Arriva la grandine ?

Se dopo la pioggia comincia a grandinare vuol dire che la situazione comincia a diventare seria. Non so se è peggio lo spettacolo brutto offerto sul diamante o il continuo turn-over tra il dugout e gli ambulatori di molti giocatori, a forza di visite ed analisi se i Red Sox dovessero pagare i ticket verrebbe fuori una cifra maggiore del contratto di Crawford.

Cominciamo dalla situazione medica : l’inizio della serie con Tampa ha portato la brutta sorpresa di un altro stop di Youkilis (problemi all’anca) che è stato rimandato a Boston per una risonanza magnetica, non dovrebbe essere una cosa gravissima, almeno dai primi responsi, però scordiamoci di avercelo per questa serie in Florida, a lui si aggiunge Bedard con malanni muscolari vari oltre ad un problemino al ginocchio, anche lui salterà uno o due turni nella rotation, oltre ai lungodegenti che già sapete.

Io nella vita non mi occupo certo di medicina e quindi non so dirvi se ci siano cause contingenti come una preparazione atletica sbagliata, dico solo che stiamo vivendo un refrain che data ormai dal 2008, un progressivo deperimento delle forze e dei giocatori nell’ultima parte di stagione che cominci ad essere preoccupante in maniera inversamente proporzionale al vantaggio su Rays che si assottiglia.

Però giustamente come anche rimarcato da qualche giocatore, le assenze varie non giustificano un livello di gioco abbastanza deprimente come si sta vedendo da un paio di settimane, siamo a 5 perse delle ultime 6 oppure se preferite a 8 sconfitte su 11, con alcuni giocatori che sono in un down di forma conclamato (Pedroia) o altri che continuano nel trend negativo da più o meno tempo. Poi è chiaro che se sul monte ci fosse un lanciatore anzichè una macchinetta lancia-palle le cose potrebbero essere migliori, dispiace essere cattivi ma Lackey è la barzelletta dell’anno, ennesima prestazione di infimo ordine a Tampa con uscita anticipata forse per un livido che l’ha colpito sulla gamba nell’azione del suo ultimo out, o forse perchè anche un giocatore di campo può offrire un rendimento migliore. Come dice un sito di fantasy league che leggo ogni tanto : “se qualcuno ha Lackey ancora in squadra merita un internamento”.

Stasera dobbiamo affidarci a Weiland che a causa dei continui infortuni vede il suo impegno anticipato di un giorno. Cosa dire ? Che potremmo adottare questa canzone come inno http://www.youtube.com/watch?v=g26e89xV1HU . Che ne dite ? I believe in miracles … and you ?

Finisco rispondendo ad alcune domande che mi avete posto recentemente. Mauro chiede notizie di Tazawa. Ha perso tutto il 2010 causa riabilitazione dopo un Tommy John Surgery, quest’anno è tornato a lanciare nelle minors, tornando a partire dal singolo A a Salem e finendo l’anno in triplo. Confortante che crescendo il livello le sue cifre siano migliorate, penso però che parta l’anno prossimo nelle minors. Un impiego nei playoffs ? Significherebbe una cosa : che siamo veramente disperati.

Gabry999, evidentemente un altro nostalgico o nostalgica  del Sol Levante (Gabriele o Gabriella ?) chiede di Okajima. Sai che ci avevo pensato anch’io ? Allora …  le sue cifre a Pawtucket sono state eccellenti, quel po’ che ha giocato a Boston è stato un triste declino. Dargli un’altra chanche ? Devo essere sincero … ci proverei; tanto … messi come siamo. Tra parentesi ho letto una sua intervista al Providence Journal (un giapponese che parla benino l’inglese, MIRACOLO !!!!) dove dice che probabilmente a fine d’anno si ritira

Ho visto poi che nominando Schilling a molti vengono i goccioloni, beh non se se a voi è capitato di vedere un dialogo tra Schilling e John Kruk su ESPN davanti ad un tavolo di biliardo, una delle cose giù gradevoli da anni a questa parte. Viste le dimensioni dei due sembrava un raduno di mongolfiere, però il grande Curt … se quando sarà il suo turno non verrà immesso a Cooperstown potrei seriamente incavolarmi. Ma molto eh !!!

