Lackey con poco cervello – Yanks con Cervelli

Mai mi sarei aspettato nella vita di commentare Cervelli come fattore principale di una partita tra pigiamini e Sox. Vuol dire che è la rivincita dei signori nessuno, chissà forse il prossimo Gran Premio di Formula Uno lo vince Felipe Massa oppure Paperino diventa miliardario. Mi sovviene però un dubbio : che il successo di ieri sera di Cervelli sia dovuto al nostro pitcher ben rappresentato dalla prima metà del titolo di questo post, diventa altrimenti difficile da spiegare il terzo (!!!) HR in carriera in quasi 500 turni nel box; sul colpito poi non so cosa dire : a logica uno che sotto di due punti colpisce il lead-off di un inning merita un’accurata visita psichiatrica, però la sensazione generale è che il colpito sia stato davvero intenzionale a causa di quella esultanza di Cervelli appena accennata sul piatto di casa base, se le cose stanno così consiglio tisane di valeriana.

Piuttosto il nostro pitcher, che essendo sparito Matsuzaka gode ora del ruolo di “villain” nel nostro roster, sarebbe bene che prima dell’Apocalisse offrisse una prova di un livello superiore rispetto a “7 inning – 5 punti” , sembra veramente plafonato su questo standard, oltre ad offrire il solito campionario di sbuffi quando la difesa non è perfetta, come nel primo punto segnato dagli Yankees entrato anche per un’imperfezione della keystone. Mi chiedo anche come dovrebbero sbuffare i suoi compagni dopo aver visto Lackey servire un HR ad una delle mazze più leggere della lega come capitato ieri sera. Se sbuffassero tutti come dovuto forse vedremmo una tempesta più forte dell’Irene dello scorso weekend.

Ammetto invece di non essere molto preoccupato per i 16 rimasti in base ieri sera, diciamo che abbiamo fatto traballare Sabathia ma non siamo mai riusciti a piazzare il pugno del KO, ieri sera non eravamo come Marvin Hagler ma piuttosto imitavamo …. Patrizio Oliva che era anche un bel pugile stilisticamente ma non metteva KO nemmeno mia nonna.

Intanto arrivano una buona notizia … e mezza dall’infermeria. Venerdì Youkilis tornerà in formazione, senza giorni aggiuntivi rispetto ai 15 canonici della injured list, la mezza buona notizia è il ritorno di Drew … ok scherzo; chissà che JD, arrivato forse alle ultime partite della sua carriera, non possa dare un contributo, tra parentesi essendo già settembre non sarò necessario nessun taglio, visto che nell’ultimo mese di campionato le squadre possono espandere il roster dai canonici 25 giocatori fino a quota 40. Tra parentesi rivedremo anche parecchi dei prospetti che girano tra Pawtucket e Boston.

Stanotte intanto gara-2 con in cartellone Beckett vs Hughes, se non la si porta a casa potrei essere io a fare harakiri questa volta.

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Un po’ di risposte attendendo il big match

Visto che in questi due giorni di sosta non ci sono notizie importanti e visto che ormai se non scrivo qualcosa vado in astinenza, ho raccolto qualche domanda tra quelle emerse nei vostri commenti ai miei post più recenti, provo di dare qualche risposta :

Buchholz (domanda di Silvaio sulle sue condizioni) : il buon Clay ha cominciato proprio oggi il suo programma per tornare a lanciare. Sto parlando di una decina di catch … nulla più; la strada da fare per tornare a lanciare dal monte è ancora lunga, se non ci saranno ricadute la speranza è che possa dare un qualche contributo nell’ultima settimana di regular season come rilievo lungo, faccio presente che tra una decina di giorni le minors chiuderanno la stagione e quindi non c’è modo di fargli provare un rehab start in Triplo A.

Francona : diciamo che John Grady Cole non è proprio un tifoso di Francona, lo dico subito … strategicamente parlando non mi è mai sembrato un Napoleone, è un buon gestore del personale ma è difficile aspettarsi da lui degli sprazzi di genio, il suo baseball non è certo scoppiettante di azzardi; smorzate, squeeze, batti e corri non fanno molto parte del suo credo; Francona ha fatto il suo tempo a Boston ? Non lo so … può darsi, onestamente però prima di lui il primo a cui si potrebbe rinunciare senza strapparsi le vesti è Theo Epstein, in questi ultimi anni ha pestato parecchie c…. : Lugo, Drew, Dice-K, etc. etc. Sul fatto che a queto punto della stagione saremmo dovuti essere avanti di 7 / 8 partite rispetto agli Yankees …. beh … no … questo mi sembra un po’ eccessivo.

