Ci siamo ancora ?

Leggendo in questi giorni i media bostoniani viene quasi da domandarsi se i Red Sox esistano ancora, in questo delirio di Patriots, Gronkowski, Brady e Belichick lo spazio dedicato ai nostri diventa simile a quello che ottiene il badminton sulla Gazzetta dello Sport. Onore a quelli di Foxboro … sia ben chiaro ed anche un po’ di sana invidia, loro sono capaci di arrivare quasi sempre in fondo dato che sono per la decima volta tra le Final Four da quando c’è Tom Brady, noi invece siamo reduci da due ultimi posti consecutivi. Già il baseball in generale soffre un po’ la crescente popolarità della NFL, oggi lo sport n°1 è il football … poche storie, se poi ci aggiungiamo che in zona-Boston c’è una franchigia che mantiene negli anni livelli di eccellenza assoluta capirete che per i Sox un po’ declinanti di questi ultimi anni il rischio di finire un po’ ai margini ci sia eccome.

Possono cambiare le cose ? Forse sì, almeno secondo i guru di Fangraphs le cose potrebbero cambiare. Le proiezioni dei santoni della sabermetrica ci danno per il 2016 a quota 92 vittorie, da un lato la cosa ci conforta, dall’altro è facile ricordare che simili proiezioni per il 2015 sono state sbagliate completamente. Io se arrivasse oggi un mago certificato (Otelma o Oronzo … fate voi) che mi facesse firmare un contratto che ci garantisce quota-92 firmerei subito e se devo essere sincero ne firmerei anche qualcuna meno, in realtà il discorso più importante per me non è 70, 81 o 92 vittorie, questi sono solo numeri oltretutto nemmeno buoni per la tombola dato che c’è il 92; quello che non vorrei vedere è un’altra stagione andare in vacca dopo due mesi, posso veder sorgere settembre coi Sox ancora in contention ? Chiedo troppo ? Altrimenti a luglio la gente si concentra sul training camp dei Patriots e noi finiamo ancora di più nel sottoscala.

Di notizie non c’è moltissimo, le uniche che contano sono gli accordi coi giocatori in odor di arbitrato, al momento gli accordi stretti riguardano Kelly e Tazawa. Come spesso accade in questi casi ci si è trovati a metà strada tra quando richiesto dai players e quanto offerto dai Red Sox, Lo stipendio per Tazawa sarà a quota 3,375 mentre a casa Kelly entreranno 2,6 milioni, non mi sembra male per entrambi. L’altra notiziola dell’ultim’ora è che Sandoval avrebbe perso una decina di chili rispetto al peso che accusò l’anno scorso, se ciò sia sintomo di aver riguadagnato consistenza fuori e dentro dal campo lo vedremo tra un po’, quello che so è che la cosa mi ispira assai tanto è vero che lunedì prossimo visiterò per la prima volta in vita mia un nutrizionista (è vero … non è una battuta), ho sparato sul peso del Panda per tutto il 2015, come posso essere credibile se anch’io sono sovrappeso … giusto no ?

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Nessun regalo extra

Nessun regalo supplementare sotto l’albero di Natale dei Red Sox, i regali grossi li abbiamo avuti (specialmente uno) per il Giorno del Ringraziamento e per Natale invece riceveremo al massimo una telefonata con gli auguri dalla zia. Devo essere sincero, io sotto sotto ci speravo in un altro colpetto, semmai non uno di quei colpi di mercato che fanno saltare in aria le redazioni dei giornali, ma su qualcosina di diverso ci speravo; Dombrowski invece ha detto e ribadito che, salvo rivolgimenti improbabili ma sempre possibili, il roster che inizierà la stagione è questo, alla faccia del sottoscritto che continua ad avere (a differenza di parecchi di voi della message board) dubbi sul nostro outfield e che onestamente non è granchè convinto dall’idea di vedere Castillo e Bradley (più il primo che il secondo) come titolari nel nostro lineup.

Ad un certo punto poi era nata nella mia mente (probabilmente un po’ bacata) una folle speranza. Cos’era successo ? Era capitato che l’agente di Johnny Cueto, col suo cliente ancora sul mercato, se ne era uscito con una dichiarazione “urbi et orbi” dove confessava a tutti il desiderio del suo pitcher di giocare coi Red Sox. Lì veramente avevo cominciato a pensare cose folli : “vuoi vedere che possiamo arrivare anche a lui ?” Mi pareva (e lo era) assolutamente fuori di testa che i Sox potessero spendere un’altra cifra come quella richiesta, ma era altresì davvero curioso che un agente facesse una dichiarazione così. Il sogno bagnato è durato non più di tre giorni, dato che dopo quel termine il dominicano ha firmato per San Francisco … che è sempre un posto eccellente dove vivere; chissà solo cosa avrà voluto dire l’agente con quell’uscita ? Chissà se era un tentativo per vedere se Dombrowski si muoveva o chissà semplicemente cosa gli passava per la testa. Fatto sta che andare a prendere un secondo free-agent costosissimo era decisamente troppo, direi proprio che è il caso di accontentarsi di quello (e non è poco) che abbiamo.

