Baseball all around the world

Verrebbe quasi da dire che siamo passati dal nulla al troppo, dopo mesi di astinenza c’è da guardare un mucchio di baseball, tra lo spring training in Florida ed Arizona ed il World Baseball Classic c’è così tanta carne al fuoco che si rischia di perdere la bussola. Spazio per discutere dei Sox ne abbiamo in entrambi i contesti, quello usuale della prestagione americana ma anche in quello più “moderno” del torneo mondiale. Eccovi qualche spunto di discussione :

  1. La situazione Price : s’è sentito un sospiro di sollievo così forte che ha rischiato di diventare un uragano, in quei due-tre giorni a Boston non s’è parlato d’altro. Bene che il malanno sia circoscritto al muscolo e non coinvolga il legamento, ma ne sapremo di più quando avverrà il check nei prossimi giorni. Dobbiamo però mettere nel conto che al 99% la stagione di Price inizierà in injured list, se aggiungete che Wright e Pomeranz non hanno ancora tirato un singolo lancio in partita, verrebbe da pensare che almeno per il primo periodo potrà servire aggiungere qualcuno alla rotation.
  2. Xanderino alla coreana : bella roba (avevate dubbi ?) del nostro X-man in quel di Seul con la casacca arancione. Quando sei un giocatore di prima fascia puoi giocare in terza con la stessa faccia tosta di quando giochi nel tuo ruolo originale, c’è quasi da pensare che potrebbe essere una soluzione da tener conto per i Sox nei casi di emergenze.
  3. WBC poco invasivo : nei vari sport le nazionali divertono ma rompono un po’ le scatole ai club, sotto quest’aspetto come siamo messi ? Direi abbastanza bene visto che abbiamo pochi giocatori coinvolti nell’evento, col problema fisico di Hanley Ramirez restano coinvolti Bogaerts, Abad ed E-Rod che però potrebbe entrare nel roster del Venezuela solo nella seconda fase (se non mi sbaglio). Ho letto che i Tigers (per esempio) hanno invece 14 possibili giocatori nei vari roster. Specie ad inizio stagione aver avuto allenamenti a ranghi completi potrebbe essere un fattore. Ricordatevi che da noi tornò un Matsuzaka”cotto” dopo il WBC 2009.
  4. Tyler Thornburg : se esistesse il premio di MSP (Most Schifos Player) di questo spring training, credo proprio che sarebbe suo, due presenze e due sciagure. OK … è presto per disperarsi, ma fare qualche scongiuro possiamo farlo. C’è chi ha tirato in ballo il ricordo di certi rilievi presi dalla NL Central che a Boston hanno fallito, semmai per tornare in auge altrove (il nome di Mark Melancon vi ricorda qualcosa ?)
  5. Il Panda : lo dico piano piano … quasi sussurrandolo, ma verrebbe quasi da pensare che sia tornato ad essere un giocatore di baseball presentabile. OK … è spring training, però si sono rivisti buoni contatti con la mazza e una copertura dell’angolo caldo che non sarà quella di Manny Machado, ma non è nemmeno quella da dopolavorista che aveva mostrato nel suo 2015 ed in quello spezzone indecoroso del 2016 prima dell’infortunio.
  6. Le sorprese : tutti gli anni gli spring training hanno una sorpresa, chi potremmo candidare quest’anno ? Verrebbe quasi da dire Rusney Castillo, giocatore che è in una situazione quasi paradossale. Essendo passato dai waivers e tolto dal 40-men roster, il corposissimo stipendio del giocatore cubano non è più conteggiato per il calcolo del monte stipendi per eventuali penalità se si eccede il salary cap. Qualora dovessimo reimmetterlo in prima squadra ovviamente dovremmo riconteggiare il suo stipendio, sforando il limite, mandando nel cestino tutta la strategia volta ad evitare ciò. Le regole MLB hanno aspetti davvero curiosi …
  7. Andrew Benintendi : non so voi, ma io comincio a sacramentare sentendo tutti incensare le doti del giovane esterno sinistro. Ho quasi paura che portino jella. Non sto parlando solo di gente dei Sox ma anche di esterni, anche i commentatori della TV dei Mets che ho sentito oggi hanno alzato alti canti nei confronti del nostri bel giocatorino. Anche dalla squadra azzurra si son fatti sentire nei seguenti termini : “Salve Andrew, ti andrebbe giocare in una squadra con scritto Italia sulla maglia ?” “No coach, I need an intense training with my beloved Sox”.

Torno al video … dal Tokyo Dome a Fort Myers, da Guadalajara a Seul, il baseball s’è ufficialmente rimesso in moto.

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Le parole maledette

Cominciare a tirare improperi al 2 marzo credo che sia un record difficilmente battibile; la stagione dei Sox rischia già di aver subito un colpo durissimo ieri alle ore 16.22, l’ora in cui Giacomo, che non conosco ma ringrazio per la sua solerzia, ha postato nella bacheca un messaggio semplicissimo : “problemi per Price”. Già … neanche un paio d’ore prima i Sox avevan fatto sapere che ci sono problemi molto seri per David Price e che il suo debutto previsto per il match contro i Braves di domenica è stato posticipato ad una data che ora solo l’Onnipotente sa.

La mia consueta lettura serale degli articoli dall’America ha chiarito in peggio la situazione. Quali sono le parole maledette a cui accenno nel titolo ? Quando cominci a leggere cose tipo : “risonanza magnetica sul gomito” , “seconda opinione”, “avambraccio dolorante” e “Dott.Andrews” cominci a bestemmiare. Molto spesso, mixando nello shaker quei quattro ingredienti di prima, il cocktail che si ottiene si chiama Tommy John Surgery e Price, da cui tutti aspettavamo una stagione in crescita dopo un 2016 ad alti e bassi, avrebbe già terminato la campagna 2017 e ce lo saremmo giocato anche per il primo tratto della 2018, visto che il decorso per quell’intervento è 15/16 mesi.

