Aggiustare Tanner Houck

Ho rinnovato l’abbonamento Netflix solo per poter vedere The Clubhouse. Non ho ancora avuto il tempo per finire la prima puntata che mi ha già catturato. Ero diffidente perché parlava di una stagione straziante dei Red Sox e temevo di infliggermi dolore inutilmente. C’è anche questo, ovviamente, ma i “dietro le quinte” che arricchiscono il contenuto valgono da soli il prezzo del biglietto, per così dire. Mi ha particolarmente incuriosito l’approccio innovativo portato da Andrew Bailey al pitching, basato anche su un uso spinto della tecnologia che permette di catturare e analizzare i movimenti corporei per individuare possibili criticità a innescare azioni correttive. In un’intervista Breslow, che è ha fortemente voluto dare quell’incarico a Bailey, rivela che fra i possibili lanci le fastball siano ampiamente sopravvalutate perchè invece statisticamente, contrariamente al senso comune, si dimostrano i lanci preferiti dai battitori avversari.

Questa cosa mi ha colpito perchè stavo raccogliendo fatti e opinioni sulle prestazioni di Tanner Houck che dopo 29,2 inning (inclusa la disastrosa partenza di sabato) registra la peggior ERA della rotazione 7,58 ERA, un FIP di 6,20, una BB% del 10% e una K% del 16,4%. Questo è molto deludente perché Houck proviene viene da un 2024 con convocazione allo SG ed è uno dei pilastri su cui si basa il successo dell’attuale stagione. E’ quindi naturale chiedersi perchè un giocatore con potenziale elevato, dotato di mix di lanci molto forte, sia così in difficoltà. 

Storicamente, la sua più grande debolezza è stata affrontare i mancini. C’è infatti una grande discrepanza nelle statistiche se si considerano i dati della carriera mancini vs destrimani: il FIP sale da 2.83 a 4.45, BB% dal 6% al 10%, K% dal 20% al 25%

Nel 2023, Houck introdusse un cutter come arma aggiuntiva contro i mancini migliorando di molto le sue prestazioni in quella stagione, con un xSLG di .378 (il miglior xSLG avversario tra i suoi lanci) e una percentuale di conversione da due strike del 27%. L’ha usata come palla veloce principale contro i mancini, lanciandola il 19% delle volte. Nonostante questo successo, Houck ne ha limitato significativamente l’utilizzo nel 2024, lanciandolo solo il 3% delle volte contro i mancini, e nel 2025 lo ha eliminato del tutto. Al suo posto, ha reintrodotto un four-seamer fastball nel suo repertorio, smentendo proprio quanto affermava il suo CBO l’anno scorso. Chissà perchè!?

Ci sono almeno due evidenti problemi con questa decisione. In termini di controllo la mappa termica disponibile su Savant mostra che che finisce sempre sopra la zona e quindi non può funzionare per cercare il K. L’utilizzo come chase pitch (cioè effettuato per far girare a vuoto il battitore) non è giustificato: dei 18 four-seamer che ha lanciato finora contro i mancini ha ottenuto solo uno swing and miss. Se i battitori vedono un lancio forte e alto possono tranquillamente lasciarlo passare.

Per quanto riguarda il movimento la four-seamer non è la più indicata con i mancini. Hock infatti ha un punto di rilascio della palla molto basso, con il braccio disteso quasi lateralmente rispetto al corpo. Con queste caratteristiche è molto più naturale ottenere un movimento est-ovest, tipico del cutter, rispetto al nord-sud della fastball. Inoltre, per quanto riguarda i mancini, il cutter tende a stringere verso l’interno. Accade esattamente il contrario della four-seamer che andando verso l’esterno risulta più facile da battere per un mancino e giustifica le statistiche decisamente peggiori.

La presenza di questi problemi necessariamente impatta  anche sulla qualità del piano partita. Il tasso di strikeout di Houck al primo lancio è del 63%, in linea con la sua carriera e rimane al di sopra della media MLB. Eppure, il suo tasso di strikeout è solo del 13% e il suo tasso di ground ball è al minimo dal 2021. 

Bisogna che Baley cominci ad adottare contromisure adeguate, aumentando il numero di lanci in cui sembra più efficace (in particolare sembra che debba aumentare l’uso dello splitter, riducendo parimenti l’uso del sinker e della sweeper), cercare di essere più imprevedibile e aumentare il numero di ground ball. Non possiamo permetterci uno spot 2 della rotazione così carente.