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Tra il campo e gli ambulatori

Te guarda cosa mi tocca fare, mi devo interessare di ortopedia, scienza che è mille miglia lontano dal mio scibile. Dunque … il nostro eroe è stato visitato con il risultato che parla di una distorsione nemmeno leggera, non ci sarebbe nulla di negativo sui legamenti della stessa caviglia dopo la risonanza magnetica fatta e si spera che Beckett sia OK nello spazio di 7-10 giorni e comunque se ne saprà di più nei prossimi giorni quando verrà visitato nuovamente. Come di consuetudine in questi casi i Red Sox sono sempre molto parchi di notizie, però questo è ciò che si sa. Via … diciamo che Josh salterà un paio di giri della rotation … e speriamo che non ci siano ricadute di alcun tipo.

Come già fatto notare nelle vostre risposte, Francona ha comunicato che il posto di Beckett verrà preso da Weiland a partire dalla partita di domenica al Tropicana di Tampa, possiamo solo sperare che il ragazzo sembri un po’ più pronto della sua breve esperienza recente in prima squadra, vederlo sfidare Shields sarà divertente, mettiamola così : non ci sarà nulla da perdere per noi e tutto da guadagnare.

Già che ci siamo con le notizie dall’ambulatorio vediamo come se la passa Buchholz : diciamo che viene sparso un cauto ottimismo, il ragazzo non ha ancora iniziato a tirare da un monte, per il momento siamo ancora ai catch da farsi nell’outfield prima delle partite, comunque resta assolutamente improbabile che possa giocare anche solo un inning in stagione regolare, sarebbe già grasso che cola se potesse dare un contributo in una ipotetica finale di American League, perchè anche uno sforzo per il primo turno di playoffs sembra parecchio prematuro.

Intanto c’è un campionato che procede e ieri i nostri si sono divertiti con un sonante 14-0, l’ineffabile Catalano di “Quelli della notte” avrebbe detto che era meglio fare due partite da 7 punti piuttosto che una da 14 ed una in bianco. A parte gli scherzi il nostro attacco è in un momento della stagione molto indefinibile, non sta dando un rendimento costante ed è capace di tutto sia nel bene che nel male, stanno anche cominciando gli esperimenti “strani”, infatti non saprei come altro definire Scutaro al sesto posto del lineup, spot che probabilmente non occupava da quando era un bimbo nel suo Venezuela, la cosa lo deve aver comunque gasato in quanto ha risposto con 4 valide. Va mo là …

La giornata di ieri, con le contemporanee sconfitte di Tampa e degli Angels ha se non altro aumentato ancora il vantaggio per la Wild Card, è vero che da qui alla fine mancano ancora 6 scontri diretti coi Rays, però non sta scritto da nessuna parte che le si debba perdere tutte, insomma … otto partite di vantaggio con 21 alla fine è un gap che farebbero fatica a perdere anche i Cubs in uno dei loro harakiri storici, se dovesse capitare a noi una cosa del genere a questo punto della stagione, converrebbe a tutti noi fare un corso accellerato di “tafazzismo” con annesso e ripetuto martellamento delle “parti basse”.

Alla prossima …

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Incrociando le dita

Ho aspettato a scrivere sperando di avere notizie sull’infortunio di Beckett, penso d’aver cercato in rete anche nei siti più improbabili, mi manca solo di guardare su youporn e su quello della Casa Bianca poi penso di averli fatti tutti. Alla fine quello che sono riuscito a trovare non è molto, cose che chiunque poteva sapere agevolmente ovvero che il nostro ha subito una distorsione alla caviglia, anzi i Red Sox dicono genericamente una distorsione e che Beckett ha abbandonato la squadra a Toronto per tornarsene a Boston per essere visitato dallo specialista di fiducia dei Red Sox Dr.George Theodore nella giornata di oggi, martedì.

Anche il tifoso più citrullo capisce che le nostre speranze dipendono dal responso di oggi, di buono c’è da dire che Beckett non ha mai avuto patologie distorsive alle caviglie, di brutto c’è che stiamo parlando della gamba che regge peso e movimento durante il lancio, quella in pratica che viene caricata di lavoro; ho notato nelle vostre risposte la nascita di due fazioni : chi è fiducioso e chi invece pensa che si possa rischiare di star fuori dai playoffs, beh .. se il responso di oggi fosse negativo verrebbe difficile pensare a raggiungere i playoffs con un Weiland (ipotesi) nella rotation fino alla fine di settembre.

