Due passi avanti e due indietro

Torniamo dalla trasferta di sette partite giocate a Minneapolis e nel south side di Chicago con un deludente record di 3-4, avendo dilapidato tutto il momentum che avremmo potuto avere dopo la sweep sugli odiati pigiamini appena una settimana fa. 

La classifica è peggiorata e trasmette una sensazione di mediocrità. Il record di .506 40-39 ci pone davanti a un muro apparentemente invalicabile di 4 squadre che hanno almeno 3 vittorie in più o tre sconfitte in meno (con Seattle che ci alita sul collo). A parte Houston le abbiamo affrontate queste squadre e abbiamo dimostrato di essere competitivi se non superiori. E’ quando ci mettiamo con le altre squadre che risultiamo  mediocri. Abbiamo avuto un record intorno a .500 a marzo/aprile, esattamente .500 a maggio ed esattamente .500 a giugno. E non cambia nulla se consideri le partite in casa o in  trasferta, le regolari o quelle finite agli extra inning, contro le squadre AL East e contro quelle con un record <.500: in media risulta che vinciamo sempre la metà delle partite, mettendo in mostra contraddizioni evidenti come quando battiamo i MFY di Cole, ma recentemente non riusciamo a piegare il bullpen dei White Sox, che non aveva uno straccio di partente da schierare per affrontare un più che decente Crawford.

Insomma abbiamo una squadra potenzialmente competitiva, potrebbe essere un momento divertente della stagione e invece siamo intruppati a metà classifica e tutti coloro che danno le statistiche per il fantabaseball stimano che i Red Sox abbiano circa sei possibilità su sette di saltare i playoff. Tutto questo mentre la scadenza del mercato si avvicina e i fan sono in subbuglio, stanchi di arrivare ancora una volta ultimi.

Cosa farà quindi il front office in questa situazione? Scommetteranno altri soldi per tentare di vincere subito con percentuali di successo basse (ma non nulle) o tenteranno di capitalizzare con la cessione di qualche giocatore per avere maggiori chance la prossima stagione? 

Per rispondere a queste domande occorre farsene un’altra: sarà ancora Chaim Bloom a gestire la prossima stagione? Vediamo con ordine.

Da una parte sembra che Boston non debba necessariamente decidere ora il proprio atteggiamento. Possono aspettare qualche settimana e raccogliere più informazioni, vedere se le loro probabilità si spostano e in quale direzione. Una grande serie di vittorie, per esempio,  potrebbe far cambiare la percezione delle cose. 

Tuttavia, applicando un minimo di realismo, non c’è quasi nulla a cui possiamo appigliarci: Sale potrebbe essere fuori fino al 2024, il ritorno di Houck non è imminente e anche Paxton accusa qualche dolorino al ginocchio (sai che sorpresa!), abbiamo tanti infortuni anche nel bullpen e grandi buchi nel roster (il più evidente all’interbase), che non possiamo coprire a breve. Con tali premesse come facciamo ad ottenere una grande serie di vittorie? E poi, visto come sono andate le cose fino ad ora, chi ci può garantire che dopo una grande serie di vittorie non sopraggiunga una grande serie di sconfitte che ci riporti nell’aureas mediocritas che ci caratterizza quest’anno? La risposta è nulla di nulla, anzi sembra molto probabile che vada proprio così.  

Quindi, nonostante la conquista di una Wild Card sembri ancora a portata di mano, non vedo molti argomenti razionali che possano spingere i Red Sox a intavolare trattative serie per tappare i buchi acquisendo rinforzi adeguati. Il costo sarebbe elevato e le probabilità di rientro del tutto irrisorie. 