L’umore poi non è certamente migliorato leggendo di un Farrell che s’è dichiarato molto preoccupato della cosa, oppure un articolo sulla partita di Rodriguez che iniziava con : “Eduardo, la cui importanza è drasticamente aumentata dalla 9 di stamattina …”; mi son poi messo a piangere quando Over The Monster ha pubblicato l’elenco dei pitcher ancora disponibili sul mercato dei free-agent perchè ricordatevi bene che Pomeranz ha la tenuta di un pitcher 45-enne e di Wright mancano notizie certe. Insomma … con un Price che potrebbe essere andato i sei partenti restano cinque, dei quali due non sappiamo bene come son messi, ergo potrebbe servire altro. Chi c’era in quell’elenco ? Mah … il pezzo lo potete trovare da soli se volete farvi del male, il giudizio (corretto) che veniva dato era : “teniamoci il nostro gruppo di Johnson, Owens, Elias e speriamo che il Dio del baseball ci aiuti.”

Inutile dire che se le sensazioni venissero confermate dopo la visita di Price dal dott. Andrews avremmo ricevuto un colpo durissimo, per le implicazioni attuali e future; attuali perchè ovviamente s’era puntato molto sui pitcher per compensare un attacco che, mancando Big Papi, non sarà certo produttivo come l’anno scorso. Future perchè c’è sempre in ballo il discorso che Price, dopo la stagione 2018, avrà l’opzione per estendere il contratto di altri quattro anni, il ritorno da un Tommy John non è mai una cosa agevole ed abbiamo casi di ritorni in pompa magna ma anche di gente che non è più stata quella di prima dell’operazione. Quindi un Price col gomito traballante ce lo vedremmo nel libro paga fino a tutto il 2022 a 30 e passa milioni di dollarucci all’anno, con ripercussioni più che ovvie su tutti i discorsi di salary cap e luxury tax che possiamo fare.

Un pensiero finale : chi ha avuto la pazienza di leggere questo blog dai primi tempi avrà forse intuito un cambio di pensiero nel sottoscritto : diciamo che sei anni fa ero certamente più attratto dai giocatori di nome, volevo vedere i Sox competere per i free-agent di primissima fascia, con passare del tempo questo pensiero è cambiato, direi quasi maturato. Per farla breve credo sempre meno che sia quella la strada maestra per il vertice della MLB. Il triplice trionfo dei Giants o quello dei Royals fa capire che si vince di più agendo diversamente, che andare ad infognarsi coi contratti “7 yrs-210 Mil.” è una scorciatoia che non porta da nessuna parte, ora rischiamo di avere un bel 15% del nostro monte salari bloccato su un giocatore con punti di domanda enormi. Guardate un po’ ai nostri “contrattoni” negli ultimi 6/7 anni : Crawford (disastro), A-Gon (mai adattatosi), Panda (lasciamo perdere …), ora Price. Insomma … non possiamo certo accusare Dombrowski se un giocatore che non è mai andato in injured list si sbraga un gomito, ma semplicemente non è quella la strada giusta, come diceva il mio mentore ieri sera : “Moneyball non gli ha insegnato nulla”. Rischiamo seriamente di impararlo a nostre spese e la prima lezione, molto dura, potrebbe essere andata in onda ieri … maledetto 2 marzo.

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Buon lavoro cari e vecchi Sox

Di sicuro a Boston non sanno cosa sia la scaramanzia, schedulare di venerdì 17 la prima giornata di allenamenti “full-squad” è uno scongiuro mica da ridere, scherzi a parte … sapere che tra poco ricominceremo le danze e si smetterà di parlare dei chili persi da Sandoval è un sollievo notevole.

Sappiamo i punti che verranno focalizzati in questo spring training : dobbiamo decidere i partenti n.4 e n.5, cercare semmai di fare un po’ di chiarezza nella posizione di catcher che mi sembra tutto fuorchè stabilizzata e vedere cosa possiamo aspettarci dal livello di sotto visto che nel corso dell’anno è lecito aspettarsi un tasso di infortuni e servirà ricevere un po’ di sangue giovane dai virgulti delle Minors.

Mio parere personale : dando per scontato un ritorno in saluto del trio Wright, Rodriguez e Pomeranz (cosa non certissima), l’uomo che sposterei nel bullpen è certamente l’ultimo nominato, anche l’altro giorno alla stampa il giocatore ha riferito “urbi et orbi” di sentirsi un partente e di voler assolutamente competere per quel ruolo. Dato però che il suo “medical record” è abbastanza traballante, anche per l’operato del suo ex-datore di lavoro AJ Preller, non vorrei correre il rischio di trovarmi Pomeranz in riserva appena raggiunti i 100-120 inning di utilizzo, se poi le iniezioni di cellule staminali a cui s’è sottoposto quest’inverno per cercare di migliorare la salute del suo gomito faranno effetto sarà meglio per tutti ma per il momento deciderei di andarci molto cauto.

Sul discorso del catcher ho tanti dubbi, ovviamente in partenza il titolare sarà Sandy Leon, se l’è meritato sul campo (che è sempre il giudice a cui affidarsi), aspettarsi però che ripeta l’annata scorsa mi pare parecchio azzardato, la regressione che ebbe nella fase finale della scorsa stagione è lì a minacciare i nostri sogni. Dovesse ritornare ad essere il Sandy Leon che è sempre stato prima del rinascimento targato giugno 2016, davvero non saprei che pesci prendere. Ovviamente sotto Leon abbiamo Vazquez e Swihart, credo molto più il primo del secondo, però nessuno dei due può dare delle garanzie, mi sbaglierò ma questo è un settore in cui dovremo un po’ “stringere le chiappe”.