Boston – Dallas (grazie all’utente Rick Mavs Fan) : beh … l’America è grande quanto un continente ed è ovvio che abbia mille volti diversi. Boston, ed in parte anche NY, sono una cosa diversa rispetto all’America profonda che può essere rappresentata da Dallas nel nostro confronto. Ci si può immaginare a Dallas un sindaco “tombeur de femmes” come fu Rudy Giuliani ? Oppure una legislazione penale come quella del Texas in uno stato del New England ? Non credo proprio … io, fossi nato in America, sarei un “liberal” del New England … ne sono sicuro. Ecco perchè a Boston mi sento in un posto più vicino al mio cuore.

Heidi Watney (risposta dovuta all’utente Cotroneo). Avevo buttato l’esca per vedere chi voleva abboccare … eh eh eh … Diciamo anzitutto che la fanciulla è una 30-enne californiana che in passato ha fatto anche la modella oltre a concorrere con ottimi risultati a Miss California, stato dove non mancano le belle bimbe. La fanciulla, secondo i gossipari bostoniani, è stata la causa del divorzio di Captain Varitek che, essendo gli avvocati divorzisti americani molto bravi, deve corrispondere una bella cifra alla ex-moglie ed ai tre figli. Insomma quando questo bocconcino si presentò nello spogliatoio dei Sox, il Capitano godette del diritto di prima scelta nel draft … diciamo così. Poi però arrivo un elemento perturbatore, qualcuno ricorderà Nick Green che giocò parecchio come shortstop nel 2009 per i Sox, fatto sta che costui ci provò molto pesantemente, almeno secondo i rumors, V-Tek non prese benissimo la cosa (eufemismo) e nello spogliatoio Green (che è la metà di Varitek) volò dentro l’armadietto con un atterraggio molto brusco. Casualmente poco dopo Green fu rilasciato dai Sox. Ora Varitek ha un nuovo rapporto tranquillo con una donna di origine greca ed anche recentemente ha dichiarato che questo rapporto gli ha dato una bella spinta per giocare in campo molto più sereno. Buena suerte Tek !!!

Ora basta con la ricreazione … cominciamo a pensare ai pigiamini, stanotte Lackey vs Sabathia, con CC che se dovesse perdere anche questa farà harakiri imitando i generali giapponesi. GO SOX !!!!

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Vincendo sotto la pioggia

Alla fine, tra un rinvio e l’altro, si è riusciti a giocare l’intera serie di partite tra i Red Sox ed Oakland, unici incontri disputati ieri nella East Coast, ed alla fine sono venute anche due vittorie che mantengono i nostri in cima alla classifica, dispiace ancora per l’ennesimo rinvio della 200ma vittoria di Wakefield, ma è evidente che il vecchio Wake sia in grossa difficoltà nel comando della sua knuckle; viene facile ora paragonare il calo di forma di Wakefield, abbastanza normale per un uomo della sua età, con le buone partite giocate da Miller e viene quindi da chiedersi se non sia il caso di un avvicendamento nel ruolo di starter n.5.

La sconfitta di Wakefield è una delle due brutte notizie della giornata, l’altra è la fine delle mie ferie con annesso ritorno domani in ufficio, però questi fatti negativi, soprattutto il secondo …. eh eh eh eh … non devono far dimenticare il buonissimo sabato con una doppia W nel doubleheader-

Il premio di MVP del sabato va certamente alla crew del Fenway che è riuscita a tenere il campo in condizioni più o meno giocabili con pioggia costante per tutta la lunghissima maratona e con la terra rossa che assomigliava sempre più ad una fanghiglia informe, con rischi ovvi per Ortiz che a causa del suo peso poteva sparire a metà della corsia come fosse inglobato dalle sabbie mobili.

