Piccolo notiziario nell’attesa

Manca poco e poi finalmente gli occhi di Boston passeranno dai Patriots ai nostri Red Sox, anche se non si può non lodare i nostri vicini di casa di Foxboro perchè riuscire a rimanere al vertice per 15 anni in un sistema fatto apposta per rendere difficile ciò, è davvero un risultato rimarchevole. Dicevamo di noi … non ci sono notizie decisive, ci sono solo alcune notiziole che semmai toccano i Sox in maniera indiretta ma che credo meritino di essere riportate.

    • Tutti noi abbiamo sempre dibattuto della superiorità regolamentale del mondo sportivo americano nei confronti dello sport italiano, lo dicevamo credendoci. Fatemi dire che dai giorni scorsi ci credo un bel po’ meno. A cosa mi riferisco ? Ricorderete che l’anno scorso ai Sox furono cancellati i contratti firmati con alcuni “international free agents” e non fu possibile firmarne altri per un anno intero per una infrazione allo spirito delle regole, ripeto … allo spirito. Vabbè … l’altro giorno per lo scandalo dello spygate tra Cardinals e Astros, scandalo per il quale c’è uno che era arrivato ad essere un altissimo dirigente dei Cardinals che passerà 4 anni in GALERA, la stessa squadra di St.Louis è stata multata di 2 milioni di $ (come una multa da 5 euro per me) e gli sono state tolte un paio di giocatori da chiamare al draft. Posso dire che il rapporto tra reato e pena nei due casi è scandaloso ? Se poi ci aggiungete che l’anno scorso il GM dei Padres fu squalificato per un mese (ridicolo !!!) per aver intenzionalmente nascosto i referti medici dei giocatori (il nome Pomeranz vi ricorda qualcosa ?) capirete come sia un po’ incacchiato col dipartimento giustizia MLB. Voglio essere cattivo fino in fondo : paghiamo il fatto che i Sox furono i capofila tra quelli che non volevano Rob Manfred come nuovo commissioner ?
    • A Boston si discute assai della terza base … e modestamente se ne discute anche qui. Avrete ampiamente capito del mio scarso amore (dolce eufemismo) per Sandoval. Il mio mentore però fa un discorso saggio : “Sandoval non deve sostituire un fenomeno, bensì Shaw che ha giocato tre mesi e Aaron Hill che ha giocato come un impiegato del catasto”.  Il discorso è logico, la produzione dalla terza base è stata a dir poco modesta, un po’ di cifre : su 30 squadre i nostri terza base sono stati 29mi come WAR, ancora 29mi come media battuta e malinconicamente ultimi come OPS. Questo per dire che in fondo l’asticella per il Panda non è certo alta, di sicuro sembra che si presenterà in condizioni fisiche buone, a differenza del sovrappeso degli anni scorsi. Sono girate in rete foto recenti dove è un figurino, un giornalista in un tweet ha detto che sembra Altuve, facendoci ridere assai; speriamo che all’anno n.3 quel contratto fattogli firmare dia qualche resa maggiore della nullità che ci ha dato nei primi due.
    • A proposito di terza base … nell’annuale classifica dei prospetti, come miglior terza base, la MLB ha messo il nostro Rafael Devers. Speriamo che la sua evoluzione prosegua e che i Sox siano pazienti per aspettarlo. Il ragazzo fino ad ora ha giocato solo in Singolo A Avanzato e probabilmente inizierà la stagione a Portland in Doppio A, inoltre ha giocato negli ultimi due inverni in quel campionato spettacoloso che è la Winter League dominicana. Dicevamo della pazienza, il giocatore secondo tutti è più un attaccante che un difensore, quindi deve ancora imparare tanto, qualcosina potrà imparare allo spring training visto che per la prima volta potrà partecipare a quello dei “grandi”. Battutaccia : Mr. Dombrowski lo venderà per prendere qualche veterano ? Ah … Qualora ve lo foste perduti, la classifica assoluta vede al primo posto Andrew Benintendi : incrociare le dita … please.
    • E’ terminata la stagione degli arbitrati, e per la prima volta da 15 anni un arbitro ha deciso lo stipendio d’un giocatore dei Sox, ovvero Fernando Abad : tra i 2,7 milioni di $ chiesti dal giocatore ed i 2 offerti dai Sox, l’arbitro ha dato ragione ai Sox. Spesso queste cose lasciano uno strascico nei rapporti tra giocatore e team, pensate un po’ che io manco li avrei offerti quei 2 milioni. Se Abad farà il muso ce ne faremo una ragione, considerando che arrivato da noi ha fatto pena …
    • Bronson Arroyo ha firmato un “minor league contract” per i Cincinnati Reds. Perchè lo scrivo ? Perchè con ritiro di Ortiz, il buon Bronson è rimasto l’ultimo degli Eroi Immortali del 2004 ancora sulla breccia; 40 anni tra pochi giorni, è chiaramente arrivato al fine della sua carriera, una carriera mai da stella ma comunque sempre più che dignitosa. Un paio di flash dal suo passato bostoniano : ovviamente quella gara-6 nel Bronx quando A-Rod (o A-Roid o A-fraud … se volete) provò di fargli cadere la pallina oppure l’inverno 2005/2006 quando firmò con noi a cifre minori di quelle che avrebbe preso altrove, contro il parere del suo agente, per restare a Boston ed i Red Sox poi lo vendettero un paio di mesi dopo ai Reds per prendere Wily Mo Pena. E poi dicono che i giocatori son mercenari …

That’s all, tra poco si ricomincia, ancora per una notte lasciamo spazio al football, tra birre, confezioni “monstre” di patatine e brustolini, ma ci siamo … manca davvero poco

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Finirà il letargo …

Se c’è un momento dove il letargo del baseball è veramente profondo, il momento è questo. Il mercato è finito, almeno per noi ed almeno nelle sue decisioni importanti; sulla TV e sui media in genere impazza il football, anche perchè ha mostrato partite di una bellezza incommensurabile come Packers – Cowboys e la finale universitaria tra Clemson ed Alabama e noi al limite ci dobbiamo accontentare a gennaio di quale breve di cronaca.