Tema “storico” ora ovvero il ritiro della maglia di Wade Boggs. Ammetto di restare, e come me parecchi altri, abbastanza perplesso; non certo per il valore del giocatore che secondo tanti resta quello con la miglior combinazione “occhio/swing” che si sia mai vista e gli svariati titoli come miglior media battuta sono lì a dimostrarlo. Quello che è rimasto sul gargarozzo a molti è stato il finale di carriera, con la firma da free-agent nel Bronx e quella famosa scena con Boggs sul cavallo del poliziotto newyorchese che in parecchi non mandarono proprio giù. Ora, ben dieci anni dopo la sua elezione a Cooperstown, questa decisione mi pare un po’ assurda; se credevi che il giocatore valesse questo onore non aspettavi il 2016; faccio presente che, avuti tutti i requisiti, per decidere di ritirare la maglia di Pedro abbiamo impiegato circa cinque minuti non dieci anni. Facendo il verso a cosa scriveva oggi “Over The Monster” … prima Dwight Evans, poi semmai Boggs. Un’altro discorso sulle procedure del ritiro della maglia : tra i requisiti c’è l’obbligatorietà di essere eletti alla Hall of Fame. Vogliamoci deciderci a togliere questa regola ? Due esempi del perchè mi pare una regola assurda : per Jim Rice (ripeto … J-I-M R-I-C-E) abbiamo dovuto aspettare il 2009, per David Ortiz rischiamo di non ritirare mai il suo numero dato che non credo sia eletto a Cooperstown. Ma siamo pazzi ? Big Papi è semplicemente il giocatore più importante negli ultimi 80 anni, dico il più importante non il migliore, è colui che ci riscattati da un passato di eterni perdenti, non gli ritiriamo il numero di maglia perchè una masnada di inutili giornalisti (gli stessi geni che non hanno ancora eletto Mike Piazza) pensa che non valga la HoF ? Pregasi ritirare il 34 un minuto dopo il ritiro del Lider Maximo !!!!

Ultimo tema : come di consuetudine in questo periodo dell’anno escono le quote degli allibratori di Las Vegas sulla nuova stagione. Quote che hanno abbastanza meravigliato il sottoscritto, in pratica ci danno come favoriti per il pennant dell’American League e come terza forza in generale (dopo Cubbies e Giants). Sinceramente non vi pare un po’ troppo ? Che si sia migliorato il personale mi pare lampante, ma che si sia costruito il miglior impianto dell’intero Junior Circuit a me sembra eccessivo. Certo che se avessero ragione i bookmakers verrebbero fuori delle World Series da tramandare ai posteri “Cubs vs Red Sox” … wow … indici d’ascolto che arriverebbero in orbita. Se volete divertirvi i pronostici sono : AL East (Boston) – AL Central (Kansas City) – AL West (Houston) – AL Wild Card (Texas & Toronto) – NL East (NY Mets) – NL Central (Chicago) – NL West (San Francisco) – NL Wild Card (Pittsburgh & Washington)

Non mi resta altro da fare se non gli auguri per le festività cari Fratelli della Nation, divertitevi in questi giorni e poi dopo Capodanno cominciamo il count-down per l’inizio della nuova stagione, sto cominciano davvero ad averne voglia, Natale è bello ma senza il “toc” della mazza sulla pallina mi manca qualcosa

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Cambi frenetici

Non si può certo dire che Dombrowski stia con le mani in mano, volevamo una Stove League con molti temi su cui discutere ? Eravamo un po’ annoiati gli anni scorsi ? Ora di sicuro non lo siamo e i cambi si susseguono in maniera vorticosa. L’ultimo è la trade imbastita con i Seattle Mariners che ha visto Wade Miley e Jonathan Aro (visto brevemente anche in prima squadra l’anno scorso) andare tra i boschi del Nordovest in cambio di altri due pitcher Carson Smith e Roenis Elias.

Nella bacheca messaggi Lilgoosy (che immagino un po’ sconcertato dopo lo spettacolo andato in onda domenica da Foxboro) chiede cosa ne pensiamo. Io dico subito che non è il tipo di trade che mi aspettavo, mi attendevo una cessione di lanciatori (dove esiste una certa profondità) in cambio d’un rinforzo in altri settori dove siamo più scoperti ed ovviamente mi riferisco al settore esterni. Così non è stato, il cambio è alla pari nel senso che sia in entrata che in uscita vanno un partente ed un rilievo, per i Sox c’è anche da dire che con questa mossa c’è un risparmio nel monte stipendi di circa 5 milioni di dollari e non è male dato le spese ingenti già sostenute.