Non voglio far passare queste due vittorie per una cosa più importante di quello che sono : gli Athletics sembravano onestamente non averne molta voglia ieri e probabilmente stavano maledicendo il destino cinico e baro che li aveva posizionati a Boston il giorno dell’arrivo di Irene, pensando semmai a come cavolo si poteva fare a tornare a casa nella Bay Area; però se Oakland poi non era molto sul pezzo è dovuto anche ai Red Sox che hanno ucciso le partite subito all’inizio picchiando pesantemente su Moscoso e sul rookie Godfrey, come spesso accade a questo punto della stagione sono bastati gli stamponi di Varitek in gara-1 e di Ortiz in gara-2 a calmare i molto eventuali bollenti spiriti che potevano avere gli Athletics.

Ora quindi per i nostri ci saranno due giorni di sosta, cosa assolutamente inusuale durante la stagione, prima della serie con i pigiamini, non è male che i nostri riescano ad arrivarci riposati, cosa che non capiterà agli Yankees che in questi due giorni dovranno giocare tre volte. Il distacco al momento è di due partite, con le squadre però che hanno lo stesso numero di sconfitte, quindi in teoria se gli Yankees vincessero le quattro partite in meno che hanno giocato rispetto ai Sox ci raggiungerebbero (prego invocare un vero macumbeiro brasiliano), chiaramente la loro serie di questi giorni nel Maryland ci aiuterà a capire quanto è in realtà il vantaggio che ora è abbastanza indecifrabile.

Saluti a tutti !!!

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La tempesta perfetta dall’Olimpo

E’ un periodo tempestoso negli Stati Uniti : da un lato c’è Irene, che non è una donna ma bensì una tempesta tropicale che rischia di arrivare dalle parti del Fenway domenica e che ha consigliato ai Red Sox di anticipare gara-3 con Oakland a sabato pomeriggio/sera, l’altra tempesta che non trovate sul Weather Channel ma semmai su ESPN è lo spettacolino messo su dai Red Sox nelle ultime tre partite ad Arlington, una tempesta pesante per chi l’ha beccata sulla testa, ma molto molto molto gradevole per chi era sopra le nuvole con una “B” nel cappellino.

Quando quella santa donna della mia professoressa di letteratura provava di insegnare qualcosa a dei somari tipo il sottoscritto ci veniva raccontato che era Zeus che scagliava lampi e saette dall’Olimpo durante le tempeste … sbagliato !!! In queste giornate il vero Zeus incavolatissimo risponde al nome di Adrian Gonzalez, cosa possa essere successo ad Adrian non lo so, fatto sta che aveva battuto solo un homerun in 157 turni del box. Si leggeva che era stanco, che era colpa di malanni al collo, che i pitcher di American League gli avevano preso le misure, oppure si dava la colpa all’Home Run Derby che notoriamente porta sf… sfortuna. Poi … click !! Nelle ultime tre partite in Texas ci sono cinque HR in 12 turni, con gli ultimi tre homerun arrivati su tre lanci ricevuti in tutto !!!

Poi ovviamente un trittico che si risolve con un punteggio complessivo di 30 a 7 non può essere deciso da un uomo solo, l’Olimpo in Massachussetts era parecchio affollato ultimamente : Saltalamacchia per esempio ha fatto di tutto per farsi rimpiangere dai suoi ex datori di lavoro, la coppia dei velocisti Crawford / Ellsbury ha martellato con continuità, ho solo un dubbio : se A-Gon è Giove, come facciamo visto che abbiamo due Mercuri, chi se non quei due possono dire di avere le ali ai piedi ?

Un posticipo poi nell’Olimpo poi lo dobbiamo trovare anche per Andrew Miller, semmai con un ruolo modesto, non può certo ambire ad avere un tempio sul Palatino o sul Campidoglio, ma la partita di stanotte ha visto un Miller che sembrava davvero che fosse stato toccato da una divinità : tre misere valide concesse ed una sensazione continua di buon controllo sulla pallina, discreta sorpresa questa considerando che stiamo parlando di un giocatore che normalmente faceva una fatica tremenda a tirare degli strikes.

Solo le tempeste possono fermarci ...