Tuttavia se mancano argomenti razionali, potrebbero essere presi in considerazione quelli irrazionali. Bloom non sembra uno che cambia i suoi piani solo perché è sotto pressione, ma è chiaramente nei guai dal punto di vista professionale e questo potrebbe spingerlo a fare mosse della disperazione. I risultati ottenuti in effetti non sembrano essere quelli attesi: 

  • il fatto che la squadra sia tornata ad avere un costo elevato, ma continui ad occupare l’ultimo posto nell’AL East, non sembra una cosa da evidenziare sul curriculum. 
  • Il risanamento del farm system, dopo le devastazioni di Dombrowski, sembra avviato ma non si nota un impulso straordinario
  • la flessibilità del roster che dovrebbe coprire i buchi con giocatori acquistati dalla IL lista ha prodotto risultati magri, fra cui spicca, in negativo, l’impiego del povero Hernandez come SS, ruolo per cui non è evidentemente tagliato. 

Resta da dire che questi risultati erano attesi da noi, ma non per questo sembrano condivisi dall’enigmatica proprietà. Magari sono entusiasti di Chaim e compensano egregiamente la delusione per i problemi di classifica guardando la voce entrate nel bilancio. Chi può dirlo!?

Storicamente la proprietà sembra orientata a licenziare verso settembre, ma questo è sempre un errore esiziale. Speriamo che abbiano fatto tesoro delle esperienze precedenti. Se hanno intenzione di cacciare Bloom sarebbe opportuno lasciare a qualcun’altro la gestione del mercato di luglio. Se hanno deciso di tenerlo, dovrebbero spiegarci perché, ma sono già certo che non non hanno nessuna intenzione di farlo.

PS. Ora bisogna decidere su cosa fare per il resto dell’estate. Suggerimenti?

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Sarà vera gloria?

Questa volta per i MFY il breve viaggio che dalla Grande Mela porta a Beantown non è stato affatto piacevole. Anche dopo la rotta subita venerdì notte (5-15) hanno scoperto che si può sempre peggiorare quando sono stati spazzati via dalla città avendo i Red Sox dominato nel doubleheader domenicale, 2-6 e 1-4, Ah, se tutti i weekend fossero così!

Gara 2 è stata una partita di bullpen iniziata da Kaleb Ort, seguito da Chris Murphy, Nick Pivetta con Chris Martin a chiudere. Onestamente quando Torres ha centrato un 2run homer nella parte alta del primo, ho pensato che sarebbe stato l’inizio della fine. Tuttavia Ort (2.1 IP, 2 H, 2 ER, 1 BB, 4 K) si è ripreso e Murphy (2.2 IP, 1 H, 3 K), nella sua seconda apparizione sul monte in MLB, impedendo ulteriori punti gettando le basi della rimonta arrivata negli inning finali, ha contribuito in modo decisivo alla vittoria.

La partita è stata suggellata da un ulteriore  prestazione monstre di Pivetta, che è salito sul monte con la partita sul 2-2, un corridore in seconda base e nessuna eliminazione al sesto inning, ha affrontato i battitori n. 2, 3 e 4 dell’ordine di battuta avversario per tornare a sedersi in panca con la partita ancora in parità. In particolare Pivetta ha impressionato nella prima eliminazione di Stanton, ottenuta con un swing and miss su una fastball da 95 mph. Stanton era entrato nel box con 10 su 27 (.370) .433 OBP e .741 SLG con tre homer e una doppio contro lo stesso Pivetta.

Il predominio sul monte è proseguito in serata con Bello. Di solito quando una squadra affronta lo stesso partente una seconda volta in un breve lasso di tempo, i battitori sono in vantaggio. Conoscono il suo mix di lanci, lo hanno visto in azione dal box e quindi possono in qualche modo avere una buona comprensione del suo piano di gioco.  Ma niente di tutto questo è servito domenica sera. Affrontando Bello per la seconda volta in otto giorni, i MFY si sono limitati a un solo punto in sette inning, meno di quello che avevano ottenuto la settimana precedente. Bello ha fornito la sua prestazione davanti a un pubblico televisivo nazionale, concludendo la serata con il suo 102esimo e ultimo lancio, che ha eliminato Bauers con un cambio nello sporco e lasciando due corridori in base.