Due parole su Sandoval : ok … è arrivato al camp pesando 40 libbre in meno di quante ne denunciò la bilancia l’anno scorso, fatemi dire però che ne ho un po’ le balle piene di sentirmi dire questo, vediamo cosa farà in campo e basta, anch’io sono dimagrito d’una dozzina di chili ma non pretendo di giocare in MLB; ieri Tom Werner ha detto che il giocatore deve dimostrare tanto, non possiamo che essere d’accordo, che sia in grado di farlo è tutto un altro discorso, aver rinunciato all’unico giocatore che poteva essere un rimpiazzo credibile nel corso dell’anno è un rischio che faccio ancora fatica a comprendere, con un Holt che sembra un po’ in calando e Rutledge e Marrero che sono giocatori da Triplo A (ad essere generosi) capirete quanto sia potenzialmente pericolosa la situazione nell’angolo caldo. L’anno scorso la produzione globale dalla terza è stata pessima, ma ricordatevi che toccato il fondo si può sempre iniziare a scavare.

Ok così. Ho una voglia fottuta di vedere del baseball giocato, aspetto quelle belle partite di spring training, anche quelle piene di giocatori improponibili con numeri di maglia superiori all’80 da farli sembrare tutti dei wide receiver della NFL. Ne ho così voglia che guarderei anche il classico scontro tra scapoli ed ammogliati con la stessa enfasi di una gara-7 di World Series. La musica sta per partire e le danze cominceranno tra poco … are you ready ?

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La normalizzazione

E’ andata così : i nostri giocano una settimana da urlo, battendo come dei forsennati … ed io non riesco a vedermi quasi nulla, sempre in giro per lavoro, alberghi dove il wi-fi va a carbonella ed in pratica è già un miracolo che venga a sapere il risultato. Arriva il venerdì sera, finalmente riesco a tornare a casa, un bagno ristoratore e voglio proprio vedermi i Sox. Partono ancora come pazzi e poi Wright e Barnes cedono. Vabbè … sarà per un’altra volta, maledetto il mio scarso tempismo.

Mica possiamo chiedere a Wright di continuare ad essere quello che è stato fino ad ora così come non possiamo chiedere all’attacco di produrre punti a dozzine … un po’ come le uova, stanotte al supermercato abbiamo comprato solo la mezza dozzina e non è bastata. Wright ed anche gli altri hanno lanciato in condizioni meteo assurde, condizioni che in una stagione che avesse qualche day-off in più dovrebbero portare ad un rinvio, finchè il campionato è strutturato con date così compresse non si può certo fare, ogni tanto si discute se far giocare un po’ meno partite fermo restando i canonici sei mesi di regular season; appena qualcuno lo propone, dalle reti televisive fan sapere che la cosa non è così gradita data la valanga di dollari che le stesse mollano alle franchigie MLB.

Wright quindi stanotte è tornato a livelli più consoni al suo reale valore verrebbe da dire, questo mi fa venir voglia di buttare un’occhiata a quella branca della sabermetrica che dovrebbe aiutare a capire come si evolverà la stagione di un giocatore o di un team, ce ne sono alcune di queste cifre che meritano una veloce scorsa e che riguardano proprio i nostri beniamini. Per esempio i Sox sono in testa abbastanza nettamente nella famigerata BABIP ovvero la media battuta delle “palle in gioco”. Togliete gli strikeout, togliete gli homerun, ricalcolate il tutto ed avrete la BABIP, in pratica questa statistica ci dice che i Sox stanno beccando molto più spesso degli altri i “buchi” del diamante : più degli altri colpiamo in mezzo agli esterni e non sugli stessi, più spesso degli altri becchiamo i buchi tra i difensori dell’infield. Il brutto di questo discorso è che queste cifre tendono poi a normalizzarsi, quindi dovremmo in futuro essere un po’ meno dipendenti da ciò, i nostri battitori dovrebbero (il condizionale è sempre d’obbligo) prendere il birillo ovvero l’esterno che deve nemmeno fare un passo molto più spesso di quando capita ora. Ci stiamo dicendo spesso che non si può continuare a produrre coi punti coi ritmi da fabbrica cinese che stiamo tenendo da un po’ di tempo, il discorso che ho fatto sopra è un po’ una certificazione un po’ più scientifica della cosa.

C’è però anche l’aspetto contrario ovvero i pitcher che subiscono una alta BABIP, ovvero i pitcher un po’ sfortunati se vogliamo banalizzare la cosa, quelli che vengono torturati da attacchi che contro di loro fan passare spesso la biglia nel bucanino tra shortstop e seconda. Sapete chi è secondo in questa classifica ? David Price. Stando così le cose Price viene, per la legge della normalizzazione, candidato ad un miglioramento delle sue cifre. Altre cifre ancora, per chi volesse divertirsi c’è quella miniera di numeri di Fangraphs sempre a disposizione, confermano la tesi. Quindi tirando le somme possiamo dire che anche le statistiche avanzate ci confermano quello che il buon senso ci suggerisce, ovvero che dovremmo vedere una normalizzazione delle cifre : in futuro non dovremmo più spaccare le partite a mazzate ma dovremmo reggere meglio sul monte. Speriamo che il prodotto non cambi potremmo dire, meno partite da 11-7 e semmai qualche 3-2 in più, la division rimane bella tosta con gli Orioles che continuano a tenere ritmi altissimi ed anche Toronto che non ha intenzione di mollare, sto però cominciando a credere che stavolta ci siamo anche noi sul pezzo, non so se si vincerà la division, ma sembra davvero che non andremo in ferie a giugno : anche questa, se mi permettete, si chiama normalizzazione.