Quindi termina un roadtrip che era iniziato con molti punti di domanda e che invece è finito tra squilli di tromba, concentriamoci ora sulla prossima serie da tre partite al Fenway contro Oakland che ci ha fatto il piacere di vincere due volte a casa dei pigiamini ed anzi ieri ci aveva dato l’illusione, essendo avanti 7-1, di riuscire a fare sweep, poi l’Impero del male s’è scatenato ma comunque resta il piccolo exploit per gli Athletics. Serie che a causa della nostra “amica” Irene sarà compressa in poco più di 24 ore. Tra le 7 pm di stanotte e le 5 pm di domani andranno in scena 24 ore intense di baseball, aspettiamoci a questo punto della stagione una rotazione un po’ più ampia del normale, con tutti i giocatori coinvolti per non averne alcuni un po’ cotti. Ma con i nostri dei dell’Olimpo non c’è mica da avere tanta paura …..

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La candela che accende il motore

Due partite in Texas, una vittoria, considerando il livello dell’avversario c’è da che essere contenti. Due partite agli antipodi che più non si può per i Red Sox  : nella prima una dieta offensiva (4 hits), dieta così stringente che sembrava frutto della dottoressa Tirone, la seconda è stata invece uno slugfest, una di quelle belle partite bim-bum-bam che sono il mio baseball preferito.

Qual’è la differenza tra le due partite : la presenza di Jacoby Ellsbury nel lineup. Ok … non sto mica dicendo che tutto ciò che si sia visto di diverso dipende dalla sua presenza o meno, dico solo che il nostro guerriero navajo è la scintilla della candela che accende la benzina nella camera di scoppio del cilindro, senza la candela mettere in moto diventa complicato a meno che non adoperiate il metodo reso famoso da Fred Flinstone, vai coi piedoni e buona fortuna.

Poi è chiaro che con le sole candele non si possa fare molto, servono anche i cilindri e ieri Adrian Gonzales da San Diego California ha messo in mostra un bel due cilindri, così bello che potrebbe essere prestato a Valentino Rossi per il weekend ad Indianapolis, a parte gli scherzi finalmente è finito il digiuno di HR che durava dal 30 luglio e che l’aveva visto colpire solo quell’homer dall’All Star Break in poi; ieri notte addirittura una doppietta col primo finito sul secondo anello dei bleachers. Come diceva mia nonna : troppa grazia Sant’Antonio … non ho mai capito cosa volesse dire, ma la nonna aveva sempre ragione.

Uno dei temi caldi (non solo per i 40°C che c’erano ieri ad Arlington ad inizio partita) era questa specie di spareggio tra Lackey e Bedard per assegnare il ruolo di starter n.3 ai playoffs. Alla fine le cifre dei due sono abbastanza simili, l’impressione visiva anche, con una leggera preferenza, forse ma forse forse forse, per Bedard. Quello che è molto diverso è il run support offerto ai due, Lackey continua a vincere partite con il suo bel 6 di media ERA,  mi viene in mente che Napoleone Bonaparte diceva che la prima qualità che dovevano avere i suoi generali era quello di essere molto fortunati; se prendiamo per buono questo assioma il ruolo di n.3 dovrebbe andare a Lackey di corsa … tra parentesi ieri sera il buon John sembrava persino parte della squadra, s’è anche tolto il cap per ringraziare Ellsbury dell’ennesimo bambino coi baffi fatto in difesa. Va mo là ….

Sulle due prime due partite aggiungo solo una cosa : in una lega iperprofessionale come la MLB, con i mezzi tecnologici del 2011 è assolutamente inconcepibile assistere ad una scena come quella dell’arbitro di prima base in gara-1 che non ha visto la presa al volo di Reddick dicendo che la palla ha toccato il terreno. Il rifiuto di estendere l’istant replay a casi come questo è un non-senso assoluto, sembra quasi una scelta da FIFA, scelta che per il calcio è funzionale per permettere di arrangiare le partite, per il mondo del baseball USA, che m’è sempre sembrato molto più serio, questi casi debbono servire a rendersi conto che il progresso esiste e non mi sembra nemmeno giustissimo insistere con queste topiche nei confronti di chi spende molto per vedere i match negli stadi, in TV, etc. etc.