Senza Judge, nei 18 inning di domenica, gli Yankees hanno raccolto solo nove valide, sei delle quali ottenute solo da Bauers e Torres. Per gli altri le statistiche sono un disastro: Stanton 5 su 41 (.122) da quando è uscito dall’IL. LeMahieu 15 su 90 (.167) nelle ultime 24 partite, Donaldson è 4 su 33 (.121) .Rizzo  4 su 48 (.083) (anche se è stato derubato di una sicura extra base da Duran, che ha effettuato una fantastica presa al volo nel triangolo). Insomma la speranza è che continuino così fino alla fine e l’alluce di Judge guarisca con una lentezza esasperante.

Dopo questo fantastico weekend ed esserci sbarazzati in nottata di Minnessota, una squadra che surclassiamo di due spanne, nonostante abbia un record simile al nostro, dobbiamo chiederci se siamo sulla buona strada per giocare e vincere qualche partita di palyoff al Fenway Park. Certo che le streak della classifica odierna sono confortanti (BOS W5, TOR L3, HOU L5 e MFY L4) e mostrano che negli scontri diretti possiamo giocarcela con questi avversari, inclusi gli Angels. Occorre però che riusciamo a tenere un ritmo accettabile anche quando incontriamo squadre di seconda linea.

La buona notizia è che la rotazione, che è stata un gigantesco buco nero durante il primo mese della stagione (6.05 ERA ad aprile, la seconda peggiore nel baseball dietro Oakland), si è stabilizzata alla grande. Dal 1 giugno, i Red Sox sono ottavi in ERA e secondi in fWAR, sebbene queste statistiche includano solo 3,2 inning del lavoro di Chris Sale. I fantastici 5  di giugno sono stato Brayan Bello, Kutter Crawford, Garrett Whitlock, James Paxton e Tanner Houck, il quale però ora ha subito un terrificante line drive in faccia. Per fortuna sembra fuori pericolo, anche se sembra certa una frattura. Stiamo ancora aspettando una prognosi, ma l’entità dell’infortunio suggerisce che non lo vedremo tanto presto giocare di nuovo.

La sua assenza lascia un enorme buco in un momento delicato della stagione. Ci sono due candidati naturali per riempirlo, tutti e due insoddisfacenti, anche se per motivi diversi. I nomi che vengono in mente sono quelli di Pivetta e Kluber, ex membri della rotazione portati al sicuro nel bullpen dove avrebbero potuto fare meno danni. 

Pivetta si è adattato bene al suo nuovo ruolo di rilievo registrando un’ERA di 2,20 rispetto a un’ERA di 6+ di quando nella rotazione. Le basi ball sono ancora un problema, ma la velocità è aumentata e sta concedendo molte meno valide e un contatto complessivamente più debole. Kluber invece che è addirittura regredito dopo la mossa di roster e se possibile, è stato peggiore nel bullpen di quanto non fosse già stato pessimo in precedenza. Temo proprio che la scelta ricadrà su di lui anche se non è da prendere minimamente in considerazione e sarebbe il caso di ammettere che Bloom ha preso una cantonata mettendolo DFA. Purtroppo Pivetta, che potrebbe sembrare la soluzione migliore, presenta  il rischio di perdere un ottimo rilievo per acquisire un pessimo partente. Nel vale la pena?  Non potrebbe rimanere dov’è? Non ci sono altre soluzioni?

E’ un bel busillis, anche perchè non ci sembrano esserci nell’organizzazione giovani pronti a esordire in  MLB, nè sembra ragionevole ricorrere al mercato, anche perchè non possiamo permetterci di scambiare giovani prospetti e non ci sono obiettivi che diano maggiori garanzie di quelli che abbiamo. Qui ci vorrebbe un colpo di genio di Bloom, che ribalti la situazione e dia motivi alla proprietà per conservarlo in plancia di comando. 

Non dovremo attendere a lungo per saperlo, ma sono scettico che arrivi qualcosa da questo versante.  

