Dalle stelle alle stalle

Poche cose possono spiegare l’andamento schizoide della nostra stagione meglio delle ultime due partite, siamo passati dall’esultanza per la magia di Cody Ross giovedì notte alla frustrazione per la sconfitta orrida di Beckett ieri notte. Questi due giocatori possono simboleggiare benissimo ciò che sta funzionando e ciò che non riesce ad instradarsi, sono veramente agli antipodi ormai anche nella considerazione della gente, nel modo di porsi, in tutto.

Partiamo dal buono : Cody Ross è diventato un pezzo non piccolo dei Sox, sta prendendo il ruolo di altri giocatori del nostro passato che eccellevano per consistenza pur non essendo certo dei campioni, potremmo assimilarlo ad una versione (con molti capelli in meno) di Trot Nixon; in passato i Sox erano maestri nel legare a se per lunghi periodi giocatori di questo tipo che riuscivano a legare molto bene nel contesto bostoniano, la scelta dei Sox con Ross è stata diversa, mettendolo sotto contratto solo per una stagione; la scelta ci poteva anche stare con giovani rampanti (o presunti tali) in rampa di lancio, visto che questi giovani non stanno ancora dando dei frutti, penso a Kalish che mi pare ancora molto acerbo, non sarebbe male tenersi la polizza Ross ancora con noi, visto che l’innesto del giocatore sta riuscendo alla grande non mi dispiacerebbe che si cominciasse a ragionare su un prolungamento del contratto almeno per l’anno prossimo, chiaro che in questo momento il giocatore avrebbe il potere contrattuale per spuntare condizioni migliori, cosa che non passa inosservata a questi Sox “sparagnini” , ma è altrettanto chiaro che se non s’incominciasse ad imbastire ora certi discorsi rischieremmo poi di perderlo, visto che gli esterni consistenti sono sempre molto richiesti.

Ma veniamo alle dolenti note : ormai non si sa cosa dire di Beckett, ennesima prestazione orrenda con i soliti problemi nei primi inning; allungo qualche cifra visto che i numeri sono il sale del baseball : i Sox hanno una media ERA di 6.70 nei primi inning, Beckett addirittura in questa statistica ha una cifra quasi comica : 10.69 !!!

Io faccio fatica a trovare una ragione che non sia un approccio povero alla partita, mi sembra ovvio chiedersi con quale applicazione venga condotto l’approccio alla partita, con quali metodologie ci si alleni e ci si prepari nei quattro giorni tra un match e l’altro e con quali sistemi si svolga l’ultima rifinitura durante il riscaldamento pre-partita. Il primo a dover dare delle risposte in questo caso dovrebbe essere il pitchin coach che invece è silente, questo sembra anche il primo tema affrontato nella riunione molto focosa avvenuta la scorsa settimana tra il management e la proprietà. Ok le responsabilità dei vertici, però Beckett ci mette del suo : il punto più basso ieri sera è stato raggiunto al secondo inning, quando si era ad un passo dall’uscire indenni da una situazione complicata e Beckett è riuscito a mandare in base Anthony Gose, che francamente nemmeno sapevo chi fosse, partendo da due strikes a zero, beccando poi lo stampone da Rasmus.

Qualcuno mi potrà dire che ieri Beckett è stato anche sfortunato trovando per esempio sulla sua strada un arbitro non vedente che concede un punto ad un giocatore che non è nemmeno andato vicino a toccare il piatto di casa base, però non nascondiamoci che questa è una scusa che non regge come è ben chiaro anche al popolo del Fenway che ieri s’è esibito in una lunga compilation di boooes nei suoi confronti; io comincio a non reggere più il fatto che ci siano santuari che non possono essere toccati, Beckett merita un bel passaggio in Triplo, se non altro per mandare un messaggio che non ci sono i “mamma-santissima” ed i gregari, il mio sogno sarebbe ovviamente anche quello di liberarci di lui … appunto … è un sogno, con le dinamiche attuali del mercato pensare che ci sia qualcuno che voglia subentrare nel contratto che chiama 17 milioni di $ per il 2013 ed altrettanti per il 2014 è quanto meno azzardato. A meno di sorprese poco probabili rischiamo di ritrovarci anche l’anno prossimo con gli stessi problemi : una rotation con Beckett da sopportato in casa, Lester che sembra aver raggiunto prematuramente l’autunno della carriera e Lackey che giocherebbe solo in forza di un contratto non vendibile è un incubo che anima le notti di parecchi nella Nation.

Come uscire da questo ingorgo fatto di contratti pesanti e pessime prestazioni è un bel quiz che Cherington ed assistenti devono risolvere, la soluzione non so se sarà in questo mercato; nella giornata di ieri il nome più caldo è stato quello di Garza. Dico alcune cose : non impazzisco all’idea di fare affari con con i Cubbies visto che Epstein ed Hoyer (GM di Chicago) dovrebbero conoscere il nostro sistema meglio di chiunque altro dato che hanno lavorato per anni da noi e quindi conoscono fin troppo bene le contropartite di valore da quelle che valgono meno, in più ho sempre delle remore a prendere degli ex-Rays, non perchè abbia delle antipatie verso Tampa ma perchè mi chiedo se Garza non sia un altro di quelli toccati dalla “Tampa magic”, quell’aura di invincibilità che prende tutti quelli che lanciano per il duo Maddon-Hickey e che poi sparisce appena il detto giocatore se ne va altrove a giocare. La trade comunque non è certo prossima anche perchè ci sarebbero delle resistenze all’interno dei Sox, decisamente stramba la motivazione delle resistenze : secondo alcune delle nostre teste pensanti Garza non sarebbe poi un gran miglioramento, idea folle secondo me per un team che ormai si sta da tempo arrabattando con Aaron Cook e simili. Ma da qualche tempo i Sox non riescono a non sembrare un insieme di gente strana … non c’è verso.