Stasera, anche in TV sul 214, gara-3 con Beckett e poi domani sera gara-4 con, un po’ a sorpresa, Andrew Miller, infatti è stato deciso da Francona di ruotare a 6 uomini almeno per qualche tempo. Stasera dovrebbe rientrare in formazione anche Ortiz, quindi probabilmente sarà rimandato in triplo A Lavarnway; davvero eccellente l’impressione destata dal nuovo venuto, peccato che difensivamente non sia spendibile, è un catcher ma tutti dicono che deve ancora mangiarne delle michette per giocare dietro il piatto in Major League, peccato davvero, perchè il ragazzo col bastone sembra esserci, dotato davvero di un bel punch, tenercelo in panchina sarebbe un lusso eccessivo visto che non può sostituire altri che non Ortiz, spero davvero che impari la difficilissima arte del catcher e chissà che non si sia trovato in casa l’uomo che sostituirà Captain Tek.

Quindi tutti pronti stanotte sul divano, semmai quelli che sono in ferie come il sottoscritto, con birra assortita ed una bella fettona di cocomero pronta in frigo, i 40°C ci sono anche da noi mica solo nel Texas … e speriamo anche che NESN mostri quell’istigazione per il testosterone chiamata Heidi Watney un po’ più spesso, ultimamente la fanno parlare anche spesso ma senza farla vedere … e questo è vietato dalla convenzione di Ginevra. Poi semmai una volta vi racconterò del trambusto che la piccola Heidi provocò tempo fa nello spogliatoio della squadra …. molto trambusto.  Quel giorno farò il blog in versione “Novella Two-thousand” … Promesso

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Dallas vs Boston

Difficile trovare due città più differenti di Dallas e Boston : sono diverse nella composizione sociale dei cittadini, nella politica, nelle passioni ed anche nello sport. Boston ed il New England sono posti dove un europeo può ambientarsi in un quarto d’ora, Dallas sembra aliena come la superficie di Titano.

Anche nello sport come dicevo c’è un mondo di differenza : a Boston il 99% della gente non rinuncerebbe mai alla vecchia cara bomboniera del Fenway, a Dallas non c’hanno pensato un secondo ed hanno costruito per i Cowboys (ok … è football ma rende l’idea) quella cattedrale un po’ tamarra da 100000 posti del nuovo stadio da football.

Abbandoniamo un attimo la sociologia da due soldi che ogni tanto metto nei miei pezzi e buttiamo un’occhiata ai matchup della serie : Bedard vs Wilson – Lackey vs Lewis  – Beckett vs Harrison – Wakefield vs Ogando. Siamo sinceri : col lineup messo come è messo (a proposito, molto probabilmente Ellsbury assente anche oggi) portare a casa un pareggio sarebbe già una gran cosa.

The Ballpark in Arlington - casa dei Rangers

Mi incuriosisce molto Bedard questa notte, anche su molti siti americani si legge che la rotation è rimasta invariata per testarlo, ovvero stasera sarà una specie di prova del nove per vedere Bedard contro un playoff contender, CJ Wilson è un brutto affare vedremo come andrà il nostro attacco, non giochiamo contro i Royals faccio presente e quindi è improbabile un HR di Crawford e sopratutto un triplo di V-Tek, Lackey contro Lewis è un quiz, non sai mai il nostro cosa ti darà : può prendere pallate a iosa ma può anche star lì con la testa; di Beckett mi fido sempre, la sfida di Wake e Ogando sembra invece una sfida a cazzotti tra il sottoscritto e Mike Tyson. Vedremo …

Serie comunque importante, un risultato brutto non sarebbe facile da gestire, con una stampa sempre fin troppo sensibile, beati i Rangers : a Dallas sui giornali si trovano solo pagine di football così loro possono rimanere sottotraccia, i Red Sox invece sono “on the edge” dal 1901 che guarda caso è anche l’anno di fondazione della squadra. Come dicevo d’altra parte … Boston e Dallas sono due città agli antipodi : una diede al mondo quella grande speranza chiamata J.F.Kennedy, l’altra ci ha dato due Bush e ci ha tolto JFK per sempre.

Più diverse di così ….

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A noi poi piace anche la wild card

Se qualcuno pensa che il titolo sia un po’ come la storiella di quello che cascò da cavallo e che disse che tanto voleva scendere, ebbene … ha perfettamente ragione, preferiremmo vincere il titolo divisionale, cosa per altro riuscita solo nel 2007 recentemente, ed invece tutto sembra indicare che la Wild Card possa essere l’approdo finale dei Red Sox.

