Detroit Tigers 2.0 ?

Qualcuno ricorderà quei Tigers che affrontammo nella finale dell’American League 2013, una serie difficilissima contro una squadra tosta, un team con tanti punti forti, una rotation da urlo, un lineup bello potente. Quella squadra aveva però un punto debole sul quale i magici Sox del ’13 basarono la loro vittoria : aveva un bullpen che era traballante, un bullpen sul quale Victorino, Big Papi & Soci si divertirono. Vi faccio avere solo una cifra : il punteggio combinato complessivo fu 19-18 per noi, il punteggio dal 7° al 9° inning fu 12-1 per i nostri.

Perchè son partito con questo inciso ? Perchè la deadline è passata e del famoso rilievo, preferibilmente mancino, che secondo molti (il sottoscritto compreso per quel nulla che conto) era necessario non si vede e non si pensa che arrivi, quei Tigers come gli attuali Red Sox erano governati da Dave Dombrowski ed a questo punto mi viene il dubbio che lui creda sinceramente che le squadre si costruiscano così, sottostimando l’importanza dei rilievi, cosa che contrasta col sentimento generale e con tutte le regole statistiche, sia con quelle storiche che conosciamo da una vita sia con quelle sabermetriche.

E’ vero che c’è ancora la possibilità di una trade ad agosto tramite i waivers, gli Astros presero Verlander con queste modalità e fu la mossa che gli fece vincere l’anello, però mi viene difficile da credere a questo punto che la cosa possa andare in porto quando c’erano tante possibilità; semmai poi verremo a sapere che tutte le volte che DD interrogava qualche GM chiedendo un rilievo, la contropartita richiesta era eccessiva, sapendo il nostro bisogno ci sta, il prezzo di una merce è dato in primis dal bisogno che l’acquirente ha di quella merce, però fatto sta che andremo avanti, salvo sorprese, coi nostri Barnes, Kelly & Co. Quindi alla fine siamo andati al mercato per dei rilievi e siamo tornati con un partente e con due interni, che è un po’ come andare al mercatino rionale per comprare dei pomodori e tornare a casa con un etto di prosciutto e una mezza dozzina di uova, semmai ci possono servire, ma se volevo farmi una bella caprese estiva col prosciutto e con le uova ci faccio poco.

Nel mio paragone Ian Kinsler non so se è il prosciutto o le uova, di sicuro so che è un buon giocatore che certamente è in calando, le sue cifre offensive stagionali sono le peggiori in carriera, ma è un giocatore che ha una storia ed inoltre questa trade secondo me ne racconta anche altre di storie. Di sicuro ci dice che Pedroia lo reincontreremo alla fine del prossimo febbraio allo Spring Training in Florida, ci dice anche che Holt / Nunez e Devers per due posti da titolari non vengono visti come una soluzione soddisfacente in un playoff. Se devo essere sincero sono abbastanza d’accordo ed alla fine mi può anche stare bene che venga un uomo come Kinsler che di mondo ne ha visto parecchio.

Come giocherà il nostro diamante ? Io mi aspetto Kinsler titolare o quasi in seconda, Devers/Nunez in terza … e non sarei stupito che Nunez al playoff giocasse più di Devers, con Holt tornato a quel ruolo di swing-man che ha dimostrato di reggere bene in passato, Pearse e Moreland in prima, col secondo che ultimamente sembra un po’ in calando. A questo punto, quando dovesse tornare Vazquez, secondo me ci cresce un catcher, di posto per Swihart continuo a vederne poco, direi che Leon s’è riguadagnato il ruolo di titolare, è vero che Vazquez non sta progredendo, però mandarlo allo smaltimento ridando i galloni nel roster a Swihart non so se sia una mossa da fare.

Detto ciò registriamo un’altra vittoria costruita praticamente da Nunez e Swihart in attacco e con un Price che, come dice qualcuno, è stato più fortunato che bravo. Bel modo di parlare, direte voi, un pezzo intero a parlare di un uomo da fargli giocare 30 inning se va bene  e non di quello che questa squadra combina in campo. Io vi sembrerò iper-reattivo, troppo brontolone, considerando poi che stiamo parlando di una squadra che è 75W-33L, forse è vero, ma mi rendo conto ogni giorno di più che quest’anno i Sox hanno un materiale umano di primissimo ordine, serviva solo la ciliegina sulla torta, i Phillies contro cui giocheremo stanotte hanno preso Aaron Loup, mica un fenomeno, ma a noi un rilievino del genere ci faceva schifo ?

