On the edge

Sempre lì … siamo sempre su quel bordo che ci permette di rimanere a tiro di primo posto, ma anche col rischio di retrocedere in classifica se qualcosa andasse storto più di quello che sta andando, in una AL East che forse non ha un’eccellenza assoluta ma ha 5-squadre-5 che possono coltivare legittime ambizioni; riusciamo anche a resistere ad un tourbillon di infortuni che cominciano a lasciare anche troppo il segno, anche perchè colpiscono con una precisione scientifica sempre negli stessi ruoli.

Aspetti negativi ed aspetti positivi; partiamo dai primi : dicevamo degli infortuni, con Pedroia out, siamo a Panda, Marrero e Rutledge con due posti disponibili, che il Dio del baseball ci aiuti. Ormai siamo così confidenti (oh … ironia !!!) del Panda che lo togliamo negli inning finali per migliorare la difesa … e stiamo parlando di uno che paghiamo 17,6 milioni di $, Rutledge fa quello che può e Marrero oggi mi ha fatto bestemmiare come poche volte capitato in passato; stiamo parlando di uno dei giocatori peggiori nella storia ultra-centenaria dei Red Sox, un giocatore che dovrebbe ringraziare il destino per aver avuto l’opportunità di giocare in Grande Lega, è inaccettabile che un giocatore simile commetta un errore di concentrazione in difesa come capitato nell’orrendo primo inning stasera a Baltimore quando s’è semplicemente scordato di andare a coprire la seconda base, errore che c’è costato caro.

Gli infortuni toccano anche il monte, Rodriguez out dopo essere scivolato dal monte mentre si stava scaldando, per sovramercato infortunio anche dell’uomo che doveva prendere il suo posto della rotation ovvero Johnson uscito al secondo inning della sua partita di Triplo A, è vero che manca qualche giorno al suo eventuale impiego, ma è estremamente improbabile che possa lanciare. Rodriguez non dovrebbe mancare per un periodo lunghissimo, ma nemmeno essere pronto dopo i 10 giorni canonici della injured listi, chi possa prendere il suo posto con Johnson out è un bel quiz, i nomi sono i soliti nessuno dei quali soddisfacenti.

Passiamo finalmente alle cose belle, Price ha giocato una gran partita, gestendo più che bene un lineup pesante come quello degli Orioles, zona di strike assolutamente consistente ed anche una economicità nei lanci che fa sempre bene; a me è piaciuto molto anche Sale nella partita di stasera, le cifre non gli danno il credito che merita, cifre notevolmente peggiorate a colpa della dabbenaggine della sua difesa, oltre alla mancata copertura di Marrero di cui ho parlato prima, vi invito anche a considerare il mancato tag del Panda sulla rubata della terza, col giocatore degli Orioles che l’ha schivato, un Panda che ha avuto una reattività simile a quella che può avere mia madre.

Bello spettacolo, come sempre, nella difesa dell’outfield con un paio di numeri di Betts, non male anche l’arbitro che non aveva visto una chiara presa al volo del nostro esterno destro, basta un episodio come questo per capire quanto sia benedetta la regola che ammette il replay, all’arbitro che non aveva visto la presa al volo di Betts si può consigliare una visita oftalmica, ne ha davvero bisogno.

Prossima tappa New York, contro gli Yankees che vivono una stagione che non pensavano di vivere, con un bel mix di veterani e giovani, i cui simboli di questo mix sono la consistenza di Gardner e la gioventù di Judge, fisico di corazziere con un giro di mazza che spacca. Con Baltimore abbiamo salvato il pareggio con le due vittorie del weekend, una serie da tre non si pareggia, vincerne due sarebbe tanta roba.

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Il rito del pagellone (2° parte)

Seconda puntata del pagellone dedicata ai lanciatori :

Barnes : 5,5 – Verrebbe da dire il solito Barnes, estremamente bene semmai una partita, inguardabile quella dopo. Nonostante tutto alla fine viene impiegato ben 62 volte visto che gode di molta fiducia nello staff, fiducia che onestamente mi pare eccessiva. Se lui è il lanciatore di rilievo più impiegato capite perchè Dombrowski dice che la priorità n.1 è il bullpen

Buchholz : 5 – Dico subito che il voto è un compendio dell’intera stagione, comprende il finale molto buono di stagione ma anche i primi 4 mesi nei quali aveva fatto letteralmente ridere. Continuo a pensare che un cambio di scenario farebbe bene a lui … ma anche a noi

Hembree : 6 – Forse alla sufficienza c’arriva … o forse no. Stiamo parlando di sfumature comunque. Dombrowski l’ha citato come giocatore in crescita, devono avere la vista lunga perchè questi segnali positivi sono davvero difficili da cogliere.