Cosa perdiamo ? Soprattutto la durabilità di Miley che è uno di quei carretti del lattaio che sai che non si fermerà mai, non è un purosangue ma sai che tiene botta. Cosa guadagniamo ? Anzitutto direi un altro bel braccio nel bullpen come Carson Smith, sembra proprio che DD voglia costruire un bullpen coi fiocchi, il mancino cubano di Guantanamo Roenis Elias lo conosco meno, è un paio d’anni che bazzica il monte di lancio del Safeco e mi pare d’aver visto una sua partita, ammetto che non è molto; Smith è discretamente veloce, per Elias invece leggo di un approccio basato più sulla finesse. Smith farà certamente parte del 25-men roster, Elias non è detto, concorrerà al ruolo di quinto partente in una rotation che al momento chiama Price, Buchholz, Porcello, Rodriguez … e Mister X. Lo scoglio maggiore per entrambi sarà adattarsi al Fenway, ballpark molto amico dei battitori, partendo dal Safeco che invece è un paradiso dei lanciatori.

Un po’ di notiziole brevi su nostri giocatori presenti, passati … o chiaccherati. Lackey va ai Cubs, ad un certo punto s’era anche sparsa la voce che potessimo essere interessati ad un suo ritorno … meglio di no, se le cose van bene Lackey è una grande addizione, se vanno male lui le fa andare peggio. Ci siamo liberati di Cecchini, un’altra speranza mai diventata certezza, pensare che un paio d’anni fa era molto più valutato di Betts; rimanendo nel ruolo i Padres hanno messo alla porta Middlebrooks, la storia non è fatta coi “se” ma mi piacerebbe aver visto la sua carriera senza quell’infortunio che gli fece perdere metà anno nel suo eccellente campionato da rookie, chissà se cambiava qualcosa. Un bersaglio mancato è stato Chapman e verrebbe da dire che abbiamo schivato un proiettile dato che si sta indagando su un caso di violenza domestica che lo coinvolge.

Cosa attenderci ancora ? Giuro … non so davvero cosa attendermi, io continuo a non credere che si parta con questo trio di esterni, aver preso gente come Kimbrel e Price e poi giocare con un trio d’esterni non proprio testato mi pare una scelta troppo strana. Un po’ come avere una giacca di gran sartoria per poi abbinarci dei pantaloni dozzinali. C’è anche chi dice che anche il parco dei partenti non sia quello che vedremo all’Opening Day, l’oggetto del contendere è Buchholz, in quel caso però servirà un altro ingresso di peso e c’è chi dice anche che un arrivo di peso è ancora possibile anche senza cessione di alcuno, ed in questo caso significherebbe proprio che Mr. Henry ha fatto a pezzi il porcellino dei risparmi. Insomma … di carne al fuoco ne abbiamo avuta parecchia e potremmo vederne ancora, di sorprese io me ne aspetto ancora.

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Red Sox risparmiosi

Non sono impazzito anche se dal titolo sembrerebbe. Come sarebbe a dire risparmiosi ? Abbiamo appena servito un contratto che darà 31 milioni di $ per i prossimi 7 anni a Price e siamo risparmiosi ? Si … lo siamo (sto scherzando … per chi non lo avesse ancora capito), lo siamo perchè il nostro record di maggior salario annuo è durato esattamente 24 ore ovvero fino alla firma di Greinke a Phoenix. Cosa stia diventando la MLB penso sia chiaro a tutti, i nuovi contratti televisivi permettono spese che sembravano folli solo pochi anni fa e i 31 milioni che oggi sembrano dettati dalla follia tra tre anni saranno un contratto non dico “team-friendly” ma sembrerà già più nella logica. Comunque sto iniziando ad abituarmi a Price, anche il Leader gli ha dato il benvenuto … ed io di questo non avevo dubbi e quindi direi che possiamo buttarci su qualche considerazione tecnica.