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Tra la mischia ed il mercato

Mi verrebbe quasi da dire che la classifica dell’American Leage è eccitante, se non fosse che noi siamo parte di quell’eccitazione e che invece preferiremmo essere in una classifica di vertice molto più rilassante. La mischia per conquistare i posti nelle Wild Card coinvolge almeno 6 o 7 squadre, sarà una bolgia dantesca anche perchè il posto utile è solo uno dato che il primo ticket direi che è prenotato dagli Angels, squadra che mi sembra di un altro spessore specie da quando ha inserito i due ragazzini terribili Trout e Trumbo.

In questo contesto i Sox si inseriscono con delle velleità, speranze corroborate dal ritorno di giocatori che tanto ci erano mancati, Ellsbury in primis, ed anche dal fatto che anche gli altri stanno cominciando ad accusare i cali dovuti agli infortuni, per esempio giocare nel prossimo weekend con Toronto senza Bautista non è come giocarci con lo slugger dominicano.

Penso che sia chiaro a tutti cosa significa essere tornati a giocare con parecchi titolari in formazione, stiamo addirittura assorbendo senza danni l’assenza della nostra nave ammiraglia Ortiz e forse per la prima volta stiamo vedendo cosa può significare avere un tandem di velocisti in cima al line-up, velocisti che ovviamente raggiungano i sacchetti con buona costanza; questa primo spicchio del duo Ellsbury-Crawford è nettamente meglio di quello che era lecito attendersi e devo essere sincero che mai l’anno scorso ebbi il sentore di quello che poteva darci questa combinazione “leadoff-secondo” come ho avuto in queste prime partite.

I punti critici restano i partenti, specie i veterani ed i rapporti col pitching coach. Chi ha avuto la pazienza di leggere i mass-media online bostoniani avrà scoperto che è partita ufficialmente la stagione della caccia al pitching-coach, come sempre c’è anche da leggere tra le righe, certamente il peccato originale nella creazione dello staff è aver preso il manager per ultimo, quando il pitching coach c’era già (seppur con un ruolo non definito) e quando c’erano già anche parecchi assistenti, come Tim Bogar che non a caso avrebbe un rapporto con Bobby V ridotto ai minimi termini. Una squadra MLB non la si gestisce in questo modo, prima gli assistenti poi il manager, è sbagliatissimo, il manager deve avere assoluta fiducia dei suoi sottoposti, deve sentirli dalla propria parte. Per esempio leggo che McClure è stato assente per tre settimane (ammetto che non avevo avuto la percezione della cosa) a causa di problemi familiari ed in queste tre settimane non ci sarebbe stato il minimo contatto con Bobby V, questo a mio parere è inaccettabile. Guardate bene che avere uno staff che va avanti con questi chiari di luna è un passo in più verso il disastro, se poi ci aggiungiamo che anche qualche veterano importante, non faccio nomi ma cognomi (Pedroia) avrebbe fatto sapere che a Bobby V fa fatica a dire “good morning”, viene fuori un quadro abbastanza fosco. Il GM deve prendere in mano la situazione in questi casi, ovviamente col supporto della proprietà; lo scorso inverno invece proprietà e GM erano entità separate che hanno operato separatamente, i frutti bacati li stiamo raccogliendo ora.

Intanto, a 12 giorni dalla scadenza, il mercato diventa caldo e ieri i Sox sono stati molto nell’occhio del ciclone a causa della voce, che leggendo oggi sembra avesse la consistenza della carta velina, circa uno scambio per mandare Crawford a Miami con Ramirez e Bell da noi. Lo dico subito Hanley Ramirez è una nota “testa di quiz” e Heath Bell prende cannonate da chiunque. Cosa potrebbero darci elementi simili ? Lasciamo ben perdere. Mie piccole regole per questo mercato: 1) niente soggetti “strani” 2) niente giocatori a rischio infortuni, tipo Bedard l’anno scorso 3) assolutamente non sacrificare i pochi prospetti buoni che abbiamo per giocatori non futuribili, quindi se ci chiedono Brentz o Lavarnway in cambio dell’uso di Hamels per due mesi ci teniamo quello che abbiamo.

Questo è ciò che mi aspetto dai Sox, un’idea su come agire, non voglio dire un progetto perchè è una parola abusata che odio; quello che deve essere un ricordo è quel modo di agire da dilettanti che fa sì che il GM cerca il manager e poi la proprietà ne prende un altro oppure quando si prende uno scout e dopo due mesi gli si dice che sarà il pitching coach. I Sox quando hanno vinto in questo decennio erano un insieme ben amalgamato, a partire dalla proprietà per finire con l’ultimo dei panchinari, i Sox di quest’ultimo biennio sembra un insieme di gente trovato per caso in strada mentre passava di lì’, i risultati deludenti sono solo la logica conseguenza.

 

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Cercando continuità

Non so se essere contento per le due vittorie a Tampa, un risultato non così usuale su un campo dove abbiamo passato momenti difficili nel recente passato, o se essere arrabbiato per una potenziale sweep buttata via in una partita sciagurata sabato; una squadra che deve risalire la corrente non dovrebbe buttar via le occasioni che si parano davanti, purtroppo ai Sox sembra mancare ancora quello spirito da “refuse to lose”, quella condizione che ti trasforma in cagnacci rabbiosi che mordono i polpacci.