Incrociamo le dita quindi non potendo fare null’altro, se troverò delle anticipazioni sul responso aggiornerò il blog e chi è bravo con scongiuri e macumbe è vivamente pregato di mettersi al lavoro, d’altra parte ci siamo abituati, anche in passato le caviglie provarono a mettersi in mezzi ai sogni dei Sox, metto una foto per far ricordare i distratti

Red Sox 1 - Caviglia 0

Solo che quella volta sopra la caviglia in disordine c’era un guerriero, non un uomo normale, l’augurio è che Beckett tragga ispirazione da colui che stava sopra quel calzino insanguinato che non a caso era un mio idolo indiscusso, e chissà che Josh non possa dimostrarsi grande anche semmai lanciando sopra il dolore … i Red Sox lo devono fare, dovrebbe essere nel loro DNA.

Ieri sera poi c’è stata anche la partita che ha mostrato quello che è il volto di questo periodo : un attacco che raccoglie il latte nel secchio per poi perderlo con un calcio, come diceva il grande Aza Nikolic; dei grandi lanciatori come lo stesso Beckett, Bard, Aceves e dei lanciatori buoni per venire a giocare in Italia come Wheeler, aspetto sempre che uno mi dica perchè quelli che vanno via da Tampa disimparano a giocare.

Mi sia consentito chiudere con una cosa che non c’entra nulla coi Red Sox: stanotte Alex Liddi debutterà nel roster dei Seattle Mariners

In bocca al lupo Alex !!!

Un ragazzo cresciuto nei campi spelacchiati del baseball italiano si troverà stasera in divisa all’Angel Stadium di Anaheim; per chi come il sottoscritto ha passato tanti, troppi weekend sugli spalti semideserti nel Belpaese questa è una bellissima cosa, una piccola, grande vittoria per il derelitto baseball italico che ci propina, come purtroppo visto anche nelle attuali finali a Nettuno, degli spettacoli poco edificanti in campo ed in tribuna. Ancora in bocca al lupo per lui e speriamo che sia un castigo per tutti … tranne che contro i Sox … ovviamente

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La frana diventa slavina

Scrivo che la partita della domenica non è nemmeno finita, un match nel quale i Rangers hanno disposto di Lackey come hanno voluto e nel quale è andato avanti il concorso “Vinci un posto nel bullpen dei Sox”, concorso che ha visto il partecipante di oggi ovvero Felix Doubront venire respinto un po’ bruscamente dai severi giudici texani. Ora … la buona notizia è che i playoffs cominciano tra 26 giorni, la cosa meno buona è che stiamo aspettando dai tempi di Adamo ed Eva che Lackey fornisca qualche prova decente, non dico buona … sarebbe chiedere troppo, e che il bullpen possa essere anche qualcosa di diverso da Bard ed Aceves e che ci possa essere qualche segno differente dall’encefalogramma piatto che offrono i vari Albers, Morales, Wheeler, etc. etc.

Mettendo da parte il sarcasmo dell’introduzione c’è da capire se e come si può uscire dalla cosa considerando i dati oggettivi e le prospettive future, anzitutto non so voi ma comincio ad abituarmi all’idea della Wild Card in quanto i pigiamini sembrano aver innestato la presa diretta e questo significherebbe beccare i Rangers al 90% in una serie “due su cinque” con tanto di bella ad Arlington, ci sarà tempo per parlarne ma la situazione del monte di lancio traballante potrebbe richiedere anche scelte poco ortodosse tipo limitarsi a tre pitcher nella rotation ai playoffs.

Comunque viene un po’ di rabbia per come un’annata di una squadra forte come la nostra rischi di non approdare a molto a causa della mancanza di un paio di rilievi oppure se vogliamo dirla tutta, a causa del fatto che le scelte nel mercato sui rilievi da prendere si siano dimostrate fallimentari;  il duo Jenks – Wheeler, costato anche parecchio specie il primo, passerà alla storia come coppia di acquisti di una futilità estrema, non vorrei sembrare ripetitivo, e poi dopo vengo rimbrottato, ma comincio a domandarmi se il nostro General Manager sia uno che ne capisce o uno che è stato fortunato a trovarsi al posto giusto nel momento giusto quando è arrivato ai Sox.

