Cercasi psicologo disperatamente

Vedasi titolo, io purtroppo ho studi completamente diversi … ergo non so proprio cosa scrivere. Sono reduce, come immagino parecchi di quelli che rispondono alle mie note, dalla visione della sconfitta in gara-3 al Jacobs di Cleveland, ennesima sconfitta d’accordo … ma quel che più preoccupa sconfitta ancora più grottesca delle precedenti. In questo momento sono impegnato in una seduta di training autogeno per autoconvincermi che quello che sto vivendo è solo un incubo dovuto al fatto che sono andato a dormire immediatamente dopo aver mangiato un chilo di friggione … e se non sapete cos’è il friggione peggio per voi, metto il link per chi si vuol documentare

http://www.buonenotiziebologna.it/index.php?option=com_content&view=article&id=180:friggione-bolognese-ricetta-tradizionale&catid=54:le-nostre-ricette&Itemid=70

Provo di tornare serio (parola grossa); non ho motivazioni per quello che sto vedendo, e mi consolo del fatto che fior di commentatori americani sono nelle mie condizioni, la perla finale della giornata è stato McDonald che entrato come pinch-runner al nono inning s’è fatto piccionare fuori base dopo aver stupidamente esteso la sua corsa oltre la seconda base, se a questa prodezza sommiamo il numero di Varitek l’altra sera, e le contro-performances di molti assi di briscola (es.Youk), il tutto da una somma finale di stramberie baseballistiche che eccedono ogni logica.

L’unica possibilità è rimettersi a giocare a baseball, per fare un esempio … Varitek deve tornare ad essere quello che pur di ribaltare una partita con gli Yankees scatena una gazzarra da urlo, non quello che si scorda di fare un tag a casa base, serve una scarica di adrenalina, qualsiasi cosa pur di uscire da questa cappa di negatività.

Ho appena tirato in ballo gli Yankees … già … tra meno di 24 ore i Red Sox iniziano il loro cammino interno proprio contro gli uomini del pigiamino a righe. Posso capitare due cose : 1) giocare il superclassico sarà la scarica di adrenalina che serve per svegliare la squadra. 2) la musica resterà la stessa e continueremo a vedere gente che si spara la pallina sui genitali.

A questi punti è solo questione di testa, grinta e semmai un po’ di bus de c… ; il resto … almeno oggi conta zero.

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Ok … è il momento … PANICO !!!

Cominciamo dalle cattive notizie anche perchè se dovessi mettere delle buone notizie il mio pezzo sarebbe già finito.

Mai in oltre un secolo di baseball professionistico una squadra partita 0-4 ha poi vinto le World Series. Così … subito per tirarsi su il morale. Ora però se non vogliamo buttarci giù da un ponte diamo un’occhiata ad alcune cose emerse che lasciano un retrogusto molto amaro :

  • Anzitutto mi pongo la domanda se questa squadra può reggere la pressione. Non so voi ma io in queste prime serate di baseball ho visto dei volti che non sembravano proprio quelli di un esercito convintissimo delle proprie potenzialità.
  • Adesso l’attacco sembra in catalessi; Beckett, seppure con tantissimi affanni, è riuscito a reggere, col risultato che la squadra è riuscita a fare solo un punto a Josh Tomlin, che ricordo non essere il nuovo Sandy Koufax e nemmeno la reincarnazione di Grover Alexander, bensì essere un onesto pitcher con uno stipendio di 400k $
  • La paura è che Francona stia un po’ sbarellando, la gestione di Crawford è lì a dimostrarlo con un up & down nell’ordine di battuta che fa impressione, da terzo a settimo .. ora secondo. Il Francona che ricordiamo era sempre molto prudente prima di muovere gli uomini del lineup
  • Gli ultimi tre dell’ordine di battuta hanno fino ad ora un raggelante 4 su 37 nel box, gli ultimi tre degli Yankees sono Posada, Granderson e Martin. Vabbè … stiamo buoni che è meglio. Ah … tra parentesi … Martin era libero, non dico altro.
  • Il dubbio che Lackey sia un pitcher sopravvalutato comincia a girare nella testa di molti. Alcune cifre che ho trovato in rete (leggasi Boston Globe). Contro le squadre tradizionalmente di bassa classifica Seattle, KC, Oak, Baltimore, etc. 53-25 3.29 ERA, contro le altre 63-58 4.32 ERA
  • Beckett sta modificando il suo pitching style, molte meno fastball e molte più palle “di mestiere”. Secondo le cifre di mlb.com ieri seri 24 change-up. 24 ???? Di solito li tirava in una stagione intera. Resto dubbioso di questa cosa, ho amato ed amo Beckett, ma Beckett è un lanciafiamme, non uno che lavora di finesse, ne è o ne sarà capace di questa trasformazione ?

