Malefico Opening Day !!!

Certo che questo primo match del 2018 lo ricorderemo, come si ricorda uno praticamente identico capitato sempre al Tropicana nel 2003, col bullpen che distrusse una partita fantastica del grande Pedro. Un po’ di pensieri sparsi, dopo anche le vostre note che, essendo sempre esposte con garbo, adoro ricevere

  • Su chi dice che Cora l’abbia giocata “alla Farrell” sono pienamente d’accordo a metà, come diceva una mitica sigla della Gialappa’s Band. Nel senso che abbiamo visto finalmente togliere il partente prima che si sovraccaricasse di troppi lanci. Onestamente penso che Kelly andava tolto un uomo prima, idem Smith e qui un po’ di spirito farrelliano s’è visto. Sul mancato impiego di Kimbrel anch’io son rimasto un po’ stupito dopo tutti i proclami di impiegarlo quando serve, anche se però dobbiamo considerare che Kimbrel ha praticamente saltato in toto lo spring training.
  • C’è un’altra cosa che però mi ha ricordato tristemente il 2017 e di cui non vedo molti articoli e interventi : sto parlando del pessimo baserunning, due corridori persi sul sacchetto di prima in maniera sciocca, ovviamente peggio la sciagurata partenza su una palla presa dall’outfield di Tampa che il pick-off, ma comunque una cosa che vorremmo evitare per non dovere riscrivere i record già ampiamente battuti l’anno scorso di uomini “piccionati”, vedremo se è solo un caso di “small sample size” o se il refrain continuerà.
  • Un cambiamento annunciato lo abbiamo veramente visto : ovvero cercare di battere il primo lancio un po’ più spesso di quanto si facesse in passato. Il concetto deve essere chiaro : non deve essere un mantra osservare i lanci come lo si faceva in passato e non deve esserlo battere sempre e comunque il primo lancio. Nel baseball moderno, dove ogni aspetto del gioco è sotto l’occhio degli statistici, bisogna cercare il meno possibile di mostrare tendenze che poi vengano sfruttate contro di noi. Bisogna essere il più possibile imprevedibili.
  • L’anno scorso Sale chiuse il primo mese di campionato con 1W-2L ed una media PGL poco superiore a 1 a causa della dabbenaggine dei suoi compagni. Cerchiamo di non sprecare la fortuna di avere in squadra un giocatore simile nel 2018, altrimenti il sacrificio gravoso fatto per prenderlo (Moncada & Kopech) sarà stato vano.
  • OK … mi ripeto, sarà che ho una certa età … ma era proprio impossibile munirsi del classico rilievo specialista mancino ? Trovare un simil-Breslow del 2013, o Okajima di qualche anno prima, boh … a me sembra una roba clamorosa.

Per oggi basta, come primo travaso di bile non è male, speriamo che l’ipercriticità di Boston non uccida il bimbo nella culla. Leggendo i giornali online stamattina mi pare chiaro che la luna di miele con Cora sia già finita, vediamo di non esagerare.

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48 ore … e si parte

Finalmente ci siamo … dopo un’attesa anche troppo lunga, mancano solo un paio di giorni e poi potremo avere il semaforo verde per vedere vero baseball, per discutere, gioire, litigare, saltare sul divano dalla contentezza e semmai il giorno dopo incavolarci così tanto da buttare il notebook giù dalla finestra.

Come ci arrivano i nostri baldi giovani vestiti di rosso a questo Opening Day ? Ci arrivano dopo un buon spring training, dove si è visto un livello di gioco in certi casi anche eccellente. Ci aspettiamo molto, anche se tutti i pronostici ci danno dietro gli Yankees, credo ci siano i mezzi per smentire questi pronostici, chi vivrà vedrà.

