Il potere dell’imponderabile

Dunque ricapitoliamo un attimo : ieri l’ultimo out è stato un pinch-runner rookie che s’è fatto piccionare in prima mentre a battere c’era il battitore più clutch al mondo nei playoffs tra tutti quelli che non si chiamano David Ortiz, siamo andati in vantaggio grazie ad uno che giocava solo perchè il titolare ha dovuto marcare visita perchè acciaccato, in più abbiamo pareggiato grazie ad un altro che non colpiva la palla dai tempi della Guerra di Secessione ed eravamo andati in svantaggio grazie al secondo errore in due partite di uno che ne ha fatti tre in 134 partite. Se poi per sovrannumero vogliamo aggiungere anche che un pezzo importante della partita è stato un rilievo di uno che non lo faceva dal 2004 direi che il quadro è completo. Aiutooooo !!! Non ci sto più capendo una mazza. Cosa sta succedendo ? Fermate il mondo, voglio scendereeeeee !!!

Siamo veramente all’imponderabilità più totale, non so nemmeno io cosa diavolo pensare, di sicuro continuo a vedere cose strane, non vorrei dire assurde … oddio … vedere un rilievo che va a battere per poi essere tolto uno o due out dopo continua a sembrarmi una boiata, per di più reiterata, ma evidentemente la cosa piace, sono il Cielo sa il perchè, sappiate che sono 15 anni che comunque non succede una cosa simile, gli ultimi furono gli Yankees del ’98 che in due partite consecutive fecero lanciare i rilievi ed uno fu perfino Rivera … forse che Farrell voglia spronare i nostri con questo esempio ? Non lo credo, ma sono disposto ad inventarmi qualsiasi cosa per dare una logica ad una cosa che tanto logica non è.

Quindi pur arrivandoci per vie traverse siamo giunti al pareggio e quindi sappiamo che torneremo almeno a giocare nel sacro Fenway, davanti alla nostra gente, con le nostre regole e non con quelle della National League, regola quella del pitcher a battere che mi sembra attuale quanto lo può essere nel 2013 una corsa con le bighe al Circo Massimo. Con la vittoria di ieri siamo guariti ? Se per guariti significa siamo tornati ad un gioco normale la risposta è assolutamente NO. Io reputo una gran cosa essere 2-2 dopo tutte le cavolate che abbiamo messo in piedi e col presupposto che abbiamo un giocatore che fa 8/11 a battere e col resto della squadra a 16/116 credo che converrete anche voi che in fin dei conti il pareggio non è malaccio.

Due squadre che non riescono a far male più di tanto in attacco e quindi vince chi fa meno frittate in difesa e negli altri aspetti del gioco come il baserunning; ormai credo che la formazione sia settata per le partite a venire, mi sa che sia Middlebrooks sia Salty verranno messi un po’ ai margini, con l’importanza ancora maggiore del previsto che ha la difesa in questa serie non possiamo lasciare nulla di intentato nel prevenire i punti e se lo dice un offensivista come il sottoscritto potete crederci, chiaro che poi la cosa dovrà essere valutata in tutti i suoi aspetti nella off-season quando andranno fatte delle scelte; essere costretti a far giocare due uomini che battono valido tre volte all’anno : a Natale, Pasqua e Ferragosto, perchè altri due che dovevano giocare al loro posto sono andati completamente nel pallone è una cosa che deve far pesantemente riflettere.

Due parole (o forse parecchie più di due) su Ortiz. Già uno che fa 8/11 mentre gli altri non colpirebbero una mongolfiera merita applausi extra, se poi costui si carica letteralmente la squadra sulle spalle, la scuote, la sprona … cosa posso dire io che non sia già stato detto ? Una cosa l’avrei da dire : stanotte dopo un’altra stramberia di Farrell è partito un meraviglioso “Arridatece Franconaaaa !!!” Premesso che simili urli incontrano sempre il mio favore visto l’amore sconsiderato che nutro ancona per Tito, il giorno che andasse via o fosse mandato via Farrell non serve cercare un manager, fare colloqui ? No … nessun colloquio … il nuovo manager lo abbiamo già e si chiama David Americo Ortiz Arias. L’avete visto mentre arringava la squadra ? Un manager in pectore. I Red Sox del futuro ? Ortiz manager, Varitek bench coach, Pedro pitching coach. Bell’idea … no ?

