La carriera in Major League Kristian Campbell è iniziata da pochi giorni, nessuno si sarebbe meravigliato di un periodo di rodaggio, e invece è entrato subito nelle partite, portando una sana e abbondante carica agonistica, impressionando sia in battuta che in campo, nonostante la sua tenerà età infiere ai 23 anni.
In 4 partite, Campbell ha totalizzato 6 su 14 al piatto, incluso un 2 su 3 sabato, quando ha realizzato il suo primo HR in carriera, seguito da un doppio nel turno successivo. In particolare il fuoricampo verso sinistra-centro nel quarto inning di gara 3, ha raggiunto una distanza di 431 piedi, con una velocità di uscita di 112 mph: la palla più dura battuta da qualsiasi giocatore dei Red Sox in questa stagione.
Nelle tre partite passate a presidiare il cuscino di seconda non si è fatto notare per sbavature nellw manovre, ostentando una accresciuta fluidità nei movimenti rispetto a quello che si era visto durante gli spring training, quando aveva sostenuto numerose sessioni all’inizio dell’allenamento, per rafforzare la sua meccanica nei doppi giochi e nelle assistenze. Evidentemente con buon profitto.
Nella partita di sabato Cora lo ha spostato nel campo sinistro per portare Hamilton in seconda. Alla sua prima giocata in questo ruolo, è stato autore di una presa da urlo. Con due on e due out, nella parte bassa del primo, Garcia ha toccato una profonda volata a sinistra. Campbell è scattato verso il punto di caduta e poi si è tuffato realizzando una presa Impossibile (Statcast la daa al 15%). L’ha presa nel guanto, ma sfortunatamante quando ha toccato terra, la palla è uscita fuori dal guanto, consentendo ai due giocatore in base di segnare i 2 punti che alla fine hanno determinato la L attribuita a un Buehler da rivedere (4.1 IP, 7H, 4 ER, 1 HR, 3K, 0 BB, 1 HBP).
Si dice che tutto questo non sia stato accolto con indifferenza dal Front Offce: Campebell ha confermato l’avvio di trattative per l’estenzione del contratto. Trattative che vanno avanti anche per Crochet, per lo stesso motivo. Dopo l’estenzione di Raffaela i Red Sox sembrano impegnati in questa pratica per estendere precocemente il controllo delle giovani promesse, invece di aspettare e vedere come va, come si faceva di solito. Questa pratica rischiosa evidentmente è indotta dall’insicurezza generata da vicende del passato, quando non siamo riusciti a trattenere, per mancanza di budget adeguato, giocatori su cui avevamo tanto investito.
È da un po’ che i Red Sox non vedono un battitore così giovane distinguersi all’inizio della stagione. Il record in battuta di Campbell è il migliore fra i giovani dai tempi di Xander Bogaerts nel 2014, ma non è stato lui il più prolifico della serie, anche se con lui non sono in corso trattative contrattuali. L’esterno destro WilyerAbreu ha realizzato 7 valide su 10 turni alla battuta, di cui 2 doppi e 2 HR (che ci hanno fruttato l’unica W nell’opening day), ha segnato 5 punti e ne ha battuti a casa 6, ha incassato 5 BB e senza nessun K e trovato anche la maniera per rubare una base. Questo il suo slash mostruoso. .700/.800/1.500.
Visto che tutti le sconfitte sono arrivate di misura, magari sarebbe bastato una prestazione ordinaria della parte alta del lineup per ottenere qualcosina in più. Invece Cicco Devers è stato un disastro totale: zero su 16 con 12K. 12K: record negativo MLB di tutti i tempi. Ha toccato il cuscino di prima solo due volte, per altrettante BB, con un RBI per punto forzato. Ragazzi, se questo è il contributo dato alla causa da quello che è considerato il giocatore simbolo della franchigia, abbiamo un grosso grosso grasso problema.
Purtroppo non è neppure l’unico problema a cui l’Hitting Coach Peter Fatse dovrà dare una risposta: Casas 1/16 con 9K, Story 1/11 con 3K, Wong 1/12 con 4K, Rafaela 1/12 con 2K completano un quadretto desolante. Bregman .235 Duran . 250, non si elevano al di sopra di un’aurea mediocritas, inferiore alle aspettative. Anche Hamilton, che dovrebbe farsi trovare pronto dalla panca quando gli viene data una chance, a picchiato un orribile 0/7, in due partite.