Share

Campanellino d’allarme ?

Non avrei potuto resistere vedendo Fernando Rodney fare due salvezze a casa nostra, è un giocatore che apprezzo pochissimo dai tempi di alcune sfide furenti contro Tampa ed è bellissimo pensare che almeno in gara-2 abbia preso la sua freccia e se la sia (beeeeep !) nel (beeeeeeep !!!). Almeno stasera la si porta a casa con fatica, patemi e con un paio di picchioni da antologia, direi quello di Devers in primis, perchè ha ripreso una partita che sembrava andata e perchè la pallina è uscita dalla mazza ad un velocità assurda, in pratica un line drive HR.

La vittoria contro Minny, che si conferma squadra ostica per noi, non deve però distoglierci dal fatto che il bullpen da qualche tempo sembra cominciare a cedere; se guardiamo le classifiche complessive dall’inizio dell’anno i nostri, come team, si trovano attorno alla 5a/6a posizione seguendo quelle che sono le statistiche principali, sia quelle tradizionali che quelle nuove sabermetriche. Sia detto subito che se all’inizio dell’anno ci avessero detto ciò ci saremmo buttati nelle fontane dalla contentezza; se però contiamo gli ultimi 30 giorni (un lasso di tempo che è comunque maggiore del classico “small sample size”) le cifre cambiano parecchio e retrocediamo in una posizione di classifica più o meno centrale, diciamo attorno alla 15ma/17ma, per molte tipologie di statistica.

Come ovviare a ciò, sempre ammesso che si possa ? Innanzitutto direi di preservare i nostri asset, uno è certamente Kimbrel che sembra anche lui un po’ in calando. Per esempio in gara-2 non ho capito il senso di fargli fare una salvezza da 4 out, Barnes all’8° aveva fatto due out e poteva tranquillamente cercare il terzo, risparmiando un po’ di lanci a Kimbrel e semmai se ne sarebbe giovato al 9° chiuso con tanta difficoltà. L’altro aspetto poi è che il famoso rinforzo al momento non si vede, è vero che mancano ancora tre giorni alla chiusura del 31 luglio ma quella che tutti pensavano fosse la priorità n° 1 è al momento finita dietro all’acquisto della mazza di Pearce e al partente che possa supportare la fine della rotation, ovvero Eovaldi. Forse sto pensando troppo allo scontro playoff contro i pijamas, che chissà se ci sarà, ma affrontare il loro super bullpen (rinforzato da Britton) col nostro bullpen in calando mi fa parecchia paura ed al playoff spesso vince il bullpen.

Dicevo di Eovaldi, è arrivato il tipo di lanciatore che era logico attendersi, un onesto mestierante, che costa di stipendio una cifra contenuta, che speriamo dia una mano come 4° o 5° della rotation. Fin qui tutto ok, quello che secondo me è un po’ meno ok è la contropartita che cediamo che, tanto per cambiare, mi pare eccessiva. Per due mesi di Eovaldi (ripeto … due mesi) cediamo Beeks definitivamente. E’ vero … voi mi direte che le due volte che ha lanciato in prima squadra Beeks è stato preso a pallate, ma in Triplo aveva lanciato bene, poteva essere un decente aiuto ad una squadra che avrebbe bisogno come dell’aria di cavare un pitcher dalle proprie Minors. Beeks era sulla soglia delle Majors, semmai quella soglia non l’avrebbe mai oltrepassata, ma se cediamo giocatori con quello status continueremo a dover cercare altrove anche i lanciatori di complemento, col rischio poi di caricare ulteriormente un payroll già fin troppo carico.

Due cosine per chiudere : non sono d’accordo con che avrebbe voluto un pinch-hitter al posto di JBJ al termine di gara-1, perchè negli ultimi tempi sta sbattocchiando qualcosa e perchè se eravamo a giocarci quella partita con speranze di vittoria era soprattutto grazie alle sue magie in difesa; il ragazzo, oltre alla reattività ed al piazzamento, possiede anche un braccione stile-bazooka. L’ultimissima è : quando facciamo il contrattone a lungo termine per Mookie ? Dite la verità … questa non l’avevate ancora sentita … eh eh eh

 

Share

Toccare o non toccare ?