Per esempio è arrivato il momento degli arbitrati, e noi avevamo un bel terzo dei giocatori del 25-men roster che erano interessati da questa specie di contrattazione, che poi non è tale perchè se non si trova l’intesa c’è un arbitro che decide e perchè i giocatori hanno onestamente poca leva da far valere ed è proprio questo che mi fa dire che la MLB di tutte le leghe è quella che lascia meno potere ai players.

Nove giocatori erano interessati da questo passaggio procedurale e con sette è stata trovata un’intesa; con Holt, Leon, Kelly, Thornburg e Ross siamo su uno stipendio che andrà tra il minimo di Leon a 1,3 milioni e Kelly a quota 2,8 . Ma la cosa interessante sono ovviamente i casi Bradley e Bogaerts perchè stiamo parlando di due giocatori All Star ormai riconosciuti nella elite assoluta della Lega. Per Bradley parliamo di 3,6 milioni e per Bogaerts siamo a quota 4,5, provate ad immaginare se ci fosse stata una libera contrattazione a che cifre sarebbe andato il contratto del giocatore di Aruba; se aggiungete Betts che non è ancora arrivato all’anzianità valida per l’arbitrato (lo sarà nel 2018) capirete quanto sia il risparmio per i Sox su questi giocatori cardine.

Fatemi aggiungere un discorso di carattere filosofico : siamo agevolati dal fatto di far giocare questi giocatori ad un valore sotto-costo, grazie alle regole MLB, arriverà poi il giorno che diventeranno free-agent, per esempio Xanderino lo sarà dal 2020, io non so se i Sox abbiano l’intenzione di legarsi al giocatore per un lungo termine, in quel caso sarebbe lecito anzi consigliato iniziare a muoversi, semmai anche solo per far capire allo stesso giocatore che c’è un sincero interesse, si dovrebbe far seguire ai discorsi un’offerta che dovrebbe essere congrua, non una presa in giro; anche se non si trovasse l’intesa si sarebbero però gettate le basi per i discorsi futuri e semmai si attenuerebbe il desiderio del giocatore e dell’agente di arrivare alla free agency per monetizzare al massimo.

Da segnalare anche che con due giocatori non s’è raggiunta ancora l’intesa, uno è Abad … e non che la cosa ci tenga svegli la notte, l’altro è Pomeranz, i Sox hanno detto 3,6, lui ha risposto 5,7. Se Pomeranz vale 5,7 allora forse valgo qualcosa anch’io, in questo caso non mi sposterei di un centesimo dai 3,6 che anzi mi sembrano parecchi e se arriveremo davvero all’arbitrato (ai Sox non succede dal 2001) ce ne faremo una ragione e sarà una dimostrazioni in più che il mondo va a rovescio.

Ultimo discorso staccato dal contesto precedente : io spero che i media smettano di rompere le balle ad Ortiz su un suo presunto ritorno, non mi sembra il tipo che si pente di un’idea dopo pochi mesi ed in ogni modo avendo firmato il ritiro sarebbe disponibile solo da giugno. L’altro giorno a Big Papi scappò un tweet dove era scritto solo #bostonglobe. Una mente normale avrebbe pensato che gli era caduto il dito sullo smartphone, su molti organi informazioni si son chiesti se avesse voluto dire qualcosa, se per caso era un segnale di una conferenza stampa, etc. etc. Direi che è letargo anche per i media di baseball, dato che non ci sono notizie si prova di inventarle … pessimo giornalismo.

 

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Natale in casa Dombrowski

Con la cessione di Buchholz si è completato il quadro della squadra che andrà ad iniziare gli allenamenti il prossimo febbraio in quel di Fort Myers, ora ci saranno solo da assegnare solo alcuni ruoli in bilico come ad esempio il quinto partente oppure cosa fare con Blake Swihart, ma sono questioni che verranno decise al caldo della Florida e soprattutto che potranno cambiare in corso d’opera a seconda dei responsi che il campo darà.

Non si però però chiudere la carriera bostoniana di Buchholz con le sole due parole del paragrafo precedente. Che cosa resterà dei dieci anni passati dal texano al Fenway ? A mio parere una grande sensazione di rimpianto, una sensazione dominata da quel “poteva essere ma non è stato”  che tante volte ha caratterizzato la sua carriera, capace di far veder dei flash di bravura non comuni ma capace anche di perdersi tra i suoi malanni fisici che iniziavano ma non sapevi mai quando finivano, capace di tirare una no-hitter il giorno della sua seconda partita nelle Majors … e ricordo ancora gli urli di Orsillo quella sera, ma ritornato l’anno dopo nelle Minors per palese inconsistenza. Un rendimento da rollercoaster che è stato il suo marchio di fabbrica, un 2013 da Cy Young prima del solito infortunio ed un 2014 da dimenticare, una rinascita nel 2015 prima dei soliti malanni fisici ed un 2016 dove per quattro mesi avrebbe subito della cannonate anche da mia madre per poi avere un ritorno di fiamma a fine stagione.

Forse hanno inventato il siero dell’imprevedibilità, probabilmente Buchholz ci è finito dentro il pentolone dove lo stavano preparando, un po’ come Obelix che finisce nel pentolone del druido da piccino. Ma comunque, nonostante questo, dispiace che sia finita in maniera così anonima, con una cessione che è un semplice “salary dump” per abbassare il monte stipendi e dove in cambio riceviamo il nulla, perchè un 24-enne che a quell’età abbia giocato solo in singolo A è davvero poco più del nulla. Alla fine rimango dell’idea che comunque questa era l’unica possibilità per il giocatore di rivalutarsi prima del passaggio alla free agency, provare di cambiare aria per vedere di rinascere anche se i Phillies non sono proprio una squadra dove sia facile eccellere.  Anche da parte nostra c’era poco da fare, anzi forse non andava fatta valere nemmeno la option, comunque come finale grigio di una carriera decennale direi proprio che ci siamo, un altro dei veterani che se ne va ed una squadra che in poco è stata davvero rivoltata come un calzino, pensate solo che come appartenenza bostoniana oggi, dopo l’inarrivabile Pedroia, al secondo posto c’è JBJ che sembra ieri sia arrivato in prima squadra.