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Reversus a Bello

Mi sono un po’ defilato in questo inizio di stagione perchè mi è risultato veramente difficile trovare un filo conduttore per capire e commentare la poco decifrabile e per nulla narrabile stagione 2025 dei Red Sox. Alti e bassi, incoerenze, prestazioni altalenanti sono stati il fattor comune delle prime 26 partite durante le quali i nostri eroi sono stati spesso inguardabili (nonostante qualche protagonista ogni tanto sembri trovare un buon ritmo), a volte ingiocabili, ma sempre alla ricerca di una fisionomia e di una stabilità: siamo una squadra potenzialmente forte che stenta a trovare continuità o siamo una squadra mediocre che ogni tanto indovina la prestazione? L’incoraggiante situazione in classifica non aiuta rispondere a questo quesito perchè la division appare molto meno competitiva rispetto al passato, antagonisti per la vittoria come Toronto hanno appena inanellato 5L consecutive e questo contribuisce a camuffare il fatto che abbiamo giocato due serie con White Sox senza ricavarne molto.

In questa situazione è difficile fare delle previsioni e crearsi delle aspettative. Sembra sempre che le cose vanno un po’ peggio di quanto dovrebbero andare ed è difficile trovare le ragioni per un entusiasmo duraturo.

Certamente una delle possibili cause dell’attuale stato di cose è attribuibile alla carenza di partenti titolari nella rotazione e quindi il ritorno dalla lista degli infortunati sul monte di lancio di Brayan Bello, avvenuto nella notte di martedì, andava nella giusta direzione. Il compito avuto in sorte si presentava tutt’altro che facile dovendo affrontare un attacco dei Seattle Mariners in grande spolvero, arrivati ​​al Fenway Park con un record di 9-3 nelle ultime 12 partite, con una media battuta di .266 e un OPS di .822 in trasferta,

Già nel primo inning la partita di Bello iniziava in salita. Dopo aver concesso un solo homer a Jorge Polanco, Bello riempie le basi con una BB e due HP. Rowdy Tellez si presenta nel box con un out e batte una potente radente verso la prima base.Triston Casas cattura e assiste a Story, che rapidamente restituisce la palla. Bello, sopraggiunto in copertura del cuscino, è costretto a tuffarsi per prendere il tiro spostato verso il campo esterno e completare l’eliminazione. Nei replay sembrava che il piede di Bello potesse essersi staccato dalla base, ma i Mariners hanno lasciato esaurire i 15 secondi di tempo massimo per contestare l’azione e così l’inning si è concluso con un doppio gioco decisivo e tre uomini rimasti in base. Il fatto che sia riuscito a uscire da una situazione difficile, seppur in modo rocambolesco, potrebbe essere indicativo per il futuro.

Bello ha tenuto a bada i corridori in base nei successivi tre inning, sebbene, nel quarto, abbia dato qualche preoccupazione: con due out, dopo il lancio che concede la base a Mastrobuoni, Bello si tocca il polpaccio destro provocando l’interruzione del gioco. Dopo la visita del manager, Bello è rimasto in campo e l’inning si è concluso poco dopo con un colto rubando, a mérito del nostro ricevitore Carlos Narváez ha chiuso l’inning. (Anche se Bello ha mostrato ancora fastidio nel seguito non si prevede che il fatto provochi un nuovo inserimento in IL, anche se il giocatore verrà rivalutato).

All’inizio del quinto inning, con il conteggio dei lanci già a 76, Bello concede un doppio con un out e una base per ball prima di far eliminare al volo sulla sinistra un pericoloso battitore come Cal Raleigh, già autore di 9 HR.  A questo punto, con la partita ferma sul 2-1 per la squadra di casa, arriva al piatto l’ex Tampa Bay Randy Arozarena, con il conto di Bello vicino ai 100 lanci. Vi suggerisco di andare a vedere il pitching duel che ne segue perché è stato molto emozionante. Bello tenta dapprima di lavorarsi l’impetuoso Arozarena con dei lanci fuori, ma l’avversario è disciplinato e, sul conto di 3-1, Bello è costretto a entrare decisamente nella zona. Si tratta di una grossa opportunità per Seattle, ma la palla è lasciata passare e siamo sul conto pieno. Il lancio successivo è basso e esterno, Arozarena, che questa volta gira la mazza e sembra abbia abboccato, riesce comunque in extremis a sprizzare la palla in foul. Bello, che si era già avviato verso il dugout, smaltisce la cocente delusione trasformando la camminata in una sequenza di salti, sempre più in alto, mentre sotto la collina deve invertire la marcia. Non è usuale per un professionista lasciar trapelare in maniera così evidente le sue emozioni. Tutto questo però non sembra abbia influito più di tanto sulla concentrazione, visto che Arozarena gira a vuoto lo slider successivo, piazzato proprio sul filo superiore della zona, e incassa il terzo strike che conclude l’inning.