Sul discorso Lackey credo che non ci sia ormai più molto da dire, due anni persi, buttati, inutili, che hanno inoltre incancrenito uno status da autentico “separato in casa”, questo sarà veramente il sudoku più difficile da risolvere nella prossima off-season, come fare con questo giocatore che ha ancora tre anni di contratto a cifre onerosissime, che quindi se anche mai troverai una trade possibile dovrai comunque corrispondere una fetta preponderante del suo corposissimo stipendio.

Intanto domani, festa del Labour Day,  i nostri si sposteranno a nord del confine per affrontare i Blue Jays, serie da quattro partite dove speriamo anzitutto di vedere qualche segno di vita nel purtroppo numeroso gruppo di pitcher in difficoltà … Dio mio quanto ci manca Buchholz o un Okajima come quello del 2007, però non era proprio possibile un rinforzino in più dal mercato estivo ?

E se poi dopo la mia stesura del pezzo i Red Sox avessero fatto la rimonta del secolo contro i Rangers, prendete tutto ciò e conservatelo, passerà alla storia come i giornali americani che annunciarono la sconfitta di Truman alle elezioni del 1948, sconfitta poi ribaltata all’ultimo minuto … ma faccio fatica a credere che questi Red Sox siano come il vecchio Harry.

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Se il monte frana

Quando il monte frana nel baseball ci si fa molto male, verrebbe da dire che sono stati due giorni di acuto dissesto idro-geologico, si potrebbe quasi cercare aiuto dalla Protezione Civile se non fosse che anche negli USA non è che in passato abbia dato gran bella prova di efficienza, vedi i giorni dell’uragano Katrina. Due sconfitte non facilissime da mandare giù, seppure nella grande diversità di sviluppo che le ha caratterizzate.

La sconfitta in gara-3 con i pigiamini rientra nei limiti di quelle cose imponderabili nel corso di una lunghissima stagione di MLB : in una serata dove il tuo attacco ha girato non fortissimo due uomini che fino ad ora avevo tirato la carretta hanno avuto la serata down, ovviamente sto parlando di Bard e Aceves, chiaramente è un grande peccato perchè la partita ci avrebbe dato un vantaggino un po’ corposo in classifica, però voglio anche domandarmi com’è che siamo ridotti tutte le volte a doverci fidare di Bard ed Aceves con rischio semmai di averli un po’ cotti nella fase finale di stagione con invece il resto del bullpen che ha la stessa consistenza della carta velina, con Francona che, secondo me giustamente, li impiega soltanto quando proprio non se ne può fare a meno.

Ben più seria, secondo il mio modestissimo parere, è invece la debacle di stanotte coi Rangers, seria perchè fa vedere quello che è il tallone d’Achille del team ovvero una rotation con uomini poco testati e con almeno un “buco” grosso come il Grand Canyon, non voglio sparare sulla Croce Rossa, ma diciamoci chiaramente che Andrew Miller è un estremo ripiego, non serve ricordare i due infortuni capitati a membri della rotation e perfino Matsuzaka ci avrebbe fatto comodo invece che Miller che fino ad ora anzi ha offerto un rendimento anche più elevato di quello che era umanamente da attendersi.

Era possibile fare qualcosa in più nel mercato “estivo” ? Non lo so … bisognava rinunciare ad altri prospetti; discutendone proprio ieri con un amico ci siamo chiesti se bisognava rinunciare, per esempio, a Bowden e Lavarnway per prendere un bel rilievo, Epstein non l’ha fatto anche perchè ha già dovuto spedire Kelly e Rizzo a San Diego per prendere A-Gon, si è voluto salvaguardare il futuro col rischio però d’avere una coperta un po’ corta, una coperta che ad agosto/settembre non serve poi moltissimo, ma in ottobre ? Bel dubbio eh ?

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I grandi veterani ancora sulla breccia

Non tutti i giocatori sono uguali, di sicuro non tutti hanno la stessa considerazione nel mio cuore. Nel mio immaginario c’è un gruppo di players che stazionano in una specie di empireo : sono i Cavalieri che fecero l’Impresa ovvero i Red Sox del 2004, unici, inimitabili, sono miei beniamini tutti persino Johnny Damon che dopo fu sedotto dal Lato Oscuro della Forza però mise a segno l’homerun più importante della ns. storia in quella gara-7 nel Bronx. Ieri sera doveva essere una serata magica : Ortiz l’ha sparata nei bleachers, Varitek l’ha messa nel bullpen e via così.

