Al meglio ci si abitua in fretta

La serie di vittorie termina a quota 6 con la sconfitta di stasera in una due giorni a Chicago che ha visto il nostro attacco prendersi qualche giorno di ferie e che ha visto se non altro il monte far vedere cose buone.

Certamente tra le cose buone c’è la partita di Lester sabato sera che è tornato a vincere un match, cosa che non capitava dallo scorso 6 settembre ottenendo 7 inning “puliti” e con un bullpen che ha retto due riprese senza affanni particolari; vincere i “one run contest” è spesso la differenza che passa tra una stagione vincente ed una no, vincere le partite battendo 4 valide in tutto è un altro bel segnale, aggiungiamoci poi che il punto è stato segnato da Sweeney (sempre più sorprendente ogni giorno che passa) e battuto a casa da A-Gon che per una sera ha messo a tacere tutti coloro (mi ci metto anch’io) che l’hanno accusato di essere un giocatore di statistiche eccellenti ma dallo scarso impatto pratico.

Se quattro valide erano bastate ieri, tre sono state poche per poter contrastare la nostra nemesi Gavin Floyd che come da tradizione è stato un quiz irrisolvibile dai nostri, il pitcher dei Southsiders ha tirato i primi 5 inning perfetti per poi avere un piccolissimo calo solo al settimo quando i Red Sox hanno raccolto il misero punticino che è rimasto fine a se stesso, Floyd non sarà il campione che sembra quando lancia contro i nostri però è certamente uno di quei giocatori sottovalutati che apprezzo molto, basti dire che negli ultimi 4 anni ha sempre fatto le sue 30 e passa partenze in un range ERA compreso tra 3.80 e 4.20.

Fatto gli onori al pitcher che ha dominato la partita diventa invece un po’ complicato dare un voto a Beckett, che ha subito tutto nel primo inning e che poi è rimasto sul monte un tempo sufficiente a fargli fare il record di lanci da quando è in maglia Sox, semmai giocando anche un paio di uomini di troppo sulla collina, purtroppo c’è da mettergli sul conto l’ennesimo (sono 7) HR subito. Beckett non mi da ancora l’immagine della sicurezza e soprattutto becca troppi stamponi ed ha ridotto fino ad ora il numero degli strikeout, per uno che fa della velocità il suo asso nella manica avere un lancio che viene letto meglio di una volta può essere un grosso problema.

L’altro aspetto negativo della serata è l’ennesimo stop giunto subito prima della partita da Kevin Youkilis, fermato ancora dalla solita schiena “ballerina”, al momento non abbiamo ancora un report circa la gravità della cosa ed i tempi di recupero, chiaro che questo evento, che già si è ripetuto in questa stagione, allarma molto. Il pensiero che si fanno tutti è in quale stato di salute sia il nostro terza base se a questo punto della temporada abbia comunque questi blocchi lombari che si susseguono. Per farla breve : se è messo così a fine aprile in quale stato arriverà ad agosto o settembre ? Non converrebbe far respirare un po’ l’aria della prima squadra a Middlebrooks per averlo pronto all’evenienza ?

Archiviata la tourneè eccellente tra Minnesota ed Illinois i nostri tornano a casa per una settimana da 6 partite al Fenway con Oakland e Baltimore. Peccato per la sconfitta di stasera visto che i White Sox senza Konerko sono poca cosa, ma comunque con queste sei vittorie ci siamo rimessi almeno un po’ in carreggiata. Se i Sox vogliono essere un contender nel 2012 hanno comunque poco da sbagliare, con un bilancio di -1 rispetto alla media .500 i Sox sono ultimi. Inutile dire che non esiste un’altra division dove ci siano 4 squadre sopra .500 ed una immediatamente sotto, giocare nella AL East quest’anno sembra ancora più complicato del solito.

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Vittorie in ghiaccio

La trasferta nel Midwest continua con le fanfare per i Sox, 2 vittorie larghe anche se con un format differente vengono raccolte dai nostri nel nuovo Comiskey Park (come sempre affan… gli stadi sponsorizzati), sconfiggendo le calzette bianche dell’Illinois ma soprattutto una temperatura molto fredda che ha obbligato giocatori, arbitri, tifosi ad un abbigliamento che in TV viene visto di consueto quando ci si collega con la discesa libera della Streif a Kitzbuhel; sotto questo aspetto l’Oscar dell’eleganza va senza ombra di dubbio a Cody Ross e Darnell McDonald che si presentavano in campo con una calzamaglia che li faceva assomigliare a Diabolik, ovviamente nessuno dei due è minimamente paragonabile a Eva Kant.

La calzamaglia rischia di diventare un obbligo per tutti visti i risultati ottenuti dai due stanotte : 4 valide e 6 RBI che hanno spaccato la partita, specialmente il doppio con 2 out a basi cariche di McDonald (cosa che non capita spessissimo … eufemismo) è quello che ha messo al sicuro una partita che fino a quel momento andava avanti in equilibrio. Importante che il gruppo degli esterni, stante l’assenza di Ellsbury e quella di Crawford che durerà ancora per molto, dia un contributo offensivo buono o addirittura buonissimo come capitato varie volte in questo primo mese di campionato.