Comunque la squadra con Middlebrooks e con Ellsbury ha tutto un altro aspetto, visivamente più pericolosa, sembriamo un motore che comincia ad avere tutti i cilindri a posto, il menù che c’è stato proposto in questo primo weekend post-All Star Game era davvero difficile da digerire : Hellickson, Price e Shields, averne sconfitti due ed aver fatto tremare il terzo è certamente un buon messaggio spedito nell’etere; alla fine comunque quello che farà la differenza da qui alla fine sarà il rendimento dei partenti, con tutti i pericoli ed i distinguo del caso : tra i pericoli c’è la sindrome del primo e del settimo inning, quella strana malattia che prende Beckett per esempio, che gli fa lanciare un inning da tragedia e poi altri cinque molto positivi.

Sul settimo inning invece il discorso è molto diverso, si stanno sommando le une alle altre le occasioni nelle quali il cambio del partente arriva a settimo iniziato, dopo aver messo in base un paio di uomini, puntualmente paghiamo questi ritardi con punti sul groppone, Bobby V è recidivo su questo fronte, cerca sempre di raschiare dallo starter alcune out in più del normale, politica abbastanza miope perchè poi in ogni modo la partita deve essere consegnata ai rilievi che devono mettere insieme sei o sette outs, io reputo molto preferibile dovermi giocare i rilievi su tre riprese complete ma partendo da una situazione senza uomini a bordo anzichè con un paio di corridori in più e semmai con un out in meno da fare.

Intanto comincia ad avvicinarsi il momento del mercato e mi chiedo se e come si interverrà, ovviamente mi piacerebbe tanto avere un partente di buona caratura in più, la cosa non sarà per nulla facile in quanto si rischia di avere un solo nome di valore importante disponibile (Ryan Dempster) dato che molti danno per prossime le estensioni di contratto per Hamels e Greinke che erano gli altri nomi di vaglia che si vociferava fossero disponibili, mi aspetto che essendo il fronte partenti un po’ troppo complicato si possa trovare un buon set-up e mi interrogo anche se non sia il caso di cercare un qualcuno che possa togliere ad Aceves il delicato ruolo del rilievo finale … non lo so … il giocatore non da la minima sicurezza che è poi la prima cosa che si richiede al closer, anche stasera nonostante fosse entrato con quattro punti di vantaggio la partita di Alfredo m’ha reso davvero scomodo lo star seduto sul divano, c’era tutto per una serata tranquilla, veniva da una bella prova venerdì, però anche stasera per mettere insieme tre out è occorso uno sforzo eccessivo.

Archiviata la serie in Florida si torna al Fenway per una serie molto emozionale contro Chicago, emozionale perchè con i South Siders gioca un pelatone che conosciamo bene e che amiamo di più; sperando che non vengano spese parole inutili, come invece ha fatto Bobby V con un’intervista sulla querelle Youkilis che se non faceva nessuno si sarebbe disperato, si proverà di dare una continuità alla nostra azione per provare di restringere un po’ il gap con i team che ci stanno davanti, la squadra accoglierà Crawford e solo l’Onnipotente conosce cosa ci potrà dare l’esterno, spero solo che non si debbano rimpiangere i bluecollars … io mi ci era affezionato a loro.

 

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Pagelline dal monte

Pagelline sugli uomini del monte, croce e delizia della nostra stagione (delizia ? ma quale delizia ?)

Lester 5. L’uomo con più riprese lanciate sembra ancora preda delle angosce di settembre, contro di lui si batte a .278 che è troppo, siamo sempre a chiederci quanto sia munito di personalità, a parere di molti non troppo, non è escluso che sia messo nel trading block.

Doubront 7½. Una bella sorpresa. Deve limitare gli HR presi (15) e forse arricchire un po’ il bagaglio di lanci, comunque ha portato a casa 9 vittorie che per un pitcher dei Sox sono davvero tanti, non sarà un campionissimo ma un uomo da metà rotation lo può diventare … se non lo è già.

Beckett 3½. Le cifre non sono nemmeno orrende, quello che è orrendo è il suo approccio e la sua professionalità. Hanno rifatto il giochino se tenere o mettere sul mercato i giocatori, l’88% dei votanti vuole che Beckett se ne vada, chissà perchè … Per chi vuole il giochino ancora : http://www.boston.com/sports/baseball/redsox/gallery/2012/red_sox_keep_him_or_trade_him/

Buchholz 4. 8W-2L con 5.53 di ERA e 1.54 di WHIP. I misteri insondabili del baseball. Annata comunque miserrima all’inizio con un buon progresso alla fine. Io su una bella seconda metà di Clay ci scommetterei un deca.

Bard 4. Il Bard Project ha avuto lo stesso successo della crociera inaugurale del Titanic, chiedersi se sia un giocatore recuperabile è lecito, chiedersi se il soggetto sia munito di attributi è ancor più lecito. Cosa attendersi in futuro da lui è un bel quiz.

Morales 7. Aver preso la paga dagli Yankees non cancella la buona stagione del mancino venezuelano. Impiegato all’occorrenza anche come starter ha raggranellato una media WHIP di 1.17 che per parecchi suoi compagni famosi è irraggiungibile come un miraggio all’orizzonte.