Un po’ di cose sulla formazione selezionata per questo inizio, è vero che il roster per l’Opening Day è più una cosa procedurale che un concetto tecnico, ma alcune cose meritano di essere dette : tra i partenti ovviamente ci sono due volti non proprio attesi : Velazquez e Johnson, in attesa chiaramente che i vari Rodriguez e Pomeranz tornino in forma. Da Johnson qualcosa è lecito attendersi, se non altro è l’unico pitcher ad aver avuto l’anno scorso un “complete game shutout” nel nostro roster. Io incrocio soprattutto le dite per Pomeranz, sappiamo bene che non è il giocatore più resistente al mondo agli infortuni. Il premio “dodging the bullet” lo vince comunque Sale, io … e non credo solo io, abbiamo smesso di respirare quando abbiamo visto la pallata nel ginocchio che ha preso qualche giorno fa, tutto ok. Non so se qualcuno di voi ha mai preso una palla da baseball sul ginocchio, io sì, non lo augurerei a nessuno.

Anche sui catcher cambia qualcosa, anzitutto ne abbiamo tre a roster, d’accordo che Swihart potrebbe girare per il campo, ma resta una cosa parecchio strana; anche perchè quest’anno sembra che non avremo due giocatori ad alternarsi “fifty/fifty” come nel 2017, l’altro cambio grosso è che vedremo un chiaro catcher titolare ed una chiara riserva, ovviamente il titolare è Vazquez come l’estensione triennale al suo contratto è lì a testimoniare, bella firma a mio parere, cifre oneste, d’accordo che ha ancora molto da imparare come “game caller”, ma intanto presenta nel suo biglietto da visita un 40% abbondante di colti rubando che fa sempre colpo.

Anche nell’infield c’è qualche cambio, se non altro non vedremo più Marrero, ceduto a quella specie di succursale di Boston che sono gli Arizona D-Backs, fiducia confermata a Holt dopo uno spring training davvero buono, con lui e Nunez tapperemo il buco in seconda fino al ritorno di Pedey e poi semmai daranno anche un po’ di riposo a Devers (altro proiettile schivato dopo lo scontro a casa base coi Cubs), il bimbo è sempre bello da vedere col bastone, un bel po’ meno col guanto, ma ricordiamoci sempre che compirà 22 anni quando si giocheranno le prossime World Series e che l’anno scorso il suo Opening Day lo giocò contro i Reading Fighting Phils … non so se mi spiego.

L’outfield dovrebbe essere il punto forte, onestamente un po’ meno dovrebbe esserlo il bullpen, alcune cose potevano e forse dovevano essere fatte meglio, io resto dell’idea che un rilievo mancino serviva, ci arrangeremo con Bobby Poyner, che però fino ad ora ha giocato in Triplo A … ed anche nelle Majors lo stesso numero di inning che ho giocato io. Praticamente abbiamo un rotation quasi solo composta da mancini ed un bullpen solo da destri. Curioso di vedere l’utilizzo di Kimbrel, Cora dice che non è detto che lanci il nono sempre e comunque, se l’inning “pesante” fosse l’ottavo o il settimo potremmo vederlo impiegato primo, più che un closer sarebbe uno stopper, vedremo se saranno propositi di primavera che si squaglieranno al sole dell’estate.

C’è poi lo staff capitanato da Cora, che dopo un solo anno di assistantato prende in mano un volante decisamente ingombrante. Il ricambio quasi completo serviva, ci aspettiamo un cambio abbastanza radicale nel gioco, meno lanciatori lasciati a morire sul monte, qualche gioco aggressivo in più nel senso di rubate, batti e corri, smorzate ed altro. L’anno scorso le uniche aggressività erano per noi le chiamate molto “naif” di Butterfield in terza.

Insomma … ci siamo … ancora poco poi pronti al debutto nel “simpatico” stadio di Tampa, luogo che a parecchi di noi della Italian Nation provoca l’orticaria solo a nominarlo. Un solo augurio : divertiamoci !!!

PS – Nel nuovo MLB.TV non riesco a trovare l’opzione di vedere due partite in simultanea, io usavo spesso il riquadrino per sbirciare semmai … indovinate chi ? Non vedo più questa opzione, problema del mio browser, sistema operativo, etc … o è così anche da voi ?

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Vincere o smobilitare ?