Però così come sparavamo sui pitchers nelle prime settimane bisogna alzare i calici ora visto l’ottimo risultato ottenuto dal quartetto Doubront – Tazawa – Bard – Albers che hanno saputo reggere bene le due partite ed è ancora più importante visto che i tre quarti di questo gruppo sono giocatori che possono essere decisivi per gli anni a venire. L’aspetto che conta veramente a mio parere è però la partita di Bard, assolutamente la migliore fino ad ora; il dubbio è quanto di questo buon risultato sia da accreditarsi al fatto che erano passati ben 11 giorni dall’ultima sua partenza, la controprova la avremo la prossima settimana al Fenway contro Oakland.

L’altro dubbio che viene è : questo gruppo di lanciatori è adatto ad un campo particolare come il Fenway con quel muro che è a soli 91 mt. dal piatto di casa base ? Al Fenway servono pitchers che ottengano molti out con le ground-balls, che non facciano andare le palle in volo visto che da noi rischiano di colpire il muro abbastanza agevolmente mentre negli altri stadi possono essere dei fly-out. Bard non è questo tipo di pitcher, Beckett non lo è mai stato ed anche un fastball pitcher come Albers può trovarsi in difficoltà. Questo tipo di pitcher doveva essere Lackey, pensa mo tè …

Chiudo come sempre con la nota di colore della serata. Valentine va da Shoppach mentre si scaldava nel deck, gli cambia la mazza ed improvvisamente Shoppach non è più riuscito a tenere la mazza in mano che volava via ben tre volte nel corso della partita. Forse Valentine ha lanciato una scommessa col suo catcher della serie “se lanci la mazza almeno 50 mt. lontano ti pago la birra” oppure sono appassionati di quegli strani sport che fanno ai giochi celtici in Scozia o Irlanda tipo il lancio del tronco. Ieri hanno codificato il lancio della mazza ? Chissà forse diventa sport olimpico …

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Se ci spaventa Plouffe …

Vedo che in tanti vi siete appassionati alle gesta di Trevor Plouffe, con quel cognome un po’ così, tanto assomigliante ad una marca di pannolini e con le sue cifre degne del campionato cipriota, così non mi accuserete di parlare male della nostra IBL. Il disagio del monte di lancio dei Sox è ben rappresentato da Plouffe e dai suoi fratelli; qualche cifra : gli ultimi cinque dei lineup dei Twins di ieri cumulativamente hanno un .209 di media – 0 HR – 2 RBI. Ebbene … questo gruppo di giocatori ci stava per rovinare una partita nella quale i Sox erano avanti 7-1.

Non credo servano molte altre parole, ennesima partita barcollante di Buchholz che s’è salvato grazie alla pochezza dei Twins coi corridori in posizione punto, comunque ogni inning era una pena e mi sembrava di aver partorito ogni volta che si raggiungeva bene o male il terzo out. Al momento le cifre di Buchholz sono avvilenti : 8,87 di ERA e 1,93 di WHIP, semplicemente non sembra lo stesso pitcher che era prima dello stop forzato dello scorso giugno, comunque se i partenti sono inceppati non è poi che nel bullpen le cose vadano meglio, qualcuno o qualcosa che rischia di mandare tutto a putt… lo si trova sempre, ieri è toccato ad Atchison molto sfortunato su una battuta di Mauer deflettata dal suo piede che s’è trasformata in un singolo da due punti ed al solito ineffabile Justin Thomas che prima ha concesso un doppio a Morneau con la palla in fondo al recinto, poi ha rischiato di uccidere Parmelee colpendolo in pieno sul caschetto, non intenzionalmente, ma semplicemente a causa della sua conclamata difficoltà nel dare una minima direzione alla pallina. A me spiace sparare a zero, ma possibile che non ci sia nelle nostre minors uno meglio di Justin Thomas che fino ad ora su 25 battitori affrontati ne ha 13 che hanno raggiunto la base con successo ?

Se non altro alla fine la vittoria è arrivata, Padilla e Morales hanno retto ed Aceves, nonostante i 362 infarti causati a vari membri della Nation, è riuscito a portare a casa una salvezza, così possiamo archiviare una sweep, evento che non si verificava dallo scorso luglio. Detto che l’attacco macina alla grande, che Aviles se continua così rischia di avere più followers su twitter del Presidente Obama e che Alex Liddi rischia di essere dichiarato “persona non gradita” a Detroit ed in tutto lo stato del Michigan (non c’entra un cacchio coi Sox ma mi va di dirlo … e sentitevi il commento del cronista di Seattle al suo HR di ieri) volevo raccontarvi dell’ultima su Bobby V & his band, detta ieri da quelli di NESN e confermata stamattina dalle edizioni on-line dei giornali.

Ebbene … per la partita di ieri era stato approntato il line-up che di solito viene scelto quando si tratta di affrontare partenti mancini, con Shoppach, con McDonald all’esterno e non Sweeney e così via … solo un problema … Liam Hendriks è un destro come testimonia anche la foto,

Il mancino (di mia nonna) Liam Hendriks

non un mancino come credeva il nostro manager ed il suo staff che evidentemente non è fortissimo nel preparare le partite, il risultato è stato l’ovvio sconvolgimento totale del lineup pochi minuti prima della consegna dello stesso alla crew arbitrale ed un brutta figura memorabile. Forse in Giappone chiamano mancini quelli che tirano di destro ? Tutto ciò mi lascia tanto perplesso …

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Ci dobbiamo fidare ?