Intanto stanotte gara-5 col remake di Lester vs Wainwright. Il primo di questi film c’è piaciuto assai, speriamo che il secondo capitolo non ci deluda come succede spesso al cinema quando vai a vedere il numero 2. Uno si immagina che sul 2-2 chi vince gara-5 sia quasi in porto. Pensa un po’ che invece negli ultimi 10 casi, per 7 volte l’anello l’ha portato a casa chi ha perso gara-5. Quando si dice il potere dell’imponderabile.  Eviterei comunque di forzare ancora questa statistica, vediamo bene di portarla a casa …

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Ora è davvero dura

Ovvio che si resta senza parole dopo una partita del genere. Dico subito la mia : la chiamata finale dell’arbitro è stretta, ci può stare, leggendo la regola alla lettera mi sembra corretta la chiamata di Joyce, ci sta un po’ meno nella logica perchè vorrei capire cosa doveva fare Middlebrooks una volta finito in terra, doveva sparire ? Però ragazzi diciamocela tutta, anche se gli arbitri avessero sbagliato la chiamata io non sarei così imbufalito con loro come lo sono con i nostri … se in questo gioco continua ad essere un problema tirare da casa alla terza, allora parliamo di niente. Passiamo alla storia come la squadra che perde due partite di World Series per assistenze del catcher alla terza. Pazzesco.

Se in campo ci sono problemi, direi però che non mancano anche nel dug-out. La decisione di lasciare a battere al nono in una partita stretta il povero Workman è una delle cose più assurde che mai mi sia capitato di vedere in un campo da baseball. Fa abbastanza ridere anche la motivazione data da Farrell : “speravo di estendere la presenza di Workman sul monte”. E quindi ? Workman poi becca un valida, un singolino … situazione riparabile, in quel mentre te la fai nei pantaloni e lo cavi ? Speravi che Workman facesse solo degli out in striscia ? E la classica situazione nella quale si vuole dare un colpo al cerchio ed uno alla botte, non è così che funziona. Ho poche certezze baseballistiche, una di queste è che il cerchiobottismo non paga, MAI !!!

Altro esempio di cerchiobottismo è la querelle Drew sì o Drew no. Abbiamo adottato la via di mezzo : Drew 50%. Come tutte le situazioni al 50% non vengono frutti da queste scelte, si parte con l’idea di sacrificare l’attacco per tenere la difesa scintillante di Drew, scelta che approvo solo in parte, io onestamente un’idea di dare una partita a Middlebrooks l’avrei avuta ma non è questo il problema, vuoi far giocare Drew … va bene … come al solito il nostro interbase difende da Dio ed attacca come un bancario con la pancetta, becca i classici due strikeout e poi lo cambi rinunciando alla sua difesa in una partita strettissima. Risultato arriva una palla difficoltosa, forse Drew l’avrebbe tramutata in un out e forse no … non lo so … fatto sta che anche questa mi pare la classica scelta dettata più dalla paura che da una pensata logica. Oddio … ho paura di essere accusato perchè rimane in campo Drew fino alla fine e quindi cambio a metà partita. NO Mr.Farrell !!! Idee chiare e nette ci vogliono, pensi di non poter rinunciare alla difesa di Drew ? Allora lasci in campo Drew e te ne freghi se becca strikeout; visto che facciamo fatica in attacco vogliamo provare Middlebrooks ? (che detto tra di noi è nella stessa buca di Drew). Allora Middle entra subito, non rinunci ai primi cinque inning.

Ed ora che si fa ? Lo dico subito prima … mi pare folle far lanciare sotto 2-1 un Clay Buchholz che ha iniziato con la sua classica litania di malanni, disconfort e resto d’una musica che conosciamo bene, piuttosto Dempster oppure (la scelta che farebbe il sottoscritto) facciamo lanciare Lester con three days rest, è una scelta un po’ disperata ? Ok … io sono disperato, lo sono perchè vedo una serie di World Series che ci scivola via, perchè vedo scelte che si contraddicono da una sera all’altra. La scelta di Lester sarebbe una chiamata alle armi, non voglio vedere Buchholz salire sul monte e poi scendere dopo un paio di inning tenendosi la spalla dopo aver beccato tre punti, Lester è un grande pitcher e a volte ai grandi pitcher devono venir chieste grandi imprese. Questo è uno di quei momenti. Scegliere Buchholz è la scelta facile che tutti sarebbero in grado di fare, scegliere Lester è quella che un comandante deve tenere per le occasioni speciali e poi con questa rotation di lanciatori l’ipotetica gara-7 la lancerebbe Peavy; voi vorreste che a Peavy, a questo Peavy venissero affidate le nostre sorti in una gara-7 ?

