L’urlo di Chen

Il titolo questa volta era fin troppo facile da mettere giù : l’urlo di Chen (Bruce Lee) terrorizzò anche l’Occidente (ed il combattimento al Colosseo rimane una perla del cinema), mentre stanotte l’urlo di Chen (sempre di Bruce si tratta) ha terrorizzato il nostro attacco costretto ad una figura peggiore di quella che fece Chuck Norris nel film.

Lasciando perdere l’epoca d’oro dei film sul kung-fu e tornando al baseball non posso non notare che stiamo parlando dell’ennesimo mancino che non ci va scheggiare la biglia, dunque … finchè i mancini che silenziano il nostro attacco si chiamano Price o simili lo si manda anche giù, quando però Bruce Chen diventa intoccabile comincio a chiedermi se oltre alle caratteristiche tecniche del nostro lineup non stia subentrando anche un blocco psicologico, posso concordare sul fatto che l’oriundo cinese/panamense sia in un gran momento di forma dopo l’inizio ritardato causa infortunio però non arrivare a toccare il sacchetto di seconda fino all’ottavo inning è un po’ troppo.

La squadra perfetta non esiste e forse non esisterà mai e noi sappiamo che un buchetto l’abbiamo : siamo carenti in quello spot n.5 che venendo dopo Ortiz doveva essere riservato ad un battitore destro. Non credo sia un azzardo dire che nei progetti in pre-season quello era il ruolo che speravamo fosse appannaggio di Middlebrooks, progetto poi miseramente fallito vista l’annata stortissima di Will, Mike Napoli era stato grandissimo nei primi due mesi vestendo quel ruolo, col grosso calo di prestazioni del paisà siamo un po’ scoperti e la difficoltà contro i lefties la si può accreditare in parte anche a ciò. Si può pensare ad un impiego di Gomes in alternativa, oppure bisogna prendere l’iniziativa di richiamare Middlebrooks autore di qualche buono sprazzo ultimamente sebbene non abbia ritrovato la continuità che avremmo voluto.

Due parole su Lester che ha tirato sempre bene con una puntina amara : ho sempre come l’impressione, si badi bene … sto parlando di una impressione, che si lascia guidare dagli eventi piuttosto che dominarli; intendo dire che registrato l’errore di Gomes, fino ad ora più che eccellente in difesa ma se Billy Beane lo faceva giocare DH ci sarà un perchè, il nostro Lester poteva anche chiuderla meglio anzichè concedere un base-ball e poi una secca linea a Moustakas, anche altre volte ho notato questo suo problema : dopo l’errore d’un compagno impiega sempre un po’ a rimettersi in carreggiata ed una cosa del genere la si paga a tassi da usura.

Comunque niente drammi e proviamo di rifarci subito : Santana, Guthrie e Shields sono buoni ma se non altro sono tre lanciatori destri, faccio notare una cosa su quanto sia imponderabile a volte questo gioco; andiamo a Kansas City ad affrontare i Royals quando sono al loro momento migliore di forma (12W nelle ultime 14), un mese fa sembrava una squadra al brevo … a volte ‘sto giochino è veramente inspiegabile.

Share

W Doug Mirabelli !

Chissà se ad un certo punto del primo inning di stanotte i Red Sox hanno pensato di effettuare una chiamata d’urgenza per riprendere in servizio il vecchio Doug Mirabelli, l’unico catcher passato da noi che riusciva a gestire i knuckleballer senza farsi venire crisi isteriche, l’uomo che seguiva Wakefield ancora più assiduamente della Sig.ra Wakefield; qualcuno ricorderà che dopo un tentativo poco propizio di metterci qualcun’altro, onestamente non ricordo chi, fummo così disperati da mettere in piedi una trade coi Padres in due ore, mandammo un aereo privato in California con la divisa a bordo in modo che Doug si vestisse in volo e con tanto di scorta della polizia per portarlo al Fenway dall’aeroporto in tempo per fargli ricevere una partita di Wake contro gli Yankees. Maledetti knuckleballer … cosa non si fa per loro.

Lasciando perdere Mirabelli, che comunque immagino sia stato ricordato da parecchi membri della Nation stanotte, volevo buttare giù due cose sulle partite a Houston perchè stanno venendo fuori più interessanti di quello che onestamente era logico attendersi. La sconfitta di gara-1 ammetto d’averla digerita poco; Oberholzer sarà anche un pitcher promettente ma rimane un giovane alla sua seconda partita in Major, “one of these nights” si dice in questi casi, però onestamente questa è una locuzione che mi sembra più appropriata per occasioni di sfide contro avversari più referenziati, fatto sta che Oberholzer (cognome da slittinista alto-atesino) s’è portato a casa una partita da ricordare.