In pratica con questa mossa si completa il Dombrowski Team, la squadra fatta davvero a sua immagine e somiglianza e continuo a credere che le cose non siano state fatte bene, all’ipotetico pranzo di Natale dalle parti di Yawkey Way ora partecipano solo quelli che davvero il Capo voleva partecipassero, sia come team e verrebbe da dire anche come staff viste le numerose partenze di tanti membri che avevano lavorato in passato. Direi che il regime ora si sia instaurato in tutto il suo potere. La squadra è costruita secondo i suoi dettami, coi suoi azzardi che adora buttando a mare il farm-team e provando di vincere subito, salvo poi dipendere da Sandoval e Moreland come corner infielders … e non mi sembra il massimo. Anche il rafforzamento del bullpen che avevamo invocato mi chiedo se sia davvero avvenuto, davvero non abbiamo nemmeno pensato a rinnovare Uehara e Ziegler ? Avevano la rogna ?

Insomma … alla fine facciamo il famoso all-in, buttiamo tutte le nostre fiches sul tavolo, azzeriamo il farm system ed io non sono per nulla convinto che la squadra 2017 sia più forte di quella 2016. Era così difficile essere un po’ più sistematici ? Avevamo due priorità a mio modesto avviso : il bullpen e rimpiazzare Ortiz. Anzichè buttare all’aria tutto e offrire a chiunque delle trades 4-contro-1 non era il caso semplicemente di provare a prendere un bel free-agent per il bullpen e di andare alla caccia del grosso bastone ? Non so se avete letto del contratto firmato da Encarnacion con la Tribù : ma noi a quelle cifre ci saremmo dovuti buttare a pesce su Encarnacion !!! Anzichè buttar via il lavoro di anni e l’investimento fatto per Moncada e Kopech. Bah … ormai è andata così, più che analizzo la cosa e meno che son convinto.

Il Natale a casa Dombrowski è arrivato, ci sono tante luci ma anche tanti angoli bui, spero invece che a casa di tutti voi che leggerete queste note ci siano solo luci in abbondanza per passare il miglior Natale che possiate immaginare.

Buon Natale a tutti i fratelli della Nation !!!

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Resto della mia idea

Avevo stimolato una sana discussione e dal numero di risposte ottenute, in un periodo di off-season, percepisco che il tema “Chris Sale trade” è davvero caldo; pareri diversi e discordanti, come è ovvio che sia, permettetemi però di dire che resto della mia idea, una trade che ti da un gran rinforzo nel breve termine, ma che guarda davvero poco lontano, sembra un movimento da Detroit Tigers (non a caso), in quella franchigia si operò spesso in quel modo, il risultato furono tanti playoffs e nessuna vittoria finale in aggiunta ad una pesante ipoteca sul futuro, potevo capire il modus operandi che fu adottato in Michigan dove c’era un proprietario molto anziano e malato, è umano pensare che avesse dato mandato di vincere subito infischiandosene del futuro. Quale sia il motore che ha dato il via a questo movimento non lo so, se sia tutta farina del sacco di Dombrowski o se la cosa risponda ad una richiesta di Mr.Henry, fatto sta che è un’inversione ad U di una politica che era un mantra dalle parti di Yawkey Way, passare da Cherington a Dombrowski è stato come passare da uno che tutti i giorni mangiava macrobiotico ad uno che pasteggia con porchetta a colazione, lardo a pranzo e fish-n-chips a cena.

Sono davvero in disaccordo con chi dice che si faccia troppa retorica sui giovani prospetti o per meglio dire si fa della retorica, si scrive tanto ma l’importanza di allevarsi i giocatori in casa per me è enorme, la parola magica è sempre quella : EQUILIBRIO. Per quelle che sono le regole delle Majors è impensabile costruire le squadre solo andando a prendere i giocatori altrove, è basilare avere un “core” di giocatori a prezzo controllato allevati in casa, se i migliori li mandi via rischi poi di dover far giocare i peggiori quando sarai costretto a riempire i buchi visto che è impossibile finire la collezione delle figurine, specie l’addio di Moncada è indigeribile, era quasi pronto per debuttare in pianta stabile e ci andava a coprire un ruolo sul quale siamo deboli … e lo mandiamo via. Tra parentesi il bonus alla firma (circa la metà del cospicuo investimento fatto a suo tempo) è a carico comunque dei Red Sox, più che osservo la cosa e più che non mi pare una genialata.

C’è poi un effetto indotto di questa trade … e di quella riguardante Travis Shaw, ed è che così abbiamo legato i nostri destini a quelli di Sandoval, in pratica abbiamo reso debolissima una posizione nella quale eravamo deboli, dipendiamo da un giocatore che negli ultimi due anni s’è presentato alla ripresa degli allenamenti svariati chili sovrappeso e che ha dimostrato limiti caratteriali ben evidenti. Mi importa poco che oggi sia in forma, anche gli anni scorsi in autunno era OK, fatemelo vedere dopo due mesi in Venezuela passati al grido di “vamos a tomar” e poi potremo fare un vaticinio del nostro futuro.