  • Non sono granchè d’accordo con quelli che dicono che Price è un rischio perchè è una Ferrari per la regular season, ma ai playoff sembra una Fiat Duna. OK che i risultati sono quelli, ma considerato che per noi da un paio d’anni i playoffs sono lontani più della Galassia di Andromeda direi intanto di preoccuparci di arrivarci ai playoffs, poi comunque ricordatevi che per esempio quest’anno stava dominando una partita prima che Goins si incaricasse di fargliela perdere.
  • Con Price i mancini della nostra rotation salgono a quota tre e considerando la configurazione del Fenway davvero particolare potrebbe anche non essere l’ideona del secolo. Dato che vendere Eduardo Rodriguez sarebbe giustamente considerata una mossa da TSO, resterebbe Miley, secondo me se ne potrebbe anche parlare
  • Giustamente i nostri maggiorenti ci dicono che la legge che impediva i contrattoni ai pitcher trentenni ed oltre comporta anche l’eccezione e questa è l’eccezione. La differenza nella politica del mercato è stata causata da una decisione dei vertici o dal cambio drastico nel personale ? Oppure se vogliamo dirla in altre parole, Cherington non spendeva molto sui pitcher perchè glielo ordinava Mr.Henry o perchè era proprio lui che pensava di dover agire così ? Domanda non di lana caprina, il giudizio sull’operato del nostro ex-GM cambierebbe molto

Arriviamo quindi al Winter Meeting dei GM, che tra parentesi si svolgerà a Nashville, praticamente nel cortile di Price … anche questi son segnali. Cosa ci andranno a fare Dombrowski, Hazen & Co ? Ci si andrà come dice DD con la mente aperta, diciamo che un’occhiata al mercato degli esterni verrà data, considerate però che ad oggi abbiamo 180 milioni già bloccati per soli 13 giocatori; è vero che abbiamo dopo di questi dei giocatori fortissimi a costo controllato ma non credo che i nostri possano buttarsi nella mischia per una trade che faccia salire di molto il monte stipendi. Ma è anche vero che la coppia Castillo-JBJ non lascia poi tranquillissimi. C’è poi l’altra questione : ovvero provare di liberarsi di Ham-Ram o del Panda; sul Boston Herald di oggi c’è una facezia : Provvedersi d’un closer di rango, Dombrowski : “Fatto”; un partente di primissima fascia , DD : “Fatto”; tradare Ramirez, DD : “Hey … non sono mica Miracle Man.” Ecco … questa rende esplicito il sentimento comune, se Dombrowski riuscirà in quest’impresa allora meriterà davvero un encomio, mettere un TIR di dollari per prendere Price non è un’impresa, liberarsi di certi giocatori sarebbe invece una mossa degna d’una statua equestre

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The Price is right

Io 217 milioni non so nemmeno scriverli. Quanti cavoli di zeri occorrono ? Posso però mostrarvi una foto di Price davanti a casa sua download

Cosa dire ? Anzitutto vi dico che sono scioccato, io ho saputo la notizia alle 21 di stasera, dopo aver avuto una giornata bestiale guidando per 700 km e litigando anche parecchio, forse se fosse stata una giornata tranquilla sarei rimasto meno sconvolto ma ne dubito. Sono sconvolto per la cifra che siamo disposti a pagare per un giocatore che lancerà una partita e che ne guarderà altre quattro da una posizione privilegiata … e non vi nascondo che cifre simili le pagherei più tranquillamente per chi invece ne gioca 162. Sono sconvolto anche per il fatto che al 2 dicembre la trattativa sia già in porto … e noi di che cavolo parliamo da qui al play-ball ? Sono sconvolto anche per il fatto che il Nemico giochi da noi, lo so … leggevo che la possibilità c’era e si capiva che di sicuro si stava discutendo però non riuscivo a crederci, era più forte di me, il giocatore che più ho detestato per quanto fortissimo non verrà da noi … dai … firmerà coi pigiamini, no ragazzi … nessun pigiama, se un po’ d’anni fa Danilovic avesse firmato per la mia amata Fortitudo credo sarei rimasto meno sorpreso, per i lettori amanti dei Patriots : immaginatevi Tom Brady che si toglie la maglia di New England e si veste col verde dei New York Jets, oppure Rex Ryan che sostituisce il vostro amato Belichick, come vi sentireste ?

In parecchi hanno tirato fuori la scarsa stima (ohhh dolce eufemismo) che ha unito Price ed Ortiz in questi anni, col climax raggiunto per una “tirata” di Ortiz alla stampa in una di quelle serate dove Price tirava allegramente alle teste dei nostri giocatori. Vi riporto la “pacata” dichiarazione del Lider Maximo risalente al maggio dell’anno scorso : “So first at-bat of the season against him he threw at me. I mean, it’s a war. It’s on. Next time he hits me he better bring the gloves. I have no respect for him no more.”  Ed ora ? Io sono fiducioso perchè credo ciecamente al cervello di Big Papi. Guardate ragazzi che Ortiz non è solo un leader immenso, ha anche un cerebro funzionante. Ha anche una voglia immensa di congedarsi con un gran risultato, semmai non il quarto anello, ma non vuole certo vedere un’altra annata andare a putt… prima che da noi inizi la raccolta delle ciliegie; Ortiz sa che ora la possibilità di rigiocare in ottobre è cresciuta, semmai non amerà Price, mica devono andare a cena assieme e probabilmente quando tra un po’ di anni i figli di Ortiz si sposeranno, Price non riceverà l’invito per assistere alla cerimonia, ma chissenefrega, quello che devono fare è sopportarsi civilmente da fine febbraio all’ottobre (si spera) 2016. Credo ci si posso riuscire anche senza richiedere l’intervento dei Caschi Blu dell’ONU.