Atchison 8. Ha più che dimezzato la sua ERA in carriera. Cedesse un po’ della sua grintaccia a qualcun’altro sarebbe un contributo ancora maggiore del suo 1.79 di ERA e 0.99 di WHIP. Pazzesca annata per ” the king of the blue collars”

Aceves 4. OK … fare il closer non è il suo mestiere, però fare peggio era veramente improbabile, considerando che il ritorno di Bailey è prossimo quanto il ritorno sulle scene di Elvis Presley sarà meglio che Alfredo provi di far qualcosa di meglio, nonostante lo schifo fatto da altri reparti, con un closer decente saremmo in piena zona playoffs. Conta poco il closer …

Albers 7½. Un po’ in difficoltà ultimamente, ma come possiamo lamentarci di uno da 2.38 di ERA quando la sua media in carriera è 4.82. Un bel pezzo del nostro bullpen che sta dando parecchio di più dell’atteso.

Padilla 7. Altra sorpresissima considerando che era un giocatore definito stra-finito. Spesso entrato in situazioni disperate, riesce ad uscire dall’abisso lottando un centimetro alla volta come dice il mio idolo Al Pacino.

Matsuzaka 3. Te ne vai o no ? Te ne vai sì o no ?

Cook 6. Un pitcher che riesce a farsi male a causa di una tacchettata nel ginocchio è la degna sintesi del nostro rapporto conflittuale con la medicina. Ma gioca a baseball o si scontra con Claudio Gentile e Pietro Vierchowod ?

Mortensen 7 (di stima). Misteriosamente impiegato pochissimo, perchè dico misteriosamente ? Lo dico perchè, statistiche alla mano, sarebbe il miglior pitcher della squadra. Va mo là …

Miller 7. Si sta dimostrando un buon specialista, pensare che poco tempo fa era un partente. Direi che ha trovato la sua dimensione

Melancon 5. Dopo un inizio tragico è tornato rinfrancato dalla permanenza in Triplo A, per arrivare alla sufficienza bisognerebbe riprovarlo in ruoli più decisivi, Bobby V non sembra fidarsi moltissimo di lui, se non si crede in lui tanto vale provare di venderlo. O no ?

Mamma mia quanti voti sotto il sei, forse i lanciatori dei Sox hanno imitato una delle mie pagelle di qualche decennio fa all’ ITC Luigi Paolini di Imola ?

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Pagelline di metà stagione

Pagelline nel mezzo del cammin di nostra vita ovvero a metà stagione, buone per coprire questi giorni monopolizzati dalla lagna dell’All Star Game. Ovviamente considero solo i giocatori con un numero significativo di turni nel box o di inning lanciati. Intanto si parte coi giocatori di campo.

Saltalamacchia 7½. Offensivamente è diventato un fattore, al top della Lega, peccato solo per il numero eccessivo di strikeout. In difesa è diventato eccellente come backstop, non sarà mai un fuciliere d’elite per colpire i rubatori di base.

Shoppach 7. Se esistesse l’All Star Game delle riserve il buon Kelly ci sarebbe, 270 di average ed il 30% di colti rubando sono un bel biglietto da visita. Con cifre simili troverà sempre degli ingaggi per svezzare i giovani catcher, un po’ come Kevin Costner in Bull Durham.

Gonzalez 5. Non becca 22 milioni di $ per essere il settimo fuoricampista della squadra. Sarà anche un pelotero de equipo, nessuno lo nega, diventasse anche un pelotero de risultados … e scusate lo spagnolo maccheronico.

Pedroia 6. Annata molto in calando nel box, una difesa sempre brillante non basta per risollevare del tutto una stagione sotto le attese per un giocatore come lui.

Middlebrooks 7½. 873 di OPS e 10 HR in 171 turni sono il suo biglietto da visita, in difesa deve fare ancora parecchia strada. Una delle pochi luci in un tunnel parecchio buio. Di sicuro non è timido, sembrava tutto tranne che un rookie, evviva la faccia tosta

Punto 4½. L’abbiamo preso per essere un buon complemento, tra essere un complemento ed essere praticamente nullo c’è parecchia strada da fare. Francamente deludente anche in quelle cose per cui è stato assunto. Il doppio gioco a Oakland sulla smorzata qualche giorno fa non riesco a digerirlo.

Youkilis 5. Tranquilli … quello che sta furoreggiando a Chicago è un gemello. Oppure è l’aria di Boston che sta davvero diventando velenosa. Forse Ventura non ha trovato da eccepire sul suo impegno. Vero Mr. Valentine ?

Aviles 7½. Fino a qualche tempo fa il voto era anche più alto, è andato un po’ in calando, comunque sta andando di lusso rispetto alle aspettative, anche in difesa si sta mostrando alla grande, bel range di campo, qualche assistenza bassa, ma non sta facendo certo peggio di quanto poteva fare Scutaro.

Nava 8. Sparito Ellsbury ci siamo trovati in casa il leadoff che non pensavamo d’avere. Se non c’è forum a Boston dove non venga richiesto a gran voce la sua permanenza ci sarà un motivo.

Ross 7½. Tosto, quadrato, ma perchè cavolo gli abbiamo dato solo un contratto di un anno ? Manca un po’ in difesa ma non ci aspettavamo certo un funambolo : 13 HR in 56 partite lo porteranno a battere il suo record in carriera. Certo che avesse un po’ più di braccio dall’outfield …

McDonald 4½. Pensavo valesse poco, però se lo confrontiamo col suo successore (Lillibridge) sembra Hank Aaron. Ha trovato estimatori nel Bronx, ha anche trovato un barbiere nel Bronx, cosa non si fa per mangiare …

Kalish 5. Acerbo nel box … e questo ci stava, falloso parecchio in difesa anche su giocate di routine … e questo ci sta meno. Ha dalla sua la scusante che nel 2010 e 2011 è stato massacrato dagli infortuni. Da rivedere.