Mettendo da parte l’aspetto “sentimentale” della partita c’è da rimarcare un’alta pericolosità offensiva che è riuscita ad ovviare ad un inning da tragenda di Beckett, un passaggio a vuoto che aveva rimesso in sesto i pigiamini, la speranza però di quelli del Bronx è durata il tempo di un sorriso perchè l’attacco è molto in palla. Comunque che Beckett sia poco impressionabile è dimostrato dal suo inning successivo concluso in un battibaleno e concluso anche da una raffica di improperi nel suo natio slang texano.

La sensazione comunque, e qui chi vuole può toccarsi i “gioielli di famiglia”, è che i Red Sox almeno in questo momento abbiano qualche cavallo in più nel motore, specie se la partita resta nei canoni tradizionali, ovvero se non ci sono baruffe in campo; ieri sera s’è sconfitto Hughes e non è poi una cosa così banale, Hughes ha delle cifre poco positive perchè sconta una partenza di stagione tragica, ma nell’ultimo mese sembrava tornato l’eccellente giovane pitcher degli ultimi due anni.

A proposito delle baruffe, è arrivata la notizia che Lackey verrà sanzionato con una multa per il colpito di ieri su Cervelli : Lackey continua a dichiarare che non voleva colpire intenzionalmente, evidentemente la MLB non crede alla versione, quindi non solo in questo blog ci sono queli che “a pensare male si fa peccato ma spesso ci si prende”.

C’è da registrare intanto un nuovo arrivo : i Red Sox hanno ingaggiato Conor Jackson da Oakland, un esterno destro che darà un po’ di profondità alla panchina, poi viene logico pensare che col prossimo ritorno di Drew (anche se ha subito un leggero infortunio a Pawtucket) il ruolo di esterno destro sarò più affollato del casello di Rimini durante il “grande esodo” estivo, purtroppo invece l’espansione settembrina del roster non vedrà tornare al Fenway Ryan Kalish che ha concluso l’altro giorno una stagione maledetta con un intervento chirurgico per un problema al collo. In bocca al lupo a Ryan e speriamo di rivederlo al training camp.

Il nuovo membro dei Sox Conor Jackson

Stasera intanto si chiude la serie con la sfida tra Lester e Burnett, non serve un genio della matematica per calcolare la classifica ipotetica con una vittoria oppure come verrebbe con (Dio non voglia) una sconfitta. Conta doppio … serve altro ?

P.S. – Dicevo all’inizio degli eroi del 2004, ieri sera Derek Lowe ha battuto il primo HR in carriera all’età di 38 anni. Derek Lowe … l’uomo che nel 2004 vinse la partita finale in tutte e tre le serie di playoffs. Ricordiamoci sempre di chi stoppò the Curse of the Bambino …

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Lackey con poco cervello – Yanks con Cervelli

Mai mi sarei aspettato nella vita di commentare Cervelli come fattore principale di una partita tra pigiamini e Sox. Vuol dire che è la rivincita dei signori nessuno, chissà forse il prossimo Gran Premio di Formula Uno lo vince Felipe Massa oppure Paperino diventa miliardario. Mi sovviene però un dubbio : che il successo di ieri sera di Cervelli sia dovuto al nostro pitcher ben rappresentato dalla prima metà del titolo di questo post, diventa altrimenti difficile da spiegare il terzo (!!!) HR in carriera in quasi 500 turni nel box; sul colpito poi non so cosa dire : a logica uno che sotto di due punti colpisce il lead-off di un inning merita un’accurata visita psichiatrica, però la sensazione generale è che il colpito sia stato davvero intenzionale a causa di quella esultanza di Cervelli appena accennata sul piatto di casa base, se le cose stanno così consiglio tisane di valeriana.

Piuttosto il nostro pitcher, che essendo sparito Matsuzaka gode ora del ruolo di “villain” nel nostro roster, sarebbe bene che prima dell’Apocalisse offrisse una prova di un livello superiore rispetto a “7 inning – 5 punti” , sembra veramente plafonato su questo standard, oltre ad offrire il solito campionario di sbuffi quando la difesa non è perfetta, come nel primo punto segnato dagli Yankees entrato anche per un’imperfezione della keystone. Mi chiedo anche come dovrebbero sbuffare i suoi compagni dopo aver visto Lackey servire un HR ad una delle mazze più leggere della lega come capitato ieri sera. Se sbuffassero tutti come dovuto forse vedremmo una tempesta più forte dell’Irene dello scorso weekend.