Con la vittoria in gara-1 sotto la pioggia di Baltimore i Red Sox sono arrivati ad essere 40 partite sopra media .500, un evento che non capitava dal lontanissimo 1949, una cosa speciale, che non ci da nessun premio extra, non ci garantisce alcunché, ma che ci da il segno del fatto che stiamo vivendo una stagione assolutamente incredibile. Il 1949 ? Ma era un altro mondo, alla Casa Bianca sedeva Harry Truman, dopo di lui si sono succeduti altri dodici inquilini dello Stadio Ovale, se dovessimo aspettare altri 70 anni rischieremmo di giocare le World Series contro una squadra di Marte (le Solar System Series ?); ripeto … nessuna garanzia di vittorie future, ma mettetevi questi momenti da parte per ricordarli quando semmai avremo dei problemi.

Stiamo vivendo qualcosa di così speciale che viene quasi il dubbio se sia una cosa corretta apportare qualche modifica alla squadra, argomento quanto mai caldo dato che il 31 luglio si sta avvicinando a grandi passi. Siamo in media per 113 vittorie e che senso può avere apportare delle modifiche in un meccanismo che fino ad ora ha lavorato con una precisione superiore a quella del miglior orologio svizzero artigianale ?

La domanda, che circola parecchio in rete, mi sembra assolutamente legittima. Dico la mia : scegliendo gli uomini giusti io un acquisto lo farei, mi esprimo più compiutamente. Non so se avete letto interviste negli ultimi giorni da parte di Cora, io ne letta una dove viene messa molta enfasi sul come Steve Pearce si sia integrato immediatamente nel team e su come, anche nel suo passato da giocatore dei Sox, non fosse così automatica la cosa, portando anche un esempio (Eric Gagne) di un innesto a metà stagione che funzionò come una crociera con Schettino come comandante.

Io il famoso rilievo mancino lo prenderei subito, stando attendo a non portarmi a casa un rompiballe, prestando molta attenzione alle classiche voci da spogliatoio, se i giocatori o i tecnici dicono a Dombrowski che Tizio è un po’ più forte di Caio ma anche è un personaggio sgradevole, allora io prenderei Caio. Abbiamo poi il dilemma se cercare, alle nostre condizioni, un partente. E’ una buona cosa che stasera lanci Pomeranz e che ci sia un altro match per lui prima del fatidico 31 luglio, almeno capiremo in che condizioni sia, visto che le sue partite di preparazione post-infortunio sono state parecchio contraddittorie. Dopo capiremo se e come agire.

Alcune brevi per chiudere : siamo a luglio ed abbiamo già battuto Bobby V !!! Siamo a 71 W, il nostro ineffabile ex-manager ne vinse 69 in quel tragicomico 2012. Inoltre oggi, 24 luglio, cade il quattordicesimo anniversario di un momento molto caro a tutti noi. Questo : https://www.youtube.com/watch?v=IGuF-Wy_QUc . Son sempre cose belle da ricordare, stiamo vivendo una stagione da sogno, ma anche il passato non è solo composto da improperi e maledizioni, ci sono anche personaggi come V-Tek, Pedro e Manny. Che i grandi del passato siano di ispirazione per i loro epigoni del presente, se ricordiamo la prestazione pugilistica di Kelly sempre contro gli Yanks … beh … non sarà V-Tek sul quadrato, ma non è mica malaccio.

Share

Una pausa meritata

Sono combattuto se essere contento della sosta o no; da un lato spezza il ritmo ad una squadra che stava viaggiando ad una velocità supersonica, dall’altro lato abbiamo dei problemi causati dagli infortuni che stanno colpendo la nostra rotation, col risultato che il bullpen è stato usato molto e tirare un po’ il fiato credo faccia più che bene ai vari Barnes, Kelly & Co.

L’ultimo weekend ci ha portato in dono, se così si può dire, l’infortunio di Rodriguez alla caviglia, infortunio che Cora ha definito serio, il giocatore dovrà portare uno stivaletto e poi tra quindici giorni verranno fatte altre analisi; un gran brutto affare che ora rende la nostra rotation veramente ridotta di numero, se all’infortunio di E-Rod aggiungete il protrarsi dell’assenza di Pomeranz ed il ginocchio di Wright che è saldo quanto i titoli di stato dell’Argentina, allora c’è tutto il diritto di sentirsi allarmati.