PS 1: Chaim Bloom si è dimostrato essere una persona intelligente, capace e ma sembra che abbia una visione dell’organizzazione incompatibile con i valori che i Red Sox, o almeno i fan dei Red Sox, condividono da tempo. Questo sottopone la sua azione a tensioni contrastanti con il risultato di produrre squadre che non sono nè carne nè pesce. Ma questo è tema che mi piacerebbe affrontare con voi nella bacheca

PS 2: Sempre a proposito della bacheca ho visto giudizi trancianti su Casas, che io non potevo controbattere perchè erano supportati dalla forza dei numeri. Tuttavia a me Casas piace. Piace quando batte, perchè quando corre è ridicolo, ma quando batte è ok. Finalmente ho trovato  questo twitt di Boston Stat https://twitter.com/redsoxstats/status/1667166238462574592 che dice che “Dall’inizio di maggio, Casas si colloca al 24° posto/195 in xwOBA tra i battitori con oltre 100 presenze”. 24 su 195 è veramente buono, ma buono in che cosa? Questa nuova statistica, all’incirca, basandosi su una gruppo di metriche sottostanti (la velocità dello swing, angolo di battuta, ecc) dovrebbe restituire una sorta forza normalizzata di un battitore, depurata dall’influenza delle diverse difese affrontate o dalla forma del campo. Casas sembra quindi essere molto bravo sulla carta, come effettivamente sembra quando gira la mazza. Peccato solo che non lo sia stato altrettanto quando conta. Ultimamente però sembra che stia mettendo a posto anche le sue statistiche tradizionali e magari a fine stagione si scoprirà che non è stato una grande delusione. Anche su questo il dibattito è aperto.

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Two is megl’ che one!

Con la vittoria 3-2 di domenica sera i Red Sox vincono la serie con i MFY e splittano 3-3 le ultime due serie in trasferta. Non è proprio quello che serviva per rilanciare la stagione in crisi, ma non è il momento di fare gli schizzinosi. Una vittoria nel Bronx, specialmente agli extra, è sempre un grande piacere, che ti aiuta a ritrovare equilibrio interiore e ti sostiene nel percorso della tua crescita personale.

Sono molto grato a Cora e ai ragazzi che sono scesi in campo carichi e determinati, onorando, come di prammatica, le sfide con i pigiami. Ora, paradossalmente, sarà quasi più difficile mantenere la stessa concentrazione e intensità anche nelle prossime partite, come quelle con Colorado che iniziano stasera. Sarà tuttavia necessario perché non ci possiamo permettere di perdere ulteriore terreno. Veniamo da record negativo di 7-13 delle ultime 20 partite, sarebbe necessario almeno ribaltarlo, nelle prossime 20, per mantenere qualche speranza residua e smentire i pronostici.

Il reparto che dovrà fare più fatica per realizzare questo cambio di passo sarà certamente l’attacco. Nelle ultime otto partite, sei delle quali sono state delle sconfitte, i Red Sox hanno registrato una media di appena 2,3 punti per gara, ma non è che allargando il campione otteniamo risultati migliori. Nelle ultime 20 partite, hanno segnato più di tre run solo sette volte. Se consideriamo le ultime 30 partite, i Sox hanno registrato una media di 3,7 punti a partita. Sono prestazioni assolutamente mediocri che vanno avanti da temo e che, come era del tutto prevedibile, non saranno ribaltate dal ritorno di Duvall.

Ovviamente non era pensabile che una volta tornato dopo un’assenza di 2 mesi potesse riprendere esattamente da dove aveva lasciato. All’esordio di aprile giungeva avendo avuto a disposizione gli spring training per lavorare sullo swing e perfezionare il tempismo. Una settimana o giù di lì di hitting practice in triplo A  non può minimamente replicare quella preparazione. Bisogna quindi avere pazienza, anche se occorre notare che, la sua sola presenza, mi sembra abbia migliorato le prestazioni di Duran, con il quale condivide il posto al centro degli esterni.