Due parole sull’altra notizia che mi ha lasciato a bocca aperta negli ultimi giorni, ovvero aver fatto valere l’opzione per il 2018 sul contratto a Farrell; semplicemente incomprensibile, davvero non avvertivo l’esigenza di legarsi ulteriormente ad un manager che lo stesso Dombrowski aveva detto non essere una cima nelle strategie in campo, in quella famosa intervista fatta il giorno dopo l’eliminazione ricevuta da Francona. Il famoso valore aggiunto che un manager ci dovrebbe dare nel caso di Farrell è davvero difficile da trovare, mi si dice che si sia voluto evitare il can-can che sarebbe nato se ad un certo punto si fosse arrivati vicino alla scadenza con un manager possibile partente, nel 2011 la cosa fu pesante per Francona, anche in termini di delegittimazione nei confronti dello spogliatoio, si è voluto evitare il rischio ? Mah … tenere un manager di seconda fascia è un rischio ben maggiore.

Quindi direi che la squadra è fatta, si cercherà semmai di alleggerire il payroll mandando via un contratto pesantuccio (Buchholz), ma non credo che sia facile trovare chi voglia sostituirsi ai Red Sox nel dare quei 13 milioni al mancino texano e soprattutto spiegatemi il senso di aver fatto valere la sua di opzione, OK .. all’epoca non sapevamo che avremmo preso Sale, ma mi immagino che il piano di provare a prendere un altro partente di rango ci fosse, ovvio che in quel caso Buchholz diventava spendibile, tutto continua a sembrarmi frutto dell’improvvisazione e non d’una strategia compiuta.

Non c’è molto altro, ammetto che l’altra volta avevo lanciato un titolo volutamente provocatorio ed ammetto che anche la politica di Cherington prestasse il fianco a critiche, anche qui torna fuori la parolina magica che è sempre quella : EQUILIBRIO. Cherington non voleva mai prendersi quelle responsabilità per una trade importante o per un contratto molto pesante, Dombrowski pensa che sia l’unica politica degna d’essere seguita. “In medio stat virtus” dicevano i padri romani, quella virtù che sta nel mezzo nel baseball MLB ha un cognome che comincia per “E” e finisce per “pstein”, costruisci la squadra coi giocatori allevati in casa che a Boston si chiamavano Pedroia, Ellsbury a Chicago Bryant, Russell, Schwarber, etc. e la completi andando a prendere altrove il pezzo pregiato per fare il salto di qualità come furono per esempio Beckett e Lowell da noi oppure Lester nella Windy City. Questo è il baseball signori, una cosa ben diversa dalle fantasy leagues … molto ma molto diversa. Il titolo “Aridatece Cherington” era provocatorio, un titolo “Aridatece Epstein” sarebbe stato più reale, perchè non l’ho fatto ? Boh …

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Aridatece Cherington !!!

Anche se non sono romano uso un titolo nel loro dialetto, un titolo che comunque credo sia comprensibile per chiunque lo legga, dal Brennero a Pantelleria : lancerei una petizione on-line per riavere Ben Cherington o forse per meglio dire mi chedo se è possibile che non esista un onesto compromesso tra Cherington che era restio a qualsiasi mossa un minimo coraggiosa e Dave Dombrowski che s’è messo in testa di riuscire in uno scopo : fare a pezzi il nostro farm system per un cospicuo lasso di tempo. Una politica che ti può portare ad avere un presente vincente e ti può portare ad avere un decennio da Philadelphia Phillies in un futuro più o meno immediato.

Che ingrato che sono !!! Ci riforniscono di un giocatore come Chris Sale ed io storco il naso, mai contento questo romagnolo direte, già … peccato che Moncada doveva essere uno dei pezzi basilari del nostro futuro ed oltretutto ci è costato una barca di soldi, lo buttiamo via così senza averlo mai provato in un tempo ragionevolmente lungo ? Kopech era il miglior prospetto che avevamo come lanciatore, aveva fatto qualche mattana ma c’era speranza che un cervello a vent’anni fosse migliore di uno di diciotto, almeno così continueremo a dirci che il nostro farm system non produce nulla sulla collina dai tempi di Buchholz. Tra parentesi lo ho visto anche in un po’ di azione nella scorsa Arizona Fall League, Kopech è un lanciafiamme da urlo, che ovviamente deve migliorare e tanto ma c’era davvero del materiale su cui lavorare. Basabe non l’ho mai visto ma ho letto parecchio ed era altro materiale su cui lavorare, il lanciatore Victor Diaz onestamente non l’avevo mai sentito nominare e quindi non mi pronuncio.

Poi per prendere un rilievo abbiamo fatto un altro scambio 4-contro-1 dando via tra gli altri anche Dubon, altro prospetto nella nostra elite. Vi faccio vedere una tabellina

cattura

E’ la nostra classifica ufficiale dei migliori prospetti fino alla giornata di ieri : in un giorno ne abbiamo mollati 4 tra i primi nove, credo sia un record galattico, tra parentesi fare i cambi 4-contro-1 per un rilievo mi pare una follia, abbiamo già fatto un numero simile l’anno scorso per Pomeranz, come sia andata la cosa credo sia sotto gli occhi di tutti, mi piace poi rimarcare anche un’altra cosa : credo che anche mia madre sia capace di fare quel tipo di scambi, non era necessario andare a prendere Dombrowski, con mia madre al suo posto avremmo risparmiato un sacco di soldi.

Non so … sono troppo pessimista ? Ma c’era proprio questa necessità di giocare tutte le nostre fiches sul 2017 ? Siamo così disperati ? Cavolo !!! L’ultima vittoria risale al 2013, non all’epoca delle guerre puniche, dovevamo proprio ipotecare il futuro per un mucchio di anni a venire per tentare di vincere subito ? Io la vedo così, i contributi esterni di voi che leggete sono, più che mai oggi, graditi.

PS – Non ho voglia di parlare della option fatta valere sul contratto di Farrell, finirei col dire cose pesantemente volgari

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Piano B

Sembra proprio che il piano A preferisca il Texas, ad una buona birra irlandese facile da trovare a Boston, sembra proprio che Carlos Beltran preferisca quella robaccia del cibo tex-mex e firmi un contratto con gli Houston Astros. Onestamente me ne faccio una ragione, nel senso che era un’ipotesi che poteva anche piacerci ma non era certo il sogno che animava le nostre notti, quindi direi che registrata la firma di Beltran possiamo cominciare a ragionare su chi possa essere l’uomo che incarna il cosiddetto piano B.

