Negli anni scorsi eravamo abituati all’Interlega come ad un momento di vendemmia di vittorie, si arrivava a questo punto della stagione con i Red Sox semmai un attimo in difficoltà e come per magia le partite contro le squadre del Senior Circuit erano il momento per una bella serie che riproiettava i nostri al vertice. Stavolta la situazione è diametralmente opposta, con i Red Sox che arrivavano agli scontri d’Interlega carichi a molla ma che si sono un po’ fermati appena hanno cominciato a vedere volti poco noti dalle parti del Fenway tipo Padres e Pirates.
Le cause di ciò possono essere molteplici, certamente incidono i classici up-and-downs che sono ovvi in un campionato di 162 partite, lo stato di forma è volubile molto più di una bella donna e non si può non dire che siamo entrati in uno di quei periodi dove non ti riescono le cose che fino all’altra settimana sembravano facili come un problemino di terza elementare, per fare un esempio pratico è illuminante in ciò la partita a Pittsburgh di stanotte dove i Red Sox sono arrivati parecchie volte in posizione punto per poi sprecare tutto, 0/8 nel caso in oggetto oppure come la serata stortissima di Youkilis in difesa nel medesimo incontro.
Un motivo supplementare è che la squadra affronta questa parte della stagione con un roster menomato da una serie di infortuni o di malanni fisici, alcuni dei quali decisamente fuori stagione, come ad esempio il malanno allo stomaco che sta tenendo Beckett fuori da questo giro nella rotation, un misterioso problema intestinale che ha colpito Youkilis prima di lui e che fa si che ora Josh si senta, parole sue, a non più del 60% delle forze, al momento il ritorno del nostro asso è schedulato per la partita di martedì quando comincerà la meravigliosa serie contro i Philadelphia Phillies che viaggiano nettamente in testa alla National League.
Una piccola parte della colpa del momento no si può anche ascrivere, se non lo dicessi non sarei italiano, a scelte manageriali abbastanza controverse nella sostituzione degli uomini infortunati; specialmente mi riferisco alla fiducia che viene data ad in McDonald assolutamente nullo nel box, taccio le cifre per carità di patria, ed anche parecchio balbettante in difesa, con l’aggravante che il giocatore è stato proposto parecchie volte in un improbabile sesto spot dell’ordine di battuta, ruolo assolutamente sproporzionato per un giocatore di quelle capacità, forse un po’ di fiducia in più verso i giovani (Reddick) potrebbe servire ora, è vero che Francona è molto legato al discorso di mettere battitori destri contro lanciatori mancini, ma se poi i destri sono McDonald e Cameron l’alchimia tattica conta pochino.
La serie a Steeltown prosegue nel weekend con Wakefield che torna sul luogo del delitto, ovvero dove cominciò ere geologiche fa, a mostrare il suo knuckle poi il tour poco turistico e molto impegnativo della Pennsylvania proseguirà a Phila; i Phillies non hanno ancora annunciato la rotation anche a causa di un infortunio, pare serio, a Oswalt; scommettiamo che Halladay verrà comunque fatto giocare nonostante sia teoricamente non il suo giro ?