Anche Ciccio ha sentito l’aria di sfida ed è riuscito finalmente a contribuire con qualche colpo bene assestato. Speriamo sia l’inizio di una lunga serie positiva e che non rivedremo più l’abulia delle scorse settimane. Senza un attacco che renda al livello delle legittime aspettative non riusciamo a valorizzare il buon lavoro dei nostri partenti.  Sabato, per esempio, un’ottima uscita di Houck è stata assolutamente sprecata. Con 7H – di cui 5 singoli – e 4 corridori in base per ball, i Red Sox ha battuto  0 su 5 con RISP, realizzando una sola valida negli ultimi 3 inning, in una gara ancora contenibile.

Come era prevedibile Sale è stato messo nella 60 days IL e tornerà (se tornerà) quando i giochi saranno fatti. E’ una grave perdita, ma le ultime 3 prestazioni, molto confortanti, dimostrano che, con Paxton, potremmo ancora avere una rotazione competitiva nei primi 4 slot. Per completarla credo, e spero, che tornino a puntare su Crawford. Sebbene sia stato impiegato come opener nelle sue ultime partenze, durate rispettivamente solo 40 e 58 lanci, i numeri complessivi sono stati solidi: 3 ER, 7H, 0 BB.

Complessivamente nella stagione Crawford ha registrato una 2,20 ERA, 3,00 FIP e un tasso di strikeout del 24% in 32,2 IP ( al netto del disastro nella sua prima partita contro i Pirates). Quindi avanti con Crawford per restare a galla e prendere qualcuno a fine luglio.

Con Crawford ora nella rotazione, i Red Sox avrebbero ancora Nick Pivetta e Josh Winckowski nel bullpen come potenziali opzioni di rilievo multi-inning. Pivetta in particolare si è dimostrato così importante per il bull pen (ad esempio anche ieri notte), da precludere ogni ipotesi di rientro in rotazione. L’importante è che non ci facciano più vedere il brutto ceffo di Kluber, neppure dipinto, e smettano di fare buffonate estemporanee come nel caso Dermody

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Don’t mess with Red Sox

Beh ora la misura è colma! I Red Sox sono stati annichiliti da una delle peggiori squadre della lega. Per quelli che seguono il gioco con scarsa attenzione probabilmente non sarà stata una sorpresa totale, considerando che hanno schierato Matt Dermody come lanciatore partente. Matt chi? potreste chiedermi e io non saprei cosa rispondere. Perché questo tizio è uno sconosciuto e resterà uno sconosciuto. 

Il giorno prima della partita Bloom l’ha pescato dal triplo A e gli ha fatto firmare un contratto in fretta e furia per farlo esordire in MLB. Sono cose che si fanno quando la casa è in fiamme. La missione sembrava chiara: fargli fare qualche inning iniziale per turare la falla rappresentata dall’assenza di Sale ed evitare di utilizzare Kluber. Un piano completamente emergenziale che Dermody alla fine però ha interpretato senza deludere più di tanto: è durato quattro inning, ha incassato due homer, è sceso dal monte sul punteggio di 1-3, in una situazione ancora contendibile. Onestamente era il massimo che potevi chiedere a quel disgraziato. Cosa si poteva pretendere di più da uno che fino a quel momento si era fatto notare solo per un messaggio omofobico? Probabilmente Bloom speculava che nel breve lasso di tempo di permanenza nel roster (è stato messo DFA subito dopo la partita) non se ne sarebbe accorto nessuno. 

Ora però, completati 4 inning, finalmente può entrare in azione il bull pen e chi viene chiamato sul monte? Kubler!………..(i puntini rappresentano la difficoltà di trovare un commento opportuno)………  Insomma metti a lanciare un  signor nessuno e, quando questo ti lascia un game ancora giocabile, chiami Kluber? Ma che stamo a giocà a buzzico rampichino? Kluber rende esattamente secondo le aspettative e incassando sette run, inclusi due homer in 3,1 inning, ha effettivamente affossato ogni residua possibilità. Alla fine della partita mi sarei aspettato un DFA anche per lui.