Non chiedetemi stasera considerazioni tecniche, datemi almeno qualche giorno per metabolizzare la cosa, per rendermi conto appieno della giornata storica appena trascorsa anche se impossibile da pronosticare anche solo poche settimane fa. Quindi ragazzi … Benvenuti nell’universo alternativo !!! Benvenuti in quel posto dove Messi giocherà nel Real Madrid, Cristiano Ronaldo nel Barcellona … e David Taylor Price da Murfreesboro, Tennessee nei Boston Red Sox

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Forever Young

In un mercato che stenta a decollare, non solo a Boston ma in tutti i 50 stati, i Sox oggi emettono un segnale che non sarà uno squillo di tromba ma se non altro ci da qualcosa di cui parlare, ovvero l’ingaggio di Chris Young con un contratto pluriennale di cui però non c’è ancora dato conoscere durata e corrispettivo da versare.

La chiave di lettura più ovvia è che i Sox si siano muniti di un buon veterano da usarsi come quarto esterno; se le cose stanno così mi sembra una buona mossa, avremmo messo in casa un battitore eccellente contro i mancini che potrebbe quindi alternarsi in un certo senso con Bradley, ma c’è un però … le cifre di Young dello scorso anno sono quelle di uno abituato a giocare spesso, d’accordo sul fatto che abbia avuto una dozzina di presenze da pinch-hitter, ma anche escludendo quelle ha giocato comunque un’ottantina di presenze da titolare, più un’altra cinquantina come subentrante … insomma … tanta roba, onestamente mi par strano che s’accontenti di quello che gli può dare un ruolo da platoon player; viceversa fosse l’ipotetico contraltare di un Bradley messo sul mercato (eventualità questa non probabile ma possibile) non ci saremmo proprio perchè il suo rendimento è carente per essere un everyday player, fate conto che ci sono 400 punti di OPS di differenza tra quanto combina nel box contro i mancini e quanto (poco) mette in cascina contro i destri.

Visto che altro di certo non c’è su cui discutere, io mi ponevo una domanda : cosa può comportare per i nostri “sogni dorati” chiamati Price o Greinke il fatto che Zimmermann si sia già accasato ? Beh … anzitutto può aver fissato un metro di paragone sul prezzo, se Zimmermann costa un contratto 5yrs-110 mil $ credo proprio che Price abbia un cartellino che chiama 7-200/210. Poi c’è da fare un altro discorso da fare : Zimmermann era uno dei premi di consolazione per chi avesse perso i pesci grossissimi, anzi … verrebbe da dire il pesce grossissimo perchè molti sono convinti che Greinke rifirmerà a LA, per chi perde Price resta Cueto (che avrebbe risposto picche ad un 6-120 dei D-Backs) … e non tantissimo altro, in pratica per chi davvero desidera Price l’urgenza (ed anche il prezzo) potrebbero essersi alzati, di culatello ce n’è poco e costa tanto e chi non riesce a comprarlo rischia di accontentarsi di un salume molto meno pregiato.

Non c’è molto altro se non rumors : Ramirez verrebbe offerto a destra e manca, ma anche se i Sox fossero disposti a mangiarsi metà stipendio di amatori non se ne trovano, si legge che si cercano ulteriori rinforzi per il bullpen (si spera ad un costo più contenuto rispetto a Kimbrel) e si discute cosa fare coi catcher visto che l’anno prossimo ne avremmo tre con giustificate ambizioni di fare la squadra.

Per finire : avrete notato che non ho parlato dell’annunciato ritiro di Ortiz, cosa dovevo fare ? Cominciare già a piangere ? Abbiamo un anno intero per consumare un TIR di kleenex … e non possiamo fare altro, manco ingaggiassimo Trout o Harper riusciremmo a sostituire uno così

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Il primo step

La prima mossa è fatta, siamo partiti dal closer come un po’ avrebbero fatto in tanti ed il nome è certamente di quelli importanti : Craig Kimbler, un pluri-All Star, un giocatore che da closer è finito in passato anche nelle top-ten del Cy Young Award, vestirà la maglia dei nostri. Lo scambio merita di essere analizzato anche perchè cedere quattro prospetti per un closer è parecchia roba.

