Abbiamo abbattuto avversari dopo avversari, ci sembrava già troppo ardito sperare di vincere la division e con un inizio di settembre scoppiettante abbiamo vinto la division; passata quella porta ci si sono parati davanti i Rays, temevamo Price, Moore e quell’aura di invincibilità che a Tampa credevano di avere; credevano solo di avere, in realtà non l’avevano ed abbiamo sfondato anche quella porta; poi davanti a quella successiva ci siamo trovati i Tigers, mamma mia … non si contavano i Cy Young e i titoli di MVP, ma anche quella porta non ha resistito, con robuste testate provenienti da Santo Domingo e dalle isole Hawaii è stata scardinata. Solo che non era l’ultima porta prima del paradiso, ce ne troviamo davanti un’altra, l’ultima, ma la più resistente, presidiata da un controllore più esoso di Caronte. Un po’ come nei videogames spara-tutto della mia gioventù, arrivavi all’ultimo livello dove c’era il super-mostro da sconfiggere : siamo a quel punto lì ed il supermostro si chiama St.Louis Cardinals.
I Sox giocheranno le loro seste World Series dal dopoguerra ad oggi, non credo sia un caso che per ben quattro volte con questa l’avversario siano proprio i Cardinals, generazione dopo generazione la squadra del Missouri si conferma per quello che è : ovvero la squadra più vincente e titolata della National League. Ammetto di provare un profondo rispetto per questa franchigia, molte volte l’ho paragonata alla Germania nella Coppa del Mondo di calcio, sai che ai turni decisivi ci arrivano e quindi sai che devi fare i conti con loro. Non credo esista organizzazione sportiva migliore nello sport USA nel coltivarsi i talenti, tanto per darvi un’idea, nel roster che affronterà i nostri beniamini ci sono 15 giocatori venuti dalle loro Minors, bravi nel draft ma ancor più bravi nello sviluppare i giocatori.
Che squadra sono i Cardinals ? Dire che sono forti mi pare banale, miglior record della National League, nonostante giocassero in una division con altre due squadre molto forti. Nota di colore : era dal 1999 che non si sfidavano le squadre col miglior record nelle rispettive leghe. Mi piace tantissimo come hanno costruito la squadra. Un grandissimo pitcher come Wainwright che fa la chioccia a tre talentuosi giovani partenti, avevano un grandissimo come Carpenter e praticamente sono due anni che non gioca, bene … questi non hanno fatto una piega e si sono allevati in casa i Carpenter del futuro, vi consiglio di non andare a vedere quando prendono di stipendio Wacha, Lynn e Kelly, vi mettereste a ridere. In più se contro Detroit sapevamo che se si arrivava ai rilievi dopo partiva la festa, qui quando entrano i vari Mujica, Martinez & Co. non c’è poi molto da divertirsi. Onestamente il closer Rosenthal convince un pochino meno, inusuale che lui e Mujica si siano cambiati i ruoli poco prima dell’inizio dei playoffs.
La forza dei Cardinals è certamente il monte, ma non è che in attacco siano tristi, tutt’altro, li trovate nei primi posti nelle classifiche, primi nei punti segnati, secondi come average e come OPS anche se non proprio potenti nel box, insomma non sperate che questi girino a vuote palline improbabili come capitava al principino Fielder. Una cosa che ci può agevolare è che i Cardinals sono una squadra poco incline alle rubate e coi nostri catcher che non sono certo degli assi di briscola in questo aspetto del gioco non è male. I leader in attacco sono ovviamente Beltran, “animale” da playoff se ne esiste uno, e il grande Yadier Molina, a mio personalissimo parere il miglior catcher da quando il sottoscritto ha iniziato ad interessarsi di baseball USA, enorme nel calling (vorrei vedere i loro pitcher con un catcher tristo … così per curiosità), eccellente in difesa e un bazooka nel braccio per piccionare i rubatori (45% di colti). Insomma … una grande squadra che non arriva alle World Series per sorteggio, fateci caso : in pochi anni hanno sostituito figure storiche come il GM Jocketty, Tony Larussa, giocatori come Pujols o Carpenter senza avere il minimo contraccolpo, se questo non è il trionfo dell’organizzazione sui nomi ditemi voi cos’è.
Pronostici ? Ma neanche per sogno. Aspettative ? Sì … assolutamente, quella di giocare con la nostra solita resistenza, siamo o non siamo la squadra “resilient” ? Mi chiedo se modificare o meno il nostro stile di gioco in funzione delle caratteristiche dei Cardinals. Ha senso giocare col conto dei lanci se poi entrano rilievi che valgono i partenti ? E’ bene essere aggressivi sulle basi o con Molina è meglio non farsi venire strane idee ? Dico la mia, cambiare stile di gioco ora non avrebbe senso e poi sembrerebbe quasi un’ammissione di debolezza. Facciamo il nostro gioco come abbiamo fatto dallo Spring Training ad oggi e se si dimostreranno migliori gli stringeremo la mano. E se così non fosse avremmo abbattuto anche l’ultima porta, quella che ci porta al delirio, per risentire un frase come nove anni fa con Joe Buck che una sera cominciò con : ” Back to Foulke …”