E’ vero che come dite anche voi Houston messa nella American League sembra un pesciolino messo in una vasca con squali e piranas, non scordatevi però che non molto tempo fa, e per non molto tempo intendo sei mesi o poco più, eravamo noi i pesciolini che sguazzavano in un mare troppo pericoloso per i nostri poveri mezzi.
Tre vittorie franche senza troppi problemi con una produzione offensiva importante, con buoni numeri in difesa (Johnny Gomes in un paio di occasioni fa numeri da web-gems), col monte che fa il suo; parrà strano che scelga Doubront come mio personale MVP, mi piace uno che parte male, due punti + basi cariche con uno fuori, ma che resta lì col cervello, esce dalla buca con le sue forze e si riprende fino a condurre la partita in porto tirando i sei/sette innings che gli vengono richiesti, come già dissi in passato sono i lanciatori nr.3 e nr.4 che danno il “tono” della rotation.
Siamo in un momento di ritorni: cominciando da Lackey che salvo ripensamenti dell’ultima ora tornerà in formazione per la partita finale con Houston di stasera, Farrell si attende una presenza sul mound di cinque inning non di più, un po’ perchè non ci possiamo certo attendere che abbia una tenuta maggiore ed un po’ perchè non vogliamo comunque forzare sul suo braccio che non ci può dare quelle garanzie nel lungo termine che richiederemmo.
Se per rivedere in campo Lackey dobbiamo attendere solo poche ore, serviranno invece un paio di giorni per rivedere Joel Hanrahan che dovrebbe tornare in formazione per l’inizio della trasferta canadese a Toronto, la domanda che tutti pongono ed alla quale Farrell non ha ancora risposto è chi prenderà il ruolo scomodo di closer, se resterà Hanrahan come da progetto di inizio anno o se sarà confermata fiducia a Bailey. Una legge non scritta e quasi sempre rispettata nello sport americano è che un giocatore non perde il suo ruolo a causa degli infortuni, quando torna il giocatore infortunato merita di avere la chance di riguadagnare il suo posto. Stando a questa regola, che comunque ha avuto anche eccezioni importanti basti pensare per restare a Boston alla storia di Tom Brady, dovrebbe toccare ad Hanrahan, io invece ammetto che darei ancora qualche tempo all’irlandese per stabilizzarsi nella franchigia con un ruolo di back-up anche per toglierli un po’ di pressione, tra parentesi il calendario che abbiamo davanti nella settimana non è semplicissimo, mica sempre possiamo avere Houston, prima dicevamo ci sarà una trasferta contro i Blue Jays che cominciano a sentire “caldo” per una stagione che doveva essere accompagnata dalle fanfare e che invece fino ad ora ha come sottofondo la Messa da Requiem, scegliete voi se quella di Mozart o di Verdi, poi andremo dalle parti di Dallas dove i Rangers conducono la AL West nonostante aver perso pezzi importanti, insomma rimettere Hanrahan subito come closer mi parrebbe un po’ mandarlo allo sbaraglio, io ci andrei più cauto.
Chi invece non sembra averne molte di cautele ed è partito lanciato come una Freccia Rossa a 300 kmh è ovviamente Ortiz che in questa sua prima settimana da gioco mette insieme un average di .519 (!!!) 2 homerun e 9 RBI. Chi l’ha lasciato passare nelle fantasy leagues a quest’ora si sta triturando i genitali, poche storie … se in condizioni fisiche buone il nostro è ancora un produttore di punti come pochi altri nel gioco, con la protezione che gli sta offrendo Napoli nel line-up diventa ancora più un’arma illegale, si conferma una legge del baseball vecchia come il gioco stesso, uno slugger da solo può muovere poco, averne due invece può diventare un cocktail esplosivo, come mettere insieme nitro e glicerina.
Insomma fino ad ora tutto bene … restiamo al vertice di una AL East che sembra tornare a dettare legge, è prestissimo fare i conti adesso ma se cominciassero i playoffs oggi sarebbero dentro Boston, Baltimore e gli Yankees. E fanno ridere un po’ adesso quei pronostici che pronosticavano come il totale combinato di vittorie tra Yankees e Red Sox sarebbe stato il più basso di sempre. Ci saranno momenti difficili, non sempre il nostro cielo sarà azzurro, ma questi Sox non sembrano un fluke … proprio no.