Portate a casa le prime due W dal Target Field di Minneapolis la domanda che percorre l’ambiente è una sola : sono due vittorie che dicono di una prossima guarigione oppure sono semplicemente la conseguenza del fatto che i Twins sono una squadra con un monte di lancio mediocre come il nostro o perfino peggio ?

Non siamo guariti, almeno secondo il sottoscritto. La prima partita coi Twins è lì a dirlo : altra partenza sotto il par di Lester e salvezza di Aceves che ha seriamente rischiato di deragliare quando Trevor Plouffe … ripeto … Trevor Plouffe che batte .100 di media gli ha sparato un missile preso da Ross spalle al muro. A quel punto è partita la visita per vedere come stava Aceves e non ho capito le motivazioni ma tutti si sono messi a ridere, non se se l’avete visto : Bobby V rideva, Aceves pure, i compagni accorsi sul monte anche; da un lato la cosa testimonia un certo sangue freddo, dall’altra è un atteggiamento che mi piace il giusto, non ci trovo mica molto da ridere visto che sono gli “altri” che dallo scorso settembre ci sghignazzano in faccia.

Alla fine comunque con Cody Ross che batte al 9° un fuoricampo in campo opposto (quando uno è in palla farebbe HR anche battendo col pomello della mazza) ci siamo portati a casa la partita; ben diverso lo spettacolo di ieri notte dove l’ostacolo peggiore per Beckett è stato l’arbitro di casa base Adrian Johnson che ha avuto bisogno di una “ragliata” dello stesso Josh al termine del primo inning per centrare un po’ più l’area di strike, l’arbitro ha pensato bene di chiudersi le orecchie e possiamo ben dire che siamo andati bene, ho visto espellere per molto meno rispetto all’orazione del nostro texano circa l’area di strike. Fatto sta che passato questo momento la partita è stata una strada in discesa continua con l’attacco che faceva batting-practice e con la difesa che ha cavato anche qualche coniglio dal cilindro, uno con Aviles (complimenti) ed un paio di Byrd (va mo là …)

L’attacco picchia forte, al momento abbiamo 4 titolari che sono sopra media .300 (!!!), con Ortiz che non è caldo, è rovente come una fornace, stiamo assorbendo l’assenza di un super come Ellsbury senza pagare dazio, ci sarebbe tutto per dire la nostra anche quest’anno , basterebbe solo (oddio … è un “solo” un po’ grosso) arrivare ad una minima stabilità sul monte; al momento siamo ultimi come ERA, penultimi come HR subiti e penultimi come average concessa e mi viene un groppo in gola vedendo cosa sta combinando Gio Gonzalez a Washington, sapendo che l’abbiamo perso per una cifra che per una franchigia come la nostra dovrebbe essere classificata come una “minima differenza” . Per migliorare le cose dovremo provare di portare Cook in prima squadra, visto che in Triplo sta andando alla grande con Bard riportato nel bullpen; il giocatore, dopo il rilevo definito occasionale di lunedì sera, è schedulato come partente per la sfida di venerdì a Chicago, però sono in tanti (compreso il sottoscritto) che si chiedono se non sia un lusso inutile tenerlo come partente visto il bullpen orrendo che abbiamo.

Dopo aver fatto le congratulazioni a Liddi per le 3 valide di ieri con la sua terza bomba in carriera (un bel picchione da 2 a Balester dei Tigers) … se non avessimo Middlebrooks che spinge per entrare si potrebbe anche farci un pensierino al nostro Alex in maglia Sox, vediamo come vanno i giocatori convalescenti nelle Minors : prima partita di Matsuzaka dopo l’intervento, il risultato poteva andare meglio : 4 inning – 6 valide di cui 2 HR – 3 ER in Singolo A Advanced, il percorso prevede 5/6 partenze nelle Minors, la prossima a Portland in Doppio A, se non ci saranno problemi lo rivedremo in prima squadra a fine maggio.

Carl Crawford invece ha avuto un ulteriore problema al gomito, non al polso operato e nella giornata di ieri è stato rivisitato, il risultato della visita non è stato ancora reso noto, ma c’è da scommetterci che il ritorno previsto per l’inizio di maggio subirà un ritardo e forse si capisce meglio così la scommessa Marlon Byrd. L’ultima notizia riguarda Ellsbury che, per fortuna, non ha subito danni strutturali alla spalla, anzi il ragazzo viene dato in vantaggio sui tempi di recupero che comunque sarà durissima siano meno di 6 settimane.

Stasera intanto si chiude la serie in Minnesota, Buchholz sarà chiamato a rendere un po’ più rispettabile la sua ERA che attualmente viaggia a quota 9, affonterà l’australiano Liam Hendricks, giovane e piuttosto inesperto essendo solo alla sua settima partenza in carriera. Come detto anche ieri dal nostro boss Jerry Remy, abbiamo davanti a noi un calendario abbastanza tenero che dobbiamo sfruttare se si vuole coprire il gap prodotto dalle prime batoste, per riuscire l’annuncio è sempre quello : MONTE DI LANCIO CERCASI !!!

