Spingendo per un posto

Che bello scrivere tenendo due finestre aperte : una con l’editor del blog ed una ovviamente con la partita dei Sox impegnati con gli Orioles, in passato si scriveva durante le partite di playoffs, diciamo che il pathos della scrittura durante lo Spring Training non è proprio lo stesso che si prova in ottobre ma nell’attesa di scaldarci più avanti va benissimo anche così. Insomma … la voglia di baseball è tanta, la valenza di queste partite è poca, tra un dieci giorni potremo cominciare ad avere semmai alcune linee di tendenza, oggi invece è assolutamente prematuro ed anche chi ha fatto notare l’esordio difficoltoso di Buchholz può rasserenarsi, queste partite delle prime settimane sono semplicemente degli allenamenti e tanto per darvi un’idea del clima sappiate che al momento abbiamo già fatto giocare sei catcher differenti, negli ultimi dieci giorni di marzo si vedrà chi arriva in forma all’Opening Day, all’8 marzo invece tutto è scritto sulla sabbia.

Dato che quindi non c’è molto di agonistico di cui parlare volevo buttare un occhio sulle possibile battaglie per un posto nel roster dei 25 che inizieranno la stagione : comincio dai catcher perchè dato per scontato Blake Swihart c’è da capire se sarà Hanigan o Vazquez a dividere con lui le partite dietro il piatto. Propendo per il primo, Vazquez è reduce da un anno saltato e non dovrebbe essere ancora pronto, sintomatico che si sia aspettato oggi per farlo debuttare dietro il piatto, per impegnarlo anche solo due inning. Vazquez è il futuro e non sembra aver disimparato il mestiere dato che gli ho appena visto stoppare una palla impossibile lanciata in maniera estremamente scontrollata dal nuovo venuto Elias, però dobbiamo capire se il bazooka che possiede nel braccio è tornato o se necessita di un po’ di tempo extra. Dato che Hanigan è un veterano affidabile, direi di pazientare col giovane virgulto.

Nell’infield tutto fissato ? Direi di sì, i quattro titolari li conosciamo e anche se uno ha ricevuto dei “boooo” persino durante il debutto contro gli universitari (indovinate di chi sto parlando), direi che qui non ci dovrebbero essere scoperte strane, Shaw e Holt daranno una mano dalla panchina e se la situazione non cambierà drasticamente per infortuni o per cali di rendimento che possiamo anche ipotizzare, ma che non speriamo proprio, la squadra è fatta. Poi chiaro che esiste l’imponderabile, Sam Travis è un gran prospetto, ma fino ad ora ha giocato zero partite in Triplo A e sarebbe già un mezzo miracolo se desse una mano dopo l’All Star Game, c’è ancora chi spera in Allen Craig, ma ricordiamoci che c’è ancora chi crede al ritorno di Elvis Presley, Moncada piace sempre più ma è acerbo come una ciliegia in questo periodo dell’anno.

E in esterno ? Mah … continuo a credere che non tutto sia scritto, mi chiedo il senso di essersi provveduti di parecchi giocatori in prova con esperienza comunque di MLB (Murphy, Boesch, etc.). Ovvio che una squadra come la nostra, col DH fisso, metta in formazione solo quattro esterni e verrebbe facile nominare quelli che tutti ci aspettiamo; io dico che mi dispiacerebbe mandar via Murphy se questo si dimostrasse ancora in condizione accettabili, dato che era un giocatore con notevole “kazzimma”, se non prendo cantonate sia Bradley che Castillo hanno ancora options per essere mandati a Pawtucket, sta a loro dimostrare di valere il posto in prima squadra.

Sul monte un posto a cui parecchi possono ambire è quello di quinto partente, Kelly è il primo candidato; Owens, Elias, Barnes e semmai anche qualcun’altro potranno nutrire delle ambizioni. Con Rodriguez ancora non impiegato dopo l’infortunio potrebbe davvero esserci posto per un sesto nome nelle prime partite. Leggo di un Owens in crescita, che comincia a solleticare molti, chissà che una volta tanto uno dei nostri prospetti sul monte si elevi dal livello di eterna promessa non mantenuta. Insomma mi piacerebbe anche testare ancora un po’ il polso dei giovani virgulti, la scelta di puntare su un Wright nel caso di emergenze mi piacerebbe poco, mi parrebbe un po’ troppo conservativa.

Nel bullpen servono 7 uomini, ma questa è anche la parte del roster più soggetta a promozione e retrocessioni, io avrei 6 nomi scritti nel marmo (il duo Nippon, Kimbrel, Smith, Ross & Elias), resterebbe un nome solo e dato che ho una fissa per i rilievi mancini, secondo me non ce ne sono mai abbastanza, do il mio supporto a Layne, che mi è sempre sembrato molto affidabile nel fare quello che fece Breslow durante il magnifico 2013.

Questo è un po’ il quadro, che ovviamente cambierà in caso di infortuni, di crescite improvvise (vedi Betts in un recente passato) o di altrettanto improvvisi crolli. Un augurio ai Sox di un promettente Spring Training, che porti il team in forma subito. Io sono un fanatico delle partenze veloci, semmai andando un po’ in rilascio nella fase centrale della stagione : per una squadra un po’ nell’occhio del ciclone una bella partenza allontana molto le perturbazioni che possono essere create da un ambiente che non è facilissimo, poi non se se avete visto il calendario : escludendo il primo trittico a “casa Francona”, giocheremo molte partite all’interno della division nel mese di aprile, con due serie tra le prime cinque contro i campioni della division che stanno oltre le cascate del Niagara; un inizio rombante ci servirebbe proprio.