Leggo che la squadra è scioccata ma anche imbufalita per la chiamata d’interferenza, speriamo che l’imbufalimento (non credo esista questa parola in italiano ma non fa nulla) prenda il sopravvento. La squadra resilient ? Se rimontiamo dopo questo colpo di gara-3 diventiamo il Premio Nobel della Resilienza, un viaggio a Stoccolma per ricevere il premio non ce lo nega nessuno … e pensiamoci bene prima di sparare dalla casa alla terza se non siamo capaci

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In volo per St.Louis

Proprio mentre sto scrivendo queste righe la carovana delle Major League si sta spostando in aereo verso St.Louis. Le recriminazioni dopo la sconfitta di stanotte sono parecchie, anche nella nostra message board.

Ammetto di vedere le cose in una maniera un po’ diversa, non sono d’accordissimo con il processo intentato verso Farrell, se devo essere sincero l’unica cosa che m’ha lasciato perplesso non è tanto l’episodio detto da molti, ovvero il cambio tra Lackey e Breslow, quanto l’aver tenuto un Breslow chiaramente in difficoltà e reduce da una boiata in difesa ad affrontare Carlos Beltran dalla cui valida è arrivato il punto del 4-2; il cambio di Lackey era una una dimostrazioni di fiducia, lo spero anche se ho un dubbio che mi fa talmente ribrezzo che lo tengo per me, verso il proprio partente che fino a due uomini prima aveva lanciato bene, il cambio è avvenuto in ritardo … ok, ai playoff proprio perchè giochi contro i migliori se fai un cambio anche un minimo in ritardo rischi di pagarlo.

Invece m’ha molto spaventato in più il tracollo, perchè di un tracollo si tratta, capitato alla nostra difesa. Non possiamo accusare Salty di non essere Molina, sarebbe come accusare il mio miglio amico posto sotto l’ombelico di non essere come quello di Rocco Siffredi, però possiamo dire che Salty è completamente saltato in quel momento, in crisi sulla rubata in maniera orrida e subito dopo autore d’un buco da cineteca sul tiro a casa di Gomes. Come voi anch’io rimarco che le doti difensive di Ross sono molto migliori però mi chiedo se andando a giocare con le regole National sia il caso di rinunciare alla mazza di Salty, quasi nulla in questi giorni … è vero … ma potenzialmente in grado di far male, cosa che non possiamo dire di quella del buon Ross.

Ho accennato alle regole National, cosa questa che mi fa una paura come poche; rinunceremo a Napoli perchè non possiamo rinunciare a Papi, quanto rischio di indebolire la difesa dobbiamo prenderci per potenziare un attacco che mancherà di una mazza pesante come quella di Napulè ? Le due scelte sono Ross o Salty e Drew o Middlebrooks. Sono sincero, io rischio e cerco di scegliere la squadra che mi dia potenzialmente qualche chances in più di toccare i loro pitcher, quindi dentro Salty e dentro Middlebrooks, mi si può dire che metto dentro nomi che danno garanzie pari a zero anche in battuta, vero … Salty mi fa imbestialire a volte, anche ieri vederlo girare sul conto di tre ball ed uno strike una palla che ha toccato in terra prima del piatto fa venir voglio di spegnere i pc, però sappiamo che ha le potenzialità di far male; su Drew non so più che pensare, in questo momento non farebbe valida nemmeno lanciasse mia nonna, abbiamo solo la speranza che un pitcher lo colpisca, visto che Bogaerts comunque in difesa sa il fatto suo io ci proverei, dando una chance a Middlebrooks, anche perchè se Middlebrooks vale così poco da non provarlo nemmeno quando la sua alternativa batte a 1 su 35 allora tanto vale che a fine anno le strade dei Sox e di Middlebrooks si dividano.