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Verso il ridicolo

Faccio subito una confessione : al fuoricampo da tre di Teixeira che portava gli Yankees ad un solo punto di distacco ho spento il pc, mi son messo il pigiama (quello vero non le pinstripes) e sono andato a nanna, non credo servisse una competenza particolare per capire cosa sarebbe successo, bastava guardare i volti dei nostri a partire dal viso del nostro inadeguato manager passando poi per quelli che erano in campo. Dritti verso il ridicolo.

Non so cosa altro possa capitare, non so nemmeno cosa sperare, vorrei che l’organizzazione desse qualche segno di vita, invece credo di potermi aspettare il nulla cosmico. Non ci possiamo aspettare granchè da una proprietà che sembra avere altro da fare e forse è meglio che sia così perchè tutti gli interventi degli ultimi tempi sono stati a dir poco deleteri, d’altra parte non possiamo credere ad un’inversione di rotta generata dagli operativi (GM e manager), due persone con scarsissima sintonia reciproca, con gravi difetti di autorevolezza, ditemi infatti come si deve sentire un GM appena nominato che vede disattesa la prima scelta veramente importante ovvero la scelta del manager, Cherington ha deciso di rimanere, altri avrebbero detto : “volete prendere un altro rispetto a chi dico io ? Allora io scendo qui.”

Su Bobby V cosa possiamo dire ? E’ chiaramente inadeguato al compito, non sa che pesci prendere, le sue uscite portano sfiga (0-5 dopo la sua sparata su Youk), ma d’altra parte, come già detto altrove, ci sarà un motivo se per dieci anni nessuno se lo è filato, in compenso sta entrando di diritto nella classifica dei manager con più insulti ricevuti in così poco tempo e molto probabilmente David Letterman farà una delle sue meravigliose Top Ten dedicate a quest’uomo. Ricordo che aveva firmato un biennale (orrore !!!), spero vivamente ci sia una clausola che permetta una rescissione anticipata senza rimetterci molti soldi, sennò questo ce lo ripropongono.

Il pesce puzza sempre dalla testa e quindi credetemi che lo scempio che assistiamo in campo nasce da cosa si sia combinato nelle stanze che contano nell’ultimo triennio, volete una controprova a quello che dico ? In condizioni simili una squadra cosa farebbe ? Al posto di giocatori immondi in prima squadra promuoverebbe qualcuno dalle minors. Beh … prendete il roster di Pawtucket. Vedrete che il gruppo dei lanciatori è pieno di trentenni scarsi che sono stati tagliati da Tizio e Caio con prospettive di carriera futura identiche a quelle di Padilla e dei suoi fratelli. Non c’è un prospetto che fosse uno … ed allora mi chiedo come abbia funzionato lo scouting in questo ultimo triennio. Poi chiaro che il bullpen attuale fa pena come dite voi, abbiamo un insieme di giocatori che sono solo spazzatura; rifiuti che, essendo oggi la Giornata della Terra, spero vengano smaltiti in maniera ecologicamente compatibile, ma il peggio lo si vede dietro la scrivania e lo si vede DA TRE ANNI !!! (piccola postilla in maiuscolo che dedico a chi ancora sbava dietro a Theo Epstein).

Infine alcune note di colore. Dichiarazione di Bobby V, faccio copia incolla perchè non ci credo : “Well, you know, he made some quality pitches,” Valentine said of Aceves. Bobby !!! Basta con la grappa !!!

Altra cosa carina che s’è persa in questo marasma : come rinforzo (???) per l’outfield abbiamo ingaggiato ieri Marlon Byrd, c’è solo un piccolo particolare : il giocatore appartiene alla categoria di coloro che “hanno una media battuta inferiore al proprio peso” come disse un mio ex-collega di radiocronache. Mamma mia !!!

Infine vorrei ricordare una cosa a tutti, non so se l’ho già fatto in passato nel caso me ne scuso, ma sapete … l’Alzheimer cresce inesorabile. Dunque … ieri il nostro killer è stato Mark Teixeira, lo sapete vero che era già dei nostri ? Come raccontarono in passato alcuni, il grande Peter Gammons ma anche altri, Tex era già d’accordo per firmare coi Sox, con tanto di cena a casa Teixeira presenti il giocatore, il suo agente, Epstein, Francona e la mogliettina di Mark ai fornelli … off course. Insomma … accordo fatto … tutto deciso, il giorno dopo però John Henry & Soci ci ripensarono e così Tex andò nel Bronx e noi l’anno dopo prendemmo Gonzalez da San Diego, pagandolo anche più di Teixeira. Guarda caso Lucchino lavorava coi Padres prima di venire a Boston … mmmhhh. Siamo poi così sicuri, sicuri, sicuri sulle decisioni prese ? Vengono sempre prese per il bene dei Sox ?

Statemi bene … e godetevi la domenica. It’s only baseball !!!

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Buon compleanno vecchio Fenway

Il Fenway ha il buon vecchio sapore delle cose di una volta, di quando il gelato era cremoso o di quando lo scopo della tua giornata era vedere la TV dei Ragazzi. Il Fenway compie cent’anni, ha resistito a due guerre mondiali, a svariate tragedie negli Stati Uniti e nel mondo, ha visto grandi vittorie … non moltissime … ma soprattutto tante sconfitte.

