Fosse la volta buona

Tante volte quest’anno abbiamo sperato che fosse arrivato il momento giusto, che scattasse quel “click” per trasformare i pallidi Sox del 2019 in quelli rosso fiammanti del 2018. Non so se è arrivato quel momento, chiaro che un trio di vittorie squillanti contro di “loro” servono se non altro a dare morale, se poi saranno quell’annuncio squillante che vorremmo sentire più spesso direi che è bene aspettare ancora un po’.

Facile a dire che quando Mookie fa l’MVP e JD Martinez pure le cose viaggiano in un certo modo, fino ad ora l’attacco ha vissuto soprattutto su Devers e Bogey; ovvio che due suonatori, per quanto eccelsi, non siano abbastanza per rendere in un gioco che è orchestrale come pochi. Mi pare chiaro che questa squadra necessiti di un attacco con tutti i cilindri funzionanti, anche in questo trittico di partite il monte qualcosa ha concesso, e non potrà essere diversamente anche in futuro, nel nostro attacco risiede la chiave dei nostri successi, voi mi direte che è una costruzione di squadra un po’ sbilanciata ed è sicuramente vero, ma per quest’anno non credo possa essere differente.

Intanto la classifica recita di un sorpasso ai Rays ed un secondo posto, in coabitazione con gli Athletics, per la wild card. Cleveland resta avanti e sembra aver imbroccato una marcia che a breve potrebbe anzi fargli sorpassare i Twins per il titolo divisionale. Qualcosa conterà il mercato, chi avrà la possibilità e la volontà di acquisire giocatori “giusti” potrebbe avere un boost, nel nostro 2018 il duo Eovaldi e Pearce qualcosa è contato. Da parte nostra mi attendo poco e sappiamo bene i motivi, uno starter di peso dovrebbe arrivare nel Bronx e qualcosa mi aspetto facciano anche i Rays, i Twins si son presi Romo qualche ora fa, son curioso di vedere cosa combineranno i Francona-boys a mio parere molto sottovalutati, squadra con talento non eccelso ma che rende assai.

Però dai … sentire ieri la chiosa finale di NESN partire con “Sox win again” ci ha un po’ rianimato, ammetto che avevo paura, paura di perdere e che ciò comportasse di presentarsi al mercato come sellers, cosa che avrebbe reso la parte finale della stagione una lagna bestiale. Siamo lungi dall’essere quelli del 2018 e costituzionalmente non possiamo esserlo, ma aver mandato qualche messaggio squillante “urbi-et-orbi” è già qualcosa, i simpatici pigiamini mi son sembrati sorpresi da queste tre partite e soprattutto con un monte in fase calante, ora ci sarebbe da concludere l’opera con gara-4, vogliamo lasciare incompiuta un’opera del genere ? Sarebbe come se Michelangelo, a due scalpellate dalla fine del Mosè, decidesse di distruggere il capolavoro e questo weekend lo è proprio un capolavoro, fermarsi stanotte sarebbe esiziale.

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Tran – tran

E’ sorprendente come le cose non cambino mai in questa stagione dei Red Sox; fateci caso ma le cose che dicevamo nei mesi scorsi sono le stesse che potremmo dire anche in questa parte finale di luglio. Se esiste una stabilità di rendimento credo proprio che i Sox la stiano ottenendo, c’è solo un piccolo particolare : è una stabilità di rendimento insufficiente per sperare in qualsiasi accesso alla post season; se anche una settimana che vedeva i nostri affrontare squadre deboli come Toronto e Baltimore ha visto comunque un paio di sconfitte allora c’è poco da sperare. La situazione di classifica non è certo migliorata, restiamo a tre partite dalla postseason, quello che è peggio è che Oakland e Cleveland, che al momento sarebbero le due wild-card, sembrano avere un ritmo sconosciuto ai Sox.

Le prime due partite a Baltimore, squadra debole se ne esiste una, non ha fatto altro che confermare che i Sox 2019 sono la pallida controfigura di quelli del 2018, soprattutto per ciò che riguarda il monte di lancio. Se Price può avere avuto un passaggio a vuoto, spero non dovuto alla ormai stucchevole querelle con Eckersley, per Porcello ormai siamo all’encefalogramma piatto : una partita che ormai sembrava indirizzata è tornata in parità e s’è confermato per l’ennesima volta che questa squadra va quando l’attacco produce, o per meriti propri o per demeriti altrui, che si possa vincere continuando solo a battere non credo sia molto possibile.