Podsednik 8. 387 di average. Non siamo su scherzi a parte, quello che deve stare in prima squadra è Lillibridge. Siamo sicuri sicuri sicuri ?

Sweeney 7. C’ha dato quello che ci spettavamo. Bella media, pochissima potenza e difesa di buon livello, viene dato come spendibile al mercato dopo il ritorno di Ellsbury. Se devo buttarne giù dalla torre uno tra Nava, Ross e Sweeney anch’io sceglierei Sweeney, lo ammetto

Ortiz 9. Sta reggendo quasi da solo la leadership della squadra in quest’annata balorda. Cifre da urlo, mi piace tanto che tenga fuori dal campo il suo astio montante verso la dirigenza. Situazione spinosissima anche a breve termine, godiamocelo fino a che l’abbiamo nel team.

 

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Ripetiamo pure

Rischio davvero di essere ripetitivo, ma il cammino dei Sox continua con il trend già visto da un bel pezzo a questa parte; gli ingredienti formativi di questa stagione sono : un rendimento gravemente insufficente da parte dei giocatori di nome, dei carneadi che fanno il 150% di ciò che era lecito attendersi da loro, infortuni strani che hanno toccato praticamente tutti ed in più gli stessi infortuni che si prolungano oltre l’inverosimile.

Le notizie del giorno sono sempre queste. Cominciamo pure : alla lista dei lanciatori autori di contro-prestazioni occorre aggiungere anche Lester, sul quale i pigiamini si sono divertiti parecchio; alla fine Doubront è il pitcher più affidabile e questo è, forse ancora più degli infortuni, è il termometro che ci dice quanto sia alta la febbre nell’organismo Red Sox, qualsiasi discorso di rimonta dovrebbe avere come colonna portante una ripresa a buoni livelli del cuore della nostra rotation, ripresa che stiamo aspettando dal 1° settembre e sulla quale ormai occorre avere fede più che raziocinio; a ciò si aggiunge la novità (almeno parziale) diventata un tema caldo di discussione, ovvero il fatto che i Sox becchino dei punti al primo inning sempre e comunque, per la cronaca ci sarebbe stata una discussione, anche parecchio animata, tra Larry Lucchino ed il pitching coach con richiesta pressante di spiegazioni circa questo sfavorevole andazzo, già la squadra è psicologicamente fragile, se ci becchiamo poi svariati punti sul groppone appena mettiamo il naso in campo è ovvio che la situazione diventa più ripida del Mortirolo.

Passiamo alle grane degli infortuni, stanotte è comparsa  una dichiarazione di Crawford che dice poter essere necessario un Tommy John surgery sul suo gomito infortunato, la cosa chiaramente comporterebbe un arrivederci al 2013, forse nemmeno in tempo per lo spring training, l’intervento per un giocatore di campo non richiede i 12-14 mesi tipici della riabilitazione richiesta ad un pitcher comunque dovremmo rinunciare a qualsiasi discorso legato a Crawford per un bel po’ di tempo limitando ad Ellsbury (se non succede qualcos’altro) il boost nel campo esterno, Jacoby è quasi pronto e deve solo rifare l’occhio alla pallina, le medie nel box bassissime in queste partite nelle Minors voglio sperare che siano dovute solo alla desuetudine accumulata in questa lunga assenza; il nome nuovo nel lazzaretto è Gonzalez uscito al terzo inning ieri sera, il motivo non è stato esplicitato, se sentirete che il problema non è serio occorrerà allora toccarsi gli ammennicoli.

Visto che il popolo Sox ha bisogno di idoli e visto che parecchie divinità stanno crollando dagli altari, ce ne stiamo creando dei nuovi, non ci sono parole per definire il rendimento di Pedro Ciriaco in questa serie con quelli del Bronx, in attacco ed anche in difesa con un intervento che finirà nella classifica delle “web gems” su ESPN. Risentire il popolo del Fenway ritmare : “Pedro, Pedro !!!” come avveniva quando sul monte c’era il più grande pitcher della nostra storia, m’ha fatto venire un groppo in gola. Comunque rimane un gusto davvero amaro in bocca vedendo che i soldati ed i caporali cercano di tenere in piedi l’esercito mentre invece i colonnelli ed i generali se la stanno dando a gambe.

Detto che la querelle Padilla-Teixeira fa talmente schifo che non merita parole, quando cominciano ad esserci accuse razziste io alzo le mani, siamo arrivati al break dell’All Star Game con un bilancio in perfetto pareggio; chiaro che le aspettative erano ben altre, ma con tutto quello che è capitato avere una speranziella, a mio parere piccolissima, di poter lottare per la post-season mi pare quasi miracoloso, per fare in modo che la speranziella diventi una speranza compiuta ci servono dei generali che sembrino Patton ed Eisenhower, quelli che abbiamo visto fino ad ora ricordano i generali italiani che erano a Caporetto.

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Manca sempre qualcosa

Tipico delle squadre con dei problemi, quando funziona una cosa viene a mancare qualcos’altro e così via. Nella trasferta ad Ovest non riuscivamo a colpire in attacco nemmeno appellandoci agli Dei, ritorniamo nei nostri territori e ci ritroviamo un attacco che va a pieno regime ed un monte preso a pallate, la sensazione è quella che i colpi (leggasi infortuni) che si succedono gli uni agli altri stiano cominciando a ledere le speranze e forse comincia ad essere un po’ troppo problematico credere di poter ancora risollevare una stagione che viaggia sempre più ai limiti della follia.