Ammetto invece di non essere molto preoccupato per i 16 rimasti in base ieri sera, diciamo che abbiamo fatto traballare Sabathia ma non siamo mai riusciti a piazzare il pugno del KO, ieri sera non eravamo come Marvin Hagler ma piuttosto imitavamo …. Patrizio Oliva che era anche un bel pugile stilisticamente ma non metteva KO nemmeno mia nonna.

Intanto arrivano una buona notizia … e mezza dall’infermeria. Venerdì Youkilis tornerà in formazione, senza giorni aggiuntivi rispetto ai 15 canonici della injured list, la mezza buona notizia è il ritorno di Drew … ok scherzo; chissà che JD, arrivato forse alle ultime partite della sua carriera, non possa dare un contributo, tra parentesi essendo già settembre non sarò necessario nessun taglio, visto che nell’ultimo mese di campionato le squadre possono espandere il roster dai canonici 25 giocatori fino a quota 40. Tra parentesi rivedremo anche parecchi dei prospetti che girano tra Pawtucket e Boston.

Stanotte intanto gara-2 con in cartellone Beckett vs Hughes, se non la si porta a casa potrei essere io a fare harakiri questa volta.

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Vincendo sotto la pioggia

Alla fine, tra un rinvio e l’altro, si è riusciti a giocare l’intera serie di partite tra i Red Sox ed Oakland, unici incontri disputati ieri nella East Coast, ed alla fine sono venute anche due vittorie che mantengono i nostri in cima alla classifica, dispiace ancora per l’ennesimo rinvio della 200ma vittoria di Wakefield, ma è evidente che il vecchio Wake sia in grossa difficoltà nel comando della sua knuckle; viene facile ora paragonare il calo di forma di Wakefield, abbastanza normale per un uomo della sua età, con le buone partite giocate da Miller e viene quindi da chiedersi se non sia il caso di un avvicendamento nel ruolo di starter n.5.

La sconfitta di Wakefield è una delle due brutte notizie della giornata, l’altra è la fine delle mie ferie con annesso ritorno domani in ufficio, però questi fatti negativi, soprattutto il secondo …. eh eh eh eh … non devono far dimenticare il buonissimo sabato con una doppia W nel doubleheader-

Il premio di MVP del sabato va certamente alla crew del Fenway che è riuscita a tenere il campo in condizioni più o meno giocabili con pioggia costante per tutta la lunghissima maratona e con la terra rossa che assomigliava sempre più ad una fanghiglia informe, con rischi ovvi per Ortiz che a causa del suo peso poteva sparire a metà della corsia come fosse inglobato dalle sabbie mobili.

Non voglio far passare queste due vittorie per una cosa più importante di quello che sono : gli Athletics sembravano onestamente non averne molta voglia ieri e probabilmente stavano maledicendo il destino cinico e baro che li aveva posizionati a Boston il giorno dell’arrivo di Irene, pensando semmai a come cavolo si poteva fare a tornare a casa nella Bay Area; però se Oakland poi non era molto sul pezzo è dovuto anche ai Red Sox che hanno ucciso le partite subito all’inizio picchiando pesantemente su Moscoso e sul rookie Godfrey, come spesso accade a questo punto della stagione sono bastati gli stamponi di Varitek in gara-1 e di Ortiz in gara-2 a calmare i molto eventuali bollenti spiriti che potevano avere gli Athletics.

Ora quindi per i nostri ci saranno due giorni di sosta, cosa assolutamente inusuale durante la stagione, prima della serie con i pigiamini, non è male che i nostri riescano ad arrivarci riposati, cosa che non capiterà agli Yankees che in questi due giorni dovranno giocare tre volte. Il distacco al momento è di due partite, con le squadre però che hanno lo stesso numero di sconfitte, quindi in teoria se gli Yankees vincessero le quattro partite in meno che hanno giocato rispetto ai Sox ci raggiungerebbero (prego invocare un vero macumbeiro brasiliano), chiaramente la loro serie di questi giorni nel Maryland ci aiuterà a capire quanto è in realtà il vantaggio che ora è abbastanza indecifrabile.

