Contento lui, contenti tutti … forse

In questi giorni è difficile, per chiunque si interessi di sport USA, trovare un argomento di discussione che non sia la pressione con cui devono essere gonfiati dei palloni e le ragioni che avrebbero causato lo sgonfiamento, lo è ancora di più per chi si interessa di cose bostoniane essendo ad una settimana dal Superbowl dei Patriots ed essendo i nostri vicini di casa di Foxboro sotto accusa come “quelli che hanno l’abitudine a barare”. Non essendo questo un blog di football di cosa si può parlare ?

Non sono certo alcune firme per le nostre minors a riscaldare l’ambiente, firme che non cambieranno il nostro futuro di un centimetro ne’ in meglio, ne’ in peggio. L’unica cosa degna di menzione è la dichiarazione di Cherington ritornato a discutere del “vulnus” che attanaglia un po’ anche tutti noi, cioè l’effettivo valore della nostra rotation rimasta orfana di un asso. Ovviamente il nostro GM si proclama fiducioso, contento dello staff, però anche mia nonna in carriola sa che non si deve andare a chiedere all’oste se il vino è buono, inoltre se vogliamo essere un po’ maligni possiamo anche dire che la dichiarazione sia avvenuta esattamente il giorno prima dell’inizio delle vendite per il grosso dei biglietti (le partite estive), proclamare che la rotation non è un granchè non sarebbe certo una gran mossa di marketing.

Io rimango della mia idea, che non si sia certo assemblata una squadra di lanciatori degna di una squadra con ambizioni, devo ammettere che non ho ancora capito se le ambizioni siano reali o solo specchio per le allodole, questo continuo procrastinare mi lascia molto perplesso : l’anno scorso non abbiamo voluto giocare il nostro futuro con Ellsbury o con altri free agent, quest’anno ci siamo buttati su lanciatori di seconda o terza scelta perche “non possiamo ipotecare il futuro con contrattoni” e potremmo anche scommettere una buona birra che tra dodici mesi i vari Cueto, Price, Fister li vedremo col binocolo perchè “non si danno 150 milioni ad un trentenne” .

S’era anche discusso se non fosse possibile acquisire un lanciatore dai Washington Nationals dopo il loro contrattone a Scherzer, dato che hanno addirittura sei partenti di buon livello ed alcuni in scadenza di contratto tra dodici mesi. Avrebbe senso per noi prendere un Zimmermann per quest’anno ? A mio parere poco o nulla, Zimmermann giocherebbe per un anno con noi poi sarebbe free-agent e probabilmente ce lo porterebbero via, già abbiamo giocatori come Porcello che rischiano di essere dei “toccata e fuga”, averne un altro ci darebbe poi questa soddisfazione ?

L’approccio minimalista dei Sox sarà abbastanza valido economicamente parlando però ammetto che accende poco la fantasia; voglio essere sincero, ho compiuto da poco uno dei quei compleanni pesanti, quelli con la cifra che finisce per zero ed un compleanno pesante merita un viaggio estivo altrettanto pesante ed una delle mie idee era un bel giro “made in USA” con annesse 5 o 6 partite al Fenway. ma c’ho un gran brutto dubbio in testa : che Red Sox troverei ad agosto ? I Boston Red Sox o i Pawtucket Red Sox ? Negli ultimi 5 o 6 anni, tranne la fausta eccezione del 2013, il mese d’agosto è stato quello del “fuori tutto”, con i nostri fuori da ogni “contention” e ridotti al ruolo di outlet con le svendite di fine stagione. Cherington è cauto col suo portafoglio, credo che lo sarò anch’io, sarò pessimista ma non vedo più nei Sox una di quelle franchigie in battaglia tutti gli anni, i nostri vicini di casa di Foxboro lo sono, anche loro probabilmente sono contenti del personale che hanno, forse lo sono però con un po’ più di veridicità rispetto al nostro GM. Almeno così credo …

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Pedro per sempre tra gli Immortali

Ho adorato Pedro Jaime Martinez in una maniera quasi imbarazzante, nella mia personalissima classifica aggiornata ad oggi viene in classifica al primo posto ex-aequo con Big Papi, chissà se è un caso che i primi due giocatori nel mio cuore provengano entrambi dalla Repubblica Dominicana; diciamo che i soggetti un po’ estroversi, ed in quell’isola ne nascono parecchi, mi ispirano più dei bravi soldatini che forse ti aiutano a vincere ma sono noiosi come un programma di Gigi Marzullo.