Anzitutto mi pare chiaro che il cambio di regime abbia cominciato a colpire nel senso che lo stile di Dombrowski è questo : cedere prospetti per giocatori già fatti, ovvio che io non abbia la controprova ma faccio fatico ad immaginarmi lo stesso movimento durante il regno di Cherington. La cosa mi può star bene, basta che non si ecceda, sono le esagerazioni che non approvo : fare delle trades è lecito, demolire le proprie Minors non lo è. Questo a mio parere è uno scambio un po’ borderline : per un closer mi sembra si sia dato fuori parecchio, forse un po’ troppo, è vero che stiamo ancora parlando di giocatori distanti dal raggiungere le Majors, però quattro per un closer mi pare davvero tanto.

E’ anche vero che la politica di proteggere il proprio orticello dei prospetti non è che ci abbia dato molte soddisfazioni, ci siamo buttati sui free-agent ed ora abbiamo contratti pesanti che non sappiamo come ammortizzare ed i lanciatori che abbiamo provato di allevarci in casa sono stati molto deludenti. Insomma … siamo reduci da due ultimi posti, mica da stagioni di trionfi; diciamo poi anche che ci siamo comunque tenuti in casa i “pezzi grossi” della nostra farm : Margot è il più avanti nella maturazione tra quelli ceduti, ma tra gli esterni credo che se abbiamo un giocatore che promette questo sia Andrew Benintendi che ha giocato una prima stagione (anzi mezza stagione) da urlo, anche Guerra mi dicono non sia per nulla male ma noi in quel ruolo abbiamo Bogaerts (e speriamo d’avercelo per un decennio), un Bogaerts che dovrebbe chiudere le possibilità per qualsiasi aspirante shortstop dei Red Sox per molto tempo a venire.

E sia Kimbrel quindi; il contratto a cui i Sox subentrano prevede 2 anni a 24 milioni di $ complessivi ed una opzione per i Sox per un terzo anno a quota 13 milioni, che tipo di pitcher sia Kimbrel penso sia chiaro : come lancio migliore ha una fastball bomba, come secondo lancio ha una fastball bomba e come terzo lancio ha … indovinate un po’ … una fastball bomba. Scherzi a parte si conferma anche il trend che ha sempre visto Dombrowski amare i power pitcher e se pensiamo che oltre a Kimbrel avevamo anche sondato il terreno per Aroldis Chapman si capisce quale era il desiderio dei ns. maggiorenti. Col suo arrivo il piano prevederebbe il passaggio di Uehara al ruolo di setup dell’ottavo e semmai Tazawa al settimo, detto così la cosa mi piace, se poi sarà anche un’idea redditizia lo vedremo.

Quelli che vedono sempre il bicchiere mezzo vuoto fanno notare che negli ultimi anni non siamo per nulla andati bene coi rilievi presi dalle squadre di National League e ci dicono che l’ultimo anno a San Diego è stato il peggiore nella sua carriera, è vero … però evitiamo di credere alle maledizioni : Melancon, Varvaro o chi volete voi hanno fallito non perchè venivano dalla National ma per motivi tecnici e sull’ultimo anno è vero che è stato il peggiore ma non scordatevi che fu scambiato a San Diego la vigilia dell’Opening Game ed è parecchio difficile dover assorbire un cambio in questi termini, questa volta avrà tempo per familiarizzare con l’ambiente, se guardate le cifre di Kimbrel vedrete che ad aprile e maggio ebbe delle difficoltà, dovette un minimo ambientarsi al nuovo ambiente, ma da lì in poi andò come un treno.

Giudizio finale quindi ??? Abbastanza contento tutto sommato e poi a me i power pitcher son sempre piaciuti, mi esalta di più una sassata devastante che una curva pennellata e spero che di sassate Craig Kimbrel ne abbia in serbo davvero tante.

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L’importanza degli ultimi

Siamo alla Stove League anche se la temperatura, almeno ad Imola, invoglia più ad un cono gelato che alle caldarroste. Scaduti i canonici cinque giorni dalla fine delle World Series sono passati i termini per options e qualifying offers; non che avessimo un granchè da decidere quest’anno, avevamo solo da far valere o meno l’opzione su Buchholz, cosa che è stata fatta; se poi Buchholz riuscirà a giocare un anno intero, metà stagione come consuetudine o se verrà tradato altrove lo vedremo; coi prezzi che girano i suoi 13 milioni sono quasi un contratto “team-friendly” e sappiate già che, imperando su di noi la legge di Murphy, qualora lo vendessimo giocherà benissimo e sarà sanissimo.