Saluti a tutti !!!

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La tempesta perfetta dall’Olimpo

E’ un periodo tempestoso negli Stati Uniti : da un lato c’è Irene, che non è una donna ma bensì una tempesta tropicale che rischia di arrivare dalle parti del Fenway domenica e che ha consigliato ai Red Sox di anticipare gara-3 con Oakland a sabato pomeriggio/sera, l’altra tempesta che non trovate sul Weather Channel ma semmai su ESPN è lo spettacolino messo su dai Red Sox nelle ultime tre partite ad Arlington, una tempesta pesante per chi l’ha beccata sulla testa, ma molto molto molto gradevole per chi era sopra le nuvole con una “B” nel cappellino.

Quando quella santa donna della mia professoressa di letteratura provava di insegnare qualcosa a dei somari tipo il sottoscritto ci veniva raccontato che era Zeus che scagliava lampi e saette dall’Olimpo durante le tempeste … sbagliato !!! In queste giornate il vero Zeus incavolatissimo risponde al nome di Adrian Gonzalez, cosa possa essere successo ad Adrian non lo so, fatto sta che aveva battuto solo un homerun in 157 turni del box. Si leggeva che era stanco, che era colpa di malanni al collo, che i pitcher di American League gli avevano preso le misure, oppure si dava la colpa all’Home Run Derby che notoriamente porta sf… sfortuna. Poi … click !! Nelle ultime tre partite in Texas ci sono cinque HR in 12 turni, con gli ultimi tre homerun arrivati su tre lanci ricevuti in tutto !!!

Poi ovviamente un trittico che si risolve con un punteggio complessivo di 30 a 7 non può essere deciso da un uomo solo, l’Olimpo in Massachussetts era parecchio affollato ultimamente : Saltalamacchia per esempio ha fatto di tutto per farsi rimpiangere dai suoi ex datori di lavoro, la coppia dei velocisti Crawford / Ellsbury ha martellato con continuità, ho solo un dubbio : se A-Gon è Giove, come facciamo visto che abbiamo due Mercuri, chi se non quei due possono dire di avere le ali ai piedi ?

Un posticipo poi nell’Olimpo poi lo dobbiamo trovare anche per Andrew Miller, semmai con un ruolo modesto, non può certo ambire ad avere un tempio sul Palatino o sul Campidoglio, ma la partita di stanotte ha visto un Miller che sembrava davvero che fosse stato toccato da una divinità : tre misere valide concesse ed una sensazione continua di buon controllo sulla pallina, discreta sorpresa questa considerando che stiamo parlando di un giocatore che normalmente faceva una fatica tremenda a tirare degli strikes.

Solo le tempeste possono fermarci ...

Quindi termina un roadtrip che era iniziato con molti punti di domanda e che invece è finito tra squilli di tromba, concentriamoci ora sulla prossima serie da tre partite al Fenway contro Oakland che ci ha fatto il piacere di vincere due volte a casa dei pigiamini ed anzi ieri ci aveva dato l’illusione, essendo avanti 7-1, di riuscire a fare sweep, poi l’Impero del male s’è scatenato ma comunque resta il piccolo exploit per gli Athletics. Serie che a causa della nostra “amica” Irene sarà compressa in poco più di 24 ore. Tra le 7 pm di stanotte e le 5 pm di domani andranno in scena 24 ore intense di baseball, aspettiamoci a questo punto della stagione una rotazione un po’ più ampia del normale, con tutti i giocatori coinvolti per non averne alcuni un po’ cotti. Ma con i nostri dei dell’Olimpo non c’è mica da avere tanta paura …..

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La candela che accende il motore

Due partite in Texas, una vittoria, considerando il livello dell’avversario c’è da che essere contenti. Due partite agli antipodi che più non si può per i Red Sox  : nella prima una dieta offensiva (4 hits), dieta così stringente che sembrava frutto della dottoressa Tirone, la seconda è stata invece uno slugfest, una di quelle belle partite bim-bum-bam che sono il mio baseball preferito.