Si può fare qualcosa per ovviare ? Anzitutto diciamo che Pomeranz dovrebbe essere quasi pronto, peccato che le partite per settarsi dopo l’infortunio che ha giocato con Pawtucket siano state molto deficitarie : 9 inning in totale, 9 punti guadagnati, tanto da far dubitare che il giocatore sia completamente guarito dalla sua tendinite al braccio sinistro. Detto che di Wright non si hanno notizie, resterebbe un’opzione … cercare un partente al mercato che sta iniziando a scaldarsi.

Calma !!! Non sto dicendo di andare a caccia di DeGrom o Bumgartner, non abbiamo le contropartite tecniche che possano interessare eventuali venditori, sto parlando di un uomo che possa darci un sollievo, un onesto n.4 altrove, che si possa portare via con una cessione abbastanza indolore di giocatori e che non faccia fare tilt al nostro monte stipendi che è già pericolosamente alto, tanto alto che se salisse ancora di poco verremmo penalizzati al draft, facendoci retrocedere di dieci posizioni, come da regolamento.

Peccato per questi inconvenienti che buttano una nota d’amaro in una torta comunque dolcissima; nonostante aver giocato con un lineup parecchio sperimentale, mancava anche Benintendi, alla fine abbiamo chiuso la serie con Toronto con tre vittorie, oltretutto almeno due di queste vittorie sono state anche trascinanti per come sono maturate, il turno basso ha cominciato a produrre, aggiungendosi al turno alto che ha iniziato a produrre a fine marzo a ritmi da catena di montaggio. Concludo dicendo che non vorrei parlare del fatto che si sia preso un vantaggio di 4,5 partite sugli Yanks, se i nostri continuano così … chissenefrega degli altri.

Share

Ode a Mookie

Dopo una partita come questa gara-1 contro Toronto ti rendi conto di essere in uno di quei momenti dove tutto va bene. Il quarto inning, concluso da uno degli homerun più epici che mi ricordi in una regular season, è esattamente ciò che intendo in questi casi; contiene : la chiamata dell’instant replay con annesso errore di leggerezza dei Jays, una battuta valida di Nunez con la pallina che ha percorso non più di cinque metri, il pop in foul lasciato cadere da Smoak, insomma … se una cosa fosse capitata ai nostri amici del Bronx avremmo detto che tutto congiura per farli vincere.

Amo l’estate, le giornate con un mucchio di ore di sole, ma questi Sox mi fanno dire che vorrei che fosse ottobre, con le caldarroste, i funghi porcini e semmai un po’ di tartufo grattato su una semplicissima pasta in bianco. Si arrivasse ad ottobre con questa carica, con questo stato di forma che non esito a definire ottimale, allora non saremmo noi a dire : “preferiamo prendere questi anzichè quest’altri”, sarebbero gli altri a dire : “oddio, è bene evitare i Boston Red Sox”. I playoff sono decisi da fattori che oggi non possiamo certo definire, solo il dio del baseball conosce in quale stato di forma ci presenteremo, se avremo infortuni, come ci arriveranno i nostri avversari, etc. etc.

Detto questo godiamoci il momento, prendete il turno nel box di Betts e mettetelo al sicuro nella vostra memoria, prendete l’urlo della foto qui sotto che non sarà così iconico come quello di Marco Tardelli al Bernabeu in quel magico 11 luglio 1982 (oh … nostalgia canaglia) e conservatelo nei vostri ricordi sportivi come farò io, stamattina non ho fatto il tuffo nella fontana che feci completamente vestito in quel luglio così lontano, ma un bell’urlo l’ho cacciato, un piccolo modestissimo urlo che s’è sommato al ruggito del Fenway, un ruggito che potrà sembrare assurdo per una semplice partita di regular season, ma è una liberazione che testimonia come non tutti i momenti siano uguali, nello sport come nella vita.

Sull’uomo qui sopra sono ovviamente terminati gli aggettivi, il mio lessico non ne contempla di maggiormente iperbolici di quelli che tutti voi potreste usare, il pensiero a come tenerlo al Fenway fino al giorno in cui i fiumi daranno latte anzichè acqua deve essere il primo pensiero del nostro front office, già in passato vi scrissi del fatto che i rapporti tra i suoi agenti ed i Sox siano semplicemente civili ed anzi che i Sox abbiano tirato indietro le cifre quando si andò all’arbitrato, con risultato che l’arbitro diede ragione in pieno a Betts. Adesso sono d’accordo che non si tratti, che si debba essere focalizzati su ciò che avviene in campo, ma un minuto dopo la fine della stagione occorre che Dombrowski & Co si chiudano in una stanza coi rappresentanti di Betts e partoriscano il contratto a costo che il popolo del Fenway tolga il tetto al luogo del meeting e li metta a pane ed acqua, esattamente come avvenne in un famoso conclave nel Medioevo svoltosi a Viterbo, quando il popolo esasperato che i cardinali dopo tre anni continuassero a discutere senza costrutto decise di agire così per affrettare la scelta.