Bello ha chiuso con 97 lanci, 51 strike e sette swing and miss. In cinque inning, Bello ha concesso un solo punto al potente attacco di Seattle, subendo quattro valide con tre basi per ball e tre strikeout, aiutando i Red Sox a battere i Mariners per 8-3. Non è stata la sua prestazione migliore, ma, per essere stata la sua prima partenza stagionale, possiamo dire che ha gestito bene la situazione.

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Inguardabili

Domenica sera, dopo aver sweeppato i Cards, l’intera squadra dei Red Sox è stata rapita dagli alieni che hanno sostituito ogni giocatore originale con delle brutta copie, degli androidi malfatti incapaci di simulare i più semplici fondamentali del gioco, evidentemente dotati di un sistema AI, appena all’inizio del suo periodo di autoapprendimento.

Dopo aver segnato 13 punti venerdì e 18 punti nella seconda partita della doppia sfida domenica, l’attacco dei Red Sox è scomparso. Hanno segnato solo otto punti in quattro partite contro Toronto e hanno evitato di essere travolti solo con la collaborazione degli avversari, i quali hanno contribuito a una penosa sagra degli errori.

Nella debacle non è coinvolto Devers. Sebbene abbia iniziato la stagione nel peggiore dei modi, 0/ 21 e 15 strikeout nelle prime cinque partite, ha trovato il suo ritmo. Da quella prima settimana erò, ha chiuso con un 15 su 35 (.428) con un fuoricampo, cinque doppi e otto punti battuti a casa. L’attacco nel suo complesso, come la squadra, è stato discontinuo. Gli strikeout si sono accumulati questa settimana, con 14 mercoledì e 12 martedì. Giovedì ne hanno aggiunti altri 10, e sono in testa alla MLB con 135.

Tuttavia quello che è successo ieri contro i ChiSox lascia pochi dubbi sul fatto che vediamo all’opera una squadra contraffatta. Affrontavamo la squadra detentrice del record MLB di 121L in una stagione, venivano da otto sconfitte consecutive. Nessuno aveva dubbi che i Sox sbagliati erano la squadra giusta da affrontare per ritrovare forma e entusiasmo, eppure e il loro partente, Davis Martin, che iniziava la partita con una media PGL di 4.71 in sole 27 partite della Major League, è stato dominante nei primi sei inning, concedendo quattro valide e mettendo a segno sei strikeout. Per fare questo gli sono bastati solo 83 lanci in sei inning prima di uscire a metà del settimo. Semplice come tagliare un panetto di burro con una lama calda.

Gli imbarazzanti avatar dei Red Sox hanno commesso cinque errori, concesso sei punti non guadagnati, ottenuto solo sette valide e chiuso con un 1 su 9 con RISP. Da lunedì la squadra ha messo a segno solo nove punti (1,8 a partita).

Triste in particolare la prestazione di Triston Casas che di fatto, da solo, ha messo fine alla partita al quarto inning. Con un out e un uomo in prima, già in svantaggio per 2-0, Narváez ha battuto una palla a terra sulla prima base, dandogli la possibilità di chiudere l’inning con un doppio gioco. Casas però ha perso la palla nel trasferimento dal guanto e ha pasticciato abbastanza a lungo da non riuscire a fare l’out sulla base forzata. Chicago ne ha approfittato mettendo a segno tre valide consecutive con due out, portandosi sul 6-0, per poi vincere 11-1 nella partita d’apertura della serie al Rate Field.

All’errore di Casas vanno aggiunti quelli di Winckowski e Rafaela, oltre a due falli di interferenza attribuiti al ricevitore Blake Sabol. È la prima volta che i Red Sox commettono cinque o più errori dal 21 agosto 2021, e questa proprio non è la statistica giusta per supportare un mediocre Sean Newcomb, che spero possa tornare presto in tripla A per lasciare spazio a un partente titolare. Perdere contro i White Sox è già abbastanza brutto, non c’è motivo per renderlo imbarazzante. Ora dobbiamo vincere le prossime due partite per andare a Tampa con un minimo di possibilità di riportare a casa la pelle.