Peccato … perchè, come tutti, dopo l’ennesimo miracolo ottobrino di Big Papi ci credevo; anch’io faccio le mie tabelle e francamente per arrivare a quattro vittorie ne avevo messe due in casa ed una su tre al Busch Stadium, così non è stato, questa squadra ha sempre reagito alla grande nei momenti complicati; lo facessero anche stavolta, passeranno direttamente alla leggenda.

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E una è andata

Scrivo un po’ di note in tutta fretta, prima di lunghe ore da passare in treno, spero di essere dei vostri nella prossima notte da un hotel di Asti, se così non fosse fate la guardia voi al blog … ed attenti ai troll.

  • Non credo sia possibile che i Cardinals giochino difensivamente peggio di come hanno fatto in gara-1, abbiamo visto cose che credevamo impossibili da vedere, da dopolavoristi, ergo non credo sia possibile che si ripetano quindi facciamo bene a scordarci un aiutino da parte loro
  • Il “timely-hitting” è una parte importantissima di questo gioco, noi con le basi cariche abbiamo avuto Napoli che l’ha sparata contro il muro in maniera così profonda da permettere a Papi di fare il tragitto “prima- casa”, loro in un’occasione simile hanno ricavato una sfiattella in mano a Lester che ha prodotto il doppio gioco
  • Non vedo l’ora che parta l’instant replay. Immaginatevi quante polemiche in meno avremmo in questo momento, la cosa bella è che tutte e due le squadre hanno ragione, hanno ragione i Sox perchè alla fine gli arbitri hanno preso la decisione giusta al primo inning ed hanno ragione anche i Cardinals perchè assistere ad una chiamata girata come nel primo inning sono quegli eventi che vedi rare volte nella vita. Noi possiamo dire di averne già viste alcune in playoff storici … evidentemente la cosa ci porta bene. Cosa abbia visto invece l’arbitro Dana Demuth in quel caso è misterioso. Direi che il ragazzo necessita di visita oftalmica.
  • El señor Octobre è misterioso anche lui. Nel senso che resterà un mistero per tutti come riesca ad essere decisivo in queste occasioni. In pratica ha fatto un fuoricampo e mezzo, diciamo anche uno e tre quarti.

Scappo che è bene che parta … vivere su due fusi orari diversi m’è sempre più difficile, ma questo è the sweetest pain

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Alle porte del sogno

Abbiamo abbattuto avversari dopo avversari, ci sembrava già troppo ardito sperare di vincere la division e con un inizio di settembre scoppiettante abbiamo vinto la division; passata quella porta ci si sono parati davanti i Rays, temevamo Price, Moore e quell’aura di invincibilità che a Tampa credevano di avere; credevano solo di avere, in realtà non l’avevano ed abbiamo sfondato anche quella porta; poi davanti a quella successiva ci siamo trovati i Tigers, mamma mia … non si contavano i Cy Young e i titoli di MVP, ma anche quella porta non ha resistito, con robuste testate provenienti da Santo Domingo e dalle isole Hawaii è stata scardinata. Solo che non era l’ultima porta prima del paradiso, ce ne troviamo davanti un’altra, l’ultima, ma la più resistente, presidiata da un controllore più esoso di Caronte. Un po’ come nei videogames spara-tutto della mia gioventù, arrivavi all’ultimo livello dove c’era il super-mostro da sconfiggere : siamo a quel punto lì ed il supermostro si chiama St.Louis Cardinals.

I Sox giocheranno le loro seste World Series dal dopoguerra ad oggi, non credo sia un caso che per ben quattro volte con questa l’avversario siano proprio i Cardinals, generazione dopo generazione la squadra del Missouri si conferma per quello che è : ovvero la squadra più vincente e titolata della National League. Ammetto di provare un profondo rispetto per questa franchigia, molte volte l’ho paragonata alla Germania nella Coppa del Mondo di calcio, sai che ai turni decisivi ci arrivano e quindi sai che devi fare i conti con loro. Non credo esista organizzazione sportiva migliore nello sport USA nel coltivarsi i talenti, tanto per darvi un’idea, nel roster che affronterà i nostri beniamini ci sono 15 giocatori venuti dalle loro Minors, bravi nel draft ma ancor più bravi nello sviluppare i giocatori.