Stamattina mi son preso un attimo per dare un’occhiata al draft 2011, quando i nostri scelsero Mookie seppur al 5° giro col numero 172, trovo divertente andare a rivedere i draft ad anni di distanza, è un esercizio gradevole in tutti gli sport americani. Chi sono i 171 chiamati prima di Betts ? Ovviamente c’è di tutto e di più, per esempio nel primo giro furono chiamati Lindor, Springer, Javier Baez, ma come secondo assoluto fu chiamato tale Danny Hultzen. Guardiamo solo in casa nostra, abbiamo detto che i Sox lo scelsero al 5° giro, chi prendemmo prima di lui ? Matt Barnes (Ok … ci può stare), Swihart (insomma …), Henry Owens (bufala, superbufala, bufalissima), JBJ (OK), Williams Jerez (che ad anni 26 è ancora a Pawtucket) e Noe Ramirez (tagliato l’anno scorso ora giochicchia ad Anaheim). Questo serva anche per dirvi quanto sia complesso il draft, dover selezionare dei bimbi che poi potranno darti un contributo quando saranno uomini, un’arte d’una complessità immensa.

Ci risentiamo alla pausa, se non altro apprendiamo con sollievo che nessuno dei nostri è stato selezionato per quella robetta dell’Home Run Derby, non sono quelli gli homerun che ci servono, ci servono quelli identici a quello fatto stanotte da Markus Lynn Betts, quando il pitcher gli si è consegnato per stanchezza, alzando bandiera bianca. Parafrasando una nota pubblicità di anni fa : “Mookie Betts … per me numero 1”.

Share

La lotta continua

Nessuno molla un millimetro, ogni tanto c’è qualche partita un po’ “off”, cosa normale in una stagione da 162 partite, ma il duello continua col solito ritmo da paura, i nostri sono in media per 110W, loro per 107W, insomma un duello sempre più appassionante, ma che sta diventando pericoloso, almeno a mio parere, rischia di essere un dispendio di energie enormi, la possibilità che sia chi vince che chi arriverà secondo possa presentarsi al playoff un po’ bollito è un rischio reale, che alla fine tra i due litiganti possa godere il terzo incomodo Houston è una possibilità reale.

In un duello tra due bolidi pressochè perfetti la differenza viene fatta da delle inezie o dagli infortuni, per esempio ieri abbiamo avuto un assaggio di cosa può capitare, con la perdita di Vazquez per la frattura del mignolo, ovvio che ora Leon vedrà il campo molto spesso, già ultimamente sembrava aver sorpassato Vazquez nella depth chart, Swihart potrà dargli qualche partita di sollievo, ma non credo più di tanto, diciamo pure che il lanciatore che sarà accoppiato a lui non sprizzerà gioia, ma ora capiamo anche perchè i Sox non si sono voluti separare da lui.

Nella bacheca vedo che è molto caldo il tema Price, non posso che ripetere ciò che scrissi l’altra volta : dobbiamo farcelo piacere, non ci piace ma ci serve, al terzo anno della sua esperienza bostoniana possiamo anche aggiungere che non lo sentiremo mai “uno dei nostri” , ma diventa un esercizio quasi impossibile immaginare una campagna vincente senza di lui; se poi a fine anno Price decidesse di concludere anzitempo il contratto, ne ha facoltà, credo che non ci dispiacerebbe … e libereremmo dello spazio salariale importante.

Cerchiamo ora di chiudere la sweep, non so se Cora darà qualche riposo, per esempio a JD Martinez che ieri s’è battuto addosso tre volte in maniera anche parecchio dolorosa. A proposito di Martinez, tra breve ci sarà la solita tre giorni dell’All Star Game all’insegna degli sbadigli; tra le manifestazioni previste c’è anche l’Home Run Derby, non ci vuole un genio a capire che tra quelli che verranno contattati per la partecipazione ci potrebbero essere Betts e/o Martinez; quando toccò una volta ad Ortiz partecipare, lui disse che era un esercizio deleterio per i battitori, c’è chi dice che tutto ciò sia semplicemente una leggenda metropolitana e che non sia vero che distrugga i battitori, fatto sta che … perchè rischiare ?