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Panda, sempre Panda, fortissimamente Panda

Il giorno bisesto non è così funesto, non lo è perchè i Sox entrano in campo per la prima volta e questa è sempre una bella cosa, il doubleheader contro gli universitari è una tradizione che va avanti negli anni, così se non altro ci saranno futuri impiegati del catasto che potranno raccontare ai nipotini che hanno giocato una partita contro Ortiz o Price. Il tema però più caldo non è l’inizio della stagione della Grapefruit League, bensì il Panda, il nostro amato (ma da chi ?) orsetto che ormai sembra un sopportato dai più.

L’antefatto è semplice : il nostro si è presentato alla ripresa degli allenamenti ed ha mostrato una silhouette ancora più imbarazzante di quella già inquietante che aveva messo in mostra l’anno scorso, alla faccia delle comunicazioni date da Farrell poco fa, comunicazioni nelle quali il nostro manager dichiarò “urbi et orbi” che Sandoval era in buona forma ed aveva perso una decina di chili, in tutta onestà posso dirvi che se le foto che giravano in rete non erano photoshoppate, la decina di chili persi erano stati riguadagnati oppure, molto più semplicemente, la dieta del Panda era nella mente dei ns. dirigenti ma non in quella del terza base venezuelano; davvero buffe le dichiarazioni del dopo con Werner che si diceva poco contento e John Henry che si salvava in calcio d’angolo citando un misterioso calo della massa grassa del boiler in terza base.

Ma il vero problema non è questo, qualche chilo in più o qualche chilo in meno non so quanto potrà incidere nella stagione di Sandoval, la cosa che mi ha veramente disturbato sono le sue dichiarazioni nella prima conferenza stampa, insomma … un giocatore reduce da una stagione oscena, che dovrebbe essere un minimo scafato per poter cercare di ricucire un rapporto, se ne è uscito con “non ho nulla da dimostrare”, “nessuno m’ha chiesto di dimagrire”, “durante l’inverno non mi sono mai pesato”. Ragazzi … non credo assolutamente che la dirigenza non si sia fatta sentire, che non abbia richiesto a Sandoval di presentarsi in condizioni più accettabili, invece sembra proprio che siamo da capo con quello che abbiamo visto nel triste 2015, un giocatore che dopo aver firmato il contrattone sembra davvero essersi seduto e questo per noi potrebbe davvero essere un brutto problema, primo perchè dobbiamo ancora tenercelo a contratto per quattro anni e non credo che ci sia un pazzo che ce lo viene a prendere, secondo perchè proprio a causa del suo contratto siamo costretti a farlo giocare e questo può essere una mina nel nostro campionato che inizierà a breve.

Ci sono anche un po’ di notizie non legate alla bilancia di Sandoval : il primo infortunio ed un acquisto imprevisto; l’infortunio è quello di Eduardo Rodriguez, che s’è infortunato inseguendo una palla in campo esterno (!!!) durante dei defensive drills. Ad oggi i Sox non sono in grado di dire se questo infortunio, molto simile a quello che stese Mariano Rivera qualche anno fa, avrà un impatto sulla sua disponibilità per l’Opening Day; non ci voleva ma dobbiamo conviverci, non ho mai capito il senso di mandare i pitcher a fare gli esterni durante i batting practice, se qualcuno è in grado di spiegarmi la logica lo ringrazierò assai.

L’altra novità è l’ingaggio (al momento con un minor league contract) di David Murphy, in pratica cerchiamo un piccola polizza assicurativa perchè all’esterno i punti di domanda ci sono e, nonostante le smentite di comodo, non siamo poi così sicurissimi dello staff assemblato. Quasi 400 turni nel box nella scorsa stagione, passata tra Cleveland ed Anaheim. Giocatore certamente in parabola discendente di carriera, una carriera che ha vissuto momenti importanti in Texas dove fu un membro importante di quei Rangers che sfiorarono l’anello. Chissà cosa potrà darci, diciamo che con Young (che a mio parere viaggia comunque ad un livello più alto) dovrà farsi trovare pronto se le circostanze lo richiederanno, abbastanza emblematica la dichiarazioni di Dombrowski che ha dichiarato di non essere ancora sicuro che Castillo sia un giocatore da MLB. Prima abbiamo parlato del Panda, ora di Castillo … insomma … diciamo che gli acquisti degli ultimi anni non è che siano una fonte di soddisfazioni enormi.

Si comincia con le partite quindi …  i nottambuli potranno collegarsi con MLB.TV già giovedì, chi invece non è ancora pronto con le notti insonni dovrà aspettare fino a sabato, il baseball è tornato ed io ne ho una voglia estrema e non credo proprio di essere l’unico.

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Buon lavoro Sox

I lavori sono ufficialmente iniziati al caldo della Florida, al momento ci sono i pitcher, i catcher e gli allievi che necessitano di qualche lezione extra, un po’ come come certi alunni che sono deboli in alcune materie ed hanno bisogno di ripetizioni, che tra questi alunni in ritardo con le lezioni ci sia Hanley Ramirez non credo sia proprio un caso. Ovvio che questo sia il momento delle nobili intenzioni, degli istinti repressi e delle storielline raccontate ad uso e consumo dei baseball-maniacs che sono appena usciti dal letargo invernale, per esempio non si può non sorridere quando si vuole far passare Big Papi e Price come due amiconi che andranno in vacanza assieme; era spazzatura mediatica tutta la letteratura che fiorì al momento della firma di Price circa i problemi che potevano nascere tra i due visti i trascorsi burrascosi, è spazzatura anche volerceli far passare come compagni di merende, semplicemente Ortiz e Price sono due professionisti che ambiscono ai massimi traguardi e sanno che questi traguardi sono più facilmente raggiungibili se entrambi remano dalla stessa parte, il resto è fuffa.