Che squadra sono i Cardinals ? Dire che sono forti mi pare banale, miglior record della National League, nonostante giocassero in una division con altre due squadre molto forti. Nota di colore : era dal 1999 che non si sfidavano le squadre col miglior record nelle rispettive leghe. Mi piace tantissimo come hanno costruito la squadra. Un grandissimo pitcher come Wainwright che fa la chioccia a tre talentuosi giovani partenti, avevano un grandissimo come Carpenter e praticamente sono due anni che non gioca, bene … questi non hanno fatto una piega e si sono allevati in casa i Carpenter del futuro, vi consiglio di non andare a vedere quando prendono di stipendio Wacha, Lynn e Kelly, vi mettereste a ridere. In più se contro Detroit sapevamo che se si arrivava ai rilievi dopo partiva la festa, qui quando entrano i vari Mujica, Martinez & Co. non c’è poi molto da divertirsi. Onestamente il closer Rosenthal convince un pochino meno, inusuale che lui e Mujica si siano cambiati i ruoli poco prima dell’inizio dei playoffs.

La forza dei Cardinals è certamente il monte, ma non è che in attacco siano tristi, tutt’altro, li trovate nei primi posti nelle classifiche, primi nei punti segnati, secondi come average e come OPS anche se non proprio potenti nel box, insomma non sperate che questi girino a vuote palline improbabili come capitava al principino Fielder. Una cosa che ci può agevolare è che i Cardinals sono una squadra poco incline alle rubate e coi nostri catcher che non sono certo degli assi di briscola in questo aspetto del gioco non è male. I leader in attacco sono ovviamente Beltran, “animale” da playoff se ne esiste uno, e il grande Yadier Molina, a mio personalissimo parere il miglior catcher da quando il sottoscritto ha iniziato ad interessarsi di baseball USA, enorme nel calling (vorrei vedere i loro pitcher con un catcher tristo … così per curiosità), eccellente in difesa e un bazooka nel braccio per piccionare i rubatori (45% di colti). Insomma … una grande squadra che non arriva alle World Series per sorteggio, fateci caso : in pochi anni hanno sostituito figure storiche come il GM Jocketty, Tony Larussa, giocatori come Pujols o Carpenter senza avere il minimo contraccolpo, se questo non è il trionfo dell’organizzazione sui nomi ditemi voi cos’è.

Pronostici ? Ma neanche per sogno. Aspettative ? Sì … assolutamente, quella di giocare con la nostra solita resistenza, siamo o non siamo la squadra “resilient” ? Mi chiedo se modificare o meno il nostro stile di gioco in funzione delle caratteristiche dei Cardinals. Ha senso giocare col conto dei lanci se poi entrano rilievi che valgono i partenti ? E’ bene essere aggressivi sulle basi o con Molina è meglio non farsi venire strane idee ? Dico la mia, cambiare stile di gioco ora non avrebbe senso e poi sembrerebbe quasi un’ammissione di debolezza. Facciamo il nostro gioco come abbiamo fatto dallo Spring Training ad oggi e se si dimostreranno migliori gli stringeremo la mano. E se così non fosse avremmo abbattuto anche l’ultima porta, quella che ci porta al delirio, per risentire un frase come nove anni fa con Joe Buck che una sera cominciò con : ” Back to Foulke …”

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Riordinando le idee

Ammetto che c’è voluto un giorno intero per assorbire l’ennesima scarica d’adrenalina. Ho avuto bisogno di rivederlo per almeno una dozzina di volte quell’incredibile homerun di Victorino per credere che sia avvenuto davvero e che non era un frutto del mio rincoglionimento dovuto alla quasi assenza di sonno che ormai ci caratterizza da un paio di settimane. Rewind, play, rewind, play … e la pallina finisce sempre nel Green Monster e probabilmente il tifoso che è riuscito a prendere la biglia si trova in casa un oggetto che i collezionisti di memorabilia saranno disposti a pagare cifre folli. Abbiamo ancora qualche giorno di tempo per analizzare un po’ il percorso che abbiamo davanti a noi, per la quarta sfida dal dopoguerra ad oggi tra Sox e Cardinals. Stasera mi sembra il caso invece di fare una piccola retrospettiva su questa incredibile serie contro i Tigers.

