La notizia del giorno è l’atomico esordio di Peyton Tolle, l’omino coi baffi nella foto, che davanti a un Fenway Park tutto esaurito, ha saputo entusiasmare e commuovere, meritandosi appieno la standing ovation ricevuta quando è uscito con 5.1 inning di gioco.
L’arrivo totalmente imprevisto di Tolle sul monte di lancio sono una di quelle storie stupefacenti del baseball, che costituisce un universo evidentemente ancora non del tutto conoscibile, anche con migliaia di giornalisti che lavorano per raccontarlo.
Boston ha ingaggiato il mancino al secondo giro del Draft della scorsa estate. Ha trascorso la scorsa primavera a Fort Myers, in Florida, presso il centro di sviluppo della squadra, allenandosi e prendendo confidenza con il sistema di lancio di Boston.
Quando ha fatto il suo debutto da professionista in High A questa primavera, ha dominato con una media PGL di 3.62 e 79 strikeout in 49 2/3 inning. Entro la fine di giugno, era stato promosso a Portland, in Doppia A. Sei settimane dopo, era in Tripla A a Worcester e dopo sole tre partenze, i Red Sox lo chiamarono per entrare nella rotazione nel bel mezzo di una corsa al pennant. In tre livelli, aveva registrato una media PGL di 3,04 e una percentuale di strikeout del 36,5%, affidandosi principalmente a una fastball d’élite a quattro cuciture.
Sebbene Tolle abbia certamente impressionato i valutatori, la promozione a razzo è anche legata a cause collaterali che gli hanno spianato la strada. Walker Buehler ha deluso talmente, da uscire dal quintetto titolare e si è rivelato inutile in un forte bullpen tanto da ricevere un DFA. Richard Fitts, che sembrava poter avere l’opportunità di sostituirlo, è uscito nella partita di lunedì per un fastidio al braccio e ora è nella lista degli infortunati da 15 giorni. Prima di lui anche lo swingman Cooper Criswell è finito nella lista degli infortunati delle leghe minori la scorsa settimana.
L’ultimo ostacolo era rappresentato da Kyle Harrison, già nel roster dei 40 uomini e che sembrava il favorito per la posizione. Harrison non è ancora stato preso in considerazione dai Sox da quando lo hanno ingaggiato come headliner dello scambio di Devers anche se ha una solida media PGL di 3,65 in 11 partenze in Tripla A, ma ha il tasso basi su ball di quasi il 12% con una media di strikeout del 21,5% evidentemente lo ha sfavorito.
L’epilogo di questa carriera velocissima è stato quello affrontare Paul Skenes, la stella del 2024 che si è confermata nella sua seconda stagione. Fresco del premio di Rookie dell’Anno, guida la National League in ERA e FIP con 27 partenze ed è un probabile vincitore del Cy Young. Ma c’è un vantaggio: il suo record è di 8-9, cioè i Pirates avevano vinto 14 delle sue partenze, perdendone 13, quindi se riesci a far entrare il bullpen in una situazione favorevole dovresti avere delle buone chance. Il piano di gara dovrebbe essere semplice, tenere Tolle per cinque inning e poi far entrare il nostro forte bullpen. Le cose non andranno del tutto secondo i piani
Tolle è salito sul monte di lancio nel primo inning lanciando a quasi 100 mph. Anche il suo controllo era ottimo: sui primi 13 lanci, 11 erano strike. Con il proseguire della partita, la sua velocità è calata, avvicinandosi alle 95 mph, ma il lancio è rimasto comunque eccellente per tutta la partita. Ha restituito nove whiff su 50 lanci, un buon 18% di strikeout, alternando con sapienza la sua veloce four-seam, con un cutter e un changeup entrambi. Una battuta concessa e due basi ball non macchiano la prestazione di un esordiente per i primi 5 inning.
Al di là del risultato l’esordio di Tolle è un’ottima notizia per i Red Sox che hanno trovato un gioiello. Quando il roster si accorcerà noi potremo schierare Crochet, Giolito e Bello, che sono stati eccellenti da oltre due mesi. Se si affronta una serie di playoff con quei tre come lanciatori partenti, Tolle come rilievo dominante su più inning aggiunto a Whitlock e Chapman nel mix, all’improvviso si ottiene uno staff di lanciatori davvero letale.
Da’alltra parte Paul Skenes ha lanciato sei inning potenti concedendo un punto guadagnato concedendo sette valide e una base su ball, eliminando sei battitori per strikeout in sei inning. Eppure alla fine del quinto i Red Sox avanti 2-0
Boston ha segnato un punto non guadagnato nel quarto inning, quando Skenes non è riuscito a raggiungere un nubber di Rafaela e il terza base Kiner-Falefa ha sbagliato, lanciando la palla verso l’esterno permettendo a Yoshida di segnare dalla seconda. L’inning seguente, quando Roman ha piazzato un solo HR sull’esterno destro, l’incontro sembrava sugellato.
Poi si è messa di mezzo l’ingordigia di Cora, che ha rimandato Tolle sul monte al sesto, per poi essere costretto a toglierlo con un out e le prime due basi occupate. Me lo sentivo, ormai so come si muove il nostro manager. Ero furibondo. Cora ha poi completato il lavoro sostituendo Tolle con Weissert, un uomo che ha più volte dimostrato di non poter reggere quelle situazioni, che ha incassato due doppi consecutivi e perso la partita.
Non posso commentare il resto, perchè non l’ho visto. Ero troppo incazzato. Cora mi ha rovinato un’ottima emozione, per la prima parte esaltante della partita, ma non saremmo tifosi dei Red Sox senza l’abitudine a soffrire.