La stagione è agli sgoccioli, ma ancora la griglia dei playoff non è perfettamente definita e ogni partita sembra avere un valore maggiore.
Ieri Narváez è subentrato a Lowe (0/2) al quinto per il suo primo pinch hit in carriera e ha battuto un singolo 2RBI che alla fine è risultato decisivo per il risultato, ribaltando in nostro favore una partita che la tremebonda partenza di Bello avrebbe senza dubbio compromesso, contro avversari più forti di Cleveland.
Tutto questo però passa in secondo piano nelle cronache per lo strano fuoricampo, battuto da Story al sesto al Pesky’s Pole, che ha stabilito un nuovo record di brevità, avendo percorso una distanza di soli 92 metri dal piatto.
Tutto succede nella parte bassa del sesto inning, con i Boston Red Sox in vantaggio per 5-3, quando Story alza uno slider del rilievo Jakob Junis, lungo la linea di destra. L’esterno Noel corre sotto la palla e tenta una presa al volo proprio vicino al palo di Pesky, ma la presa non è perfetta, sicuramente non è una presa salda e sicura necessaria per l’eliminazione. Nello slancio l’esterno prosegue e la palla che è inizialmente nel suo guanto, colpisce il palo, poi di nuovo il guanto di Noel prima di rimbalzare su un tifoso e cadere in territorio foul.
L’iniziale chiamata arbitrale di foul è sicuramente sbagliata, perchè la verticale della palla, quando l’esterno la tocca, cade sicuramente in territorio fair. Quindi ora la palla è viva e se cade si trasformerebbe almeno in un ground rule double. Purtroppo per Noel, dopo aver rimbalzato sul guanto, tocca il palo e quindi è HR.
C’è un punto però da chiarire ancora. La palla cade definitivamente dal guanto di Noel quando il suo guanto va a impattare su un tifoso. Forse la circostanza a qualcuno di voi la situazione ha richiamato alla memoria l’episodio della famosa Fan Interference chiamata sulla mancata presa di Betts della battuta di Altuve in gara 4 delle ALCS 2018. L’analogia non è calzante. Quando a Houston il tifoso tocca il guanto di Betts, la verticale della palla è in territorio fair, mentre Noel viene “disturbato” in territorio foul, in cui lui si può avventurare, ma a suo rischio e pericolo.
Inizialmente, Story aveva corso in seconda base, pensando che si trattasse di un doppio per regola di campo e ci è rimasto mentre l’azione veniva sottoposta a revisione arbitrale, che alla fine ha decretato che si trattava effettivamente di un fuoricampo.
Con questa vittoria recuperiamo una parità in percentuale con i MFY, e quindi un virtuale primo posto nella classifica Wild Card, visto che abbiamo vinto la serie stagionale. I pigiami però, avendo disputato due gare meno di noi, sarebbero ancora artefici del proprio destino.
La cosa più interessante però non è questa. Dopo la sconfitta a Cincinnati il vantaggio di Toronto si assottiglia a 2.5 GA e quindi per me si riapre la vittoria della division. A parte che sarebbe comunque vincere qualcosa, il primo posto dà la possibilità di ricevere un bye e saltare le Wild Card series, oppure avere il vantaggio del campo. Per come è organizzato il calendario dei playoff non si capisce se il Bye costituisca un vantaggio, ma, nel caso dei Red Sox, il vantaggio del campo ha sicuramente un valore.
Ci sono due episodi recentissimi che avvalorano questa affermazione. Oltre al solo homer di Story, ottenuto con la collaborazione del palo, domenica il fuoricampo interno di Duran, che è arrivato a casa senza neppure scivolare, è arrivato anche grazie alle carambole che la palla ha effettuato nel triangolo, che ha mandato ai matti il CF dei Bucks. Inoltre noi abbiamo un esterno centro stellare che, anche se per il momento con la mazza è troppo silente, si guadagna lo stipendio perchè sembra essere l’unico a possedere la mappa del Fenway Park.
Faingraph e altri siti di pronostici che cercano di predire la classifica finale non ci danno molte chance da questo punto di vista. Tuttavia, poichè non è finita finchè non è finita, se diamo un’occhiata al calendario della prima quindicina di settembre, potremmo trarre qualche motivo di incoraggiamento.
Toronto, completata la serie in trasferta a Cincinnati, andrà a giocare tre partite nel Bronx, per poi incontrare Astros e Orioles in casa. Il calendario dei MFY è ancora più sfidante perché prevede una trasferta a Houston, prima di accogliere Toronto e Detroit, per poi arrivare al Fenway Park. I tifosi yankees stanno con le chiappe strette perchè i “Bomebers” sembrano a loro agio con le squadre sotto 500 (con le quali segnano sfracassi di punti a suon di fuoricampo) per poi sciogliersi con le squadre forti. Questo è comprovato dalla loro differenza punti (+134), la migliore in AL, a cui non corrisponde un record esaltante. Nella division i Red Sox sono secondi (+104) e i Blue Jays addirittura terzi (+55) alla pari con gli odiosi raggetti.
Insomma siamo in vista dell’ultima curva prima del rettilineo finale e le circostanza ci danno l’opportunità di affrontarlo in ottima posizione, sempre che riusciamo piegare i Guardians e a sfruttare le serie sulla west cost con Diamondbacks e Athletics.