Kelly : 5,5 – S’è salvato un po’ col finale buono da rilievo, che è poi dove può avere un futuro. Meglio rimettere per un po’ nel cassetto dei sogni i pensieri di fare il partente, cosa che anche quest’anno ha dimostrato essere ben al di sopra delle sue possibilità.

Kimbrel : 5 – Siamo a quota otto tra partite perse e blown saves, troppe troppe ed ancora troppe. Che non sia più quello degli anni d’oro ad Atlanta lo abbiamo capito, ma voglio sperare che non sia quello che a volte ha rischiato di colpire l’omino degli hotdogs in tribuna con dei lanci totalmente fuori controllo.

Pomeranz : 4,5 – Ovvio che io valuti il periodo bostoniano e che sia stato All Star dopo il periodo ai Padres a me interessa poco. Tra brutto rendimento e scarsa o nulla durabilità c’è davvero da aver paura, una trade profondamente errata ? Forse …

Porcello : 9,5 – E sarebbe stato 10 se non fosse stato per quel playoff disgraziato. Poi farò una postilla finale sulle polemiche sul Cy Young Award. Comunque rendetevi conto che con una stagione solo buona e non eccezionale avremmo avuto un bel carico di problemi in più

Price : 6,5 – Alle fine le cifre ci sono, è l’impatto generale che sembra deficitario, sempre ricordando che stiamo parlando di David Price e non di … Sean O’Sullivan. Lo aspetta un secondo anno a Boston dove verrà atteso col il fucile spianato. Non sarà facile

Rodriguez : 6 – Forse il voto poteva essere 5,5, ma non cambia il giudizio. Un anno di stop nello sviluppo di E-Rod, che comunque non deve instillare alcun dubbio nel mettere Rodriguez tra gli asset principali per il nostro futuro.

Ross Jr : 7 – Il nostro miglior rilievo secondo molte categorie statistiche. E non me ne voglia il buon Robbie se questo fatto testimonia che davvero il nostro bullpen necessiti di un vigoroso miglioramento

Tazawa : 4 – E il momento di dividere i destini tra i Red Sox e Junichi Tazawa. E’ stato un giocatore importante, ma ora direi proprio che non ne ha più, anche se mi pare ingeneroso seguire chi dice che sia stato un incompiuto.

Uehara : 7,5 – Quando la salute l’ha sorretto ha dimostrato di essere ancora da corsa e questo è il motivo per il quale becca il voto più alto tra i rilievi. Nonostante l’età e l’usura non mi dispiacerebbe che ci si provasse di accordare per un contratto annuale a cifre ragionevoli, chiaro che se Koji chiede un biennale o molti soldi, non resta altro da fare che stringergli la mano e ringraziarlo per i tanti momenti belli.

Wright : 9 –  In un famoso discorso, il Presidente Roosevelt definì il 7 dicembre 1941 “a day that will live in infamy”; io invece, molto più modestamente, metto in questa categoria il 7 agosto 2016, il giorno nel quale uno sciagurato ha impiegato Wright come pinch-runner quello che in quel momento era uno dei migliori pitcher della lega. Per la cronaca a Francona l’idea di mettere Kluber come pinch-runner non è ancora venuta

Ziegler : 7 – Io uno Ziegler impiegato come si deve e non ab cazzum come invece è successo anche troppo spesso, lo vorrei rivedere. Il suo sidearm mi piace, alle giuste condizioni ci si potrebbe anche incontrare.

Fatemi finire con le polemiche Porcello/Verlander. Se devo essere sincero il mio voto lo avrei dato a … Zach Britton che probabilmente ha giocato la miglior stagione che un closer abbia mai giocato. Il mio mentore però dice che, pur con la grande importanza dei rilievi, il partente ha ancora troppa valenza quindi è giusto che il premio vada lì. E onestamente se devo darlo ad un partente tra Porcello e Verlander scelgo il primo. Anche la motivazione me la suggerisce il mentore : dato che le cifre dei due sono davvero identiche, quello che fa la differenza è il fatto che Porcello gioca nella molto più competitiva AL East versione 2016, dalla quale sono andate tre squadre ai playoffs e dove gli Yanks con 84W sono arrivati quarti, se mi permettete la AL Central conteneva Twins, Chisox e i Royals di quest’anno e visto che il calendario è sbilanciato per poter avere più scontri divisionali viene fuori che Porcello ha affrontato mediamente avversari più forti. Sulle reazioni poi della più che famosa fidanzata di Verlander cosa possiamo dire ? Ovviamente che la fanciulla ha mostrato la sua totale appartenenza alle correnti più tradizionali del bon-ton oxfordiano,  non sta scritto da nessuna parte che un bel paio di poppe garantiscano concetti intelligenti, preferisco citare la reazione di Betts alla vittoria di Trout : un tweet con scritto : “Congrats on a very well deserved MVP to Mike Trout – he’s a beast! Can’t wait to get back out there next year”. Altra classe …