Yawkey Way vista dall'alto

L'ingresso con le statue di Williams, Pesky, Doerr e Dom Dimaggio

E’ stupefacente come un luogo in cui tanti si sono rosi il fegato possa essere entrato così in profondità nell’animo di un’intera popolazione, sembra quasi un versione moderna della sindrome di Stoccolma. Il Fenway è anche altro : è uno schiaffo alla modernità, è quasi la rivolta contro il logorio della vita moderna, dove altro trovi un posto nel quale rischi di vedere una partita con un palo davanti agli occhi ed essere contento come una Pasqua ? Pensate avessero costruito il nuovo Fenway come si paventava nei primissimi anni di questo secolo ? Avremmo ora uno stadio stracomodo e freddo come un iceberg. Volete mettere invece quei meravigliosi seggiolini scomodi come quelli dei cinema parrocchiali della mia infanzia ?

Questa non credo serva commentarla

Il Fenway ti spinge alla ritualità, io stesso che ci sono stato non tantissime volte avevo instaurato la mia : la metropolitana fino a Kenmore, passeggiatina per Yawkey Way con immancabile visita al negozio dei gadget, un lobster-roll (un hotdog con dentro la polpa d’aragosta), la partita e poi il ritorno a piedi in centro. Credo che avrei potuto continuare con quella vita fino al giorno del giudizio

Good guys on the field

Io spero con le mie poche ed indegne parole di aver fatto capire a tutti che posto speciale sia questo, se non siete mai stati in uno stadio americano cominciate da qui; entrarci dentro significa vivere un’esperienza sensoriale stranissima, quasi un viaggio all’indietro con la macchina del tempo, ho visto partite MLB in 10 stadi diversi, l’unico che come fascino poteva reggere il confronto l’hanno abbattuto. Ora il nostro “most beloved ballpark” emerge, stacca la concorrenza, è piccolo, è stretto … ma d’altra parte il paradiso non è per tutti.

Buon compleanno vecchio Fenway !!!

PS – Ringrazio Sal, il nostro agente per nulla segreto a Boston, per le foto che vedete. Ho scelto quelle che a mio parere danno più l’idea dello spirito del Fenway, che è un luogo dell’anima, uno dei pochi rimasti nello sport.

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Sudisti vs Nordisti 2-0

E dire che ci hanno sempre insegnato che alla fine della guerra di secessione il Nord più industrializzato e produttivo sconfisse il Sud agricolo e aristocratico. Dalle parti del Fenway non è proprio andata così : i cavalieri grigi al comando del Generale Lee Washington (il vero Lee … non l’auto dei fratelli Duke di Hazzard) hanno costretto alla resa la cavalleria blu del Generale Grant Valentine. Resa abbastanza ignominiosa e senza nemmeno l’onore delle armi tra due eserciti che sono parecchio differenti : uno ben fornito di mezzi ed artiglieria e l’altro che sembra sempre più simile all’armata Brancaleone … e che il sommo Mario Monicelli non mi maledica dalla sua nuvoletta.

A parte gli scherzi era una vita che non provavo, guardando i Sox, una sensazione di impotenza così accentuata; come ha detto qualcuno di voi sembrava una partita tra una squadra di Minors ed una di Major League e giocare nel ruolo dei bambini che vengono sculacciati dagli adulti è una sensazione decisamente sgradevole, come dite voi è assolutamente corretto affermare che i Rangers sono più forti, non a caso negli ultimi due anni sono loro ad aver vinto l’American League, mica i Sox; però cominciano ad essere un po’ troppe le squadre che “sono-più-forti-dei-Sox” : lo abbiamo detto di Detroit ora lo diciamo dei Rangers.

D’altra parte qualcuno dovrà prendersi la responsabilità per il fatto che la squadra col secondo monte stipendi della Lega, come John Henry ci ricorda fino alla noia, sia una squadra che oggi pochissimi commentatori danno come squadra da playoffs, uno può farci anche un conteggio, alla post-season ci vanno in 5 e se qualcuno fa un pronostico e dice Texas – Anaheim – Detroit – Tampa e Yankees io faccio una bella fatica ad inserire i Sox al posto di una delle sopra citate.

Sulle due partite coi Rangers non c’è molto da dire, entrambe si erano incanalate bene, coi nostri avanti 2-0 in entrambe le contese, poi una partita pessima di Lester e una buona ma non abbastanza di Beckett (subire 3 punti in 7 inning dai Rangers è una partita buona) hanno messo avanti la squadra di Dallas che poi s’è divertita sui rilievi.

Chiaro che il tema rilievi va affontato … il problema è che non so come. Dunque … Melancon subisce 6 punti senza fare un out, cosa che non capitava ai Sox dai tempi che Ruth giocava ancora a Boston, Morales uccide definitivamente una partita che era ancora in bilico e che ci si poteva giocare alla fine con un po’ di coraggio. Ovviamente qualcosa verrà fatto, sembra ormai chiaro che Melancon verrà mandato in triplo A a rifarsi una verginità, ma non risolviamo il quiz con questa mossa, il problema è che stiamo parlando di un intero settore di lanciatori che non offre una gran fiducia, stiamo rimpiangendo un Hideki Okajima del 2007-08 o un Mike Timlin di qualche anno prima, non stiamo parlando di fenomeni ma di giocatori funzionali che furono un pezzo importante delle squadre vincenti e che da almeno tre anni non si vedono dalle nostre parti.