Anzitutto c’è da tener presente una cosa importante : sembra proprio che di soldi da spendere ce ne siano pochi dato che col nuovo CBA le regole della “luxury tax” sono cambiate pochissimo (una leggera crescita della soglia). I Sox andranno oltre questa soglia per il terzo anno consecutivo, ciò che comporta una ulteriore impennata della penalità, in pratica per ogni dollaro di stipendio pagato oltre la quota di 195 milioni di $, i nostri maggiorenti dovranno pagare 50 cents di penalità. Quindi sembra proprio che Henry & Werner abbiano fatto presente a Dombrowski di stare basso coi voli pindarici. Tenete anche presente che i soldi risparmiati con l’addio di Ortiz andranno investiti negli aumenti di stipendio che dovremo corrispondere ai giocatori che andranno all’arbitrato (es. Bogaerts) che fino ad ora erano sottopagati.

Quindi cosa ci si può aspettare ? Le strade sono tre. La prima è andare a pescare un altro giocatore che si accontenti di un contratto a breve durata, un paio di nomi usciti sono Mike Napoli e Chris Carter. Fa ridere metterci Carter in questo elenco di giocatori low-cost (o quasi), bene o male stiamo parlando di colui che ha vinto la classifica degli HR della National League, già … peccato che a fronte dei 41 HR (131 in 4 anni) ci si debba accoppiare una media battuta appena sopra media .200 ed un quantitativo di strikeout imbarazzante. Napoli lo conosciamo bene, almeno sappiamo che avremmo a che fare con una persona eccellente ed il fatto che le squadre che lo stiano seguendo (Sox, Tribe e Rangers) siano squadre che lo hanno già avuto dimostra che è un giocatore che lascia un bel ricordo in tutti. Anche lui sappiamo che gode di un rapporto privilegiato con gli strikeout, ma tutto sommato è un po’ meno “tutto o niente” rispetto a Carter, è uno abituato a giocare partite dal peso specifico importante, insomma … un cavallo di ritorno che potrebbe anche piacere.

Dicevo che le strade sono tre. La seconda sarebbe imbastire una trade, qualche giorno fa si lesse di Goldschmidt (magari …), Arizona chiederebbe la luna per un giocatore con quelle cifre e con tre anni di contratto a cifre più che oneste, pensate che l’anno prossimo non arriva a 9 milioni. Aspettiamoci davvero una richiesta di una contropartita folle, qualora ponessimo davvero la richiesta. E poi non vorrei mai fare affari coi D-Backs, franchigia dove abbondano gli ex Red Sox, che quindi faremmo fatica a bidonare dato che conoscono il nostro sistema meglio di chiunque altro. La terza strada, che comincia a venir fuori, è fare poco o nulla nel settore DH, cercare di resistere con quello che si si ha .. e poi semmai vedere se si libera qualcosa a luglio. Chiaro che così il potenziale dell’attacco calerebbe parecchio, ma fare delle mosse tanto per il gusto di farle mi pare anche peggio.

C’è poi un’altra cosa : tutta questa enfasi sul DH mi pare copra il nostro problema n.1. Dobbiamo potenziare il bullpen !!! Per esempio oggi leggo che Ziegler tornerà in Arizona. Peccato … in questa stagione abbiamo capito che l’approccio di Dombrowski sarà una cauta attesa, volente o nolente, ma se l’attesa la trovo condivisibile per il discorso DH dato che dovremmo sostituire un insostituibile, la capisco molto meno in questo caso, dato che nel bullpen ci sono giocatori a fine corsa o dal rendimento imbarazzante. Insomma … avrete capito che avrei voluto qualche notizia in meno su Beltran, Napoli, etc. etc. ma qualcuna in più su chi dovrà coprire la nostra “banda del buco” che tanti bocconi indigeribili ci ha propinato.

Qualcosa in più si capirà dal Winter Meeting che andrà in onda la prossima settimana e che ha seriamente rischiato di saltare se non ci fosse stato l’accordo sul nuovo contratto collettivo. L’anno scorso DD aveva le luci della ribalta tutte puntate su di lui, quest’anno sta nell’ombra, ma se si è capaci si possono fare eccellenti affari anche stando in seconda fila, a spendere 30 milioni per Price son capaci tutti, il valore di un executive lo vedi quando è capace di pescare pesci ottimi nel torbido, come gli Indians son lì a dimostrare, visto che col 23mo payroll sono andati ad un’unghia dal vincere tutto. Una telefonata a Chris Antonetti io la farei …

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Ostaggi del CBA ?

Sapete che una Stove League così fiacca non la ricordo ? Non mi riferisco solo a Boston ovviamente, ma a tutto il mondo delle Majors; nonostante siamo ormai al 27 novembre si son visti pochi affari e francamente non così decisivi (almeno credo) per il campionato 2017. La ragione mi sembra abbastanza chiara ed è racchiusa in quelle tre lettere nel titolo : C.B.A. ovvero Collective Bargaining Agreement.

In pratica stiamo parlando del contratto collettivo che regola tutti i rapporti di lavoro tra le squadre ed i giocatori, il contratto attuale scade giovedì prossimo ed al momento la firma del nuovo non sembra vicinissima. Non è mica una questione da poco sapete ? Non lo è perchè ovviamente si discute di soldi, molti soldi … che sono poi il motore d’uno sport che si gioca anche per ottenere degli utili al momento della chiusura del bilancio. Tanto per darvi un esempio di come queste contrattazioni incidano pesantemente sul mercato pensate a questo : uno dei temi in discussione è la luxury tax che i giocatori vorrebbero eliminare (non capiterà mai) o comunque ridurre d’impatto, ovviamente da questo orecchio i proprietari non ci sentono molto. Ovvio che una squadra che sia al di sopra del limite che fa scattare la tassa (es. i Red Sox) voglia sapere quali saranno i limiti e quali le penalità prima semmai di offrire un contratto a chiunque. Se pensiamo poi che altri temi all’ordine del giorno sono i draft picks dati in compensazione dei giocatori che firmano altrove dopo aver ricevuto una “qualifying offer” oppure se istituire o no un draft per i giocatori internazionali (il Sindacato dei giocatori è assolutamente contrario) capirete che si sta discutendo proprio dell’architrave delle regole MLB.