Intanto stiamo arrivando a giornate importanti, ovvero quelle che precedono la trade deadline, una deadline che quest’anno è molto più importante visto che non sarà più possibile prendere i giocatori dai waivers per tutto agosto, com’era nei mesi scorsi. Io onestamente non mi aspetterei nulla da una squadra come i Sox, coi problemi di payroll che sappiamo bene. Detto ciò m’ha fatto specie leggere da un giornalista di solito attendibile come Jon Morosi che i Sox hanno mandato osservatori a destra e sinistra, gli oggetti delle nostre attenzioni sarebbero nientepopodimenoche Syndergaard e Bumgarner più Stroman e Shane Greene

Ovviamente non so se questi report siano attendibili o se Morosi, uno che ama l’Italia come pochi, non si sia concesso del vinello proveniente dal paese dei suoi avi. Quello che dico è che non vorrei ipotecare quel poco di farm che ancora abbiamo. E’ vero che in molti dicono che il 2019 sarà forse l’ultimo anno possibile per tentare il massimo obiettivo, che poi dal 2020 una fase di ricostruzione sarà obbligata, ma visto che questa stagione sembra così difficoltosa non accenderei delle ipoteche per il futuro in cambio d’una speranza che mi pare molto distante. Intano stasera ci gusteremo Cashner (si fa per dire), il primo assaggio non è stato buonissimo (dolce eufemismo), speriamo che stasera vada meglio anche perchè per un po’ non giocheremo più contro gli Orioles … Saluti a tutti !!!

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Is he the answer ?

Andrew Cashner è la risposta che arriva dagli uffici di Yawkey Way ai problemi denotati dai Sox sul monte di lancio. Una volta tanto è una trade che credo possa essere accettato serenamente. La contropartita non è eccessiva, ovvero due 17-enni che sono nell’academy dei Sox a Santo Domingo che semmai diventeranno due giocatori “veri” ma che ad oggi non sono che due ragazzini appena all’inizio di un lunghissimo percorso ed inoltre gli Orioles pagheranno più della metà dei 3 milioni di $ che il giocatore dovrà ricevere da qui a fine anno quando diventerà free-agent.

Sarà Cashner la risposta giusta ai nostri problemi ? Ovviamente non lo so, quello che dico è che una trade in questi termini era un tentativo da fare, non ci carica il monte salari di una cifra eccessiva, ci lascia le mani libere il prossimo inverno e non ha comportato una rinuncia ai top-prospect, quando in settimana avevo visto una foto di Casas in un articolo dove si parlava delle ns. possibili trade avevo iniziare a pregare, al momento le mie preghiere sono state esaudite. Cashner ha avuto una carriera molto “up-and-down”, benissimo nel 2013 e 1014, così così nel 2015, male nel 2016, bene nel 2017, male nel 2018 … insomma … non un mostro di costanza, ma pretendere un giocatore di caratura superiore avrebbe comportato dei sacrifici che i Sox non possono fare.

Però bisogna che ci parliamo chiaro, anche se Cashner dovesse giocare come il Pedro Martinez del ’99 non potremo andare da nessuna parte se il resto dei lanciatori continuerà ad offrire lo stesso rendimento insufficiente che sta offrendo. Se Chris Sale resta il Chris Sale visto stanotte contro i Dodgers e nelle precedenti partite non c’è Cashner che tenga, se Porcello continua a lanciare da qui a fine settembre come sta lanciando ora idem come sopra. Insomma … il management ha fatto quello che doveva fare, ma se le cose non cambiano drasticamente avremo un ottobre libero da impegni.

Queste prime due partite contro i Dodgers sono davvero significative, sono un microcosmo che spiega benissimo questo 2019 contraddittorio, incostante. A me ha fatto effetto la partita di Sale anche in aspetti non proprio legati al lancio, mi riferisco ad esempio alla sua reazione lenta sul singolo interno che è costato il punto del primo inning. Tralascio poi ogni commento sul bullpen visto che se mi esprimessi con sincerità scriverei cose inadatte ad un consesso di gente civile, la partita era gravemente in salita, ma se gli ultimi 4 lanciatori entrati abbiano tutti subito almeno un punto credo che si batta qualche piccolo record negativo. A breve dovrebbe essere pronto Eovaldi, ma anche qui vale il discorso fatto prima per Cashner, ovvero che se anche gli altri non si metteranno a giocare in termini accettabili, Eovaldi non ci servirebbe a molto nemmeno fosse meglio del Foulke ’04, Papelbon ’07 e Koji ’13.