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A metà primavera

Mentre nel calendario ufficiale adottato in tutto l’emisfero settentrionale la primavera comincerà lunedì prossimo, nello stranissimo calendario del baseball siamo già a metà della stagione “primaverile”; in Florida ed in Arizona vanno avanti le partite e si comincia a sentire nell’aria il piacevolissimo odore dell’Opening Day. I nostri Sox stanno continuando le loro partite che fino ad ora non hanno dato adito a particolari commenti, è vero che le sconfitte sono molte di più delle vittorie, ma ricordatevi anche che nelle prime settimane i punteggi di queste partite sono poco più che numeri tirati coi dadi. Da questo fine settimana le cose cominciano ad essere un po’ più serie, i dugout sono meno affollati visto che parecchi vengono mandati ai minor leagues camp e si può cominciare a capire che inizierà la stagione in buona forma e chi invece avrà necessità di un avvio un po’ più simile a quello delle macchine diesel della mia giovinezza.

Fino ad ora cosa s’è visto di interessante ? Partendo dal monte i titolari sono andati un po’ così e così, ma questo è abbastanza normale. Ormai sembra acclarato che che Rodriguez partirà la stagione in injured list, quindi almeno teoricamente servirà in principio il sesto partente : tra chi fino ad ora non ha certo spinto la sua candidatura c’è Owens, che è andato parecchio in difficoltà nelle prime uscite, in generale comunque il pacchetto dei partenti non sembra pronto, ma è logico sia così, un po’ meglio invece i rilievi, un ottimo Kimbrel (almeno per il pochissimo impiego) e buone prove di altri candidati come Barnes e Layne. E’ da pochissimo riapparso dopo l’infortunio Uehara, un paio di partite nell’ultimo periodo, ma non sembra ancora pronto. La domanda è d’uopo : “e Price ?”. Per il nostro costosissimo gioiello ci sono solo due partenze, malino la prima, un po’ meglio la seconda, ma non vedo chi lo possa scalzare dal ruolo di partente dell’Opening Day, non certo Porcello e Buchholz che sembrano ancora più indietro di preparazione rispetto al nostro nuovo acquisto … che detto tra di noi continua a sembrarmi strano vestito coi nostri colori.

Dal lineup forse vengono note un po’ più interessanti, per esempio è da rimarcare che uno dei giocatori più impiegati sia Travis Shaw ed il giocatore stia sfruttando più che bene le sue chances, se questo porterà ad un impiego più continuo rispetto a quello che è lecito aspettarsi non lo so, ma il ragazzo sta facendo tutto il possibile nel far crescere dubbi tra i parecchi non convintissimi del nostro “corner infield” , bene anche Betts (3 HR per lui), Holt e JBJ; mentre Ortiz come di consueto parte pianino (ma arriverà … eccome se arriverà). Se c’è però un MVP dei Sox di questa prime settimane di marzo il nome che sale agli occhi è quello di Sam Travis, che avevo già brevemente introdotto nell’ultimo pezzo, ma che si sta guadagnando uno spazio non comune per un giocatore che dodici mesi fa cominciò la stagione a Salem in Singolo A Avanzato. Ovvio che le sue cifre siano quelle che leggete anche voi perchè stiamo parlando di un campione ridottissimo di partite, ha un altro anno per mettere nel carniere un bel po’ di turni di esperienza, semmai con questo spring training s’è guadagnato la promozione in Triplo dopo sole 60 partite in Doppio. Io penso che l’anno prossimo avremo da cercare un prima base con Ramirez che dovrebbe diventare DH full-time, riuscissimo ad allevarci un prima base a costo controllato potremmo dirottare altri soldi dove serviranno di più, sarebbe una gran cosa.

C’è poi il capitolo a parte chiamato Sandoval : ormai siamo alla mera sopportazione, c’è stato anche un confronto, c’è chi dice agitato e chi dice molto meno, con un giornalista che aveva rimarcato la sua difesa declinante associando la cosa ad un interesse ridotto (eufemismo) per le sorti del team. Non so più cosa pensare, quello che vedo mi ricorda la breve presenza di Carl Crawford o l’ultimo anno di Manny Ramirez, un rapporto che non è mai decollato rischia di andare a fondo ancora prima di iniziare la nuova stagione; bisognerebbe che tutti si dessero una calmata, io stesso amo pochissimo questo giocatore, ma penso che dobbiamo anche farcelo piacere, volenti o nolenti, visto che un cambio di maglia a breve termine è probabile quanto una nevicata a Rio de Janeiro. Chiaro che lui non stia facendo nulla per farsi amare, prima con dichiarazioni quanto meno stupide, poi con prestazioni rivedibili (già 4 errori), fatto sta che non possiamo non schierarlo, a lui dimostrare che il tempo in campo è il frutto delle prestazioni e non del contratto fattogli incautamente firmare lo scorso anno, che questi 16 giorni che mancano all’inizio delle danze gli servano per assestarsi un po’, lecito per voi pensare che questa sia una mera speranza, con quanta logica onestamente non so.

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Spingendo per un posto

Che bello scrivere tenendo due finestre aperte : una con l’editor del blog ed una ovviamente con la partita dei Sox impegnati con gli Orioles, in passato si scriveva durante le partite di playoffs, diciamo che il pathos della scrittura durante lo Spring Training non è proprio lo stesso che si prova in ottobre ma nell’attesa di scaldarci più avanti va benissimo anche così. Insomma … la voglia di baseball è tanta, la valenza di queste partite è poca, tra un dieci giorni potremo cominciare ad avere semmai alcune linee di tendenza, oggi invece è assolutamente prematuro ed anche chi ha fatto notare l’esordio difficoltoso di Buchholz può rasserenarsi, queste partite delle prime settimane sono semplicemente degli allenamenti e tanto per darvi un’idea del clima sappiate che al momento abbiamo già fatto giocare sei catcher differenti, negli ultimi dieci giorni di marzo si vedrà chi arriva in forma all’Opening Day, all’8 marzo invece tutto è scritto sulla sabbia.