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Il rito del pagellone

Mentre un personaggio sgradevole, oltretutto tifosissimo degli Yankees, sale alla Casa Bianca (non potevo non dirlo, sono bostioniano nel tifo baseballistico … ed anche in quello politico), cosa che ha lasciato il vostro blogger KO per almeno tre o quattro giorni, arriva il momento di mandare agli archivi la stagione 2016 col classico rito del pagellone di fine anno.

Benintendi : 7,5 – Deve ancora migliorare in difesa perchè qualche sbavatura si vede ancora, ma considerate sempre che questo qui fino a giugno 2015 giocava nelle università. Sarà titolare e voglio proprio vedere come maneggerà i momenti bui che, andando a battere 600 volte in un anno, capitano eccome.

Betts : 10 – Silver Sligger Award e Golden Glove. Serve altro ? Nell’elite assoluta in attacco ed anche in difesa. Cominciare a parlare di una extension sembra brutto ?

Bogaerts : 8,5 – Ci pensavo l’altro giorno : Bogaerts, che è un fenomeno assoluto, con Lindor e Correa, rischia di essere “solo” il terzo miglior interbase della American League. Capite che razza di concorrenza c’è ? Peccato per il finale di stagione in salita.

Bradley Jr. : 7,5 – Anche lui in difficoltà nel box nella seconda metà del campionato, in difesa è sempre un poeta col guanto. Kiermayer che ha vinto il guanto d’oro è meglio ? Mah … Comunque c’è sempre la sensazione di che non si fidino completamente di lui nel box e che possa essere una “trade chip”. Per quel che conta sono assolutamente in disaccordo.

Hanigan : 4 – Avrà giocato poco … ed è vero. Ma è quasi meglio che abbia avuto qualche problemino fisico, in difesa non più affidabile come una volta ed in attacco vede la Mendoza Line come un miraggio. Arrivederci e grazie

Hill : 4 – Il voto forse è troppo alto (so’ ironico), onestamente un ex-giocatore, l’abbiamo pagato tre ceci e due lenticchie, ma forse valeva un cecio in meno (si dice cecio ?)

Holt : 6,5 – Si ha come l’impressione che cominci ad andare un po’ in difficoltà coi cambi continui di ruolo, giocatore comunque da tenere, un multiruolo del genere da tenere in panchina è un lusso. Avercene di soggetti simili.

Leon : 8 – Una fortuna folle averlo trovato, perchè ci ha coperto alla grande un ruolo che rischiava di essere una debacle continua nel 2016 e ci offre anche la possibiltà di vedere nel 2017 se Vazquez e/o Swihart sono da corsa. Complessivamente OK anche nel game-calling ed autore di un fantastico 40% di colti rubando.

Ortiz : 10 – Devo anche dare la motivazione ?

Pedroia : 9 – La differenza tra un Pedroia sano (2016) ed uno in difficoltà fisica (2015) è gigantesca. Non raccoglie i premi che meriterebbe per colpa di … Josè Altuve. Ora eredita il ruolo di Vecchio Saggio del dug-out, compito gravoso che non sarà facilissimo.

Ramirez : 9 – Per parecchio tempo è tornato ad essere il Ramirez che nel box terrorizzava chiunque e un bel pezzo dello sprint che c’ha portati al titolo divisionale è opera sua. Il suo ruolo per il futuro è un punto di domanda : DH full time ? Prima base ? Addirittura da qualche parte s’è letto d’un possibile ritorno in terza (meglio di no …)

Shaw : 6 – Ci eravamo illusi d’aver trovato il classico diamante in mezzo all’immondizia, ma probabilmente ci siamo sbagliati. Comunque, visto che stiamo parlando di uno che è tosto mentalmente, aspettate un attimo a darlo per spacciato. Se poi il Panda dovesse ripresentarsi coi classici 15 kg di troppo all’inizio dello Spring Training, Shaw potrebbe ripresentarsi nell’angolo caldo.