Il tema su cui però volevo soffermarmi un attimo è la scala delle priorità del nostro inverno. Qualsiasi giornale si legga o qualsiasi sito web si decida di aprire c’è solo un tema all’ordine del giorno ovvero il famoso (o famigerato) asso dello staff partenti da comprare. Posso dire di non essere d’accordo ? Non che ci farebbe male … sia ben chiaro, ma a me è sembrato chiaro che il disastro sul monte sia avvenuto soprattutto a livello di rilievi, come dice Mauro nella bacheca messaggi : ” non vi piacciono i ns partenti, aspettate che scenda in campo il bullpen, così vi fate quattro risate. ” 

Mai commento m’è sembrato più appropriato, io vorrei smettere di ridere (un riso amaro comunque) quando il nostro partente scende dal monte o quando il manager decide di lasciarlo anche se ha finito la benzina dato che il rilievo è un ciappetto (termine molto bolognese che denota un giocatore di livello modesto). Non vorrei che con la ricerca del nome a tutti i costi, anche per tirar su i declinanti rating di NESN, ci si scordasse ancora dell’importanza di coloro che lanciano gli ultimi inning, ci servirebbero più Wade Davis e Duffy di Price o Zimmermann; quando invece leggo che Breslow potrebbe ricevere un contatto anche per il 2016 resto quanto meno perplesso, mi chiedo se ho visto lo stesso baseball che vedono a Boston o se ho avuto un’allucinazione vedendo il nostro mancino beccare spesso delle cannonate.

C’è poi da fare un altro discorso : se ho fatto bene i miei conti, per l’anno prossimo abbiamo già circa 145 milioni di $ di salari da pagare, pensate per esempio che dobbiamo ancora versare meno di un milioncino cadauno al simpatico duo Crawford-AGon. Se a questa cifra ci aggiungete il contrattone per l’ipotetico asso arriviamo a 170/175, un contratto per Price o Greinke si può tranquillamente ipotizzare tipo un 7yrs-$210 mil., quindi a meno che Mr. Henry non allarghi i cordoni della borsa, con il payroll dell’anno scorso resterebbe un decina di milioni per tutti il resto (bullpen, semmai un esterno, etc…) e non è molto. Non lo so … la situazione mi sembra molto complessa e mi pare che un Price comporterebbe la fine di una qualsiasi flessibilità salariale, io qualche dubbio su questa procedura ce l’ho.

Ah … per chiudere … se v’ho detto che per me il primo problema è il bullpen, sappiate che il super-pitcher non è nemmeno al n.2, per me il secondo punto su cui focalizzarsi è la prima base, io di veder Hanley Ramirez in prima non ne ho proprio alcuna voglia … ma semmai di questo ne parleremo un’altra volta

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Almeno siamo convinti

Almeno i nostri maggiorenti credono in quello che fanno e questo non sarà molto ma almeno è qualcosa. Aver offerto un triennale a Miley mi porta a questa chiave di lettura; non sarà il pitcher dei nostri sogni e credo che non molti faranno a cazzotti per aggiudicarselo nelle fantasy leagues, invece piace a chi decide i nostri destini, spero che abbiano ragione loro, c’è di buono che è un mangia-inning e se poi questi inning mangiati resteranno sul nostro stomaco o su quello dei nostri avversari è quello che vedremo da aprile in poi.

Siamo così convinti di quello che è stato fatto che non ci siamo nemmeno sprecati a fare un’offerta a Shields, nemmeno un long shot, nulla … Siamo a posto così, al massimo ogni tanto continueremo a provare la febbre ai Philadelphia Phillies chiedendo notizie di Hamels, fino ad ora la risposta dei Phillies è sempre la stessa : “Dateci Swihart” coi Red Sox che immancabilmente ribattono con un bel due di picche. Non lo so … Swihart diventerà il nuovo Johnny Bench, almeno questo è quello che viene da dire ragionando su questa ritrosia a tradare il nostro giovane catcher, speriamo che lo sviluppo del giocatore giustifichi queste scelte, negli ultimi anni parecchie potenziali trades sono saltate per la nostra poca voglia di perdere prospetti.

Già … i prospetti … proprio in questi giorni il “Giornale della Casa” ovvero il Boston Globe ha pubblicato una tabella sui lanciatori cresciuti in casa, prendendo spunto dalla cessione di una “ex-speranza” come Ranaudo in cambio di un Robbie Ross qualsiasi e dalla partenza di Drake Britton recentemente “designed for assignment”. Vi cito i nostri lanciatori entrati almeno una volta nella “top-five” dei prospetti nel quadriennio 2009/2012 : Daniel Bard, Michael Bowden, Drake Britton, Felix Doubront, Anthony Ranaudo, Nick Hagadone e Casey Kelly ovvero una bella compilation di nullità. I casi sono due : o c’è qualche problema nella selezione dei giocatori o c’è nello sviluppo degli stessi. Dato che una bella fetta delle nostre speranze per il futuro è affidata a Owens, Barnes & Soci c’è da incrociare le dite; la nostra storia sarebbe stata peggiore se avessimo accettato uno di quegli scambi rifiutati perchè “non possiamo perdere un prospetto come Ranaudo ?” Posso dubitarne ?

