Uno scoglio duro in Texas

I Texas Rangers si confermano per quello che sono : una squadra dura da battere con ambizioni assolutamente legittime di concorrere per i massimi traguardi e poi, come mi viene fatto notare, negli ultimi anni le trasferte al Ballpark at Arlington ci causano parecchie ulcere e pochissimi sorrisi (6-15 negli ultimi cinque anni) e per emergere contro questa squadra occorrono tutte le componenti a livelli buoni se non eccelsi : attacco e difesa. Purtroppo non è proprio quello a cui abbiamo assistito in questa due giorni.

La nota più dolente resta Middlebrooks che ultimamente sta accoppiando alle grosse difficoltà nel box che gli vediamo dall’inizio dell’anno una difesa molto debole, anche stanotte il break del 4° inning è venuto dai suoi errori in difesa, il problema peggiora se si considera che stiamo parlando del giocatore più insostituibile del nostro line-up, tra gli uomini del nostro roster l’unico che potrebbe dargli qualche turno di riposo è Ciriaco che però rischia di essere un rimedio ancora peggiore visto che il buon Pedro è un buon giocatore da keystone ma onestamente a disagio nell’angolo caldo. Quindi non possiamo fare altro che sperare che per Middlebrooks finisca il “sophomore jinx” che sembra averlo attanagliato.

Sono meno preoccupato per i punti subiti, nel senso che Lackey lo dobbiamo considerare un nr.4 o n.5 della rotation, ovvero un giocatore che contro un lineup come quello texano può andare in difficoltà senza che ci si debba stracciare le vesti, aveva fatto molto bene la partita precedente con Houston, ma tra le due squadre dello Stato dell Stella Solitaria esiste una abissale differenza tecnica, Lackey deve fare il suo e fino ad ora lo sta facendo, ci deve portare a casa un 50% di vittorie. Ben diverso è il discorso da fare su Doubront, presentatosi vistosamente fuori forma alla ripresa degli allenamenti, sembra che stia facendo fatica a ritrovare le sue qualità, ad esempio viene detto esplicitamente quanto sia diminuita la velocità della fastball, nel match dell’altra sera è stato misurato a 88-89 mph, velocità questa che si può vedere nella nostra penisola ma con la quale negli USA vai poco lontano. Il giocatore non avrebbe alcun malanno, sembra semplicemente non in grado di tirare più forte, in questo caso purtroppo bisogna avere il coraggio di muoversi, se nel discorso Middlebrooks le alternative sono poco credibili , in questo caso invece un uomo da provare lo avremmo e sto ovviamente parlando di Webster che sta facendo un grande inizio a Pawtucket.

Detto ciò rimango dell’idea che un po’ più di produzione offensiva ci farebbe comodo, leggo per esempio che siamo l’unica squadra delle majors a non aver battuto nemmeno un HR dallo spot n.3 del line-up, tra parentesi Pedey è in un momento un po’ dispari con una striscia aperta di 0/14, aggiungerei anche il fatto che Saltalamacchia sembra non fare un passo in avanti ed un Salty che batte poco ci serve a poco visto che in difesa è sempre un giocatore da migliorare, insomma fino ad ora abbiamo vinto con il monte, che ha dato il 100% di quello che era lecito pensare potesse dare ed è inimmaginabile che un motore possa dare il 100% della potenza dal primo all’ultimo giorno di vita. Ci serve trovare risorse altrove.

In alto i cuori comunque, casomai ce lo fossimo scordati restiamo la squadra col miglior record in assoluto e stasera proveremo di evitare il cappotto che è utile in questo pazzo maggio dove una partita a KC è stato rinviata per neve (!!!) ma è sgradevole per una squadra che sta sognando cosa che non era più abituata a sognare, John Lester è lo stopper a cui ci affidiamo, sperando che sia tosto come i Francesco Morini ed i Rosato della mia infanzia, purtroppo dobbiamo però registrare che avrà di fronte Yu Darvish che fino ad ora sta concedendo veramente poco. Il Texas è uno scoglio veramente duro … poco altro da dire

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Arrivano i dottori !

Il baseball ha una tradizione vecchia come il gioco stesso di trucchi leciti (raramente) o poco leciti (più spesso) per truccare la pallina con sostanze varie in modo da ottenere un grip migliore oppure degli effetti ancor più irrisolvibili dal battitore, nel gergo meraviglioso del baseball tale pratica viene chiamata “doctoring the baseball” che maccheronicamente si può tradurre come “manipolare la pallina”, inutile dire che questa pratica è vietata. Il tema caldo all’ordine del giorno è proprio questo : Buchholz e Tazawa sono stati accusati da telecronisti canadesi di usare una sostanza per alterare la pallina, sostanza che avrebbero nel braccio.

Questo sussulto da “Processo del Lunedì” s’è imposto agli onori della cronaca tanto da meritarsi addirittura il primo posto stamattina nella scaletta dei titoli sul sito MLB, va fatto notare però che in merito a ciò non è venuta mezza parola da parte di nessuno direttamente coinvolto coi Toronto Blue Jays, nessun giocatore e nemmeno il manager Gibbons ha profferito verbo in materia e mi piace notare che anche la gran maggior parte dei tifosi (anche neutrali o degli stessi Blue Jays) nelle varie message-board qualifica la cosa come una str….