  1. I partenti dei Tigers hanno subito 27 valide in 39 inning e normalmente con cifre simili si vince. Perchè invece hanno vinto i Sox ? Perchè una squadra di baseball va costruita con equilibrio. Perchè puoi avere anche quattro partenti fenomenali ma ad ottobre ogni giocatore, a meno che non sia un replicante, ci arriva cotto e si passa ai rilievi. Avere Veras e Porcello dopo Scherzer e Verlander è un po’ come avere una giacca di alta sartoria da vestire per poi accoppiarci un paio di pantofole da camera. Dicevamo anche prima dell’inizio che la nostra speranza era arrivare ai rilievi ancora in partita. Pronostico preso (una volta tanto). L’MVP a Uehara è un premio a tutto il reparto … e pensare a tutti gli infortuni che hanno avuto in quel settore, anche se certi infortuni aprono porte nascoste e gli ‘infortuni che hanno portato Uehara a diventare closer mi ricordano un po’ l’infortunio che capitò a Drew Bledsoe nei Patriots. Dovetterero promuovere il back-up, un certo Tom Brady, cosa successe da lì in poi lo sanno anche i neonati.
  2. Con l’avvento della sabermetrica sembrava che il fattore velocità fosse un po’ sceso d’importanza. Forse non sarà il fattore decisivo ma se costruisci una squadra di pachidermi qualche problema lo trovi. Anche noi abbiamo un paio di giocatori che non sono certo Usain Bolt, ma nulla di paragonabile a Fielder e V-Mart. Su quella valida altissima contro il Monster al sesto qualsiasi altro giocatore dell’orbe terracqueo sarebbe arrivato in seconda, non Victor Martinez e con l’uomo in seconda nel turno dopo non sarebbe venuto il doppio gioco che c’ha dato ossigeno. Mi ripeto : la prima regola è “squadre equilibrate” perchè gli ippopotami volano solo in questo blog, non nella vita reale
  3. Il fattore M ovvero Morales. Rimane una decisione incomprensibile sotto qualsiasi punto di vista, come rischiare di mandare al macero una grandissima stagione, mi sono stupito molto di non sentire domande specifiche nel post-partita. Diciamo che non s’è voluto disturbare il manovratore. Non è la prima volta che Morales entra e non se ne capisce il perchè essendoci oltretutto delle alternative, a mio parere stiamo parlando del lanciatore nettamente più tristo tra il nostro personale, soprattutto avergli fatto affrontare il giocatore più in palla di Detroit mi pare una vaccata.
  4. Il fattore V ovvero Victorino. Alzi la mano chi avrebbe voluto Daniel Nava come pinch hitter al suo posto ? Su … non siate timidi, siamo in molti. E nulla mi vieta di credere che fosse proprio quella la scelta giusta. Lasciare a basi cariche Shane reduce da turni nel box d’una bruttezza epocale è stato un rischio enorme. Il valore delle scelte è dato dal risultato ? Conta il senno di poi o quello “di prima” ?
  5. Il fattore X ovvero Xander … mica X-Factor. Questo non è umano, non tanto per le sue dote tecniche e/o atletiche che lo portano a giocare una partita simile con la saldezza del veterano nonostante sia impiegato fuori ruolo in difesa. Questo mi fa spavento per quanto è glaciale, perchè si permette il lusso di andare sempre sul conto pieno contro il prossimo Cy Young Award winner. Credetemi … in questo caso i doppi sono la meno. E’ veramente dura non farsi prendere dall’entusiasmo pensando a cosa potranno essere gli anni a venire per questo fenomeno. Ripeto … F – E – N – O – M – E – N – O

Ok … ragazzi … abbiamo tre notti per ricaricare il nostro organismo delle dovute ore di sonno.  E speriamo che la nostra dieta a base d’adrenalina non sia ancora finita. Ormai ne siamo dipendenti .

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One more

Seminando infarti tra i membri della Nation i nostri riescono ad arrivare ad una vittoria dal pennant, non sarà uno scherzo perchè sappiamo benissimo che lanciatori partenti andremo ad affrontare ma abbiamo due carte da giocare … Dio cosa pagherei per avere un bel biglietto aereo in mano, il passaporto pronto, arrivo al Logan, un bed & breakfast dignitoso ed un biglietto per il Fenway. Questo è destinato a rimanere un bel sogno per il sottoscritto, un sogno per tutti è invece riuscire a strappare un’altra partita, sbuffando, annaspando ma alla fine portando a casa, nemmeno io so come, un’altra sporca e maledetta partita.