A questo punto dell’anno le alternative sono poche ed anche ci fosse la volontà di fare qualcosa mancano le possibilità sul mercato in termini di giocatori disponibili, probabilemente attingeremo qualcosa dalle Minors, ad esempio c’è qualcuno che s’è accorto che Salty fino ad ora ha battuto due valide e abbiamo Lavarnway a Pawtucket ? In più con questo disastro sul monte verrà concessa un’altra chances a Hill e Miller. Non potendo agire sul mercato si proverà di resistere con quello che abbiamo fino al mercato di luglio, sperando di essere per quell’epoca ancora un contender e di non essere già ai saldi di fine stagione.

Nel weekend del centenario del Fenway andremo ad affrontare gli Yankees che al momento sono messi meglio di noi ma non moltissimo, io non so se c’è una logica in tutto ciò ma fino ad ora, nelle prime cinque serie nella stagione, quindi compresa quella coi pigiamini, avremo già affrontato le quattro squadre della American League che hanno fatto i playoffs la scorsa stagione. La possiamo vedere in due modi, se avessimo avuto un calendario più equilibrato, tipo un paio di scontri tosti però anche un paio di sfide con Oakland e KC, forse avremmo un record migliore e non ci sarebbe nell’aria quest’onda schizofrenica, però così i nodi sono venuti al pettine immediatamente, se i nostri boss avessero voglia di agire forse aver preso schiaffoni subito può essere una cosa buona … il problema è quello. Hanno voglia di agire ? Hanno un programma serio o siamo solo al cerchiamo di spendere meno e poi vada come vada ?

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Valentineide

Non so quanti pezzi ho scritto da quando ho inaugurato questo blog, so di sicuro che questo è uno di quelli che mi divertirò meno a scrivere. Non si parla d’altro nel mondo Sox : di Bobby V e del suo modo di condurre la squadra ma soprattutto i rapporti all’interno di essa. Sarebbe bello parlare di ciò che capita in campo, invece parlare delle beghe che capitano fuori dal campo mi da un po’ ai nervi, fa sembrare il tutto un qualcosa di sinistramente simile al “Processo del Lunedì”.

Cominciamo dall’inizio. Chi ha voluto Valentine ? Come detto anche da voi l’arrivo a sorpresa di Bobby V è un’idea partorita dalla mente di John Henry & Co. andando contro i desideri del loro GM appena assunto che aveva selezionato Dale Sveum, andando contro i desideri della tifoseria e andando contro un diffuso scetticismo dei media. Se i proprietari prendono decisioni contro il GM allora c’è da chiedersi a cosa cavolo serva un GM ma peggio di tutto è questa aria da “adesso prendiamo noi le redini” che mi fa scappare da ridere, i proprietari che decidono sull’operatività spicciola non sono certo una garanzia di successo, ma forse l’avere un GM rookie li ha indotti a questa scelta, se il metodo lascia a desiderare, il merito è ancora peggio. Se io scrivo una cosa, poi subito dopo Davide mi dice che ho torto, Raffa pure, John Grady Cole anche e così via io mi porrei il problema : “Ho scritto una caz…. ?” Evidentemente il dubbio che questo in dieci anni non era stato fumato da nessuno e che tutt’ora raccoglieva 20 pernacchie per ogni apprezzamento, non li ha sfiorati. Vabbè …

Appena arrivato, il nostro sembrava aver moderato le asprezze del suo carattere, o almeno sembrava provarci. Il proposito è durato più o meno da Natale a Santo Stefano, i fuochi d’artificio sono iniziati e la santabarbara è pienissima e pronta ad esplodere. La grana Youkilis : in pratica un giocatore più volte ripreso proprio per essere troppo deciso e troppo duro nel gioco è stato ripreso perchè accusato di essere altrove. Siamo su scherzi a parte ? Qui il problema è proprio il metodo, queste cosa VANNO DETTE IN PRIVATO, non spiattellate in pasto alla stampa. Il risultato qual’è stato : abbiamo un manager che già non ha moltissima autorità che s’è dovuto scusare pubblicamente, perdendo un altro po’ dell’autorità di cui sopra, un GM che ha detto di provare gli stessi sentimenti di Youk, il leader in pectore della squadra dire : “questi sistemi sono buoni in Giappone”, il pubblico che ha booooato Valentine alla decima partite (record mondiale assoluto) ed i proprietari che ormai sono più a Wembley che al Fenway.