Detto dell’arrivo di Ogando, reduce da un 2014 osceno ma prima autore di ottime annate, non resta che fare i complimenti ai Patriots, ve lo dissi già in passato : i nostri vicini di casa non mi stanno simpaticissimi, il duo B&B mi starà sui cosiddetti, ma non si può non dire che sono degli assi di briscola nel mantenere una incredibile continuità ai vertici. Vincere, nel football come nel baseball, è legato a eventi che possono anche essere quasi impossibili (pensate all’ultimo Superbowl o al grande slam di Big Papi contro Detroit in gara-2 uscito di dieci centimetri); quello che deve fare una franchigia è cercare di essere ai vertici, agire per avere chances il più frequentemente possibile, i Patriots ci riescono (6 playoffs consecutivi, 12 negli ultimi 14 anni), i Red Sox no. Il resto … senza offesa … è fuffa.

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Contento lui, contenti tutti … forse

In questi giorni è difficile, per chiunque si interessi di sport USA, trovare un argomento di discussione che non sia la pressione con cui devono essere gonfiati dei palloni e le ragioni che avrebbero causato lo sgonfiamento, lo è ancora di più per chi si interessa di cose bostoniane essendo ad una settimana dal Superbowl dei Patriots ed essendo i nostri vicini di casa di Foxboro sotto accusa come “quelli che hanno l’abitudine a barare”. Non essendo questo un blog di football di cosa si può parlare ?

Non sono certo alcune firme per le nostre minors a riscaldare l’ambiente, firme che non cambieranno il nostro futuro di un centimetro ne’ in meglio, ne’ in peggio. L’unica cosa degna di menzione è la dichiarazione di Cherington ritornato a discutere del “vulnus” che attanaglia un po’ anche tutti noi, cioè l’effettivo valore della nostra rotation rimasta orfana di un asso. Ovviamente il nostro GM si proclama fiducioso, contento dello staff, però anche mia nonna in carriola sa che non si deve andare a chiedere all’oste se il vino è buono, inoltre se vogliamo essere un po’ maligni possiamo anche dire che la dichiarazione sia avvenuta esattamente il giorno prima dell’inizio delle vendite per il grosso dei biglietti (le partite estive), proclamare che la rotation non è un granchè non sarebbe certo una gran mossa di marketing.

Io rimango della mia idea, che non si sia certo assemblata una squadra di lanciatori degna di una squadra con ambizioni, devo ammettere che non ho ancora capito se le ambizioni siano reali o solo specchio per le allodole, questo continuo procrastinare mi lascia molto perplesso : l’anno scorso non abbiamo voluto giocare il nostro futuro con Ellsbury o con altri free agent, quest’anno ci siamo buttati su lanciatori di seconda o terza scelta perche “non possiamo ipotecare il futuro con contrattoni” e potremmo anche scommettere una buona birra che tra dodici mesi i vari Cueto, Price, Fister li vedremo col binocolo perchè “non si danno 150 milioni ad un trentenne” .

S’era anche discusso se non fosse possibile acquisire un lanciatore dai Washington Nationals dopo il loro contrattone a Scherzer, dato che hanno addirittura sei partenti di buon livello ed alcuni in scadenza di contratto tra dodici mesi. Avrebbe senso per noi prendere un Zimmermann per quest’anno ? A mio parere poco o nulla, Zimmermann giocherebbe per un anno con noi poi sarebbe free-agent e probabilmente ce lo porterebbero via, già abbiamo giocatori come Porcello che rischiano di essere dei “toccata e fuga”, averne un altro ci darebbe poi questa soddisfazione ?

L’approccio minimalista dei Sox sarà abbastanza valido economicamente parlando però ammetto che accende poco la fantasia; voglio essere sincero, ho compiuto da poco uno dei quei compleanni pesanti, quelli con la cifra che finisce per zero ed un compleanno pesante merita un viaggio estivo altrettanto pesante ed una delle mie idee era un bel giro “made in USA” con annesse 5 o 6 partite al Fenway. ma c’ho un gran brutto dubbio in testa : che Red Sox troverei ad agosto ? I Boston Red Sox o i Pawtucket Red Sox ? Negli ultimi 5 o 6 anni, tranne la fausta eccezione del 2013, il mese d’agosto è stato quello del “fuori tutto”, con i nostri fuori da ogni “contention” e ridotti al ruolo di outlet con le svendite di fine stagione. Cherington è cauto col suo portafoglio, credo che lo sarò anch’io, sarò pessimista ma non vedo più nei Sox una di quelle franchigie in battaglia tutti gli anni, i nostri vicini di casa di Foxboro lo sono, anche loro probabilmente sono contenti del personale che hanno, forse lo sono però con un po’ più di veridicità rispetto al nostro GM. Almeno così credo …

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