Dato che quindi non c’è molto di agonistico di cui parlare volevo buttare un occhio sulle possibile battaglie per un posto nel roster dei 25 che inizieranno la stagione : comincio dai catcher perchè dato per scontato Blake Swihart c’è da capire se sarà Hanigan o Vazquez a dividere con lui le partite dietro il piatto. Propendo per il primo, Vazquez è reduce da un anno saltato e non dovrebbe essere ancora pronto, sintomatico che si sia aspettato oggi per farlo debuttare dietro il piatto, per impegnarlo anche solo due inning. Vazquez è il futuro e non sembra aver disimparato il mestiere dato che gli ho appena visto stoppare una palla impossibile lanciata in maniera estremamente scontrollata dal nuovo venuto Elias, però dobbiamo capire se il bazooka che possiede nel braccio è tornato o se necessita di un po’ di tempo extra. Dato che Hanigan è un veterano affidabile, direi di pazientare col giovane virgulto.

Nell’infield tutto fissato ? Direi di sì, i quattro titolari li conosciamo e anche se uno ha ricevuto dei “boooo” persino durante il debutto contro gli universitari (indovinate di chi sto parlando), direi che qui non ci dovrebbero essere scoperte strane, Shaw e Holt daranno una mano dalla panchina e se la situazione non cambierà drasticamente per infortuni o per cali di rendimento che possiamo anche ipotizzare, ma che non speriamo proprio, la squadra è fatta. Poi chiaro che esiste l’imponderabile, Sam Travis è un gran prospetto, ma fino ad ora ha giocato zero partite in Triplo A e sarebbe già un mezzo miracolo se desse una mano dopo l’All Star Game, c’è ancora chi spera in Allen Craig, ma ricordiamoci che c’è ancora chi crede al ritorno di Elvis Presley, Moncada piace sempre più ma è acerbo come una ciliegia in questo periodo dell’anno.

E in esterno ? Mah … continuo a credere che non tutto sia scritto, mi chiedo il senso di essersi provveduti di parecchi giocatori in prova con esperienza comunque di MLB (Murphy, Boesch, etc.). Ovvio che una squadra come la nostra, col DH fisso, metta in formazione solo quattro esterni e verrebbe facile nominare quelli che tutti ci aspettiamo; io dico che mi dispiacerebbe mandar via Murphy se questo si dimostrasse ancora in condizione accettabili, dato che era un giocatore con notevole “kazzimma”, se non prendo cantonate sia Bradley che Castillo hanno ancora options per essere mandati a Pawtucket, sta a loro dimostrare di valere il posto in prima squadra.

Sul monte un posto a cui parecchi possono ambire è quello di quinto partente, Kelly è il primo candidato; Owens, Elias, Barnes e semmai anche qualcun’altro potranno nutrire delle ambizioni. Con Rodriguez ancora non impiegato dopo l’infortunio potrebbe davvero esserci posto per un sesto nome nelle prime partite. Leggo di un Owens in crescita, che comincia a solleticare molti, chissà che una volta tanto uno dei nostri prospetti sul monte si elevi dal livello di eterna promessa non mantenuta. Insomma mi piacerebbe anche testare ancora un po’ il polso dei giovani virgulti, la scelta di puntare su un Wright nel caso di emergenze mi piacerebbe poco, mi parrebbe un po’ troppo conservativa.

Nel bullpen servono 7 uomini, ma questa è anche la parte del roster più soggetta a promozione e retrocessioni, io avrei 6 nomi scritti nel marmo (il duo Nippon, Kimbrel, Smith, Ross & Elias), resterebbe un nome solo e dato che ho una fissa per i rilievi mancini, secondo me non ce ne sono mai abbastanza, do il mio supporto a Layne, che mi è sempre sembrato molto affidabile nel fare quello che fece Breslow durante il magnifico 2013.

Questo è un po’ il quadro, che ovviamente cambierà in caso di infortuni, di crescite improvvise (vedi Betts in un recente passato) o di altrettanto improvvisi crolli. Un augurio ai Sox di un promettente Spring Training, che porti il team in forma subito. Io sono un fanatico delle partenze veloci, semmai andando un po’ in rilascio nella fase centrale della stagione : per una squadra un po’ nell’occhio del ciclone una bella partenza allontana molto le perturbazioni che possono essere create da un ambiente che non è facilissimo, poi non se se avete visto il calendario : escludendo il primo trittico a “casa Francona”, giocheremo molte partite all’interno della division nel mese di aprile, con due serie tra le prime cinque contro i campioni della division che stanno oltre le cascate del Niagara; un inizio rombante ci servirebbe proprio.

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Panda, sempre Panda, fortissimamente Panda

Il giorno bisesto non è così funesto, non lo è perchè i Sox entrano in campo per la prima volta e questa è sempre una bella cosa, il doubleheader contro gli universitari è una tradizione che va avanti negli anni, così se non altro ci saranno futuri impiegati del catasto che potranno raccontare ai nipotini che hanno giocato una partita contro Ortiz o Price. Il tema però più caldo non è l’inizio della stagione della Grapefruit League, bensì il Panda, il nostro amato (ma da chi ?) orsetto che ormai sembra un sopportato dai più.

L’antefatto è semplice : il nostro si è presentato alla ripresa degli allenamenti ed ha mostrato una silhouette ancora più imbarazzante di quella già inquietante che aveva messo in mostra l’anno scorso, alla faccia delle comunicazioni date da Farrell poco fa, comunicazioni nelle quali il nostro manager dichiarò “urbi et orbi” che Sandoval era in buona forma ed aveva perso una decina di chili, in tutta onestà posso dirvi che se le foto che giravano in rete non erano photoshoppate, la decina di chili persi erano stati riguadagnati oppure, molto più semplicemente, la dieta del Panda era nella mente dei ns. dirigenti ma non in quella del terza base venezuelano; davvero buffe le dichiarazioni del dopo con Werner che si diceva poco contento e John Henry che si salvava in calcio d’angolo citando un misterioso calo della massa grassa del boiler in terza base.