Tra le notizie ce ne sono un paio che meritano un po’ di commenti, la prima è quella che Farrell vorrebbe dare al nostro amato coltellino svizzero Brock Holt 350-400 turni nel box, sebbene lo stesso non sia, almeno per il momento, uno dei titolari. Sono parecchi 400 turni, fate conto che l’anno scorso giocando praticamente da titolare se ne fece poco più di 500 giocando 130 partite. Quindi facendo le debite proporzioni stiamo parlando di circa 100-105 partite, che sono molte di più di quelle che gioca il normale giocatore di complemento. Come possono essere raccolte tutte queste partite, barrando eventuali infortuni prolungati dei titolari sulla carta ? Possono essere raggiunte solo in un modo, dando un numero superiore di “day-rest” rispetto a quelli dati di solito. Mi chiedo però se questo sia o meno una buona idea, non tanto per l’impiego di Holt sul quale credo che siamo tutti d’accordo, quanto sul fatto che facendo saltare una quarantine di partite al Sandoval di turno, questo possa perdere un po’ il ritmo della stagione, un day rest ogni quattro partite può essere buono per il giocatore con qualche acciacco, sennò mi sembra un po’ troppo : Ramirez più gioca e meglio è se deve imparare il mestiere di prima base, se Pedroia è sano con me gioca dalle 150 partite a crescere, idem dicasi per Bogaerts, il Sandoval che ricordiamo sulla Baia era il classico giocatore di striscia, di ritmo, non da fermarsi ogni quattro giorni. Ed anche in campo esterno non ci sarebbe tanto spazio per Holt, dato che abbiamo preso Chris Young come polizza assicurativa nel caso che i numerosi punti di domanda che abbiamo nell’outfield ci diano risposte non gradite. Ripeto : buona ipotesi quella di Farrell di dare molto campo ad Holt, la vedo solo di difficile attuazione.

L’altra notiziola di questi ultimi giorni è l’ingaggio col classico “minor league contract with invitation to the camp” per Carlos Marmol. La notizia sarà meritevole al massimo di tre righe a pagina 12 di un ipotetico giornale, però è la classica mossa che mi fa tornare alla mente un passato sgradito, quando in certi inverni ingaggiavamo quattro o cinque giocatori reduci da annate distrutte da infortuni o giocatori finiti nel sottoscala del baseball MLB sperando che almeno uno facesse un miracoloso rimbalzo e tornasse ad essere un giocatore vero. Carlos Marmol credo abbia fatto venire un numero esponenziale di ulcere ai suoi passati datori di lavoro; dalle parti di Wringleyville a Chicago, quando entrava Marmol, i tifosi più religiosi dei Cubbies cominciavano con le preghiere verso l’Altissimo, se l’ingaggio è semplicemente un cercare profondità per i ragazzi di Pawtucket mi può anche andare bene e tutto verrà scordato in una settimana, se è una ricerca di un possibile impiego è una di quelle mosse che fanno tornare in mente gli ingaggi di Carlos Padilla, Grady Sizemore e paccottiglia simile … abbiamo già dato.

OK … ci siamo veramente ragazzi, ancora pochi giorni e poi si riparte, stiamo scaldando i motori, c’è da versare il consueto obolo annuale a MLB.TV (tredicesima stagione per il sottoscritto) e tra soli otto giorni cominceranno già le prime partite di pre-season, ci saranno da guardare le battaglie per certi ruoli (quinto partente, perchè no ? … catcher dato che Vazquez viene dato molto avanti nel recupero e semmai da settare qualche gerarchia nell’outfield), insomma c’è il classico menù dello spring training, menù sempre affascinante anche se sempre il solito, un po’ come quel ristorante in cui torni perchè sai bene che mangerai le solite cose … ma sai che queste cose ti piacciono sempre.

PS – Una piccola nota tecnica : un post di Davide sul mio pezzo precedente è stato pubblicato solo oggi, con colpevole ritardo (del sottoscritto). Il motivo è che certe volte (non saprei di preciso dirvi quale sia la causa scatenante) i pezzi che contengono links a siti esterni vengono messi in un limbo dove io poi li devo approvare o meno. Solo che in questo periodo dell’anno vado a vedere il menù di amministrazione del blog una volta ogni morte di papa. Semmai se vedete che un vostro post non viene pubblicato mandatemi una e-mail (p_berti@alice.it) … così mi sveglio prima

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Ad una settimana dall’inizio …

Comincio a non poterne più, è l’attesa che ti ammazza, non vedo l’ora che parta la musica e si mettano in moto le danze e poi succeda quello che deve capitare, il Lunedì di Pasqua è lì dietro l’angolo e finalmente cominceremo a discutere di cose concrete, non di Spring Training che sotto un certo aspetto è appetitoso come una minestra stracotta e scondita.

Lo Spring Training, come vi dicevo sopra, mi appassiona poco, dobbiamo però usarlo per capire quale può essere il trend per i primi giorni della stagione regolare. Parliamoci chiaro : l’inizio è importantissimo, serve a generare fiducia e ad aumentare l’autostima, non vi deve sfuggire il fatto che nel magico 2013 partimmo con un aprile da 18W-8L, partissimo col freno a mano tirato vedremmo subito un bel clima con tanta elettricità nell’aria ed è tutto tranne quello che ci serve.

