Ammetto di stare seguendo poco la parte agonistica della stagione, francamente non sono molto eccitato; capire se vinceremo 20 o 21 partite, perchè è di questo che si parla, è un tema che credo interessi poco i tifosi negli States … ed anche quelli nello Stivale. Ammetto di essere molto più interessato e preoccupato dalla Trade Deadline che, esattamente tra una settimana, darà il suo responso e questo responso sarà un primo spartiacque del nostro futuro.
Che i Sox in questo mercato ci vadano per vendere mi pare ovvio, è il cosa si vende che mi preoccupa e leggere molteplici articoli che adombravano la possibilità di cessione per Bogaerts mi ha procurato una notevole acidità di stomaco che non va via nemmeno ingerendo degli Alka Seltzer. E’ da chi verrà venduto che vedremo se si andrà al mercato per provare di ricostruire o se andrà semplicemente per distruggere tutto e la smania che spesso prende i neo-entrati gestori di voler dimostrare che ogni scelta precedente era errata, non è certo positiva nel nostro caso.
Credo che ognuno di noi abbia nella testa la lista degli incedibili, la mia consta di Bogey, Devers, E-Rod e Verdugo. Tutti gli altri possono essere messi sul mercato, mi dispiacerebbe uscisse Benintendi dalle nostre fila, ma sono perfettamente consapevole che potrebbe essere un sacrificio necessario per una contropartita importante, anche se dopo un inizio stagione così in salita ed ora anche in injured list potrebbe essere il momento sbagliato per una cessione. Ovviamente sono altrettanto consapevole che una logica puramente mercantile spinga per la cessione di Xanderino nostro, a settembre arriverà all’anzianità di servizio per avere la clausola “no-trade” in automatico e forse solo lui potrebbe portarci la contropartita che forse stanno cercando, ovvero un pitcher di prima fascia, ma in tal caso si andrebbe in un tipo di trade totalmente differente da quello “classico”. In questo periodo normalmente chi acquista un “all-star” non lo fa per cederne un altro e di una trade “Bogaerts vs prospects” non voglio nemmeno sentire parlare.
Nel frattempo abbiamo salutato Workman e Hembree, con un unanime rimpianto maggiore per il primo, in cambio abbiamo preso Pivetta (che un paio di anni fa era un titolo in crescita … ma che poi è crollato come un’obbligazione argentina) ed un prospetto, tale Connor Seabold, che ha delle cifre interessanti, sebbene un infortunio lo abbia un po’ rallentato nel 2019. Dicevo di Pivetta : se per un motivo imperscrutabile tornasse quello del 2018 avremmo pescato un buon giocatore, se invece sarà quello del 2019 e soprattutto di questa breve stagione 2020 allora avremo pescato l’ennesima ciofeca da unire alla lunga lista che già possediamo.
Una piccola chiosa finale : mi piacerebbe (anche se so che non capiterà) sentire qualcosa da parte della proprietà, sentire parlare un minimo di programmi, aspettative. Due anni fa eravamo la più bella squadra di baseball che si fosse vista in parecchi decenni ed ora siamo un’accozzaglia di Godley, Hall e bibitari simili, è come se la Mercedes che sta dominando la Formula 1 si trasformasse in due anni in una riedizione della mitica Minardi, anche nell’atmosfera sincopata delle MLB non è proprio una cosa normalissima; ci piacerebbe capire se possiamo avere speranze per un futuro che non sia lontano come un miraggio o se, vendendo Bogey e semmai qualcun’altro, possiamo andare in letargo fino al 2025 o giù di lì.