Come scriveva il divino Dante, se hai ecceduto in un peccato poi sei condannato alla legge del contrappasso, e dovrai rivivere al contrario il peccato. Così come Paolo e Francesca sono travolti da una bufera incessante nel cerchio dei lussuriosi perchè in vita si son fatti travolgere dalla passione amorosa, così i Red Sox che hanno speso a destra e a manca ora sono condannati alle economie e finita l’epoca dei contrattoni da 200 milioni si devono accontentare di Martin Perez e Josè Peraza. Va mo là …
Lo so … lo so … non c’era da aspettarsi niente di più : due giocatori, contratto annuale, 9 milioni in tutto. Il minimalismo che dovrà caratterizzare i Sox comincia ad entrare a regime, concedetemi però un velo di tristezza. In pratica Perez dovrebbe essere il classico swingman che si alterna tra starter e rilievo, oppure addirittura uno “starter” puro al posto di Porcello accasatosi nel Queens, Peraza immagino che vada ad occupare il posto di Brockstar … e questo mi dispiacerebbe assai perchè ad Holt oramai eravamo tutti affezionati e non credo avrebbe preso molto di più della cifra che verrà corrisposta a Peraza.
Due parole per inquadrare i nuovi arrivi : Peraza titolare negli ultimi anni a Cincinnati, s’è alternato nella keystone ed in più ha anche presenze da esterno, con cifre dignitose e poco di più, nell’ultimo anno uno scorso .631 di OPS. Martin Perez dopo una vita coi Rangers ha giocato coi Twins nel 2019, anche qui se prendiamo gli ultimi due anni c’è poco da essere allegri, speriamo che ci siano doti nascoste oltre al fatto di costare poco.
Non c’è molto altro da aggiungere, continuano i rumors su Price ed il fatto che i pesci grossi del mercato si siano già accasati aumenta la possibilità che Price raccolga dell’interesse, semmai sempre inserendo un altro giocatore per far indorare la pillola (e quando leggo che quel nome è Benintendi mi viene da sacramentare). Per il resto viviamo tra color che son sospesi, è il nostro destino di questa Stove League che se non è l’Inferno da vivvere in compagnia di Paolo e Francesca, non è certamente il Paradiso.