Certo che questo si poteva evitare con poco, bastava pensare prima di parlare, non è difficile. Uno può guardare Ozzie Guillen alla TV e fare l’esatto contrario ed ha fatto tutto bene. Di sicuro non può continuare così, ora la palla è stata ributtata nel campo di John Henry & Co. Hanno un bivio davanti a loro e non vi nascondo che entrambe le strade mi piacciono pochissimo : la prima strada porta al “lascia così com’è”; non è una buona strada perchè ora il manager è come Robinson Crusoe abbandonato su un’isola con il mare attorno infestato dagli squali ed in queste condizioni pensare a vittorie è abbastanza da schizzati, nel mio passato ho visto anche squadre vincere “contro l’allenatore” ma sono casi rarissimi. L’altra strada che hanno è intervenire pesantemente a sostegno di Bobby V visto che l’hanno voluto, rimettendo in riga i players e questo sarebbe come provare di spegnere un incendio buttandoci sopra della nafta, non oso pensare a cosa porterebbe. Di sicuro non ha senso chiedere a tutti di calmarsi, se uno vuole un team “tranquillo” non ingaggiava Bobby V, sceglieva un Gene Lamont o un Sandy Alomar, aspettarsi da Valentine una gestione posata alla Francona è come aspettarsi di rimanere asciutti dopo essersi presi una secchiata d’acqua in faccia.

Avrete notato che non ho parlato di tecnica, non ho detto nulla di Bard lasciato sul monte a cuocersi o sulle rubate “fantasiose”, è vero … l’altra sera Bard è stato tolto in ritardo e le giustificazioni date in sala stampa sono sembrate puerili, ma questo mi fa meno paura del casino di cui sopra. Vi confesserò che il baseball di Bobby m’è sempre piaciuto e bene o male fu capace di portare i Mets alle World Series con una squadra che per me è nettamente quella con meno talento che abbia mai visto le partite di fine ottobre. Però anche lì il casino cominciò dopo, con un “cinema” che stiamo cominciando a vedere anche a Boston, può aver sbagliato lasciando Bard sulla collina, ma credetemi … questa è la meno.

Per la cronaca stanotte comincia una serie coi bi-campioni della American League ovvero i Texas Rangers, che anche quest’anno sono partiti benissimo col miglior record di Lega (8-2) e con una sfida così all’orizzonte si continua a parlare di Bobby Valentine. Che schifo questo blog da “Processo del Lunedì” !!!

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Non me l’aspettavo …

Un refolo di aria fresca girava attorno al Fenway, causata dai 37000 soliti aficionados o per meglio dire dal loro sospirone di sollievo dopo questa tripletta contro i Rays. Io non me l’aspettavo e confessatelo anche voi che non ci credevate, condividete il fardello col sottoscritto !!! Una tripletta coi Rays non era certo scritta nelle carte, dopo la solita partenza in salita ed all’inizio di una sequenza terribile (Tampa – Texas – Yankees) si stavano preparando al “de profundis”.

Le vittorie sono arrivate soprattutto con eccellenti prestazioni offensive specie nelle prime due partite e con un monte che ha saputo disimpegnarsi abbastanza bene. Abbiamo avuto il piacere di rivedere in palla alcuni dei “soliti noti” come Ortiz e Beckett ma anche i nuovi sono usciti dal guscio come Ross autore oggi di un HR mammouth con la pallina finita nel famoso parcheggio dietro il Green Monster, luogo che in passato ha dato tanto da lavorare ai carrozzieri del Massachussetts.

Chiaramente non siamo guariti, Aviles non è diventato il miglior lead-off della storia ed  i nostri rilievi non sono diventati dei fenomeni, però abbiamo messo una pezza in attesa di tempi migliori. Intanto cominciano a delinearsi alcune gerarchie in una squadra che ne era un po’ priva visti i numerosi cambi di personale, ad esempio è un po’ sparito dal mondo Mark Melancon che solo una volta è entrato in gioco in questo weekend e per di più in una situazione di partita già decisa, al nono inning di venerdì con i Sox con un vantaggio in doppia cifra; il ragazzo non ha reagito come avremmo voluto, anzi ha subito un altro stampone e sarà difficile che ottenga spazio in momenti topici se subisce il gioco anche quando la partita conto poco o nulla.

Bene invece Aceves che anche stasera ha ottenuto una salvezza comoda e chissà che dopo un attimo di disorientamento dopo essere stato sballottato in tutti i ruoli possibili ed immaginabili non abbia trovato per il momento una nuova “casa” come custode del nono inning ed anche altri componenti della “sporca mezza dozzina” del bullpen come Padilla ed Atchison hanno dato un certo contributo che per quanto modesto è comunque di più rispetto a quello che tutti, compreso il sottoscritto, avrebbero firmato all’inizio.

Stasera all’esterno centro ha debuttato in prima squadra Jason Repko, però non può essere certamente lui la risposta alla nostra penuria di esterni; mentre Crawford dovrebbe giocare martedì una partita coi ragazzi delle minors che sono rimasti allo spring training cominciano a girare voci su un possibile interesse dei Sox a cercare sul mercato un’alternativa. Da Chicago viene fatto il nome di Marlon Byrd giocatore di cui Epstein vorrebbe liberarsi, il veterano esterno dei Cubbies ha però un contratto pesante (6 milioni di $) ed è accompagnato dalla fama di avere un carattere non facilissimo. Se anche i Sox avessero un interesse non credo proprio che spenderebbero una cifra simile, tra parentesi il giocatore è partito molto piano nel box quest’anno, se mai si arriverà ad una trade dovrà essere un movimento “low-cost” sia come contropartita tecnica che come salario per il giocatore.