Poi chiaramente ci sono anche delle considerazioni tecniche da fare, una riguarda certamente Beckett che sempre più pare essere preda di se stesso, proprio l’altro giorno il nostro management ha dichiarato che non intende prendere in considerazione una proposta di cessione di Beckett. Ovviamente non posso sapere se queste siano le classiche dichiarazioni di prammatica che si fanno in questi casi, fatto sta che il rendimento del texano ormai è sotto il limite della decenza e se avete notato ora comincia ad essere un pitcher con problemi nel trovare l’area di strike, onestamente non ricordo chi tra voi che scrivete nella message-board arrivò a dire che Beckett si stava comportando scientemente per convincere i Sox a cederlo, ammetto stanotte d’aver cominciato a pensarlo anch’io.

Altro discorso tecnico che vorrei buttar giù riguarda i nostri blue collar del bullpen, meravigliosi per averci portato in condizioni decenti a questo punto della stagione, ma pur sempre giocatori con seri limiti tecnici, stanotte con gli Yankees abbiamo rivisto, come d’altra parte vedemmo anche nella serie del centenario ad Aprile, che quando poi hai un intero reparto basato su questo tipo di giocatori rischi parecchio quando poi ti trovi contro un lineup con i Granderson ed i Cano, ovviamente non so quali siano i programmi sul breve e medio termine in questo settore, dobbiamo ancora capire se adesso che comincia il mercato noi ci andremo come compratori e come venditori, però di sicuro a medio termine occorrerà cambiare il personale, i vari Padilla e Atchison sono ovviamente delle scelte per il breve periodo, prima o poi dovremo tornare ad avere dei Robertson o dei Soriano a cui affidare il reparto per anni, e mi viene il nervoso a pensare che il nostro Robertson era Bard e che con scelte un po’ così abbiamo trasformato in un pitcher che fa fatica a fare degli out in Triplo A, anche l’altra sera quattro uomini affrontati : due valide e due colpiti, ed ancora più penso a cosa potevamo fare con un Bailey nel motore visto che i tempi del ritorno si allungano sempre più come da tradizione (siamo a fine Agosto) e visto che non abbiamo alternative valide.

Intanto proviamo almeno di goderci questo intensissimo sabato con due partite, facile che vedremo qualche faccia nuova (Pedro Ciriaco) e speriamo che non si rompa qualcun’altro, ormai non riesco più a stare dietro a tutti gli spostamenti e prima o poi qualcuno ci dirà chi ci sta facendo tutte le macumbe. Gli stiamo proprio antipatici ?

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Bicchiere completamente vuoto

Ringrazio Roberto per l’ispirazione per il titolo anche perchè scrivessi quello che vorrei scrivere dovrei poi chiudere il blog cinque minuti dopo in quanto verrebbero fuori delle frasi che non si possono far leggere a dei minori.

Dunque stiamo affondando nella Baia, c’è modo e modo di affondare e noi ci stiamo riuscendo in un modo allucinante per noi e veramente comico per chi ci spara addosso. Dopo aver salvato la ghirba in qualche modo a Seattle, il vecchio Coliseum di Oakland sta assistendo a tutto quello che deve fare una squadra di baseball per perdere le partite : attacco pessimo, difesa quasi, monte in crisi.

Cominciamo dall’attacco : tra Seattle ed Oakland siamo ad un eccellente 4 su 42 coi corridori in posizione punto. Va mo là … ed in questa speciale classifica di merito stanno eccellendo proprio quelli che dovrebbero essere le nostre guide, come diceva giustamente Davide i blue collars ci hanno sorretto fino a qui, ma rimangono blue collars, giocatori con carriere da onesti mestieranti dei diamanti che hanno avuto tre mesi eccellenti, molto migliori di quelle che sono le loro cifre abituali. Ora toccherebbe ai cosiddetti campioni, per esempio qualcuno ci dice perchè Gonzalez rischia di vincere il premio come miglior battitore del pianeta con 2 out e nessuno in base e se c’è gente a bordo batte come mia nonna in carriola ? Idem per Pedey, lo stesso Ross ultimamente, boh … Sono basito, che cos’è ? Dobbiamo aspettarci che  qualcuno dica che è l’insostenibile pressione del Fenway e della stampa bostoniana ? Ormai le scuse stanno a zero … sarebbe finalmente ora di svegliarsi e di non limitarsi a traccheggiare protetti da contratti non commerciabili.

Dicevo che anche la difesa sta cominciando a cedere, ultimamente s’è visto qualche errore in più da Aviles, le assistenze dall’outfield lasciano un po’ più a desiderare etc. etc. Tutto ciò secondo me è normale nel senso che capita spesso che molti giocatori si portano in difesa i propri affanni in attacco, però siamo seri … la stagione non sta andando a putt… perchè Kalish ha bucato al nono la pallina oggi o perchè Ross non ha un gran braccio, chiaro che ci aiuterebbe tenere un rendimento in difesa eccellente ma fino ad ora siamo ampiamente sopra-media, io rimango dell’idea che si stia avendo un leggero passaggio a vuoto dovuto a tutto il resto che vediamo attorno a noi. Aviles non sarà l’emulo di Ozzie Smith che abbiamo visto per qualche tempo, ma ormai credo che non sia la voragine di cui avevo paura.