Qual’è la differenza tra le due partite : la presenza di Jacoby Ellsbury nel lineup. Ok … non sto mica dicendo che tutto ciò che si sia visto di diverso dipende dalla sua presenza o meno, dico solo che il nostro guerriero navajo è la scintilla della candela che accende la benzina nella camera di scoppio del cilindro, senza la candela mettere in moto diventa complicato a meno che non adoperiate il metodo reso famoso da Fred Flinstone, vai coi piedoni e buona fortuna.

Poi è chiaro che con le sole candele non si possa fare molto, servono anche i cilindri e ieri Adrian Gonzales da San Diego California ha messo in mostra un bel due cilindri, così bello che potrebbe essere prestato a Valentino Rossi per il weekend ad Indianapolis, a parte gli scherzi finalmente è finito il digiuno di HR che durava dal 30 luglio e che l’aveva visto colpire solo quell’homer dall’All Star Break in poi; ieri notte addirittura una doppietta col primo finito sul secondo anello dei bleachers. Come diceva mia nonna : troppa grazia Sant’Antonio … non ho mai capito cosa volesse dire, ma la nonna aveva sempre ragione.

Uno dei temi caldi (non solo per i 40°C che c’erano ieri ad Arlington ad inizio partita) era questa specie di spareggio tra Lackey e Bedard per assegnare il ruolo di starter n.3 ai playoffs. Alla fine le cifre dei due sono abbastanza simili, l’impressione visiva anche, con una leggera preferenza, forse ma forse forse forse, per Bedard. Quello che è molto diverso è il run support offerto ai due, Lackey continua a vincere partite con il suo bel 6 di media ERA,  mi viene in mente che Napoleone Bonaparte diceva che la prima qualità che dovevano avere i suoi generali era quello di essere molto fortunati; se prendiamo per buono questo assioma il ruolo di n.3 dovrebbe andare a Lackey di corsa … tra parentesi ieri sera il buon John sembrava persino parte della squadra, s’è anche tolto il cap per ringraziare Ellsbury dell’ennesimo bambino coi baffi fatto in difesa. Va mo là ….

Sulle due prime due partite aggiungo solo una cosa : in una lega iperprofessionale come la MLB, con i mezzi tecnologici del 2011 è assolutamente inconcepibile assistere ad una scena come quella dell’arbitro di prima base in gara-1 che non ha visto la presa al volo di Reddick dicendo che la palla ha toccato il terreno. Il rifiuto di estendere l’istant replay a casi come questo è un non-senso assoluto, sembra quasi una scelta da FIFA, scelta che per il calcio è funzionale per permettere di arrangiare le partite, per il mondo del baseball USA, che m’è sempre sembrato molto più serio, questi casi debbono servire a rendersi conto che il progresso esiste e non mi sembra nemmeno giustissimo insistere con queste topiche nei confronti di chi spende molto per vedere i match negli stadi, in TV, etc. etc.

Stasera, anche in TV sul 214, gara-3 con Beckett e poi domani sera gara-4 con, un po’ a sorpresa, Andrew Miller, infatti è stato deciso da Francona di ruotare a 6 uomini almeno per qualche tempo. Stasera dovrebbe rientrare in formazione anche Ortiz, quindi probabilmente sarà rimandato in triplo A Lavarnway; davvero eccellente l’impressione destata dal nuovo venuto, peccato che difensivamente non sia spendibile, è un catcher ma tutti dicono che deve ancora mangiarne delle michette per giocare dietro il piatto in Major League, peccato davvero, perchè il ragazzo col bastone sembra esserci, dotato davvero di un bel punch, tenercelo in panchina sarebbe un lusso eccessivo visto che non può sostituire altri che non Ortiz, spero davvero che impari la difficilissima arte del catcher e chissà che non si sia trovato in casa l’uomo che sostituirà Captain Tek.

Quindi tutti pronti stanotte sul divano, semmai quelli che sono in ferie come il sottoscritto, con birra assortita ed una bella fettona di cocomero pronta in frigo, i 40°C ci sono anche da noi mica solo nel Texas … e speriamo anche che NESN mostri quell’istigazione per il testosterone chiamata Heidi Watney un po’ più spesso, ultimamente la fanno parlare anche spesso ma senza farla vedere … e questo è vietato dalla convenzione di Ginevra. Poi semmai una volta vi racconterò del trambusto che la piccola Heidi provocò tempo fa nello spogliatoio della squadra …. molto trambusto.  Quel giorno farò il blog in versione “Novella Two-thousand” … Promesso

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