Che 2022 sarà ?

Ciao amici ! Diventa difficile per me non notare una certa assonanza tra il mondo del baseball MLB e la nostra vita normale. Sia il baseball che il nostro domani sono pieni di punti interrogativi e le certezze non si sa dove stiano di casa. C’è una grossa differenza però : la colpa delle nostre incertezze non è certo dovuta a noi, bensì alla situazione pandemica nella quale siamo ancora immersi fino al collo; invece la colpa dei dubbi che animano la MLB è della stessa MLB … e ciò mi pare quanto meno grottesco.

Sul fronte contrattazioni tra MLB e Sindacato Giocatori l’unica notizia è oramai vecchia di settimane ed è una “non-notizia”, nel senso che è stato comunicato che i colloqui legati alla parte economica della diatriba inizieranno a gennaio inoltrato. Siamo sinceri : come in tutte le contrattazioni i soldi sono il vero argomento dirimente, la decisione di tenere il tutto congelato per quasi due mesi serve solo a mettere ulteriore pressione sulla controparte quasi si ricomincerà, bontà loro, a trattare.

Il rischio che partendo a fine gennaio slitti tutto è reale e testimonia una scarsa volontà di trattare da parte delle Majors. La politica del “prendere o lasciare” non ha mai portato lontano e la guida del sempre più inadeguato Manfred mi sembra votata all’andare a sbattere contro un muro.

Non mi resta che chiudere qui il 2021 ed augurare a voi il meglio non sapendo cosa dire di più in un mondo dove diventa complesso fare un piano che duri più di una settimana. Tenete botta … anche se non è facile !!!

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Lo scacchista Bloom

Secondo contributo di Mauro. Anche per lui comprendere Bloom non è facile

Ammetto di seguire le mosse di Bloom con la stupita meraviglia con la quale osservo il mondiale di scacchi Carlsen vs. Nepomniachtchi. Essendo stato da giovane un modesto giocatore di club, mi diverto a seguire l’evolversi delle partite sulla scacchiera, con l’ausilio di diversi Grandi Maestri che in diretta commentano la partita. Ben presto però, quando a giocare sono dei top player come quelli citati, le motivazioni delle loro azioni cominciano a essere oscure un po’ a tutti, per diventare chiare solo a posteriori, a risultato acquisito.

Lo stesso senso di vertigine mi succede quando seguendo Chaim Bloom in azione. Dopo essere arrivati a 2 gare dalle WS, tutti, compresi gli autorevoli commentatori, individuavano nella sistemazione dei 2/5 della rotazione il problema principale da risolvere per affrontare con maggior fiducia la stagione 2022.

Tutti quindi davano per molto probabile che i Red Sox si sarebbero impegnati per trattenere E-Rod e sono stati smentiti. Qualcuno allora vedeva probabile l’arrivo di qualche free agent di lusso per riempire il terzo slot, ma anche su questo Bloom non mostrava alcuna propensione. Anzi nessuno sembrava trovare un filo logico nell’esborso di risorse preziose per l’acquisto di Wacha e Paxton.

La domanda che si pone Paolo e che sorge spontanea un po’ a tutti allora è: Bloom è uno stratega troppo profondo per poterlo capire o è un malato di mente che prende giocatori a casaccio buttando i soldi dalla finestra?

La mia ipotesi è che se uno osserva bene, il ritorno di Rich Hill, un signore di 42 anni che IMHO era stato colpevolmente lasciato andare nel 2015 (Max se me lo ricorda ogni volta che capita), sembra un tassello del puzzle che comincia a far emergere un disegno nel generale guazzabuglio.

Hill è stato in questi anni un ottimo lanciatore. Ha lanciato bene per i Dodgers dal 2016 al 2019, ha lanciato bene per i Twins nel 2020 e ha lanciato bene per i Rays e Mets nel 2021. Sarà anche vecchio, ma ha ancora una curva che è uno spettacolo e non c’è niente nei suoi numeri che dica che sia alla frutta. E poi costa veramente poco per i salari MLB

Il piano di Bloom quindi potrebbe essere quello di prendere due lanciatori al posto di uno: Hill all’inizio della stagione e Paxton alla fine. Quantità vs qualità. Se Paxton torna veramente a giugno, se ottiene le buone prestazioni che ha mostrato nel passato e se Hill rimane sano ed efficace fino alla fine, magari è una genialata che risolve la stagione e lui diventa manager dell’anno. Tuttavia ci sono troppi “se” e tutti senza un piano B. Se anche una di queste ipotesi salta rischiamo l’osso del collo e il vecchio caro Murphy ci assicura che “se qualcosa può andare storto lo farà”.

