Ovviamente il primo discorso è il bullpen e non poteva essere diversamente; nulla di nuovo sotto il sole verrebbe da dire, abbiamo un gruppo di giocatori che danno delle garanzie pressochè nulle, pigliate il nome che volete voi, non fa differenza, Hembree, Barnes, Kelly, giocatori diversi, stessa consistenza (scarsa), durante le prime tre settimane fantastiche il problema era rimasto un po’ sottotraccia, ora è tornato sotto gli occhi di tutti. Come arrivare sani e salvi, nel tragitto che va dal momento che viene tolto il partente, arrivando al momento che sale Kimbrel, questo resta un bel quiz. C’è solo da sperare che si possa prendere un correttivo a luglio, cercando di non farsi troppo male nel mentre; ricordatevi però bene che il singolo correttivo, non ti può cambiare la consistenza globale di un intero reparto.

L’altra cosa emersa chiara è il desiderio di dare un break a JBJ, delle ultime quattro partite ne ha saltate tre, nella speranza che si ricarichi un po’. C’è sempre l’eterno dilemma, se sia un problema di testa o semplicemente di tecnica baseballistica. Secondo la dichiarazione di Cora risalente a qualche giorno fa “ci sono dei difetti nel suo swing”, difetti che devono essere particolarmente persistenti visto che di questo tema ne discutiamo da una vita; i difetti dello swing si possono correggere, i problemi mentali no, speriamo che Cora abbia detto il giusto; fosse così verrebbe da chiedersi cosa abbiano visto i vari “batting coach” che si sono succeduti.

Volevo un attimo anche guardare a casa d’altri; voglio essere sincero : questa per me è la migliore versione degli Yankees da almeno una quindicina d’anni a questa parte. Motivo : hanno smesso di fare la collezione di figurine, ma si allevano (bene) dei giocatori. Ed in un contesto dove stai comunque costruendo un “nucleo storico” puoi anche permetterti il lusso di prendere il giocatore da urlo per completare la formazione. Poi è chiaro che è tutto da dimostrare che Severino, Judge, Sanchez & Co. siano i nuovi Jeter, Posada e Bernie Williams, dico solo che sono messi bene, sotto un certo aspetto vi direi anche meglio di noi, mi sembrano avere meno incognite di quante ne possiamo avere noi. Ed oltre tutto sono al 7° posto del payroll, parecchio sotto la cifra che fa scattare le sanzioni, quindi sono nelle condizioni di poter fare un sforzo extra sul mercato, qualora servisse.

Due parole per concludere su Londra : grande cosa. Il Regno Unito è estremamente ricettivo per ciò che concerne lo sport USA, hanno anche gli impianti per poterlo fare, vorremmo averceli noi, hanno stadi per la NFL, una arena come la O2 Arena a Greenwich per farci giocare i Boston Celtics, adesso proveranno di vedere come funziona il baseball nello stadio Olimpico a Stratford, casa davvero poco amata dai tifosi del West Ham. Se avete idea degli standard richieste alle arene dello sport USA, capirete quanto siamo distanti noi in Italia dal poter ospitare manifestazioni simili. Intanto godiamocele a Londra, ci toccherà mangiare fish ‘n chips, c’è di peggio.

 

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Prima della sfida

Un po’ di pensierini misti ed assortiti in attesa della sfida allo Stadium, in questo giorno di riposo, era un pezzo che non ci si arrivava con una situazione dove le “big two” ci arrivano coi primi due record della Lega, quindi l’evento merita un numero speciale del blog.

  • Ovviamente siamo in attesa di sapere le condizioni di Betts, Cora ieri sera ci ha detto che è solo una misura precauzionale, sarebbe un grosso problema non avercelo. Sembrerà a me, ma era dai tempi dell’inarrivabile n.34 che non dipendevamo così tanto da un singolo giocatore. Tra parentesi … io son cresciuto con un baseball dove i due “grossi bastoni” giocavano al n.3 ed al n.4 del lineup, ormai son parecchi i casi dove il leadoff è comunque un bomber, vedi Springer a Houston, ma non sarebbe però il caso di accoppiare nel lineup Betts con Martinez ? Uno con gli skills da leadoff lo avremmo comunque (Bogaerts).
  • Siamo la squadra che guida la poco raccomandabile classifica degli out subiti sulle basi. Quindi non era colpa di Butterfield verrebbe da dire, se l’anno scorso rischiare sulle basi aveva almeno la giustificazione che l’attacco produceva pochissimo, quest’anno non è così. Ma di Leon preso in terza con due out da Mazara ne vogliamo parlare ? Vediamo di non regalare out agli Yanks, non ne hanno assolutamente bisogno.
  • Come dicevo si è già capito che quest’anno la sfida è tra noi e loro, a fronte di ciò non era il caso di far fare una partenza spot in gara-4 ad Arlington a Velazquez (ipotesi) per tenerci Sale in gara-1 nel pigiamodromo ? Semmai voi mi direte che queste cose non si fanno nella prima decade di maggio, io però vi rispondo che le partite di maggio contano come quelle di settembre, mandare Pomeranz (questo Pomeranz !) ad affrontare il loro attacco non mi pare un’ideona. Anch’io mi sono reso conto che abbiamo un paio di match-up davvero in salita. Mio parere : se ne vinciamo tre raggiungo il nirvana e compro un biglietto aereo per il Tibet, se ne vinciamo due mi butto vestito in una fontana, se ne vinciamo una … accetto comunque la cosa, all’altra ipotesi mi rifiuto di pensare.
  • Se c’è una delle “nuove” statistiche sabermetriche che guardo è quella denominata WRC+, in pratica è un calcolo percentile che ti dice quanto un giocatore nel box è meglio o peggio della media che per definizione è 100. In testa c’è Betts a 225, secondo Trout a 213, in pratica questi due rendono più del 100% del giocatore medio. Ci sono 172 giocatori con un numero di turni sufficienti nel box per essere qualificati per le classifiche, purtroppo JBJ è 167° a quota 47, in pratica rende il 53% in meno del giocatore medio. Mi chiedo se potremo continuare a supportarlo, d’accordo che in difesa è uno spettacolo ed il terzetto Beni-JBJ-Mookie è il miglior trio di difensori che si sia visto a Boston da decenni, ma comunque passano gli anni e continuo a domandarmi quale possa essere il ruolo di JBJ nel medio termine, visto che come mazza sembra proprio non assestarsi.
  • Rafael Devers è il giocatore con più errori in tutte le Majors (8). Aggiungete in più le azioni dove si è salvato “in calcio d’angolo” , tipo quella in cui è stato graziato dall’instant replay, anche qui la domanda è : che si fa ? Chiaro che paghiamo il suo arrivo affrettato in Grande Lega, frutto del disastro-Panda, saltando in pratica il Triplo-A e saltando soprattutto una crescita normale. Si accettano consigli