Una breve chiusura sui nostri avversari di questo weekend ovvero i Royals : tre anni fantastici dal 2013 al 2015, con due World Series (una vinta) ed ora una squadra che sembra in completo disarmo. Il mondo delle Majors è veramente crudele : qualche scelta errata, semmai la difficoltà ad agire sul mercato ed in un paio di stagioni rotoli dall’attico del titolo allo sgabuzzino nel sottoscala delle Majors, cosa che noi ricordiamo benissimo essendo passati recentemente dal titolo del 2013 al nulla del 2014/15. Arrivare al vertice è facile (relativamente), restarci è veramente per pochi.

PS – Su MLB.TV è tornata la visione multipla !!! Alleluja !!!

Share

Obliterati

Leggo stamattina su Boston Dirt Dogs : “Price è stato obliterato nella sconfitta di domenica sera …”. In inglese il verbo “to obliterate” non ha lo stesso significato che ha da noi, per dire “timbrare il biglietto” si usa un semplice “to punch”, “to obliterate” lo possiamo tradurre come annientare, annichilire e sinonimi. Già … in un paio di partite siamo stati annichiliti, OK … in una sono stati i nostri ad asfaltare gli Yanks, ma una serie persa è una serie persa e contro questi qua una serie persa è gradevole come un calcio nei testicoli. Farsi prendere a pallate poi ancora meno.

Inutile dire che nel banco degli accusati ci sia finito Price, fino al suo arrivo a Boston Price aveva un curriculum esemplare contro i pigiamini, nelle 5 partite affrontate coi nostri colori nel Bronx ha una media ERA che supera il 10, supera l’8 se contiamo casa e fuori, in pratica un successo che possiamo paragonare alla crociera inaugurale del Titanic. Calma un attimo … onestà vuole che si dica che quest’anno Price ha offerto nel resto delle partite un rendimento più che buono, vedo che nella bacheca c’è chi scrive che s’è rotto le scatole di Price, posso essere d’accordo sotto un certo aspetto, è un personaggio gradevole il giusto, ma ci serve come l’aria quindi è bene che ce lo facciamo piacere ed in più Price ha anche il coltello dalla parte del manico, ovvero a fine anno avrà l’opzione per prolungare il contratto per altri 4 anni o per uscire dallo stesso, considerando che nessuno gli darà la barca di soldi che prende a Boston ovvio che opterà per restare.

Gli aspetti peggiore di questa tre giorni nell’Impero del Male sono però altri : ho come l’impressione che questa squadra faccia una fatica enorme nel rimettere in piedi partite che si sono messe male, un po’ come quei piloti di Formula Uno che sono fenomenali se partono davanti, ma che non riescono a esprimersi al massimo se sono nella mischia. L’altra cosa davvero preoccupante è che in una ipotetica serie di playoff contro loro, molto ipotetica perchè chi va alla wild card si espone comunque ad un rischio enorme, potete stare sicuri che non incontreremo Sonny Gray, ricordatevi sempre che gli Yankees di sicuro si prenderanno al mercato un partente extra, invece noi non possiamo esimerci dallo schierare Price o Rodriguez, quelli abbiamo e quelli resteremo al 99%.

C’è stata poi la sorpresa Steve Pearse, che si prendesse un bastone destro per avere un po’ di bench e che costasse il giusto me lo potevo anche aspettare, che venisse fatto debuttare appena arrivato, allo Yankee Stadium e nello spot numero 4 del lineup ha superato davvero ogni immaginazione. Per rimanere in tema mercato rimbalzano sempre voci su una possibile cessione di Devers, un executive di una squadra avversaria che ha preferito restare anonimo ha dichiarato che se i Sox metteranno Devers in una trade meritano un trattamento psichiatrico, in verità Dombrowski continua ad escludere categoricamente che si ceda il bimbo venezuelano, forse il 5/5 di sabato ha reso più difficile la cosa, speriamo bene che non si ipotechi il futuro più di quanto già fatto, non tutti i prospetti diventano come Severino (che mi fa una fifa blu da tanto che mi sembra forte), ma attualmente siamo valutati come 24mo miglior farm system ed essendo le squadre 30 non è un gran risultato.

Bene così … anche se non è vero, stasera essendo rimasti scottati dalla cura Severino cercheremo la rivincita contro un altro lanciatorucolo da strapazzo, tale Max Scherzer. Appero … Mica male come giro

Share