Basta … la finisco qui sennò rischio di sembrare pedante, speriamo nella quinta e sarebbe una piccola nemesi per il sottoscritto se fosse proprio Dice-K a riportare la prima vittoria, onestamente un pitcher che mai m’ha convinto. Normalmente vi direi che mi sentirei più sicuro se fossi il passeggero di autobus guidato da Mister Magoo, piuttosto che il tifoso di una squadra con Matsuzaka sul mound, ma messi come siamo non possiamo che essere fiduciosi del pitcher giapponese.

L’ultima cosa, MA LA PIU’ IMPORTANTE DI TUTTE : sono letteralmente commosso dalle vs. risposte. Semplicemente commosso …

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E per aperitivo … due schiaffi

Immaginate la scena : siete bambini ed è la vigilia di Natale, avete scritto nella letterina a Babbo Natale che volete il nuovo super-mega-robot radiocomandato, ed è esattamente quello che vi aspettate di trovare sotto l’albero la mattina dopo. Invece, dopo la sveglia del 25 Dicembre vi trovare nel pacco un deludentissimo pigiamino. Questa è un po’ la sensazione che la Nation sta provando in questo momento, dopo il più atteso, invocato Opening Day e dopo le prime due sconfitte ad Arlington, Texas.

Un po’ di cifre : i Red Sox in due partite hanno subito 25 valide ( + 7 basi) , tra i quali 6 doppi, 2 tripli, 7 HR. Lester per la prima volta ha concesso 3 HR in una partita, mai Bard aveva subito 4 punti in un rilievo, Lackey ha servito ai Rangers 7 extrabasi, suo career-high. OK … peggio di così non si può fare.

Però è bene provare di capire il perchè di questo avvio col freno a mano tirato, che si somma ad un training-camp che ha dato, specialmente nelle ultime settimane, dei risultati più o meno simili. I rumors che girano in rete (che valgono per quello che valgono, cioè poco) dicono di un adattamento non proprio ottimale col nuovo pitching coach Curt Young, ma in questi casi accusare il pitching coach è un po’ come mettere il maggiordomo come primo indiziato nei gialli d’antan. Di sicuro ha contribuito (a baseball si gioca in due) un line-up dei Rangers sulla falsariga di quello dell’anno scorso, anzi potenziato con l’addizione di Beltre; di sicuro si son visti da parte dei pitcher bostoniani, lanci un po’ troppo in mezzo al piatto, lanci dalla lettura troppo semplice, ad esempio quello del grande-slam di Beltre che ha chiuso la partita di sabato notte.

E’ tanto, troppo presto per cominciare a farsi prendere dal panico, e la stagione è lunga, ma ricordiamoci anche conto che siamo nella AL East, una division nella quale occorrono 100 o poco meno vittorie per portare a casa il pennant.

Diamo un’occhiata anche alle cose positive di questa due giorni in Texas. Tre nomi : Ellsbury, Gonzalez, Ortiz. Per Ellsbury ci sono 5 valide (+ una base) ed anche il primo HR stagionale oltre che ad una sensazione di essere veramente in buona forma, stava anche per fare un catch strepitoso in tuffo che avrebbe salvato l’inning da 6 punti che ha ammazzato la partita di sabato. Per Ortiz ci sono già 2 HR a statistica, pensiamo che l’anno scorso il primo homer arrivò a metà maggio. Per Gonzalez ci sono già 5 valide e 3 RBI, davvero non male per uno che ha iniziato la preparazione da non più di due settimane.

Stasera alle 20 gara-3 ad Arlington, dove Clay Buchholz sarà opposto a Matt Harrison. Per il buon Clay il compito ovvio è provare di fermare l’attacco dei Rangers, a cominciare da Ian Kinsler che per due sere consecutive ha sparato oltre il recinto il primo lancio della serata, forse il consiglio che si può dare è di giocarselo molto … molto sporco.

Alla prossima ….

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