Ma siccome è meglio essere ottimisti, e avere torto, che essere pessimisti e avere ragione,  credo che mi farò rapidamente una ragione per l’ennesimo ritorno di Hill firma per la settima volta (hai letto bene sono SETTE!) un contratto da free agent con i Red Sox, la squadra per cui ha lanciato più inning in assoluto, sebbene abbia militato per 11 diverse squadre MLB.

Questo, signore e signori, è il magico mondo di Chaim Bloom. Se Dave Dombrowski fosse ancora alla guida dei Red Sox ora Renfroe probabilmente avrebbe già firmato un’estensione del contratto per il 2022 e oltre. Ma sappiamo anche che questa è una mera ipotesi di scuola, perché Dombrowski difficilmente avrebbe preso un giocatore messo in DFA dai Rays la scorsa offseason.

Bloom funziona in modo diverso. Senza di lui non avremmo mai visto il giocatore in qualche modo simbolo dei Red Sox 2021: uno da cui sembrava che non si potesse attendere molto, ma che, alla prova dei fatti, ha reso oltre ogni aspettativa. Questo fatto però lo ha reso una grande opportunità di mercato e, considerata la sua età, Bloom ha visto la possibilità di trasferirlo per un investimento a lungo termine e lo ha colto al volo.

Hamilton e Binelas sono infatti il vero obiettivo della trade. Fra i due si dice un gran bene di Alex Binelas, un terza base e una buona mazza, draftato nel terzo turno nel 2021 dalla Louisville University. Era stato menzionato come una possibile prima scelta, ma è scivolato al terzo turno a causa di una cattiva giocata verso la fine della stagione universitaria. Insomma potrebbe fare comodo se veramente abbiamo in animo di togliere Ciccio Devers dall’hot corner.

Poi capitato che nell’affare sia rimasto coinvolto anche JBJ, che ha avuto sempre un posto speciale nel mio tenero cuoricino. Certo torna per motivazioni diverse e opposte a quelle per cui era partito lo scorso anno e torna dopo una stagione orribile: un OPS inferiore a .500, un tasso di strikeout del 30% contro una percentuale di slugging di .261, uguale inettitudine sia contro i destri sia contro i mancini e quasi ogni altra statistica.

Sicuramente un paragone con Renfroe è pura follia, ma in difesa è rimasto fantastico come sempre e come quarto esterno è un lusso. Se a Boston hanno conservato il genietto della lampada che lo ha curato dai suoi precedenti slump potremmo anche farci qualcosa.

Insomma Bloom è uno spietato bastardo che non guarda in faccia a nessuno, ma è il nostro spietato bastardo e lo hanno preso proprio per questo. Bisogna solo capire se questo modo di far restituirà lo stesso valore ottenuto dall’hard discount di Tampa Bay oppure vedremo ancora i Red Sox sul tetto del mondo. 

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Speriamo nel lockout ?

Sparo subito col mortaio ad alzo zero : viste le mosse di mercato, per così dire, messe in piedi dai Sox, mi verrebbe quasi da tifare che la vertenza tra MLB e Sindacato Giocatori duri per tutto il 2022 e così la prossima stagione non cominci. Ovviamente se non la pensate così avete la bacheca messaggi per dire la vostra, ma avrete capito che le mosse degli ultimi giorni le trovo apprezzabili quanto il ricevere un calcio nei testicoli.

Comincio facendo un passo indietro tornando a Wacha. Quando, giorni fa, scrissi il mio pezzo precedente non erano ancora stati esplicitati i termini dell’accordo. Leggere che il giocatore percepirà uno stipendio più che duplicato rispetto all’anno scorso dove non brillò certo, mi ha fatto venire voglia di mandare il mio curriculum ai Sox, chissà anch’io non venga gratificato da un aumento con la stessa percentuale. L’altra volta definii Wacha “scarto dei Rays”. Non è assolutamente così, semmai è un “miracolato dei Sox”. Ma andiamo alle ultime mosse.