Un po’ diverso il caso della partita di stanotte nella quale secondo me ci siamo andati a cercare rogne. Io continuo a dire che la mossa di Wright impiegato in piena contention l’ho capita il giusto con Workman disponibile, mi si dirà che anche Workman ha lanciato male stanotte, però tenete in considerazione il fatto che un conto è lanciare dopo la consueta routine, un conto è entrare in corsa al secondo inning, con un riscaldamente fatto di corsa causa palline che sfarfallavano dietro il piatto. Buono che si sia ribaltato il match a suon di mazzate, con Lavarnway che s’è preso la rivincita con un doppione molto clutch contro il recinto, per la serie “il baseball da, il baseball prende”, spero comunque che si siano resi conto che non è questo il tempo degli esperimenti.

Un po’ di note sparse :

  1. Vittoria n.69, pareggiato il totale del 2012 e siamo al 6 agosto. Mi rimane il classico dubbio “what if” . Cosa sarebbe successo se l’anno scorso avessimo avuto un altro manager al posto del clown che non faceva ridere nessuno ?
  2. Lo dico piano piano … ma non vi sembra che Tampa cominci ad accusare un po’ di stanchezza ?
  3. Mike Napoli sta diventando un peso, considerando che è il n.5 del lineup e i primi quattro davanti a lui vanno in base molto spesso le cose non vanno benissimo per lui, rischia il record di strikeout presi e quello del numero di rimasti in base. Ipotesi alternative di lineup ?
  4. Qualcuno avrà notato che da qui alla fine avremo da giocare qualche partita in meno delle avversarie. Buono per poter dare qualche riposo extra al monte o per razionalizzare l’impiego; ad esempio se dopo i primi quattro partenti c’è un giorno di riposo, alla partita successiva non sta scritto che debba lanciare il n.5, si può far ripartire il n.1

Per il momento basta così, nemmeno con Houston stiamo tranquilli, mamma mia …

Share

Agosto in viaggio

I Sox non vanno in vacanza ad agosto, viaggeranno molto, questo sì ma proprio non si parla di vacanza perchè la corsa dell’American League è tutto tranne che decisa. Immagino che avrete buttato un’occhiata al calendario prossimo venturo : prima una trasferta assurda come Houston-KC-Toronto, poi il ritorno a casa solo per tre partite contro gli Yanks poi di nuovo all’altro capo del mondo per l’interlega in California contro Giants e Dodgers, tante miglia da percorrere e speriamo che un tour de force a questo punto dell’anno, con già tantissime partite nelle ossa, non sia troppo difficile da maneggiare.

Dicevo dell’American League che presenta sempre nuovi aspiranti al grande ballo di ottobre : gli ultimi ad essersi iscritti sono gli Indiani del nostro amato Francona che al momento sarebbero in possesso del secondo ticket per la Wild Card. Attenzione ai Cleveland Indians perchè nel classico settembre con tanti scontri divisionali loro avranno un bel po’ di partite contro squadre che giocano solo per la gloria mentre, come di consueto, nella AL East ci si scannerà con la scimitarra in bocca.

Intanto, con la temperatura non solo quella atmosferica che sale, i nostri hanno portato a casa la serie con i Diamondbacks. Molto bene Doubront e Peavy contro una squadra che non è niente male, col primo che sta mettendo insieme una striscia davvero lunga di partite positive ed il secondo che sembra subito essere entrato in formazione con la giusta mentalità capendo che questa probabilmente è la sua ultima occasione in carriera di vincere qualcosa d’importante, purtroppo sembra invece che Thornton andrà in lista infortunati, dispiace perchè invece il suo acquisto non sembra uno di quelli azzeccati, sia come cifre ed ora anche come salute, Franklin Morales è pronto dopo un po’ di minors in “rehab” e sarà lui ad essere attivato, speriamo di guadagnarci col cambio.

Se i pitcher stanno facendo veramente bene è però in campo che gioca quello che mi sembra sempre più candidato al ruolo di “anima guerriera” dei Sox e sto parlando di Shane Victorino; ricordo a tutti che stiamo parlando di uno con problemi al costato e nonostante tutto ha deciso che era il caso di stamparsi contro il muretto del Fenway anche ieri pur di provare a prendere una pallina in foul saltando semmai addosso ai tifosi in prima fila ed anche all’omino degli hotdogs. Io adoro giocatori simili, si diceva tempo fa di chi mette “io” davanti a “noi”. Shane Victorino no, lui ha bene in testa il concetto di squadra e di sacrificio che occorre a volte per far ottenere alla squadra i risultati, peccato averlo preso nel team solo in età avanzata, sarebbe stato un Red Sox fatto e finito.