Prosegue lo spring training con i suoi ritmi molto sincopati, con la solita invidia mia verso chi sta in Florida con shorts e infradito e con i soliti riti sempre uguali ma ai quali siamo ormai innamorati, insomma è il tempo delle speranze e della voglia di baseball, cerchiamo di capire come andrà dando un’occhiata a quello che vediamo in Florida, vedendo cose belle come il debutto ottimo di Price o altre meno belle tipo un Porcello abbastanza tremebondo, detto tutto questo comunque tra un paio di settimane comincerà una stagione che non sarà per nulla banale nella più che centenaria storia dei Red Sox.

Uno mi potrà dire che una stagione MLB non è mai banale ed è vero, specie poi per una franchigia sempre sotto i riflettori quale è la nostra squadra del cuore, io dico che questa comunque sarà molto molto molto importante. Più che guardo questa formazione, più che mi è chiaro che abbiamo davvero un paio di colpi (leggi annate) per arrivare al vertice con questo gruppo di giocatori, poi volenti o nolenti saremo costretti a sacrifici, a effettuare delle scelte che potranno anche essere parecchio dolorose.

Il problema è sempre quello : il salary cap ovvero le regole che fanno in modo che le scelte compiute da una squadra non siano solo tecniche, abbiamo già avuto alcuni segnali di ciò, pensiamo a Betts per esempio che dopo aver giocato tre anni per uno stipendio complessivo di due milioni di $, essendo arrivato all’arbitrato si vedrà recapitare in questo 2018 uno stipendio da 10 milioni, con la prospettiva di ulteriori crescite nei due anni a seguire per fare poi bingo quando sarà free agent nel 2021.

Ma Betts è solo un esempio, abbiamo tutta una serie di giocatori, il “core” della nostra squadra, che andrà rifirmata con contratti molto più corposi o verranno persi, Pomeranz e Kimbrel free agent dopo questa stagione, Sale dopo il 2019, aggiungete JBJ e Bogaerts in arbitrato e comunque in crescita … insomma, la pacchia dei contratti a costo controllato che ci permetteva poi di andare giù pesante coi free-agent sta per finire, son certo che negli uffici di Yawkey stanno già pensando alla cosa e non mi sorprenderebbe già vedere alcune tendenze nel corso di quest’anno, specie vedendo i rendimenti di certi giocatori.

I giocatori a cui mi riferisco sono soprattutto i giovani lanciatori, Rodriguez e Johnson per esempio, abbiamo necessità assoluta che sfondino, per permetterci di non svenarci coi free agent come partenti, per esempio se non dovremo andare a caccia di Porcello dopo il 2019 risparmieremo i suoi 21 milioni che prenderà fino ad allora e potremo semmai pensare compiutamente a come tenere Betts con noi, viceversa se E-Rod e Johnson non emergeranno e se nessun lanciatore saprà crescere dalle Minors, come ci accade ormai da un decennio, dovremo continuare a spendere fortune per cercarci altrove ciò che non riusciamo a produrre, tanto per darvi un’idea i soli Price e Porcello incidono per il 22% del nostro monte salari.

Spero di non aver annoiato troppo con questo post che potrà sembrare un po’ troppo ragionieristico, ma basta che voi ascoltiate una telecronaca NBA su Sky, per esempio, per rendervi conto dell’impatto che hanno queste tematiche nel costruire una squadra. Comunque per salutarvi voglio lasciarvi un piccolo indovinello : chi è il quinto giocatore più pagato dai Sox in questo 2018 ? Se volete un indizio sappiate che son soldi davvero ben spesi … ma sappiate anche che sono molto molto molto ironico.

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Prime settimane di lavoro

Cominciano ad esserci un po’ di cose di cui discutere, dopo circa quindici giorni di lavoro e dopo anche qualche partita vista in diretta, ovviamente parliamo quasi sul nulla, data la nulla valenza tecnica di molte di queste partite, ma comunque qualcosa di potenzialmente interessante s’è visto.