Ma il vero problema non è questo, qualche chilo in più o qualche chilo in meno non so quanto potrà incidere nella stagione di Sandoval, la cosa che mi ha veramente disturbato sono le sue dichiarazioni nella prima conferenza stampa, insomma … un giocatore reduce da una stagione oscena, che dovrebbe essere un minimo scafato per poter cercare di ricucire un rapporto, se ne è uscito con “non ho nulla da dimostrare”, “nessuno m’ha chiesto di dimagrire”, “durante l’inverno non mi sono mai pesato”. Ragazzi … non credo assolutamente che la dirigenza non si sia fatta sentire, che non abbia richiesto a Sandoval di presentarsi in condizioni più accettabili, invece sembra proprio che siamo da capo con quello che abbiamo visto nel triste 2015, un giocatore che dopo aver firmato il contrattone sembra davvero essersi seduto e questo per noi potrebbe davvero essere un brutto problema, primo perchè dobbiamo ancora tenercelo a contratto per quattro anni e non credo che ci sia un pazzo che ce lo viene a prendere, secondo perchè proprio a causa del suo contratto siamo costretti a farlo giocare e questo può essere una mina nel nostro campionato che inizierà a breve.

Ci sono anche un po’ di notizie non legate alla bilancia di Sandoval : il primo infortunio ed un acquisto imprevisto; l’infortunio è quello di Eduardo Rodriguez, che s’è infortunato inseguendo una palla in campo esterno (!!!) durante dei defensive drills. Ad oggi i Sox non sono in grado di dire se questo infortunio, molto simile a quello che stese Mariano Rivera qualche anno fa, avrà un impatto sulla sua disponibilità per l’Opening Day; non ci voleva ma dobbiamo conviverci, non ho mai capito il senso di mandare i pitcher a fare gli esterni durante i batting practice, se qualcuno è in grado di spiegarmi la logica lo ringrazierò assai.

L’altra novità è l’ingaggio (al momento con un minor league contract) di David Murphy, in pratica cerchiamo un piccola polizza assicurativa perchè all’esterno i punti di domanda ci sono e, nonostante le smentite di comodo, non siamo poi così sicurissimi dello staff assemblato. Quasi 400 turni nel box nella scorsa stagione, passata tra Cleveland ed Anaheim. Giocatore certamente in parabola discendente di carriera, una carriera che ha vissuto momenti importanti in Texas dove fu un membro importante di quei Rangers che sfiorarono l’anello. Chissà cosa potrà darci, diciamo che con Young (che a mio parere viaggia comunque ad un livello più alto) dovrà farsi trovare pronto se le circostanze lo richiederanno, abbastanza emblematica la dichiarazioni di Dombrowski che ha dichiarato di non essere ancora sicuro che Castillo sia un giocatore da MLB. Prima abbiamo parlato del Panda, ora di Castillo … insomma … diciamo che gli acquisti degli ultimi anni non è che siano una fonte di soddisfazioni enormi.

Si comincia con le partite quindi …  i nottambuli potranno collegarsi con MLB.TV già giovedì, chi invece non è ancora pronto con le notti insonni dovrà aspettare fino a sabato, il baseball è tornato ed io ne ho una voglia estrema e non credo proprio di essere l’unico.

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Buon lavoro Sox

I lavori sono ufficialmente iniziati al caldo della Florida, al momento ci sono i pitcher, i catcher e gli allievi che necessitano di qualche lezione extra, un po’ come come certi alunni che sono deboli in alcune materie ed hanno bisogno di ripetizioni, che tra questi alunni in ritardo con le lezioni ci sia Hanley Ramirez non credo sia proprio un caso. Ovvio che questo sia il momento delle nobili intenzioni, degli istinti repressi e delle storielline raccontate ad uso e consumo dei baseball-maniacs che sono appena usciti dal letargo invernale, per esempio non si può non sorridere quando si vuole far passare Big Papi e Price come due amiconi che andranno in vacanza assieme; era spazzatura mediatica tutta la letteratura che fiorì al momento della firma di Price circa i problemi che potevano nascere tra i due visti i trascorsi burrascosi, è spazzatura anche volerceli far passare come compagni di merende, semplicemente Ortiz e Price sono due professionisti che ambiscono ai massimi traguardi e sanno che questi traguardi sono più facilmente raggiungibili se entrambi remano dalla stessa parte, il resto è fuffa.

Tra le notizie ce ne sono un paio che meritano un po’ di commenti, la prima è quella che Farrell vorrebbe dare al nostro amato coltellino svizzero Brock Holt 350-400 turni nel box, sebbene lo stesso non sia, almeno per il momento, uno dei titolari. Sono parecchi 400 turni, fate conto che l’anno scorso giocando praticamente da titolare se ne fece poco più di 500 giocando 130 partite. Quindi facendo le debite proporzioni stiamo parlando di circa 100-105 partite, che sono molte di più di quelle che gioca il normale giocatore di complemento. Come possono essere raccolte tutte queste partite, barrando eventuali infortuni prolungati dei titolari sulla carta ? Possono essere raggiunte solo in un modo, dando un numero superiore di “day-rest” rispetto a quelli dati di solito. Mi chiedo però se questo sia o meno una buona idea, non tanto per l’impiego di Holt sul quale credo che siamo tutti d’accordo, quanto sul fatto che facendo saltare una quarantine di partite al Sandoval di turno, questo possa perdere un po’ il ritmo della stagione, un day rest ogni quattro partite può essere buono per il giocatore con qualche acciacco, sennò mi sembra un po’ troppo : Ramirez più gioca e meglio è se deve imparare il mestiere di prima base, se Pedroia è sano con me gioca dalle 150 partite a crescere, idem dicasi per Bogaerts, il Sandoval che ricordiamo sulla Baia era il classico giocatore di striscia, di ritmo, non da fermarsi ogni quattro giorni. Ed anche in campo esterno non ci sarebbe tanto spazio per Holt, dato che abbiamo preso Chris Young come polizza assicurativa nel caso che i numerosi punti di domanda che abbiamo nell’outfield ci diano risposte non gradite. Ripeto : buona ipotesi quella di Farrell di dare molto campo ad Holt, la vedo solo di difficile attuazione.