Sul monte invece c’è semplicemente da prendere delle decisioni : basta con l’inazione. Quindi spero vivamente di non vedere più Matsuzaka in maglia Sox ad esempio, BASTA !!! Ora si farà altri 15 giorni in lista infortunati, ma se anche tornasse in forma (concetto per lui molto relativo), spero che si abbia la decenza di non riproporcelo, lanci qualcu’altro, non m”importa chi : leggo che dovrebbe salire in prima squadra Justin Germano, Ok … va bene, peggio del giappo non può essere e se dovesse fallire anche Germano proviamo Stewart così almeno vedremo se la contropartita di Youk è almeno salvabile o se è comica come Lillibridge; e se anche Germano fosse una bufala fate lanciare il Mago Otelma, Bisteccone Galeazzi o anche mia madre … basta che non lanci Matsuzaka. Lo chiedo in ginocchio.

Diverso è il caso del buon Alfredo Aceves o come dice qualcuno Alfredo Nosaves, qui siamo al crollo del morale ed al terrore davanti al compito da svolgere. Tutto nasce ovviamente dal maledetto infortunio da Bailey in Florida, Bailey che tra parentesi non sappiamo ancora quando possa essere della partita, quindi credo che non si debba aspettarlo visto anche che non sappiamo in quali condizioni si presenterà, ma non possiamo nemmeno insistere ancora con Alfredo. Alternative ? Per esperienza nel ruolo Melancon oppure Miller anche se un closer mancino è un po’ bizzarro, chiaro che sono idee dettate dalla disperazione, ma anche qui non fare nulla mi pare ancor più disperante.

Intanto stasera ci affideremo ad Aaron Cook per salvare il cappotto ad Oakland, se siamo ridotti da dover sperare in Cook è certamente frutto degli infortuni a catena, ma anche di chi ha riempito il team di gente mediocre o sopravvalutata … e speriamo che i nostri ex si calmino : ieri HR di Reddick e Moss, oggi HR e RBI decisivo di Crisp (!!!), spero non ci siano altre vendette da prendersi.

Termina così la prima metà del calendario : il bilancio è robaccia (42-39), la cosa buffa è che siamo a strettissimo contatto con la wild card anche se va detto che la seconda metà del calendario sarà molto più dura della prima, tanto per dirne una non siamo ancora stati allo Yankee Stadium e dovremo giocarci 9 volte da qui alla fine. Dicevo che la stagione è ancora salvabile, ma serve schiodare la leva del cambio dalla seconda; abbiamo i mezzi per fare terza, quarta, quinta e viaaaaaa ?

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Bicchiere mezzo …. vuoto

Fare un pareggio a Seattle è un qualcosa che assomiglia da vicino ad una sconfitta, ci provo ma non riesco davvero a farmi piacere il 2-2 maturato tra i fiordi ed i vulcani del Nordovest, poi mi potrete anche dire che poteva perfino andare peggio, che fino all’uscita dal letargo di Pedroia all’ottavo inning di ieri era un 1-3 peggiore di una mazzata sui testicoli, siamo riusciti anche a sconfiggere il tabù degli extrainning (0-5 prima di ieri sera) però la trasferta a casa di Ichiro resta un’occasione persa, l’ennesima, in questa stagione.

Il Safeco Field di Seattle è uno stadio meraviglioso (esperienza personale) con un ambiente freddino e con una particolarità tecnica caratteristica, è un campo profondo, dove gli esterni possono avere tante occasioni di fare degli out, dove è difficile fare dei punti, uno stadio che richiede anche un po’ di adattamento a chi non è abituato a giocarci; non è una cosa facile ma bisogna provarci, giocare per le battute lunghe a Seattle può essere deleterio; a mio parere questo adattamento è mancato, i pochi punti in queste quattro partite si spiegano anche così : tanti swing fatti come fossimo al Fenway, solo che qui non c’era il Monster a 91 mt., abbiamo giocato come sappiamo fare e c’è da dire che tranne la volata di Papi di ieri sera, tutti gli altri punti sono entrati sulle palle oltre il recinto, curioso come un profeta (o ex-profeta ?) del gioco corto come Bobby V non abbia provato qualcosa di più semplice di una lunga serie di line-drive, siamo stati un po’ toccati dalla “sindrome di Beltre” ovvero quella cosa che rende inoffensivi gli attacchi quando sono a Seattle, come capitò al buon Adrian fenomenale prima di Seattle e fenomenale dopo.

Altra cosa che faccio una certa fatica a capire sono le “domeniche delle riserve”. Cosa sono ? Avete fatto caso che di domenica Bobby V mette sempre in campo gli uomini della panchina, anche ieri ci siamo presentati con Lillibridge assieme a Shoppach e Punto, detto che l’ingresso di Punto era obbligato per un leggero malessere di Aviles, mi chiedo però se non sia meglio dare i “day-off” ai titolari in maniera un po’ più lineare, uno a partita, non fuori tre alla volta, se gioca Shoppach giochino tutti gli esterni e via dicendo, giocando in una formazione come quella di ieri depotenzia l’attacco in maniera eccessiva.

L’altro tema del giorno sono le convocazioni per l’All Star Game con il solo Ortiz tra i convocati, ammetto di esserci rimasto un po’ male (per quello che vale la cosa) per la mancata chiamata di Salty, che il nostro catcher non sia tra i tre ricevitori selezionato non mi pare giusto; avere un solo selezionato ci riporta indietro al 2001, l’ultimo anno dove un solo dei nostri risultò tra gli eletti. Comunque che ci sia così poco interesse verso i Sox dimostra i notevoli passi all’indietro fatti dal nostro management nell’ultimo periodo, abbiamo giocatori che non eccellono e quelli che dovrebbero farlo sono alle prese con un trend generalizzato che sembra portarli verso il basso. Se vorremo tornare alla post season non potremo accontentarci degli Aviles e dei Podsednik, bisognerà che i Beckett, Pedroia e Gonzalez si ricordino di essere quello che sono, occorrerà che costoro tornino ad essere giocatori da All Star Game, perchè fino ad ora non si sono certo dimostrati tali.