Con Connor Wong fuori gioco per il prossimo futuro a causa di una frattura al mignolo, i Red Sox hanno raggiunto un accordo per un contratto di minor league con il ricevitore Yasmani Grandal. Grandal è ancora considerato uno dei migliori ricevitori difensivi della lega, classificandosi tra i primi 10 nella classifica difensiva la scorsa stagione con i Pittsburgh Pirates. Carlos Narvaez ha giocato per la maggior parte del tempo dopo l’infortunio di Wong. I Red Sox hanno anche richiamato Sabol dal Worcester di Tripla A, ma Cora ha affermato che Narvaez sarebbe stato il ricevitore principale.

Il trentaseienne Grandal ha battuto .228 con un OPS di .704 in 72 partite la scorsa stagione. Era free agent in questa offseason ed era considerato l’opzione migliore rimasta sul mercato. Dato che non ha partecipato al training primaverile con nessuna squadra, probabilmente avrà bisogno di almeno un paio di partite prima di poter dare una mano. Sapevamo di avere un problema con il ricevitore, ma speravamo che non fosse così evidente così presto.

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Una sosta rigenerante

Lunedì scorso, all’inizio di questa settimana (o della settimana scorsa se guardate le cose da oltre atlantico),  una squadra in rotta, con un lineup affetto da insufficienza cronica nei suoi migliori elementi, una rotazione falcidiata dagli infortuni per 2/5 (o forse per 3/6), si presentava a Baltimora schierando sul monte un esordiente, che riusciva a concedere quattro punti prima di a lanciare il primo strike.

L’attacco rendeva di nuovo contendibile il match, mettendo assieme 3 RBI negli inning successivi su un partente degli Orioles non proprio in grande spolvero. Tuttavia i buchi di continuità nell’ordine di battuta, Devers in primo luogo, hanno impedito ai nostri di recuperare, fino quando il disastroso ingresso di Slaten all’ottavo, metteva fine alla partita.

Quando la situazione sembrava critica e il manager mostrava piccoli segnali di panico, con alcune mosse schizoidi, giustamente stigmatizzate anche dalla bacheca, come spesso succede nel baseball, le sorti si sono repentinamente capovolte. Il calendario per martedì prevedeva un inconsueto rest day in trasferta per i Red Sox e qualcosa dev’essere successo, perché da quella sosta sono tornati rigenerati.

Certo grande merito per il successo di mercoledì va dato a Garret Crochet, il cui contratto era stato esteso un paio di giorni prima. Una prestazione di dominio assoluto: otto inning, quattro valide, una base su ball, nessun punto subito e otto strikeout, con oltre 100 lanci all’attivo. Tutto questo contro l’attacco, tutt’altro che scarso, della franchigia che dobbiamo battere per accedere ai play off (così almeno dicono quelli bravi che fanno le previsioni). In attacco su tutti Trevor Story 3/4 con il suo primo fuoricampo della stagione e da evidenziare i due singoli di Ciccio Devers che finalmente che si sblocca.

Nel rubber game del giovedì la prestazione poco soddisfacente di Houck, rimasto sul monte per soli 4 inning, è stata ampiamente oscurata da un attacco di nuovo efficace, che ha toccato duro i lanci avversari con una sequenza di 2RBI homer da parte di Bregman poi Campbell e infine Casas. Diventiamo consapevoli del fatto che i Red Sox hanno un attacco pericoloso dal primo all’ultimo uomo (o quasi). Certo siamo ancora molto molto distanti dalla forza che possono mettere in campo alcune squadre della National League West Division, ma sulla costa est possiamo farci valere. Il bullpenn, a partire da Kelly, che veniva dato come il reparto più debole, non ha mai deluso e, in questa occasione, ha completamente silenziato gli Orioles.

Ha un andamento analogo la vittoria nell’opening day casalingo il venerdi contro STL. Per il manager si tratta della prima volta che vince all’esordio con i Red Sox, dalla sua prima stagione del 2018, in quanto nel 2020, nel campionato dalla pandemia, Cora era in castigo a Portorico.

In questa circostanza l’attacco è stato ancor più esplosivo del giorno precedente tanto che già nel primo inning tutti i giocatori del lineup sono andati al piatto e il punteggio veniva fissato sul 5-0. Un big inning in cui hanno battuto valido cinque dei primi sei battitori, fra cui Trevor Story e Abreu autori di due fuoricampo consecutivi. Nel seguito l’attacco ha continuato a martellare con altri quattro inning multi-run, mettendo a segno 13 punti consecutivi, frutto di 16 valide complessive con sette giocatori multi-hit  

Tuttavia non è stato un massacro perché nella sua prima partita in casa Walker Buehler è stato piuttosto fallimentare. Nonostante abbia avuto un buon inizio e abbia potuto usufruire di un largo run support, nel quarto ha iniziato ad entrare in affanno, consentendo ai Cardinals di rifarsi sotto quando, dopo un doppio di Arenado e un singolo di Burleson, Herrera ha sparecchiato, per proseguire nel quinto, quando il solo homer di Donovan ha fissato il punteggio sul 6-5. 