Alcuni giocatori sembrano già in buona forma, di sicuro JBJ, Bogaerts ma volevo segnalare Swihart. Il giocatore, non nascondiamocelo, è stata una delusione dopo le fanfare che avevano accompagnato la sua scelta al draft 2011, mai esploso, soggetto frequentemente agli infortuni, non certo il catcher che ti fa svoltare una franchigia; sembra però tornato in forma e c’è già che si è posto il problema circa un possibile ingorgo nella posizione di ricevitore, visto che Vazquez dovrebbe essere il titolare e Leon il back-up (richiesto per di più a gran voce da alcuni starter influenti), si sta provando di vedere se Swihart può essere un fattore in altre zone del campo, son mosse che mi lasciano sempre perplesso, onestamente  non so cosa farei, non si può rimandarlo nelle Minors perchè è “out-of-options”, considerando che Leon era parso in calando i Sox potrebbero però davvero cercare strade alternative.

In questi giorni stimo avendo anche i primi contraccolpi dagli infortuni, grosse sirene d’allarme hanno cominciato a suonare nelle nostre teste dopo la partita di venerdì quando Pomeranz è uscito dopo solo un inning, sarebbe un problemino del flessore del braccio, ancora non ci sono tempi di rientro alla piena attività, ma non dovrebbe (condizionale d’obbligo visto i precedenti) essere una cosa lunga. Il problema di Pomeranz mi da lo spunto per un discorso : ho sentito un po’ troppi discorsi del tipo “l’anno scorso abbiamo avuto un sacco di infortuni, quindi valiamo più delle 93W che abbiamo raccolto”. A mio parere è un concetto profondamente errato, in una stagione massacrante come quella del baseball gli infortuni ci sono, li hanno tutti, noi abbiamo avuto i nostri ma per esempio anche i nostri vicini del Bronx hanno avuto i loro (quella “bestia” di Sanchez fuori per metà stagione, lanciatori fermi, etc.). Ovviamente non sto gufando contro Pomeranz, ma è folle pensare che tutta vada liscio come l’olio, bisogna minimizzare l’effetto infortuni. Come ? Provvedendosi di sostituti comunque accettabili, ma soprattutto dando una organizzazione di gioco stabile, che tutti possano seguire e che possano aiutare chi subentra al titolare assente, troppe volte abbiamo visto per esempio che il giorno che lanciava semmai Johnson o Fister, Farrell pensava di dare un day-off a mezza squadra, ottimo sistema questo per far sentire il lanciatore un agnello mandato al sacrificio.

Sull’aspetto dell’organizzazione in campo volevo anche segnalare una intervista fatta a JBJ, la riassumo così : “l’anno scorso non avevo il semaforo verde sulle basi, quest’anno sì”. Bella idea, occhio a non eccedere, anche in questo il cambio di regime sembra esserci, come sul discorso che si cercherà di meno di allungare il conto nel box di battuta, fu un mantra nel magico 2013, ma poi è diventato un peso, coi lanciatori avversari che lanciavano dei primi strike elementari, tanto sapevano che i nostri non giravano, così si partiva sempre sotto nel conto. Il cambio di regime dovrebbe anche esserci nella gestione lanciatori (speriamo !!!!), lasciati meno sul monte a cuocersi, vi faccio notare che non abbiamo ancora visto Sale e nemmeno Price, specie il primo sarebbe deleterio farlo arrivare cotto ancora a settembre, anche la ricerca continua dello strikeout forse non fu una gran mossa, troppi lanci, abbiamo una difesa che merita, facciamola lavorare.

Infine un grosso in bocca al lupo a Kimbrel, assente in questa settimana dal camp causa un altro intervento al cuore per la sua piccola bimba nata lo scorso autunno, la bimba ebbe il primo intervento dopo quattro giorni di vita ed ora ne deve subire degli altri, come un essere umano possa lavorare, nel suo caso lanciare da un mound, con un peso simile nello spirito davvero non lo so, bene han fatto i Sox a dirgli di farsi vedere solo quando la situazione sarà migliore, se all’inizio dovremo cercarci un closer lo faremo, c’è molto di più al mondo che lanciare fastball a 100 mph, c’è davvero molto di più.

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