Qualche nuvola all’orizzonte c’è, alcune le aspettavamo, altre onestamente no. Cominciano dalle notizie più fresche : il gomito di Christian Vazquez cigola parecchio e la risonanza magnetica avrebbe riscontrato delle criticità e si parla senza troppi giri di parole di un possibile intervento che concluderebbe la sua stagione prima ancora di iniziare. Sarebbe un bel casino, tanto per usare un termine molto tecnico; mi aspetterei una promozione di Swihart in prima squadra perchè, con tutto il rispetto, un duo di catcher Hanigan – Quintero può andar bene per dieci giorni ma non di più. Sappiamo che Swihart è ancora acerbo, in difesa non vale Vazquez ed in attacco non è che l’anno scorso abbia fatto sfracelli (.659 di OPS in Triplo A seppure in uno stint di sole 18 partite), sbatterlo subito al piano di sopra è prematuro, me ne rendo conto, ma possiamo fare diversamente ?

Se dal lato catcher c’è un po’ di scompiglio non è che dall’altro lato della batteria ci sia poi tutta questa tranquillità. Questione starter : sappiamo che ne parleremo per i mesi a seguire, ma diciamo cosa si vede ora : Masterson tira della fuffa, è un miracolo quando arriva a 90 mph e quando tira strike sono palline in mezzo al piatto, se continua così sopravvive meno che il Titanic. Anche Buchholz non è che ultimamente si sia mostrato in forma, ma sappiamo bene che in questo caso c’è anche da considerare che si parla di un giocatore un po’ particolare, potrà darci una stagione da Cy Young o una da disastro vivente, non credo esista uno più impronosticabile di lui.

C’è poi da riguardare l’affollamento in campo esterno, da un lato è positivo perchè se ci sono note positive da questi allenamenti in Florida vengono proprio dall’outfield : Betts e Castillo sono le due immagini di questo periodo; il primo sta offrendo un rendimento irreale e vincerebbe l’ipotetico titolo di MVP di marzo … se non esistesse il marziano Kris Bryant; il secondo, sebbene impiegato da poco causa infortunio, sta facendo vedere delle potenzialità enormi. A stretto giro di rendimento il trio nel “giardino” per l’Opening Game sarebbe Ramirez, Betts, Castillo. Già … e come facciamo con Victorino, Craig, Nava, etc. etc. ? Già … saranno capaci Farrell & Co. di gestire questo affollamento ? Non lo so … mi sarei aspettato di sì anche perchè credevo che qualcuno sarebbe stato tradato. Non è andata così, si continua ad offrire Craig a destra e a manca ma nessuno ce lo fila, Victorino scalpita perchè ha ricevuto i gradi di titolare da un improvvido Farrell e già un paio di volte ha dichiarato che bisognerebbe spedire qualche giovanotto (specie Betts che gli può portare via il posto) a Phila per prendere Hamels. Insomma … può essere una situazione seria, servirà tanto polso, anche a costo di scontentare qualche pesce grosso. Aggiungo solo che non dovevamo cacciarci in un ginepraio potenzialmente inestricabile come questo. Abbiamo preso Ramirez pensando che poi avremmo venduto qualcun’altro : in questo caso però la vita reale non è andata nella direzione indicata dai modelli matematici che tanto amano dalle parti di Yawkey Way. Vallo a spiegare a chi decide che la vita è un po’ più complicata dell’algebra.

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Le notizie di San Patrizio

La vigilia della festa nazionale irlandese può essere un buon momento per fare un piccolo sunto di quello che s’è visto in questo primo pezzo di spring-training, momento giusto ancor di più essendo i Red Sox la squadra di una città dove il 50% della gente porta cognomi come Casey e O’Connor.

Lasciamo perdere l’isola di smeraldo e vediamo cosa ci dice il campo; ovvio che si parli con pochissimi dati, i titolari al momento hanno una ventina di turni nel box se battitori, mentre i lanciatori assommano sei o sette innings quando va bene, come scrissi in passato è come indovinare il futuro dai fondi del caffè, ma proviamoci : partirei da chi è nell’elenco dei bravi sulla nostra lavagna immaginaria.

Cominciamo da Buchholz che è stato buono nelle due partenze, al 90% sarà lui a lanciare l’Opening Game, decisione corretta perchè è un modo di premiare chi è con noi da parecchio tempo e forse necessita anche di una buona dose di fiducia. Per mettere un nome non così atteso tra i buoni ci metto Owens, mi stupì il fatto che nella famosa lista degli incedibili di una ipotetica trade non ci fosse, il ragazzo sembra valere davvero ed ormai dovrebbe essere ad un passo dal debutto (prossima estate ?). La nouvelle vague sta esprimendo altre promesse, come Rodriguez, non più tanto giovane è invece Layne che continua a far vedere cose buone, come d’altra parte fece vedere anche l’anno scorso, non so se riuscirà a trovare posto nel roster dei 25, mi pare un filo complicato, ma è comunque un giocatore da tenere nella giusta considerazione.

Tra gli uomini del lineup scelgo Betts, che ormai mi pare abbia vinto la maglia da esterno centro titolare per il 6 aprile, con annesso spot n.1 del lineup; in aggiunta a lui metto un paio degli esponenti della Vecchia Guardia ovvero Pedey e Napulè. Quanta colpa era da ascrivere alle condizioni precarie di saluti per i due uomini di cui sopra nelle orrende performances offensive del 2014 ? A mio parere parecchia, inoltre avrete letto durante l’inverno dell’intervento a cui s’è sottoposto il paisà per trovare una soluzione ai suoi problemi che gli impedivano di dormire bene, in uno sport dove te ne vai a letto tardissimo per poi giocare anche il giorno dopo è facile capire quanto conti riposare bene. Sommato tutto questo mi sento di scommettere qualche euro su una grande annata “di rimbalzo” dei due.