In rete potete trovare le immagini e potete farvi la vostra idea, John Gibbons è un manager anche troppo “fiammeggiante”, che si sia lasciato sfuggire un’occasione simile significa o che è una boutade o che ha paura di parlare per non essere etichettato come quello che cerca scuse visti i risultati orrendi che ottiene … non lo so … ripeto giudicate voi.

I nostri però non sono dottori qualsiasi, non “dottorano” solo le palline, stanno cominciando a sembrare Dottori Emeriti del Baseball, le ultime due partite contro la squadra più fuoricampista che c’è sono terminate con un punto subito a match a dimostrazione che il monte è sempre arduo da scalare … per gli altri, a fianco dei soliti noti inoltre stanno emergendo nomi nuovi o seminuovi, voglio segnalare Mike Carp, che è la personificazione vivente di come debba agire il giocatore che non è titolare, ovvero farsi trovare pronto quand’è il suo turno e guadagnandosi spazio con le prestazioni.

Guardate che i ruoli dei giocatori non sono scritti nel marmo, non sono un giudizio di Dio, se hai alternative in squadra il manager ha il dovere di privilegiare chi se lo merita specie in un mondo iper-competitivo come il baseball MLB, il discorso è esplicitato dalla ns. querelle sul closer : era partito (male) Hanrahan, che poi è stato sostituito da Bailey, se Hanrahan tornerà ad offrire il rendimento atteso potrà tornare a svolgere il ruolo a cui era stato preposto; tra parentesi stanotte Bailey, nonostante sia da domenica che non gioca, non è entrato per un malanno fisico, ciò che il baseball prende a volte poi il baseball restituisce.

Archiviata la seconda trasferta a Toronto, si torna a viaggiare in direzione Sud per un succosissimo scontro coi Texas Rangers che stanno godendo tantissimo essendo in testa alla AL West … e vedendo gli Angels che annaspano. Non credo di essere lontano dal vero se dico che questo è l’esame di laurea, passassimo con profitto anche questa trasferta potremmo appendere in salotto la pergamena che qualifica i Red Sox come veri Dottori del Baseball

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Troppa artiglieria

Fare a mazzate coi Toronto Blue Jays può essere una tattica che paga poco, le nostre vittorie di questo meraviglioso aprile che s’è chiuso sono nate in maniera molto diversa con un monte di lancio che teneva e con una difesa quasi irreprensibile, stanotte per le contingenze della partita è venuta fuori una sfida giocata a chi ne faceva di più e su questo terreno siamo un po’ in difficoltà.

Il contesto dei Toronto Blue Jays è davvero differente dal resto del baseball, anzitutto per il fondo sintetico poi per l’estrema atipicità della squadra che hanno costruito, basti dire che tra le 15 squadre della American League sono penultimi come media battuta ma terzi come homerun ad una sola segnatura di differenza dai primi, questi se ti scappa la pallina in un posto sbagliato sono capaci di castigarti, un po’ come è successo nel momento che ha cambiato il verso del match, ovvero il secondo homerun di Encarnacion su Tazawa, è bastato un lancio un po’ troppo in mezzo ed il prima base l’ha sparata lunga, col senno di poi sono in tanti a chiedersi se sia stata una cosa saggia affrontare in maniera “pulita” il caldissimo giocatore dei canadesi, a me il lancio decisivo è sembrato una palla non precisissima, chiamata esterna da Salty ed arrivata non così esterna, il bello (o il brutto) delle Majors è proprio quello : un livello così incommensurabilmente alto che può bastare una location errata per regalare la W agli altri.

Comunque c’è tanto da apprezzare anche in questa partita : in primis il fatto che sotto 4-0 e 6-3 la squadra abbia mostrato il volto della rimonta, aiutata dall’erroraccio di Kawasaki (comprate pure moto giapponesi anzichè una Ducatona), ma capace poi di castigare con Ortiz che più che essere caldo sta raggiungendo la temperatura dell’interno del Sole; sta pagando giocare coi primi tre uomini “contattisti”, Papi 4° e Napulè 5°. Normalmente (basti vedere Toronto) i due slugger più potenti sono al posto 3 e 4, Napoli è un po’ erratico, capace di tutto nel bene e (raramente) nel male, i primi tre settano bene la tavola, ci sta che le mazze pesanti siano al 4 ed al 5, se Middlebrooks non andasse col freno a mano tirato si poteva fare tutto un altro discorso, speriamo che prima o poi risalga dalle sabbie mobili dove è finito.

Intanto s’è dibattuto, anche nella telecronaca di NESN, della situazione Hanrahan e di quella Victorino. L’esterno non è ancora entrato in injured list, a me pare folle schierare uno con problemini alla schiena sul durissimo turf dello Skydome di Toronto, Nava sta facendo il suo, Carp e Gomes pure, chiaro che come difensore nessuno dei tre valga l’hawaiano, ma forzarlo in quest altri due giorni in Ontario non mi pare una gran idea. Hanrahan invece per il momento è ufficialmente rotolato un po’ indietro nella gerarchia dei rilievi, mi sento di condividere la scelta, se poi mettesse insieme prestazioni più confortanti, anche stanotte il suo punticino l’ha beccato e guardatevi il suo WHIP se volete farvi del male,

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