Dicevamo del grande Pedro … voi non ci crederete ma ho aspettato questa elezione con un’ansia quasi illogica, ansia perchè in passato mi sembrava che le designazioni per Cooperstown avvenissero molto a capocchia, solo per darvi qualche esempio degli ultimi anni : Piazza no ed Andre Dawson sì , Jack Morris no e Bruce Sutter sì … però Pedro è Pedro, le sue cifre sono lì che testimoniano l’immensa grandezza di questo pitcher, ma ve li siete riguardati i suoi numeri ? Miglior WHIP in assoluto tra tutti i pitcher degli ultimi 100 anni, ERA+ idem come sopra, una tripla corona, 8 volte All-Star, 3 Cy Young Award … non male come argenteria … eh ?

L’unica cifra che lascia basiti è questa : tutti associano la figura di Pedro coi Red Sox eppure la sua carriera s’è svolta maggiormente altrove, ha giocato da noi solo 7 anni in una carriera che è durata ben 18 stagioni, eppure furono anni incredibili, vissuti dal sottoscritto cercando notizie in giro perchè le partite in diretta erano ancora in là da venire, però c’era Pedro che faceva in modo da rendere intelligente i miei viaggi a Bologna cercando giornali nelle edicole internazionali, ed ogni volta che trovavo l’Herald Tribune o USA Today la lettura era sempre quella : Pedro faceva miracoli in serie.

Se volete tirarvi su il morale sommate le sue stagioni che vanno dal ’97 (l’ultima a Montreal) al 2003, fanno 118W – 36L, quando tirò peggio fece 2,89 di ERA, mi fa ridere che abbiamo discusso come pazzi di John Lester come fosse il Dio del baseball, in quegli anni Pedro si mangiava a colazione tutti i giorni un Lester e se gli restava fame anche uno Scherzer, come ha scritto un giornalista in questi giorni “in quegli anni era come Michael Jordan”, c’era solo un però, nemmeno Jordan poteva vincere senza Pippen, Kerr, Grant etc. etc. anche noi avevamo il nostro Jordan ma eravamo carenti col supporting cast, il risultato era grande successo personale ma grossi rospi da mandar giù, specie alla post-season.

Arrivò poi il 2004, Pedro non fu micidiale come le altre annate; intendiamoci … era comunque un pitcher che assommò numeri che la maggioranza degli altri lanciatori si sognava la notte, ma sembrava in calando, a fine anno diventava free-agent e si cominciò a capire abbastanza presto che avrebbe chiuso lì la sua incredibile carriera bostioniana. Nel 2004 però erano arrivati i nostri Pippen e Grant ed il destino fu galantuomo, permise a Pedro di andarsene da Boston indossando un bell’anello di Tiffany, che ingiustizia sarebbe stata se non fosse andata così; Pedro ci lasciò con un meraviglioso canto del cigno, una partita in stile vintage-Pedro, coi Cardinals che provavano, riuscendoci pochissimo, di colpire le sue palline : 3 validine in 7 inning, 6 strikeout e gli ultimi 14 out consecutivi : che bel modo di salutare il cappellino con la B !!! Finì con Pedro sulla tipica duck-boat bostoniana con una bella bandiera dominicana al collo ed una parata che verrà ricordata per generazioni.

Pedro ci lasciò, ma grazie al cielo fu arrivederci e non un addio, giocò ancora per un lustro, fece annate buone ed altre meno, tornò anche a Boston da avversario, non fu una gran prova, resistette tre inning, mi piace pensare che non fu il risultato del logico invecchiamento ma bensì l’ultimo regalo che ci fece, d’altro parte i Boston Red Sox sono l’unica squadra che non sia mai riuscito a battere, oh quale ironia …

Una piccola considerazione : quando arrivò da noi firmò quello che all’epoca fu il contratto più ricco mai visto per un pitcher, già … allora mica comandava Carmine, ci pensate che col modus-operandi attuale non avremmo mai visto in maglia Sox Pedro Martinez, Manny Ramirez …

Qualche nota finale sulla tornata elettorale per Cooperstown : a) non fregherà a nessuno ma il sottoscritto avrebbe votato Martinez, Johnson, Smoltz, Biggio (un’altro che avrebbe meritato l’elezione al primo tentativo, non al terzo), Piazza e Schilling. b) dispiace che Schilling non vada oltre il 40% , davvero non se lo merita, non so ma alcuni cominciano a pensare che paghi aspetti extra-baseball come essere stato un imprenditore a dir poco disastroso. c) tra i 549 votanti Pedro ha ricevuto 500 voti, io credo che quei 49 che non l’hanno votato debbano farsi visitare, da uno bravo però. d) vorrei andare a cena con coloro che hanno votato Darin Erstad, Aaron Boone (vade retro Satana !!!) o Tom Gordon, sarei curioso di conferire con loro per capire quale visione di baseball abbiano costoro. A meno che non sia uno scherzo, come quelli che votarono il Conte Mascetti per il Quirinale …

Questo è tutto … prima o poi dovrò andare a visitare Cooperstown … e se questo fosse l’anno giusto ?

 pedro-martinez

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