Cominciamo invece a scrivere anche di chi è indietro, certamente alcuni pitcher come Kelly e Masterson, il primo oltretutto avrebbe accusato un infortunio (sebbene leggero), col secondo che invece convince semplicemente molto poco, misurato ieri sera a 87/88 mph al massimo. Anche Koji-san sembra ancora sintonizzato sul difficile “fine 2014” più che sullo scintillante 2013. Non un granchè nemmeno l’inizio di Miley. Dei battitori se proprio devo indicare qualcuno dico Bogaerts, apparso ancora titubante, ed il duo “a peso d’oro” Kung Fu Panda e Ramirez 2.0, ricordatevi però che c’è chi ha la tendenza a partire piano, Ortiz è uno di questi … tanto per dare un esempio.

Detto ciò appuntiamoci però l’unica cosa che conta davvero nello Spring Training ovvero che non abbiamo registrato alcun infortunio grave, immaginate come si sentono dalle parti di Dallas dopo aver perso Yu Darvish per tutto il 2015 oppure a Toronto dove devono mandare in clinica Stroman che tanto doveva significare nella stagione dei Jays. Faccio fatica ad immaginare un evento più frustrante che rinunciare ad un asso prima ancora dell’inizio. Noi ci limitiamo ad un piccolo infortunio per Castillo, che potrebbe debuttare a metà settimana e a quello occorso proprio oggi a Kelly, con dei report che non paiono però preoccupanti. E questo ad oggi resta un buon motivo per stappare una birra scura … ovviamente brindando alla salute degli irlandesi e di tutti quelli che amano quell’isola … come il vostro blogger. Finisco quindi augurando a tutti un …

HAPPY ST.PADDY’S DAY ! 

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Pensieri marzolini

A marzo su trenta franchigie MLB ce ne sono almeno ventinove che hanno sogni di World Series, la nostra è tra queste anche se mi piace quel cambiamento che mi sembra apparire un po’ sulla stampa che, a mio parere, dava un po’ troppo per scontato una crescita impetuosa dall’ultimo al primo posto della division, come avvenne due anni fa. Sarà un guerra con vittorie e sconfitte e non sarà uno scherzo, a me parrebbe già un gran risultato tornassimo tra i contendenti, un’altra stagione con tutto finito a luglio farei una bella fatica a digerirla; sappiate comunque, e lo dico specialmente a quegli adorabili fanatici che si guardano le partite notturne a marzo, che capire qualcosa da queste partite è impossibile. Vi ammiro sinceramente, ma tra il baseball che vedreste ora e quello che ci sarà da aprile in poi non c’è molta attinenza.

Quindi sono iniziati i primi incontri al sole della Florida, per almeno un paio di settimane sono match di nessuna valenza agonistica, servono solo a far tornare in forma i veterani ed a far divertire i prospetti che giocheranno nelle Minors, negli ultimi dieci giorni del mese, con i roster tornati a dimensioni accettabili e con l’approssimarsi dell’Opening Game, le partite saranno più vere e la squadra se non altro mostrerà lo stato di forma con cui inizierà la stagione.

Capitolo scelte ovvero settare il roster dei 25 che si presenterà a Philadelphia per l’apertura; il rebus più complicato resta all’esterno, alla fine, se non avverranno sorprese dell’ultim’ora, ci terremo tutti gli esterni che abbiamo e … qualcuno andrà per forza accompagnato altrove, Bradley sarà il primo ad essere spostato a Pawtucket; ce ne vuole almeno un altro da escludere e, seppur per il momento, non mi stupirebbe vedere Betts partire in Triplo; dati per certi in prima squadra Ramirez, Victorino, Castillo e Nava (al quale fai fatica a rinunciare vista la sua duttilità), resta un posto per Betts o Craig, tutti vorremmo Betts (e ci credo), ma alla fine vista la pesantezza del contratto credo che sarà Craig a fare la squadra, sperando che un contributo riesca a darlo e semmai si mostri … per riuscire a sbolognarlo altrove. Anche ora, con l’infortunio di Pence, s’era sparsa la voce di un possibile interessamento dei Giants per lui, interesse che se mai c’è stato è durato per circa un quarto d’ora, Betts ha avuto una crescita impetuosa, ma se non ci sono infortuni rischia di fare parecchia panca e non credo sia il massimo per un suo ulteriore sviluppo, meglio forse un impiego più continuativo al piano di sotto.

Forse più definita la questione pitcher, si partirà a 12, il tredicesimo se servirà arriverà più avanti; undici nomi mi paiono ovvi : i 5 partenti, Varvaro, Ross, Mujica, il duo nippo e Craig Breslow, resta un posto e restano parecchi contendenti, se Workman continuerà con l’involuzione che ha mostrato l’anno scorso, l’uomo su cui potremmo puntare è Ogando, questo è uno che se fosse tornato sano (mi rendo conto che è un se molto grosso) rischierebbe di essere un acquisto molto succoso, tirava pilloline che parecchi dei suoi compagni di bullpen si scordano, piuttosto in parecchi si chiedono se non sarebbe stato bene munirsi di uno specialista da ottavo inning, non sono d’accordissimo con questa preoccupazione, abbiamo Taz che in passato ha svolto bene questo mestiere anche con molta pressione, in principio mi fiderei di lui.

Fatto sta che mi pare un sogno il fatto che si torni a parlare di gioco, del roster e di tutta ‘sta roba qui … se Dio vuole il 6 aprile s’avvicina.