Quindi quando giovedì scadrà il vecchio contratto cosa succederà ? Sperabilmente nulla, continueranno le contrattazioni e c’è molta gente che è disposta a giurare che in un modo o nell’altro qualcosa verrà fatto, un’azienda che fattura 9 miliardi di $ (!!!) non si ferma così a cuor leggero. Però c’è anche da dire che si comincia a leggere una parolina antipatica ovvero “lock-out”, la serrata che la MLB potrebbe mettere in atto per forzare la mano. Dio non voglia perchè queste cose sai quando cominciano ma non quando finiscono. Il baseball in passato ha già subito danni enormi dalle vertenze di lavoro (principalmente da scioperi dei giocatori) e l’incubo del 1994 è ancora lì che ci tormenta, con fans incavolati … e col sottoscritto che dovette fare una coda terrificante allo Skydome di Toronto per riavere i miei soldi che avevo pagato per biglietti di una partita che mai si sarebbe giocata. Lo sport americano ha una storia di contrattazioni durissime tipo la stagione NBA del 2011 che iniziò due mesi in ritardo con calendario ridotto o la stagione 2004/2005 dell’hockey NHL che non è mai iniziata. Io, se devo essere sincero, comincio a sudare freddo, spero che tutto si risolva e che si cominci sul serio col mercato, ricordo a tutti che un lock-out bloccherebbe qualsiasi tipo di scambio o qualsiasi firma di free-agent. Già l’inverno è duro da digerire per noi baseball maniacs, senza Stove League sarebbe un inferno.

Sul nostro fronte poche notizie e nessuna sicura : Encarnacion continua ad essere un giocatore non così richiesto dalle nostre parti ed invece saremmo tra i principali candidati ad ottenere i servigi di Beltran, gli altri in caccia dell’espertissimo giocatore sarebbero Yanks, Astros e Rangers. Negli ultimi giorni son venuti fuori dei rumors riguardanti un possibile ritorno del Panda sulla Baia di San Francisco. I Giants negano (ma lo farebbero anche fosse vero), onestamente la discriminante sarebbe quanto dello stipendio di quasi 60 milioni di $ che dovremmo dare al venezuelano negli anni a venire i Giants sarebbero disposti ad accollarsi, se devo essere franco fosse 40 loro / 20 noi io ci penserei anche se sappiamo di essere davvero poco profondi in quel ruolo. Continuano anche ad esserci giornalisti che dicono che mettere sul mercato JBJ potrebbe essere un’idea, per me non l’idea del secolo ma tant’è.

Non c’è molto altro … tutto tace e l’inverno è arrivato … castagne e vino nuovo ?

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Ed ora è proprio inverno

Adesso è proprio inverno, s’è chiusa una World Series esaltante e tra breve passeremo a vedere le prime scadenze che ci aspettano, prima però non si può non parlare un po’ dello spettacolo andato in onda tra Illinois ed Ohio. Una serie fantastica, una serie dove ha vinto la squadra più forte e da cui si possono trarre spunti interessanti anche per ciò che ci riguarda più da vicino.

Di sicuro possiamo dire che in questa serie abbiamo visto dei manager giocare con coraggio, andando anche fuori dagli schemi ed assumendosi i rischi connaturati a queste scelte in controtendenza. Per esempio siamo tornati a vedere i rilievi lanciare anche due o tre inning, come avveniva anni fa, il messaggio è :”voglio che i miei migliori lancino di più”, meno specializzazione quindi, ma un baseball un po’ più “vero”, più anni ’80. Non so se questa sarà una tendenza che continuerà, io non lo credo perchè i playoffs sono una musica totalmente diversa rispetto alla regular season, anche perchè l’impiego eccessivo di un pitcher rischi poi di pagarlo la sera dopo semmai, il riferimento è all’uso esagerato e sconsideratamente inutile di Chapman in gara-6 che poi è stato pagato in gara-7.

L’altra scelta coraggiosissima e decisiva è stata impiegare Kyle Schwarber reduce da un anno in infermeria … e da due partite di allenamento in Arizona Fall League, gran bel campionatino ma giocato da ragazzini che devono imparare il mestiere. Io non so in quanti avrebbero fatto questa scelta, non ho la controprova ma mi immagino che il nostro manager questo coraggio non lo avrebbe avuto, sarebbe andato col manualetto che notoriamente non contempla idee così alternative. Già … il coraggio di saper andare fuori dagli schemi quando serve, per me è una gran dote, per esempio se hai un satanasso come Miller non lo impieghi solo nel suo inning canonico, lo impieghi quando serve, lo usi per tarpare le ali all’inning “buono” degli avversari e poco importa se questo inning sia il quinto, il sesto o l’ottavo. Faccio un parallelo con Mr.Farrell, ve lo ricordate il 2013 quando si attentava alle nostre coronarie facendo lanciare ai playoffs un Morales ? Serviva per far arrivare al suo inning canonico il setup per poi chiudere con Uehara closer. Ma semmai però nel frattempo rischiavi di farti scavalcare. In una must-win situation non devi concederti queste cose, io mi farei spiegare da Francona come si maneggia uno staff lanciatori, uno staff oltretutto depauperato da infortuni, il nostro vecchio Terry ha mostrato come cavare anche il sangue dalle rape, praticamente s’è fatto una serie rigirando Kluber, Miller ed Allen … e poco altro. Avesse avuto anche solo un uomo in più la serie poteva avere un risultato diverso.