Vazquez : 4,5 – Una delusione sotto parecchi aspetti e l’aspetto tecnico non è il peggiore. Onestamente però nel breve stint di fine anno è apparso migliorato … e forse viene da dire che ha imparato la lezione. Il 2016 che doveva consacrarlo è stato un anno dispari, però ricordatevi che i catcher maturano tardi.

Young : 7,5 – Un quarto esterno di stra-lusso ed un peccato per i due mesi che ha saltato causa infortunio. Importante avere un veterano così affidabile di rimpiazzo per un corpo di esterni dall’età media così bassa.

Alla prossima per i voti dei pitcher …

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Le ultime sconfitte del 2016 e la prima del 2017

Come dicevate nella bacheca : “chi vince festeggia e chi perde spiega”. Quindi in Ohio stappano champagne e a noi tocca provare di capire perchè i nostri playoffs siano durati quanto i miei propositi di dimagrire. La sensazione è che in realtà i playoffs siano finiti dopo gara-1, la partita che doveva dare il tono alla serie era quella che ci vedeva col teorico match-up favorevole, quell’inning col triplo HR subito da Porcello ha marcato la sfida ed ha smontato i Red Sox. Una volta persa gara-1, la rimonta era difficoltoso fosse condotta dal solito orrendo Price dei playoffs, da un attacco evaporato e da una difesa ballerina in gara-2. Buchholz ha ereditato una gara-3 dove non si percepiva nell’aria quella possibilità di rimonta sbandierata a parole, ha fatto il suo e poi c’ha pensato Pomeranz a stoppare qualsiasi velleità, una rimonta negli inning finali finita però un po’ corta ha sancito la sweep e la “sweet revenge” di Francona che non sarà quell’asso nella strategia che ti fa girare la testa, però porta alla finale di American League una squadra tra le più povere di talento tra tutte quelle che hanno raggiunto questo traguardo negli ultimi anni e per di più c’è riuscito senza il partente n.2 e n.3 della rotazione, avessimo avuto noi questi infortuni avremmo pianto calde lacrime, lui non c’ha fatto toccare campo.

Alcuna cose da rimarcare : non scordatevi che il nostro cuore giovane (Betts & JBJ) aveva giocato fino ad ora lo stesso numero di partite playoffs che avete giocato voi che leggete, hanno avuto giorni e giorni per pensare alla cosa e forse l’attesa li ha un po’ demoliti, hanno messo però esperienza nel loro carniere, esperienza che tornerà buona negli anni prossimi quando raggiungeranno di nuovo, come noi tutti crediamo, questo palcoscenico. Il paragone col Bogaerts del 2013 è forse impietoso, ma quel playoff di X-Man fu differente, fu catapultato in squadra quasi senza preavviso e verrebbe da dire che non ebbe il tempo di pensare a ciò che l’attendeva.

Tra le cause che hanno portato alla sconfitta, io non ci metto il clima festaiolo che accompagnava le ultime partite di Ortiz, non credo assolutamente che ciò abbia smontato il nostro ambiente e state sicuri che se lo stesso Ortiz avesse anche solo minimamente percepito che c’era questo rischio avrebbe bloccato qualsiasi celebrazione. Piuttosto tra le cause ci sono anche le solite scelte strategiche incomprensibili, per esempio certi turni da pinch-hitter che per capirli occorre una fantasia degna di Isaac Asimov oppure certe scelte anche sulla selezioni dei lanci. Ve ne dico una : Tyler Naquin è il giocatore che da statistiche avanzate è quello con la miglior media battuta dell’intera MLB sui lanci off-speed (curve, cambi, etc.), detto ciò mi chiedo se era proprio necessario lanciargli curve consecutive in modo da fargli fare due RBI in gara-3, viene fatto un game-plan o tutto viene lasciato agli umori del tempo ?

Fatte salve le recriminazioni teniamoci anche le cose buone, abbiamo una squadra che necessita di pochi cambi per restare al vertice, abbiamo un’ossatura che vale ed avremo anche un po’ di spazio salariale per cercare qualche rimpiazzo per Ortiz (anche se mai lo sostituiremo in pieno). Alla fine forse abbiamo raccolto meno di quello che potevamo, anche se il titolo divisionale è comunque bella roba, di sicuro questa squadra può fare molto meglio del poco che ha mostrato in queste tre partite, certo che ripetere delle performances offensive come quelle mostrate per quasi tutta la regular season non sarà facile, anche perchè dobbiamo trovare un altro che ci dia 35 HR e 120 RBI per ogni stagione … e non sarà facile trovarlo.