Per completare un weekend baseballistico a dir poco amaro per il sottoscritto, vedasi anche i risultati del campionato italiano, è arrivata una sconfitta abbastanza grottesca nel cuore della notte in quel di Kansas City grazie, se così si può dire, ad un inning da otto punti da parte dei Royals, inning che ha rimandato per l’ennesima volta le speranze di vedere la duecentesima vittoria di Wakefield, uscito coi nostri ancora in vantaggio, e che ha impedito a questa versione ultra-incerottata dei Red Sox di scavalcare i pigiamini che nella notte hanno visto un’altra perla di Burnett incapace di resistere due inning a Minneapolis.

Buon per noi che venerdì notte un buon Miller abbia portato a casa senza grossi problemi una vittoria comunque importante, perchè nulla deve essere dato per scontato per questa versione light dei Red Sox, perchè alle assenze di Youk e Ortiz per questo weekend (almeno) si aggiunge anche quella di Ellsbury a causa dei postumi di una pallata presa nella schiena, tempistiche per il ritorno ? Dovrebbe, e prendete questo con il massimo beneficio d’inventario, essere cosa di due o tre giorni, speriamo bene perchè ormai a forza di togliere dei titolari rischiamo di dover assegnare delle maglie con un concorso premio tra i tifosi.

Un altro segno del momentaccio è il crollo di prestazioni di quello che fino ad ora era stato un rilievo assolutamente affidabile ovvero Matt Albers, con la prestazione tragica di stanotte (un out fatto – cinque punti subiti) abbiamo nel mese di agosto 8 inning lanciati – 11 punti subiti, forse Francona potrebbe mettere Wheeler come setup primario quando serve prima d’arrivare alla coppia Bard-Paps, Wheeler che ha cifre eccellenti dopo il suo ritorno dalla injured list in maggio.

Tutte queste alchimie rischiamo però di contare come il due di coppe quando è briscola denari se non ritornano i titolari, sfido qualsiasi squadra a non aver problemi mancando tre dei primi cinque uomini del proprio lineup titolare, Ortiz ieri almeno ha messo insieme una quarantina di battute durante il batting practice, quindi verrebbe da dire che non manca molto al suo ritorno, per Youk la prima data nella quale sarà eleggibile è il 30 agosto e la speranza è che non servano giorni extra.

Intanto speriamo in una buona chiusura stasera a Kansas City, finalmente ad un orario buono anche per noi europei, e poi speriamo di ottenere qualcosa di buono dalla serie ad Arlington contro i Rangers, una squadra che sta crescendo molto bene di condizione e a questo punto nostra probabile avversaria nel divisional playoff; ascoltando i commenti su ESPN aumentano quelli che credono che sarà molto dura togliere ai Rangers il pennant dell’American League, il discorso che fanno in tanti è : “gli Yankees hanno problemi nella rotation, i Red Sox pure, i Rangers no”. Ai nostri il compito di ribaltare questi discorsi, chiaro che ad organico completo la cosa sarebbe più facile.

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Come il 2010 ?

Ci sono scricchiolii sinistri nel mondo Red Sox. Sembra di vivere il deja-vu della stagione scorsa : arriva agosto, siamo nel pieno della corsa per i playoffs ed i Red Sox cominciano a perdere i pezzi con una lista infortunati che comincia ad essere lunga come l’elenco telefonico di New York; la notizia è di ieri e semmai parecchi di quelli che leggeranno queste note lo sanno già, ma abbiamo perso (speriamo solo per i canonici 15 giorni) Kevin Youkilis.

Su forum vari e su tutte le bacheche girano le solite domande ovvero com’è possibile che puntualmente a questo punto della stagione, e la cosa si manifesta almeno dal 2008, molti giocatori si rompono e quelli che restano vanno puntualmente in calando di forma. Ovviamente la risposta, ammesso che una risposta logica ci sia, non è in mio possesso, quello che posso dire è che Francona è abbastanza aduso ad una preparazione che comporti una sorta di rilascio in questo momento dell’anno per avere tutti carichi al 100% per il mese di ottobre. Non so se è vero, ma se poi ai playoffs non ci si arriva, come l’anno scorso, questa strategia rischia di essere gradevole come un gatto attaccato ai testicoli. Quest’anno con 8½ di vantaggio non correremo questo rischio … ma tant’è.

