Il 2012 è l’anno dei giganti, hanno vinto i San Francisco Giants e a febbraio il Superbowl l’hanno portato a casa i New York Giants, visto che sembra improbabile che i Red Sox vengano ribattezzati Giants cerchiamo di capire se e come potremo diventare giganti sul campo trasformandoci dal nostro attuale stato di topolini che vengono presi a ramazzate da chiunque.
Il primo passo necessario è il nominare tutto lo staff di allenatori, dopo che la società ha deciso di fare “tabula rasa” di tutto lo staff precedente. Premesso che la decisione presta il fianco a critiche, ad esempio mi si spieghi cosa aveva fatto di male Magadan per essere messo alla porta, c’è da dire che se non altro s’è agito con un decisionismo che sembrava non appartenerci più e ad oggi abbiamo parecchie nomine già ufficiali ed altre che dovrebbero essere quasi effettive.
Per rendere le cose un po’ più facili Farrell è riuscito a portarsi dietro alcuni dei suoi fidi da Toronto: Torey Lovullo sarà il bench coach e Brian Butterfield sarà il coach di terza base. Importante soprattutto in questi casi il rapporto tra manager e bench coach, che possiamo considerare un po’ come il capo ed il suo vice; tra le tante cose completamente scombinate nei Sox 2012 c’era anche il rapporto tra Valentine e Tim Bogar che praticamente non si parlavano e si capisce poi da queste cose come mai la qualità delle decisioni fosse quella che è stata, Farrell e Lovullo si conoscono da una vita : sono stati compagni di squadra, poi hanno lavorato assieme a Cleveland e negli ultimi erano entrambi a Toronto, insomma … in questo caso l’armonia non dovrebbe essere un problema.
Anche per il ruolo importantissimo del pitching-coach c’è un nome che sembra godere dei favori del pronostico : il favorito è Rick Peterson attuale “director of pitching development” per gli Orioles, dopo essere stato pitching coach a Oakland (Zito vinse il Cy Young sotto di lui), NY Mets dove subentrò alla vecchia conoscenza del baseball italico Rick Waits e Milwaukee. I Sox hanno chiesto il permesso (ricevendolo) agli Orioles per poter parlare con lui, segno che c’è qualcosa di più di un grosso apprezzamento, a breve dovrebbero esserci novità, Peterson passa per essere un grande fautore della biomeccanica ed un fine psicologo, penso sia superfluo dire quanto ci serva uno che sappia rimettere a posto la testa oltre che il braccio ad alcuni dei nostri.
Un paio di appunti che certificano ancora di più questa nostra necessità : San Francisco ha un asso che quest’anno era in grossa difficoltà e sto ovviamente parlando di Tim Lincecum, senza isterismi e senza bruciare nessuno Lincecum è stato comunque messo in grado di dare un contributo, forse minore di quello che poteva dare una volta, ma pur sempre un contributo importante come i rilievi eccellenti che ha fatto sono lì a testimoniare. Cosa sarebbe successo da noi in un caso simile ? Datevi una risposta. Altra cosa : i Giants hanno vinto 2 titoli in tre anni; è un caso che Dave Righetti sia il pitching coach in carica da più tempo tra tutti i pitching coach della Lega ?
La stabilità è importante, avere le persone giuste al posto giusto è un plus-valore che non ha prezzo, noi arriveremo al quinto pitching coach in 4 anni, speriamo che Peterson (se sarà lui) sia quello buono, anche se vedendo ciò che ha combinato Curt Young ad Oakland e comparandolo con quello che ha combinato da noi viene il dubbio che il primo problema non sia quello dei nomi ma del contesto nel quale vengono fatti operare … con dei distinguo … ovvio … il duo Valentine-McClure non lo farei allenare nemmeno una squadra oratoriale. Non possiamo che sperare che i nuovi arrivi siano quelli che trasformeranno i nostri topolini in giganti … ovviamente restando Red Sox senza diventare Giants.