Se quelle contro la Tribù sono state le ultime sconfitte del 2016, mi vien da dire che abbiamo già perso le prime del 2017 e ciò è capitato nel momento che DD ha annunciato urbi et orbi che Farrell sarà nel dug-out. Ridicola poi la frase che “la strategia in campo non è la parte più importante del lavoro del manager”, come a rimarcare che effettivamente in quest’aspetto Farrell è veramente mediocre ma in compenso in altri aspetti (es. quelli motivazionali) abbiamo in mano un asso di briscola. Premesso che io non credo che la gestione strategica della partita sia poi così poco importante, mi piacerebbe però capire in cosa si espliciti questa grandezza di Farrell negli altri aspetti della sua professione. E’ un gran stimolatore di giocatori ? Beh … allora spiegatemi però perchè, con un così gran motivatore, la nostra squadra si sia afflosciata come un soufflè abortito nel momento topico della stagione. E poi ci siamo scordati dell’infortunio di Wright ? Vabbè … mi fermo qui, spero solo che il motivo della conferma di Farrell non sia quello che dice oggi il Boston Herald (lo so … un fogliaccio), ovvero che DD abbia confermato Farrell per avere il capro espiatorio qualora le cose non volgano verso il sereno l’anno prossimo. Fosse così ci sarebbe da tremare … fatto sta che questa scelta mi piace davvero poco, se il voto di Dombrowski in questo primo anno a Boston era basso, ora lo è ancora di più. Posso chiudere con una cattiveria ? Le sconfitte del 2017 si cominciano a preparare nell’ottobre del 2016.

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R.I.P. Jose Fernandez

Aveva appeno acceso il PC per scrivere qualcosa visto che i nostri Sox hanno raggiunto almeno il playoff, quando invece sono venuto a sapere della tragica morte di Jose Fernandez dei Miami Marlins in un incidente in barca. Quando un ragazzo di 24 anni perde la vita, una vita che oltretutto l’avrebbe portato ad essere uno dei volti delle Major Leagues per lustri a seguire, un senso di immensa tristezza prende il sopravvento. Un vero talento cristallino, forte da far paura. Per oggi la chiudiamo qui … ovviamente non cambia nulla nella tragica sorte del ragazzo ma faccio fatica a fare discorsi di baseball: Direi che possiamo tranquillamente rimandarli a domani. Ok ragazzi ?

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Post vacanziero n.3

Ho continuato a vedere poco baseball in questo periodo ed il poco tempo che avevo tra la scalata ad un vulcano e l’ escursione ad una città perduta maya, l’ ho dedicato alle tragiche notizie che arrivavano da Amatrice. Quindi sono un attimo in difficoltà. Quello però che posso commentare è la fiducia, a mio parere un po’ eccessiva, nata prima di queste due ultime sconfitte nello stadio di plastica.

Anche nella bacheca messaggi erano comparsi paralleli tra questa stagione ed il 2013, quando proprio ad agosto demmo il colpo di gas decisivo. Lo chiedo a voi che avete visto più partite di me : sinceramente vi sembrava che questi Sox fossero in rampa di lancio? A me pareva che fosse un pensiero azzardato, NESN ha fatto anche di più dando le date playoff come a dire : “ci siamo anche noi.”

Ok è più facile arrivarci che non arrivarci, però penso sia meglio restare un po’ più calmini , la strada è lunga ed uscire vincenti da quella specie di tonnara che è la classifica della division non sarà facile anche se nessuna delle tre sta particolarmente sfavillando.

Detto che la maledizione dell’ esterno sinistro ha colpito ancora con l’ infortunio di Benintendi che non sembra per nulla uno scherzo, fatemi dire l’ ultima sul turnover del lineup. A me continua a sembrare una cazz… , in una pennant race così chiusa noi diamo giornate di riposo. Ortiz avrà anche la sua età ma non mi sembra così sgonfio, resta in palla grazie a questi day off ? Fatemi dubitare. Possibile che non si senta il senso dell’ urgenza?  Evidentemente è così… seguire il piano in maniera pedissequa, piano che prevedeva parecchi riposi per Papi, non è attenersi ad un sacro testo, a parer mio è la dimostrazione di non avere gli skills per agire fuori dagli schemi. Ma si sa … ne avevamo già discusso… ed invece tutto resta legato alle famose tabelle fatte chissà quanto tempo fa. Se vi sembra normale…

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Post vacanziero n.2

Oggi il mondo mi sembra meraviglioso:  i Sox sono in striscia vincente di 4, la mia Fortitudo è tornata avanti nella serie dopo una sconfitta da harakiri di massa in gara-2 … ed ho appena finito una meravigliosa mangiata di gamberoni. Troppo rosolio direi … forse è meglio spargere un po’ di fiele.