Insomma … altra serie vinta e 68 W nelle classifiche e ricordo ancora che in tutto l’anno scorso furono 69 e la serie contro Houston all’orizzonte, con una mossa a sorpresa Farrell ha deciso di far lanciare gara-2 a Steven Wright per dare un extra-riposo agli altri partenti, la mossa ci può stare per dare un po’ di relax a chi è in difficoltà, lascia però un po’ interdetti che non ci si affidi a Workman, tornato in prima squadra per l’assenza per paternità di Nava (complimenti vivissimi !!!), e che è già testato al dover lanciare nelle Big Leagues. Speriamo che invertendo l’ordine dei fattori il prodotto non cambi.

Quindi … valigia chiusa ed avanti tutta coll’agosto on the road dei nostri Red Sox !

Share

Il 9° inning da – il 9° inning prende

A volte è bello vivere sempre al limite, arrivare alla fine dell’evento e ribaltare tutto ciò che si era consolidato precedentemente, tutta una settimana andata avanti così, facendo rischiare seri problemi ai cardiopatici e portandone a casa un paio che erano difficili … ma molto difficili.

Il miracolo di giovedì è una di quelle che tra molti anni chi c’era racconterà ai nipotini e la cosa c’era piaciuta così tanto che c’abbiamo provato anche stanotte ma mica sempre tutte le ciambelle riescono col buco e Arizona riesce un po’ a sorpresa a portar via la prima della serie.

Alcune cosette così sparse : se arriviamo a giocarci le partite al nono è anche perchè questo giro della rotation non è che stia andando benissimo : così così Lackey, male Dempster e molto male un irriconoscibile Lester, mi ritorna in mente il pensiero fatto da Farrell subito dopo lo scambio per prendere Peavy : “Ci cautelerà contro un collasso come quello del 2011”. Che il manager abbia qualche segnale poco positivo nelle sue carte segrete ? Specie Dempster nelle ultime è stato molto traballante siamo ad oltre 7 di ERA nelle ultime quattro uscite, forse necessita di un turno di riposo ? Ricordiamoci che in formazione abbiamo anche Workman che è apparso un giocatore che può dare un bell’apporto.

Un’altra cosa un po’ così della partita di stanotte è l’ingresso di Pedro Beato : uno mi può chiaramente dire che lo faccio notare col senno di poi perchè il pitcher ha subito l’HR decisivo da parte d’un tremendo Cody Ross che ha consumato la classica trita e ritrita vendetta dell’ex come nemmeno si sarebbe sognato. Però insomma tra Beato e Tazawa, sebbene il giapponese abbia toppato qualche uscita negli ultimi due mesi, dovrebbe venire Tazawa nell’ordine di uscita dal bullpen, avrebbe dovuto tirare due inning e forse Farrell ha giudicato questo impegno troppo oneroso per un giocatore che è apparso un po’ stanco ultimamente, però poi di riprese ne ha giocate comunque quasi due annullando il pensiero precedente.

Presta meno il fianco l’idea di far smorzare Holt al nono, con un closer come Ziegler, con quel lancio quasi sottomarino c’era il serio rischio di mettere in diamante una sfiattella da doppio gioco, peccato non esserci riusciti, con l’uomo in seconda non si sa cosa avrebbe potuto dare la valida successiva di Ellsbury, non credo il punto del pareggio ma almeno avremmo avuto l’opportunità di provarci. Peccato, ma nessun dramma, non abbiamo sfruttato la sconfitta di Tampa e restiamo con una partita di vantaggio sui “simpaticoni” di Maddon e proveremo di rifarci subito stanotte anche se non sarà per nulla facile, noi avremo il debutto di Peavy ma dall’altra parte ci sarà l’eccellente Patrick Corbin, 24 anni appena compiuti e una carriera in fortissima crescita; diciamo spesso che le cifre dei pitcher di una division come la NL West sono pompate dall’intrinseca debolezza della division stessa, a stasera l’opportunità di dimostrare la cosa.

Mi concedo in fondo una piccola nota personale : dicevo di quanto sia capace di dare a volte il nono inning, ebbene stanotte a me il nono inning ha data tantissimo : m’ha dato l’opportunità di vedere la mia Fortitudo Bologna rimanere sul tetto del baseball europeo ribaltando un partita all’ultimo tuffo : essere sugli spalti di Rimini in un’occasione simile è stato senza prezzo.

GRAZIE NONO INNING MA SOPRATTUTTO GRAZIE FORTITUDO !!!

Share