Dritti verso la noia

I Minnesota Twins sono una delle peggiori squadre della Lega. I Minnesota Twins sono quelli che stanno mettendo il timbro finale alla stagione dei Sox, siamo riusciti nell’impresa di perdere altre due partite in casa dimostrando che il disastro coinvolge tutti i settori della squadra, perdiamo battendo poco una sera che il monte regge e perdiamo battendo molto col monte che cede. Insomma … invertendo i fattori il prodotto finale non cambia, si perde e si può pensare che si continuerà a perdere visto che ormai le giustificazioni sono finite e che il target della squadra è quello … uno staff di giocatori simili ti darà una stagione da 80-82 vittorie.

Un’altra annotazione sulla serata di ieri è il “complesso Fenway” che sembra attanagliare parecchi aspetti diversi. Un paio di citazioni : tra il Doubront casalingo e il Doubront da trasferta ci sono 2 punti di media ERA di differenza a favore di quello “da viaggio”; agli extrainning in casa siamo 0-4, in trasferta 2-2; insomma … il Fenway che anche negli anni bui era il fortino in cui rifugiarsi è per caso diventato un peso per molti ? Non so quanto di ciò che viene adombrato possa essere vero, alcuni associano la questione anche alla querelle sui fischi contro Beckett e contro molti altri giocatori. Quello che credo io è che questa squadra difetti di talento … e mi sembra pacifico, ma soprattutto di giocatori da trincea; spariti con gli anni Tek, Schill, Millar e parecchi altri a chi vi affidereste per giocare in un clima da battaglia, fatemi fare una domanda poco decoubertiniana : se dovessimo trovarci in una rissa a chi ci affideremmo ?

Abbiamo una squadra preda di ansie psicologiche che affliggono il rendimento in campo, abbiamo guardato in questi ultimi anni più alle cifre che al loro peso specifico, più all’apparire che all’essere, ormai in parecchi dicono che i Sox siano dei “belli senz’anima” … mah … senz’anima di sicuro, sulla bellezza ci sarebbe parecchio da eccepire.

Non c’è verso, a casa Sox ormai il baseball sembra diventato un accessorio per tutte le altre mille iniziative, alcune nemmeno di buon gusto che vengono messe in piedi. Larry Lucchino è, stante la dichiarazione di John Henry in persona, la persona che effettivamente decide nei Sox, Lucchino ha trasformato i Sox in una macchina che crea soldi, ultimamente si sono persino inventati i mattoni del Fenway in vendita al costo di 75$, lo stesso Lucchino però dimostra ogni giorno di più di non avere un’idea di come debba essere condotta una squadra di baseball, ha messo il proprio pupazzo (Cherington) nella sedia del GM in modo che ci sia uno ligio alle direttive che arrivano, ha creato il suo apparato di informazione compiacente con una linearità di utilizzo che ricorda tanto la Pravda di brezneviana memoria.

La perla di Mr.Lucchino però si chiama Bobby Valentine, l’ha imposto ordinando al suo GM “Re Travicello” di farselo piacere ed ora raccoglie i risultati, l’ultimo frutto bacato di questa unione è la polemica dell’ultimora con Middlebrooks. Chiunque avesse visto una partita di baseball sapeva che Valentine spreca tante buoni occasioni per rimanere zitto e che sarebbe stato un continuo inseguire polemiche, le previsioni sono rispecchiate in pieno nella realtà ma questa era una cosa nemmeno quotata dai bookmakers.

Questi sono i Sox 2012 bellezza !!! Si vive ricordando il passato perchè il presente fa pena ed il futuro potrebbe essere ancora peggio, come attendo volentieri l’inizio della stagione 2013 con una bella rotation con Beckett, Lester e Lackey; tempi difficili richiederebbero scelte difficili, ma per prendere scelte difficili occorrono attributi del tutto assenti nel front office dei Sox, ma d’altra parte perchè fare scelte difficili quando tutte le sere ti trovi 37000 persone che cantano “Sweet Caroline” ?

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Fermi come un semaforo

Tanta acqua è passata sotto i ponti in questi ultimi giorni, come era facile immaginarsi il mercato per i Sox è stato pressochè nullo, verrebbe da dire il solito immobilismo dei Sox, fermi con una squadra che necessiterebbe di cambiamenti seri, la politica dei Sox mi ricorda una gag leggendaria di Corrado Guzzanti che imitava Prodi … toh … fatevi una risata : http://www.youtube.com/watch?v=g6nCN1-PLpc . Siamo immobili e lasciamo passare gli eventi, nel frattempo Aaron Cook continua ad essere un partente ed intanto tutto scorre … panta rei.