Per esempio il fiele lo regaliamo a chi ? Ma a chi ha mandato in injured list Mr. Wright con la decisione di fargli fare il pinch runner. Ma siamo impazziti ? Siamo alla vigilia di serie della massima importanza e noi in una partita di interlega, che sono quelle con valenza di classifica minore, chiediamo al nostro uomo che sta reggendo il timone della rotation, di immedesimarsi in Rickey Henderson. Ve lo immaginate un Joe Torre fare la stessa cosa con Pettitte ? Sto zitto che è meglio.

Un po’ di fiele lo riservo anche per il sottoscritto che tempo fa avrei silurato JBJ e lo chiamavo con epiteti poco lusinghieri. Ora lo stesso JBJ addirittura gioca anche da clean up hitter … e lo fa sparando una bombarda nei bleachers a Cleveland. Dite che ho toppato a suo tempo ? Noooooooooo … ma va là

Dopo il fiele diamo anche un confettino e lo diamo ad un altro reietto … anche di questo blog ovvero Ben Cherington. La sua scelta di puntare su Porcello sta dando dei frutti… solo che per il nostro ex-GM lo sta facendo con un anno di ritardo, chissà cosa sarebbe successo se fosse capitato subito.

Non so cosa altro dire … ah no … mi stavo per scordare una cosa, non ho visto giocare Liddi dal vivo visto che c’è chi me lo ha chiesto… anche perché non ho la minima intenzione di andare a Cancun, però l’ ho visto in tv. Premesso che le telecronache in spagnolo sono sempre uno spasso, sapete che comunque Liddi si è davvero fatto una carriera qua ? Leggevo che è il quarto negli HR, gioca in una delle potenze della Lega Messicana, se ho capito bene si è anche fatto una famiglia da queste parti … insomma… direi che il ragazzo si è davvero ben introdotto. È il caso di dire : “Arriba Alex !!!!”


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Post vacanziero n.1

Piccolo post visto che il wifi funziona bene e dato che sono in un fuso orario giusto per vedere le partite. Ieri vista quasi tutta, dovevo sfuggire ad un terrificante temporale.

Considerazione n.1 – non si può soffrire così avanti di 3. Torniamo alle solite considerazioni:  com’è che i lanciatori che arrivano a Boston disimparano ? Contro questi Yankees bastava tirare strike e tre out li fai, sono gli Yankees con l’ attacco più debole che io ricordi e per fargli fare tre punti devi offrirglieli su un piatto d’argento, Kimbrel lo stava facendo, io ero blu dalla paura, sembravo un puffo di mt. 1,90

Considerazione n.2 – mi domandai se Benintendi in prima squadra fosse una mossa figlia della disperazione o del fatto che questo fosse un fenomeno. La risposta della prima settimana è che questo è un fenomeno. È davvero dura non farsi prendere dall’ entusiasmo. Ripeto : questo poco più di un anno fa giocava ancora al collage con la mazza di metallo. Non sa davvero che dire se non strabuzzare gli occhi… e c’era chi voleva venderlo per prendere Sale … ma vaff …

Considerazione n.3 – generalmente mi pare che l’ attacco sia un po’ in calando e c’era anche da aspettarselo. Non sarebbe il caso di provare di spremere il gioco con rubatelle, batti e corri ed amenità simili ? L’ unica cosa che il nostro staff fa in questi casi è invece dare dei giorni di stacco ai giocatori … Coraggio Farrell !!! C’è anche altro che puoi fare.

Per ora basta così, torno a provare un sonnellino… maledetto fuso orario!!!

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Toh … che strano !