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Guardando un po’ a casa degli altri

Mentre Boston cerca di risollevarsi da un inverno in stile “nuova glaciazione” e mentre a Fort Myers comincia ad esserci del movimento ed arrivano le prime notiziole come ad esempio Farrell che ha nominato Victorino right fielder titolare o la silhouette preoccupante con la quale Sandoval s’è presentato alla ripresa degli allenamenti, volevo dare un’occhiata ai nostri soliti avversari della AL East, una division che ha perso nell’ultimo anno parecchio fascino e che dal mercato non mi pare uscita rafforzata nel suo complesso; ovviamente col mercato sempre aperto i discorsi che andrò a fare potrebbero cambiare drasticamente domattina, nulla vieta che Tampa compri Trout o Toronto acquisti Kershaw, nonostante questo un punto della situazione direi che ci sta.

Comincio dagli Orioles, se non altro perchè sono i campioni in carica : passo indietro per la franchigia del Maryland, che ha perso Cruz ed ha un paio di “carichi da 11” come Machado e Wieters che sono reduci da infortuni brutti e pesanti col talentuosissimo terza base che mostra di essere parecchio “injury prone”, torna intatta la rotation che fece bene l’anno scorso e sulla quale in pochi avrebbero scommesso un dollaro. Altro uomo che può decidere le sorti degli arancioni è Chris Davis, sarà quello spaziale del 2013 o quello in difficoltà del 2014 ? Ricordatevi anche della sospensione per sostanze vietate che ha subito l’anno scorso e spesso i giocatori passati da quelle forche caudine hanno un’annata di rimbalzo (Cruz insegna), qualche acquisto di seconda fascia come De Aza e Arencibia (spaventosa parabola discendente per quello che fu praticamente il catcher titolare degli USA nell’ultimo Classic) e poco altro. Non credo proprio che faranno 96 W come l’anno scorso

Sui pigiamini sono davvero in difficoltà, c’è uno sul Pianeta Terra che s’aspettava un mercato così silenzioso nel Bronx ? Ad oggi i nostri “amici” hanno una rotation con un mucchio di punti di domanda, vedi Sabathia che non è ancora pronto (farà uno spring-training a forza ridotta), Tanaka reduce da un infortunio pesante e Nova che tornerà per il solleone, dovranno arrangiarsi con Capuano, Warren ed Eovaldi. Il bullpen ha perso Robertson ma ha acquisito Miller, Betances potrebbe essere una star in un futuro vicino. Nel line-up torna A-Rod e solo l’Onnipotente sa cosa potrà dare, se poi pensiamo che la keystone è passata in due anni da Jeter/Cano a Stephen Drew e Didi Gregorius c’è da rimanere straniti. La chiosa finale è semplice : i giovani Steinbrenner non son fatti della stessa pasta del padre, lui dopo aver cacciato un pacco di milioni l’anno scorso avrebbe fatto la stessa cosa quest’anno.

I Raggetti sono passati alla versione 2.0. Via Maddon e via un mucchio di giocatori tra quelli che avevano fatto le fortune di Tampa in questi anni. Ricostruzione quindi per una franchigia che resta in grossa difficoltà nell’attrarre pubblico e che è in testa tra le candidate ad una relocation. Il lineup ha Longoria e poco altro, buono l’arrivo di Asdrubal Cabrera (giocatore che a mio avviso meritava molto più d’un contratto annuale a 8 mil.), di buono c’è una rotation che ha ancora due pezzi pregiati come Archer e Cobb con Moore che potrebbe aggiungersi in estate, comunque se i Rays saranno un fattore vorrà proprio dire che da quelle parti, tra i molti anziani che si godono una dorata pensione, c’è anche il Mago Merlino.

A nord delle cascate del Niagara i Jays sono arrivati a quota 21 nel conto delle stagioni senza una partita di playoff. Può essere la volta buona ? Francamente perchè no ? Bautista ed Encarnacion ci son sempre, si sono aggiunti Donaldson in terza ed un catcher veterano come Russell Martin (che al sottoscritto piace sempre parecchio). Il monte invece è molto più un “work in progress”, conterà molto vedere come si posizionerà il talentuoso Stroman nel suo anno da sophomore e spereranno che i vecchi bucanieri come Buehrle e Dickey riescano a tenere la barra dritta. Se così fosse penso che i Jays possano avanzare la loro candidatura per il titolo divisionale, il bullpen non è pregiatissimo ma non dovrebbe fare disastri tali da far deragliare la stagione.

Insomma … una AL East che non mi pare più la tonnara che era dieci anni fa, non so se s’è capito ma ho una nostalgia boia di quelle sfide furenti con gli Yankees, una volta arrivammo addirittura a vedere i poliziotti i tenuta anti-sommossa in campo. Adesso la musica mi pare parecchio diversa, ho fatto una piccola analisi : negli ultimi 10 campionati per vincere la nostra division sono occorse in media 96,9 vittorie e quando ce ne sono volute meno ne sono comunque servite 95. Mi sento di dire che in questo 2015 ne serviranno parecchie meno, azzardo un 87/88. A quelle quote potremmo anche pensare d’arrivarci coi nostri Red Sox … fosse stato fatto quello sforzo in più sul monte che abbiamo atteso inutilmente per tutto l’inverno …

PS – Un post scriptum che non c’entra col resto : estensione biennale del contratto per Farrell, contratto che terminerà al termine della stagione 2017 con una opzione anche per il 2018. Pecco di blasfemia se dico che avrei aspettato di vedere come butta questa stagione prima di parlare di estensioni ?