L’obiettivo unico dei Sox, tralasciando le mosse minori portate a casa come il cavallo di ritorno Craig Breslow, era liberarsi di Josh Beckett. Vi racconto il momento tipo del nostro mercato in diretta dall’ufficio di Cherington:

Driiiiin.

Mr.x : “Pronto Ben … sono Pinco Pallo degli Atlanta Braves, avremmo necessità di tappare un buco nell’outfield, non è che per caso mettete sul mercato Cody Ross ?”

Cherington : “Ross ? Assolutamente no, è buono, ci serve e per di più ha la dote principale che costa poco. Però semmai se ti serve un pitcher avremmo disponibile Beckett.”

Mr.x : “Scusa Ben, ma ci deve essere un interferenza nelle linee telefoniche … ci risentiamo.” Clic

A parte gli scherzi la trade che i Sox hanno cercato di impostare era veramente un blockbuster, l’idea era di cedere ai Rangers Beckett, Ellsbury e Shoppach, non è chiara quale fosse la contropartita, purtroppo però la cosa denota una volta di più che non ci deve essere molta speranza di rifirmare Jacoby e questo mi secca molto, altro regalo da mettere in conto al contrattone di 7 anni per Crawford.

Visto che s’è cominciato a parlare di Beckett, voglio affrontare il tema del giorno ovvero i fischi che s’è beccato dopo la sua uscita per infortunio l’altra sera. Come spesso accade i pareri vanno da alfa a omega. A leggere illustri pareri sul Boston Globe di ieri sembra che i fischiatori abbiamo demolito l’onore secolare della Nation, mi spiace ma io questa linea non la appoggio, Beckett raccoglie quello che ha seminato, io ammetto che non avrei fischiato, ma posso anche capire chi l’ha fatto; in pochi mesi ci siamo sorbiti la “gang del pollo fritto”, la partitina a golf il giorno dopo aver saltato per infortunio una partita, tutto ciò condito con una dose di arroganza fuori misura; mi gioco la casa che parecchi hanno pensato ad un infortunio “politico” ed ammetto di averci fatto un pensierino anch’io, a questo portano le mosse di Mr.Beckett, un rapporto ormai logoro che non si vede come possa durare per altri due anni, se la telenovela Dice-K vi ha stancati vedete ben di prepararvi, la soap-opera Beckett è molto molto molto peggio. Poi qualche giocatore dirà che a Boston è diventato impossibile giocare e mugugni vari l’altra sera ci sono stati, io spero invece che sia chiaro che a Boston è difficile giocare per i fancazzisti alla Beckett, gli Ellsbury che appena tornati da un infortunio alla spalla si stampano sul muro per fare un out saranno sempre bene accetti.

Intanto nel solito delirio di infortuni ovvero Nava, Atchison col Tommy John, Papi che non è pronto, etc. etc. si staglia gigantesca la figura di Ryan Sweeney; questa mi mancava : uno che si frattura una mano (due mesi di prognosi) per aver dato un pugno ad una porta dopo un out è un aspetto del baseball che non avevo considerato, a casa mia uno così viene definito citrullo, ora ci ritroviamo corti come esterni (infatti abbiamo dovuto richiamare Kalish) e per di più abbiamo perso un uomo che poteva essere interessante in ottica mercato. Non so cosa preveda il contratto collettivo in un caso simile, dico solo che vedrei come sacrosanto se i Sox si rivalessero in qualche modo verso il giocatore per il danno causato dalla sua dabbenaggine.

Insomma … i soliti Sox che fanno e disfano, certo che dopo una stagione simile saremo tutti più vecchi, io sono già cotto ora, e dire che al momento non giochiamo nemmeno malaccio, abbiamo portato a casa due partite coi Tigers e da stasera affronteremo i Twins in una serie da 4, ovviamente per alimentare la fiammella della speranza (non negatelo che sotto sotto una speranziella l’avete anche voi) occorrono tante vittorie, i Twins sono la classica squadra con nulla più da dire nella stagione, con in più qualche giocatore importante che avrebbe gradito andarsene e che invece è rimasto, perdere altro terreno con un team come quello di Minneapolis sarebbe un peccato mortale, l’ennesimo, chissà … dopo “i peccatori di Peyton Place” forse qualcuno scriverà “i peccatori di Fenway Park”, sono sicuro che diventerebbe un best-seller.

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