Toh … che strano ! Abbiamo visto una partita dove non abbiamo imbarcato acqua al primo inning, ormai pensavo fosse una (poco) simpatica tradizione, come diceva il saggio : “partire sotto 3-0 aumenta l’acidità di stomaco … e non aiuta certo a vincere partite di baseball”. Quindi direi che nel nostro vivere alla giornata, alla faccia della presunta programmazione delle franchigie professionistiche , vedrete O’Sullivan lanciarne un’altra. Invece sono proprio curioso di capire se ne vedremo un’altra di Buchholz, che oltre a lanciare con una qualità molto peggiore di quella che potrebbe mettere in campo mia madre, sembra ormai avere dei rapporti col resto del mondo Red Sox simili a quelli che legano Lewis Hamilton e Nico Rosberg. Chiaro … se non lancia Buchholz dovremo metterci qualcun altro e solo l’Onnipotente ci potrà dire come uscirne, un’idea potrebbe far lanciare qualcuno del pubblico, anziché il “ceremonial first pitch” gli facciamo fare 9 inning. Sarebbe peggio di Buchholz ? Mah … non sono mica convinto, da segnalare anche la dichiarazione del suddetto Clay a fine partita : “In fin dei conti ho preso solo tre “earned runs”. Bella dichiarazione davvero !!!

Toh … che strano ! Una partita vinta l’avevamo rimessa in pericolo grazie al bullpen più tristo (termine molto delle mie parti) che la storia ricordi. Nel basket esisteva un giocatore chiamato Marvin “Bad News” Barnes, se c’è qualche baskettofilo triestino un po’ datato che legge credo che se lo ricordi bene, direi che sarebbe ora di ripristinare quel soprannome; i motivi sono molto diversi, il nostro Barnes meriterebbe il nomignolo per come lancia oscenamente e quindi vederlo sul monte è una cattiva notizia per tutta la Nation, quel Barnes invece lo meritò perché ebbe numerosi problemi con le regole del vivere civile. Per Tazawa invece vedrei bene un soprannome come “Brivido Supremo” dato che quando va bene la biglia arriva dalle parti del warning track. Tralascio per carità di patria il giudizio sui rilievi della simpatica partita di sabato, non vorrei che il blog venisse chiuso per oscenità e turpiloquio.

Toh … che strano ! Una squadra professionistica di Boston che prova di fare la furbetta aggirando le regole (i maligni direbbero Patriots docet). In pratica i Sox avevano un limite di 300mila $ a giocatore per poter ingaggiare i giovani virgulti dal mercato caraibico, a causa del surplus pagato per Moncada, la pensata dei nostri qual’è stata ? Se il giocatore X ci interessava ma sapevamo che con 300mila era impossibile prenderlo, si prendevano 4 giocatori dallo stesso agente tra cui quello che ci interessava dandogli il massimo possibile, nel nostro caso 1,2 milioni, era poi l’agente a spartirli dando semmai un milione al giocatore che ci interessava e dando i resti agli altri. Peccato che ci hanno presi con le mani nella marmellata, la sanzione non è piccolissima : per quest’anno impossibilità a firmare anche solo un international free agent e cinque prospetti presi l’anno scorso dichiarati free agent. Mi sembra una discreta figuraccia. Mi si dice che in parecchi fanno questi trucchetti … ok … per me la figuraccia non cambia.

Toh … che strano ! Avere esterni che fanno i bambini aiuta … io sono contentissimo sia tornato Holt che è meglio certamente di LaMarre … ma anche di Swihart. Poi guardatevi il range di campo che copre JBJ, guardatevi il sesto senso che ha nel capire dove cadrà la biglia, a volte sembra parta prima ancora di sentire il “toc” della mazza. Addirittura venerdì abbiamo giocato con quattro esterni avendo in campo anche quel tifoso dietro il Pesky Pole che ci ha salvato una partita che tanto per cambiare i rilievi stavano mandando a putt…, meraviglioso Travis Shaw che dopo l’ultimo faticosissimo out ha ringraziato il tifoso facendogli il classico segno con gli indici delle mani. Verrebbe quasi da dire che anche la Nation è in campo … ed anche qui potremmo dire … Toh … che strano !

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Boston e Cooperstown

Nell’attuale assenza di notizie, perchè non si possono considerare tali l’invio dell’oggetto misterioso Rusney Castillo a giocare i playoffs della Lega Invernale Portoricana oppure l’arrivo a Boston d’una seconda mascotte a far compagnia a Wally (se ne avvertiva proprio l’esigenza), volevo buttar giù qualcosa sul nuovo giro di voti per l’elezione alla Hall of Fame e sulle tornate future, specialmente per coloro che hanno avuto impatto a Boston in qualche modo.