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Ancora due settimane

Ancora due settimane e poi partirà la giostra. Lo spring training procede con i classici alti e bassi di marzo per i Sox, le partite cominciano ad essere più vere, se non altro per il fatto che adesso lo “starting nine” assomiglia a quello che inizierà la stagione sull’ostico campo di Camden Yards con gli Orioles, anche la sconfitta nettissima di oggi con gli Yankees conterà forse per far crescere l’autostima dei “Pijamas”, autostima che già di suo non manca da quelle parti, ma non credo che sposti nessuna considerazione tra tutte quelle che ci siamo fatte in questi giorni.

Il tema caldo del giorno, tema emerso anche nella nostra message-board, è Grady Sizemore e il presunto (o reale ?) dualismo con Jackie Bradley. Dovessimo prendere queste partite di pre-season come oro colato (errore grave !!!) verrebbe da pensare che il giocatore reduce da annate perse per infortuni è il secondo e che il primo è pronto per riprendere il suo ruolo da All Star perenne a cui sembrava destinato prima che la “Strega dai Denti Verdi” si accanisse contro di lui. Ragazzi … stiamo calmini. Che Sizemore sia un giocatore spettacolare e concreto come pochi mica lo scopriamo oggi; autocitarsi è abbastanza odioso ma qualche tempo fa vi scrissi che nei suoi momenti belli mi piaceva anche più di Ellsbury e non lo scrivevo per sprecare dei bytes, era il mio esatto pensiero. Ma realisticamente quante partite possiamo sperare che giochi ? Addirittura c’è già il partito che vuole Sizemore titolare e Bradley a Pawtucket. A me sembrerebbe la mossa di una giocatore che butta l’ultima fiches sul tavolo verde, una mossa di corto respiro. Non dico che Bradley sia un giocatore convincente, mi pare ancora carente per essere un titolare da squadra che ha appena vinto l’anello, ma per imparare il mestiere deve stare a Boston e non a Pawtucket. Bene ha fatto Farrell a confermarlo come titolare, gli si dia il tempo … e Sizemore giochi circa un terzo delle partite in modo da testarlo un po’ di più e a metà anno si tireranno le somme.

Come secondo tema di discussione per animare il nostro Bar Sport virtuale butto lì un carico pesante. In tanti ci dicono che abbiamo molti giocatori quasi pronti per fare il salto dalle nostre squadre minori alle luci della ribalta delle Majors. Addirittura ne abbiamo (sempre secondo parecchi osservatori) un numero eccedente rispetto alle esigenze reali del team, quindi saremmo nelle condizioni ideali per imbastire una trade di quelle “prospetti vs giocatore affermato”. Sarà quel che sarà ma da qualche tempo ha cominciato a girare un nome : Giancarlo Stanton. L’esterno dei Marlins sembra poco convinto delle mosse della dirigenza di Miami … e vorrei conoscere il bipede convinto della competenza di Jeffrey Loria & Company, ad ogni tentativo di fargli firmare un contratto lungo il giocatore ha risposto picche e quindi se ogni sforzo restasse vano potrebbe finire sul mercato. Fareste una mossa del genere ? Come diceva una mitica sigla della Gialappa’s : “Sono pienamente d’accordo a metà”; nel senso che una mossa di questo tipo credo che serva, avere una bocca da fuoco extra per coprire l’incedere dell’età di Big Papi è importante e bisognerebbe cominciare a pensarci. Che l’identikit del giocatore che necessitiamo sia quello di Stanton mi convince un po’ meno. I motivi sono : una eccessiva tendenza a beccare degli strikeout, doti difensive così così ed una facilità pericolosa agli infortuni considerando poi che stiamo parlando di un 24-enne.

Bene comunque che si cominci a guardare un po’ più in là del prossimo campionato. S’è sempre detto che il bravo GM è quello che pensa non alla prossima stagione ma a quella dopo, quindi Cherington pensi pure al 2015 che per il 2014 ci pensiamo noi ; cominciano a prudermi le mani … manca davvero poco : la trincea ci aspetta !

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Farrell ci fa sapere che …

E’ raro che un manager nella prima decade di marzo si esponga come ha fatto John Farrell in questi giorni; il nostro manager dopo una brutta giornata di baseball con una doppia sconfitta contro gli Orioles se ne è sbottato con un “dobbiamo fare le cose meglio in difesa” ed ha indetto un team meeting, una assoluta novità a questo punto dell’anno. Se ci aggiungiamo la dichiarazione dell’altro giorno nella quale esternava la poca felicità per le prestazioni dei pitchers mi pare chiaro che il nostro manager abbia voluto far capire a tutti che i trionfi di ottobre sono passati e che c’è necessità di tornare a sbucciarsi le ginocchia. Le visite da David Letterman e Jimmy Fallon sono finite e non danno bonus per la stagione entrante.

Che i Red Sox abbiano iniziato lo spring training giocando malissimo mi sembra palese, poca spinta nel box coi veterani ancora fuori forma (Mike Napoli escluso), con un monte di lancio che traballa ma soprattutto con una difesa che ha commesso più errori di quanto ce ne ricordavamo che fosse possibile commettere. Onestamente però io ci vedo anche delle belle circostanze attenuanti, in primis il fatto che per esempio il trio Lester, Lackey e Peavy non sia sceso ancora in campo; seconda attenuante è la ovvia probabilità che la squadra possa essere pensata quest’anno per andare in forma un po’ più tardi. E’ da folli attendersi sei mesi con la manetta del gas a tutta forza, anche l’anno scorso se ci pensate non fummo sempre splendidi. I nostri partirono fortissimo, ebbero una fase di rilascio a metà stagione e, più o meno dal 20 agosto, diventarono dei killer implacabili. Sono in tanti ad aspettarsi un andamento diverso quest’anno con un inizio più lento, per andare in forma in maniera giù graduale un po’ più avanti. Non lo so … ammetto di preferire una partenza secca dai blocchi se non altro per non far montare una tensione che a Boston è sempre palpabile. Detto questo io non mi fascerei assolutamente la testa per queste sconfitte, le cose che mi piacciono poche sono altre.