Sembra impossibile che si possa trovare un rimedio in tempi brevi e già la squadra è volata a Baltimora per affrontare i rivali di divisione da battere per un posto nei play off. Rivali reduci da una vincente trasferta in Canada.
Eppure le cose non erano iniziate male, con la vittoria del secondo Opening Day a guida Cora. Prima di questa partita, i Red Sox ne avevano giocate ben 336, senza che un solo lanciatore riuscise a superare le 100 miglia orarie. L’ultimo, 23 settembre 2022, era stato Kaleb Ort.
Nel giorno di apertura Crochet ha infranto questo limite, anche se era apparso molto più dominante in primavera. Alla fine ha concesso due punti su cinque valide e due basi su ball, mentre ha eliminato al piatto quattro uomini in cinque inning. Negli inning iniziali ha avuto problemi di controllo arrivando a 47 lanci in due inning. Nelle interviste finali ha ammesso che questo è stato frutto anche dell’emozione per l’esordio: cercava di fare tutto da solo, cercando swing-and-miss che non arrivavano. Più avanti nel gioco, ha iniziato a fidarsi della difesa lanciando, il più possibile nella zona ed ha chiuso con 88 lanci, di cui 61 strike. Può fare meglio, molto meglio.
Cora si è rivolto a Garrett Whitlock per un rilevo lungo di due inning nel sesto e nel settimo, prima di chiamare Chapman in un punto chiave dell’ottavo e Slaten per chiudere la partita. Il bullpen è stato il reparto che ha dato le migliori prestazioni nella serie, peccatto che non abbia più avuto la possibilità di difendere ancora una volta, una situazione di vantaggio. Avremmo avuto questa occasione in gara 4, ma, come vedremmo, è stata mancata.
Nella partita successiva Tanner Houck ha esordito con una prestazione così poco brillante da essere preoccupante. I numeri dicono che con 89 lanci (55 strike), ha concesso quattro punti, sette valide, tre BB e due K, e due solo homer allo stesso Jonah Heim, quando in 30 partenze la scorsa stagione gli HR concessi erano stato solo 11. Il raffronto con il passato è inivitabile con uno che è stato All Star. Quando Houck era al suo meglio, riusciva a trovare regolarmente la zona con lo splitter e questo gli permetteva di ottenere numerosi whiff. In questa occaione ha lanciato 19 splitter, di cui solo quattro nella zona senza nessun swing and miss. Preoccupante!
Mentre Houck potrebbe essere stato addirittua fortunato, nel senso che poteva incassare ancora più punti, non altrettanto si può dire di Buehler in gara 3. Sebbene sia stato tutt’altro che brillante, non ha commesso errori macroscopici, ma quelli ordinari gliene hanno fatti pagare a caro prezzo.
Alla fine il lanciatore che ha più impressionato è stato il rookie Richard Fitts. È stato così bravo che Cora lo ha lasciato sul monte nel sesto inning e non è andata a finire bene. Dopo essere uscito con un solo punto al passivo in una situazione di basi cariche e nessun out nel secondo, Fitts ha ottentuto una sequenza di 12 battitori eliminati, riuscendo a completare il quinto con solo 56 lanci.
Nella parte alta del sesto eravamo passati in vantaggio 2-1, grazie a un doppio RBI di Wilyer Abreu e all’errore di lancio di Ezequiel Duran. All’inizio della parte bassa del sesto toccava andare nel box al cuore dell’ordine di battuta dei Tangers, per la terza volta nella partita ed era chiaro che sarebbe stato un un punto di svolta. Cora tuttavia ha dichiaratodi averlo visto dominanre e non aver minimamente considerato il cambio, chiamando magari lo stesso Withlock di gara 1. Quindi Fitts, alla sua quinta partenza nella major league, ha preso di nuovo la palla e Cora non ha preso nessuna precauzione per tornare su questa decisione dopo che, appena 4 lanci dopo, Wyatt Langford, con un solo homer uscito di misura sul campo destro, permettesse a Texas di pareggiare la partita. Dare fiducia a Fitts poteva essere una mossa valida per il prosieguo della stagione, ma magari, con un po’ cambio più tempestivo, avremmo impedito al solito Garcia di decidere la partita. Il solito senno del poi.