Archiviamo il 2016 … ed è già 2017. Prime notizie dal Fenway. Anzitutto nei giorni scorsi è andata in onda la grande fuga. Avrete letto della partenza di tante figure professionali importanti, tanti nomi alcuni semmai non conosciutissimi dai più ma nomi importanti, Mike Hazen è il più famoso … ma non c’è solo lui. Non so quale chiave di lettura dare alla cosa, non so se associarla a normali cambi di lavoro e/o sedi o se sia Dombrowski che si fa terra bruciata attorno. Di sicuro Dombrowski non sembra quello che si tiene la gente attorno, tanto per dirne una anche a Cherington era stato chiesto di restare in quel fatidico agosto ’15 ma rispose picche. Davvero non lo so … la cosa mi piace poco, anche perchè DD non ha certo incantato in questo primo anno ed ho una paura fottuta che prima o poi parta con una di quelle trade che l’hanno reso famoso, per esempio un bel JBJ, Moncada, Kopech e semmai qualcun’altro in cambio di Chris Sale. Una presenza accanto che non sia uno yes-man potrebbe mitigare questi aspetti inquietanti.

C’è poi già stato il giro delle opzioni. Ovviamente declinata dai Sox quella di Hanigan, che onestamente sembra pronto per appendere le scarpette al chiodo, ed invece fatte valere quelle di Buchholz … e di Ortiz. State calmi !!! Quella di Ortiz è solo una mossa procedurale, casomai si pentisse del ritiro, quella invece di Buchholz è una mossa attesa ma che mi lascia perplesso. Siamo sempre alle solite, per riempire un roster e dato che dalle Minors non tiriamo fuori un pitcher dai tempi di … Clay Buchholz, dobbiamo firmare il suddetto. Però 13,5 milioni di presidenti defunti mi sembrano davvero tanti per un pitcher del valore attuale del texano e poi c’è questa sensazione di “già visto” che poco mi piace. Se ricomincia la solita litania di infortuni, di mesi passati fuori-forma e così via cosa andiamo a dire ? Che non ce l’aspettavamo ? Mah … continuo ad essere perplesso, andare a cercare sul mercato un onesto uomo da fondo della rotation era così impensabile ?

E’ tutto, ancora complimenti ai Cubs ed anche agli Indians che hanno fatto il massimo dello stra-massimo, ora mi rendo conto di non essere mai stato al Wrigley ed è un’esperienza che mi manca. Vidi i Cubs in trasferta a S.Francisco, eravamo negli anni del “derby degli steroidi” Barry Bonds vs Sammy Sosa, rimasi incantato da quanti tifosi dei Cubs ci fossero, erano davvero in un numero esagerato e dato che la distanza tra Chicago e Frisco è maggiore di quella che c’è tra Bologna e Casalecchio erano probabilmente tutti o quasi californiani. L’anno prima c’era stato Steve Bartman e nonostante tutto erano ancora lì a tifare, semplicemente tutte quelle persone meritano la gioia che hanno vissuto ieri notte.

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Ad una settimana dall’inizio

Manca poco ragazzi … manca veramente poco e poi partirà la stagione, ancora una settimana di spring training, compresa una “due giorni” a Montreal che in parecchi avrebbero volentieri evitato e poi cominceranno le partite che veramente contano. Il vecchio Fenway ormai ha sopportato di tutto, in questo inverno s’è trasformato in campo da football, campo da sport gaelici, addirittura per un po’ è stato un trampolino per snowboard, anche i folletti che lo abitano credo che non vedano l’ora che i normali frequentatori riprendano possesso della loro cattedrale.

Arriviamo ai giorni dove verrà definita la squadra che inizierà la stagione, verranno prese decisioni e sembra … ripeto sembra … che non tutto sia stato ancora detto. Anzitutto c’è la situazione in campo esterno e sembra che ormai Brock Holt abbia sorpassato Rusney Castillo nelle gerarchie e credo che il corposo gruppo di supporters che Holt ha anche nella sezione italiana della Nation non possa che essere d’accordo. Dovremo poi decidere cosa fare con l’oggetto misterioso cubano, se tenerlo in squadra col ruolo di quarto esterno o se mandarlo per l’ennesima volta a Pawtucket, certo che sarebbe carino che ci spiegassero quale talento particolare era stato visto in Castillo da fargli firmare un contratto di 6 anni superiore ai 70 milioni di $, non ci cambia la vita ma mi gusterebbe conoscere perchè si sono buttati quei soldi alla cieca su un giocatore che mai aveva calcato i prati MLB. Qualora dovesse scendere Castillo si libererebbe un posto che forse potrebbe essere occupato da Murphy, in pochi credono che sarà questo il caso ma non è ancora escluso del tutto.

Detto che Swihart ed Hanigan saranno i catcher, c’è da segnalare che Wright dovrebbe aver guadagnato i gradi di partente almeno fino al ritorno di Rodriguez dall’infortunio. Più fluida la situazione nel bullpen, nel senso che c’è da sostituire Carson Smith il cui infortunio non ci voleva proprio. Al momento non abbiamo ancora una data per il ritorno e, se dobbiamo dirla tutta, abbiamo passato uno spavento notevole perchè c’era il rischio che il guaio potesse fermarlo anche per l’intera stagione, detto questo l’infortunio dovrebbe aver aperto definitivamente le porte della prima squadra a Barnes, comunque l’infortunio di Smith è davvero negativo dato che assottiglia un corpo rilievi sul quale si è pesantemente investito, ma con un Uehara a quota 41 anni e palesemente indietro e senza Smith non è che ci sia poi un margine di sicurezza così ampio.