Intanto domani i Sox giocheranno come da tradizione la partita casalinga nel giorno del Patriot Day, l’orario è quello degli anni scorsi, le 17 italiane e non sarà per nulla facile ottenere la quarta vittoria, il nostro Daniel Bard dovrà misurarsi col mostro sacro Shields, ci stiamo quasi abituando ad essere sottostimati nelle vigilie, chissà potrebbe essere una buona cosa non stare sotto i riflettori. Intanto preparate il videoregistratore …

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Una vittoria maledetta

Una vittoria in più ed un grande giocatore in meno : questo è il pessimo affare che i Red Sox hanno dovuto accettare dopo l’home opener contro i Rays.

Ovviamente partiamo subito dalla notizia del giorno ovvero l’infortunio serio ad Ellsbury. Avete presente quando il fato agisce pesantemente sul vicende umane ? Eccovi un altro esempio di quando tutto può andare storto : Ellsbury parte per la seconda, Pedroia batte esattamente sul sacchetto ed il patatrac è servito, due gesti, due azioni che si concatenano e noi perdiamo il nostro iniettore di potenza per l’attacco, bastava fosse partito sul lancio prima o se Pedroia avesse battuto in un qualsiasi altro punto del campo e non staremmo qui a fare i conti con questa disdetta. Le ultime notizie danno un’assenza di 6-8 settimane essendo la cosa al momento classificata some una sub-lussazione, però verranno fatti a breve altri esami per vedere se possano esserci altre problematiche (ad. esempio sulla cuffia del rotatore), in quel caso l’assenza sarebbe per l’intera stagione.

Ora quindi andremo a combattere con un trio di esterni come McDonald – Ross – Sweeney; non me ne vogliano i suddetti, ma bisogna andare indietro veramente di molti anni per trovare un gruppo di outfielders così poco referenziato. Non possiamo fare altro che sperare che tutti nell’occasione diano quel contributo in più che ora diventa necessario per tenere la barca in linea di galleggiamento, anche perchè viene a mancare uno di quelli insostituibili al momento, uno di quelli che batte, corre, difende. Il giocatore per poterlo sostituire degnamente potremmo anche avercelo, mi sto riferendo a Crawford … già ma quale dei due ? Quello di Tampa che ci ha fatto male in ogni occasione o quell’ectoplasma che abbiamo visto per tutto il 2011 ?

Intanto per coprire il ruolo di quarto esterno i Sox dovrebbero chiamare da Pawtucket il 23-enne taiwanese Che-Hsuan Lin, giocatore che ha svolto tutta la trafila nelle nostre minors dalla Rookie League in sù e che avrà ora l’occasione di debuttare in prima squadra, come tipo di giocatore risulta essere più un difensore che un attaccante per così dire : medie non eccelse (.275 nel 2010 in doppio A come miglior cifra), pochissimi HR (21 in 5 anni di minors) ma eccellenti doti difensive e secondo tutti un gran “braccione”. Onestamente il fatto che il dubbio sia stato tra il taiwanese ed il veterano (in calando) Jason Repko dimostra la scarsa profondità del nostro farm-system al momento, con almeno un paio di draft che hanno dato poco o nulla.

C’è stata anche una partita, portata via agevolmente dai nostri, grazie ad un Beckett chirurgico che ha retto alla grande 8 riprese nonostante un solo K messo a segno alla fine e grazie ad un attacco che ha smontato Price in 3 riprese e che s’è divertito poi contro i rilievi all’ottavo mettendo 8 punti a segno. Nota di merito per Shoppach con tre valide e 3 RBI e con una rubata (la prima in carriera !!!) che potrebbe diventare un hit su youtube vista la grazia nel movimento, più o meno come quella di un branco di rinoceronti che entrano in una cristalleria.

Due parole infine sul rifiuto di Francona di partecipare alle celebrazioni del centenario : beh … mi spiace ma lo capisco perfettamente , siamo riusciti nell’impresa di mandare via il manager più vincente della ns. storia (che vi piaccia o no ma è così) con una mancanza di stile da far schifo, con qualcuno di molto addentro al club che è arrivato a dire che il problema fossero gli antidolorifici che Francona doveva prendere … e che prende da prima che arrivasse a Boston, con un proprietario che s’è negato per mesi al telefono, come riportato dallo stesso Francona. Ora poi lo invitano per la festicciola ? Beh … fatemelo dire , grazie a Dio al mondo c’è ancora qualcuno con la schiena dritta. Risultato finale : Francona batte Red Sox 2-0 … e che i nostri vertici si rendano conto che con questo modus operandi potranno trovare solo dei disperati come Bobby V che pur di tornare nel Grande Gioco allenerebbero anche degli zombie, i manager non disperati risponderanno picche come fatto da tanti nel nostro poco pittoresco inverno.

Alla prossima !!!

PS – Mi associo ai complimenti per Alex Liddi, chiunque frequenti i sempre più deprimenti diamanti italiani come il sottoscritto capisce quanto bene potrebbe fare avere un esempio di un italiano nelle MLB, sapendolo sfruttare … già … sapendolo fare.

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