Anche sul fronte Ortiz non ci sono notizie se non quella che sta camminando con l’ausilio di uno stivaletto che deve servire ad alleggerire il carico del peso (abbondante essendo Ortiz) sul tallone infiammato, continua però ad essere teoricamente a disposizione. Fatto sta che per il momento non c’è una data certa circa il suo ritorno in formazione, la speranza è che possa dare un contributo nella difficilissima serie che partirà lunedì ad Arlington contro i Rangers che, come nel 2010, stanno crescendo di condizione proprio in questo momento e semmai sarebbe una bella cosa rubargli il preparatore atletico visto che sembra fare alla grande il suo lavoro. Se non altro questi infortuni possono essere l’occasione per dare un’occhiata un po’ più in profondità al nostro farm system, stanotte ha debuttato Ryan Lavarnway, catcher 24-enne che deve imparare tanto dietro il piatto secondo ciò che dice Francona, ma che si spera possa dare un contributo in attacco visti i suoi 30 HR nelle minors.

Ryan Lavarnway

Rispetto al mio pezzo precedente ci sono state due partite : l’ennesima dieta offensiva contro i Rays ed una vittoriuccia stanotte a Kansas City, buona comunque per rimanere attaccati alla targa di Girardi & his band e con un vantaggio ampio su Tampa . sulla bestia nera Tampa credo che ormai non si debba dire più nulla, sulla vittoria al Kauffman Stadium se non altro possiamo finalmente registrare la decima vittoria stagionale di Beckett ed il fatto che i Red Sox avranno speso tanto, avranno tanti campioni in squadra … ed in injured list, ma il vero leader è sempre uno solo, come la copertina di Sports Illustrated testimonia

Dustin Pedroia : the one and only

Sperando che prima o poi qualcuno ritorni e che i bimbi di Pawtucket possano restare in Rhode Island a maturare, stasera vivremo un’altra esperienza pericolosa : il ritorno sul monte come starter di Andrew Miller … come cantava Vasco : ” Voglio una vita spericolataaaa “

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Tre valide a partita

Con tre valide a partita si va poco lontano, è andata bene aver vinto la prima partita del doubleheader di ieri e la si è vinta soprattutto perchè Jacoby Ellsbury è un’arma illegale che andrebbe bannata dai trattati internazionali, però il momento non è comunque facile. Diamo una piccola analisi.

L’attacco gira con difficoltà e ieri abbiamo avuto la spiacevole sorpresa di avere Big Papi (che era molto caldo) fermo ai box con una borsite al tallone destro, ammetto che non avevo idea di cosa diavolo fosse una borsite e mi sono dovuto cercare il significato su wikipedia, fatto sta che Big Papi è fermo per qualche tempo, Terry Francona nel post-partita ha detto che il nostro slugger non dovrebbe entrare in lista infortunata, quindi dobbiamo attenderci che ci vada secondo le più consolidate tradizioni della casa, ricordiamoci sempre di Buchholz che doveva fermarsi per un’estrema precauzione ed invece ce lo siamo visti sparire fino a chissà quando.

Se l’attacco non gira è anche perchè ci sono alcuni giocatori in un momento un po’ down, quando una squadra ha fuori dei giocatori importanti vorresti che chi resta desse un contributo valido, tanto per non fare nomi sto parlando di Crawford, invece mi sa che il momento che Crawford diverrà un fattore per questa squadra sarà quando le galline faranno latte, ieri sera, dopo tre brutti strikeout in striscia, siamo tornati ai boooooes corali che caratterizzavano l’inizio stagione. Coraggio …. mancano solo 6 anni ed una cinquantina di partite alla fine del suo contratto.

Va detto qualcosa anche su Gonzalez che continua con la sua media spettacolosa ma non batte un HR dal 7 luglio, non so se la causa di ciò siano stati i 120 swings fatti all’homerun derby dell’All Star Game, come si sente dire in giro, ma onestamente ci si aspettava qualche pallina in più transitante vicino al Pesky Pole, chiaro che se Big Papi mancherà qualche partita sarà bene che offra un po’ più di punch altrimenti mettere punti sul tabellone sarà arduo.