La cosa che mi sta piacendo di meno è l’analisi di ogni minimo movimento di Grady Sizemore, siamo arrivati all’assurdo delle lodi l’altra sera per una scivolata in seconda perfino banale. La chiave di lettura è semplice, c’è tanta gente che non ha molta fiducia nella possibilità di Jackie Bradley di reggere il peso del “dopo-Ellsbury” e spera che Sizemore sia la valvola di sicurezza. Tutto ciò mi pare un po’ strambo : c’è fiducia o non c’è fiducia nel giovane esterno ? Se c’è allora si va con lui senza troppi giri di parole, se non c’è questa fiducia allora ci si doveva provvedere di un’alternativa che non fosse un giocatore che non riesce a giocare una partita di regular season dal settembre 2011 e per il quale stupirsi se compie una scivolata che riuscirebbe a fare anche mia madre.

Anche la querelle “Drew sì o Drew no” sta iniziando a diventare stucchevole, è bastata una partita di Middlebrooks con un paio di brutti errori in difesa e si sono aperte le cateratte del cielo. Le considerazioni vanno fatte indipendentemente da una partita giocata a marzo in Florida di fronte ad un pubblico in bermuda e ciabatte infradito; la tanto decantata profondità del lineup in quel lato dell’infield semplicemente non esiste, non l’abbiamo. Drew serve eccome, ma lo sapevamo da ottobre, lo sapevamo a Natale e continuiamo a saperlo adesso che è finito Carnevale. L’assurdo poker tra Boras e Cherington alla fine ha portato che uno dei migliori shortstop difensivi rimane ad allenarsi a casa sua e noi restiamo con un infield così così con una terza base che, tanto per ricordarvi, ha come titolare inamovibile per mancanza di alternative, un giocatore che l’anno scorso ha fatto Boston-Pawtucket varie volte e che finì in panchina durante le Finali per palese mancanza di rendimento.

Alla fine di tutto ben venga la sveglia data ieri da John Farrell che si conferma un manager vero. La sveglia serve in campo per ricordare a chi gioca che anche in pre-season in campo si va per giocare a baseball e non per stare in vacanza, ma la sveglia serve anche nel front-office dove dalla fine della scorsa stagione abbiamo sentito molti slogan ma dove abbiamo visto poca concretezza.

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La calma dei forti

Forse il titolo è un po’ troppo trionfalistico, ma per certo siamo noi ad avere il coltello dalla parte del manico, l’aver vinto tre anelli in nove anni rende tutti molto tranquilli e rilassati in quel di Fort Myers; visto che siamo nel periodo della consegna degli Oscar possiamo dire che i Boston Red Sox sono nella posizione di Cate Blanchett, il ruolo di Di Caprio lo abbiamo affibbiato a qualcun’altro … anche se il vostro blogger è furente perchè tifava proprio per lui avendo adorato la sua interpretazione in “The Wolf of Wall Street”.

Dicevo che la vittoria ha un po’ calmato le acque, ci vedo un rischio però in tutto ciò : mi chiedo se ci sarà ancora quel sacro furore agonistico che rendeva i nostri dei satanassi quasi invincibili. Vincere è difficile, tenere le motivazioni alte dopo la vittoria è doppiamente difficile, quei giocatori di talento non eccelso che hanno condotto la squadra per mano e l’hanno trascinata saranno capaci di rimettersi l’elmetto e di tornare in trincea oppure ci sarà un imborghesimento ? In questo caso io penso positivo, i motivi sono due : il primo è David Ortiz, il secondo è Dustin Pedroia. Finchè avremo quelle due figure nel dug-out io non credo che ci saranno tanti cali di tensione. Vinceremo se saremo capaci di farlo, se gli altri saranno più bravi dei nostri invece perderemo, ma non credo che ciò possa avvenire a causa del poco spirito combattivo.

C’è da dare un’occhiata anche a queste prime partite di pre-season; noto una grossa cautela nel far giocare chi l’anno scorso ha tirato il carretto, specie sul monte : pochissimo l’impiego del duo nippo, non ancora in campo Lester e Lackey. La mossa è ovvia, se ciò comporterà un andare in forma un po’ più tardivo non lo so, ma Tazawa ha finito la stagione senza benzina nel serbatoio e sperare che Uehara ripeta il 2013 giocando con quella frequenza mi pare arrischiato, quindi ben venga la cautela … anche questa fa parte di quella calma dei forti di cui dicevo prima.

Due altre parole sullo spring-training sotto l’aspetto televisivo : 1) Grande che si possano vedere le partite in italiano con il commento (finalmente !!!) di uno veramente competente come Pietro Nicolodi che è un grande, che si destreggia tra baseball, calcio, hockey e Dio solo sa quanti altri sport alla grande. 2) Abbiamo visto il rimpiazzo di Jenny Dell ovvero tale Sarah Nicole Davis … carina … chissà se è già partito il draft tra i giocatori per aggiudicarsela, un solo dubbio : è canadese di Toronto, come lessi tempo fa sulla message board MLB : “ma i canadesi capiscono di baseball ?” Ancora pochi giorni e lo sapremo …

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