Buehler ha terminato la partita concedendo 5 ER e sette valide (2 HR) in cinque inning completi di gioco. In due partenze indossando l’uniforme dei Red Sox, ha ottenuto un’ERA complessiva di 8,68 estremamente insoddisfacente, rispetto alle aspettative riposte in lui.

Devers, sorvegliato speciale per il prolungato slump di inizio stagione, ha avuto una buona giornata raggiungendo la prima base quattro volte, 2 BB e 2 singoli nelle sue prime due nel sesto e settimo inning (nelle sue ultime tre partite, Devers ha raggiunto la base otto volte).

Il ricevitore di riserva Carlos Narváez, che ha difeso il piatto per il secondo giorno consecutivo, è stato autore di una confortante prestazione offensiva, raggiungendo la base quattro volte. Nel terzo con due out, ha aggiunto un insurance run con un singolo RBI, portando a casa Campbell che si trovava in seconda . Dopo due basi su ball, Narváez ha battuto un doppio RBI, abbastanza profondo da sbattere sulla recinzione al centro. Narváez sta battendo .400 dopo aver stabilito i massimi della sua carriera in valide, RBI, basi su ball e avanzamento sulle basi. Molto confortante visto che questi sono numeri che Wong stenta a realizzare.

Con il punteggio di 13-6 i Cardinals sembravano domati all’inizio del nono così Cora ha pensato bene di far esordire Cooper Criswell al posto di Bernardino per chiudere l’incontro. Dopo il primo out, Winn alza un pop up verso l’esterno destro che non riesce ad intercettare perché il giovane e esuberante seconda base tenta, senza successo, una presa al volo fuori posizione. Sono un po’ dubbioso sulla chiamata del classificatore che non gli addebita l’errore, ma forse si trattava di un errore mentale non punibile: la presa che Campbell ha tentato richiedeva più di uno sforzo ordinario, mentre il fatto che forse la sottraesse ad un compagno meglio piazzato non rileva

Comunque l’appuntamento con l’errore è appena rimandato al turno successivo, quando Nootbaar gli batte una facile rimbalzante sul guanto, ma Campbell perdeva la palla in modo goffo nel trasferimento. Una riuscita banale assistenza in seconda base, con Winn a metà corsia, avrebbe prodotto quasi sicuramente un DP. 

Tutto questo non deve aver fatto piacere a Criswell, che si sarebbe volentieri avviato a fare la doccia e ora deve gestire due uomini in base con un out. C’era tensione in quel momento nell’aria a casa mia, che con l’età divento sempre più apprensivo. Il fatto che i battitori successivi, Contreras e Donovan, trovavano due singoli RBI consecutivi sull’esterno centro, portano il punteggio sul 13-8, non contribuisce a tranquillizzarmi.

Tocca ora ad Arenado, un nome circolato in alternativa a Bregman per il posto di terza base, e gli interni si riuniscono in un piccolo meeting sulla collina, durante il quale tentano di rassicurare Criswell. Intanto però Cora, ad ogni buon conto, fa scaldare Aroldo. 

Arenado, dopo averci fatto sobbalzare alzando una palla in foul sulla sinistra, gira un line drive in batti e corri su Bregman. Il terza base intercetta la palla, si gira, si coordina ma a questo punto, inspiegabilmente, assiste in seconda del tutto fuori dalla portata di un Campbell disturbato anche dal corridore in arrivo. Secondo errore dell’inning per una difesa Red Sox tornata per un attimo sui livelli del 2024. Chapman subentrato a freddo concede una base a Baker dopo un lungo pitching duel, così che Herrera, che prende posto nel box, rappresenti il potenziale punto del pareggio. Sul conto di 1-1 Herrera tocca lo slider di Chapman direttamente nel guanto di Bregman, che questa volta non ha difficoltà ad avviare il Doppio Gioco 5-4-3 che chiude l’incontro, riportando i Red Sox a quota 500 in classifica.

Ieri la pioggia ha costretto Saint Louis a un rest day in trasferta. Speriamo che su di loro non abbia lo stesso effetto.

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