Con questa sconfitta regaliamo la serie contro un avversario nettamente più debole. Ormai siamo su un piano inclinato e più passa il tempo e più prendiamo velocità verso il basso. Anche con il rientro del miglior battitore nel baseball sembra impossibile che si possa modificare il trend. Duvall potrebbe aiutare in attacco, ma se il pitching resta immutato, non potrà fare una grande differenza, ora che stanno per affrontare un importante ciclo di partite. 

Yankees, Rockies, Twins, White Sox e Marlins sulla carta non sono sembrano imbattibili. Al termine di questo ciclo avremo un’idea molto più precisa sul valore di questa squadra e di cosa sia capace. Se i Red Sox non recuperano il gioco di qualche settimana fa e non raggiungono un record abbondantemente sopra 500, probabilmente saranno degli spettatori nella seconda parte della stagione. 

Le date sono importanti perché la scadenza di mercato è fissata alla fine di luglio, ma le negoziazioni di solito iniziano a montare dall’inizio del mese. A parte la dolorosa assenza di Sale le prossime 20 partite saranno giocate dalla squadra che il front office ha progettato questo inverno. Presto quindi dovremo essere in grado di capire quale sarà il nostro destino, e auspicabilmente il destino di Bloom. 

Se non saremo in grado di ribaltare i pronostici dovrebbe apparire sempre più nitido che tutta questa faccenda di Chaim Bloom non sta funzionando, Non so se  dovremo affidarci di nuovo a qualcuno come Dave Dombrowski per uscire dalla palude, ma sarebbe anche ora di dire basta. Basta fare casino con i Red Sox

PS. cominciamo a pensare cosa possiamo fare per passare il tempo in attesa dei playoff se i nostri vanno a picco. Fino ad ora ho cercato di scrivere un articolo al termine di ogni serie. Per il futuro sembra un impegno eccessivo anche per un grafomane come me. Quindi avanti, datemi qualche suggerimento!

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Stagione in bilico

E’ arrivato giugno, si comincia a sentire il tepore dell’estate (almeno nelle ore in cui non piove) e come ogni anno le speranze dei Red Sox di ricavare qualcosa di onorevole da questa stagione stanno facendo le valigie per migrare al nord, più o meno verso i prossimi Winter Meetings. 

Intanto per non farsi trovare impreparato le valigie le ha dovute fare Raimel Tapia che è stato messo DFA. La mossa di roster potrebbe avere diverse motivazioni. La motivazione basilare è che i fantastici capelli di Tapia sono incompatibili con il caschetto omologato MLB, tanto è vero che non c’era verso che gli rimanesse sulla testa quando correva sulle basi. C’è anche il fatto che Arroyo doveva rientrare dalla IL, qualcuno doveva andarsene ed è toccato a Tapia. D’altra parte la lista degli esterni sacrificabili da scorrere per prendere questa dolorosa decisione era diventata molto molto corta, da quando Reifsnyder ha ottenuto un’estensione del contratto di un anno, con un’opzione di squadra da $ 2 milioni per la stagione 2025. Stabilito che Refsnyder rimarrà, Tapia si è girato per vedere chi altro c’era candidabile al DFA e non ha trovato nessuno.

Magari per lui è meglio, si chiude una porta e si apre un portone. Si è messo in mostra con buone percentuali in battuta, specialmente contro i battitori destri, e potrebbe trovare un ingaggio per allungare una panca con una squadra che, a differenza dei Red Sox, disputerà i playoff. 