L’altra notiziola di questi ultimi giorni è l’ingaggio col classico “minor league contract with invitation to the camp” per Carlos Marmol. La notizia sarà meritevole al massimo di tre righe a pagina 12 di un ipotetico giornale, però è la classica mossa che mi fa tornare alla mente un passato sgradito, quando in certi inverni ingaggiavamo quattro o cinque giocatori reduci da annate distrutte da infortuni o giocatori finiti nel sottoscala del baseball MLB sperando che almeno uno facesse un miracoloso rimbalzo e tornasse ad essere un giocatore vero. Carlos Marmol credo abbia fatto venire un numero esponenziale di ulcere ai suoi passati datori di lavoro; dalle parti di Wringleyville a Chicago, quando entrava Marmol, i tifosi più religiosi dei Cubbies cominciavano con le preghiere verso l’Altissimo, se l’ingaggio è semplicemente un cercare profondità per i ragazzi di Pawtucket mi può anche andare bene e tutto verrà scordato in una settimana, se è una ricerca di un possibile impiego è una di quelle mosse che fanno tornare in mente gli ingaggi di Carlos Padilla, Grady Sizemore e paccottiglia simile … abbiamo già dato.

OK … ci siamo veramente ragazzi, ancora pochi giorni e poi si riparte, stiamo scaldando i motori, c’è da versare il consueto obolo annuale a MLB.TV (tredicesima stagione per il sottoscritto) e tra soli otto giorni cominceranno già le prime partite di pre-season, ci saranno da guardare le battaglie per certi ruoli (quinto partente, perchè no ? … catcher dato che Vazquez viene dato molto avanti nel recupero e semmai da settare qualche gerarchia nell’outfield), insomma c’è il classico menù dello spring training, menù sempre affascinante anche se sempre il solito, un po’ come quel ristorante in cui torni perchè sai bene che mangerai le solite cose … ma sai che queste cose ti piacciono sempre.

PS – Una piccola nota tecnica : un post di Davide sul mio pezzo precedente è stato pubblicato solo oggi, con colpevole ritardo (del sottoscritto). Il motivo è che certe volte (non saprei di preciso dirvi quale sia la causa scatenante) i pezzi che contengono links a siti esterni vengono messi in un limbo dove io poi li devo approvare o meno. Solo che in questo periodo dell’anno vado a vedere il menù di amministrazione del blog una volta ogni morte di papa. Semmai se vedete che un vostro post non viene pubblicato mandatemi una e-mail (p_berti@alice.it) … così mi sveglio prima

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Ad una settimana dall’inizio …

Comincio a non poterne più, è l’attesa che ti ammazza, non vedo l’ora che parta la musica e si mettano in moto le danze e poi succeda quello che deve capitare, il Lunedì di Pasqua è lì dietro l’angolo e finalmente cominceremo a discutere di cose concrete, non di Spring Training che sotto un certo aspetto è appetitoso come una minestra stracotta e scondita.

Lo Spring Training, come vi dicevo sopra, mi appassiona poco, dobbiamo però usarlo per capire quale può essere il trend per i primi giorni della stagione regolare. Parliamoci chiaro : l’inizio è importantissimo, serve a generare fiducia e ad aumentare l’autostima, non vi deve sfuggire il fatto che nel magico 2013 partimmo con un aprile da 18W-8L, partissimo col freno a mano tirato vedremmo subito un bel clima con tanta elettricità nell’aria ed è tutto tranne quello che ci serve.

Qualche nuvola all’orizzonte c’è, alcune le aspettavamo, altre onestamente no. Cominciano dalle notizie più fresche : il gomito di Christian Vazquez cigola parecchio e la risonanza magnetica avrebbe riscontrato delle criticità e si parla senza troppi giri di parole di un possibile intervento che concluderebbe la sua stagione prima ancora di iniziare. Sarebbe un bel casino, tanto per usare un termine molto tecnico; mi aspetterei una promozione di Swihart in prima squadra perchè, con tutto il rispetto, un duo di catcher Hanigan – Quintero può andar bene per dieci giorni ma non di più. Sappiamo che Swihart è ancora acerbo, in difesa non vale Vazquez ed in attacco non è che l’anno scorso abbia fatto sfracelli (.659 di OPS in Triplo A seppure in uno stint di sole 18 partite), sbatterlo subito al piano di sopra è prematuro, me ne rendo conto, ma possiamo fare diversamente ?

Se dal lato catcher c’è un po’ di scompiglio non è che dall’altro lato della batteria ci sia poi tutta questa tranquillità. Questione starter : sappiamo che ne parleremo per i mesi a seguire, ma diciamo cosa si vede ora : Masterson tira della fuffa, è un miracolo quando arriva a 90 mph e quando tira strike sono palline in mezzo al piatto, se continua così sopravvive meno che il Titanic. Anche Buchholz non è che ultimamente si sia mostrato in forma, ma sappiamo bene che in questo caso c’è anche da considerare che si parla di un giocatore un po’ particolare, potrà darci una stagione da Cy Young o una da disastro vivente, non credo esista uno più impronosticabile di lui.