Questi sono i miei spunti nell’attesa del Big Game. Let’s go ready to rumble !!!!

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Noi & Loro

Alla fine non c’è verso : Ok … Toronto non è male, forse meglio di quello che era lecito attendersi, i Rays sono meglio dell’accozzaglia che pensavamo fosse, però per lottare per la cima o ci siamo noi Sox o ci sono loro, e non credo di dover esprimere che siano quei loro, lo avete capito tutti.

Forse ci eravamo un po’ illusi dopo una partenza abbastanza disagiata da parte degli Yankees, ma hanno sistemato alcune cose e sembrano tornati ad esprimere tutta la potenza che il loro motore è in grado di fornire, invece i nostri sono in un periodo di luna calante, con alcune eccellenze ma anche con qualche dubbio che sta nascendo, sarà dura portare a casa la division, ma rendiamoci conto che i nostri avversari sono una squadra che è arrivata ad una partita dalle World Series, con un rinforzo come Stanton in più, sebbene ad ora non così decisivo, e per di più con un certo spazio salariale per fare qualche mossa di mercato, cosa che per i Sox sarebbe un po’ più complessa visto il payroll abbastanza più alto.

Dicevamo che siamo in un periodo di luci ed ombre, sia come team che come singoli, partendo dalla squadra non è passato inosservato che nell’ultima settimana ci sia stata una difesa che ha ballato un po’, abbiamo visto addirittura una partita con 4 errori difensivi; faccio notare una cosa : spesso accade che i vari aspetti del gioco sembra che si trascinino l’uno con l’altro, hai i pitcher in palla, allora la difesa prende anche le mosche e semmai dopo chi ha fatto il miracolo in difesa batte come un forsennato, quando le forma comincia a declinare lo si vede col guanto e con la mazza in attacco ed in difesa.

Se tra le eccellenze italiane ci sono la nostra incomparabile arte e le bellezze naturali, tra le eccellenze bostoniane c’è Mookie Betts sul quale ormai diventa persino imbarazzante parlare, in questi primi 40 giorni è semplicemente il miglior giocatore del campionato, già 2,6 di WAR con Trout e Gregorius come medaglie d’argento e di bronzo, e per ogni fuoricampo o per ogni partita che decide mi viene da pensare ad una specie di tassametro con la cifra del suo contratto futuro che sale, sale ed ancora sale. Mettiamo anche Porello tra le eccellenze, anno importantissimo questo per lui essendo “contract year”. Che stranissimo andamento quello di Porcello in questi quattro anni in rosso, male il primo anno, Cy Young Award il secondo, preso a pallate da moltissimi nel terzo, perno della rotation (finora) nel quarto. Ovvio che un andamento del genere metta anche dei problemi a chi dovrà decidere cosa fare con lui a fine anno, se offrirgli un contratto e di che tipo, da un lato tenerlo ci darebbe una certa sicurezza, dall’altra lasciarlo andare ci darebbe un po’ di spazio salariale. Decisione complessa

Tra le cose che non vanno ci sono Price e Pomeranz, miracoloso che a metà settimana si sia vinta la partita contro KC, con un Pomeranz che grazie all’Onnipotente ha concesso tre punti a fronte di una messe di valide subite, non è ancora lontanamente il Pomeranz che ci serve, la velocità dei lanci è ben distante dall’essere quella che aveva l’anno scorso, mi chiedo se non sarebbe meglio anche per lui un passaggio nelle Minors per riacquistare un po’ di qualità, onestamente non credo che Velazquez farebbe peggio, ripeto … la vittoria con KC è frutto del caso più che della prova del nostro pitcher. Su Price invece speriamo che sia solo un periodo di luna storta, certo che questi primi tre anni son stati davvero grigi se facciamo una media generale.

C’è poco da aggiungere, è cominciata la singolar tenzone che avevamo quasi chiamato, potrebbe durare mesi e semmai decidersi per una sciocchezza, due manager rookie conducono Sox e Yanks, chissà … forse chi smetterà un po’ prima di essere rookie avrà un vantaggio, ma mettete in conto che vincere la division stavolta sarà davvero complicato.

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