Ebbene è il momento di dircelo con franchezza ragazzi, l’infortunio di Sale ci taglia le gambe. Dopo un inizio un po’ stentato, nell’ultimo periodo abbiamo visto di nuovo Sale lanciare in modalità Cy Young, durante il quale ha registrato un’ERA di 1,90 con solo quattro BB e 26 strikeout in 23,2 inning. Poteva essere la prestazione di cui i Red Sox avrebbero avuto bisogno per raggiungere gli obiettivi più ambiziosi. Ora però è finita, e dobbiamo farcela bastare, pensando che in fin dei conti è molto di più di quello che Sale che ci ha dato dalla stagione 2019 in poi. Ora purtroppo la spalla ha iniziato a fargli male durante la sua ultima uscita e quindi è stato messo nella IL da 15 gg. La spalla però è una brutta bestia per un lanciatore. Lui dice di sentire che questa volta l’infortunio è meno grave delle altre volte, ma ovviamente potrebbe essere solo una sua pia illusione. Non può saperlo, nessuno lo sa. Allo stato dell’arte potrebbe mancare per tutta la stagione (anche se non cade di nuovo dalla bicicletta), oppure potrebbe star fuori solo qualche settimana. Tutte le opzioni sono sul tavolo al momento, tranne quella per cui lo avremo sul monte nel momento cruciale della stagione.

A quasi quattro mesi e più di 100 partite al termine della stagione 2023 e i Red Sox intraprendono una trasferta di sei partite a Cleveland e New York questa settimana, senza il loro miglior partente. C’è la sensazione che la stagione potrebbe essere in bilico. La sconfitta per 4-1 di lunedì contro i raggetti – la decima nelle ultime 14 partite – ha fatto scendere il record esattamente a quota 0,500 per la prima volta dal 29 aprile.

Le ultime serie homestand sono state molto deludenti (2-5), il che ha peggiorato il record di 4-9 nelle ultime 13 partite al Fenway. Non sono i migliori presupposti per affrontare in trasferta due rivali che ci contendono un posto nei playoff, proprio mentre non solo le mazze si sono raffreddate, avendo segnato due punti o meno in sette delle ultime 13 partite, ma il gioco in generale è peggiorato nei fondamentali.

In un’intervista Cora ha detto l’altro giorno che i Red Sox non erano un buon club difensivo. Direi che è positivo che se ne rendano conto, anche se sarebbe stato problematico negare una cosa tanto evidente. Una evidenza confermata dai numeri: secondo la metrica difensiva di FanGraphs, Boston è 24esima nel baseball nella difesa di squadra. Questo è un problema difficile da risolvere. Il nostro campo interno sarà bloccato sui nomi di Devers e Casas per i  prossimi 10 anni e questo vuol dire che ce la faremo sotto ogni volta che la palla rimbalza in diamante. Cora potrebbe dare a Wong un po’ più di presenze dietro al piatto e speculare sul ritorno di  Trevor Story tra circa un mese, che mitigherebbe il problema più grande, ma un mese è un sacco di tempo e di sicuro non avremo Mondesi a coprire la seconda. Anche per ciò che riguarda l’outfield ci sono poche speranza visto che devono necessariamente giocare Yoshida, Duran e Verdugo. Anche il rientro di Duvall probabilmente non significherà una svolta dal punto di vista difensivo. Insomma c’è poco da fare per migliorare sensibilmente il livello, perché si tratta di una scelta strutturale fatta deliberatamente.

Allora cosa ci attende da qui a metà luglio? Alla scadenza di mercato saremo buyers o sellers? C’è da farsi poche illusioni. Difficilmente saremo in una posizione migliore di adesso e abbiamo un organico che, abbiamo capito, non si può migliorare  semplicemente con qualche innesco. Lo scenario più probabile quindi è che Bloom faccia il piazzista e tiri su un sacco di soldi 

Nel roster di sono un sacco di ragazzi che potrebbero aiutare altri club e con contratti a breve termine che Bloom può scambiare senza grandi problemi. Nomi come Turner, Hernandez, Duvall, Paxton potrebbero essere appetibile e portare buoni introiti. Anche  Alex Verdugo potrebbe salutarci. Verdugo sarà sotto controllo fino alla fine del 2024, ma in seguito sarà un free agent. Non sono stati segnalati colloqui in merito a un’estensione del contratto e sebbene Verdugo sia un buon giocatore, non si è dimostrato essere un elemento imprescindibile per il futuro. Vedremo cosa decideranno di fare i Red Sox, ma c’è da scommettere che Bloom prenderà seriamente in considerazione la faccenda.

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