C’è poi da riguardare l’affollamento in campo esterno, da un lato è positivo perchè se ci sono note positive da questi allenamenti in Florida vengono proprio dall’outfield : Betts e Castillo sono le due immagini di questo periodo; il primo sta offrendo un rendimento irreale e vincerebbe l’ipotetico titolo di MVP di marzo … se non esistesse il marziano Kris Bryant; il secondo, sebbene impiegato da poco causa infortunio, sta facendo vedere delle potenzialità enormi. A stretto giro di rendimento il trio nel “giardino” per l’Opening Game sarebbe Ramirez, Betts, Castillo. Già … e come facciamo con Victorino, Craig, Nava, etc. etc. ? Già … saranno capaci Farrell & Co. di gestire questo affollamento ? Non lo so … mi sarei aspettato di sì anche perchè credevo che qualcuno sarebbe stato tradato. Non è andata così, si continua ad offrire Craig a destra e a manca ma nessuno ce lo fila, Victorino scalpita perchè ha ricevuto i gradi di titolare da un improvvido Farrell e già un paio di volte ha dichiarato che bisognerebbe spedire qualche giovanotto (specie Betts che gli può portare via il posto) a Phila per prendere Hamels. Insomma … può essere una situazione seria, servirà tanto polso, anche a costo di scontentare qualche pesce grosso. Aggiungo solo che non dovevamo cacciarci in un ginepraio potenzialmente inestricabile come questo. Abbiamo preso Ramirez pensando che poi avremmo venduto qualcun’altro : in questo caso però la vita reale non è andata nella direzione indicata dai modelli matematici che tanto amano dalle parti di Yawkey Way. Vallo a spiegare a chi decide che la vita è un po’ più complicata dell’algebra.

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Le notizie di San Patrizio

La vigilia della festa nazionale irlandese può essere un buon momento per fare un piccolo sunto di quello che s’è visto in questo primo pezzo di spring-training, momento giusto ancor di più essendo i Red Sox la squadra di una città dove il 50% della gente porta cognomi come Casey e O’Connor.

Lasciamo perdere l’isola di smeraldo e vediamo cosa ci dice il campo; ovvio che si parli con pochissimi dati, i titolari al momento hanno una ventina di turni nel box se battitori, mentre i lanciatori assommano sei o sette innings quando va bene, come scrissi in passato è come indovinare il futuro dai fondi del caffè, ma proviamoci : partirei da chi è nell’elenco dei bravi sulla nostra lavagna immaginaria.

Cominciamo da Buchholz che è stato buono nelle due partenze, al 90% sarà lui a lanciare l’Opening Game, decisione corretta perchè è un modo di premiare chi è con noi da parecchio tempo e forse necessita anche di una buona dose di fiducia. Per mettere un nome non così atteso tra i buoni ci metto Owens, mi stupì il fatto che nella famosa lista degli incedibili di una ipotetica trade non ci fosse, il ragazzo sembra valere davvero ed ormai dovrebbe essere ad un passo dal debutto (prossima estate ?). La nouvelle vague sta esprimendo altre promesse, come Rodriguez, non più tanto giovane è invece Layne che continua a far vedere cose buone, come d’altra parte fece vedere anche l’anno scorso, non so se riuscirà a trovare posto nel roster dei 25, mi pare un filo complicato, ma è comunque un giocatore da tenere nella giusta considerazione.

Tra gli uomini del lineup scelgo Betts, che ormai mi pare abbia vinto la maglia da esterno centro titolare per il 6 aprile, con annesso spot n.1 del lineup; in aggiunta a lui metto un paio degli esponenti della Vecchia Guardia ovvero Pedey e Napulè. Quanta colpa era da ascrivere alle condizioni precarie di saluti per i due uomini di cui sopra nelle orrende performances offensive del 2014 ? A mio parere parecchia, inoltre avrete letto durante l’inverno dell’intervento a cui s’è sottoposto il paisà per trovare una soluzione ai suoi problemi che gli impedivano di dormire bene, in uno sport dove te ne vai a letto tardissimo per poi giocare anche il giorno dopo è facile capire quanto conti riposare bene. Sommato tutto questo mi sento di scommettere qualche euro su una grande annata “di rimbalzo” dei due.

Cominciamo invece a scrivere anche di chi è indietro, certamente alcuni pitcher come Kelly e Masterson, il primo oltretutto avrebbe accusato un infortunio (sebbene leggero), col secondo che invece convince semplicemente molto poco, misurato ieri sera a 87/88 mph al massimo. Anche Koji-san sembra ancora sintonizzato sul difficile “fine 2014” più che sullo scintillante 2013. Non un granchè nemmeno l’inizio di Miley. Dei battitori se proprio devo indicare qualcuno dico Bogaerts, apparso ancora titubante, ed il duo “a peso d’oro” Kung Fu Panda e Ramirez 2.0, ricordatevi però che c’è chi ha la tendenza a partire piano, Ortiz è uno di questi … tanto per dare un esempio.

Detto ciò appuntiamoci però l’unica cosa che conta davvero nello Spring Training ovvero che non abbiamo registrato alcun infortunio grave, immaginate come si sentono dalle parti di Dallas dopo aver perso Yu Darvish per tutto il 2015 oppure a Toronto dove devono mandare in clinica Stroman che tanto doveva significare nella stagione dei Jays. Faccio fatica ad immaginare un evento più frustrante che rinunciare ad un asso prima ancora dell’inizio. Noi ci limitiamo ad un piccolo infortunio per Castillo, che potrebbe debuttare a metà settimana e a quello occorso proprio oggi a Kelly, con dei report che non paiono però preoccupanti. E questo ad oggi resta un buon motivo per stappare una birra scura … ovviamente brindando alla salute degli irlandesi e di tutti quelli che amano quell’isola … come il vostro blogger. Finisco quindi augurando a tutti un …

HAPPY ST.PADDY’S DAY ! 

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