C’è poi l’ennesima (e spero ultima) puntata della “Panda saga”, piccolo infortunio per Sandoval che ha saltato qualche partita, con Shaw che continua a macinare valide ed una difesa che non sembra davvero male. Gli annunci dati “urbi et orbi” da Dombrowski che il tempo in campo sarà deciso dal rendimento del giocatore e non dalla pesantezza del contratto sembrano un avviso al Panda, leggendo tra le righe si legge un certo disappunto per come il venezuelano abbia approcciato la stagione, presentandosi con una forma ancora peggiore, se ciò è possibile, di quella che aveva mostrato lo scorso anno. Aggiungo però che è facile per Dombrowski fare questi discorsi anche perchè si tratterebbe di mettere ai margini un giocatore non scelto da lui; non siamo nati ieri, sappiamo che i cambi di regime comportano anche questo, DD può sempre dire che non è colpa sua se un giocatore che s’è già trovato in casa si dimostra un investimento fallimentare, io spero che continuino (almeno per un po’) ad insistere con Sandoval, capire se e quando sarà il momento di mandare a ramengo un investimento che chiamerà più di 60 milioni di $ per i prossimi quattro anni non sarà per nulla facile. Certo che gli investimenti degli ultimi anni non è che si stiano dimostrando così redditizi, Castillo … Sandoval … lo stesso Ramirez … il cambio di regime una logica ce l’ha … non c’è che dire.

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I rimbalzanti

Ci possiamo rimettere in moto quindi … passata la sbornia del Super Bowl siamo quasi pronti per svegliarci dal letargo e dalle parti di Fort Myers comincia a sentirsi l’odore della pelle dei guantoni. Ovviamente in questo periodo dell’anno non ci sono grandi notizie, c’è l’accordo trovato per Robbie Ross evitando quindi l’arbitrato … e non c’è nient’altro. Non potendo mettersi a discutere di aria fritta, volevo prendere spunto da un pezzo apparso sul sito MLB ieri, un pezzo che parla dei giocatori che sono reduci da annate stortissime, delle loro prospettive nella speranza che per loro e quindi anche per i nostri amati Sox le cose possano migliorare.

Andando in stretto ordine alfabetico il primo giocatore da mettere sotto le luci della ribalta è Clay Buchholz. Cosa dobbiamo aspettarci ? Francamente nessuno può dirlo, delle ultime 5 stagioni che ne sono tre completamente deragliate per gli infortuni, con sprazzi da autentico Cy Young winner e con tanti infortuni da due settimane che diventano da tre mesi. Buchholz … o per meglio dire il suo agente, avrebbe cominciato a bussare per una eventuale estensione del contratto. Scusatemi ma da questo orecchio non ci sento proprio, oggi mi pare a dir poco prematuro dato che stiamo parlando di un giocatore con tanti dubbi sulla sua durability, prima di questa stagione potrei prendere solo in considerazione un contratto con una base modesta e tanti incentivi a secondo degli inning lanciati. C’è di buono che l’arrivo di Price toglie tanto pressione su di lui, speriamo solo che la pressione non se la crei da solo come varie volte in passato.

Il secondo membro a cui chiedere molto più di ciò che abbiamo avuto fino ad ora è Rick Porcello; nella rotation che ho in testa Porcello scende al n.4 se non altro per provare di rendergli la vita più facile affrontando ipoteticamente dei lanciatori più malleabili, il dubbio sull’effettivo livello del giocatore ce l’ho, usando la statistica ERA+ , cara ai sabermetrici, viene fuori un giocatore che solo 2 volte nelle sue 7 stagioni ha passato la fatidica quota 100. Anno importante per Rick questo, per capire una buona volta per tutte se stiamo parlando di un mediocre o di uno che semplicemente fino ad ora non ha saputo tradurre nel concreto le doti che molti giurano abbia.

Hanley Ramirez è l’oggetto misterioso, un anno terrificante da esterno lo condurrà nel 2016 a difendere il sacchetto di prima base; sento un po’ troppi credere ad un passaggio facile, vero che Ramirez è stato un interno per l’intera sua carriera e vero che “peggio di così non può andare”, ma andare in prima non è uno scherzo, non è il ruolo da assegnare a quello “meno capace” come quando al campetto della parrocchia mandi in porta il meno bravo, nel caso le cose dovessero andare male c’è il piano B ? Travis Shaw una mano potrebbe darla e poi c’è sempre il coltellino svizzero Holt. Però diciamocelo che per Ramirez il discorso mentale ha la predominanza su quello tecnico, è possibile vedere da lui un approccio migliore rispetto a quel dopolavorista in vacanza che è sembrato nel 2015 ?

Piano con le battute di spirito circa il Panda che deve rimbalzare. Farrell l’ha incontrato e dice che è calato di 20-22 libbre (sono dieci chiletti), se questo sia ciò che farà invertire la rotta ad un giocatore che pare in calando negli ultimi anni non riusciamo certo a saperlo oggi, se non altro speriamo di non vedere più quell’approccio troppo easy che in tanti hanno associato alla rilassatezza che prende quelli che col contrattone della vita han raggiunto lo scopo della loro carriera baseballistica. Ripeto : il suo scopo deve essere questo ovvero interrompere quel trend in calando con una media OPS partita da .909 nel 2011 arrivando passo dopo passo all’orrendo .658 dell’anno scorso. Il Panda è ancora un giocatore o è semplicemente uno che per il prossimo quadriennio incasserà dei robusti paycheck ?

L’ultimo di cui parliamo è Vazquez, giustamente partirà in Triplo e vedremo se ha assorbito il Tommy John a cui s’è sottoposto quasi dodici mesi fa. Ci sono decine di casi di lanciatori tornati alla grande dopo questo intervento, sui catcher c’è meno giurisprudenza in materia, per esempio uno come Matt Wieters l’anno scorso ha dovuto remare parecchio in salita. Il sogno che ho è fargli fare il salto a metà stagione, anche se con Hanigan in squadra non forzeremo certo il recupero, la coppia del futuro è Vazquez e Swihart, più difensore il primo, miglior bastone il secondo ed anzi vorrei tanto che diventassero così bravi da farci dire che uno dei due è sprecato per fare la riserva.

Che bei discorsi da fare … il football è finito, ora ritocca a noi

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