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Sempre più “blue collars”

Pensavo onestamente di averle viste tutte su un campo da baseball o se non altro di averne viste la maggior parte, evidentemente mi sbagliavo : non avevo ancora visto Aaron Cook fare una shutout in un squadra come i Sox nella quale è arrivato come 347ma opzione sul monte di lancio; devo dire di apprezzare chi riesce a cogliere l’attimo quando si presenta l’occasione : a causa di un infortunio hai l’opportunità di lanciare e dimostri a te stesso, al mondo, a chi te l’ha offerta l’opportunità che sei ancora sulla breccia; è la sublimazione del concetto molto americano che “chiunque avrà la sua chance”. Questo modus operandi sta diventando il motto dei Sox 2012. Sempre più i blue collars al potere.

Onestà impone che si dica che la partitissima di Cook stanotte e quella quasi altrettanto bella di Morales la sera prima sono anche da imputarsi al livello veramente scadente dell’attacco dei Mariners, d’accordo che bisogna logicamente anche ragionare in termini di assegnazioni difensive, ma il fatto che Brendan Ryan e Chone Figgins giochino nelle Majors ed Alex Liddi in Triplo rimane una cosa alquanto bizzarra, comunque il rendimento sorprendentemente buono dei nostri lanciatori comporta una prima scelta non così banale : almeno fino all’All Star Game i Red ruoteranno i partenti con 6 uomini anche in funzione del doubleheader contro gli Yankees nel prossimo weekend: la mossa a naso mi piace, mi sbaglierò ma sembra un messaggio del tipo : “Chi vuole la pagnotta se la meriti”, se non altro per mettere un po’ di pepe nel sedere (perdonate il termine colorito) a qualche asso o presunto tale che ci sta facendo crescere il nervoso. Potrebbe essere un bel modo per far salire la competizione interna che in certi casi può essere un’idea valida,

Altra cosa da far notare di queste prime due partite nella Città di Smeraldo, oltre ovviamente alla magnificenza di King Felix (voglio proprio vedere l’asta che partirà il giorno che …), è che finalmente Middlebrooks ha dato qualche segno di ripresa dopo il periodo down seguito alla partenza di Youk; se avete avuto la pazienza di cercare in rete si cominciavano già a sprecare i commenti sulla “cessione inutilmente affrettata” di Youk. L’1 su 15 di Middlebrooks è semplicemente il piccolo assestamento anche mentale del ragazzo a quel quid di responsabilità in più che comporta il fatto di essere diventato il titolare “years to come” dell’angolo caldo; le due valide di stanotte e soprattutto il picchione che ha aperto la sagra al Safeco Field sono la promessa di tante soddisfazioni future per un giocatore che ha dei limiti molto alti, il modo di dire inglese “sky is the limit” rende bene l’idea di cosa possa darci in futuro il giocatore.

Detto che Ross mi entusiasma ogni giorno di più e che voglio davvero vedere come finisce la storia dell’affollamento in campo esterno che ci sarà tra un po’ , volevo dare un po’ di news sui giocatori in bacino di carenaggio : avrete letto di Crawford ed Ellsbury che hanno ripreso a giocare seppur in Rookie League, Crawford sembra un po’ più pronto del secondo, almeno secondo i giudizi di chi c’era, il ritorno per entrambi è ancora schedulato a cavallo dell’All Star Game e speriamo che i due abbiano almeno pagato un giro di pizze per i loro giovanissimi compagni di squadra; la perplessità però ce l’ho al momento su Buchholz. Cito testualmente  da nota stampa: “il giocatore è focalizzato a riacquistare la forza nelle gambe dopo aver perso tre libbre durante la malattia, sebbene sia eleggibile per tornare dalla injured list nei primi giorni di luglio, i Sox useranno tutte le cautele per farlo tornare quando sarà in piena forma.”  Qualcuno me la spiega ? Il problema è aver perso tre libbre, che per la cronaca è meno di un chilo e mezzo ? Sembra un’altra puntata di quello strano rapporto che lega la medicina ed i Sox, quel curioso assioma che prevede che gli infortuni si dilatino a dismisura e che i giocatori li vedi partire e non sai mai quando ritornino, ricordo che fu detto che Ellsbury tornava in 6-8 settimane, mah … il problema è riguadagnare un chilo e mezzo ? Conosco parecchie trattorie sull’Appennino dove io guadagno di più di tre libbre in un tempo sorprendentemente breve, se il nostro staff medico necessita di qualche indirizzo non ha che da contattarmi.

Ultima notizia che avrete trovato anche voi e che mi rallegra molto anche se non ha impatto sulle performances sul campo è che Wakefield tornerà in pista come commentatore da studio per NESN nel prepartita, chi è stato al Fenway ricorderà lo studiolo all’aperto che c’è dal lato di Yawkey Way, da lì va in onda il prepartita quando giochiamo in casa e da lì il grande Wake dispenserà la sua grande conoscenza del gioco, che uno dei nostri grandi vecchi resti nella famiglia non può che essere apprezzato. Abbiamo una grande storia ed un grande passato e chi ha fatto tanto per aggiungere gloria alla gloria, giorno dopo giorno, deve essere onorato. Semplice no ?

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