Di quelli che abbiamo nel cuore quello che aveva più chances restava Curt Schilling; il risultato è stato negativo anche questa volta ma se non altro c’è da dire che c’è stato un deciso aumento nella percentuale dei voti positivi, forse la drastica diminuzione nei votanti abilitati ha portato un aumento della competenza media dei votanti stessi e direi che l’elezione di Piazza (alleluja !!!) va in questa direzione; la strada per Schilling resta in salita, passare dal 52% al 75% necessario non è uno scherzo, ma ci si può sperare. Forse le sue 216 vittorie sono un po’ poche e non c’è nessun Cy Young Award, ma stiamo parlando comunque di uno che è nella top 30 all-time come WAR in carriera e poi c’è quell’incredibile carriera da fenomeno nella post-season da 11W-2L, con tre anelli, premio da MVP della World Series e così via … dai … con una buona campagna stampa (come un po’ successo a Piazza) anche il grande Curt ce la può fare.

Clemens si ferma al 45%… e faccio sempre fatica a considerare Clemens come “uno dei nostri”, le cifre sarebbero sicuramente da elezione, ma c’è ancora un muro tra i giocatori dell’epoca PED (almeno tra quelli chiaccherati) e Cooperstown, se poi tutto ciò sia corretto oppure no resta da vedere, sappiate che comunque ci sono almeno un paio di giocatori eletti qualche anno fa sui quali gravano vari sospetti, sospetti nati dopo la loro elezione … ed in questo caso che si fa ? Si torna a votare per vedere se confermiamo la loro elezione ? Non lo so … su tutta questa storia ammetto d’avere sentimenti contrastanti, da un lato la pulizia etica del gioco è un valore che mi piace tenere in considerazione, dall’altro però mi chiedo se è corretto punire dei giocatori che agirono seguendo quelle che erano le linee guida di quel tempo ? E ricordatevi sempre che c’erano dirigenze che anche ai vertici chiudevano un occhio o anche entrambi ,,, come ha scritto anche Josè Canseco nel suo libro senza che nessuno abbia avuto il coraggio di querelarlo.

Un altro paio dei nostri sono entrati nel ballottaggio quest’anno e rapidamente ne sono usciti ovvero Nomar Garciaparra e Mike Lowell, non c’erano chances ed anche arrivare al 5% per rimanere nel ballottaggio del 2017 sembrava un’impresa ardua … ed infatti nessuno dei due c’è riuscito, addirittura Lowell non ha beccato nemmeno un piccolo piccolissimo voto. Mi dispiace ma nemmeno il sottoscritto, per con tutto l’amore che ha nutrito per loro, li avrebbe votati; nessuna delle loro carriere, per quanto rimarchevoli, meritano Cooperstown. Posso solo sperare che comunque trasmettano la loro bravura ai loro epigoni moderni, Bogaerts può imparare tanto da Garciaparra e se Lowell trasmettesse un po’ della sua tenacia a Sandoval, il “simpatico cicciottello” venezuelano se ne gioverebbe assai.

Uno sguardo poi al futuro : l’anno prossimo toccherà a Manny Ramirez provare ad essere eletto e tra qualche anno sarà il turno di Big Papi. Speranze ? Credo proprio che Manny ne abbia zero ed anche Ortiz non ne abbia tantissime. Se rimane l’ostracismo verso i giocatori in odor di doping Ramirez avrà lo stesso successo che stanno avendo Sosa e McGwire, nel suo caso c’è anche una squalifica quando ormai il doping era perseguito, quindi non credo proprio che ci siamo. Su Ortiz il discorso è diverso, nel suo caso c’è solo qualche pettegolezzo (il famoso “esame ombra” del 2003), basterà questo a tenerlo fuori dalla considerazione ? Poi per Papi è ancora più difficile perchè come DH c’è solo un lato del campo, l’unico DH eletto è stato Molitor che comunque ha giocato in campo molte più partite di Ortiz. Non lo so … parliamoci chiaro : Ortiz non è per nulla amato ed è pochissimo benvoluto in molti posti in America, la BBWAA si riuscirà ad astrarre da ciò al momento che toccherà ad Ortiz ? Io ne dubito, lo spero tanto ma ne dubito … ed è per questo che l’altra volta dicevo che il ritiro della maglia dei Sox non dovrebbe avere il prerequisito dell’elezione a Cooperstown, la maglia dei Sox è il nostro mondo, è la nostra storia, cosa c’entra ciò con la Hall of Fame ? Boston è Boston, Cooperstown è altra roba.

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