Per sempre Big Papi

Mi sono sempre ripromesso d’andare a Cooperstown, prima di essere troppo vecchio per affrontare il viaggio; è un paesotto non facilissimo da raggiungere, in quel Nord rurale dello Stato di New York che non attira certo i turisti; di sicuro sarebbe un paese ignoto se non fosse che per motivi abbastanza pretestuosi c’hanno edificato la Baseball Hall of Fame e da ieri, noi della Nation, abbiamo una grande ragione in più per andarci, perchè il nostro Leader Supremo, l’unico il solo l’inimitabile David Ortiz è stato eletto tra gli Immortali del Vecchio Gioco.

Cosa posso scrivere di nuovo che non abbia già scritto in questo blog riguardo a Big Papi ? Le sue cifre le sapete trovare, quello che ha saputo fare a Boston lo sappiamo a memoria visto che ci guardiamo “Four Days in October” almeno una volta all’anno, è stato il nostro Robin Hood che ha guidato noi, umile popolo di Nottingham, contro l’odiato Sceriffo ed il suo padrone Principe Giovanni. Non so se è stato il miglior giocatore nella storia dei Sox, non posso paragonarlo coi grandi d’un passato che non ho potuto vivere, di sicuro è stato il giocatore più importante, di sicuro quella bigiotteria che parecchi giocatori passati a Boston negli Anni Duemila possono mostrare alle dita è dovuta alla presenza nel box di battuta di Big Papi.

Due parole sui voti espressi : non so quale sia il motivo per il quale il 23% dei votanti non lo abbiano selezionato nella scheda; seconda alcuni il DH non è un vero giocatore … e questa mi sembra una deliberazione che sconfina nell’assurdo, altri potrebbero averlo escluso per il test antidoping che non avrebbe passato nel 2003, c’è chi lo ha annunciato “urbi-et-orbi” come quel rancoroso di Dan Shaughnessy, giustamente definito “asshole” da Ortiz, avesse ragione il rancoroso allora dovremmo cancellare una quindicina d’anni di baseball. La cosa che sappiamo certamente è che, da quando le Majors hanno dato lo stop al doping, Big Papi non è stato toccato, con centinaia di controlli al contrario di altri che sno stati beccati.

Due parole sugli altri giocatori passati da Boston che erano votabili : Clemens nel suo ultimo anno si ferma al 65%, se il baseball fosse meno puritano sarebbe stato eletto; Schilling, anche lui all’ultimo tentativo, si ferma al 58% fregato definitivamente dal suo curriculum post-baseball poco lusinghiero, Manny al 29% paga il fatto che lo abbiano beccato al doping anche dopo lo “stop” ed è un peccato perchè avrei goduto come un riccio vedendo Papi & Manny eletti nello stesso anno. Tagliati al primo anno, come era ovvio, Papelbon (5 voti), Pierzynski o come diceva un mio amico Pippinski (2 voti), Peavy (0 voti) accoppiato nel dubbio merito di non aver beccato nemmeno un voto a Carl Crawford. Il mondo oggi mi sembra ordinato dato che Crawford (il giocatore che più ho detestato a Boston) non ha trovato un cane disposto a votarlo ed invece il nostro Comandante Supremo da oggi è tra Eletti.

Share

Jon Lester … per me sempre uno dei nostri

Jon Lester che appende le scarpette al chiodo merita spazio … e modestamente anche un pezzo dedicato nel blog. Lo ammetto … anche se sono passati ormai 7 anni da quando lasciò Boston, ho sempre considerato Jon Lester uno di quelli da tifare. Non so dirvi quale sia il mio metro di paragone, perchè Lester sì ed invece Buchholz e Beckett no, ad esempio. Ma fatto sta che se c’è stato un lanciatore che istintivamente sostenevo anche in maglia Oakland o Cubs era proprio Lester.

Qualcuno mi farà certamente notare che l’addio di Lester ai Sox fu accompagnato da qualche polemichetta. Vero, se ricordate la querelle sul suo contratto non fu leggerissima, i Sox prima fecero un’offerta assolutamente ridicola, in pratica pensarono di comprare una Mercedes pagando quello che vale la Panda scassata di mia madre, Lester non la prese benissimo e poi, quando i Sox fecero offerte consone, sdegnato firmò altrove.

Detto questo Lester è uno che possiede una bella collezione di bigiotteria, un paio di anelli a Boston più un altro a Chicago che verrà raccontato ai nipotini. Uomo da playoffs se ne esiste uno, 2,51 di ERA nella postseason ! Ribadisco : 2,51 di ERA ai playoffs. A me piace ricordare specialmente il primo dei suoi tre titoli, lanciò la partita che chiuse la serie col cappotto, 12 mesi prima invece si domandava se avrebbe avuto modo di lanciare ancora, si chiedeva chi avrebbe vinto tra lui ed il linfoma, vinse lui e fu splendido per la sua vita e per i nostri sogni sportivi.

Abbiamo rischiato di cederlo da giovane, prima lo volevano assolutamente i Rangers quando ci dovevano vendere A-Rod … e sappiamo come finì, poi ce lo richiesero i Marlins in cambio di Beckett e fortunatamente gli demmo Hanley Ramirez, gran giocatore … per carità, ma testa matta come un cavallo. Ed il resto è storia. Si discute se sia un futuro Hall of Famer … oddio … mi sembra un po’ corto, 200 vittorie forse sono poche per una gita a Cooperstown, sono più che sufficienti però per essere ricordato tra i grandi e Jonathan Tyler Lester è stato e sarà sempre uno dei grandi nella storia dei Sox.

PS – Oggi finalmente MLB e giocatori si incontrano … ad maiora ! 45 giorni di lockout buttati nel WC. Speriamo bene

Share