Intanto stanotte proviamo di gustarci gara-3 con una sfida a cinque stelle, da noi Price che ad oggi è nettamente la nostra architrave della rotation contro Ryu che non è andare a fare il partente della National League all’All Star Game per caso ma perchè viaggia alla stra-grande. Poi verrà una settimana importante nel senso che ci saranno partite teoricamente facili, contro Jays e O’s, dove dovremo mietere parecchio per poi affrontare gli scontri diretti a fine mese nelle migliori condizioni possibili di classifica, per chi deve rimontare l’orologio comincia a fare “tic-toc”, ma ripeto … bene Cashner, ma se gli altri non si alzano dal letto al suono della sveglia non ci sarà purtroppo molto da dire.

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Pensierini della sosta

La sosta arriva forse al momento opportuno, dopo una settimana che non ha fatto altro che confermare ciò che ci stiamo dicendo da tempo, ovvero che questa squadra è mortifera quando si tratta di giocare contro le squadre di livello medio-basse, peccato che se vuoi vincere non puoi sempre sperare di giocare contro gli Orioles o contro questa pallida versione dei Tigers contro la quale i Sox hanno portato a casa la sweep.

Sono due le cifre della prima metà della stagione che mi hanno colpito : una è proprio quella a cui accennavo nel paragrafo iniziale ovvero un brutto 17-25 contro le squadre che hanno una media sopra .500, ed un 32-16 nelle altre. L’altra è quella che ci vede molto meglio nelle partite in trasferta 29-19 rispetto al mediocrissimo 20-22 registrato al Fenway,

Il motivo di entrambe le statistiche credo sia sempre lo stesso ovvero un parco lanciatori che balbetta. Lo è della nostra “avarizia” contro le squadre forti perchè credo che anche i bambini in età prescolare sappiano che ad alto livello le partite le vinci con gli uomini sulla collina, e gli stessi uomini del monte possono fare la differenza in uno stadio dalle misure molto particolari qual’è la nostra cattedrale di Yawkey Way, col muro verde a 94 metri e col Pesky Pole a 92 con una recinzione a destra che arriva all’ombelico.

L’attacco regge e con la crescita offensiva di giocatori come Vazquez e Bogaerts abbiamo un lineup molto equilibrato, senza il bomber alla Yelich ma con uno stuolo di giocatori che può fare male, 1° come average, 4° come OPS, insomma … se contasse solo picchiare col bastone anche quest’anno faremmo vedere i sorci verdi a tanta gente. Peccato che invece non sia così : come ieri spiegato dalla crew di NESN c’è un punto di ERA in più tra il 2019 ed il 2018 ed è proprio quel punto che sta facendo la differenza.

A poco più di 20 giorni dalla trade deadline le chiacchere sono tante, la voce che Eovaldi sarà il nuovo closer sembra ormai più di una voce, l’idea può anche piacermi e con la sua fastball a 100 mph può fare dei danni, semmai anche essere impegnato in quelle salvezze da più di un inning che erano un po’ un tratto distintivo dei ns. playoffs 2018. L’obiezione a questo discorso è ovvia : con Eovaldi nel bullpen abbiamo un “buco” tra i partenti, cosa che potrebbe indurre i Sox ad operare cercando un partente anzichè un rilievo nel prossimo mercato. Diciamo che DD, sempre ammesso che intenda operare, dovrà andare al mercato con due sporte, una per il rilievo ed una per il partente, immaginando che potrà riempirne solo una, quella semmai che offrirà condizioni migliori per una squadra che abbiamo detto avere un margine operativo davvero limitato.

Abbiamo qualche giorno per tirare il fiato sfruttando quella “sagra dello sbadiglio” chiamata All Star Game, prima di un calendario tosto che vedrà molte partite in casa (ed a questo punto non sappiamo se è un bene) e con parecchie partite contro squadre di vertice, 2 serie contro Yanks ed altrettante contro i Rays ed il remake contro i Dodgers in uno stratch da 23 partite. Per una squadra che oggi non farebbe nemmeno la Wild Card è l’occasione per capire molto più il nostro destino futuro. Cari Sox … se ci siete battete un colpo !!!

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