E’ il turno di Rich Hill, scordiamoci un attimo che al prossimo Opening Day, se mai ci sarà, compirà 42 anni. Una mossa così, che ovviamente non ha un minimo di prospettiva nemmeno a medio termine, che cosa rappresenta ? Altro non è che l’ennesimo tentativo di mettere una pezzaruola, a tirare avanti per un altro anno in attesa non si sa bene di cosa. E’ il trionfo della quantità contro la qualità.

La trade Renfroe/JBJ … boh … avevo espresso, come tanti, il pensiero che l’annata messa insieme da Renfroe nel 2021 fosse un unicum, che non fosse molto ripetibile e che quindi il giocatore potesse essere una trade chip. Mi sarei aspettato semmai che fosse il caso di scambiarlo per un rinforzo sul monte, specie nel bullpen che per me rimane con più buchi che una forma di gruviera, mai e poi mai mi sarei aspettato il ritorno di JBJ, reduce da un’annata da .160 di average. OK … è sempre un guanto da urlo e forse speriamo che l’aria di casa lo rinvigorisca nel box, ma non abbiamo battuto ciglio l’anno scorso quando firmò il contratto da 11 milioni coi Brewers e lo riprendiamo l’anno dopo alle stesse cifre ? Mi sapete dare una spiegazione logica ?

Il top però lo raggiungiamo con Paxton. I Sox pagheranno 10 milioni di biglietti con George Washington stampato sopra un giocatore reduce da Tommy John, che se andrà bene tornerà a luglio e che anche nel 2020 era apparso in grande difficoltà. Qui per me siamo veramente ai confini della realtà. Ieri sera lessi la notizia, l’ho presa bene, e difatti mi son servito un cicchetto di uno dei miei amati “single malt” … così … per dimenticare.

Qual’è la morale di tutta questa storia ? OK … la proprietà può aver richiesto di stare bassi, ma se poi per Paxton / Hill / JBJ / Wacha spendi 33 milioni di $ non possiamo mica incolpare la proprietà di ciò. Chi mi legge da un po’ sa che non amo particolarmente i Rays ed amo ancor meno la loro “mistica low-cost”, loro però sanno fare i loro affari, Wacha lo pagano 3 ed Hill 2,5. Noi al primo ne diamo 7 ed al secondo 5, senza che si capiscano i motivi di questi raddoppi di stipendio. Poi ci sentiamo dire che non c’è possibilità di prendere i giocatori top … beh … se i soldi non fossero spesi in questi “affari” incomprensibili forse un gruzzoletto per fare qualcosa di più incisivo ci sarebbe. Detto ciò mandiamo pure giù anche stavolta la politica dei contratti annuali, politica che Bloom sembra prediligere in toto, così potrà sempre dire di non aver ipotecato il futuro dei Sox; per prendere giocatori importanti con contratti importanti occorrono gli attributi di beccarsi poi le critiche se questi giocatori importanti non rendono; attributi che non sembrano risiedere oggi tra gli uffici del Fenway.

Due parole sul lockout : queste cose si sa quando cominciano e non si sa quando finiscono, non la vedo bene, le distanze tra le parti mi sembrano davvero grandi. A naso … ribadisco … a naso mi pare che le richieste dei giocatori siano davvero molte ed abbondanti. E’ vero che si chiede 100 per avere 50, ma ad oggi un “trovarsi a mezza strada” sarebbe una sconfitta di una parte ed una vittoria dell’altra. Cosa succederà ora davvero non lo so. Le possibilità sono le più varie : nelle dispute passate negli sport abbiamo visto anche stagioni cancellate in toto (2004/2005 hockey NHL), partite giocate da giocatori crumiri (1987 football NFL) oltre a stagioni cominciate in ritardo e così via. Bisognerà vedere se qualcuno si impaurirà di mandare a ramengo un’industria che ha già ricevuto una botta terrificante dal Covid, una stagione cancellata potrebbe essere una dimostrazione di “tafazzismo” niente male … e se non sapete che è Tafazzi … peggio per voi.

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