Nel match di stanotte ci sono un po’ di aspetti da mettere in rilievo : anzitutto il fatto che Miguel Cabrera sta iniziando ad essere, probabilmente a causa delle sue condizioni di salute, un fattore negativo per i Detroit Tigers. Una corsa a casa senza senso, un buco costosissimo in difesa, chiaro che non lo cambieranno nemmeno sotto tortura, vorrei conoscere chi ha il coraggio di farlo, ma non è male per noi provare di forzare un po’ il gioco verso di lui, continuo a non capire il non smorzare verso di lui, avevamo anche stasera in formazione un paio di giocatori che in questo momento non batterebbero valido nemmeno lanciasse mia madre, provare un bunt a sorpresa, intendo proprio una smorzata per ottenere la valida non mi sembra una schifezza.

Come secondo aspetto voglio rimarcare l’importanza del fuoricampo mammuth di Napoli, non tanto per l’importanza intrinseca con una partita finita 4-3, ma quanto perchè è stata una ventata di fiducia per tutti, i giocatori in campo in primis, finalmente mettiamo il naso avanti, non siamo stati costretti ad andare in crisi dagli zero che si susseguono sul tabellone.

C’è anche altro però : a mio modestissimo parere gestione non convincente da parte di Farrell, un po’ troppo pronto a chiamare i cambi pitcher, sia togliendo Lester che togliendo Breslow m’è sembrato che si sia andato a cercare la sua coperta di Linus cercando protezione, Breslow mi pareva in pieno controllo ed anche Lester aveva subito un paio di valide, ma che tipo di valide ? Dei bloopers nell’outfield o delle palline che si infilavano di misura tra gli interni. Questa squadra sta chiedendo tanto a tre uomini del bullpen essendo spariti tutti gli altri dagli onori del mondo, stiamo tirando molto sul collo. Però se i cambi sono questionabili, ritengo indiscutibile che lasciare in campo Victorino per battere al nono sia stata una roba incomprensibile, sta bene se smorza, se invece deve girare il bastone non va bene. In questo momento non ha il minimo tempo sulla pallina ed anche la selezione dei lanci lascia a desiderare, se volevi qualcuno che battesse una volata agli esterni occorreva far entrare qualcun’altro.

Fatto sta che nonostante tutto siamo avanti 3-2, mi aspetto qualche cambio, contro Scherzer direi che Nava entrerà, mi sembra meno chiaro chi uscirà tra Gomes e Victorino, col secondo che sembra in difficoltà; poi consideriamo un attimo anche Drew, che in difesa fa sempre il suo ma che in attacco sembra un pitcher nel box.  Già Scherzer è forte, se poi diamo degli out quasi automatici … Non lo so, c’è da pensare e c’è da soffrire ancora tanto … ma ormai ci siamo affezionati alla nostra trincea. Giusto no ?

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Ghiaccio sottile

Possiamo resistere a tutto, però di sicuro in questi playoffs non possiamo resistere ad una prova scadente del pitcher partente. Il ghiaccio è veramente sottile, se fai il movimento sbagliato il ghiaccio si rompe e vieni ingoiato dall’acqua gelida. A mio parere la prova di Peavy è ancora meno che scadente, nel momento che dai con le basi cariche quattro balls con quattro lanci ad Austin Jackson (finito per disperazione allo spot n.8 del lineup) vuol dire che hai veramente toccato il fondo. Dire che ci aspettavamo qualcosa di meglio è poco, dire che siamo delusi è pochissimo.

Mi si può dire che se Pedroia non “bobbla” la pallina in quel decisivo secondo inning avremmo beccato un punto anzichè cinque, ovviamente ciò è vero, ma io faccio sempre presente a chi obbietta in questi casi, che se il tuo seconda base è impreciso, il pitcher non è autorizzato a beccare una cannonata in fondo al recinto nel turno successivo.

Va dato il merito anche ai Tigers, una squadra che si permette il lusso di avere Doug Fister come n.4 del lineup, peraltro giustamente in quanto ce ne sono tre migliori di lui, è una squadra con un pacchetto eccelso. Non credo invece che i cambi di lineup operati dai Tigers contino più di tanto, Iglesias gli chiude meglio la difesa e da un po’ di velocità ad un lineup pachidermico, tutto lì. Mi chiedo se dopo questa brutta sconfitta, coi nostri punti entrati nel garbage time, porterà a qualche cambio da parte nostra. Il nome ovvio è Xander Bogaerts, nome dibattuto anche nel post-partita.