Tra le cose buone di queste due partite ci dobbiamo però mettere alcune cose : prima di tutto il triplo gioco fatto in gara-2, evento che non capitava dal ’94, l’eccellente prova di Lester e la buona prova di Bedard, per lui ci sono sei innings di buona qualità e se non fosse stato per un paio di frittate difensive di Lowrie il nostro nuovo pitcher avrebbe avuto delle chances di portare a casa la prima vittoria in maglia Boston.

Stasera si chiude la serie con Tampa prima di partire per un’altra trasferta lunga da 8 partite a Kansas City e Texas, chiaramente il momento è quello che deciderà le sorti della regular season e negli ultimi anni il mese di agosto ci è storicamente nemico, oggi i pigiamini sono avanti di mezza partita ed ovviamente non ci stanno restituendo la cortesia perdendo qualche partita a KC come facemmo noi poco tempo fa in casa. Questa gente del Bronx …. si vede che non sono dei gentlemen

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Flop a Seattle

Dalle mie parti, e non solo dalle mie, c’è l’usanza di festeggiare il Ferragosto con una bella guerra di gavettoni, usando qualsiasi mezzo per spruzzarsi addosso dell’acqua; nella verde Seattle ai Red Sox è proprio capitato questo : hanno ricevuto una bella secchiata di acqua ghiacciata quando meno se lo aspettavano, due brutte sconfitte contro una squadra mediocre che è in una fase appena abbozzata di ricostruzione.

Io tendo più a scusare la partita di sabato, quando è capitata una di quelle cose imponderabili che rendono il baseball uno sport delizioso : sarà dura rivedere Beckett subire tre punti prima di riuscire a fare il primo eliminato, oppure cinque punti prima di fare il secondo; se non altro c’è da mettere in conto una bella reazione psicologica ed emotiva della squadra che è quasi riuscita a rimettere in piedi il match picchiando due homerun al sesto su King Felix.

Personalmente invece mi desta qualche preoccupazione in più la sconfitta di domenica sera, nata certamente da una prova offensiva molto sbiadita, ma anche e soprattutto dagli affanni sul monte di Wakefield incontrato con continuità dalle mazze dei Mariners, con lo svolgersi della stagione la forma per il nostro veterano sembra essere molto in calando, cosa abbastanza comune nei giocatori pluri-veterani vedasi anche Varitek; chiaro che non abbiamo tutte queste alternative a Tim, quelle provate come Miller hanno dato un responso modesto, altre possibili alternative come Millwood non sono state nemmeno fatto avanzare in prima squadra ed il giocatore è stato invece recentemente rilasciato. Non so se verrà buttata un’occhiata ai giocatori messi nei waivers, molti commentatori lo danno come estremamente improbabile, di sicuro malediremo pesantemente l’infortunio di Buchholz che sta mandando a catafascio molte certezze nella nostra rotation.

Tra le cose andate male nella Emerald City c’è da metterci anche la direzione arbitrale : tra le voci passive dobbiamo considerare due chiamate palesemente sbagliate ieri sera in principio di partita, specialmente quella sul tentativo di doppio gioco girato da Lowrie è costata parecchio ed anche la chiamata di venerdì sull’arrivo a casa base di Ellsbury ha avuto un elevato peso specifico (oltre ad aver comportato l’espulsione di Francona), potremo raccontare ai nipotini di aver visto un arbitro cambiare decisione, capita tanto di rado la cosa da lasciare perplessi, quante polemiche si eviterebbero se venisse ampliato l’uso dell’istant replay sui casi di arrivo in base, sulle rubate/colti rubando ….

Archiviata l’infausta Seattle, coi pigiamini di nuovo appaiati o quasi in classifica, prepariamoci ad un periodo caldo, a partire dalle tre partite con Tampa da svolgersi in poco più di 24 ore; cercando di prendere ispirazione da Jack Bauer (guardavate 24 … vero ???), a causa del rinvio per pioggia della sfida dei Rays ci sorbiremo James Shields cosa della quale avremmo fatto volentieri a meno; comunque non bisogna disperare, quest’anno i nostri sembrano essere dei castighi contro i pitcher di nome (do you remember CC Sabathia ? ) e sembrano essere teneri verso quelli semisconosciuti …. Charlie Furbush è semplicemente l’ultimo di una serie che comincia ad essere lunghina. Se non si vincerà la division sapremo subito dove la si è persa : contro gli onesti lavoratori di KC. Seattle, Pitt etc. etc.

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