Nel lunedì americano (che da noi comincia oggi pomeriggio) Devers ha un appuntamento con i media durante il quale sicuramente dirà molte cose scontate, previste dal contratto, come il fatto di essere molto emozionato di avere un campione come Bregman in squadra e di non vedere l’ora di poter giocare con lui. Prevedo inoltre che dirà che l’acquisto di un veterano così forte rende più forte la squadra e lui non vuole altro che il bene della squadra, come del resto tutti gli altri entusiasti dipendenti dei Red Sox.
La cosa però che tutti aspettano è la dichiarazione che sarebbe meglio per i suoi amati Red Sox. se il ragazzo appena arrivato giocasse in terza base. Devers potrebbe aggiungere che in questo modo potrebbe giocare per lo più come battitore designato, il che gli permetterebbe di dedicare più tempo alla sua vera passione, cioè sbatacchiare per bene quella cazzo di pallina.
Sembra anche che i Red Sox dovrebbero chiamare il membro della Hall of Fame David Ortiz per consigliare Devers sugli adattamenti mentali che uno deve fare per essere un eccellente battitore designato. Se questo fosse vero si confermerebbe una fortissima pressione sul nostro Ciccio preferito per ingoiare il rospo, ma anche se non fosse vero credo proprio che la decisione sia oramai stata presa.
Allarghiamo un attimo la prospettiva. Dimentichiamoci per un momento che effettivamente nessuno sta ancora dicendo dove giocherà Bregman questa stagione, ma invece consideriamo che i Sox non stanno più dicendo che Devers è il terza base di Boston. Durante tutta la offseason sia il manager Cora sia il capo del baseball Breslow hanno sempre parlato di Devers come del loro terza base. Ancora martedì scorso, Cora ha detto di Devers: “Al momento, è il nostro terza base. È il terza base dei Boston Red Sox”. E adesso? Adesso Cora parla di come ci siano ancora delle mosse da fare e di “costruzione del roster”.
L’esito di tutte questo mi sembra abbastanza scontato e mi sembra anche scontato che Devers annuncerà di accettare queste decisioni con un sorrisone a 32 denti. Ma sarà veramente felice?
Dal punto di vista razionale, questa decisione dell’organizzazione non può essere respinta. Devers ha 28 anni, non è mai stato un granché come terza base e non migliorerà magicamente invecchiando. È vero che ci sono precedenti di giocatori che dicono il contrario. Uno lo troviamo nella storia dei Red Sox ed è quello di Wade Boggs che ha vinto il suo primo Guanto d’Oro a 36 anni. Ma Boggs ha lavorato duro per diventare un terza base stellare, ed era già un eccellente giocatore nelle stagioni precedenti. Nulla invece lascia prevedere che Devers possa fare quello stesso salto di qualità ed ha avuto mille occasioni di poterlo dimostrare. Occasioni che non avrebbe mai avuto se avesse giocato in altre squadre con grandi ambizioni. Il treno è passato e Devers lo ha perso per sempre.
Sarebbe interessante però se gli chiedessero se rinunciare a giocare in terza lo ferisca dal punto di vista emotivo, ma non credo che avverrà. D’altra parte è significativo notare che la tifoseria dei Red Sox è divisa sulla firma di Alex Bregman, lo abbiamo visto anche sulla nostra bacheca, e non capita spesso che un’importante acquisizione da free agent di un All-Star ancora nel fiore degli anni sia contestata con tanto vigore dai fan.
Come al solito per credo che tutto dipenderà da come andranno le cose. Se le cose andranno bene Bregman rimarrà un grandissimo stronzo, ma … ehi, è il NOSTRO grandissimo stronzo!