Il Fenway ha il buon vecchio sapore delle cose di una volta, di quando il gelato era cremoso o di quando lo scopo della tua giornata era vedere la TV dei Ragazzi. Il Fenway compie cent’anni, ha resistito a due guerre mondiali, a svariate tragedie negli Stati Uniti e nel mondo, ha visto grandi vittorie … non moltissime … ma soprattutto tante sconfitte.
E’ stupefacente come un luogo in cui tanti si sono rosi il fegato possa essere entrato così in profondità nell’animo di un’intera popolazione, sembra quasi un versione moderna della sindrome di Stoccolma. Il Fenway è anche altro : è uno schiaffo alla modernità, è quasi la rivolta contro il logorio della vita moderna, dove altro trovi un posto nel quale rischi di vedere una partita con un palo davanti agli occhi ed essere contento come una Pasqua ? Pensate avessero costruito il nuovo Fenway come si paventava nei primissimi anni di questo secolo ? Avremmo ora uno stadio stracomodo e freddo come un iceberg. Volete mettere invece quei meravigliosi seggiolini scomodi come quelli dei cinema parrocchiali della mia infanzia ?
Il Fenway ti spinge alla ritualità, io stesso che ci sono stato non tantissime volte avevo instaurato la mia : la metropolitana fino a Kenmore, passeggiatina per Yawkey Way con immancabile visita al negozio dei gadget, un lobster-roll (un hotdog con dentro la polpa d’aragosta), la partita e poi il ritorno a piedi in centro. Credo che avrei potuto continuare con quella vita fino al giorno del giudizio
Io spero con le mie poche ed indegne parole di aver fatto capire a tutti che posto speciale sia questo, se non siete mai stati in uno stadio americano cominciate da qui; entrarci dentro significa vivere un’esperienza sensoriale stranissima, quasi un viaggio all’indietro con la macchina del tempo, ho visto partite MLB in 10 stadi diversi, l’unico che come fascino poteva reggere il confronto l’hanno abbattuto. Ora il nostro “most beloved ballpark” emerge, stacca la concorrenza, è piccolo, è stretto … ma d’altra parte il paradiso non è per tutti.
Buon compleanno vecchio Fenway !!!
PS – Ringrazio Sal, il nostro agente per nulla segreto a Boston, per le foto che vedete. Ho scelto quelle che a mio parere danno più l’idea dello spirito del Fenway, che è un luogo dell’anima, uno dei pochi rimasti nello sport.