Fatto sta che comunque si tornerà al Fenway per gara-6, ma ci prima c’è da rivedere Anibal Sanchez stanotte. In pratica il premio di gara-5 qual’è ? Qualora vincessimo dovremo sconfiggere al Fenway Scherzer o Verlander, perdessimo invece ci servirà la W contro Scherzer E Verlander, e francamente riuscire a vincerne 4 su 4 delle partite lanciate da due assi mi pare un po’ troppo.

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Lackeyander

Scrivo qualcosa alle due del mattino anche perchè con la botta di adrenalina che ho preso chissà se dormo.

Ovviamente si parte a parlare di John Lackey, anzi Lackeyander perchè sembrava Verlander più di Verlander stesso. Diciamocelo subito che il partente di Detroit ha lanciato bene, ma ha anche avuto due volte la Dea Bendata dalla sua con un fuoricampo in foul di un metro ed una palla presa spalle al recinto. Io di John Lackey avevo scarsa fiducia, non vi nascondo che parlando col mio mentore qualche giorno fa avanzavo l’idea di Peavy in gara-3, come al solito non c’ho capito una cippa … ma è bello anche così. Le sue cifre le conosciamo bene, eccellente al Fenway, molto ma molto meno on the road, invece avete visto che gemma ha cavato fuori dal cilindro. La partita tirata fuori contro i free-swinger di Detroit entra di diritto negli annali del baseball di Boston. Alla fine s’è confermato quello che in tanti pensavamo, per spuntarla in gara-3 serviva un miracolo ed il miracolo c’è stato recapitato, bello impacchettato con tanto di fiocco nella scatola.

Diciamoci anche che, prima o poi, occorrerà che l’attacco faccia qualcosa in più di quel poco o nulla che sta producendo perchè non è poi detto che i miracoli avvengano in serie, quando la Fox ha mostrato le cifre di questa serie e praticamente tutti i nostri sono sotto la Mendoza Line io ho sobbalzato sul letto, il mio baseball offensivista sta andando a rotoli, ma pur di vincere sarei disposto anche ad una seri infinita di 1-0 con un catenaccio degno della buon’anima del Paron Nereo Rocco.

Dico qualcosina sulla gestione della partita da parte di Farrell. Siamo convinti ? Ma proprio convinti, convinti ??? Mica tanto. Di sicuro il suo coraggio è da apprezzarsi nel momento che ha cavato Lackey, chiaro che si possa eccepire però sulla logica che ha animato la scelta, Lackey aveva appena accennato ad un piccolo calo, non oso pensare a cosa avremmo letto nel caso che … Invece nel momento che s’è trovato Drew in seconda con zero out si doveva mettere il bunt in terra ? La risposta è ni … Il bunt si poteva (forse si doveva) mettere in terra, Middlebrooks però è storicamente negato nel bunt, per sua specifica ammissione anche, poteva entrare un pinch-hitter per la smorzata e poi semmai Bogaerts in difesa. OK … però parliamoci chiaro, mi pareva chiaro che la partita la vincevi sul monte ed in difesa ed inserire poi un difensore rookie a freddo in un contesto simile non è così “sicuro”. Non lo so, chiaro che un secondo punto sarebbe stato una bella assicurazione sulla vita, però mi mantengo il beneficio del dubbio che sia stato meglio così.

Chiudo sul bullpen, due vittorie di un punto con un apporto decisivo dei rilievi, i tanto disprezzati rilievi stanno reggendo come meglio non si può, stasera c’è stato qualche brivido e non vi nascondo che durante il turno di Cabrera all’ottavo mi sarei chiuso dentro una cassapanca, ma alla fine hanno retto; ho solo un dubbio : per Farrell il bullpen è Breslow, Tazawa & Uehara con gli altri che sono figure ai margini, mi chiedo se si potrà reggere così in pochi.

La chiudo qui … un’altra nottata delirante, ma stasera almeno possiamo dire una cosa : ma è proprio necessario che la serie torni a Boston ? E come si dice in un bel film : Good night & good luck … a tutti dal più profondo del mio cuore.

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